JUNIOR KILLER VEGETALI Quante volte abbiamo sentito parlare di PIANTE CARNIVORE? E quante altrettante volte ci siamo spaventati al solo pensiero di averne una in casa? E ancora: saranno esseri terrificanti e pericolosi perfino per noi umani, di quelle che ti prendono e ti mangiano? Tranquilli, non è affatto così. di Giulia Corrado Silvano IL SUO ASPETTO: La pianta carnivora per eccellenza è la Dionaea muscipula detta comunemente Venere Acchiappamosche. È una piccola pianta erbacea le cui foglie sono disposte a rosetta attorno ad un punto centrale. È originaria degli Stati Uniti d’America e cresce in ambienti paludosi molto soleggiati raggiungendo un’altezza massima di 14 cm. LA VENERE ACCHIAPPAMOSCHE FIORISCE? Come tutte le piante carnivore anche la Dionaea muscipula produce dei fiori. Generalmente si preferisce eliminarli appena spuntano. La fioritura infatti potrebbe rallentare la crescita della pianta in modo significativo. Il Forestale n. 67 - 55 JUNIOR PERCHÉ MANGIANO LE MOSCHE? In effetti è proprio una cosa “strana”, solitamente avviene il contrario e cioè: è un animale (grande o piccolo) a mangiare una pianta, ma la pianta carnivora ha una bocca e… la chiude in un batter d’occhio! La loro non è cattiveria ma piuttosto è un’esigenza alimentare nel senso che vivono in terreni privi di azoto e quindi prendono questa sostanza dalle mosche che mangiano. COME FANNO A MANGIARE GLI INSETTI? La nostra pianta è considerata una vera e propria predatrice: oltre alla bocca sempre aperta ha dei “dentini” e non appena una preda cade nella bocca la trappola si chiude a scatto imprigionando il malcapitato con i suoi imperdonabili denti che, incrociandosi tra loro, creano una gabbia dalla quale non si esce più. Riaprirà la bocca solo alcuni giorni dopo aver mangiato l’insetto. COME ELIMINARE LA MOSCA SENZA FAR SCATTARE LA TRAPPOLA? Questo è un gioco per abili mani e non solo. Con un bastoncino: un colpo secco e deciso per far volare via la carcassa dalla trappola. Con un soffio: unico e deciso per liberare la trappola dalla mosca “passata a miglior vita”. UNA MOSCA AL GIORNO TOGLIE IL MEDICO DI TORNO? Assolutamente no. La Dionea non ha bisogna di mangiare tutti i giorni. Durante il periodo invernale potrebbe anche non mangiare nessun insetto (non preoccupiamoci, è una cosa più che normale dato che si trova in letargo). Nella stagione estiva, sarà lei stessa a procurarsi gli insetti da mangiare. Con la luce del sole, l’interno delle bocche diventa di un colore rosso o rosastro. Ed è così che la Dionea rende il suo aspetto più invitante per le prede. Ma non basta solo il colore ad attirarle. Infatti la pianta oltre a mutare di colore, emana un delizioso profumino dolciastro che attira maggiormente gli insetti. 56 - Il Forestale n. 67 JUNIOR AD OGNI PIANTA LA SUA TRAPPOLA: Esistono diversi tipi di piante carnivore e di conseguenza esistono diverse trappole. La Dionaea muscipula ha una trappola a scatto. La Drosera capensis ha invece una trappola adesiva. La Pinguicula grandiflora ha una trappola che funziona seguendo il principio della carta moschicida, ma la più stupefacente è senza dubbio La Sarracenia flava che è dotata di una particolare trappola che funziona a trabocchetto. COSA NON FARE: NON date l’acqua del rubinetto ma solo acqua demineralizzata. NON versate l’acqua dall’alto verso il basso ma solo e direttamente nel sottovaso. NON mettete la pianta dentro casa ma lasciatela fuori alla luce diretta. NON stuzzicate mai le trappole a vuoto perché la pianta consuma tanta energia. NON utilizzate il compost normale ma mettete della torba. Osservando questi consigli la nostra Acchiappamosche godrà di ottima salute. BUONA COLTIVAZIONE RAGAZZI! Tutelare le piante carnivore La stragrande maggioranza di queste simpatiche piante carnivore oltre ad essere delicate sono anche estremamente protette dalla nostra legge e ad occuparsene sono gli amici del Corpo forestale dello Stato. In pratica queste piante devono sempre viaggiare accompagnate dal proprio “documento d’identità” altrimenti sono guai grossi e soprattutto guai legali per chi le vende e le detiene. Esse rientrano nell’appendice II della CITES, (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione), sezione dedicata a quelle specie il cui commercio è regolamentato per evitare uno sfruttamento incompatibile con la loro sopravvivenza. Anche noi nel nostro piccolo possiamo contribuire alla tutela delle specie in via d’estinzione, come? Per prima cosa rispettando le leggi della Natura e poi chiamando il numero verde 1515 del Corpo forestale dello Stato e segnalando ogni tipo di situazione sospetta. Dobbiamo tenere sempre alta la guardia e capire che la natura è di tutti e va tutelata. … Grazie per l’attenta collaborazione. Il Forestale n. 67 - 57