SORGENTI MONTE BIANCO S.P.A. Richiesta di permesso di ricerca di acque minerali in località Biolley nel comune di Morgex Relazione geomineraria e Progetto del pozzo Pinerolo, 16 marzo 2016 Dott. Geol. Dario Fontan Via Marino, 9 10064 – Pinerolo (TO) Cell. 342-67-87-481 481 P.IVA 11438120013 CF: FNTDRA62C29L013M mail: [email protected] PEC: [email protected] 16-13 Montebianco INDICE 1. INTRODUZIONE............................................................................................................................. 3 2. DESCRIZIONE DELLO STATO DEI LUOGHI ............................................................................... 3 3. INQUADRAMENTO GEOLOGICO, IDROGRAFICO E IDROGEOLOGICO DELLA ZONA OGGETTO DELLA RICERCA ................................................................................................................ 4 3.1 Geomorfologia .......................................................................................................................... 4 3.2 Idrografia ................................................................................................................................... 5 3.3 Geologia .................................................................................................................................... 5 3.3.1 Foglio Mont-Blanc della Carte Géologique de France (scala 1:50000) ................................. 5 3.3.2 Foglio Aosta n. 90 della Carta Geologica d’Italia alla scala 1/50˙000 ................................... 6 3.4 4. Cenni di tettonica regionale .................................................................................................... 8 INDAGINI GEOGNOSTICHE ESEGUITE ...................................................................................... 9 5. CENSIMENTO E MAPPATURA DELLE SORGENTI NELL’AREA DEL BACINO IDROGEOLOGICO ............................................................................................................................... 10 6. IDROGEOLOGIA.......................................................................................................................... 11 6.1 Delimitazione di massima del bacino idrogeologico e descrizione degli acquiferi e dei relativi deflussi ................................................................................................................................. 12 7. DEFINIZIONE DELLA STRATIGRAFIA TIPO DEL POZZO ....................................................... 12 8. VALUTAZIONE DI MASSIMA DEL SISTEMA DI FESSURAZIONE/FATTURAZIONE ............. 12 9. VALUTAZIONE DELLE PERMEABILITÀ DELLE ROCCE E RELATIVA MAPPA .................... 13 10. INDICAZIONI SULLA VULNERABILITÀ ALL’INQUINAMENTO DEGLI ACQUIFERI SOGGIACENTI L’AREA E INDIVIDUAZIONE DEGLI EVENTUALI CENTRI DI PERICOLO ............ 13 11. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI QUANTITATIVI SUGLI ACQUIFERI A VALLE FLUSSO RISPETTO ALLA FUTURA OPERA DI CAPTAZIONE ED ANALISI DELLA SISMICITÀ LOCALE CON DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI INDOTTI DALL’ESTRAZIONE DELL’ACQUA ...................... 13 12. PROGETTO DEL POZZO ........................................................................................................ 13 12.1 Programmazione dell’indagine ......................................................................................... 13 12.2 Perforazione a rotopercussione ....................................................................................... 14 12.3 Piezometro .......................................................................................................................... 