IX FESTIVAL INTERNAZIONALE DI NARRAZIONE

annuncio pubblicitario
IX FESTIVAL INTERNAZIONALE DI NARRAZIONE
PROGRAMMA.indd 1
Racconti di qui e d’altrove
agosto
28 - 31
ad Arzo
2008
Arzo, Besazio,
Meride, Tremona
h
rrazione.c
valdina
www.festi
Associa
.ch
ww.giullari
ulliver • w
llari di G
zione Giu
Associazione Cultura Popolare • www.acpnet.org
14.7.2008 16:51:56
sommario
Biglietti
Notiziario gastronomico e mappa di Arzo
Programma
Corte dei miracoli
il Postale del Tempo
Musica Aurora
Orchestrina Katerinke
3
4-5
6-11
12-13
14-15
16
17
Blues e Giungla per una serata giovane
18
Corte sensibile
19
Narratori
2
PROGRAMMA.indd 2
pagina
Alberto Nicolino
Alberto García Sánchez
Betty Colombo e Gessica Ambrosetti
Carlo Ottolini con Elena Confortini
Confabula
Piera Gianotti ed Emanuel Rosenberg
Franco Rau
Compagnia Veronica Crociani
Andrea Brugnera
Tim Bowley e Casilda Regueiro
Claudio Guain
Roberto Anglisani
Claudio Madia
Lupus in fabula
Ale Ardia, Silvana Gargiulo e Gaby Lüthi
Margherita Coldesina
Roberta Sferzi
Silvia Nanni
Imprese per la cultura
Sostenitori
20-21
22-23
24-25
26-27
28-29
30-31
32-33
34-35
36-37
38-39
40-41
42-43
44-45
46-47
48-49
50-51
52-53
54-55
56-57
58-59
14.7.2008 16:51:56
Tessera Amico del Festival
CHF 30.Ingresso gratuito a tutti gli
spettacoli diurni e preserali
sabato e domenica*.
Riduzione sui biglietti degli
spettacoli serali CHF 20.invece di CHF 25.La tessera si può acquistare
presso le casse del Festival o
richiedere alla segreteria dell’ACP
di Balerna:
tel. +41(0)91 683 50 30
* fino a esaurimento dei posti
a disposizione
PROGRAMMA.indd 3
Prenotazione
Segreteria ACP - Balerna
tel. +41(0)91 683 50 30
biglietti
Spettacoli serali
CHF 25.CHF 20.- con tessera Amico del
Festival
sabato sera
CHF 15.- per i giovani fino
ai 25 anni
Prevendita biglietti
Libreria Fantàsia - Balerna
Libreria dei Ragazzi - Mendrisio
Libreria Voltapagina - Lugano
Segreteria ACP - Balerna
In caso di pioggia
Gli spettacoli serali si terranno
al Teatro del Centro Sociale di
Casvegno, Clinica Psichiatrica
Cantonale di Mendrisio.
Nell’incertezza telefonare al n.
1600 a partire dalle ore 19.00.
Il programma generale è
ottenibile alla Corte info o
consultando il sito
www.festivaldinarrazione.ch.
Orari Corte info
venerdì: 17.00 - 21.30
sabato: 10.00 - 19.00
20.30 - 21.30
domenica: 10.00 - 19.00
3
Giornaliera
(spettacoli diurni e preserali
sabato e domenica)*
dai 3 a 5 anni gratis
dai 6 a 17 anni CHF 5.dai 18 anni
CHF 10.-
14.7.2008 16:51:56
notiziario gastronomico
Boris e la sua équipe vi
stupiranno con deliziosi piatti di
fine estate al Punto Ristoro
venerdì sera fino alle 21.00
sabato dalle 11.00 alle 21.00
e domenica dalle 11.00 alle 20.00
(coperto in caso di pioggia!).
Il bar Don Rodrigo aprirà
venerdì dopo lo spettacolo in
piazza fino alla 1.00,
sabato dalle 14.00 alla 1.00,
e domenica dalle 14.00 alle 24.00
con una pausa durante gli
spettacoli serali.
I bambini potranno recarsi
all’Emerenda Corte
per una buona merenda
4
PROGRAMMA.indd 4
dalle 16.00 alle 16.45.
14.7.2008 16:51:56
mappa di Arzo
etta
La Perf
B
A
H
I
G
F
a
Cav
P
C
D
E
P
Itali
a
A. Corte Solari
F. Corte dell’Aglio
B. Piazza
G. Corte dei miracoli
C. Punto Ristoro / Emerenda Corte
H. Informazione e vendita biglietti
D. Bar Don Rodrigo
I. Cava del Broccatello
E. Corte Sensibile
PROGRAMMA.indd 5
P
Besa
zio
5
P
14.7.2008 16:51:56
giovedì 28
in cava
10.30
15.00
16.45
18.00
21.30
6
PROGRAMMA.indd 6
Alberto Nicolino
Stirru - La discesa
Fasce d'età degli spettatori:
spettacoli per bambini
spettacoli per tutti
spettacoli per giovani e adulti
14.7.2008 16:51:56
10.30
15.00
venerdì 29
in Piazza
16.45
il Postale del tempo &
Musica Aurora
la Banda di Arzo
21.15
Alberto Garcìa Sánchez
Johan Padan à la
découverte des
Amériques
in francese
7
18.00
PROGRAMMA.indd 7
14.7.2008 16:51:56
sabato 30
in Piazza
10.30
il Postale del tempo
15.00
Betty Colombo e Gessica Ambrosetti
Le storie impigliate
dai 4 anni
Carlo Ottolini
Il nuvolo innamorato
dai 7 anni
16.45
Confabula & BootstrapTrio
Confabula in jazz
dagli 8 anni
Piera Gianotti e Emanuel Rosenberg
Tredicino
dai 5 anni
19.30-20.45
21.15
8
PROGRAMMA.indd 8
corte dell’Aglio
Compagnia Veronica Cruciani
Ballare di lavoro
Claudio Guain
Blues
dai 10 anni
&
Roberto Anglisani
Giungla
dai 10 anni
Fasce d'età degli spettatori:
spettacoli per bambini
spettacoli per tutti
spettacoli per giovani e adulti
14.7.2008 16:51:57
Confabula
Bella infinita
dai 5 anni
Alberto Nicolino e Enzo Giuliana
Rimuovere la memoria
Indagine sullo spettacolo Stirru
Franco Rau
Maturo
dai 7 anni
Racconti di qui e d’altrove
Storie di lavoro e di memoria
Andrea Brugnera
I dieci comandamenti
Tim Bowley e Casilda Regueiro
Cuentos desde la Torre de Babel
in inglese e spagnolo
Alla manifestazione sarà presente il gruppo musicale Orchestrina Katerinke.
