Se il cuore te lo chiede, ascoltalo e scappa. Perché il mal d`amore

STORIE
della settimana
Se il cuore te lo
chiede, ascoltalo e
scappa. Perché il mal
d'amore può uccidere.
Lo dice la scienza
Lui esce borbottando «vado a prendere le sigarette». Nel tuo petto, il battito sìferma per
un istante. Sul suo viso compare un'espressione strana e il sangue ti si gela. È il "secondo
cervello", il cuore, che cerca dì avvisarti dì un pericolo: sa che un dolore può fermarlo.
Capisce se quell'uomo puòfarci del male. Uno psicologo ci parla delle più sorprendenti
interazioni tra mente e corpo. E unfilosofo ci spiega cosa ce nella testa degli assassini
di Antonella Fiori
LINGUAGGI.
SEGRETO
"SINTOMI
I sintomi parlano, basta saperli interpretare
A sinistra, la copertina del saggio II linguaggio segreto dei sintomi (Sperling & Kupfer,
17 euro), di Marco Pacori, in uscita a marzo. Nel suo libro lo psicologo spiega
come interpretare i messaggi di disagio che il corpo ci invia e come intervenire
COMI ucttittiuif
sulle cause psicologiche che hanno generato il problema fisico.
U
n colpo al cuore. Una stretta in mezzo al petto che ti sembra di
morire. Può essere stata una ferita d'amore, un tradimento. O
soltanto una frase, pronunciata dalla persona che ami, che ti ha fatto
sentire un brivido dentro, una fitta tremenda, nel punto da sempre
considerato la sede dei sentimenti. Allo stesso tempo cambia
l'umore, ti senti depresso. No, non è soltanto "suggestione". Il cuore
e il cervello si parlano, hanno un legame strettissimo. Lo dimostrano
le più recenti scoperte in campo scientifico. Il cuore è una specie di sensore che recepisce
tutto quanto ci accade. E lo trasmette al cervello. Una ricerca del Centro cardiologico
Monzino appena pubblicata suR'European Ilearl Journal dimostra addirittura che c'è un
collegamento biologico tra depressione e rischio cardiovascolare. Così la tristezza acuta
dovuta a un lutto, ma anche a una delusione d'amore, può provocare un infarto. Viceversa,
quando si parla di "cuor contento" per descrivere una condizione di serenità non stiamo
usando metafore: un cuore sano ci permette di avere un cervello sano. E quindi di essere
febei. «Malattie come la depressione possono influenzare la salute del cuore. E viceversa», •
42
SPERLING&KUPFER
a?..
^-^v^-^e-
DALL'INQUIETUDINE ALL'ATTRAZIONE FATALE
Jessica Chastain, 38 anni, e Colin Parrei», 39, in una scena del film Miss Mie, diretto da Liv Ullmann e tratto dal di anima La signorina
Juiie, scritto nel 1888 dallo svedese August Strindberg. La protagonista è un'inguieta aristocratica che incoraggia il cameriere di suo
padre (harrell) a sedurla.Tra loro scatta un gioco passionale nel gualesi alternano emozioni contrastanti. E che finisce in tragedia.
SPERLING&KUPFER
STORIE
della settimana
dice lo psicologo e psicoterapeuta Marco
Pacori, autore del nuovo saggio
Il linguaggio segreto dei sintomi, che fa luce
proprio su questi aspetti: in particolare
su come interpretare i messaggi che ci
arrivano dal nostro corpo, direttamente
collegato alla psiche.
Professor Pacori, alcune ricerche hanno
accertato che alla base dell'infarto
miocardico ci siala depressione, spesso
causata da lutti e perdite anche amorose.
Quando si soffre per amore il cuore
si ammala?
«Assolutamente si. E questo perché
anche il cuore, alla fine, è una specie
di cervello che registra tutto quanto
percepiamo».
Quindi abbiamo due cervelli?
«In realtà ne abbiamo tre. Oltre al cuore,
che possiede circa 47mila cellule nervose,
anche il sistema gastrointestinale è
cosparso di 150 milioni di cellule nervose
aggregate in nuclei. Entrambi, cuore e
intestino, sono in grado di produrre
le stesse sostanze chimiche del cervello:
la serotonina, la noradrenalina, cioè
i neurotrasmettitori che controllano
l'umore».