14 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA 1. INTRODUZIONE Nell’ambito delle attività di ampliamento della produzione di acque minerali nello stabilimento di Morgex (AO), la Società Sorgenti Monte Bianco S.p.A. ha incaricato il Dott. Geol. Dario Fontan per la consulenza geologica ed idrogeologica per la ricerca di nuove fonti di acque minerali presso la località Biolley nel comune di Morgex (AO). La relazione, redatta ai sensi delle “LINEE GUIDA SULLA DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE PER IL RILASCIO DEL PERMESSO DI RICERCA MINERARIA DI ACQUE MINERALI NATURALI, DI SORGENTE E TERMALI” emesse dall’”Assessorato territorio e ambiente, Dipartimento territorio e ambiente - ATTIVITA’ ESTRATTIVE E RIFIUTI della Regione Valled’Aosta e della LR n° 5 del 13 marzo 2 008 allegato B, per caratterizzare i sistemi idrici sotterranei. È prevista l’esecuzione di un pozzo con profondità massima di 120. Saranno effettuati prelievi stagionali delle acque sotterranee d’interesse per determinare la variabilità stagionale della qualità chimica e batteriologica,così come prescritto dalla normativa vigente in materia di acque minerali. Allegati a fine testo Tavola 1B: stralcio della carta Tecnica Regionale alla scala 1/10˙000 Tavola 2B: stralcio della mappa catastale alla scala 1/10˙000 Tavola 3B: censimento e mappatura delle sorgenti nell’area del bacino idrogeologico (scala 1/10˙000) Tavola 4B: delimitazione di massima del bacino idrogeologico e carta delle permeabilità (scala 1/10˙000) Tavola 5B: carta geologica (scala 1/15000) Tavola 1C: corografia (scala 1/25000) Tavola 2C: corografia (scala 1/5000) Tavola 3C: planimetria catastale (scala 1/1500) Tavola 4C: Planimetria dell’area oggetto della ricerca in scala 1:2000 Tavola 5C: Progetto del sondaggio Viola 2. DESCRIZIONE DELLO STATO DEI LUOGHI L’area oggetto di ricerca è situata sul versante in destra idrografica della Dora Baltea, presso Biolley ed è compresa tra le quote 960 m s.l.m. e 970 m s.l.m. circa e ha una estensione di 2,6 ettari. L’area ricade interamente nel comune di Morgex nel foglio catastale n° 23. Nella seguente tabella sono riportati i numeri delle particelle catastali comprese nell’area di ricerca. Comune N° Foglio N° Particelle Catastali Morgex 23 18, 19, 20, 21, 22, 50, 56, 57, 58, 59, 249, 250, 251, 252, 253, 254, 269, 271, 325, 325, 327, 328 pag. 3 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA Nelle tavole nn. 1Be 2B sono rispettivamente riportati lo stralcio della carta Tecnica Regionale alla scala 1/10˙000 e della mappa catastale con la delimitazione dell’area di ricerca. 3. 3.1 INQUADRAMENTO GEOLOGICO, IDROGRAFICO E IDROGEOLOGICO DELLA ZONA OGGETTO DELLA RICERCA Geomorfologia L’area studiata è posta ad una fascia altimetrica compresa tra la quota 960 m s.l.m. e 970 m s.l.m. in destra idrografica della Dora Baltea tra Morgex e La Salle, tra i nuclei frazionali di Biolley e Fosseret. Il pozzo è ubicato su una superficie pianeggiante posta in destra idrografica del Torrente Rouillard (Figura 1), piccolo corso d’acqua che sviluppa nel suo tratto terminale un conoide alluvionale di modeste dimensioni, con apice a quota 900 m, fittamente vegetato e quiescente. Il versante presenta inclinazione moderataed è interessato da una vastaarea in frana per deformazione gravitativa profonda di versante (DGPV) che coinvolge sia la copertura detritico – colluviale sia il sottostante substrato roccioso fratturato e disarticolato. Le cause che hanno determinato movimento franoso, caratterizzato da una velocità molto lenta, con ampi settori quiescenti, sono generalmente attribuite al detensionamento post-glaciale, verificatosi dopo al ritiro della massa glaciale valliva, ed a possibili fenomeni di dissoluzione di rocce carbonatico-evaporitiche poste in profondità lungo il Fronte Brianzonese.La terebrazione del