PROGRAMMA.indd 9
corte Sensibile
sabato 30
corte dei miracoli
9
corte Solari
14.7.2008 16:51:57
domenica 31
in Piazza
corte dell’Aglio
10.30
il Postale del tempo
15.00
Claudio Madia
Rime per gli occhi
dai 3 anni
Lupus in fabula
Pierino e il lupo
dai 3 anni
16.45
Alessandra, Silvana e Gaby
Né più né meno
dai 5 anni
Margherita Coldesina
Olga
dai 9 anni
19.30-20.45
Roberta Sferzi
Angelo
21.15
10
PROGRAMMA.indd 10
Fasce d'età degli spettatori:
spettacoli per bambini
spettacoli per tutti
spettacoli per giovani e adulti
14.7.2008 16:51:57
Carlo Ottolini
Il nuvolo innamorato
dai 7 anni
il Postale del tempo
Racconti dietro le quinte
Piera Gianotti e Emanuel Rosenberg
Tredicino
dai 5 anni
Racconti di qui e d’altrove
Kossi Komla Ebri
cittadino del Togo e del mondo
Silvia Nanni
Famiglie da legare
Andrea Brugnera
I dieci comandamenti
Alla manifestazione sarà presente il gruppo musicale Orchestrina Katerinke.
PROGRAMMA.indd 11
corte Sensibile
domenica 31
corte dei miracoli
Tim Bowley e
Casilda Regueiro
Cuentos desde
la Torre de Babel
in inglese e spagnolo
11
corte Solari
14.7.2008 16:51:57
corte dei miracoli
12
PROGRAMMA.indd 12
Corte dei miracoli
Gli incontri pomeridiani fra
ospiti di qui e d’altrove, fra ospiti
non professionisti e l’affezionato
pubblico nella Corte dei miracoli,
sono parte integrante del Festival
di narrazione.
La Corte dei miracoli è un luogo
dove passato e presente a volte
si confondono, dove riaffiorano
emozioni, dove i tempi andati
si trasformano in un racconto
concreto e poetico insieme, a
volte senza tempo né luoghi,
come esperienza e sentimento
comune alla vita. Da ormai
otto anni, nella corte vengono
proposte testimonianze preziose
che si collegano al territorio,
con un occhio attento al tema
dominante del Festival.
per rimettere al centro
l’esperienza di una comunità
solidale, di un cambiamento
responsabile e di una crescita
della collettività.
Negli ultimi anni si è cercato di
raccontare inoltre i percorsi e
la ricerca, non solo teatrale e
artistica ma soprattutto umana e
antropologica, che ha portato alla
realizzazione di uno spettacolo
proposto nel programma.
Il teatro non è solo un fatto
culturale, da sempre fare teatro
ha risvolti sociali in particolari
progetti educativi e di sviluppo
di una comunità. La narrazione
si situa bene in questi contesti e
percorsi, nei quali il teatro come
fattore sociale è determinante
14.7.2008 16:51:57
Domenica 31 alle 15.00
Dietro le quinte del Postale
del tempo, progetto del
Festival di narrazione con
PROGRAMMA.indd 13
Domenica 31 alle 16.45
Chiude gli incontri sulle
relazioni umane, fil rouge di
questa edizione del Festival di
narrazione, Kossi Komla Ebri,
cittadino del Togo e del mondo,
marito e padre multikulti, medico
a Erba, scrittore e animatore
sociale per l’integrazione
culturale e sociale, narratore di
storie di qui e d’altrove.
corte dei miracoli
Sabato 30 alle 16.45
Storie di lavoro e
di memoria
Incontri con operai di qui e
d’altrove, di lavori dimenticati o
nascosti. Storie di contrabbando
con “il maestro della bricolla”
Fernando Bossi e con Bruno
Soldini, documentarista e
testimone esperto.
la collaborazione del Teatro
Popolare Europeo, premiato
dalla Fondazione svizzera per la
cultura Pro Helvetia «echos cultura popolare per domani».
Il viaggio del Postale, iniziato
nella primavera del 2008 è un
percorso articolato e complesso
sul tema delle tradizioni, svolto
con cinque sedi di scuola dell’
infanzia ed elementare e con
la Musica Aurora di Arzo. Nella
Corte dei miracoli si raccontano
liberamente la regista Alessandra
Rossi Ghiglione, gli artisti, i
testimoni, i docenti, gli alunni,
i musicisti e gli organizzatori.
13
Sabato 30 alle 15.00
Rimuovere la memoria
Indagine per lo spettacolo Stirrula discesa
Nella Corte dei miracoli, Alberto
Nicolino - ricercatore, autore
e attore di Stirru - La discesa
(spettacolo di apertura del
Festival) parla con Enzo Giuliana,
un ex minatore zolfataro di
Sommatino in Sicilia, delle
proprie indagini sulla storia delle
zolfare siciliane e della memoria
dimenticata.
14.7.2008 16:51:57
il Postale del Tempo
14
PROGRAMMA.indd 14
Arriva ad Arzo accompagnato
dalla Musica Aurora, il Postale
del Tempo, un autentico postale
trasformato in un carro di guitti
e in un caravanserraglio di storie,
canti e oggetti del tempo che fu.
Una festa teatral-musicale con
parata e spettacolo che porta in
scena con ironia e poesia la tradizione e la cultura popolare, dalla
valle di Blenio al Malcantone, dalla valle Verzasca al Mendrisiotto.
