estratto - ANCIC - Accademia nazionale cerimoniale, immagine e

Anno 2016 – Numero 3
estratto
Rivista scientifica trimestrale
di Cerimoniale, Immagine e Comunicazione
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JOURNAL OF APPLIED CEREMONIAL AND COMMUNICATION IN MANAGEMENT
testata iscritta al n.15/2016 del Registro della stampa del Tribunale di Catania
anno I numero 3, ottobre – dicembre 2016
ISSN 2499-9326
© Accademia Nazionale Cerimoniale Immagine e Comunicazione (A.n.c.i.c.)
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SOMMARIO
Anno 2016 – Numero 3
ORIGINE STORICA E SOCIOLOGICA DEL CERIMONIALE DI CORTE
Francesco Raneri
pag. 1
I SERVIZI OFFERTI DALLA FARMACIA
Giovanni Puglisi
pag. 19
THE SOCIOLOGY OF FIFA WORLD CUP: THE PERFORMANCE
OF MEDIA EVENTS INTO GLOBAL CULTURES
Maximiliano E. Korstanje
pag. 28
L’OMICIDIO STRADALE
Luigi Ciampoli
pag. 53
MINDFULNESS: VALUTAZIONE E TRATTAMENTO
Alice Caruso e Santo Di Nuovo
pag. 60
I SERVIZI OFFERTI DALLA FARMACIA
Giovanni PUGLISI
Sommario
1. Premessa – 2. Prestazioni analitiche di prima istanza – 3. Servizi di secondo
livello gestibili con dispositivi
strumentali – 4. Prestazioni professionali –
5.Prenotazione delle prestazioni specialistiche – 6. Prospettive future –
7.Conclusioni
Abstract
Con l’emanazione dei tre decreti ministeriali rispettivamente del 16 dicembre 2010
e del 8 luglio 2011, il volto delle farmacie è profondamente cambiato: da mere
strutture di dispensazioni di medicinali esse sono divenute piccoli ambulatori in
grado di fornire ai cittadini prestazioni analitiche e professionali.
Tale trasformazione va inserita nel quadro del progressivo innalzamento dell’età
media della popolazione e del conseguente incremento nella richiesta di assistenza
sanitaria: l’esigenza di ridurre i costi della sanità pubblica, infatti, ha condotto ad
una deospedalizzazione e domiciliarizzazione delle cronicità con il risultato che la
farmacia rappresenta adesso un punto di riferimento per il benessere dei cittadini.
A patto, però, di realizzare una adeguata interazione tra la professione e l’Università
al fine di aggiornare le conoscenze del farmacista.
Keywords
sanità – benessere – farmacia – cittadini – deospedalizzazione
Autore
prof. Giovanni PUGLISI
email: [email protected]
Direttore Dipartimento Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Catania
Presidente Ordine dei farmacisti della provincia di Catania
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Anno 2016 – Numero 3
1. Premessa
La Farmacia al giorno d’oggi non è più solamente il luogo della
dispensazione dei medicinali, ma rappresenta un punto di riferimento
fondamentale per il benessere del cittadino, attraverso l’offerta di
servizi,
consigli,
informazioni
e
prestazioni
diagnostiche
che
trasformano la farmacia stessa in un centro capace di dispensare
“salute” nel senso più ampio della parola. La regolamentazione dell’atto
di dispensare i medicinali, mira ad assicurare e controllare l’accesso dei
cittadini ai prodotti medicinali garantendo la tutela del fondamentale
diritto alla salute, sancito dalla nostra Costituzione.
In un’ottica che, secondo i dettami della spending review, spinge il
Servizio Sanitario nazionale verso una massiva deospedalizzazione e alla
domiciliarizzazione delle principali cronicità, la nuova concezione di
farmacia dei servizi rappresenta una validissima alternativa per il
cittadino che necessiti di richiedere informazioni o prenotazioni di
prestazioni socio-sanitarie, senza doversi recare presso i presidi
ospedalieri o i distretti ASP.
I motivi alla base dell’ introduzione dei servizi in farmacia sono:
 L’aumento dell’età media e quindi il maggiore bisogno di assistenza
sanitaria;
 L’impossibilità degli ospedali di gestire in aggiunta alle patologie
acute anche i malati cronici;
 La certezza che i costi sanitari con il trend economico attuale
diventino entro pochi anni insostenibili.
Da qui la necessità di trasferire alcune attività assistenziali
dall’ospedale al territorio, sfruttando sia la capillarità che la
professionalità delle farmacie, in stretto collegamento con i medici di
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medicina generale (MG), i pediatri di libera scelta ed altri operatori
sanitari.