sondaggio S1 spinto fino a 115 m dal piano campagna ed ubicato presso Fosseretevidenzia che il piede della frana ricopre i deposti alluvionali di fondovalle, come spesso accade nelle grandi frane alpine (Figura 1). Figura 1 – Sezione geologica schematica. Le frecce azzurre evidenziano in modo schematico il probabile flusso dell’acquifero profondo. pag. 4 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA 3.2 Idrografia L’area ricade presso il piede del versante destro della Valle d’Aosta tra Morgex e La Salle ad una quota di circa 950 m slm. Il versante sotteso dall’area, come precedentemente accennato, è interessato da una deformazione gravitativa di versante, il cui corpo è inciso dal rio Rouillard, affluente laterale destro della Dora Baltea. La testata del rio Rouillard si posiziona sulle pendici NO del Mont Charvet a circa 2325 quota m slm. 3.3 Geologia 3.3.1 Foglio Mont-Blanc della Carte Géologique de France (scala 1:50000) In riferimento al foglio Mont-Blanc della Carte Geologiche de France (scala 1:50000), il sito studiato ricade all’interno di una porzione della catena alpina costituita da unità strutturali riferibili al margine nord-occidentale del dominio Pennidico, che comprende al suo interno unità tettoniche sovrapposte a vergenza NW, composte da coperture sedimentarie deformate e metamorfosate. Più in dettaglio, in questo settore le unità tettoniche interessate sono l’UnitéduRoignaisVersoyen, l’UnitédesCols e la Zona di Houllière esterna. Le prime due, appartenenti alla Zone desbrèches de Tarentaise(o Dominio Vallesano), sono separate dalla zona di Houllière, appartenente alla Zona Brianzonese, da un importante lineamento tettonico noto come Fronte Brianzonese. Come mostrato in Figura 2, nell’area di studio affiorano esclusivamente depositi quaternari superficiali. Il substrato è affiorante lungo il versante a quote maggiori. Figura 2 - Stralcio del Foglio Mont Blanc della Carte géologique de France 1:50.000. Il sito di ricerca ricade nel cerchio rosso. Non in scala. pag. 5 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA Depositi Superficiali (Quaternario) Tra i depositi superficiali, facendo riferimento alla Figura 2, si possono distinguere: depositi glaciali indifferenziati (Gw); detrito stabilizzato (Ey); detrito (Ez); detrito e depositi glaciali (E-G); coni di deiezione (Jy-Jz); depositi alluvionali antichi (Fy); depositi alluvionali recenti (Fz). Substrato pre-quaternario Come accennato precedentemente, nell’area esaminata si possono distinguere litotipi riferibili all’UnitéduRoignais-Versoyen,all’UnitédesColse alla Zona di Houllière esterna (Figura 2). L’ubicazione dei contatti tettonici tra queste unità all’interno dell’area studiata è stata supposta in quantorisultano coperti dai depositi quaternari prima descritti. I principali litotipi appartenenti all’UnitéduRoignais-Versoyen, affioranti a monte dell’area studiata comprendono: depositi flischoidi (Flisch de Tarentaise, con codici cFT e cFB); scisti neri e quarziti verdi (cFO); scisti neri e calcescisti (cS). In questo settore, l’UnitédesCols è rappresentata unicamente da scisti neri ed arenarie (h), affioranti anch’essi a monte dell’area studiata. Infine, i litotipi appartenenti alla Zona di Houllière esterna comprendono: Gessi (tG) Scisti neri e arenarie (h4) Conglomerati poligenici (h4-5Br) 3.3.2 Foglio Aosta n. 90 della Carta Geologica d’Italia alla scala 1/50˙000 Secondo il foglio Aosta n. 90 della carta geologica d’Italia alla scala 1/50˙000 (fonte: sito web ISPRA) (figura 3), l’area d’interesse ricade nel Complesso Houillere, unità appartenente alla falda del Gran San Bernardo e costituita da metasedimenti (scisti filladici, meta-areniti e metaconglomerati) caratterizzati da un’associazione