“Ma sì, il tempo è anche una storia
e noi ne abbiamo di straordinarie:
storie di bambini e di spazzacamini, di minatori e di sognatori,
ma abbiamo anche la grande
Storia…”
il Postale è uno spettacolo e,
insieme, una surreale cerimonia
funebre: i guitti sono arrivati sulla
piazza per seppellire l’ultimo
pezzo di quel che fu il loro vecchio mezzo di trasporto. E, come
accade in tante parti del mondo,
il funerale si trasforma in una
cerimonia festosa e dell’autopo-
stale si raccontano protagonisti,
modelli e soprattutto si celebra,
attraverso la sua icona, quella vita
quotidiana fatta di storie tutte
umane di infanzia, di lavoro, di
amori e di dolori che appartengono alla Svizzera e al mondo
intero.
Poiché un viaggio nel tempo
degli uomini è sempre un viaggio
alle radici della nostra umanità,
il Postale è anche un interrogativo sul nostro presente e sul
nostro futuro: attraverso il teatro
ci chiediamo con tenerezza, con
un pizzico di follia e con molta
allegria chi siamo e dove stiamo
andando. I bambini e gli adulti.
“E, allora, da noi che bambini non
siamo più, ma che a tratti ancora
ce lo ricordiamo, un augurio per voi
tutti di ritrovare anche soltanto per
un momento quel tempo nostro
antico dove tutto era fino in fondo
vero.”
14.7.2008 16:51:57
scenografo e artigiano delle installazioni, Casa degli Alfieri
Annamaria Lupi
organizzazione e coordinamento
in collaborazione con:
le sedi scolastiche di Ambrì,
Cugnasco-Gerra, Olivone, Sessa,
Stabio
i musicanti della Musica Aurora
il Maestro Edy Ponti
echos
Maurizio Agostinetto
Attori:
Antonella Enrietto
Luciano Gallo
Alberto Pagliarino
Dina Dasoki
Andrea Della Neve
Moira Dellatorre
Yasha Ememzadeh
Daniele Lüthi
Alessandra Ardia
Diego Willy Corna
con la partecipazione dei
tirocinanti del Master in
Teatro Sociale e di Comunità
dell’Università di Torino
KIWANIS
MENDRISIOTTO
PROGRAMMA.indd 15
15
Alessandra Rossi Ghiglione
regista, drammaturga,
fondatrice del Teatro Popolare
Europeo (TPE!),
www.teatrosocialedicomunita.unito.it
14.7.2008 16:51:58
Musica Aurora
Musica Aurora
ristrutturata di recente e tuttora
In collaborazione con «echos -
sede della banda. Durante gli
cultura popolare per domani»:
Anni ’60, la banda conosce una
il Postale del Tempo
crisi e rimane con pochi elementi
anziani. Spronato dai colleghi
La musica Aurora di Arzo viene
musicanti, il giovane Edy Ponti
fondata nel 1921 da entusiasti
segue poi i corsi di direzione e
musicanti, tra i quali figurano
prende in mano le redini della
Piffaretti, Boldini e Bustelli. I tre
fanno parte delle numerose
società. Per il maestro, la banda
vuole e deve essere la voce
maestranze d’arte che, dai paesi
del paese. Con questa ferma
della Montagna, sono emigrati
convinzione, per farla rinascere,
al nord. Già a quei tempi
crea la scuola allievi, seguendoli
entrano nelle bande cittadine di
personalmente sino agli esami
Zurigo e di Sciaffusa, diretta dal
finali e all’entrata nell’organico.
maestro ticinese Gian Battista
Inoltre, analogamente ad altre
Mantegazzi. Per allietare le serate
società consorelle, consente
degli emigranti, i musicanti si
anche l’ammissione di giovani
riuniscono “in bandella” nei
ragazze. Oggi, il corpo musicale
quartieri da loro abitati. Durante
è composto da una quarantina
i mesi invernali tornano in paese
di elementi, di cui un terzo è
e con entusiasmo si dedicano
composto da ragazze e giovani
alla preparazione del concerto
madri di famiglia.
di gala per la popolazione. Gli
16
PROGRAMMA.indd 16
emigranti stessi si adoperano per
costruire la casa della musica,
14.7.2008 16:51:58
Orchestrina Katerinke
uso più canonico degli strumenti
musicali, si inseriscono suoni di
trombette, fischietti a coulisse,
richiami per anatre e campanacci:
per i Katerinke suonare insieme
significa innanzi tutto divertirsi e
divertire.
Il gruppo si compone di Livia
Auguadro alla chitarra e al
violoncello, Francesca Lipari al
flauto traverso e all’ottavino,
Andrea Pizzamiglio all’organetto
diatonico e alla chitarra e Camilla
Uboldi al mandolino e al violino.
17
Orchestrina Katerinke
L’orchestrina Katerinke nasce
nel 2007 dall’incontro di quattro
musicisti di diversa provenienza
con, in comune, la passione per la
musica popolare.
Il repertorio del gruppo è
costituito principalmente da brani
tradizionali di origine europea e
spazia da un melanconico valzer
francese a una vivace melodia
klezmer, da un charleston
Anni ’30 fino a vere e proprie
musiche da ballo. Accanto a un
PROGRAMMA.indd 17
14.7.2008 16:51:59
Blues e Giungla per una serata giovane
Jack e Muli saranno i protagonisti
BLUES
di una serata speciale dedicata
da un’idea di Claudio Guain e
al pubblico giovane sabato sera
Bruno Stori
in piazza. Le loro storie, narrate
con Claudio Guain
dalla voce di Claudio Guain e
testo di Bruno Stori
Roberto Anglisani, ci raccontano
chitarra, batteria e voce:
due percorsi di crescita in luoghi
Paolo “Little Paul” Venturi
e tempi diversi. Una storia di ieri
regia di Bruno Stori
e una di oggi, una di qui e una
(vedi pagina 40)
d’altrove: la medesima fuga da
una realtà di violenza e di sopraf-
GIUNGLA
fazione, la medesima rivolta per
di Roberto Anglisani e
rivendicare il diritto alla vita, un
Maria Maglietta
appello unanime per richiamarci
con Roberto Anglisani
al dovere di difendere sempre i
musica di Mirto Baliani
valori della pace e della giustizia
regia di Maria Maglietta
ancora troppo spesso negati
(vedi pagina 42)
anche ai bambini e ai giovani.
sto
go
30 a
18
PROGRAMMA.indd 18
dalle
2008
21.00
Prezzo speciale CHF 15.per i due spettacoli per
giovani fino ai 25 anni.
La serata è organizzata in
collaborazione con projuventute.
