Mettere le parole in movimento Paola Tettamanti Che i verbi sono il motore del testo, poeti e scrittori l’hanno sempre saputo. I verbi danno al testo quella leggerezza e quella dinamicità che portano il lettore a non abbandonare la lettura. Prendere la rincorsa col verbo all’infinito Mettere le parole in movimento Far scorrere il testo Paola Tettamanti Riuscire a interpretare correttamente l’opera d’arte non è un problema solo della concettuale art. Recensire un libro significa raccontarlo, nel caso criticarlo, e comunque metterne a nudo l’anima, l’idea che lo sorregge. Illuminare meglio e risparmiare di più: da luglio grazie a una legge europea. Allestire almeno 20 stand itineranti nei diversi quartieri della città per quattro settimane significherà introdurre alle nuove tecnologie della comunicazione circa 3000 cittadini (…) 2 Iniziare un capoverso con il verbo all’infinito ci dà lo slancio per seguire parola dopo parola lo scorrere del testo. Dal famoso monologo di Amleto al manifesto di Marinetti è tutto un inneggiare al verbo, e al modo infinito in particolare. Risalire dal sostantivo al verbo Mettere le parole in movimento Togliere i freni al testo Il corso prevede la residenzialità. Il corso è residenziale. Nell’ottica della semplificazione … Per semplificare … L’obiettivo è quello di una rivisitazione dei contenuti del sito. L’obiettivo è rivisitare i contenuti del sito. Il convegno vede il coinvolgimento dei maggiori esperti internazionali del settore. Il convegno coinvolge i maggiori esperti del settore. Paola Tettamanti 3 Risalire dal sostantivo al verbo ci permette di usare meno parole, e più brevi, e di sintonizzarci su un tono di voce più personale e diretto. Evitiamo soprattutto l’accumulo di nominalizzazioni: frenano la lettura e rendono il testo più astratto. Riscoprire gli articoli determinativi Mettere le parole in movimento Piccoli e trascurati Paola Tettamanti Alla fine del corso, i partecipanti riceveranno un attestato di partecipazione. Alla fine del corso, i partecipanti riceveranno l’attestato di partecipazione. Clips, una utility in grado di ricordare tutto quello che abbiamo copiato e incollato negli appunti. Clips, l’utility che ricorda tutto quello che abbiamo copiato e incollato negli appunti. Per chi scrive arriva dagli Usa un nuovo programma che evita le distrazioni durante il lavoro di stesura, denominato To the point. Dagli Usa è arrivato To the point, il nuovo programma antidistrazione per chi scrive. 4 Nella scrittura professionale la scelta tra articolo determinativo e indeterminativo è spesso lasciata al caso. Ma la tendenza a preferire la genericità alla precisione si fa sentire anche in questo piccolo campo. L’articolo determinativo circoscrive e conferisce unicità, cosa preziosa in tutta la scrittura persuasiva e di marketing. Riesce a farlo con sole 2 o 3 lettere, e ne fa risparmiare molte di più. Meglio sceglierle semplici Mettere le parole in movimento Il treno che spinge a destra Nell’ottica della crescita delle Per far crescere le competenze competenze manageriali, è stato manageriali, abbiamo preparato messo a punto un piano di un piano di formazione sul public formazione dedicato al public speaking per migliorare le speaking, finalizzato a migliorare capacità di preparare e realizzare le capacità di preparare e presentazioni aziendali. realizzare presentazioni aziendali. Alleghiamo la brochure, con il Alleghiamo la brochure, calendario dei corsi. contenente anche il calendario dei corsi. Paola Tettamanti 5 Anche le preposizioni semplici non sono amate dalla scrittura professionale. A queste paroline semplici e brevi si preferiscono invece parole e locuzioni lunghe. Parole che spingono pericolosamente a destra, dove non si legge, le informazioni che contano. Da maneggiare con cura I dati sulla dispersione scolastica sono stati opportunamente Mettere le parole in movimento Avverbi nemici amici elaborati a fini statistici. Abbiamo ricevuto il suo reclamo, cui risponderemo tempestivamente. Il consiglio di classe si è espresso positivamente relativamente alla Paola Tettamanti gita scolastica a Barcellona. I dati sulla dispersione scolastica sono stati elaborati a fini statistici. Abbiamo ricevuto il suo reclamo. Le risponderemo appena esaminato con attenzione il problema. Il consiglio di classe ha approvato la gita scolastica a Barcellona. 