metamorfica alpina prevalente in facies scisti e da caratteristici livelli grafitici (antracite). Localmente si rinvengono relitti di cloritoide interpretati come relitti di una fase metamorfica di alta pressione e bassa temperatura. Si riconoscono i seguenti litotipi: Meta-areniti grigio biancastre e micascisti quarzosi grigio-nerastri (QHO) Sono costituiti da alternanze metrico-decametriche di meta-areniti, micascisti quarzosi di colore grigio-nerastro e quarziti bianche impure e subordinati metaconglomerati poligenici a pag. 6 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA clasti di quarzo e subordinati litici. I micascisti quarzosi grigi sono costituiti da mica, grafite, clorite e quarzo. All'interno di questa successione le meta-areniti sono normalmente prevalenti. Localmente (Colle Citrin) si osservano livelli continui, generalmente di potenza metrica, di micascisti grigio-nerastri debolmente carboniosi. Scisti filladici nerastri (QHOa) - (Carbonifero?) Bancate generalmente metrico-decametriche di scisti filladici grigio-nerastri e di più rari livelli di micascisti quarzosi scuri localmente grafitici. Gli scisti sono caratterizzati dalla presenza di livelli antracitico-carboniosi ed orizzonti più ricchi in solfuri. Il colore di alterazione è marronebruno, mentre alla frattura le rocce presentano un colore grigiastro. Meta-conglomerati (QHOb) (Permiano?) I metaconglomerati sono costituiti da clasti di quarziti bianche e rosate, da scisti neri e, nel settore più prossimo al contatto con il basamento, da clasti di rocce ignee (metarioliti, micrograniti, prasiniti). La matrice è arcosica di colore grigio chiaro o verdognolo. Intercalati ai metaconglomerati si rinvengono talora livelli di meta-areniti e di scisti grigio-verdastri. Anche se localmente è ancora preservata l'originaria tessitura sedimentaria, sono generalmente caratterizzati da stiramento e isoorientazione dei clasti, e mostrano una chiara struttura milonitica. All'interno dei metaconglomerati sono stati inoltre osservatilivelli metrici di rocce verdi caratterizzate da una paragenesi a mica chiara, quarzo, albite, biotite verde e clorite. Gneiss di Costa Citrin (CCI) (Carbonifero) Roccia a grana media, foliata, di colore bianco e a patina di alterazione grigia. È costituita prevalentemente da mica chiara, quarzo e albite, sovente peciloblastica, e da subordinati attinoto, biotite e clorite, con titanite, epidoto, apatite e zircone in quantità accessorie. La roccia, la cui età di messa in posto è riferibile al Carbonifero, mostra una composizione variabile da granitica a leucogranitica ed un’affinità calcalcalina. Gli gneiss di Costa Citrin costituiscono una bancata deformata, di spessore apparente di alcune centinaia di metri, all’interno delle meta-areniti grigio-biancastre del Complesso Houiller. Sulla base dell’età di intrusione, più vecchia dell’età stratigrafica classicamente attribuita alle meta-areniti incassanti, è ipotizzabile un contatto di natura tettonica tra questi due litotipi. pag. 7 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA Figura 3 - Stralcio del Foglio Aosta della Carta Geologia d’Italia alla scala 1:50.000. Il sito di ricerca ricade nel cerchio rosso. Non in scala. 