Macchine Sincrone Linee di campo in una macchina sincrona ed andamento del vettore induzione magnetica al traferro E’ il rotore che crea un flusso statico sinusoidale al traferro. Il flusso prodotto dal rotore diventa rotante al momento in cui il rotore viene messo in rotazione da un motore esterno. Circuito equivalente. Supponiamo che gli avvolgimenti di statore vengano chiusi su un carico trifase equilibrato (tre impedenze uguali) come in figura: Le tre fasi dello statore, alle quali inizialmente era presente una fem a vuoto E 0 , erogano una terna di correnti trifasi I , I , I . 1 2 3 Queste correnti a loro volta generano nel traferro una fmm, e quindi un campo magnetico, rotante alla stessa velocità del campo rotorico. Nei seguenti diagrammi si considerano solo le grandezze relative ad una fase che vengono indicate con il pedice s. (fmm e flusso di eccitazione Sono inizialmente considerati i fasori di Fe e Φ e prodotti dal rotore, che pur essendo continui sono di fatto, dal punto di vista dello produce statore, grandezze sinusoidali, quindi è corretto considerarle dei fasori). Φ e la tensione a vuoto E (90º in ritardo) la quale produce la corrente I , in ritardo di un 0 s angolo φ (impedenze ohmico induttive). La Is genera la fmm Fs ed il flusso di , detto flusso di reazione o flusso di reazione di armatura. statore Φ s Nell’ipotesi che la macchina lavori nel tratto lineare della caratteristica di magnetizzazione si possono sommare i flussi di statore e rotore, che danno origine ad . un flusso risultante Φ r E’ possibile, di conseguenza, scrivere anche che E t = E 0 + E s , ossia la fem totale sarà data dalla somma della fem a vuoto più una fem data dalla presenza del flusso di statore (fem di armatura). = − jX I ossia immaginare la fem di E’ quindi possibile esprimere E s = − jω N1Φ s sa s reazione come prodotta dalla caduta su una reattanza, X sa , che viene chiamata reattanza sincrona di armatura. Considerando poi la resistenza degli avvogimenti di statore e Rs la reattanza di dispersione X d si ottiene il circuito equivalente della macchina sincrona secondo il modello di Behn Eschemburgh. L’equazione di equilibrio è E 0 = V + Rs Is + j ( X d + X sa ) . Nella seguente figura sono rappresentati tre diagrammi vettoriali, relativi al funzionamento su un carico puramente resistivo ( cos ϕ = 0 ), ohmico-induttivo ( cos ϕ > 0 ) e ohmico-capacitivo ( cos ϕ < 0 ) a parità di potenza attiva erogata (proiezione del vettore Is su V di lunghezza costante). I diagrammi si costruiscono partendo da V ed I sul carico, aggiungendo poi la s caduta sulla reattanza sincrona di armatura ottenendo quindi la E 0 . E’ anche riportata la direzione del flusso di eccitazione (il vettore non indicato) a 90º in anticipo rispetto alla fem a vuoto. E’ evidente che per ( cos ϕ = 0 ) E 0 e V sono all’incirca uguali in ampiezza. Per cos ϕ > 0 , E0 > V , perchè la corrente di statore tende a smagnetizzare il flusso di eccitazione (hanno verso opposto), quindi è necessario aumentare l’eccitazione (e di conseguenza E 0 ) al fine di ottenere la V necessaria. Per cos ϕ < 0 il caso è opposto: E0 < V , in questo caso la reazione di armatura è magnetizzante. Nella figura successiva sono riportati i diagrammi vettoriali del funzionamento della macchina sincrona da generatore e da motore. Da notare che nel funzionamento da motore la corrente è assunta con la convenzione dei carichi, ossia con la corrente entrante nel terminale alto, per cui l’equazione di equilibrio assume la forma V = E 0 + Rs Is + j ( X d + X sa ) Particolare costruttivo di un rotore a poli salienti, con 6 paia di poli (p = 6). Rotore di un alternatore per centrale elettrica. Alternatore di una centrale idroelettrica (ad albero verticale)