LE MALATTIE DAL GATTO ALL’UOMO:
RISCHI E CONSIGLI
LE ZOONOSI SONO LE MALATTIE CHE POSSONO VENIRE TRASMESSE DAL GATTO ALL’UOMO: EVENTI RARI, CHE
PRESENTANO ALCUNI RSCHI. ECCO COME RICONOSCERLE E NON INCORRERE IN ALCUN CONTAGIO.
FONTE: Pets&theCity (12/02/2013)
http://www.petsandthecity.it/articoli/le_malattie_dal_gatto_all_uomo_rischi_e_consigli.html
Le zoonosi sono le malattie che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo. In particolare sono a rischio
zoonosi particolari soggetti che presentano basse difese immunitarie, come per esempio i bambini molto piccoli (compreso il feto nel grembo materno), le persone anziane, i trapiantati che fanno uso di immunodepressori contro il
rischio di rigetto, i malati affetti da sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), le persone sottoposte a chemioterapia. In questi soggetti, a differenza che nelle persone sane, il contatto con un gatto infetto può dare luogo a
infezioni anche piuttosto serie.
La via del contagio
Queste malattie sono abbastanza rare ma possono essere molto serie specialmente in persone a rischio e chi ha
a che fare con animali domestici deve essere consapevole di questo rischio remoto ma reale.
Le vie di trasmissione delle malattie sono varie: per contatto diretto con un animale infetto, cioè per contatto con
materiali organici di soggetti infetti, come escrementi, saliva, sangue, urine; attraverso morsi e graffi, cibo
o acqua contaminati da un gatto infetto; tramite scodelle, tappeti, cucce, trasportini che possono essere veicolo
di contagio.
Un’altra via di contagio sono gli insetti vettori (pulci, zecche) che passano da un animale infetto all’uomo. Anche
l’uomo può trasmettere al gatto alcune infezioni come la Tubercolosi e l’infezione da Staphilococcus aureus.
Le regole base da seguire quando si vive con un gatto sono:
• Lavarsi le mani se lo si tocca e specialmente prima di mangiare, fumare o toccare le lenti a contatto
• Lavarsi le mani dopo avere maneggiato scodelle, trasportino e cassette igieniche
• L’ambiente dove vive il gatto va tenuto sempre pulito e la cassettina igienica, se possibile, posizionata
all’aperto, oppure in bagno
• La lettiera va pulita tutti i giorni, le scodelle lavate tutti i giorni e il cibo che non viene consumato va
eliminato. In particolare, chi maneggia la cassetta igienica per la pulizia della lettiera dovrebbe usare dei guanti di lattice
• La cassetta igienica poi, almeno una volta a settimana, andrebbe svuotata completamente e lavata
con acqua calda e candeggina.
Se poi, quando siamo fuori casa, ci capita di essere morsi o graffiati da un gatto, laviamo subito la ferita con
acqua e sapone, quindi risciacquiamola con acqua abbondante (consultiamo poi sempre il nostro medico).
Ricordiamoci inoltre di far visitare il gatto dal veterinario quando è ammalato. Se una persona appartenente alle categorie a rischio vuole adottare un gatto, deve assicurarsi che sia stato visitato da un veterinario (esame delle
feci per i parassiti interni, un controllo per i parassiti esterni).
Il gatto inoltre deve avere effettuato tutte le vaccinazioni necessarie e, se possibile, deve essere sottoposto a uno screening per salmonella, campylobacter e cryptosporidium. Il piccolo felino deve inoltre essere testato contro FIV
e FELV perché, pur non essendo malattie trasmissibili, rendono il gatto che ne è infetto più recettivo nei confronti
di altre patologie.
Le malattie trasmissibili
Le patologie che possono essere trasmesse dal gatto all’uomo sono:
Le micosi in cui il contagio avviene per contatto diretto con il gatto o il suo ambiente
La toxoplasmosi può essere contratta per ingestione accidentale delle feci di gatti infetti (es. pulizia della cassettina igienica) o, più comunemente, di verdura contaminata da feci di gatti infetti e non lavata o carne cruda o poco cotta; le probabilità
di infezione per contatto diretto con un gatto sono molto scarse e basta un’igiene di base per evitarlo
La malattia da graffio del gatto o bartonellosi, che si trasmette tramite il graffio o il morso di gatto, ma possono
giocare un ruolo anche le pulci
L’ascaridiosi e l’ancilostomiasi, parassiti intestinali del gatto che si trasmettono attraverso il contatto con gli escrementi
di gatto contenenti le uova o le larve del parassita
La pastorellosi e la rabbia che possono essere trasmesse tramite morso o graffio
La salmonellosi, che si può prendere sempre per il contatto con gli escrementi
Per via aerea, cioè tramite particelle inalate, l’infezione da bordetella.
Un altro problema da considerare quando si convive con un gatto, anche se in questo caso non si può parlare di zoonosi,
sono le allergie causate dal contatto con la saliva del micio che contiene una proteina allergizzante. Le allergie
possono provocare forme cutanee o forme respiratorie più o meno gravi, dal raffreddore all’asma e seconda del soggetto.