NOMEPAGINA: GDIRITTO GDNAZIONALE 59 01/11/07 Autore: APALMIERI Data e Ora di stampa: 01/11/07
GUIDA AL DIRITTO
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IL SOLE-24 ORE
Certo il primato dei principi costituzionali
| il commento di Marina Castellaneta
ne italiana alle organizzazioni internazionali. Già nella
a lettura sistematica dell’articolo 117, primo
sentenza dell’8 giugno 1984 n. 170, la Consulta aveva
comma, della Costituzione, effettuata dalla Conprecisato la «piena efficacia obbligatoria e diretta applicasulta nelle sentenze n. 348 e n. 349 depositate il
zione in tutti gli Stati membri» delle disposizioni comunita24 ottobre 2007, è destinata ad avere effetti di ampia
rie, pur sottolineando - sin dalla sentenza n. 183 del 1973
portata, non limitati al caso di specie, occupandosi dell’in- l’obbligatoria tutela dei principi fondamentali dell’ordicidenza di questa disposizione sui rapporti tra diritto
namento costituzionale sui quali vigila la stessa Consulta.
interno e diritto internazionale pattizio, con particolare
Che ha sempre mantenuto un approccio differente rispetriguardo alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti
to a quello della Corte di giustizia delle Comunità eurodell’uomo e delle libertà fondamentali. Grazie alla ricopee, pur stabilendo l’obbligo di disapplicazione della norstruzione contenuta nelle due sentenze, è stato infatti delimativa interna precedente e successiva, in relazione a
neato con chiarezza il quadro gerarchico delle fonti intertutta la normativa comunitaria produttiva di effetti diretti.
ne e di quelle internazionali immesse nell’ordinamento
È possibile estendere una simile efficacia diretta, alla
italiano, con una restrizione all’utilizzo dello strumento
quale è connesso l’obbligo di disapplicaziodella disapplicazione del diritto interno da
ne del diritto interno contrastante, anche
parte dei giudici nazionali laddove venga
alla Convenzione europea dei diritti dell’uoipotizzato un contrasto con una norma inIl controllo
mo? La Corte costituzionale ha detto no in
ternazionale, contenuta in un trattato diverdella Consulta
modo chiaro, con un ragionamento condiso da quello comunitario.
non si limita
visibile basato soprattutto sull’inapplicabiliIl fatto - Le questioni arrivate ai giudici
al solo contrasto
tà della copertura costituzionale dell’articocostituzionali dalla Corte di cassazione e
con i diritti
lo 11, strumentale alla partecipazione a
dalla Corte d’appello di Palermo (per la
un’organizzazione internazionale, alla Concausa n. 349), riguardavano l’illegittimità
della nostra Carta
venzione europea che - precisa la Corte del calcolo di risarcimento in caso di esprofondamentale,
«non crea un ordinamento giuridico soprapriazione e occupazione acquisitiva, e in
ma si estende
nazionale e non produce norme direttaparticolare dell’articolo 5-bis, comma
alle divergenze
mente applicabili negli Stati contraenti».
7-bis del decreto legge 11 luglio 1992 n.
tra le norme
Questa mancata assimilazione del siste333, convertito, con modificazioni, dalla
ma della Convenzione dei diritti dell’uomo
legge 8 agosto 1992 n. 359. Tra le altre
interposte e
a quello comunitario ha condotto la Corte
disposizioni con le quali era ipotizzato il
quelle costituzionali
a sottolineare l’impossibilità di riconoscecontrasto con la Costituzione, il giudice a
re alle disposizioni convenzionali, che creaquo richiamava l’articolo 117, primo comno obblighi solo a carico degli Stati, un effetto diretto
ma (in relazione all’articolo 1, del Protocollo n. 1 alla
nell’ordinamento «tale da affermare la competenza dei
Convenzione europea), in base al quale «la potestà legislagiudici nazionali a darvi applicazione nelle controversie
tiva è esercitata dallo Stato e dalle regioni nel rispetto
ad essi sottoposte, non applicando nello stesso tempo le
della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinanorme interne in eventuale contrasto».
mento comunitario e dagli obblighi internazionali».
È poi opportuno sottolineare che, nella sentenza n.