3.4 Cenni di tettonica regionale Il sito si colloca all’interno dell’unità Houiller; tale unità ha registrato diverse fasi deformative sia duttili che fragili riferibili all’orogenesi alpina. Il sovrapporsi delle diverse fasi plicative ha determinato un assetto strutturale molto complesso; se tuttavia si cerca di semplificare al massimo tale strutturazione si può osservare una tendenza generalizzata da parte della scistosità delle Unità ad immergere verso SE, generalmente a medio angolo, nella parte alta del versante (M. Charvet) e ha franapoggio nella parte bassa del versante. L’unità è compresa tra due importanti zone tettoniche. A circa 1km a monte del sito di ricerca il substrato roccioso è interessato da una importante zona tettonica a scaglie che costituisce il Fronte Brianzonese/Pennidico. Tale zona tettonica, che interseca il fondovalle all’incirca in corrispondenza di Morgex, separa l'unità Houillere (a tetto) dall’unità Sion-Courmayeur (a letto). L'attività deformativa lungo questa struttura è testimoniata da una pervasiva foliazione pag. 8 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA milonitica e da locali livelli di brecce tettoniche a composizione carbonatica (BCC in Figura 3). Verso Est, in corrispondenza di La Salle, l’unità Houillere è delimitata dal Fronte Interno Houillere, struttura tettonica ad alto angolo formata da un fascio di deformazione largo alcuni chilometri comprendente faglie ad alto e medio angolo a direzione NE-SW che ha accomodato un rigetto superiore ai 2 km, associato al sollevamento dei blocchi nordoccidentali, nell'intervallo Pliocene-Attuale. 4. INDAGINI GEOGNOSTICHE ESEGUITE Nell’area di ricerca sono state eseguite diverse indagini geognostiche tra cui: N. 1 sondaggio esplorativo (S1) Tomografie elettriche, finalizzate a definire l’andamento del contatto tra substrato prequaternario e depositi quaternari ed individuare eventuali orizzonti a differente resistività all’interno dei depositi quaternari, che possono fornire indicazioni sul tipo di acquifero, minerale o oligo-minerale. Misure di rumore ambientale HVSR nel fondovalle per individuare la profondità del substrato lapideo. Il sondaggio esplorativo eseguito nel 2005 ha evidenziato la presenza di un deposito caotico a grossi blocchi (spessore di circa 21 m) sovrastante ad un ammasso roccioso disarticolato costituito da scisti grafitici/micascisti gneissici, entrambe facenti parte del corpo di una frana per DGPV. L’ammasso roccioso disarticolato ricopre depositi alluvionali ghiaiosi. La sovrapposizione del deposito di frana su depositi alluvionali testimonia un avanzamento del piede della frana sulla piana di fondovalle. È stata eseguita una tomografia elettrica (Profilo P900, utilizzando i metodi di WennerSchlumberger e polo dipolo) lungo la viabilità che unisce Mont Rotier e Rouillard, a monte di loc. Biolley (Figura 4). Figura 4 – Localizzazione e profilo dell’indagine geoelettrica. I risultati indicano che nell’ammasso roccioso disarticolatoè probabile intercettare acquiferi con conducibilità compresa tra 300 e 1200 µs/cm. Le misure HVSR eseguite nel fondovalle indicano un picco a circa 3 Hz probabilmente determinato dal contatto substrato – copertura alluvionale, a circa 50 m di profondità, ed un picco a circa 5 Hz causato molto probabilmente da un cambio di granulometria nella copertura alluvionale di fondovalle (contatto ghiaie / sottostanti depositi a granulometria più fine?) a circa 20-25 m di profondità. pag. 9 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA 5. CENSIMENTO E MAPPATURA DELLE SORGENTI NELL’AREA DEL BACINO IDROGEOLOGICO Il censimento e misura della conducibilità delle sorgenti nell’area del bacino idrogeologico, con particolare riguardo al settore posto al piede del versante (Tabella 1), è stato realizzato nel 2003 ed è riportato nella tavola n. 3B e, in corrispondenza di nove punti di indagine sono stati prelevati dei campioni destinati alle analisi chimiche in laboratorio (Tabella 2). Punto di indagine N1 N2 N3 N4 N5 N6 N7 N8 N9 N10 N11 N12 N13 N14 N15 N16 N17 N18 N19 N20 N21 N22 N23 N24 N25 N26 N27 N28 N29 N30 N31 N32 (Dora Baltea) Conducibilità elettrica a 20°C [µS/cm] 428 438 55 70 59 138 480 320 190 184 385 325 475 444 425 185 562 346 