IX FESTIVAL INTERNAZIONALE DI NARRAZIONE PROGRAMMA.indd 1 Racconti di qui e d’altrove agosto 28 - 31 ad Arzo 2008 Arzo, Besazio, Meride, Tremona h rrazione.c valdina www.festi Associa .ch ww.giullari ulliver • w llari di G zione Giu Associazione Cultura Popolare • www.acpnet.org 14.7.2008 16:51:56 sommario Biglietti Notiziario gastronomico e mappa di Arzo Programma Corte dei miracoli il Postale del Tempo Musica Aurora Orchestrina Katerinke 3 4-5 6-11 12-13 14-15 16 17 Blues e Giungla per una serata giovane 18 Corte sensibile 19 Narratori 2 PROGRAMMA.indd 2 pagina Alberto Nicolino Alberto García Sánchez Betty Colombo e Gessica Ambrosetti Carlo Ottolini con Elena Confortini Confabula Piera Gianotti ed Emanuel Rosenberg Franco Rau Compagnia Veronica Crociani Andrea Brugnera Tim Bowley e Casilda Regueiro Claudio Guain Roberto Anglisani Claudio Madia Lupus in fabula Ale Ardia, Silvana Gargiulo e Gaby Lüthi Margherita Coldesina Roberta Sferzi Silvia Nanni Imprese per la cultura Sostenitori 20-21 22-23 24-25 26-27 28-29 30-31 32-33 34-35 36-37 38-39 40-41 42-43 44-45 46-47 48-49 50-51 52-53 54-55 56-57 58-59 14.7.2008 16:51:56 Tessera Amico del Festival CHF 30.Ingresso gratuito a tutti gli spettacoli diurni e preserali sabato e domenica*. Riduzione sui biglietti degli spettacoli serali CHF 20.invece di CHF 25.La tessera si può acquistare presso le casse del Festival o richiedere alla segreteria dell’ACP di Balerna: tel. +41(0)91 683 50 30 * fino a esaurimento dei posti a disposizione PROGRAMMA.indd 3 Prenotazione Segreteria ACP - Balerna tel. +41(0)91 683 50 30 biglietti Spettacoli serali CHF 25.CHF 20.- con tessera Amico del Festival sabato sera CHF 15.- per i giovani fino ai 25 anni Prevendita biglietti Libreria Fantàsia - Balerna Libreria dei Ragazzi - Mendrisio Libreria Voltapagina - Lugano Segreteria ACP - Balerna In caso di pioggia Gli spettacoli serali si terranno al Teatro del Centro Sociale di Casvegno, Clinica Psichiatrica Cantonale di Mendrisio. Nell’incertezza telefonare al n. 1600 a partire dalle ore 19.00. Il programma generale è ottenibile alla Corte info o consultando il sito www.festivaldinarrazione.ch. Orari Corte info venerdì: 17.00 - 21.30 sabato: 10.00 - 19.00 20.30 - 21.30 domenica: 10.00 - 19.00 3 Giornaliera (spettacoli diurni e preserali sabato e domenica)* dai 3 a 5 anni gratis dai 6 a 17 anni CHF 5.dai 18 anni CHF 10.- 14.7.2008 16:51:56 notiziario gastronomico Boris e la sua équipe vi stupiranno con deliziosi piatti di fine estate al Punto Ristoro venerdì sera fino alle 21.00 sabato dalle 11.00 alle 21.00 e domenica dalle 11.00 alle 20.00 (coperto in caso di pioggia!). Il bar Don Rodrigo aprirà venerdì dopo lo spettacolo in piazza fino alla 1.00, sabato dalle 14.00 alla 1.00, e domenica dalle 14.00 alle 24.00 con una pausa durante gli spettacoli serali. I bambini potranno recarsi all’Emerenda Corte per una buona merenda 4 PROGRAMMA.indd 4 dalle 16.00 alle 16.45. 14.7.2008 16:51:56 mappa di Arzo etta La Perf B A H I G F a Cav P C D E P Itali a A. Corte Solari F. Corte dell’Aglio B. Piazza G. Corte dei miracoli C. Punto Ristoro / Emerenda Corte H. Informazione e vendita biglietti D. Bar Don Rodrigo I. Cava del Broccatello E. Corte Sensibile PROGRAMMA.indd 5 P Besa zio 5 P 14.7.2008 16:51:56 giovedì 28 in cava 10.30 15.00 16.45 18.00 21.30 6 PROGRAMMA.indd 6 Alberto Nicolino Stirru - La discesa Fasce d'età degli spettatori: spettacoli per bambini spettacoli per tutti spettacoli per giovani e adulti 14.7.2008 16:51:56 10.30 15.00 venerdì 29 in Piazza 16.45 il Postale del tempo & Musica Aurora la Banda di Arzo 21.15 Alberto Garcìa Sánchez Johan Padan à la découverte des Amériques in francese 7 18.00 PROGRAMMA.indd 7 14.7.2008 16:51:56 sabato 30 in Piazza 10.30 il Postale del tempo 15.00 Betty Colombo e Gessica Ambrosetti Le storie impigliate dai 4 anni Carlo Ottolini Il nuvolo innamorato dai 7 anni 16.45 Confabula & BootstrapTrio Confabula in jazz dagli 8 anni Piera Gianotti e Emanuel Rosenberg Tredicino dai 5 anni 19.30-20.45 21.15 8 PROGRAMMA.indd 8 corte dell’Aglio Compagnia Veronica Cruciani Ballare di lavoro Claudio Guain Blues dai 10 anni & Roberto Anglisani Giungla dai 10 anni Fasce d'età degli spettatori: spettacoli per bambini spettacoli per tutti spettacoli per giovani e adulti 14.7.2008 16:51:57 Confabula Bella infinita dai 5 anni Alberto Nicolino e Enzo Giuliana Rimuovere la memoria Indagine sullo spettacolo Stirru Franco Rau Maturo dai 7 anni Racconti di qui e d’altrove Storie di lavoro e di memoria Andrea Brugnera I dieci comandamenti Tim Bowley e Casilda Regueiro Cuentos desde la Torre de Babel in inglese e spagnolo Alla manifestazione sarà presente il gruppo musicale Orchestrina Katerinke. PROGRAMMA.indd 9 corte Sensibile sabato 30 corte dei miracoli 9 corte Solari 14.7.2008 16:51:57 domenica 31 in Piazza corte dell’Aglio 10.30 il Postale del tempo 15.00 Claudio Madia Rime per gli occhi dai 3 anni Lupus in fabula Pierino e il lupo dai 3 anni 16.45 Alessandra, Silvana e Gaby Né più né meno dai 5 anni Margherita Coldesina Olga dai 9 anni 19.30-20.45 Roberta Sferzi Angelo 21.15 10 PROGRAMMA.indd 10 Fasce d'età degli spettatori: spettacoli per bambini spettacoli per tutti spettacoli per giovani e adulti 14.7.2008 16:51:57 Carlo Ottolini Il nuvolo innamorato dai 7 anni il Postale del tempo Racconti dietro le quinte Piera Gianotti e Emanuel Rosenberg Tredicino dai 5 anni Racconti di qui e d’altrove Kossi Komla Ebri cittadino del Togo e del mondo Silvia Nanni Famiglie da legare Andrea Brugnera I dieci comandamenti Alla manifestazione sarà presente il gruppo musicale Orchestrina Katerinke. PROGRAMMA.indd 11 corte Sensibile domenica 31 corte dei miracoli Tim Bowley e Casilda Regueiro Cuentos desde la Torre de Babel in inglese e spagnolo 11 corte Solari 14.7.2008 16:51:57 corte dei miracoli 12 PROGRAMMA.indd 12 Corte dei miracoli Gli incontri pomeridiani fra ospiti di qui e d’altrove, fra ospiti non professionisti e l’affezionato pubblico nella Corte dei miracoli, sono parte integrante del Festival di narrazione. La Corte dei miracoli è un luogo dove passato e presente a volte si confondono, dove riaffiorano emozioni, dove i tempi andati si trasformano in un racconto concreto e poetico insieme, a volte senza tempo né luoghi, come esperienza e sentimento comune alla vita. Da ormai otto anni, nella corte vengono proposte testimonianze preziose che si collegano al territorio, con un occhio attento al tema dominante del Festival. per rimettere al centro l’esperienza di una comunità solidale, di un cambiamento responsabile e di una crescita della collettività. Negli ultimi anni si è cercato di raccontare inoltre i percorsi e la ricerca, non solo teatrale e artistica ma soprattutto umana e antropologica, che ha portato alla realizzazione di uno spettacolo proposto nel programma. Il teatro non è solo un fatto culturale, da sempre fare teatro ha risvolti sociali in particolari progetti educativi e di sviluppo di una comunità. La narrazione si situa bene in questi contesti e percorsi, nei quali il teatro come fattore sociale è determinante 14.7.2008 16:51:57 Domenica 31 alle 15.00 Dietro le quinte del Postale del tempo, progetto del Festival di narrazione con PROGRAMMA.indd 13 Domenica 31 alle 16.45 Chiude gli incontri sulle relazioni umane, fil rouge di questa edizione del Festival di narrazione, Kossi Komla Ebri, cittadino del Togo e del mondo, marito e padre multikulti, medico a Erba, scrittore e animatore sociale per l’integrazione culturale e sociale, narratore di storie di qui e d’altrove. corte dei miracoli Sabato 30 alle 16.45 Storie di lavoro e di memoria Incontri con operai di qui e d’altrove, di lavori dimenticati o nascosti. Storie di contrabbando con “il maestro della bricolla” Fernando Bossi e con Bruno Soldini, documentarista e testimone esperto. la collaborazione del Teatro Popolare Europeo, premiato dalla Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia «echos cultura popolare per domani». Il viaggio del Postale, iniziato nella primavera del 2008 è un percorso articolato e complesso sul tema delle tradizioni, svolto con cinque sedi di scuola dell’ infanzia ed elementare e con la Musica Aurora di Arzo. Nella Corte dei miracoli si raccontano liberamente la regista Alessandra Rossi Ghiglione, gli artisti, i testimoni, i docenti, gli alunni, i musicisti e gli organizzatori. 