In che modo il cuore influenza
il cervello?
«Il cuore è il primo organo del nostro
corpo a registrare la paura. Nel momento
in cui i sensi avvertono una minaccia,
ce una variazione del battito cardiaco.
La parte emotiva del cervello coglie
il messaggio e mette in atto le
contromisure per affrontare il pericolo».
Facciamo un esempio concreto,
se possibile collegato alla sfera
dei sentimenti.
«In una coppia, uno dei due tradisce
L'altro, ovviamente a sua insaputa. Il
traditore dice una cosa tipo "Esco a
prendere le sigarette" e invece va a un
incontro con l'amante. L'altro avvertirà
una specie di sospensione del battito
cardiaco, un'aritmia. Questo vuol dire che
c'è qualcosa che non va e bisogna prestare
attenzione a questo messaggio».
Ovviamente non è telepatia.
«No. E che noi registriamo qualcosa che
non torna: una mimica facciale, un
atteggiamento corporeo. Se impariamo
LA DOLOROSA FINE DI UN LEGAME
Riccarda Sramarcio, 36 anni, e Jasmine Trinca, 34, in Nessuno sì salva da solo, di Sergio Castellitto. Il film
ripercorre con flashback la storia di un'ex coppia, dagli inizi felici al doloroso disfacimento del legame.
a prestare attenzione a questi messaggi
che il cuore invia, ci accorgiamo che si sta
verificando una situazione minacciosa
per noi. In questo caso minacciosa per
i nostri sentimenti».
In alcuni casi la sofferenza d'amore
è molto forte: si parla addirittura
di crepacuore. Che significa?
«Sì, le sofferenze d'amore possono avere
effetti molto pesanti e avere conseguenze
sul fisico. Situazioni come il partner che
se ne va o un fidanzato che dice "Non ti
amo più" possono provocare una sorta di
movimento del muscolo cardiaco: più che
a un'aritmia, come tipo di contrazione
assomiglia all'infarto. Questa contrazione
è riconosciuta a livello scientifico come
sindrome di tako-tsubo, dal nome del
cestello (tsubo) usato dai giapponesi per
la pesca del polpo (talco). La forma è
simile a quella che assume il ventricolo
sinistro quando è sottoposto a un intenso
spasmo di origine emotiva. Il fenomeno è
stato ampiamente studiato dal cardiologo
americano Ayman Iskander, che nella sua
carriera ha esaminato oltre 50 casi di
persone affette da questo "crepacuore":
il cuore viene come "stordito" da
un'improvvisa valanga di ormoni dello
stress scatenata dall'inattesa comparsa
di emozioni forti e incontrollabili,
che di solito includono rabbia,
risentimento e disperazione. E come se
il cuore si accartocciasse su se stesso.
Una condizione che si verifica in caso
di fortissimo stress, soprattutto dovuto a
profonde delusioni sentimentali».
44
SPERLING&KUPFER
È dall'antichità che si parla di cuore
spezzato.
«Una volta quella del cuore straziato
veniva considerata come una sorta di
metafora. Attualmente sappiamo che è
tutt'altro che un modo di dire».
Si può davvero morire per amore? Che
sintomi ci sono?
«Assomigliano a quelli di un infarto:
dolore al petto, fatica a respirare e
sensazione di svenimento. Tuttavia,
raramente questi episodi si rivelano fatali:
se la persona viene calmata e trattata per
qualche giorno con aspirina, il problema
si risolve senza alcun tipo di strascico».
Dobbiamo imparare a pensare
col cuore?
«Sì, perché il cuore è un nostro cervello di
servizio. Lina serie di esperimenti ha
dimostrato che alcune persone, davanti
a un tavolo da gioco, sono riuscite a
intuire quale sarebbe stata la puntata
vincente e quale no dall'alterazione del
battito cardiaco. Ripeto:il cuore non è
capace di pensieri sofisticati, ma di
sensazioni legate a questioni vitali, che si
presentano come profonde minacce, sì».
Come si combatte la sofferenza
del cuore?
«Coltivando un hobby, seguendo le
proprie passioni, praticando regolarmente
attività fisica. Tutto questo fa sì che
vengano rilasciate sostanze che, nel
nostro corpo, agiscono come antidoti
rispetto alle sostanze prodotte dalla
depressione, che rendono il cuore debole,
fragile, attaccabile». •