332 290 169 300 560 440 319 Tabella 1- Misura della conducibilità elettrica in situ I valori di conducibilità misurati variano tra 55 e 562 µS/cm, con un valore medio di 318 µS/cm. I valori più bassi per questo parametro si registrano in corrispondenza dei punti di misura posti nel settore più ad ovest dell’area di studio, mentre i valori più alti sono stati misurati in corrispondenza dei punti di indagini localizzati nella porzione più ad Est, in particolare al piede del versante. Le analisi chimiche sono state effettuate su una serie di nove campioni. I risultati delle analisi sono riportati in Tabella 2. pag. 10 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA S1 S2 S3 S4 S5 T1 T2 T3 T4 pH (a 20°C) 8,01 7,96 7,80 8,22 7,62 7,83 8,11 7,89 7,97 Resistività (a 20°C) 1972 3145 3021 2415 1869 4762 2421 5556 2396 Conducività (a 20°C) 507 318 331 414 535 210 413 18 0 417 23,20 16,80 17,20 23,90 30,50 10,30 23,00 8,60 10,60 TH (°F) TA (°F) TAC (°F) Carbonati (mg/l) 0 0 0 0 0 0 0 0 0 15,40 11,00 11,80 17,40 23,80 5,20 13,80 5 ,60 5,80 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Bicarbonati (mg/l) 187,88 134,20 143,96 21,28 290,36 63,44 168,36 68,30 70,76 Cloruri (mg/l) 32,08 8,10 9,98 5,80 11,20 1,39 0,99 1,85 1,69 Solfati (mg/l) 81,76 50,43 47,85 57,70 61,64 55,22 99,89 33,36 51,92 Nitrati (mg/l) 8,16 <0,1 <0,1 0,57 1,85 0,83 0,34 0,68 0,75 Nitriti (mg/l) <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 <0,005 0,023 <0,005 <0,005 0,008 Fosfati (mg/l) <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 Fluoruri (mg/l) 0,11 <0,1 <0,1 0,2 0,11 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 T Anioni 5,824 3,483 3,642 4,865 6,396 2,247 4,876 1,879 2,303 Calcio (mg/l) 79,53 57,31 57,59 79,30 100,83 34,67 73,15 30,84 35,91 Magnesio (mg/l) 7,95 6,02 6,77 9,81 12,94 3,95 11,54 2,12 4,05 Sodio (mg/l) 24,81 3,67 2,53 2,86 4,77 1,08 2,78 1,43 0,99 Potassio (mg/l) 3,18 0,17 0,05 0,49 0,83 1,40 0,90 0,24 0,35 Litio (mg/l) <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 <0,01 Ammonio (mg/l) <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 <0,1 Stronzio (mg/l) 0,580 0,42 0,43 0,48 0,62 0,4 0,66 0,24 0,36 T Cationi 5,797 3,529 3,562 4,912 6,339 2,148 4,759 1,787 2,185 SiO2 (mg/l) 10,230 4,964 4,706 5,441 8,589 2,886 8,575 3,189 3,844 Ferro (mg/l) <10 14 <10 <10 <10 57 <10 <10 <10 Manganese (mg/l) 10 2 1 <1 <1 55 <1 <1 <1 Tabella 2 - Analisi chimiche dei campioni d’acqua prelevati nell’area di studio. S = campione prelevato da sorgente; T = campione prelevato da torrente. 6. IDROGEOLOGIA I dati ad oggi a disposizione non permettono di definire in modo preciso un modello idrogeologico di riferimento del sito oggetto di studio. Tuttavial’assetto strutturale desumibile dalla letteratura, le indagini geognostiche, la campagna idrogeologica e le evidenze geologiche di superficie permettono di avanzare delle ipotesi circa i sistemi di flusso idrico sotterraneo. Nel corpo di una grande deformazione gravitativa profonda di versante sono tipicamente riconoscibili due acquiferi principali: • un acquifero molto localizzato e discontinuo ospitato nei depositi quaternari superficiali, caratterizzato da permeabilità per porosità da media ad elevata. • Un sistema di flusso profondo con geometria molto complessa che interessa sia l’ammasso roccioso fratturato e disarticolato sia i depositi detritico-colluviali coinvolti nel movimento. La permeabilità media per porosità e fratturazione è più elevata rispetto agli altri sistemi e l’acquifero ha una buona capacità di immagazzinamento idrico. pag. 11 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA Un terzo complesso idrogeologico è costituito dai depositi alluvionali di fondovalle che presentano una permeabilità medio-alta per porosità e possono ospitare falde idriche. Nel sondaggio S1 la falda si è stabilizzata ad una profondità di circa 33 m dal piano campagna. 