Il buco nello strato di ozono aumenta il vento Mentre all’altitudine di 40 chilometri l’ozono diventa più scarso, sulla superficie terrestre cambia il clima. Nell’Antartide, i meteorologi hanno ora potuto stabilire un rapporto tra il buco nello strato di ozono e le turbolenze climatiche. (11.10.03) Al polo sud soffia un vento ghiacciale che diventa sempre più potente. Negli ultimi decenni questi venti da ovest nell’Antartide si sono intensificati. Particolarmente la primavera polare comporta forti venti nella troposfera, lo strato inferiore dell’atmosfera. Da molto tempo i climatologi sospettano che questo sviluppo potrebbe essere connesso al raffreddamento dello strato che si trova immediatamente sopra la stratosfera. Vi, in un’altezza di 50 chilometri, le emissioni di gas contenenti cloro e bromo distruggono l’ozono naturale. Reuters Il buco nello strato d'ozono sopra l'Antartide. Le nuvole nella stratosfera offrono un grandioso spettacolo. Un rapporto tra il buco nello strato di ozono e il cambiamento climatico non si è potuto finora stabilire con sicurezza, anche perché già l’aumento dei gas serra nell’atmosfera fanno aumentare i venti antartici da ponente, come dimostrano i modelli climatici. Le concentrazioni di gas serra non sono però sufficienti per spiegare la potenza dei venti. Nei modelli si deve pertanto considerare anche il buco nello strato di ozono. Nathan Gillett dell’University of Victoria canadese e David Thompson della Colorado State University statunitense sono finalmente riuscito a stabilire questa relazione. I due ricercatori dell’atmosfera raccontano, in un articolo apparso sulla rivista scientifica “Science”, che, con l’ausilio di un modello dettagliato, hanno potuto simulare al computer sia le variazioni stagionali sia l’intensità dei cambiamenti climatici che avvengono sull’emisfero sud. In questo modo, gli scienziati hanno potuto dimostrare il rapporto quantitativo tra il buco nello strato dell’ozono e il clima. Questo rapporto non influisce evidentemente solo sul clima dell’Antartide. Nel sud di Australia, nella Neozelanda e nell’America del Sud le precipitazioni estive aumentano da molto tempo, mentre le piogge invernali diminuiscono nell’Australia sudoccidentale. Questi effetti sono però troppo forti per essere ricondotti solamente alle emissioni di gas serra. Solo il buco nello strato di ozono offre un aiuto che consente una corretta interpretazioni delle osservazioni. 1 Queste spiegazioni appaiono plausibili, ma comportano anche un problema: per prevedere con precisione l’evoluzione delle precipitazioni meteoriche, dei venti, anzi del clima intero, gli scienziati hanno bisogno di conoscere l’effettiva influenza dei singoli effetti. Per questo motivo si sono prefisso il compito, di districare gli effetti climatici del buco nello strato di ozono e quelli dei gas serra. Fonte: Spiegel-ONLINE 11.10.03 MiniWatt.it Un servizio d’informazione di ASSA sull’efficienza energetica, edifici a basso consumo energetico, edifici passivi e risparmio energetico www.miniwatt.it Il bollettino MiniWatt.it che esce mensilmente è riservato ai soci ASSA e distribuito via e-mail. Per aderire ad ASSA rivolgersi a: [email protected] ASSA Via Spinosa, 4/C - 46047 Porto Mantovano (MN) tel.: 0376 39 07 22 - fax: 0376 39 07 22 e-mail: [email protected] www.assa-cee.org 2