La diversità degli effetti sull’ordinamento inter349, si esclude la possibilità di applicare l’articolo 11
no della Convenzione europea dei diritti dell’uomo
anche in via indiretta perché, se è vero che i diritti fondarispetto al diritto comunitario - La Corte costituzionamentali contenuti nella Convenzione europea sono princile, nelle due sentenze, ha stabilito in modo netto la diffepi generali del diritto comunitario, il sistema della Convenrenza tra il diritto comunitario e le altre disposizioni del
zione dei diritti dell’uomo mantiene ferma la sua «realtà
diritto internazionale pattizio, ricavando da questa diversigiuridica, funzionale e istituzionale, distinta dalla Comunità una restrizione all’esercizio del potere di disapplicaziotà europea», situazione che porta a escludere «la generale
ne dei giudici interni. Per quanto riguarda la portata del
comunitarizzazione delle norme della Cedu» (sentenza n.
diritto comunitario, la Consulta, confermando la sua con349) e che preclude la disapplicazione della norma intersolidata giurisprudenza, ha riconosciuto l’efficacia diretta
na in contrasto da parte del giudice nazionale.
delle norme comunitarie, il cui fondamento è da individuaL’inevitabile conseguenza delle pronunce in esame è, a
re nell’articolo 11 della Costituzione, che ammette limitanostro avviso, che alcuni orientamenti dei giudici interni
zioni alla sovranità nazionale per favorire la partecipazio-
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10 NOVEMBRE 2007
PAGINA 59
GIURISPRUDENZA
DIRITTO E PROCEDURA CIVILE
ESPROPRIAZIONE
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DIRITTO E PROCEDURA CIVILE
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non certo limitata all’ambito dei rapporti tra lo Stato e le
volti ad affermare la disapplicazione della normativa nazioregioni, ma con conseguenze effettive sul rango assunto, a
nale non sono conformi al quadro tracciato dalla Consulseguito di questa nuova norma, dai trattati internazionali.
ta. In effetti, secondo i giudici costituzionali, nei casi in
Se infatti, prima della modifica del titolo V, i trattati adottacui sorge un contrasto tra una disposizione della Conventi con legge ordinaria non potevano costituire un paramezione come interpretata dalla Corte europea e una norma
tro di legittimità costituzionale, pur svolgendo un ruolo
interna, la questione deve essere rimessa alla stessa Coninterpretativo, con questi cambiamenti deve essere assicusulta proprio grazie all’articolo 117 della Costituzione. In
rato un nuovo ruolo agli obblighi internazionali e in partiquesta direzione si è orientata la Corte d’appello di Bolocolare alla Convenzione europea alla quale, proprio gragna che, con ordinanza depositata il 21 marzo 2006, ha
zie all’articolo 117, primo comma, deve essere riconosciurinviato alla Corte costituzionale la valutazione sulla legittita «una maggiore forza di resistenza...rispetto alle leggi
mità costituzionale dell’articolo 630 del codice di proceordinarie successive». Una resistenza che ha origine produra penale che non include, tra i casi di revisione delle
prio nella Costituzione, per il “rinvio mobile” che fa l’artisentenze di condanna definitive, quello derivante da una
colo 117 «alla norma internazionale di volta a volta confepronuncia della Corte europea dei diritti dell’uomo, ipotizrente».
zando quindi un contrasto con l’articolo 3 della Carta
Quindi, nel caso in cui una norma interna risulti in
fondamentale che assicura il principio di uguaglianza. Il
conflitto con una disposizione di origine pattizia, il giudigiudice di appello, quindi, invece di procedere direttamence a quo, proprio alla luce
te alla disapplicazione della
del nuovo articolo 117, deve
norma interna, ha investito
porre la questione di legittimidella questione la Corte costiCOGNIZIONE DEL GIUDICE
tà costituzionale senza disaptuzionale. Quest’ultima, d’alplicare la norma interna. Quetra parte, ha invitato il legislaelle materie riservate alla normazione delle
sto perché l’incompatibilità
tore, seppure con riferimenComunità europee il giudice ordinario deve
applicare direttamente la norma comunitaria (neltra le due disposizioni (interto alla questione dell’indennila specie, regolamento), la quale prevale sulla
na e pattizia) configura una
tà di espropriazione, a elimilegge nazionale incompatibile, anteriore o sucpossibile violazione dell’artinare i profili di contrasto delcessiva; né può il giudice stesso denunciare alla
colo 117 della Costituzione il
la normativa interna con quelCorte costituzionale, in riferimento all’articolo 11
cui esame compete alla Conla convenzionale. Un richiadella Costituzione, la detta incompatibilità. Pertanto è inammissibile la questione di legittimità
sulta, senza possibilità di rimo che s’inserisce in un mocostituzionale dell’articolo 3 del Dpr 22 settembre
solvere la questione ricorrenvimento, seppure lento, in
1978 n. 695, per la parte in cui impedisce di rispetdo a valutazioni basate sulla
questa direzione, come attetare la normativa comunitaria in materia di preliesuccessione delle leggi nel
stato anche dal disegno di legvi agricoli.
