In Cordata… per camminare insieme nella comunità giornale della parrocchia di S. Zeno in Treviglio via C. Terni 24, tel. 0363/49752, fax 0363/596189. anno 25° n. 7 luglio 2008 e mail: [email protected] Domenica 6 luglio: è la festa di S. Zeno Nel calendario la festa di S. Zeno è il 12 aprile, ma è tradizione della nostra parrocchia fare la festa la I° domenica di luglio. E’ la festa dell’estate, la festa che conclude l’anno pastorale, la festa che ha il suo punto di riferimento nell’oratorio che in queste settimane è molto frequentato. La festa patronale di luglio conclude l’anno pastorale e diventa l’occasione per guardare al cammino fatto e al cammino che siamo chiamati a fare e sentire che il Signore ci rilancia nella corsa. E’ TEMPO DI FAR NASCERE PENSIERI CON LE ALI La parrocchia è una grande famiglia; è un luogo dove ci si sente a casa propria, dove ci si incontra tutte le domeniche attorno all’Eucaristia per fare memoria del Signore Gesù, per ascoltare la sua Parola, per riconoscere che siamo dei fratelli, per non dimenticare i fratelli che hanno bisogno, che sono in difficoltà. E’ bello incontrarsi, non sentirsi degli sconosciuti, essere desiderati, ascoltati, accolti … E’ tempo di dire grazie Il termine di un anno pastorale è tempo di gratitudine. La gratitudine è un fiore purtroppo raro oggi, come malinconicamente è stato scritto: E' tipico dell'uomo scrivere i benefici ricevuti sull'acqua e scolpire i torti subiti sulla pietra. Ecco il nostro ringraziamento. Ti ringraziamo, Signore, perché ci fai il regalo grande di vivere in una comunità; aiutaci a costruire tutti insieme una comunità dal volto fraterno presso le nostre case, vicina alle famiglie, agli sposi, ai bambini; vicina ai ragazzi dell’oratorio, ai giovani e agli adolescenti, vicina agli anziani e ai sofferenti, vicina ai malati, vicina a tutti perché tutti conoscano la gioia del tuo Vangelo. La parrocchia è terra di relazioni belle, è lotta contro la solitudine, contro l’anonimato. Paul Valéry diceva: "Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia". E' proprio vero che noi siamo felici solo quando abbiamo tanti legami di amicizia, quando sappiamo rapportarci agli altri. E' il sentirsi amati e l'amare che illumina i nostri giorni. Ma abbiamo un nemico: la fretta, che impedisce il sostare, l'ascoltarsi, il guardarsi, la profondità. E’ necessario "perdere tempo" per cercare il volto dell’altro, per accogliere gli altri, per ritrovare gratuità, tenerezza, capacità di servizio. La parrocchia non è una Chiesa elitaria, fatta per alcuni più fortunati, ma una Chiesa accessibile a tutti, capace di dialogare con le esperienza vere della gente. La parrocchia è come la grande rete del Vangelo (cfr; Mt. 13, 47-50) che raccoglie ogni sorta di pesci; è come il grande albero presso cui nidificano a loro vantaggio molte specie di uccelli ( cfr. Mt. 13, 31-32) La parrocchia è un ideale di fraternità in divenire, destinato a mostrare a una società frammentata e divisa che possono esistere legami gratuiti e sinceri, che non ci sono solo rapporti di convenienza e di interesse. Noi vogliamo costruire una parrocchia ospitale verso tutti capace di annunciare il Vangelo senza sconti. E’ tempo di coltivare grandi desideri Anche una notte d’agosto ci può essere maestra. Anche una leggenda. Una leggenda di stelle cadenti e di desideri. La leggenda racconta che nella notte del 10 agosto, la notte di San Lorenzo, quando una stella «cade», se si esprime un desiderio, il desiderio si avvera. Ma ... la caduta di una stella lascia una traccia brevissima, nel cielo. Perché possiamo approfittare di quell’istante è indispensabile che teniamo sempre pronto un desiderio nell’animo. Ma non è soltanto nella notte di san Lorenzo che cadono le stelle dal cielo. Tutta la vita umana è come una notte di san Lorenzo. Si propongono all’improvviso occasioni propizie per i nostri desideri. Perché possiamo davvero cogliere le occasioni è indispensabile vivere ininterrottamente animati da un desiderio o da molti desideri. Non dobbiamo lasciarci tentare di sospendere i desideri con il pretesto che è inutile desiderare l’impossibile anzi, che non solo è inutile ma fa molto soffrire. Altrimenti le stelle cadono dal cielo per niente (don Giuseppe Angelini) L’uomo è mosso dai desideri. Per essere veramente noi stessi, per giungere veramente ad essere autentici, a saper amare, bisogna appropriarsi di questi desideri, fare ordine in essi, chiarirli, tenerli in mano e non spegnerli. Spegnerli sarebbe la morte, la morte civile, umana. Ordinare il desiderio è una delle cose più importanti: la preghiera ordina i desideri, li assume e li indirizza verso il bene (Card. Carlo M. Martini) Ognuno ha il valore dei suoi desideri, dei suoi sogni. La nostra vita, la nostra libertà, il nostro cuore sono grandi o piccoli, splendidi o gretti, come grandi o piccoli, splendidi o gretti sono i nostri desideri. Per questo occorre coltivare desideri grandi, profondi per noi, su di noi, sulla nostra parrocchia, sulla nostra città, … su questo nostro mondo. I grandi desideri ci danno il gusto del vivere, ci fanno rinascere, ci rimettono in cammino Ecco l’augurio per questa estate: teniamo sempre vivi grandi desideri, mettiamoli davanti a Dio nella preghiera, cerchiamo di scoprire il sogno di Dio su di ciascuno di noi. Dobbiamo desiderare i desideri di Dio. E’ tempo di ritrovare Dio Non dobbiamo mai prendere congedo da Dio, anche se siamo in vacanza. Dio continua a levarsi prima del sole perchè continua ad amarci per primo, ad attenderci, a cercarci, a desiderare l'incontro con noi. Questo è tempo per cercare Dio nel silenzio e nella preghiera per vivere nella speranza. La speranza, quando fa "il nido" in noi, fa nascere "pensieri con le ali", ci fa volare alto, ci fa capaci di sorprese inaudite. "Quando sentiamo che stiamo per precipitare bisogna allargare le ali" (Roberto Benigni) IL PROGRAMMA DELLA FESTA * Venerdì 4 luglio ore 20.30 TUTTI IN PIAZZA DELLA CITTA’ Tutti gli oratorio si incontrano in piazza per fare festa * Sabato 5 luglio * dalle ore 14.30 in Chiesa confessioni dei ragazzi * ore 21.00 nel cortile del nostro oratorio un grande spettacolo scritto e fatto dai ragazzi dal titolo “NELLA PIAZZA” L'appartenenza è avere gli altri dentro di sé. E’ quella forza che ferma i fiumi, sposta i monti con lo slancio di quei magici momenti in cui ti senti ancora vivo. Sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi. (Giorgio Gaber) * Domenica 6 luglio, il giorno della festa * Ore 10.30 S. Messa della comunità, animato dai ragazzi dell’oratorio Celebra la S. Messa don Maurizio che ricorda dieci anni della sua ordinazione * Ore 12.30 pranzo in oratorio, spaghettata per tutti, portare il secondo…. * Ore 14.30 grandi giochi * Ore 20.45 lancio della grappolfiera che deve percorrere tutte le piazze del mondo Tombolata gigante (passiamo a vendere le cartelle della tombola)