IL CAFFÈ 1. giugno 2014 La comunicazione Per combattere l’indifferenza serve uno choc Dall’Aids al cancro, spot scandalosi risvegliano attenzione e coscienze 1 2S 3 4 5 I precedenti IL FUMO RENDE SCHIAVI Una campagna francese contro il tabacco: l’adolescente che fuma è sottomesso come chi fa sesso orale LE MALATTIE SESSUALI Oltre 20 malattie infettive possono essere trasmesse per via sessuale. La causa, batteri e virus, ma pure funghi o parassiti; presentano grandi differenze in termini di sintomi, cura e decorso clinico IL VACCINO PER L’AIDS Vaccini solo contro l’epatite B, l’Hpv e l’epatite A a trasmissione fecale-orale. Gli sforzi per svilupparne uno contro l’Hiv sinora non hanno prodotto risultati concreti, ma gli studi proseguono IL FUMO UCCIDE Oggi il tabagismo è la prima causa di morte prematura evitabile nel mondo: con quasi 5 milioni di decessi all’anno, nessun prodotto per il consumo di massa è più letale e pericoloso del tabacco EVITARE IL CANCRO AL POLMONE Oltre al fumo, principale responsabile, altre cause del tumore polmonare sono il fumo passivo, l’amianto, l’inquinamento dell’aria dovuto alle polveri sottili e le radiazioni radioattive BEVITORI INCALLITI In Svizzera si stima che circa un milione di persone consuma alcol in modo pericoloso. Il consumo cronico comincia con 20 grammi di alcol puro al giorno (donne) e 40 grammi (uomini) PER COMBATTERE L’ANORESSIA I manifesti di Toscani con una ragazza nuda e scheletrica con lo sguardo triste e perso LA LOTTA DEI VEGANI Donne tagliate a pezzi, ma anche bebè, e messi sottovuoto per combattere il consumo di carne PATRIZIA GUENZI hockvertising, la combinazione della parola shock (urto, scossa) con advertising (pubblicità). Definisce quei messaggi con un forte impatto emotivo. Appelli che suscitano paura, timore, disgusto o apprensione, ma anche dure proteste. Come la nuova campagna pubblicitaria contro l’Aids e le infezioni sessualmente trasmissibili, “Love life – Nessun rimpianto”, promossa dall’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), Aiuto Aids Svizzero e Salute sessuale Svizzera, le cui immagini molto esplicite hanno suscitato un mare di polemiche. “Una comunicazione sociale, perché di questo si tratta, non deve per forza piacere, in fondo è un requisito secondario osserva Vanni Codeluppi, sociologo dei consumi -. Deve, invece, colpire, scuotere le coscienze e rimanere impressa”. Critiche aspre, anche quelle rivolte qualche anno fa agli ideatori della campagna francese contro il fumo: due ragazzi con la sigaretta in bocca inginocchiati davanti a un uomo, perché un giovane che fuma sarebbe sottomesso come chi fa il sesso orale, “La pubblicità istituzionale non deve per forza piacere, bensì colpire, scuotere” colare il messaggio sono necessarie parole e immagini comprensibili ad un vasto pubblico. “È un tipo di comunicazione non settoriale, ma che deve colpire indistintamente tutti”, aggiunge il sociologo. Insomma, fondamentale è il contenuto, il soggetto e per far passare il messaggio va bene anche un pugno in pancia. “La comunicazione sociale deve convincere le persone della bontà di certi comportamenti e per farlo deve lavorare in profondità, deve sostanzialmente agire sui valori, anche utilizzando toni drammatizzanti - spiega Codeluppi -. Ec- questo il significato delle immagini. O quella dell’Associazione veneta “Campagne per gli animali” con le sinistre immagini di un bimbo o di una donna fatti a pezzi e chiusi in una confezione come quella delle carni che si acquistano al supermercato e l’ avvertenza: “Gli animali non sono cose”. Ma tutti abbiamo ancora negli occhi i famosi manifesti di del pubblicitario OlivieroToscani contro l’anoressia, con una ragazza nuda e scheletrica. “Le più riuscite sono proprio quelle che mirano all'inconscio e scavalcano la razionalità” sottolinea Codeluppi. Inoltre, per vei- L’intervista Il presidente dell’Associazione svizzera non fumatori invita a non abbassare la guardia “Solo un’informazione forte rende efficace la prevenzione” “P ALBERTO POLLI presidente dell’Associazione svizzera non fumatori urtroppo sì, i messaggi choccanti, forti, quelli che ti arrivano come un pugno nello stomaco sono necessari affinché una prevenzione sia davvero efficace. Altrimenti il messaggio non passa”. È categorico Alberto Polli, presidente dell’Associazione svizzera non fumatori, che guarda con preoccupazione alle generazioni future. “Non bisogna assolutamente abbassare la guardia, bensì insistere e insistere ancora. Stiamo parlando del bene più prezioso che abbiamo, la salute e non possiamo scherzare”. Eppure da tempo si mette in guardia la gente sui pericoli di alcuni comportamenti, dal mancato uso del preservativo all’abuso di alcol. Ma a molti sembra non interessare più di tanto. Significa che questi messaggi forse così tanto efficaci non sono? “Non sono d’accordo. Le generazioni cambiano e la sensibilizzazione soprattutto sui giovani è fondamentale. Serve dunque una costante informazione, anche perché spesso l’esempio in famiglia non è sempre dei migliori”. Quindi bisogna alzare sempre più il tiro. Con frasi e immagini che scuotono le coscienze? “In Australia, ad esempio, contro il fumo hanno deciso di non scrivere più la marca sui pacchetti di sigarette, che corrisponde ad un semplice numero, ma di stampare solo immagini choccanti”. Lo ritiene un modo efficace? “Le dico di più. Alcuni Paesi hanno deciso di vendere le sigarette solo in determinati punti, non come in Svizzera dove sono a disposizione ovunque. Inoltre, bisogna restringere il più possibile i luoghi dove è consentito fumare”. Cioè? “Le porto l’esempio di Melbourne dove hanno vietato il fumo all’esterno, quindi sulle terrazze dei ristoranti, sui marciapiedi, fuori dai negozi...”. Ma troppo proibizionismo alla fine non produce l’effetto contrario? “Meno spazi hanno per fumare e prima si renderanno conto che è molto meglio smettere”. p.g.