tempo o «sulla rispettiva colge approvato dal Governo il 3
n Corte cosituzionale, sentenza 8 giugno 1984 n.
locazione gerarchica delle
agosto 2007, «recante dispo170 - Pres. Elia; Rel. La Pergola
norme in contrasto».
sizioni in materia di revisione
Pertanto, con l’introduzioa seguito di sentenza della
ne del nuovo articolo 117, primo comma, le norme conteCorte europea dei diritti dell’uomo».
nute in trattati internazionali assumono «un rango-subcoL’incidenza dell’articolo 117 della Costituzione
stituzionale, destinate a dare contenuti ad un parametro
sul sistema delle fonti - Esclusa l’assimilazione tra
che si limita ad enunciare in via generale una qualità che
Convenzione europea e norme comunitarie e ribadita l’imle leggi in esso richiamate devono possedere». Si tratta, in
possibilità di riconoscere effetti diretti nell’ordinamento
sostanza, di norme interposte, in quanto integrano e reninterno alla Convenzione, con la preclusione all’utilizzo
dono operativa la disposizione costituzionale in esame.
della disapplicazione da parte dei giudici interni, la ConIl rango delle disposizioni della Convenzione
sulta è passata ad analizzare il ruolo dell’articolo 117,
europea nella gerarchia delle fonti interne - Indivinella formulazione introdotta dalla legge 18 ottobre 2001
duata la funzione delle norme contenute in trattati internan. 3 che ha innovato il titolo V della Costituzione, fornenzionali, la Corte costituzionale ha compiuto un ulteriore
do una nuova valutazione di questa norma e modificando
passo chiarendo, una volta per tutte, il rango di dette
la pregressa giurisprudenza risalente alla fase precedente
disposizioni sul piano interno.
alle modifiche del titolo V.
Esclusa la possibilità di attribuire un rango costituzioL’articolo 117 - che colma una lacuna rispetto al
nale al pari delle norme di diritto internazionale generale
passato - ha introdotto, al primo comma, un vincolo al
che sono attuate sul piano interno attraverso l’articolo 10
legislatore nazionale e regionale, imponendogli il rispetto,
della Costituzione, che ha introdotto un sistema di adattadurante l’adozione di leggi, degli obblighi internazionali e
mento automatico per le sole norme di diritto internaziocomunitari, con un’evidente portata della norma in esame
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la Consulta ha effettuato un esame di legittimità dell’articonale consuetudinario, la Corte costituzionale colloca le
lo 1 del Protocollo 1, che riconosce il diritto di proprietà,
disposizioni della Convenzione europea e, di conseguenin relazione all’articolo 42 della Costituzione, non rilevanza, dei trattati internazionali che hanno questa funzione di
do però alcuna forma di incompatibilità.