13 Sabato 30 alle 15.00 Rimuovere la memoria Indagine per lo spettacolo Stirrula discesa Nella Corte dei miracoli, Alberto Nicolino - ricercatore, autore e attore di Stirru - La discesa (spettacolo di apertura del Festival) parla con Enzo Giuliana, un ex minatore zolfataro di Sommatino in Sicilia, delle proprie indagini sulla storia delle zolfare siciliane e della memoria dimenticata. 14.7.2008 16:51:57 il Postale del Tempo 14 PROGRAMMA.indd 14 Arriva ad Arzo accompagnato dalla Musica Aurora, il Postale del Tempo, un autentico postale trasformato in un carro di guitti e in un caravanserraglio di storie, canti e oggetti del tempo che fu. Una festa teatral-musicale con parata e spettacolo che porta in scena con ironia e poesia la tradizione e la cultura popolare, dalla valle di Blenio al Malcantone, dalla valle Verzasca al Mendrisiotto. “Ma sì, il tempo è anche una storia e noi ne abbiamo di straordinarie: storie di bambini e di spazzacamini, di minatori e di sognatori, ma abbiamo anche la grande Storia…” il Postale è uno spettacolo e, insieme, una surreale cerimonia funebre: i guitti sono arrivati sulla piazza per seppellire l’ultimo pezzo di quel che fu il loro vecchio mezzo di trasporto. E, come accade in tante parti del mondo, il funerale si trasforma in una cerimonia festosa e dell’autopo- stale si raccontano protagonisti, modelli e soprattutto si celebra, attraverso la sua icona, quella vita quotidiana fatta di storie tutte umane di infanzia, di lavoro, di amori e di dolori che appartengono alla Svizzera e al mondo intero. Poiché un viaggio nel tempo degli uomini è sempre un viaggio alle radici della nostra umanità, il Postale è anche un interrogativo sul nostro presente e sul nostro futuro: attraverso il teatro ci chiediamo con tenerezza, con un pizzico di follia e con molta allegria chi siamo e dove stiamo andando. I bambini e gli adulti. “E, allora, da noi che bambini non siamo più, ma che a tratti ancora ce lo ricordiamo, un augurio per voi tutti di ritrovare anche soltanto per un momento quel tempo nostro antico dove tutto era fino in fondo vero.” 14.7.2008 16:51:57 scenografo e artigiano delle installazioni, Casa degli Alfieri Annamaria Lupi organizzazione e coordinamento in collaborazione con: le sedi scolastiche di Ambrì, Cugnasco-Gerra, Olivone, Sessa, Stabio i musicanti della Musica Aurora il Maestro Edy Ponti echos Maurizio Agostinetto Attori: Antonella Enrietto Luciano Gallo Alberto Pagliarino Dina Dasoki Andrea Della Neve Moira Dellatorre Yasha Ememzadeh Daniele Lüthi Alessandra Ardia Diego Willy Corna con la partecipazione dei tirocinanti del Master in Teatro Sociale e di Comunità dell’Università di Torino KIWANIS MENDRISIOTTO PROGRAMMA.indd 15 15 Alessandra Rossi Ghiglione regista, drammaturga, fondatrice del Teatro Popolare Europeo (TPE!), www.teatrosocialedicomunita.unito.it 14.7.2008 16:51:58 Musica Aurora Musica Aurora ristrutturata di recente e tuttora In collaborazione con «echos - sede della banda. Durante gli cultura popolare per domani»: Anni ’60, la banda conosce una il Postale del Tempo crisi e rimane con pochi elementi anziani. Spronato dai colleghi La musica Aurora di Arzo viene musicanti, il giovane Edy Ponti fondata nel 1921 da entusiasti segue poi i corsi di direzione e musicanti, tra i quali figurano prende in mano le redini della Piffaretti, Boldini e Bustelli. I tre fanno parte delle numerose società. Per il maestro, la banda vuole e deve essere la voce maestranze d’arte che, dai paesi del paese. Con questa ferma della Montagna, sono emigrati convinzione, per farla rinascere, al nord. Già a quei tempi crea la scuola allievi, seguendoli entrano nelle bande cittadine di personalmente sino agli esami Zurigo e di Sciaffusa, diretta dal finali e all’entrata nell’organico. maestro ticinese Gian Battista Inoltre, analogamente ad altre Mantegazzi. Per allietare le serate società consorelle, consente degli emigranti, i musicanti si anche l’ammissione di giovani riuniscono “in bandella” nei ragazze. Oggi, il corpo musicale quartieri da loro abitati. Durante è composto da una quarantina i mesi invernali tornano in paese di elementi, di cui un terzo è e con entusiasmo si dedicano composto da ragazze e giovani alla preparazione del concerto madri di famiglia. di gala per la popolazione. Gli 16 PROGRAMMA.indd 16 emigranti stessi si adoperano per costruire la casa della musica, 14.7.2008 16:51:58 Orchestrina Katerinke uso più canonico degli strumenti musicali, si inseriscono suoni di trombette, fischietti a coulisse, richiami per anatre e campanacci: per i Katerinke suonare insieme significa innanzi tutto divertirsi e divertire. Il gruppo si compone di Livia Auguadro alla chitarra e al violoncello, Francesca Lipari al flauto traverso e all’ottavino, Andrea Pizzamiglio all’organetto diatonico e alla chitarra e Camilla Uboldi al mandolino e al violino. 17 Orchestrina Katerinke L’orchestrina Katerinke nasce nel 2007 dall’incontro di quattro musicisti di diversa provenienza con, in comune, la passione per la musica popolare. Il repertorio del gruppo è costituito principalmente da brani tradizionali di origine europea e spazia da un melanconico valzer francese a una vivace melodia klezmer, da un charleston Anni ’30 fino a vere e proprie musiche da ballo. Accanto a un PROGRAMMA.indd 17 14.7.2008 16:51:59 Blues e Giungla per una serata giovane Jack e Muli saranno i protagonisti BLUES di una serata speciale dedicata da un’idea di Claudio Guain e al pubblico giovane sabato sera Bruno Stori in piazza. Le loro storie, narrate con Claudio Guain dalla voce di Claudio Guain e testo di Bruno Stori Roberto Anglisani, ci raccontano chitarra, batteria e voce: due percorsi di crescita in luoghi Paolo “Little Paul” Venturi e tempi diversi. Una storia di ieri regia di Bruno Stori e una di oggi, una di qui e una (vedi pagina 40) d’altrove: la medesima fuga da una realtà di violenza e di sopraf- GIUNGLA fazione, la medesima rivolta per di Roberto Anglisani e rivendicare il diritto alla vita, un Maria Maglietta appello unanime per richiamarci con Roberto Anglisani al dovere di difendere sempre i musica di Mirto Baliani valori della pace e della giustizia regia di Maria Maglietta ancora troppo spesso negati (vedi pagina 42) anche ai bambini e ai giovani. sto go 30 a 18 PROGRAMMA.indd 18 dalle 2008 21.00 Prezzo speciale CHF 15.per i due spettacoli per giovani fino ai 25 anni. La serata è organizzata in collaborazione con projuventute. 