6 L’avverbio modifica, aggiunge, delimita il verbo. Tutte funzioni che servono alla precisione e alla comprensione. Il problema sta nell’uso smodato che se ne fa, soprattutto dei più lunghi. Così l’avverbio, che ha la funzione di precisare, finisce per assumere quella opposta, diluire la forza di quanto diciamo. Mettere le parole in movimento Legami passeggeri … Paola Tettamanti 7 Se gli avverbi modificano i verbi, gli aggettivi modificano i sostantivi. Anche per gli aggettivi la strada più semplice è quella della precisione: salire la piramide della precisione verso la punta, come l’ha chiamata il copywriter belga Jean-Marc Hardy. Se l’aggettivo segue il nome ha valore distintivo e trasmette un’informazione necessaria. Se invece lo precede ha valore descrittivo e dà un’informazione non indispensabile. Quindi, posporre l’aggettivo gli conferisce una sorta di necessità e può dare al testo un ritmo più fluido. Ricordiamocene, dunque, se vogliamo avvicinare un cliente o agganciare un lettore. Resistere alla tentazione irresistibile eccellente Mettere le parole in movimento NO aggettivi generici specifico professionisti esperti efficace comode rate NO coppie indissolubili unico fantastico … non matrimoni eccitante NO aggettivi emozionali gamma completa, ampia e articolata integrato NO aggettivi abusati Paola Tettamanti ambizioso obiettivo efficiente disponibile personale altamente qualificato NO espressioni standard eventuali ulteriori chiarimenti 8 Luisa Carrada dice che gli aggettivi non possono trasformare in principe un rospo, ma possono gettare un piccolo maleficio su ciò che vogliamo far risaltare. NO, dunque, agli aggettivi generici, alle espressioni standard e agli accostamenti automatici. Se usiamo parole scontate, come possiamo sperare che quello che stiamo proponendo sia percepito come unico e desiderabile? Le indispensabili, le provinciali, le ridicole Sì Mettere le parole in movimento Anglicismi sì oppure no Paola Tettamanti spread, bond, dealer, factoring, futures, leasing, leverage, rating, venture capital, swap, warrant, server, mouse, desktop, pixel, backup, blog, bit, link, browser, default, download, file, hard disk, smartphone, touchpad, cloud … NO lunch, coffee break, meeting, chart, confidential, low profile, contest, custom made, deadline, challenging, education, industry, lecture, notice, misunderstanding, misleading … 9 In molti settori di mercato i tecnicismi specifici sono sempre più spesso parole straniere, per lo più inglesi. Servono a designare con precisione; e, se necessario, possiamo sempre spiegarli con parole italiane. Evitiamo invece di ricorrere a parole straniere quando l’alternativa italiana c’è ed è di uso quotidiano. L’effetto è opposto a quello sperato: apparire provinciali. Né avremo sorte migliore ricorrendo a quei neologismi che scimmiottano l’inglese: forwardare, downlodare, ingaggio (per coinvolgimento), confidenziale (per riservato). Mettere le parole in movimento Tiriamo le fila Paola Tettamanti • I verbi mettono in movimento il testo • l’articolo determinativo dà unicità e precisione • le preposizioni semplici aiutano la brevità • l’avverbio rafforza il verbo, non lo diluisce • gli aggettivi aggiungono dettagli, non enfasi • le parole straniere si usano se non c’è un’alternativa in italiano. (gli esempi della lezione sono tratti da Luisa Carrada, Lavoro, dunque scrivo!) 10 Abbiamo visto che • sono soprattutto i verbi a mettere in moto il testo, mentre troppi sostantivi lo appesantiscono • gli articoli determinativi ci aiutano a dare unicità e precisione al sostantivo che reggono • le preposizioni semplici sostituiscono locuzioni e giri di parole, e ci aiutano a essere brevi • gli avverbi servono a precisare il verbo, non a diluirne la forza: impariamo, dunque, a dosarli bene • gli aggettivi qualificativi aggiungono dettagli, informazioni e sfumature; non sprechiamoli cadendo nel generico, nell’abusato, nell’emozionale • le parole straniere vanno benissimo quando non c’è un’alternativa dignitosa in italiano; altrimenti pensiamoci su prima di usarle.