Il volto della farmacia è cambiato con i tre decreti ministeriali
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, ovvero
1. Decreto 16 dicembre 2010 (G.U. n. 57 del 10 marzo 2011):
disciplina i limiti e le condizioni delle prestazioni analitiche
diagnostico-strumentali di primo e di secondo livello, rientranti
nell’ambito dell’autocontrollo
2. Decreto 16 dicembre 2010 (G.U. n. 90 del 19 aprile 2011):
regolamenta l’attività di operatori sanitari in farmacia.
3. Decreto 8 luglio 2011 (G.U. n. 229 del 1 ottobre 2011): erogazione
da parte delle farmacie, di attività di attività di prenotazione delle
prestazioni di assistenza specialistica ed ambulatoriale, pagamento
delle relative quote di partecipazione alla spesa a carico del cittadino
e ritiro dei referti relativi a prestazioni di assistenza specialistica
ambulatoriale (CUP).
2. Prestazioni analitiche di prima istanza
Il Decreto 16 dicembre 2010 , fa riferimento ai test “autodiagnostici”,
test gestibile direttamente dal paziente, in funzione di autocontrollo al
domicilio, o che possono, in caso di condizioni di fragilità o di non
completa autosufficienza, essere utilizzati mediante il supporto di un
operatore sanitario, presso le farmacie territoriali pubbliche e private.
Le prestazioni analitiche di prima istanza effettuabili in farmacia sono
le seguenti:
 Test per glicemia, colesterolo e trigliceridi;
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 Test per misurazione in tempo reale di emoglobina, emoglobina
glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito;
 Test per la misurazione nelle urine di acido ascorbico, chetoni,
urobilinogeno e bilirubina, leucociti, test di ovulazione, test di
gravidanza e di menopausa, e test per la misura dei livelli
dell’ormone FSA nelle urine;
 Test per la rilevazione del sangue occulto nelle feci (colon-retto).
3. Servizi
di
secondo
livello
gestibili
con
dispositivi
strumentali
Il medesimo decreto fornisce indicazioni tecniche relative all’uso in
farmacia di dispositivi strumentali quali:
 dispositivi per la misurazione con modalità non invasiva della
pressione arteriosa;
 dispositivi per la misurazione della capacità polmonare tramite
auto-spirometria;
 dispositivi per la misurazione con modalità non invasiva della
saturazione percentuale dell’ossigeno;
 dispositivi per la misurazione con modalità non invasiva della
pressione arteriosa e dell’attività cardiaca in collegamento
funzionale con centri di cardiologia accreditati dalla Regione sulla
base di specifici requisiti tecnici, professionali e strutturali;
 dispositivi per consentire l’effettuazione di elettrocardiogrammi con
modalità di tele-cardiologia da effettuarsi in collegamento con centri
di cardiologia accreditati dalla Regione sulla base di specifici
requisiti tecnici, professionali e strutturali.
Le farmacie pubbliche e private, per l’effettuazione delle prestazioni e
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l’assistenza ai pazienti, devono utilizzare spazi dedicati e separati dagli
altri ambienti, che consentano l’uso, la manutenzione e la conservazione
delle apparecchiature dedicate in condizioni di sicurezza.
Il farmacista ha inoltre l’obbligo di esporre nei locali della farmacia,
in modo chiaro e leggibile, l’indicazione delle tipologie di prestazioni
analitiche disponibili agli utenti.
4. Prestazioni professionali
Il Decreto 16 dicembre 2010, regolamenta l’attività degli operatori
sanitari in farmacia. Le attività erogate presso le farmacie e a domicilio
del
paziente,
previste
dal
decreto,
devono
essere
effettuate
esclusivamente da infermieri e da fisioterapisti, in possesso di titolo di
abilitazione ed iscritti ai relativi collegi professionali. Il titolare o il
direttore della farmacia è tenuto ad accertare, sotto la propria
responsabilità, il possesso di tali requisiti.
L’infermiere in farmacia può, anche eventualmente con l’ausilio di
altri operatori socio-sanitari che operano in farmacia:
 Provvedere alla corretta applicazione delle prescrizioni diagnosticoterapeutiche;
 Offrire supporto alle determinazioni analitiche di prima istanza;
 Effettuare medicazioni e cicli iniettivi intramuscolo;
 Svolgere
attività
concernenti
l’educazione
sanitaria
e
la
partecipazione a programmi di consulting, anche personalizzato;
 Partecipare ad iniziative finalizzate a favorire l’aderenza dei malati
alle terapie.
Su prescrizione dei MMG e dei Pediatri di libera scelta, il fisioterapista
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può erogare all’interno della farmacia, sia al domicilio del paziente,
ulteriori prestazioni rientranti fra quelle effettuabili in autonomia
secondo il proprio profilo professionale.