14.7.2008 16:52:00 raccogliere informazioni su alcune Festival di narrazione, la Corte associazioni che si occupano sensibile è aperta al pubblico di prevenzione primaria e che dei più piccolini (dai 0 ai 6 anni sono vicine ai genitori e ai loro accompagnati da un adulto). bambini nel processo di crescita Durante la prima esperienza e di conoscenza reciproca. dello scorso anno, la corte si La corte si trova all’entrata del è rivelata un importante luogo paese ed è aperta sabato 30 e domenica 31 dalle 13.30 alle 18.00. d’incontro che ha permesso di rispondere ai bisogni dei più piccoli. Anche quest’anno la corte dispone di un’area allattamento corte sensibile Anche a questa edizione del e fasciatoio, di un angolino morbido e di alcune installazioni che accompagnano i bambini e i loro genitori in un piccolo viaggio sensoriale e narrativo. Chiunque - genitori, nonni, bambini, docenti, narratori o sognatori – ha la possibilità di raccontare una storia a un improvvisato pubblico di piccoli occhi, piccole orecchie caloroso invito a tutti! Vi è inoltre la possibilità di PROGRAMMA.indd 19 19 e piccoli cuori… e questo è un 14.7.2008 16:52:03 Alberto Nicolino 20 PROGRAMMA.indd 20 Alberto Nicolino Alberto Nicolino ha frequentato la scuola del Teatro del Sole di Milano ed è attore e autore teatrale dal 1998. Il suo primo spettacolo è Hruodlandus, libera rotolata medievale, presentato ad Arzo nel 2002, una rivisitazione dell’Orlando furioso raccontato da Italo Calvino, scritto e messo in scena con Enrico Messina e prodotto dall’Armamaxa Teatro. Nel 2000 comincia a viaggiare in Sicilia, dove porta avanti due grandi progetti: Kalatrasi, presentato ad Arzo nel 2003, e Stirru. L’interesse per le forme espressive dell’oralità lo porta a realizzare attività di ricerca dalle quali nascono E lu cuntu camina, un CD con una selezione di racconti e musiche registrati dagli ex contadini e, soprattutto, lo spettacolo Kalatrasi: per cuntare ci vuole un cervello, un viaggio surreale alla ricerca dell’arte del cunto popolare, con i musicisti della Piccola Compagnia delle Serenate. Dalle ricerche sul mondo delle zolfare nasce invece il secondo progetto, in cui prima realizza il film-documentario e la pubblicazione Stirru - Racconti di zolfo, con i canti e i racconti degli ex zolfatari, e poi scrive e interpreta Stirru - La discesa, spettacolo finalista al Premio Riccione per il Teatro 2007 e al Premio Ustica per il Teatro 2007. Dal 2008 collabora con Cristina Pileggi, che si occupa dell’attività organizzativa e promozionale. Stirru - La discesa di e con Alberto Nicolino allestimento di Sebastiano Romano regia di Ambra D’Amico Lo spettacolo è una fusione di fatti realmente accaduti e di invenzioni fantastiche. Andrew è figlio di una donna emigrata a New York e arriva in Sicilia per un’eredità inattesa. Qui scopre particolari inquietanti sulla morte di suo zio Asaro, avvenuta 14.7.2008 16:52:03 PROGRAMMA.indd 21 La serata è organizzata in collaborazione con Unia Prezzo ridotto (CHF 20.-) presentando la tessera Unia Stirru - La discesa Non sono quadri a se stanti, ma gli elementi di un ingranaggio più grande, che è la storia, la fitta trama di relazioni e di eventi che corre verso lo svelamento della verità. Luci, musiche ed elementi scenografici assecondano i numerosi cambi di atmosfera, in cui si passa dal registro quasi comico dell’inizio all’intensità drammatica finale. 21 tempo prima in una tragedia mineraria. Cerca informazioni, ma si perde in una ragnatela di eventi surreali finché viene costretto a scendere nella vecchia miniera abbandonata. È l’inizio di un viaggio nel sottosuolo. Andrew incontra i fantasmi dei protagonisti di quelle vicende che gli svelano il perché della strana eredità, i segreti sulla morte dello zio Asaro e su sua madre. Ma scoprire la verità vuol dire mettere in discussione la propria identità. Le dolorose vicende personali si specchiano in un desolante quadro di rimozione sociale: una comunità in crisi che per interesse o rassegnazione ha accettato di rimuovere la propria storia. Le trasformazioni della voce e del corpo, l’uso alternato di italiano, siculo-americano e siciliano permettono all’attore di passare da un personaggio all’altro: il becchino, Andrew, lo scheletro di Peppe Granito, donna Lucia, Liborio, Argento... 14.7.2008 16:52:03 Alberto García Sánchez 22 PROGRAMMA.indd 22 Alberto García Sánchez Il percorso di Alberto García Sánchez inizia a Barcellona, dove partecipa alla creazione di alcuni spettacoli incentrati sul ruolo dell’attore, sul contatto diretto con il pubblico e sull’improvvisazione, spettacoli presentati in tutta la Spagna e in alcuni paesi dell’America latina. Fra il 1991 e il 1993, si forma alla Scuola internazionale di teatro Lassaad di Bruxelles. In seguito, partecipa a diverse creazioni con le compagnie belghe La Sonnette, Théâtre Attrape, Praxis Théâtre e Dolle Maandag. Con la compagnia Lassaad e il MaterialTheater di Stoccarda partecipa alla creazione di vari spettacoli. Dal 1996, affianca al lavoro di attore quello di scenografo con il MaterialTheater, la compagnia Le Chien Qui Tousse, l’Espace Masolo a Kinshasa e, specialmente, con la narratrice Michèle Nguyen, con la quale collabora alla creazione di nuovi spettacoli. Si occupa inoltre della messa in scena di uno spettacolo realizzato dai prigionieri del carcere Saint Gilles di Bruxelles e di Le Cadeau, un progetto internazionale con attori francesi, tedeschi e congolesi. Diventa a sua volta attore nello spettacolo di Dario Fo Johan Padan à la découverte des Amériques, presentato in Belgio, Germania, Svizzera, Canada, Francia, Spagna, a Cuba e nella Repubblica democratica del Congo. Johan Padan à la découverte des Amériques di e con Alberto García Sánchez dal testo di Dario Fo in francese Per la creazione di questo lavoro teatrale Dario Fo si è in gran parte ispirato alla testimonianza che ci ha lasciato, ai tempi di Cristoforo Colombo, il marinaio e ufficiale di giustizia Alvar Nuñez Cabeza de Vaca nel suo racconto Naufrages – Cabeza de Vaca. In quest’ultimo, il marinaio rievoca 14.7.2008 16:52:03 PROGRAMMA.indd 23 Johan Padan à la découverte des Amériques Johan Padan à la découverte des Amériques ci propone una riflessione sulla storia. Ma se Dario Fo, ancora una volta, volge il suo sguardo al passato, lo fa per parlarci meglio dell’oggi. Questa pièce si rivela così un testo in difesa del diritto dei popoli a resistere, tanto agli invasori “catechismo alla mano”, quanto alle invasioni imposte dalla logica del mercato. 23 in prima persona le avventure, allo stesso tempo tragiche e grottesche, di un naufragio, durante il quale sopravvivono solo cinque marinai. Johan Padan si ritrova imbarcato per le Indie su una delle caravelle della quarta spedizione di Colombo. È proprio attraverso gli occhi di questo beau salaud, originario della valle del Po, che Dario Fo ci offre uno sguardo alternativo sulla Conquista. Quando si parla della conquista dell’America, da qualsiasi orientamento la si affronti, si tende ad assumere un punto di vista eurocentrico, il punto di vista del «noi che abbiamo portato la cultura, l’ordine, la religione, il pudore…». Si dimentica così che “loro”, i popoli indiani, hanno giocato un ruolo attivo resistendo agli invasori portoghesi e spagnoli. Come è il caso dei Mapuche del sud del Cile e degli indiani della Florida, che hanno resistito non meno di quattro secoli, senza mai perdere una battaglia. 