26 Agosto 2006 Salute RICERCA I lactobacilli contrastano i batteri dannosi all’interno del cavo orale di Silvia Fabiole Nicoletto MILANO FINANZA VII Personal 45 Bocca senza carie grazie al chewingum U na delle ultime novità in materia di igiene orale è la prima gomma da masticare anticarie a base di lactobacilli. I batteri benefici incorporati nella gomma sono anche conosciuti come fermenti lattici e alcuni sono da tempo impiegati per la produzione di yogurt o latte fermentato; in questo caso vengono sfruttati perché capaci di contrastare la crescita di batteri dannosi che comunemente colonizzano il cavo orale, impedendone l’adesione alla superficie dei denti. A ideare l’originale chewingum sono stati i ricercatori tedeschi dell’azienda Basf, che prevedono di immetterlo sul mercato nel corso del 2007. I lactobacilli rientrano in un ampio gruppo di microbi benefici detti probiotici che stanno trovando numerose applicazioni cliniche; un probiotico è in genere definito come un microrganismo che, se somministrato in quantità adeguate, può apportare benefici alla salute. Secondo un rapporto dedicato all’argomento elaborato dall’accademia americana di microbiologia e pubblicato di recente, questi «microbi amici» rappresentano il futuro della medicina con applicazioni cliniche tra le più disparate; alcune sono già state indagate, si pensi alla sindrome dell’intestino irritabile e ai disturbi intestinali di natura infiammatoria. I meccanismi che i probiotici utilizzano per esercitare il proprio effetto sono molteplici: una via è l’interazione diretta con i microbi patogeni, che vengono resi incapaci di esercitare l’effetto dannoso, o il rafforzamento del sistema immunitario. Un altro sistema è quello dell’esclusione competitiva, con il quale i microbi amici competono con quelli dannosi sottraendo loro cibo e altre risorse energetiche. Nel caso della carie il principale batterio responsabile si chiama Streptococcus mutans, spesso colonizza la superficie del dente e con- verte gli zuccheri in un composto acido aggressivo che ne erode lo smalto. I lactobacilli contenuti nella gomma da masticare riducono la concentrazione di questi batteri dannosi all’interno del cavo orale, facendo aderire tra loro le singole cellule batteriche a formare agglomerati ingombranti che non riescono ad attaccare il dente dente e che sono quindi espulsi dalla bocca. Il prodotto è stata sperimentato su un elevato numero di persone, nelle quali si è riscontrata una riduzione evidente dei livelli batterici nel cavo orale e quindi del rischio di carie. Resta comunque sottointeso che il modo migliore per preservare la salute dei denti è un’accurata pulizia quotidiana, accanto a regolari controlli dentistici e a un basso consumo di cibi zuccherini. La gomma da masticare va infatti a bersagliare un solo tipo di batterio, quindi non sostituisce la pulizia dei denti che va invece a rimuovere la placca (nella quale si annidano numerosi ceppi batterici cau- sa anche di disturbi gengivali e alitosi). Gli stessi probiotici possono peraltro essere impiegati anche per altre applicazioni, vivi o in forma liofilizzata, a seconda dell’effetto voluto e della formulazione richiesta. Sempre nell’ambito dell’igiene orale l’azienda tedesca ha in progetto la produzione di dentifrici e colluttori contenenti gli stessi lactobacilli impiegati come anticarie. Un altro uso potenziale è per la produzione di deodoranti o creme che rigenerano la flora batterica protettiva della pelle. In questi casi un particolare tipo di lactobacilli può stimolare la rapida rigenerazione della flora batterica secernendo sostanze che ne stimolino la crescita; una proprietà che può essere sfruttata per la produzione di prodotti cosmetici come lozioni o creme. (riproduzione riservata)