6.1 Delimitazione di massima del bacino idrogeologico e descrizione degli acquiferi e dei relativi deflussi La delimitazione di massima del bacino idrogeologico è indicato nella tavola 4B. Con i dati attualmente a disposizione ed in riferimento alle considerazioni idrogeologiche sopra riportate si riconoscono, come accennato, tre acquiferi principali: 1) Il primo acquifero è ospitato nei depositi detritici e detritico-colluviali che caratterizzato i primi 20-25 m del corpo di frana. Si tratta di un acquifero per porosità con permeabilità molto variabile in funzione della granulometria del deposito. 2) Il secondo acquifero è ospitato nel substrato fratturato che caratterizza il corpo profondo della frana (fino a circa 100 m di profondità); si tratta di un acquifero per fratturazione la cui permeabilità è molto variabile in relazione al grado di fatturazione e di alterazione dell’ammasso roccioso fratturato e disarticolato. Locali livelli di scisti grafitici alterati possono compartimentale l’acquifero 3) il terzo acquifero è ospitato nei depositi alluvionali di fondovalle. Si tratta di acquiferi per porosità con probabili livelli meno permeabili (costituiti da limi e sabbie fini) che possono determinarneuna compartimentazione. La zona di alimentazione del primo acquifero coincide grosso modo con il perimetro della DGPV. Gli atri acquiferi più profondi, oltre all’alimentazione della DGPV, potrebbero, come evidenziato in via preliminare dalla tomografia elettrica, essere anche alimentati da acque più mineralizzate forse provenienti dal Fronte Brianzonese/Pennidico. 7. DEFINIZIONE DELLA STRATIGRAFIA TIPO DEL POZZO In riferimento alla figura 1, la stratigrafia ipotizzata del nuovo pozzo è la seguente: 0 – 20 – m: depositi detritici e detritico-colluviali del corpo di frana 20 – 80 m: ammasso roccioso fratturato e disarticolato 80 – 120 m: deposti alluvionali di fondovalle > 120 m: substrato roccioso 8. VALUTAZIONE DI MASSIMA DEL SISTEMA DI FESSURAZIONE/FATTURAZIONE L’ammasso fratturato e disarticolato in cui si ipotizza di estrarre l’acquifero è caratterizzato, come tutte le grandi frane per deformazione gravitativi profonda delle valli alpine, da un grado di fessurazione molto variabile in funzione dei litotipi e della spaziatura della scistosità principale. In linea generale i litotipi più competenti, quali i metaconglomerati e le quarziti, pag. 12 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA tendono ad avere una fratturazione con spaziatura metrica e buona persistenza, in cui possono essere presenti, zolle di materiale più integro. I litotipi più scistosi, quali gli scisti neri e gli scisti grafitici, tendono ad avere un comportamento maggiormente plastico, con grado di fratturazione molto basso e con spaziatura sub-decimetrica e scarsa persistenza. 9. VALUTAZIONE DELLE PERMEABILITÀ DELLE ROCCE E RELATIVA MAPPA La prova di assorbimento nel piezometro installato nel sondaggio S1 ha evidenziato una permeabilità media dell’ordine di 10-5 cm/s. La parte superficiale del corpo di frana è caratterizzata da una permeabilità media molto bassa in virtù del contenuto della frazione limosa, talora molto abbondante. L’ammasso roccioso fratturato ha in genere una permeabilità leggermente più alta in relazione al grado di fratturazione ed al contenuto molto minore di frazione fine. Presso la nicchia di distacco della DGPV i depositi detritici sono molto permeabili in quanto la frazione fine è praticamente assente ed il grado di fratturazione e disarticolazione del basamento roccioso è molto basso. 