14.7.2008 16:52:04 Arteatro 24 PROGRAMMA.indd 24 Arteatro Arteatro viene fondato nel 1999 da Betty ed Enrico Colombo e si concentra sulla ricerca delle connessioni fra l’arte figurativa e il teatro. Produrre spettacoli e realizzare laboratori, messe in scena e attività artisticodidattiche partendo dagli stimoli visivi dell’arte è una metodologia consolidate dell’Arteatro. L’obiettivo è promuovere e privilegiare il dialogo del teatro con altre forme espressive. L’Arteatro sviluppa progetti educativi orientati a un diverso modo di utilizzare e di leggere un libro. Il libro artistico animato è uno dei marchi distintivi dell’Arteatro e diventa un supporto tangibile per un teatro fatto di storie e di stimoli usciti dai libri che, perciò, non si consumano passivamente. Negli anni sviluppa la passione per la narrazione e produce spettacoli per bambini e per adulti, privilegiando la fiaba e occupandosi della sua diffusione nelle scuole e nelle biblioteche. Da tempo lavora sulle tecniche di lettura a voce alta e di narrazione e partecipa a seminari di approfondimento con Laura Curino e Roberto Anglisani, con il quale cura la regia completa dello spettacolo Canditi e mandorle tritate, di cui è autrice e interprete. Gessica Ambrosetti Gessica Ambrosetti lavora all’Arteatro da cinque anni. È attrice, scenografa e disegnatrice. Si occupa dei laboratori didattici per bambini e ha una vera passione per l’arte contemporanea. Betty Colombo Betty Colombo lavora nel Teatro dei Burattini di Varese dal 1991, dove consolida l’esperienza di burattinaia e di attrice di teatro di figura accanto a Enrico Colombo. 14.7.2008 16:52:04 25 A volte le storie rimangono impigliate tra i rami di un albero: basta saperlo guardare con occhi curiosi per scoprire le parole nascoste tra i suoi rami, le storie che può regalare, le tracce degli animali che ospita. L’albero è un libro pronto per essere sfogliato. L’albero è uno scrigno perché nasconde e custodisce i gioielli e le parole di regni lontani. L’albero è una casa perché i suoi rami sono fatti per accogliere, per giocare in attesa di spiccare il volo. L’albero è un palcoscenico dove piccoli animali si esibiscono in concerti “bestiali”. L’albero è il filo conduttore per raccontare storie di animali, un filo da tenere ben stretto per farsi condurre in un mondo da favola. Parole, immagini, libri e figure animate girano nell’aria, attorcigliandosi intorno al tronco e a noi. Storie impigliate Le storie impigliate: racconti intorno all’albero con Betty Colombo e Gessica Ambrosetti dai 4 anni PROGRAMMA.indd 25 14.7.2008 16:52:04 Carlo Ottolini 26 PROGRAMMA.indd 26 Carlo Ottolini Carlo Ottolini si diploma nel 1992 alla Scuola Civica d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Nel 2004 è menzionato, in occasione del premio Stregagatto, dall’Ente Teatrale Italiano come migliore attore del teatro ragazzi. Dal 1994 ad oggi, lavora in quasi tutte le produzioni del Farneto Teatro di Perugia. Partecipa inoltre a spettacoli con Marco Baliani, Gabriele Vacis, Giorgio Strehler, Maria Maglietta. Dal 2000 collabora con Elsinor, Teatro Stabile di Ricerca per l’Infanzia, tenendo letture e seminari in scuole e biblioteche e partecipando alle ultime produzioni di teatro per ragazzi con la regia di Bruno Stori. Da anni tiene laboratori di teatro rivolti ai ragazzi delle scuole elementari e medie. Prosegue gli studi all’Accademia di Musica Franz Liszt di Budapest e contemporaneamente frequenta i corsi di musica da camera. Partecipa a corsi di perfezionamento in Italia e all’estero con insigni maestri. Si esibisce in numerose manifestazioni musicali in formazioni cameristiche. Collabora con diverse orchestre e ha un’intensa attività concertistica nelle più importanti stagioni e sale d’Europa e del mondo. Nel 2005 si diploma in viola. Da oltre dieci anni si dedica con passione all’insegnamento, e si specializza nel metodo Colourstrings per bambini. Elena Confortini Violinista e violista, Elena Confortini inizia gli studi presso la Civica Scuola di Musica di Milano. «Vi racconto due storie che arrivano dalla Turchia, parole che volavano nell’aria la cui ombra un poeta, Nazim Hikmet, ha fermato Il nuvolo innamorato con Carlo Ottolini ed Elena Confortini dai 7 anni 14.7.2008 16:52:04 Il nuvolo innamorato Sono storie che parlano di nuvole, di orchi, di paura e di coraggio, di un ragazzo, di una ragazza, di una principessa e di un cavallo...» (Carlo Ottolini). Le fiabe di trasparente bellezza di Nazim Hikmet (1902-1963), il più grande poeta turco del ‘900, fondono lontani ricordi d’infanzia con materiali raccolti dal folclore del suo paese: un invito alla scoperta di un’umanità sorprendente, dove fiaba e poesia parlano lo stesso linguaggio. 27 sulla carta. Il libro del poeta si chiama “Il nuvolo innamorato e altri racconti”. È un bel titolo, vero? Ma le storie non le ha inventate lui, le ascoltava dalla nonna quando era bambino. Ma neanche lei le aveva inventate, però le raccontava così bene che era un piacere sentirla. Voi le raccontate le storie? Io sì, ma solo quelle che mi piacciono. E lo faccio insieme a Elena, che tutta allegra suona il violino. PROGRAMMA.indd 27 14.7.2008 16:52:05 Confabula Confabula Mescolando e alternando voci, personaggi e corpi, i narratori del gruppo Confabula si cimentano nell’improvvisazione di storie tratte dalla tradizione orale di svariati popoli. Senza scenografia, tranne la sporadica presenza di qualche sedia, si creano le atmosfere e i luoghi all’interno dei quali si svolgono le vicende. Ogni narratore interpreta la fiaba attingendo al proprio vissuto e restituendo allo spettatore un punto di vista molto personale che si amalgama a quello degli altri narratori coinvolti nel racconto. L’estro creativo del momento, gli spunti che offre la trama e, non da ultimo, il pubblico che assiste allo spettacolo, fanno il resto. Bella infinita dai 5 anni 28 PROGRAMMA.indd 28 Jazz e il fagiolo magico dagli 8 anni Il gruppo Confabula e i musicisti del BootstrapTrio raccolgono insieme la sfida di improvvisare in scena la fiaba tradizionale fiaba Jack e il fagiolo magico. Ne scaturisce una presentazione teatrale giocosa e piena di sorprese per gli attori e i musicisti stessi durante una narrazione che alterna voce, musica e corpo. Marco Conti Marco Conti studia basso elettrico e contrabbasso al Berklee College of Music di Boston. Negli Stati Uniti suona in varie formazioni mentre in Italia segue corsi di approfondimento e seminari. Le sue esperienze compositive e concertistiche, oltre all’inclinazione jazz, si aprono alla musica classica ed etnica. Una storia tratta dalla raccolta di racconti in dialetto della maestra di Rovio Luigia Carloni Groppi. 14.7.2008 16:52:05 Confabula in jazz Samuel Elazar Cereghini Samuel Elazar Cereghini nasce a Como nel 1973. Studia batteria, vibrafono e marimba presso il Berklee College of Music di Boston. In seguito approfondisce l’utilizzo della voce, della chitarra, della tromba e di diverse percussioni. 