Sinossi SINESTESIA film di Erik Bernasconi Produzione Imagofilm

Sinossi
SINESTESIA film di Erik Bernasconi
Produzione Imagofilm Lugano
Sinestesia (titolo di lavoro) segue la vita di quattro giovani adulti in due momenti della loro vita, a
ridosso di due episodi drammatici separati l’uno dall’altro da tre anni. In questo lasso di tempo i
personaggi sono confrontati con le gioie della quotidianità e con le normali difficoltà della vita. Ma
si trovano anche a reagire ai colpi di quel destino che ogni tanto, in modo aleatorio, decide di
mettere un bivio nelle vite delle persone. Il personaggio centrale è Alan. Attorno a lui sua moglie
Françoise, la sua giovane amante Michela, e Igor, il suo migliore amico.
La trama del film si basa in larga parte sull’osservazione del reale e trae spunto da episodi
realmente accaduti. Per mostrare le varie sfaccettature della vita, la narrazione si frantuma e non
segue percorsi lineari. Si compone di una struttura circolare, a capitoli, che dissemina le varie
angolazioni da cui si può guardare una storia.
La narrazione è organizzata in un prologo, quattro capitoli ed un epilogo. Ognuno di essi legge la
vicenda attraverso il punto di vista di uno o due personaggi principali. Ogni capitolo si ispira ad un
genere cinematografico, per mostrare le varie sfaccettature che il quotidiano può assumere. Il centro
geografico è il Cantone Ticino, ma vi sono spostamenti in Svizzera romanda e in Svizzera tedesca.
Il prologo, di ispirazione sentimentale, si svolge nell’estate del 2006. Michela e Alan stanno
vivendo una giornata del loro fresco e travolgente amore. Alan si risolve a lasciare la moglie
Françoise la sera stessa, ma tutto viene spento da un incidente in moto, causato da un tronco che
scivola chissà come giù dal pendio della montagna.
Il primo capitolo, di ispirazione thriller, si svolge nel 2009. Françoise, moglie di Alan, è incinta e
deve compiere un viaggio di quattro giorni in Svizzera romanda per affrontare un processo che
riguarda l’incidente di Alan, ora paraplegico. La vigilia della partenza Françoise riceve per e-mail
una catena di sant’Antonio che porta minacce molto pesanti. Nei giorni seguenti viene perseguitata
da sms che gli ricordano minacce che, puntualmente, via via sembrano avverarsi. L’escalation di
tensione porta Françoise sull’orlo del collasso nervoso e si stempererà solo nel finale di capitolo.
Il secondo capitolo, di ispirazione comica, salta indietro di qualche settimana e segue Igor nella sua
professione di insegnante, nella sua vita sociale, nel suo rapporto con Alan, nei suoi maldestri
tentativi di conquistare una maturità sentimentale. Ma soprattutto riflette comicamente sul continuo
scontro fra ciò che avviene nella sua testa e la realtà più pratica delle cose.
Il terzo capitolo, di ispirazione drammatica, racconta la gita che Alan (paraplegico in seguito
all’incidente) e Igor percorrono sul filo dei ricordi, verso una baita che era stata teatro di molti
momenti di gioventù. Sulla via per la baita, in una vallata sperduta, Igor viene colpito da un malore
e muore di infarto. Perso in una stradina in mezzo al nulla e senza nessuna possibilità né di
muoversi né di comunicare con qualcuno, Alan cerca il modo per non farsi fregare ancora una volta
dal destino.
Con il quarto capitolo si ritorna nel 2006 per seguire Michela dopo l’incidente in moto che l’ha
privata del suo nuovo amore. La moglie di Alan, Françoise, si accaparra il marito e lo segue nella
sua riabilitazione, tagliando completamente fuori Michela. Michela cerca di ricostruirsi un percorso
anche con l’aiuto della sua fisioterapista, la nuova amica Maide.
Nell’epilogo un gruppo di boscaioli in Val di Blenio sta caricando un camion di tronchi. Un tronco
sfugge al loro controllo, e comincia a rotolare giù dal pendio, ma credono che non danneggerà
nessuno.