14.7.2008 16:52:00
raccogliere informazioni su alcune
Festival di narrazione, la Corte
associazioni che si occupano
sensibile è aperta al pubblico
di prevenzione primaria e che
dei più piccolini (dai 0 ai 6 anni
sono vicine ai genitori e ai loro
accompagnati da un adulto).
bambini nel processo di crescita
Durante la prima esperienza
e di conoscenza reciproca.
dello scorso anno, la corte si
La corte si trova all’entrata del
è rivelata un importante luogo
paese ed è aperta
sabato 30 e domenica 31
dalle 13.30 alle 18.00.
d’incontro che ha permesso di
rispondere ai bisogni dei più
piccoli.
Anche quest’anno la corte
dispone di un’area allattamento
corte sensibile
Anche a questa edizione del
e fasciatoio, di un angolino
morbido e di alcune installazioni
che accompagnano i bambini e i
loro genitori in un piccolo viaggio
sensoriale e narrativo. Chiunque
- genitori, nonni, bambini, docenti,
narratori o sognatori – ha la
possibilità di raccontare una
storia a un improvvisato pubblico
di piccoli occhi, piccole orecchie
caloroso invito a tutti!
Vi è inoltre la possibilità di
PROGRAMMA.indd 19
19
e piccoli cuori… e questo è un
14.7.2008 16:52:03
Alberto Nicolino
20
PROGRAMMA.indd 20
Alberto Nicolino
Alberto Nicolino ha frequentato
la scuola del Teatro del Sole di
Milano ed è attore e autore
teatrale dal 1998. Il suo primo
spettacolo è Hruodlandus, libera
rotolata medievale, presentato ad
Arzo nel 2002, una rivisitazione
dell’Orlando furioso raccontato
da Italo Calvino, scritto e messo
in scena con Enrico Messina e
prodotto dall’Armamaxa Teatro.
Nel 2000 comincia a viaggiare
in Sicilia, dove porta avanti due
grandi progetti: Kalatrasi,
presentato ad Arzo nel 2003, e
Stirru.
L’interesse per le forme espressive dell’oralità lo porta a
realizzare attività di ricerca dalle
quali nascono E lu cuntu camina,
un CD con una selezione di
racconti e musiche registrati dagli
ex contadini e, soprattutto, lo
spettacolo Kalatrasi: per cuntare
ci vuole un cervello, un viaggio
surreale alla ricerca dell’arte del
cunto popolare, con i musicisti
della Piccola Compagnia delle
Serenate.
Dalle ricerche sul mondo delle
zolfare nasce invece il secondo
progetto, in cui prima realizza
il film-documentario e la
pubblicazione Stirru - Racconti
di zolfo, con i canti e i racconti
degli ex zolfatari, e poi scrive
e interpreta Stirru - La discesa,
spettacolo finalista al Premio
Riccione per il Teatro 2007 e al
Premio Ustica per il Teatro 2007.
Dal 2008 collabora con Cristina
Pileggi, che si occupa dell’attività
organizzativa e promozionale.
Stirru - La discesa
di e con Alberto Nicolino
allestimento di
Sebastiano Romano
regia di Ambra D’Amico
Lo spettacolo è una fusione di
fatti realmente accaduti e di
invenzioni fantastiche.
Andrew è figlio di una donna
emigrata a New York e arriva in
Sicilia per un’eredità inattesa. Qui
scopre particolari inquietanti sulla
morte di suo zio Asaro, avvenuta
14.7.2008 16:52:03
PROGRAMMA.indd 21
La serata è
organizzata in
collaborazione
con Unia
Prezzo ridotto
(CHF 20.-)
presentando la
tessera Unia
Stirru - La discesa
Non sono quadri a se stanti, ma
gli elementi di un ingranaggio
più grande, che è la storia, la fitta
trama di relazioni e di eventi che
corre verso lo svelamento della
verità.
Luci, musiche ed elementi
scenografici assecondano i
numerosi cambi di atmosfera,
in cui si passa dal registro quasi
comico dell’inizio all’intensità
drammatica finale.
21
tempo prima in una tragedia
mineraria. Cerca informazioni, ma
si perde in una ragnatela di eventi
surreali finché viene costretto a
scendere nella vecchia miniera
abbandonata.
È l’inizio di un viaggio nel
sottosuolo. Andrew incontra i
fantasmi dei protagonisti di quelle
vicende che gli svelano il perché
della strana eredità, i segreti sulla
morte dello zio Asaro e su sua
madre. Ma scoprire la verità vuol
dire mettere in discussione la
propria identità.
Le dolorose vicende personali
si specchiano in un desolante
quadro di rimozione sociale:
una comunità in crisi che per
interesse o rassegnazione ha
accettato di rimuovere la propria
storia.
Le trasformazioni della voce
e del corpo, l’uso alternato
di italiano, siculo-americano e
siciliano permettono all’attore
di passare da un personaggio
all’altro: il becchino, Andrew,
lo scheletro di Peppe Granito,
donna Lucia, Liborio, Argento...
14.7.2008 16:52:03
Alberto García Sánchez
22
PROGRAMMA.indd 22
Alberto García Sánchez
Il percorso di Alberto García
Sánchez inizia a Barcellona,
dove partecipa alla creazione di
alcuni spettacoli incentrati sul
ruolo dell’attore, sul contatto
diretto con il pubblico e
sull’improvvisazione, spettacoli
presentati in tutta la Spagna e in
alcuni paesi dell’America latina.
Fra il 1991 e il 1993, si forma alla
Scuola internazionale di teatro
Lassaad di Bruxelles. In seguito,
partecipa a diverse creazioni
con le compagnie belghe La
Sonnette, Théâtre Attrape,
Praxis Théâtre e Dolle Maandag.
Con la compagnia Lassaad e il
MaterialTheater di Stoccarda
partecipa alla creazione di vari
spettacoli. Dal 1996, affianca
al lavoro di attore quello di
scenografo con il MaterialTheater,
la compagnia Le Chien Qui
Tousse, l’Espace Masolo a
Kinshasa e, specialmente, con la
narratrice Michèle Nguyen, con
la quale collabora alla creazione
di nuovi spettacoli. Si occupa
inoltre della messa in scena di
uno spettacolo realizzato dai
prigionieri del carcere Saint Gilles
di Bruxelles e di Le Cadeau,
un progetto internazionale
con attori francesi, tedeschi e
congolesi.