29 Simone Mauri Simone Mauri nasce a Como nel 1969. Si diploma al conservatorio di musica Giuseppe Nicolini di Piacenza in clarinetto. In seguito, si avvicina alla pratica jazzistica e collabora con diverse formazioni. Entra in contatto con il mondo del teatro componendo ed eseguendo le musiche di diversi spettacoli e collaborando con l’attore Roberto Anglisani. PROGRAMMA.indd 29 14.7.2008 16:52:05 Piera ed Emanuel 30 PROGRAMMA.indd 30 Piera Gianotti ed Emanuel Rosenberg Piera Gianotti nasce a Lugano nel 1976 e vive fra il Canton Grigioni e il Ticino. Da ragazza frequenta stage estivi di teatro. Dopo la maturità, frequenta a Bologna il corso propedeutico della Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone e segue stage di commedia dell’arte. Nel 1999 si trasferisce a Parigi, dove lavora per due anni come assistente della regista Francesca Solari. Emanuel Rosenberg, nasce a Parma nel 1975 e dal 1977 al 2000 vive in Germania. Dal 1996 al 2001 lavora come attrezzista e aiuto regia. Nel 2001, Piera Gianotti ed Emanuel Rosenberg sono ammessi alla Scuola Teatro Dimitri, dove si diplomano nel 2004. Lavorano poi come attori e danzatori con Giorgio Rossi della compagnia Sosta Palmizi. Nel 2005 lavorano come duo, dando vita al Teatro Bagaj, e mettono in scena per la prima volta Tredicino. Nel 2006 partecipano alla creazione della compagnia Klupper e alla preparazione dello spettacolo 30º 60º 90º. Durante l’estate del 2006 e del 2007 tengono corsi di teatro e di circo per ragazzi in Val Bregaglia, presentando spettacoli sulle piazze della valle. Proseguono le loro carriere artistiche a Parma, dove Piera collabora come assistente di produzione teatrale, mentre Emanuel collabora nell’insegnamento della danza con disabili. Tredicino con Piera Gianotti ed Emanuel Rosenberg dai 5 anni Tredicino è la narrazione e la messa in scena di una fiaba, tratta dalla raccolta Fiabe engadinesi trascritte da Gian Bundi e illustrate da Giovanni Giacometti. È la storia del tredicesimo figlio di una famiglia contadina engadinese. Diventato grande, Tredicino parte per la Francia e 14.7.2008 16:52:05 Tredicino solo due sedie che diventano fontana, balcone, barca, letto, trespolo e tutto ciò che appare nello scorrere del racconto. Nell’intercalarsi della narrazione gli attori passano da un personaggio all’altro attraverso la recitazione, la pantomima e il gioco di immedesimazione fisica nei ruoli. 31 si mette al servizio del re. Deve quindi affrontare tre prove per ottenere la meritata ricompensa. Lo spettacolo è adatto a grandi e piccini. L’intento poetico dello spettacolo è quello di evocare tutto con la semplice presenza di due persone narranti. Quale supporto scenografico, sulla scena vuota vi sono PROGRAMMA.indd 31 14.7.2008 16:52:05 Franco Rau 32 PROGRAMMA.indd 32 Franco Rau Franco Rau nasce in Ticino nel 1967, di venerdì 13! Ora vive a lavora nel canton Vaud. Nel 1988 si mette in viaggio, grazie all’Associazione Giullari di Gulliver. Da quel momento, sempre a piedi nudi, perché le persone stressate muoiono più giovani, attraversa il mondo dei racconti alla ricerca della sua parola. Incontra Ocreterre, madre dell’Africa occidentale. Dopo mille giri e rigiri, si ritrova a casa ed è Biancaneve, madre delle montagne ticinesi, ad accoglierlo. Nel canton Vaud crea con altri amici narratori l’Associazione Rêverbère. Da allora Franco Rau, attore professionista, racconta in francese, italiano e tedesco storie di qui, d’altrove e soprattutto del suo mondo fantastico. I personaggi che le animano sono uomini, donne e animali tutti ordinari, tutti straordinari. Nelle sue storie, l’ordine naturale delle cose è spesso strapazzato! Maturo o la vera storia della scoperta dell’America con Franco Rau dai 7 anni «Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra…». Avevo appena cinque anni e frequentavo l’asilo comunale di Paradiso. Indossavo il grembiule a quadratini rossi e bianchi e sul mio cuore stava cucito il simbolo della castagna. Ancora non lo sapevo, ma più tardi, quando emigrerò nel canton Vaud, al solo evocare il nome “castagna” il mio cuore palpiterà come quello di un riccio prima di scoccare il volo. Ci trovavamo, i miei compagni ed io, in cerchio e giocavamo a «…tutti giù per terra…» quando, cadendo al suolo, sono atterrato su qualcosa di duro che si trovava sotto terra. Mi sono fatto un po’ male, ma non ho detto niente, avevo già la testa dura e pure il sedere… La sera, prima di tornare a casa, ho scoperto che sotto terra c’era una bottiglia 14.7.2008 16:52:06 Maturo era latino e che non era un messaggio di un naufrago ma una storia… La storia di una famiglia di poveri pescatori. Maturo il padre, Matura la madre e Maturino il figlio di sette anni. Come detto, sono poveri e quell’anno lo sono ancora di più. La fame li assale!!! Un giorno Maturo, il padre, ha un’idea geniale: «Domani andrò a cercare dell’oro…». 33 vuota che conteneva un pezzo di carta arrotolato. Un messaggio di un naufrago!!! L’ho portata a casa. In camera mia ho sfilato il pezzo di carta arrotolato. Le dita tremavano e il cuore correva. Ancora non sapevo leggere, ma mi resi conto che quella era una lingua sconosciuta. 30 anni dopo scoprirò che PROGRAMMA.indd 33 14.7.2008 16:52:06 Compagnia Veronica Cruciani 34 PROGRAMMA.indd 34 Veronica Cruciani Veronica Cruciani si diploma al Liceo Artistico Alessandro Caravillani di Roma e alla Scuola di Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Studia con diversi registi, attori, drammaturghi e danzatori. Segue numerosi laboratori di teatro e nel 2002 collabora con Ascanio Celestini al progetto Il tempo di lavoro (storie della Piaggio a Pontedera), organizzato dalla Fondazione Pontedera Teatro. Nel 2004 fonda la Compagnia Veronica Cruciani con la quale realizza vari spettacoli. Lavora anche in radio, raccontando fiabe e interpretando brani letterari, alcuni scritti da lui. In ambito cinematografico lavora con Aldo, Giovanni e Giacomo in Chiedimi se sono felice. Ballare di lavoro: storia di migrazioni di Renata Ciaravino con Veronica Cruciani e Silvia Gallerano musiche originali dal vivo di Cristina Vetrone regia di Veronica Cruciani Una giovane donna evoca attraverso i ricordi la propria relazione con la madre. Una storia che si dipana lentamente su differenti piani temporali. La figlia, nel presente, prepara il viaggio che la attende. La madre, attraverso il suo vissuto, restituisce la storia di un paese nel periodo delle grandi migrazioni. Parole e immagini che restituiscono distanze. Una tragedia narrata con leggerezza, come nella tradizione del racconto orale, in cui la leggenda alla vita vera, la fiaba diventa metafora e monito. Fatti realmente accaduti, pervenuti attraverso le voci di chi li ha vissuti, scritti e trasposti teatralmente, che ci danno la 14.7.2008 16:52:06 Ballare di lavoro 35 possibilità di tenere in vita la storia di tante comunità, di tante madri di ieri, di tante figlie di oggi. PROGRAMMA.indd 35 14.7.2008 16:52:07 Andrea Brugnera 36 PROGRAMMA.indd 36 Andrea Brugnera Andrea Brugnera inizia l’esperienza teatrale frequentando a Venezia il Seminario per la formazione dell’attore alla Commedia dell’Arte. Alla fine degli Anni ‘70 collabora con l’Università di St. Andrews (Scozia), coordinando vari gruppi di teatro universitario, e continua a lavorare in Italia con altre compagnie di Commedia dell’Arte. Dal 1978 al 2005, partecipa ad attività artistiche all’estero in Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Svezia, Malta, Canada, Stati Uniti, Messico e Giappone. Dal 1990 al 2000, collabora con diverse compagnie e teatri in Italia e in Francia, fra i quali il laboratorio Teatro di Orvieto e il Faber Teater di Chivasso (TO). Dal 1997, concepisce con il Faber Teater il Progetto Prospero, volto alla realizzazione di un Centro studi europeo sulla narrazione, avviando inoltre un’attività di ricerca con l’apertura di un laboratorio permanente. I dieci comandamenti di e con Andrea Brugnera I dieci comandamenti è la parodia, giocata in chiave comica e grottesca da un unico attore, dell’omonimo monumento hollywoodiano del famoso De Mille (1959). In essa è ironizzata soprattutto la grande spettacolarità, che ha fatto del colossal americano uno dei grandi generi del cinema contemporaneo, e che a suo tempo ha segnato l’apogeo della cinematografia di massa. Che un povero omino oggi si ritrovi tutto solo a raccogliere cartacce in un cinema ormai disertato, non è certo dovuto al caso; e ancor meno dovuto al caso è il fatto che all’improvviso scopra una vecchia macchina di proiezione, una pellicola ammuffita dal tempo e ritorni a viverla e a interpretarla. E qui avviene l’interessante, perché il film può anche essere raccontato. Questa è dunque la grande cosa: 14.7.2008 16:52:07 I dieci comandamenti l’attore gioca unicamente su se stesso proiettandosi via via in personaggi, cose e situazioni tipiche dello spettacolo. 