L’ ATMOSFERA Il termine atmosfera (dal greco ἄθμος - àthmos - "vapore" e σφαίρα - sphàira - "sfera") rappresenta l'insieme dei gas che circondano un corpo celeste, le cui molecole sono trattenute dalla forza di gravità del corpo stesso. Atmosfere planetarie I gas costituenti un'atmosfera planetaria subiscono una costante dispersione verso lo spazio cosmico, favorita dall'irraggiamento solare. La presenza di ossigeno libero è prerogativa unica dell'atmosfera della Terra, mentre in tutte le altre atmosfere di pianeti del sistema solare studiate finora non se ne è trovata traccia. Un'atmosfera planetaria che contenga ossigeno gassoso in grosse quantità non è chimicamente in equilibrio: infatti l'ossigeno è un gas estremamente reattivo, che nel tempo si combina completamente con le rocce e gli altri composti della superficie, ossidandoli e sparendo dall'atmosfera. La sua presenza (e persistenza) sulla Terra è conseguenza della attività biologica di piante, che lo producono in grandi quantità come sottoprodotto della fotosintesi: per questo motivo si considera la presenza di ossigeno gassoso in quantità apprezzabili nell'atmosfera di un dato pianeta come indicatore della presenza di vita su di esso. Inoltre l'atmosfera ha una funzione di "filtro" perché permette alla luce e al calore del Sole di raggiungere il pianeta, ma impedisce che le radiazioni solari nocive alla vita arrivino in grandi quantità (raggi X o UV). Atmosfera terrestre La Terra possiede un'atmosfera caratterizzata da una struttura piuttosto complessa e suddivisa in più strati, che in ordine di altezza sono: troposfera, è lo strato a contatto con la superficie terrestre e giunge fino a 10-15 km di altezza e qui avvengono I principali fenomeni atmosferici. stratosfera, poiché questo strato contiene ozono la temperatura aumenta con la quota e va da 15 a 40 km di altezza. mesosfera, qui I meteoroidi diventano incandescenti e si disgregano per l’ attrito con I gas atmosferici e si generano così le stelle cadenti. La mesosfera termina a 80 km di altezza. ionosfera, i segnali radio rimbalzano sulla ionosfera e tornano indietro collegando punti lontani della terra; termina a 600 km di altezza. esosfera, in questo strato le particelle di gas sono ancora più rarefatte. Ormai l’ atmosfera della terra sfuma verso lo spazio arrivando a 10.000 km. Gli elementi principali che compongono l’ atmosfera sono i seguenti: Azoto (N2): 78,08% Ossigeno (O2): 20,95% Vapore acqueo (H2O): 0,33% Anidride carbonica (CO2): 0,039% Non tutti gli strati hanno le stesse concentrazioni di gas: ad esempio il vapore acqueo è presente quasi soltanto nella troposfera, lo strato più basso, ed è praticamente assente nella termosfera e nell'esosfera, che viceversa contengono quasi tutto l'elio e l'idrogeno. L'ozono è contenuto in massima parte nella stratosfera, in cui costituisce un importante strato. Atmosfere stellari Anche gli strati esterni di una stella sono formati di gas, per quanto estremamente caldo e per lo più sotto forma di plasma. La composizione di questi strati gassosi varia con il tipo e l'età della stella, ma si tratta in massima parte di idrogeno, con una percentuale minoritaria di elio. Gli eventuali elementi più pesanti, come l'ossigeno, il boro, il carbonio ecc. sono presenti in piccole percentuali o in tracce, e restano in massima parte sepolti negli strati interni della stella stessa. L'atmosfera stellare si divide in due parti: la cromosfera e la corona. Cromosfera La cromosfera, lo strato più basso e più freddo, non è visibile direttamente, a causa dell'estrema luminosità della fotosfera sottostante, ma si può vedere durante le eclissi o con speciali strumenti, i coronografi, che filtrano la luce solare lasciando passare solo la lunghezza d'onda alfa dell'idrogeno. La cromosfera è anche sede di intense eruzioni che liberano una grande quantità di energia. Corona La corona, lo strato più esteso, si estende oltre la cromosfera ed è composta di gas estremamente rarefatto e caldissimo: la temperatura dei gas coronali può andare da uno a ad alcuni milioni di gradi. Il motivo di una temperatura tanto alta è tuttora sconosciuto, anche se probabilmente è celato nell'interazione dei campi magnetici stellari con il gas. Buco nell'ozono Buco nell'ozono e Riduzione dell'ozono sono due fenomeni distinti ma interconnessi: il calo lento, relativamente stabile e globale dell'ozono stratosferico totale dai primi anni 1980 in poi, il molto più potente ma intermittente fenomeno di riduzione dell'ozono delle regioni polariterrestri, quello a cui ci si riferisce quando si parla di "buco dell'ozono", in realtà un assottigliamento marcato dello strato. Lo strato di ozono è uno schermo fondamentale per l'intercettazione di radiazioni letali per la vita sulla terra, e la sua formazione avviene principalmente nella stratosfera alle più irradiate latitudini tropicali, mentre la circolazione globale tende poi ad accumularlo maggiormente alle alte latitudini e ai poli. Il meccanismo di formazione del buco è diverso dall'assottigliamento alle medie latitudini dello strato di ozono, ma entrambi i fenomeni si basano sul fatto che gli alogeni, principalmente cloro e bromo, catalizzano reazioni ozonodistruttive. I composti responsabili appaiono essere principalmente dovuti all'azione umana. I fenomeni stratosferici non vanno confusi col fatto che l'ozono è un energico ossidante e per gli esseri viventi è un gas altamente velenoso, quindi dannoso se presente a bassa quota, dove può formarsi essendo uno decontaminanti, un inquinante secondario formatesi in seguito, in genere, a combustioni, con caratteristiche sterilizzanti verso ogni forma di vita. Invece, come detto, in alta quota, è un gas essenziale al mantenimento della vita sulla Terra. SITOGRAFIA http://it.wikipedia.org/wiki/Atmosfera http://it.wikipedia.org/wiki/Buco_nell'ozono