Diventa a sua volta attore
nello spettacolo di Dario Fo
Johan Padan à la découverte des
Amériques, presentato in Belgio,
Germania, Svizzera, Canada,
Francia, Spagna, a Cuba e nella
Repubblica democratica del
Congo.
Johan Padan à la découverte
des Amériques
di e con Alberto García Sánchez
dal testo di Dario Fo
in francese
Per la creazione di questo lavoro
teatrale Dario Fo si è in gran
parte ispirato alla testimonianza
che ci ha lasciato, ai tempi di
Cristoforo Colombo, il marinaio
e ufficiale di giustizia Alvar Nuñez
Cabeza de Vaca nel suo racconto
Naufrages – Cabeza de Vaca. In
quest’ultimo, il marinaio rievoca
14.7.2008 16:52:03
PROGRAMMA.indd 23
Johan Padan à la découverte des Amériques
Johan Padan à la découverte
des Amériques ci propone una
riflessione sulla storia. Ma se
Dario Fo, ancora una volta, volge
il suo sguardo al passato, lo fa per
parlarci meglio dell’oggi. Questa
pièce si rivela così un testo in
difesa del diritto dei popoli
a resistere, tanto agli invasori
“catechismo alla mano”, quanto
alle invasioni imposte dalla logica
del mercato.
23
in prima persona le avventure,
allo stesso tempo tragiche e
grottesche, di un naufragio,
durante il quale sopravvivono
solo cinque marinai.
Johan Padan si ritrova imbarcato
per le Indie su una delle caravelle
della quarta spedizione di
Colombo. È proprio attraverso
gli occhi di questo beau salaud,
originario della valle del Po, che
Dario Fo ci offre uno sguardo
alternativo sulla Conquista.
Quando si parla della conquista
dell’America, da qualsiasi
orientamento la si affronti, si
tende ad assumere un punto
di vista eurocentrico, il punto
di vista del «noi che abbiamo
portato la cultura, l’ordine,
la religione, il pudore…». Si
dimentica così che “loro”, i popoli
indiani, hanno giocato un ruolo
attivo resistendo agli invasori
portoghesi e spagnoli. Come è
il caso dei Mapuche del sud del
Cile e degli indiani della Florida,
che hanno resistito non meno di
quattro secoli, senza mai perdere
una battaglia.
14.7.2008 16:52:04
Arteatro
24
PROGRAMMA.indd 24
Arteatro
Arteatro viene fondato nel 1999
da Betty ed Enrico Colombo e
si concentra sulla ricerca delle
connessioni fra l’arte figurativa
e il teatro. Produrre spettacoli
e realizzare laboratori, messe
in scena e attività artisticodidattiche partendo dagli stimoli
visivi dell’arte è una metodologia
consolidate dell’Arteatro. L’obiettivo è promuovere e privilegiare
il dialogo del teatro con altre
forme espressive. L’Arteatro
sviluppa progetti educativi
orientati a un diverso modo di
utilizzare e di leggere un libro. Il
libro artistico animato è uno dei
marchi distintivi dell’Arteatro e
diventa un supporto tangibile
per un teatro fatto di storie e di
stimoli usciti dai libri che, perciò,
non si consumano passivamente.
Negli anni sviluppa la passione
per la narrazione e produce
spettacoli per bambini e per
adulti, privilegiando la fiaba e
occupandosi della sua diffusione
nelle scuole e nelle biblioteche.
Da tempo lavora sulle tecniche
di lettura a voce alta e di
narrazione e partecipa a seminari
di approfondimento con Laura
Curino e Roberto Anglisani, con
il quale cura la regia completa
dello spettacolo Canditi e
mandorle tritate, di cui è autrice e
interprete.
Gessica Ambrosetti
Gessica Ambrosetti lavora
all’Arteatro da cinque anni. È
attrice, scenografa e disegnatrice.
Si occupa dei laboratori
didattici per bambini e ha
una vera passione per l’arte
contemporanea.
Betty Colombo
Betty Colombo lavora nel Teatro
dei Burattini di Varese dal 1991,
dove consolida l’esperienza di
burattinaia e di attrice di teatro di
figura accanto a Enrico Colombo.
14.7.2008 16:52:04
25
A volte le storie rimangono
impigliate tra i rami di un albero:
basta saperlo guardare con occhi
curiosi per scoprire le parole
nascoste tra i suoi rami, le storie
che può regalare, le tracce degli
animali che ospita.
L’albero è un libro pronto per
essere sfogliato.
L’albero è uno scrigno perché
nasconde e custodisce i gioielli e
le parole di regni lontani.
L’albero è una casa perché i suoi
rami sono fatti per accogliere,
per giocare in attesa di spiccare
il volo.
L’albero è un palcoscenico dove
piccoli animali si esibiscono in
concerti “bestiali”.
L’albero è il filo conduttore per
raccontare storie di animali, un
filo da tenere ben stretto per
farsi condurre in un mondo da
favola.
Parole, immagini, libri e figure
animate girano nell’aria,
attorcigliandosi intorno al tronco
e a noi.
Storie impigliate
Le storie impigliate:
racconti intorno all’albero
con Betty Colombo e
Gessica Ambrosetti
dai 4 anni
PROGRAMMA.indd 25
14.7.2008 16:52:04
Carlo Ottolini
26
PROGRAMMA.indd 26
Carlo Ottolini
Carlo Ottolini si diploma nel
1992 alla Scuola Civica d’Arte
Drammatica Paolo Grassi di
Milano. Nel 2004 è menzionato,
in occasione del premio
Stregagatto, dall’Ente Teatrale
Italiano come migliore attore del
teatro ragazzi.
Dal 1994 ad oggi, lavora in quasi
tutte le produzioni del Farneto
Teatro di Perugia. Partecipa
inoltre a spettacoli con Marco
Baliani, Gabriele Vacis, Giorgio
Strehler, Maria Maglietta. Dal
2000 collabora con Elsinor,
Teatro Stabile di Ricerca per
l’Infanzia, tenendo letture e
seminari in scuole e biblioteche
e partecipando alle ultime
produzioni di teatro per ragazzi
con la regia di Bruno Stori. Da
anni tiene laboratori di teatro
rivolti ai ragazzi delle scuole
elementari e medie.