37 ricondurre il film alla narrazione figurata significa farne del teatro. Esprimendosi con smorfie, gesti, rumori e pochi oggetti banali, PROGRAMMA.indd 37 14.7.2008 16:52:08 Tim e Casilda 38 PROGRAMMA.indd 38 Tim Bowley e Casilda Regueiro Tim Bowley e Casilda Regueiro sono un duo di narratori professionisti, lui inglese, lei spagnola. Tim si dedica alla narrazione da più di 20 anni ed è ormai un narratore di fama internazionale. Inizia casualmente a raccontare a un festival musicale in Inghilterra. Da quel momento non smette più; va in giro per l’Europa e gli Stati Uniti raccontando e facendo degli stage in scuole, università, teatri, pub, luoghi storici, chiese. Conosce Casilda nel 1991; in quell’occasione lei, che aveva già iniziato i suoi studi di teatro, traduce un suo corso in Spagna. Sei anni più tardi Tim le propone di lavorare con lui in Spagna. L’esperimento è un successo. Casilda partecipa alla narrazione andando al di là della mera traduzione, ricreando la storia, convertendo lo humour inglese in una grazia più ispanica. Si tratta di qualcosa di nuovo: la stessa storia raccontata da due punti di vista diversi, due esperienze che si fondono in un unico spettacolo. Da anni lavorano assieme in tournée attraverso la Spagna intera e partecipano a diversi festival in Portogallo, India, Turchia e in Svizzera, ad Arzo nel 2003. Le storie di Tim e Casilda sono universali e non si possono situare né nel tempo, né in nessun luogo. Le fonti principali sono la tradizione orale e scritta, ma anche la vita sotto forma di storie altrui o proprie. Raccolgono le leggende di Re Artù, le storie tradizionali d’Irlanda e di Scozia, le fiabe europee, le testimonianze degli indiani d’America, della tradizione sufi e zen e li amalgamano con la loro energia personale. Tim e Casilda creano per noi spazi magici, cerchi invisibili dove tutto esiste per un istante, perché loro lo raccontano. 14.7.2008 16:52:08 Tim e Casilda, a due voci e con due lingue molto diverse, ci avvolgono in un’atmosfera di sogno e ci invitano a partecipare al loro viaggio nelle storie della tradizione orale delle varie culture del mondo. Ci troviamo PROGRAMMA.indd 39 così trasportati in regni magici e dimenticati che, in realtà, non abbiamo mai abbandonato... da dove antichi eroi tornano a combattere e santi folli si vestono di sapiente incongruenza! Storie senza tempo, dove tutto è possibile, dove andiamo a incontrare noi stessi, come in un sogno. Due età, due culture, due lingue che si fondono: una combinazione irresistibile! 39 Cuentos desde la Torre de Babel Cuentos desde la Torre de Babel con Tim Bowley e Casilda Regueiro in inglese e spagnolo 14.7.2008 16:52:09 Claudio Guain 40 PROGRAMMA.indd 40 Bruno Stori e Claudio Guain Bruno Stori lavora sul binomio teatro-musica, adattando l’opera lirica al pubblico dei ragazzi. In collaborazione con Claudio Guain, crea qualche cosa di contemporaneo, di legato alla musica del presente. Arrivano così al blues, grande passione di entrambi, una musica che va ben oltre il piacere dell’ascolto, perché porta con sé anche una grande vicenda umana da raccontare. Storie di uomini e donne dal sapore epico: la storia dei neri d’America. Alla musica si intreccia la parola e qui entra in gioco Claudio Guain, attore di grande esperienza, protagonista di tante produzioni (Teatro delle Briciole, Parma). Blues da un’idea di Claudio Guain e Bruno Stori con Claudio Guain testo di Bruno Stori chitarra, batteria e voce: Paolo “Little Paul” Venturi regia di Bruno Stori dai 10 anni Blues mette in scena in modo diretto il linguaggio della musica, tributando un omaggio speciale a un genere che ha fatto la storia della cultura musicale del ‘900. Al centro dello spettacolo c’è la storia di Jack White, un ragazzino che nell’America profonda degli Anni ‘50 vuole uscire dal binario morto di una vita senza sogni e senza diritti, già segnata dal rifiuto della scuola, dai primi furti e dalla violenza razzista che si accanisce sui neri. Jack una cosa l’ha capita: non vuole seguire le orme del padre, un lavoro da bestie e una paga da fame nei campi di cotone di Indianola Town. Decide di scappare attraverso il blues, non una musica soltanto, ma una 14.7.2008 16:52:09 Blues siano uomini e donne costretti a vivere nella sofferenza, lì nasce lo spirito del blues. La musica entra da protagonista sul palcoscenico, sotto forma di un concerto-spettacolo, con un musicista e un attore che si fanno strada, incrociando parole e suoni, nelle pieghe di una vicenda umana che si intreccia con il ritratto di un mondo feroce e appassionato. 41 filosofia, un modo di vedere e di sentire il mondo. Una musica che ha una madre precisa, l’Africa. Blues getta lo sguardo anche su una storia di oppressione, degli schiavi neri che, dall’Africa, finirono nei campi di cotone, per far ricchi altri uomini. La terra del blues è il delta del Mississippi, dove nacque questo genere musicale, ma, in realtà, la terra del blues è dappertutto: ovunque ci PROGRAMMA.indd 41 14.7.2008 16:52:09 Roberto Anglisani 42 PROGRAMMA.indd 42 Roberto Anglisani Roberto Anglisani nasce a Taranto nel 1955. Inizia la sua formazione nel 1977 nel Gruppo teatrale Comuna Baires, con il quale partecipa ad alcuni festival internazionali. Segue poi alcuni stage con Jerzy Grotowskj e i suoi attori. Nel 1980 frequenta la scuola per attori di Raul Manso di Milano. Nel 1985 vince una borsa di studio della CEE che gli permette di lavorare alcuni anni con Dominique De Fazio (Actor’s Studio, New York). Frequenta inoltre la Scuola di Animazione del Piccolo Teatro di Milano. Nel 1989 collabora con Marco Baliani al progetto Storie, che darà origine a varie produzioni nell’ambito del teatro di narrazione. Lavora con parecchie compagnie teatrali e vince per ben cinque volte il premio Stregagatto. È docente presso la Scuola di Animazione Pedagogica di Milano e si occupa della formazione di giovani attori nello Studio Laboratorio dell’Attore di Raul Manso a Milano. Artista ben noto al pubblico di Arzo fin dalla prima edizione, si occupa da svariati anni della rivalorizzazione del racconto orale. Giungla di Roberto Anglisani e Maria Maglietta con Roberto Anglisani musiche di Mirto Baliani regia di Maria Maglietta dai 10 anni È una sera di autunno, piove, la stazione centrale di Milano è piena di pendolari che tornano a casa dal lavoro. In mezzo alla folla, come se fossero invisibili, si muovono otto forse dieci ragazzini stranieri di diverse età. Sono guidati da un uomo con un lungo cappotto in finta pelliccia tigrata, è Sherekhan, il trafficante di bambini. Mentre il gruppo si dirige verso l’uscita, uno dei ragazzi scappa e si dirige nei sotterranei della stazione. 