10. INDICAZIONI SULLA VULNERABILITÀ ALL’INQUINAMENTO DEGLI ACQUIFERI SOGGIACENTI L’AREA E INDIVIDUAZIONE DEGLI EVENTUALI CENTRI DI PERICOLO Gli acquiferi che si intercettano sono profondi (> 60 m) e quindi il loro grado di vulnerabilità, anche considerando la presenza dell’autostrada,è basso. 11. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI QUANTITATIVI SUGLI ACQUIFERI A VALLE FLUSSO RISPETTO ALLA FUTURA OPERA DI CAPTAZIONE ED ANALISI DELLA SISMICITÀ LOCALE CON DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI INDOTTI DALL’ESTRAZIONE DELL’ACQUA A valle dell’area di ricerca non sono presenti sorgenti captate e quindi non si prevedono effetti sugli acquiferi a valle rispetto all’opera di captazione. Le prove di permeabilità e di assorbimento che si effettueranno durante la perforazione del nuovo pozzo serviranno come dati di ingresso per la valutazione semi quantitativa o quantitativa degli effetti indotti dal successivo emungimento. 12. PROGETTO DEL POZZO Sarà impiegata una sonda tipo HUTTE-HBR205 o Geomarc 1000 montata su carro cingolato. 12.1 Programmazione dell’indagine La planimetria della zona con l’indicazione possibilmente quotata del punto da indagare è riportata sulla tavola 4C pag. 13 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA La profondità prevista è di circa 100 m e potrà variare a seconda delle informazioni stratigrafiche desunte durante la perforazione. Si stima che la profondità massima sia di 120 m. La stratigrafia dei terreni attraversati, sulla base del modello geologico, sarà la seguente: 0 – 20 – m: depositi detritici e detritico-colluviali del corpo di frana 20 – 80 m: ammasso roccioso fratturato e disarticolato 80 – 120 m: deposti alluvionali di fondovalle > 120 m: substrato roccioso Il sondaggio verrà eseguito a rotopercussione mediante sistema TUBEX. Per i primi 50 m il diametro di perforazione sarà di 306 mm (TUBEX XL-240) con messa opera un rivestimento con diametro di 273 mm. Fino a fondo foro il diametro di perforazione sarà di 212 mm (TUBEX XL-165) si prevede l’utilizzo di un rivestimento con diametro di 177 mm. Durante la terebrazione del sondaggio saranno effettuate prove di permeabilità e saranno effettuati prelievi, attraverso il foro eseguito, delle acque sotterranee per determinare la variabilità stagionale della qualità chimica e batteriologica. L’effettivo diametro del pozzo, la posizione effettiva e la tipologia dei filtri, saranno determinati in corso d’opera. Altermine della perforazione potrà essere installato un tubo piezometrico in PVC con diametro compreso tra 4’’ e 6’’ (funzione della potenza della pompa sommersa)per il rilievo del livello e della tipologia dell’acquifero, sia manuale sia con misure in continuo (sonde) La testa del pozzo sarà protetta da un chiusino lucchettato. 12.2 Perforazione a rotopercussione Il foro sarà realizzato con tecnica a rotazione a distruzione di nucleo. Durante la perforazione potranno essere prelevati campioni del detrito uscente dal foro (cutting) mediante i quali potrà essere ricostruita una approssimativa identificazione dei terreni attraversati. La perforazione sarà condotta mediante utensili del tipo triconi o scalpelli di vario tipo o martelli a fondo foro e le pareti del foro saranno sostenute, a seconda delle esigenze, da fluidi di perforazione o da rivestimenti in acciaio. 12.3 Piezometro Le finestrature della verticale piezometrica saranno definite sulla base della posizione degli acquiferi d’interesse e della granulometria dei terreni. pag. 14 RICHIESTA DI PERMESSO DI RICERCA DI ACQUE MINERALI IN LOCALITÀ BIOLLEY NEL COMUNE DI MORGEX (AO) RELAZIONE GEOMINERARIA Allegato fotografico Foto 1 Area di ricerca guardando verso NW Foto 2 Area di ricerca dalla strada per Fosseret guardando verso E pag. 15