Prosegue gli studi all’Accademia
di Musica Franz Liszt di Budapest
e contemporaneamente frequenta i corsi di musica da
camera. Partecipa a corsi di
perfezionamento in Italia e
all’estero con insigni maestri.
Si esibisce in numerose manifestazioni musicali in formazioni
cameristiche. Collabora con
diverse orchestre e ha un’intensa
attività concertistica nelle più
importanti stagioni e sale
d’Europa e del mondo. Nel 2005
si diploma in viola. Da oltre
dieci anni si dedica con passione
all’insegnamento, e si specializza
nel metodo Colourstrings per
bambini.
Elena Confortini
Violinista e violista, Elena
Confortini inizia gli studi presso la
Civica Scuola di Musica di Milano.
«Vi racconto due storie che
arrivano dalla Turchia, parole che
volavano nell’aria la cui ombra un
poeta, Nazim Hikmet, ha fermato
Il nuvolo innamorato
con Carlo Ottolini ed
Elena Confortini
dai 7 anni
14.7.2008 16:52:04
Il nuvolo innamorato
Sono storie che parlano di
nuvole, di orchi, di paura e di
coraggio, di un ragazzo, di una
ragazza, di una principessa e di un
cavallo...» (Carlo Ottolini).
Le fiabe di trasparente bellezza
di Nazim Hikmet (1902-1963),
il più grande poeta turco del
‘900, fondono lontani ricordi
d’infanzia con materiali raccolti
dal folclore del suo paese: un
invito alla scoperta di un’umanità
sorprendente, dove fiaba e poesia
parlano lo stesso linguaggio.
27
sulla carta. Il libro del poeta si
chiama “Il nuvolo innamorato
e altri racconti”. È un bel titolo,
vero? Ma le storie non le ha
inventate lui, le ascoltava dalla
nonna quando era bambino. Ma
neanche lei le aveva inventate,
però le raccontava così bene
che era un piacere sentirla. Voi
le raccontate le storie? Io sì, ma
solo quelle che mi piacciono. E lo
faccio insieme a Elena, che tutta
allegra suona il violino.
PROGRAMMA.indd 27
14.7.2008 16:52:05
Confabula
Confabula
Mescolando e alternando voci,
personaggi e corpi, i narratori del
gruppo Confabula si cimentano
nell’improvvisazione di storie
tratte dalla tradizione orale di
svariati popoli. Senza scenografia,
tranne la sporadica presenza
di qualche sedia, si creano le
atmosfere e i luoghi all’interno
dei quali si svolgono le vicende.
Ogni narratore interpreta la fiaba
attingendo al proprio vissuto e
restituendo allo spettatore un
punto di vista molto personale
che si amalgama a quello degli
altri narratori coinvolti nel
racconto. L’estro creativo del
momento, gli spunti che offre
la trama e, non da ultimo,
il pubblico che assiste allo
spettacolo, fanno il resto.
Bella infinita
dai 5 anni
28
PROGRAMMA.indd 28
Jazz e il fagiolo magico
dagli 8 anni
Il gruppo Confabula e i musicisti
del BootstrapTrio raccolgono
insieme la sfida di improvvisare
in scena la fiaba tradizionale
fiaba Jack e il fagiolo magico. Ne
scaturisce una presentazione
teatrale giocosa e piena di
sorprese per gli attori e i musicisti
stessi durante una narrazione che
alterna voce, musica e corpo.
Marco Conti
Marco Conti studia basso
elettrico e contrabbasso al
Berklee College of Music di
Boston. Negli Stati Uniti suona in
varie formazioni mentre in Italia
segue corsi di approfondimento
e seminari. Le sue esperienze
compositive e concertistiche,
oltre all’inclinazione jazz, si
aprono alla musica classica ed
etnica.
Una storia tratta dalla raccolta di
racconti in dialetto della maestra
di Rovio Luigia Carloni Groppi.
14.7.2008 16:52:05
Confabula in jazz
Samuel Elazar Cereghini
Samuel Elazar Cereghini nasce a
Como nel 1973. Studia batteria,
vibrafono e marimba presso
il Berklee College of Music di
Boston. In seguito approfondisce
l’utilizzo della voce, della chitarra,
della tromba e di diverse
percussioni.
29
Simone Mauri
Simone Mauri nasce a Como nel
1969. Si diploma al conservatorio
di musica Giuseppe Nicolini di
Piacenza in clarinetto. In seguito,
si avvicina alla pratica jazzistica e
collabora con diverse formazioni.
Entra in contatto con il mondo
del teatro componendo ed
eseguendo le musiche di diversi
spettacoli e collaborando con
l’attore Roberto Anglisani.
PROGRAMMA.indd 29
14.7.2008 16:52:05
Piera ed Emanuel
30
PROGRAMMA.indd 30
Piera Gianotti ed Emanuel
Rosenberg
Piera Gianotti nasce a Lugano
nel 1976 e vive fra il Canton
Grigioni e il Ticino. Da ragazza
frequenta stage estivi di teatro.
Dopo la maturità, frequenta a
Bologna il corso propedeutico
della Scuola di Teatro Alessandra
Galante Garrone e segue stage
di commedia dell’arte. Nel 1999
si trasferisce a Parigi, dove lavora
per due anni come assistente
della regista Francesca Solari.
Emanuel Rosenberg, nasce a
Parma nel 1975 e dal 1977 al
2000 vive in Germania. Dal 1996
al 2001 lavora come attrezzista
e aiuto regia. Nel 2001, Piera
Gianotti ed Emanuel Rosenberg
sono ammessi alla Scuola Teatro
Dimitri, dove si diplomano nel
2004. Lavorano poi come attori e
danzatori con Giorgio Rossi della
compagnia Sosta Palmizi. Nel
2005 lavorano come duo, dando
vita al Teatro Bagaj, e mettono
in scena per la prima volta
Tredicino. Nel 2006 partecipano
alla creazione della compagnia
Klupper e alla preparazione
dello spettacolo 30º 60º 90º.
Durante l’estate del 2006 e del
2007 tengono corsi di teatro e di
circo per ragazzi in Val Bregaglia,
presentando spettacoli sulle
piazze della valle.
