Transizione ecologica La finanza a servizio della nuova frontiera

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In libreria da questa settimana
Transizione ecologica
La finanza a servizio della nuova frontiera dell’economia (EMI)
Il libro-rivelazione di Gaël Giraud,
ex banchiere, economista, gesuita
Una proposta concreta per Cop21
che si apre a Parigi la settimana prossima
Bologna, 25 novembre 2015
La transizione ecologica, cioè una serie di misure concrete per ridurre la
dipendenza da energie derivanti da fonti fossili e di conseguenza l’inquinamento, è
possibile e concreta. Inoltre, la si può sostenere con strumenti tipici della finanza.
È la prospettiva nuova e controcorrente dell’economista ed ex banchiere francese Gaël
Giraud, attuale chief economist all’Agence Française de Développement di
Parigi. Giraud è anche un gesuita: ha scelto la vocazione religiosa dopo una vita da
banchiere di alto livello, in seguito ad un’esperienza in Ciad a servizio di bambini disabili.
Nel suo nuovo libro, un best seller in Francia, Transizione ecologica. La finanza a
servizio della nuova frontiera dell’economia (Editrice Missionaria Italiana,
prefazione di Mauro Magatti), Giraud traccia un percorso concreto per affrontare
la crisi ecologica, denunciata da papa Francesco nella Laudato si’.
Il merito di Giraud è voler utilizzare la finanza per quella svolta «verde»
dell’economia che Francesco sollecita nella sua enciclica. In particolare, la transizione
ecologica, che poggia su alcuni capisaldi: il cambiamento di prassi nella mobilità,
preferendo i mezzi pubblici, tassando maggiormente i mezzi di trasporto inquinanti;
rinnovamento termico degli edifici per attuare un vero risparmio energetico; puntare
sulle energie rinnovabili, abbandonando quelle da fonti fossili e che causano
inquinamento, …
Ma per fare tutto questo mancano i fondi economici. E le scelte «verdi» non sono
economicamente produttive: questa doppia critica è sempre stata rivolta al movimento
ecologista. La replica di Giraud è puntuale: non è una questione economica, i fondi
si possono trovare. La questione è politica e di indirizzo della finanza.
L’alternativa è secca: o si vuole una finanza come strumento sganciato dalla
destinazione universale dei beni oppure la si usa per lavorare a favore dell’interesse di
tutti. Giraud, dati alla mano, dimostra che una strada di uscita dall’impasse è possibile:
rendendo beni comuni il credito e la liquidità, sarà possibile stampare delle
monete ad uso locale da affiancare all’euro. Con tale liquidità i finanziamenti alla
transizione ecologica saranno più agevoli e redditizi anche in campo
finanziario.
Buona parte del libro di Giraud è anche una disamina, sferzante e documentata –
grazie a testimonianze di prima mano – di come è nata, come si è sviluppata e che
danni ha causato la crisi economica.
La crisi contro cui ancora oggi l’Europa combatte è stata anzitutto finanziaria, cioè
della finanza: le banche hanno privatizzato gli utili e socializzato le perdite.
Nella sua accusa Giraud indica nomi e cognomi di «colpevoli» di questa deriva: il
governatore della Banca centrale europea, Mario Draghi; il premier Matteo
Renzi, che «pare troppo occupato a smontare il mercato del lavoro italiano»; la Banca
centrale europea, potere assoluto sganciato dal controllo politico in Europa; lo
strapotere di Angela Merkel che ha causato quello che Giraud non esita a definire «il
martirio» della Grecia.
In sintesi, Giraud afferma che si può trovare una strada concreta e percorribile per
salvare il domani del pianeta: «La transizione ecologica sta ai prossimi decenni come
l’invenzione della stampa sta al XV secolo o la rivoluzione industriale al XIX» afferma
l’economista gesuita, dando l’idea della portata storica di tale progetto. «O si riesce ad
innescare questa transizione e se ne parlerà nei libri di storia; o non si riesce, e forse
se ne parlerà tra due generazioni, ma in termini ben diversi».
L’AUTORE
Gaël Giraud, nato nel 1970, economista, gesuita, è chief economist all’Agence
Française de Développement di Parigi. Direttore di ricerche al CNRS (Centre national de
la recherche scientifique), fa parte del Centro di Economia della Sorbona, del
Laboratorio d’Eccellenza di Regolazione Finanziaria e della Scuola di Economia di Parigi.
Con Transizione ecologica, giunto in Francia alla 3ª edizione, ha vinto il Prix Lycéen. Fa
parte del comitato scientifico della Fondazione Nicolas Hulot, il cui presidente è inviato
speciale di François Hollande per la salvaguardia del pianeta e che sarà a COP21 a
Parigi.
Gaël Giraud, Transizione ecologica. La finanza a servizio della nuova frontiera
dell’economia, prefazione di Mauro Magatti, Collana Cittadini sul pianeta diretta
da Francesco Gesualdi, Editrice Missionaria Italiana, pp. 288, euro 16,00
In allegato, la copertina del volume.
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Chiara Brivio
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