14.7.2008 16:52:09 PROGRAMMA.indd 43 Giungla un barbone che vive nei sottopassaggi, Baghera, la pantera, e Sherekhan, la tigre. Lo spettacolo vede in scena Roberto Anglisani che, come in altri spettacoli (Giovanni Livigno, il Sognatore ecc.), ricrea con il solo ausilio della parola e del corpo un racconto dove le azioni e le atmosfere hanno la stessa forza delle immagini di un film. 43 Si chiama Muli e non vuole più essere costretto sotto la minaccia di botte a rubare e a mendicare per Sherekhan. Con la fuga di Muli si apre questa nuova narrazione di Roberto Anglisani e Maria Maglietta. Lo spettacolo si ispira al Libro della Giungla di Kipling, ma la giungla questa volta è la grande stazione centrale, con i suoi anfratti, i sottopassaggi bui e umidi, dentro cui si muove un’umanità ridotta in condizioni di vita bestiali, dove valgono regole di convivenza diverse, dove i valori vengono formulati in base al proprio tornaconto, dove la legge del più forte è ora più che mai un principio assoluto. Ma in questo contesto “selvaggio” Muli, il protagonista, troverà amici veri che lo aiuteranno a compiere la sua missione: distruggere Sherekhan e cercare di aiutare i suoi amici. Alcuni personaggi del racconto a volte ricordano proprio i personaggi del Libro della Giungla: ci sono Baloon, 14.7.2008 16:52:10 Claudio Madia 44 PROGRAMMA.indd 44 Claudio Madia Claudio Madia nasce a Milano nel 1959. Interrotti gli studi universitari, alterna lunghi viaggi in Africa e Sud America a svariate esperienze lavorative. Lavora poi nel mondo dello spettacolo per ragazzi come saltimbanco, clown, giocoliere, conduttore televisivo, autore. Deve la sua formazione alle esperienze di viaggiatore, grafico, artigiano della pietra e padre, alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, alla trasmissione televisiva «L’Albero Azzurro» e a suoi migliori maestri: Enrico Segrè, Ferrucio Cainero, Velia e Tinin Mantegazza, Natale Panaro. Padre di quattro figli, Claudio Madia è uno dei saltimbanchi più stagionati al sole delle piazze e ai riflettori dei palcoscenici. Dal 2000 al 2005 è direttore artistico di Saltimbanchi doc presso il Piccolo Circo Porta Volta di Milano, di cui è fondatore con la moglie Camilla. Qui Claudio Madia è Banchetto Zoppo, saltimbanco lombardo di metà del ‘900, originale in ogni sua parte, perfettamente funzionante, in ottimo stato di conservazione, museo vivente dell’arte più antica. La sua sola presenza vale il prezzo del biglietto. Rime per gli occhi di e con Claudio Madia dai 3 anni Perché Guai se al mondo non ci fosse posto per la sregolatezza, per l’eccesso, per lo straordinario sperpero di oli preziosi, per i salti di gioia dei folli, per il canto delle cicale. Il saltimbanco conosce il suo destino: costretto a cantare «per amore della primavera e per il disprezzo degli sciocchi, per quelli che, ingenui per età e per spirito, accorrono al suono del tamburo.» Cosa Esplorare la gamma degli stati d’animo. Piccole poesie per 14.7.2008 16:52:10 Rime per gli occhi Dove e quando La piazza, il palco, la pista è la sua casa. Come ogni sera ritorna e si prepara: come se fosse la sua ultima esibizione, l’ultima occasione di svelare segreti che se ne andrebbero con lui, l’estremo generoso dono al suo pubblico. I numeri si alternano alle trovate, lo stupore al sorriso. Forse un po’ di paura come in una passeggiata in un paesaggio incantato. 45 gli occhi inanellate nel magico mazzo delle chiavi del circo, quelle che aprono le serrature delle emozioni. Come Antologia dell’arte di strada del secolo scorso che documenta e ripropone, nella sua forma più raffinata, una poetica dimenticata. Teatro d’attore e di figura, danza e musica, funambolismo e illusionismo… PROGRAMMA.indd 45 14.7.2008 16:52:10 Lupus in fabula Lupus in fabula La compagnia Lupus in fabula è composta da un gruppo di giovani musicisti e attori che vuole promuovere pezzi musicali e teatrali per bambini. I diversi artisti vengono da diverse culture e si sono incontrati in Ticino durante i loro studi presso la Scuola Universitaria di Musica a Lugano e la Scuola Teatro Dimitri a Verscio. Lo spettacolo Pierino e il lupo è il primo pezzo che viene proposto in modo completamente indipendente dagli artisti: Lello Narcisi, flauto Luca Stocco, oboe Satoko Tsujimoto, clarinetto Orsolya Juhasz, fagotto Megan McBride, corno Heike Möhlen, narratrice Pierino e il lupo con la compagnia Lupus in fabula spettacolo musicale di Sergej Prokofiev (op. 67) direzione artistica di Fabrizio Pestilli dai 3 anni Pierino e il lupo è una fiaba musicale per tutta la famiglia. Il piccolo Pierino avventuratosi fuori dal recinto di casa - a dispetto delle raccomandazioni del nonno - si trova di fronte un grosso lupo… La famosa musica di Prokofiev viene interpretata da un quintetto di fiati e una narratrice. La messa in scena è allo stesso tempo semplice e originale: invece di essere nascosti nella buca dell’orchestra, i cinque musicisti agiscono sul palco e creano con la narratrice un mondo pieno di piccole invenzioni e sorrisi e, soprattutto, lasciano tanto spazio all’immaginazione del pubblico. 46 PROGRAMMA.indd 46 14.7.2008 16:52:10 Pierino e il lupo 47 PROGRAMMA.indd 47 14.7.2008 16:52:11 Alessandra, Silvana e Gaby 48 PROGRAMMA.indd 48 Alessandra Ardia Alessandra Ardia nasce nel 1968. Dal 1994 segue atelier sul racconto con Roberto Anglisani, Laura Curino, Didier Kowarsky, Hassane Kassì Kouyaté e Jihad Darwiche collabora come attrice col Gruppo Confabula. Nel 1997 ottiene il diploma alla Scuola Teatro Dimitri di Verscio, dove attualmente collabora come insegnante per i corsi estivi. Vanta collaborazioni con diverse compagnie fra cui il Trickster Teatro di Novazzano l’Associazione Giullari di Gulliver. Ha collaborato alla direzione artistica delle prime edizioni del festival di Arzo. Silvana Gargiulo Silvana Gargiulo nasce nel 1971. Frequenta la scuola di recitazione Quelli di Grock, il corso per Operatori Tecnici e Interpreti Linguaggio Gestuale a Milano, la Scuola Teatro Dimitri e, successivamente, entra a far parte della compagnia della scuola. Nel 2003 lavora con il Circo Monti, come clown protagonista. Qui conosce il regista e comico Ueli Bichsel, con il quale crea il duo tragicomico Ueli Bichsel e Silvana Gargiulo. Con Gaby Lüthi prepara una nuova produzione di teatro narrato in lingua dei segni Di tutto e di piume, liberamente tratto dalle fiabe di tutto il mondo. Gaby Lüthi Gaby Lüthi nasce nel 1971 e approda all’arte di narrare storie nel 1992 con il gruppo Confabula, dell’Associazione Giullari di Gulliver. Nel 1995 lavora con la Compagnia Teatrodanza Tiziana Arnaboldi. Si diploma come educatrice (1995) e come interprete in lingua dei segni (1998). Nel 2004 conclude la formazione in danza sensibile e inizia la collaborazione con Silvana Gargiulo, con Di tutto e di piume. Nel 2006 presenta con Alessandra Ardia Gian Corpospino e le Sanche panze, una danzereccia analisi della spinosa condizione della gravidanza. 