Proseguono le loro carriere
artistiche a Parma, dove Piera
collabora come assistente
di produzione teatrale,
mentre Emanuel collabora
nell’insegnamento della danza
con disabili.
Tredicino
con Piera Gianotti ed
Emanuel Rosenberg
dai 5 anni
Tredicino è la narrazione e la
messa in scena di una fiaba, tratta
dalla raccolta Fiabe engadinesi
trascritte da Gian Bundi e
illustrate da Giovanni Giacometti.
È la storia del tredicesimo
figlio di una famiglia contadina
engadinese. Diventato grande,
Tredicino parte per la Francia e
14.7.2008 16:52:05
Tredicino
solo due sedie che diventano
fontana, balcone, barca, letto,
trespolo e tutto ciò che appare
nello scorrere del racconto.
Nell’intercalarsi della narrazione
gli attori passano da un
personaggio all’altro attraverso
la recitazione, la pantomima e il
gioco di immedesimazione fisica
nei ruoli.
31
si mette al servizio del re. Deve
quindi affrontare tre prove per
ottenere la meritata ricompensa.
Lo spettacolo è adatto a grandi
e piccini. L’intento poetico
dello spettacolo è quello di
evocare tutto con la semplice
presenza di due persone narranti.
Quale supporto scenografico,
sulla scena vuota vi sono
PROGRAMMA.indd 31
14.7.2008 16:52:05
Franco Rau
32
PROGRAMMA.indd 32
Franco Rau
Franco Rau nasce in Ticino
nel 1967, di venerdì 13! Ora
vive a lavora nel canton Vaud.
Nel 1988 si mette in viaggio,
grazie all’Associazione Giullari
di Gulliver. Da quel momento,
sempre a piedi nudi, perché
le persone stressate muoiono
più giovani, attraversa il mondo
dei racconti alla ricerca della
sua parola. Incontra Ocreterre,
madre dell’Africa occidentale.
Dopo mille giri e rigiri, si ritrova
a casa ed è Biancaneve, madre
delle montagne ticinesi, ad
accoglierlo. Nel canton Vaud
crea con altri amici narratori
l’Associazione Rêverbère.
Da allora Franco Rau, attore
professionista, racconta in
francese, italiano e tedesco storie
di qui, d’altrove e soprattutto
del suo mondo fantastico. I
personaggi che le animano sono
uomini, donne e animali tutti
ordinari, tutti straordinari. Nelle
sue storie, l’ordine naturale delle
cose è spesso strapazzato!
Maturo o la vera storia della
scoperta dell’America
con Franco Rau
dai 7 anni
«Giro giro tondo, casca il
mondo, casca la terra, tutti giù
per terra…». Avevo appena
cinque anni e frequentavo l’asilo
comunale di Paradiso. Indossavo
il grembiule a quadratini rossi
e bianchi e sul mio cuore stava
cucito il simbolo della castagna.
Ancora non lo sapevo, ma più
tardi, quando emigrerò nel
canton Vaud, al solo evocare il
nome “castagna” il mio cuore
palpiterà come quello di un riccio
prima di scoccare il volo.
Ci trovavamo, i miei compagni ed
io, in cerchio e giocavamo a
«…tutti giù per terra…» quando,
cadendo al suolo, sono atterrato
su qualcosa di duro che si
trovava sotto terra. Mi sono fatto
un po’ male, ma non ho detto
niente, avevo già la testa dura e
pure il sedere… La sera, prima
di tornare a casa, ho scoperto
che sotto terra c’era una bottiglia
14.7.2008 16:52:06
Maturo
era latino e che non era un
messaggio di un naufrago ma una
storia…
La storia di una famiglia di poveri
pescatori. Maturo il padre,
Matura la madre e Maturino il
figlio di sette anni. Come detto,
sono poveri e quell’anno lo sono
ancora di più. La fame li assale!!!
Un giorno Maturo, il padre, ha
un’idea geniale: «Domani andrò a
cercare dell’oro…».
33
vuota che conteneva un pezzo di
carta arrotolato. Un messaggio di
un naufrago!!!
L’ho portata a casa. In camera
mia ho sfilato il pezzo di carta
arrotolato. Le dita tremavano
e il cuore correva. Ancora non
sapevo leggere, ma mi resi
conto che quella era una lingua
sconosciuta.
30 anni dopo scoprirò che
PROGRAMMA.indd 33
14.7.2008 16:52:06
Compagnia Veronica Cruciani
34
PROGRAMMA.indd 34
Veronica Cruciani
Veronica Cruciani si diploma
al Liceo Artistico Alessandro
Caravillani di Roma e alla Scuola
di Arte Drammatica Paolo Grassi
di Milano. Studia con diversi
registi, attori, drammaturghi
e danzatori. Segue numerosi
laboratori di teatro e nel 2002
collabora con Ascanio Celestini
al progetto Il tempo di lavoro
(storie della Piaggio a Pontedera),
organizzato dalla Fondazione
Pontedera Teatro. Nel 2004
fonda la Compagnia Veronica
Cruciani con la quale realizza
vari spettacoli. Lavora anche
in radio, raccontando fiabe e
interpretando brani letterari,
alcuni scritti da lui. In ambito
cinematografico lavora con Aldo,
Giovanni e Giacomo in Chiedimi
se sono felice.
Ballare di lavoro: storia di
migrazioni
di Renata Ciaravino
con Veronica Cruciani e
Silvia Gallerano
musiche originali dal vivo di
Cristina Vetrone
regia di Veronica Cruciani
Una giovane donna evoca
attraverso i ricordi la propria
relazione con la madre. Una
storia che si dipana lentamente
su differenti piani temporali.
La figlia, nel presente, prepara
il viaggio che la attende. La
madre, attraverso il suo vissuto,
restituisce la storia di un
paese nel periodo delle grandi
migrazioni. Parole e immagini che
restituiscono distanze.
Una tragedia narrata con
leggerezza, come nella tradizione
del racconto orale, in cui la
leggenda alla vita vera, la fiaba
diventa metafora e monito.
Fatti realmente accaduti,
pervenuti attraverso le voci di
chi li ha vissuti, scritti e trasposti
teatralmente, che ci danno la
14.7.2008 16:52:06
Ballare di lavoro
35
possibilità di tenere in vita la
storia di tante comunità, di tante
madri di ieri, di tante figlie di oggi.