garantire operatività all’articolo 117, in una posizione
Il primato dei principi costituzionali è quindi chiaro in
superiore rispetto alla legge ordinaria, ma subordinate
relazione ai trattati internazionali che pure sono fonti
rispetto alla Costituzione. Una posizione intermedia tra le
integratrici del parametro di costituzionalità dell’articolo
due, quindi, che proprio per la mancata attribuzione di
117, primato comma della Costituzione. Ci sembra, inoluna forza costituzionale non le rende «immuni dal controltre, da un’affermazione della Corte costituzionale, che
lo di legittimità costituzionale». Si tratta - hanno osservato
questo primato valga in ogni caso, anche con riguardo al
i giudici costituzionali - «di norme che integrano il paradiritto comunitario. Infatti, la Corte, nella sentenza n. 348
metro costituzionale, ma rimangono pur sempre ad un
ha osservato che l’ordinamento costituzionale italiano
livello sub-costituzionale», con la naturale conseguenza
«non può essere modificato da fonti esterne, specie se
che queste disposizioni devono essere conformi alla Carta
queste non derivano da organizzazioni internazionali rifondamentale. Quindi, se la disposizione convenzionale è
spetto alle quali siano state accettate limitazioni di sovraniin contrasto con una norma della Costituzione italiana, la
tà come quelle previste dall’articolo 11 della CostituzioConsulta ne deve dichiarare l’illegittimità, impedendo che
ne». La circostanza che la Corte utilizzi il termine “specie”
essa possa continuare a svolgere la sua funzione di integraci sembra possa essere interre l’articolo 117, fermo restanpretato come “non unicado che, in questa verifica, la
mente”, con la conseguenza
Consulta deve effettuare un biIL CALCOLO ILLEGITTIMO
che il primato dei principi
lanciamento «tra il vincolo decostituzionali opera in ogni
rivante dagli obblighi internaArticolo 5-bis, comma 7-bis del Dl 333/1992,
caso, anche in relazione al
zionali... e la tutela degli inteconvertito, con modificazioni,
dalla legge 359/1992
diritto comunitario.
ressi costituzionalmente proL’incidenza delle sentetti contenuta in altri articoli
n caso di occupazioni illegittime di suoli per cautenze della Consulta suldella Costituzione».
sa di pubblica utilità, intervenute anteriormente
la questione dell’indenE il controllo della Consulal
30 settembre 1996, si applicano, per la liquidanizzo - Dal ragionamento
ta non è limitato al solo contrazione del danno, i criteri di determinazione delprospettato dalla Corte deristo con i principi e i diritti
l’indennità di cui al comma 1, con esclusione
va che le disposizioni interfondamentali della Carta costidella riduzione del 40 per cento. In tal caso l’imne, che si occupano degli intuzionale, ma si estende «ad
porto del risarcimento è altresì aumentato del 10
dennizzi nei casi di esproogni profilo di contrasto tra
per cento. Le disposizioni di cui al presente compriazioni legittime e di occu“le norme interposte” e quelle
ma si applicano anche ai procedimenti in corso
pazione acquisitiva, sono in
costituzionali». Questo anche
non definiti con sentenza passata in giudicato.
contrasto con l’articolo 117
per evitare che una norma sia
della Costituzione, paramedichiarata incostituzionale «in
tro di costituzionalità, in rabase ad un’altra norma subgione delle norme della Convenzione europea e in particocostituzionale, a sua volta in contrasto con la Costituziolare dell’articolo 1 del Protocollo n. 1, come interpretato
ne». Pertanto, la norma interposta è sottoposta all’esame
dalla Corte di Strasburgo. Quest’ultima, proprio nella sendella Consulta in relazione alle disposizioni costituzionali
tenza Scordino del 29 marzo 2006, pronunciata dalla
e la disposizione interna ritenuta in contrasto con quella
Grande Camera, ha sottolineato che l’indennizzo che le
convenzionale è analizzata, sotto il profilo di costituzionaliautorità nazionali devono liquidare, deve essere in rapportà, anche in rapporto alla norma interposta.
to ragionevole con il valore di mercato del bene, mentre
Nulla cambia nel caso in cui, come per la Convenzione
l’applicazione dei criteri di calcolo della legge italiana ha
dei diritti dell’uomo, ci sia un organo giurisdizionale - la
portato, in diversi casi, alla liquidazione di un indennizzo
Corte europea - chiamato ad accertare le violazioni cominferiore al valore di mercato del terreno. Pertanto, la
messe dagli Stati di cui gli individui siano vittime e a
Corte costituzionale conclude che la norma censurata,
interpretare il dettato convenzionale. In questi casi, l’effetossia l’articolo 5-bis, non può superare «il controllo di
to è che non deve essere considerata la norma del trattato
costituzionalità in rapporto al ragionevole legame con il
in sé, ma anche la prassi giurisprudenziale sviluppatasi
valore venale, prescritto dalla giurisprudenza della Corte
dinanzi alla Corte di Strasburgo in relazione alla specifica
di Strasburgo e coerente, del resto, con il “serio ristoro”
norma. Alla luce di queste considerazioni, riguardanti la
richiesto dalla giurisprudenza consolidata della stessa Corstruttura gerarchica delle fonti internazionali e la necessite costituzionale.
tà di verificare la conformità costituzionale delle norme,
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