14.7.2008 16:52:11 49 Questo spettacolo nasce dall’unione creativa di tre donne che hanno in comune una forte passione per il teatro, la narrazione, la musica, il canto, la danza e la lingua dei segni. È dunque uno spettacolo che si vuole raccontare a tutti, superando quei confini e quei pregiudizi che la lingua parlata a volte crea, lasciando al pubblico la possibilità di farsi trasportare sulle ali della propria immaginazione, sui cavalli alati di queste principesse finora sconosciute, ma che ora sono pronte a prendere il loro applauso. Tre donne che, attraverso la voce, la fisicità e le manie di queste principesse, raccontano con humour e poesia ciò che può impedire alle parti più nobili e preziose che ognuno ha dentro di sé di mostrarsi in tutta semplicità e fierezza, né più, né meno! Né più né meno Né più né meno di e con Alessandra Ardia, Silvana Gargiulo e Gaby Lüthi musiche di Marco Fratantonio, Nina Dimitri e Daniele Lüthi dai 5 anni PROGRAMMA.indd 49 14.7.2008 16:52:11 Margherita Coldesina 50 PROGRAMMA.indd 50 Margherita Coldesina Margherita Coldesina ha 25 anni. Tra il 2000 e il 2006 segue vari percorsi e stage di formazione teatrale. Vanta diverse esperienze lavorative in ambito televisivo e cinematografico. Nel 2007 fonda la Compagnia FemmeThéâtrale, un movimento artistico libero e indipendente. Il mandato di FemmeThéâtrale è esclusivamente artistico, volto a proporre, promuovere e diffondere spettacoli teatrali, iniziative artistiche, incontri culturali e sperimentazione. Olga liberamente tratto dal romanzo di Chiara Zocchi con Margherita Coldesina regia di Rocco Di Gioia dai 9 anni Prima creazione della neonata casa di produzione FemmeThéâtrale, questo spettacolo è liberamente tratto dal romanzo Olga di Chiara Zocchi, caso editoriale nel 1996, pluripremiato e tradotto in numerose lingue. Il monologo porta in scena la storia di Olga, una bambina di 8 anni in una famiglia difficile, raccontandola attraverso i suoi occhi e le sue parole, con un linguaggio nuovo e disarmante. Con una scenografia minimale ma evocativa, e ispirandosi al teatro di narrazione, l’Olga di Margherita Coldesina, al suo esordio nel campo del monologo, è allo stesso tempo bambina e donna, innocente e smaliziata, riservata e diretta, e ci offre la possibilità di guardare le cose del mondo da un altro 14.7.2008 16:52:12 Olga della madre, la rudezza del padre, la maldestra saggezza del postino, l’involontaria simpatia dell’avvocato. 51 punto di vista, sincero e surreale. Nel monologo, l’attrice dà voce e corpo alla protagonista, veste i panni di tutti i personaggi della storia e rievoca la tenerezza PROGRAMMA.indd 51 14.7.2008 16:52:12 Roberta Sferzi Roberta Sferzi Angelo Roberta Sferzi si diploma in di e con Roberta Sferzi recitazione alla Scuola Regionale di Teatro del Veneto e ottiene la Angelo è un monologo teatrale laurea in filosofia. Studia e lavora che prende il titolo dal nome del con diversi maestri internazionali. protagonista, un ragazzino, Si occupa di traduzioni e pubblica interpretato dall’attrice-autrice. testi sul teatro. È il racconto di una vicenda Nel 2007 vince il concorso familiare tragica e banale, drammaturgico Per voce sola e il ambientata in un non bene Premio Tuttoteatro.com alle arti identificato paese del litorale sceniche Dante Cappelletti con il veneto, una comunità a malapena recente monologo Angelo, la sua sfiorata dal cosiddetto “miracolo prima esperienza drammaturgica. del nord-est”, ma non immune dagli effetti di una globalizzazione capillare. Dal racconto del protagonista, discontinuo, incoerente, pieno di sospensioni e divagazioni, apprendiamo dell’abbandono del padre, della morte della madre e del suo stesso - vero o presunto - suicidio. Angelo è portavoce inconsapevole di una 52 PROGRAMMA.indd 52 comunità in via di disgregazione, dove il videopoker ha sostituito 14.7.2008 16:52:13 dance popolano l’immaginario erotico maschile e i pettegolezzi sul vicinato si mescolano al gossip televisivo. Il suo racconto è un’alternanza continua di luoghi comuni, leggende metropolitane, Angelo la briscola, le ballerine di lap notizie pescate da internet e improvvise sospensioni, disarmanti verità, momenti in cui la disperazione, giunta a un grado paradossale, assume risvolti 53 vagamente comici. PROGRAMMA.indd 53 14.7.2008 16:52:13 Silvia Nanni 54 PROGRAMMA.indd 54 Silvia Nanni Nel suo percorso formativo, Silvia Nanni affronta molteplici linguaggi teatrali a partire dal teatrodanza. Sperimenta poi mondi diversissimi dalla Commedia dell’Arte allo studio della voce, ai laboratori di drammaturgia. Nel 2004 ottiene la menzione come migliore attrice al Premio Stregagatto. Attualmente collabora con alcune compagnie professionali italiane in produzioni di prosa e di teatro per ragazzi. Rudj Maria Todaro Attore e regista della Compagnia OndaR di Mestre, lavora presso Il Gran Teatro La Fenice di Venezia in qualità di mimo e attore e partecipa a produzioni di Commedia dell’Arte. Cura la sua formazione sul teatrodanza e sull’uso della maschera frequentando diversi seminari e si avvicina agli strumenti del dramaturg (scelta di testi per la rappresentazione, eventuale traduzione, riduzione o adattamento di opere in stretto contatto con il regista). OndaR OndaR, gruppo artistico di Mestre, è costituito da un nucleo teatrale e uno musicale che spesso interagiscono nella creazione di eventi e spettacoli. Il nucleo teatrale, diretto da Silvia Nanni e Rudj Maria Todaro, persegue un teatro basato sulla trasversalità del linguaggio, dalla Commedia dell’Arte alla narrazione, al teatrodanza, generi su cui il gruppo si è formato e che continua a utilizzare nella produzione e nella didattica. Famiglie da legare di e con Silvia Nanni regia di Rudj Maria Todaro «El mato fa rider in piaza e pianzer in casa» dice un proverbio veneto. Un matto per strada prima o poi lo incontrano tutti. Ma chi sa com’è la sua casa, come vive la sua famiglia? 14.7.2008 16:52:13 Famiglie da legare esserlo. In qualunque angolo del mondo. Allora la casa del matto un giorno potrebbe essere la nostra. Oppure lo è già. Ma nessuno lo sa, nessuno deve sapere. Perché se in piazza il matto fa ridere, in casa fa piangere in silenzio. Tante storie simili scorrono parallele, ignote le une alle altre, eppure far conoscere queste storie può rompere il silenzio che separa le famiglie tra loro e verso l’esterno. Può servire a comunicare, ad aiutarsi, a stringere legami. Perché legare non vuol dire solo imprigionare, ma anche unire. 55 Forse si pensa ancora che la casa del matto sia il manicomio e la sua famiglia tutti gli altri matti che ci vivono dentro. Una volta, per legge, l’individuo che era pericoloso o dava pubblico scandalo veniva classificato come matto e tenuto, anche con la forza, in manicomio. Dal 1978, con la legge Basaglia, quei matti e quei manicomi non esistono più. Ma la malattia mentale non è scomparsa. Secondo il rapporto 2001 dell’Organizzazione mondiale della sanità, un individuo su quattro è matto o potrebbe PROGRAMMA.indd 55 14.7.2008 16:52:13 Imprese per la cultura Il progetto Imprese per la cultura Il Festival di narrazione Racconti di qui e d’altrove propone il marchio Imprese per la cultura alle aziende che scelgono di profilarsi attraverso il sostegno alle attività culturali che si svolgono nel territorio in cui operano, superando la pratica della sponsorizzazione occasionale per intraprendere la via della comunicazione culturale. Una collaborazione in evoluzione Imprese per la cultura sono gli imprenditori della regione che affiancano l’Associazione Cultura Popolare e l’Associazione Giullari di Gulliver diventando promotori del Festival di narrazione Racconti di qui e d’altrove, per contribuire attivamente a trasfor- 56 PROGRAMMA.indd 56 mare l’impegno culturale in un carattere distintivo. 14.7.2008 16:52:13 Associazione viti vinificatori del monte san giorgio - Meride cantine latini Sa - tremona Coibentazioni SA - Stabio DoS Informatica e elettronica SAgl www.dosinformatica.com - Besazio Fieni Danilo SA - Tremona Giuliani Sa - consulenze tecniche/ termopompe - Mendrisio Ristorante Pizzeria al Torchio Antico - Arzo 57 Robbiani Pierluigi SA - impianti elettrici - Rancate Imprese per la cultura Le Imprese per la cultura sono: PROGRAMMA.indd 57 14.7.2008 16:52:13 La manifestazione gode del sostegno di: 58 PROGRAMMA.indd 58 Comune di Arzo Associazione svizzera per la protezione dell’infanzia 14.7.2008 16:52:14 partner logistici 59 in collaborazione con: Club ‘74 OSC Mendrisio PROGRAMMA.indd 59 14.7.2008 16:52:15 grafica Dina Dasoki tratto logo 2008 Ileana Colomberotto Maffioretti PROGRAMMA.indd 60 14.7.2008 16:52:15