Il Forestale n. 60 - Corpo Forestale dello Stato

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JUNIOR
KILLER VEGETALI
Quante volte abbiamo sentito parlare
di PIANTE CARNIVORE?
E quante altrettante volte ci siamo
spaventati al solo pensiero di averne una
in casa?
E ancora: saranno esseri terrificanti
e pericolosi perfino per noi umani,
di quelle che ti prendono e ti mangiano?
Tranquilli, non è affatto così.
di Giulia Corrado
Silvano
IL SUO ASPETTO:
La pianta carnivora per eccellenza
è la Dionaea muscipula detta comunemente Venere Acchiappamosche.
È una piccola pianta erbacea le cui
foglie sono disposte a rosetta
attorno ad un punto centrale. È originaria degli Stati Uniti d’America e
cresce in ambienti paludosi molto
soleggiati raggiungendo un’altezza
massima di 14 cm.
LA VENERE
ACCHIAPPAMOSCHE
FIORISCE?
Come tutte le piante carnivore
anche la Dionaea muscipula produce dei fiori. Generalmente si
preferisce eliminarli appena spuntano. La fioritura infatti potrebbe
rallentare la crescita della pianta
in modo significativo.
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JUNIOR
PERCHÉ MANGIANO LE MOSCHE?
In effetti è proprio una cosa “strana”, solitamente avviene il contrario e cioè: è
un animale (grande o piccolo) a mangiare una pianta, ma la pianta carnivora ha
una bocca e… la chiude in un batter d’occhio! La loro non è cattiveria ma piuttosto è un’esigenza alimentare nel senso che vivono in terreni privi di azoto e
quindi prendono questa sostanza dalle mosche che mangiano.
COME FANNO A MANGIARE GLI INSETTI?
La nostra pianta è considerata una vera e propria predatrice: oltre alla bocca
sempre aperta ha dei “dentini” e non appena una preda cade nella bocca la trappola si chiude a scatto imprigionando il malcapitato con i suoi imperdonabili
denti che, incrociandosi tra loro, creano una gabbia dalla quale non si esce più.
Riaprirà la bocca solo alcuni giorni dopo aver mangiato l’insetto.
COME ELIMINARE LA MOSCA
SENZA FAR SCATTARE LA TRAPPOLA?
Questo è un gioco per abili mani e non solo.
Con un bastoncino: un colpo secco e deciso per far volare via la carcassa dalla
trappola.
Con un soffio: unico e deciso per liberare la trappola dalla mosca “passata a
miglior vita”.
UNA MOSCA AL GIORNO TOGLIE IL MEDICO DI TORNO?
Assolutamente no. La Dionea non ha bisogna di mangiare tutti i giorni. Durante
il periodo invernale potrebbe anche non mangiare nessun insetto (non preoccupiamoci, è una cosa più che normale dato che si trova in letargo). Nella stagione
estiva, sarà lei stessa a procurarsi gli insetti da mangiare.
Con la luce del sole, l’interno delle bocche diventa di un colore rosso o rosastro.
Ed è così che la Dionea rende il suo aspetto più invitante per le prede. Ma non
basta solo il colore ad attirarle. Infatti la pianta oltre a mutare di colore, emana
un delizioso profumino dolciastro che attira maggiormente gli insetti.
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JUNIOR
AD OGNI PIANTA LA SUA TRAPPOLA:
Esistono diversi tipi di piante carnivore
e di conseguenza esistono diverse trappole.
La Dionaea muscipula
ha una trappola a scatto.
La Drosera capensis
ha invece una trappola adesiva.
La Pinguicula grandiflora
ha una trappola che funziona seguendo
il principio della carta moschicida,
ma la più stupefacente è senza dubbio
La Sarracenia flava che è dotata
di una particolare trappola che funziona
a trabocchetto.
COSA NON FARE:
NON date l’acqua del rubinetto ma solo acqua
demineralizzata.
NON versate l’acqua dall’alto verso il basso ma
solo e direttamente nel sottovaso.
NON mettete la pianta dentro casa ma lasciatela
fuori alla luce diretta.
NON stuzzicate mai le trappole a vuoto perché la
pianta consuma tanta energia.
NON utilizzate il compost normale ma mettete
della torba.
Osservando questi consigli la nostra
Acchiappamosche godrà di ottima salute.
BUONA COLTIVAZIONE RAGAZZI!
Tutelare le piante carnivore
La stragrande maggioranza di queste simpatiche piante carnivore oltre ad essere delicate sono anche estremamente protette
dalla nostra legge e ad occuparsene sono gli amici del Corpo
forestale dello Stato.
In pratica queste piante devono sempre viaggiare accompagnate dal proprio “documento d’identità” altrimenti sono guai grossi
e soprattutto guai legali per chi le vende e le detiene.
Esse rientrano nell’appendice II della CITES, (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione), sezione dedicata a quelle specie il cui
commercio è regolamentato per evitare uno sfruttamento incompatibile con la loro sopravvivenza.
Anche noi nel nostro piccolo possiamo contribuire alla tutela delle specie in via d’estinzione, come?
Per prima cosa rispettando le leggi della Natura e poi chiamando il numero verde 1515 del Corpo
forestale dello Stato e segnalando ogni tipo di situazione sospetta.
Dobbiamo tenere sempre alta la guardia e capire che la natura è di tutti e va tutelata.
… Grazie per l’attenta collaborazione.
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