Fisioterapista. Su prescrizione del MMG e del Pediatra di libera
scelta, il fisioterapista può erogare in farmacia e a domicilio del paziente
le seguenti prestazioni:
 Definizione del programma prestazionale per gli aspetti di propria
competenza, volto alla prevenzione, all’individuazione ed al
superamento del bisogno riabilitativo;
 Attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità
motorie, psico-motorie e cognitive e viscerali utilizzando terapie
manuali, massoterapie ed occupazionali;
 Verifica dell’efficacia della metodologia riabilitativa agli obiettivi del
recupero funzionale.
5. Prenotazione delle prestazioni specialistiche
Il decreto 8 luglio 2011 prevede che le farmacie, attraverso una
postazione appositamente dedicata, possano operare anche come canali
di accesso al sistema CUP (Centro Unico di prenotazioni) per prenotare
le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale presso le
strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, provvedere al
pagamento della relativa quota del ticket a carico del cittadino e ritirare
in farmacia i referti.
Con l’avvento della Farmacia dei servizi, si è dato inizio ad una serie
di iniziative volte ad una sempre maggiore interazione con il cittadino
(utente, paziente), questo si potrebbe tradurre come “Assistenza del
farmacista”, intesa come intervento del professionista, all’atto della
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dispensazione, con informazioni, istruzioni, avvertenze, consigli al
paziente e verifica prima e dopo l’impiego dei medicinali, allo scopo di
assicurare che la terapia farmacologica sia efficace e sicura
la
Pharmaceutica care, intesa come presa in carico del paziente da parte
della farmacia rappresenta una evoluzione della professione del
farmacista, esperienza portata avanti con successo in paesi come la Gran
Bretagna e gli Stati Uniti. La presa in carico del paziente offre molti
vantaggi, sia per il paziente, per migliorare l’aderenza alla terapia
prescritta dal proprio medico curante che vantaggi economici per il
Sistema Sanitario Nazionale che deve sostenere ingenti spese causate da
sprechi di medicinali e scarsa compliance alle terapie dei pazienti. Una
farmacia sarà sempre più integrata nel SSN se saprà essere vicina alla
gente dando più benessere e più salute.
6. Prospettive future
La Farmacia italiana è pronta a recitare il proprio ruolo per migliorare
ulteriormente il servizio offerto ai cittadini attraverso questi nuovi
servizi, come indicato dal Governo.
La preoccupazione più grande è legata alla sostenibilità economica
della prospettiva. I nuovi servizi per la farmacia avranno un costo ed è
difficile pensare che a sostenerlo possano o peggio debbano essere le
farmacie che vivono una congiuntura economica tutt’altro che
favorevole che ne ha progressivamente e sensibilmente eroso la
redditività
L’erogazione dei nuovi servizi comporterà un inevitabile impegno
economico per la farmacia, aumentando il conto economico e
comportando inevitabili ricadute sul terreno della riorganizzazione
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della farmacia.
L’altra faccia della medaglia è quella di una notevole valorizzazione
del ruolo professionale del farmacista.
Bisognerà verificare se le forme di remunerazione previste per i nuovi
servizi, che dovranno essere alimentate entro i limiti dei risparmi per il
SSN prodotti dall’erogazione di questi servizi, saranno sufficienti, visto
che in ogni caso la Normativa sui servizi esclude che possano esservi
nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
7. Conclusioni
Le innovazioni nelle terapie farmacologiche, la riduzione del ciclo di
vita dei medicinali, il passaggio dal farmaco sistemico al biologico, le
nuove esigenze tecniche per la distribuzione dei prodotti, le nuove forme
distributive,
la
globalizzazione,
la
regionalizzazione
e
l’aziendalizzazione della sanità, la contrazione della spesa sanitaria
pubblica, la diffusione dei network di farmacie, sono tutti fattori, che
determinano l’importanza di una maggiore interazione tra la
Professione e l’Università al fine di aggiornare le conoscenze del
farmacista, ampliarle, specializzarle, ma anche di accreditarle,
comunicarle e renderle riconoscibili al mercato e ai diversi stakeholder.
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
FIORENTINI C. & FERRARIO L. (2014). Il farmacista che comunica. Tecniche
per interagire col paziente-cliente, Tecniche nuove Milano
GARLATTI A. (2013). La nuova farmacia dei servizi. Strategie di portafoglio,
posizionamento, cambiamento, Forum editrice universitaria Udine
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=3609&area=farmaci&me
nu=dfarm
MANCINI P. & PACENTI G. C. (2014). Healthcare Marketing: Nuove strategie
per i mercati della salute, Edra LSWR Milano
MATURO A., MIGLIOZZI D. & PALTRINIERI A. (1999). L'innovazione del
servizio farmaceutico nella riorganizzazione della sanità, Franco Angeli Milano
PACENTI G. C., NADI G. & SALEMME W. (2011). La farmacia dei servizi.
Opportunità e soluzioni nell’integrazione all’assistenza sanitaria, Tecniche nuove
Milano
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