PROGRAMMA.indd 35
14.7.2008 16:52:07
Andrea Brugnera
36
PROGRAMMA.indd 36
Andrea Brugnera
Andrea Brugnera inizia
l’esperienza teatrale
frequentando a Venezia il
Seminario per la formazione
dell’attore alla Commedia
dell’Arte. Alla fine degli Anni ‘70
collabora con l’Università di St.
Andrews (Scozia), coordinando
vari gruppi di teatro universitario,
e continua a lavorare in Italia con
altre compagnie di Commedia
dell’Arte. Dal 1978 al 2005,
partecipa ad attività artistiche
all’estero in Gran Bretagna,
Germania, Francia, Spagna,
Svizzera, Svezia, Malta, Canada,
Stati Uniti, Messico e Giappone.
Dal 1990 al 2000, collabora con
diverse compagnie e teatri in
Italia e in Francia, fra i quali il
laboratorio Teatro di Orvieto e
il Faber Teater di Chivasso (TO).
Dal 1997, concepisce con il Faber
Teater il Progetto Prospero, volto
alla realizzazione di un Centro
studi europeo sulla narrazione,
avviando inoltre un’attività di
ricerca con l’apertura di un
laboratorio permanente.
I dieci comandamenti
di e con Andrea Brugnera
I dieci comandamenti è la
parodia, giocata in chiave comica
e grottesca da un unico attore,
dell’omonimo monumento
hollywoodiano del famoso
De Mille (1959). In essa è
ironizzata soprattutto la grande
spettacolarità, che ha fatto
del colossal americano uno
dei grandi generi del cinema
contemporaneo, e che a suo
tempo ha segnato l’apogeo della
cinematografia di massa.
Che un povero omino oggi si
ritrovi tutto solo a raccogliere
cartacce in un cinema ormai
disertato, non è certo dovuto
al caso; e ancor meno dovuto al
caso è il fatto che all’improvviso
scopra una vecchia macchina
di proiezione, una pellicola
ammuffita dal tempo e ritorni a
viverla e a interpretarla.
E qui avviene l’interessante,
perché il film può anche essere
raccontato.
Questa è dunque la grande cosa:
14.7.2008 16:52:07
I dieci comandamenti
l’attore gioca unicamente su
se stesso proiettandosi via via
in personaggi, cose e situazioni
tipiche dello spettacolo.
37
ricondurre il film alla narrazione
figurata significa farne del teatro.
Esprimendosi con smorfie, gesti,
rumori e pochi oggetti banali,
PROGRAMMA.indd 37
14.7.2008 16:52:08
Tim e Casilda
38
PROGRAMMA.indd 38
Tim Bowley e Casilda
Regueiro
Tim Bowley e Casilda Regueiro
sono un duo di narratori
professionisti, lui inglese, lei
spagnola. Tim si dedica alla
narrazione da più di 20 anni ed
è ormai un narratore di fama
internazionale. Inizia casualmente
a raccontare a un festival
musicale in Inghilterra. Da quel
momento non smette più; va
in giro per l’Europa e gli Stati
Uniti raccontando e facendo
degli stage in scuole, università,
teatri, pub, luoghi storici, chiese.
Conosce Casilda nel 1991; in
quell’occasione lei, che aveva
già iniziato i suoi studi di teatro,
traduce un suo corso in Spagna.
Sei anni più tardi Tim le propone
di lavorare con lui in Spagna.
L’esperimento è un successo.
Casilda partecipa alla narrazione
andando al di là della mera
traduzione, ricreando la storia,
convertendo lo humour inglese
in una grazia più ispanica. Si tratta
di qualcosa di nuovo: la stessa
storia raccontata da due punti di
vista diversi, due esperienze che
si fondono in un unico spettacolo.
Da anni lavorano assieme in
tournée attraverso la Spagna
intera e partecipano a diversi
festival in Portogallo, India, Turchia
e in Svizzera, ad Arzo nel 2003.
Le storie di Tim e Casilda sono
universali e non si possono
situare né nel tempo, né in
nessun luogo. Le fonti principali
sono la tradizione orale e
scritta, ma anche la vita sotto
forma di storie altrui o proprie.
Raccolgono le leggende di
Re Artù, le storie tradizionali
d’Irlanda e di Scozia, le fiabe
europee, le testimonianze degli
indiani d’America, della tradizione
sufi e zen e li amalgamano con
la loro energia personale. Tim
e Casilda creano per noi spazi
magici, cerchi invisibili dove tutto
esiste per un istante, perché loro
lo raccontano.
14.7.2008 16:52:08
Tim e Casilda, a due voci e con
due lingue molto diverse, ci
avvolgono in un’atmosfera di
sogno e ci invitano a partecipare
al loro viaggio nelle storie della
tradizione orale delle varie
culture del mondo. Ci troviamo
PROGRAMMA.indd 39
così trasportati in regni magici
e dimenticati che, in realtà, non
abbiamo mai abbandonato...
da dove antichi eroi tornano a
combattere e santi folli si vestono
di sapiente incongruenza!
Storie senza tempo, dove tutto
è possibile, dove andiamo a
incontrare noi stessi, come in un
sogno.
Due età, due culture, due
lingue che si fondono: una
combinazione irresistibile!
39 Cuentos desde la Torre de Babel
Cuentos desde la Torre de
Babel
con Tim Bowley e
Casilda Regueiro
in inglese e spagnolo
14.7.2008 16:52:09
Claudio Guain
40
PROGRAMMA.indd 40
Bruno Stori e
Claudio Guain
Bruno Stori lavora sul binomio
teatro-musica, adattando l’opera
lirica al pubblico dei ragazzi. In
collaborazione con Claudio
Guain, crea qualche cosa di
contemporaneo, di legato alla
musica del presente. Arrivano
così al blues, grande passione
di entrambi, una musica che va
ben oltre il piacere dell’ascolto,
perché porta con sé anche
una grande vicenda umana da
raccontare. Storie di uomini e
donne dal sapore epico: la storia
dei neri d’America.
Alla musica si intreccia la parola e
qui entra in gioco Claudio Guain,
attore di grande esperienza,
protagonista di tante produzioni
(Teatro delle Briciole, Parma).
Blues
da un’idea di Claudio Guain e
Bruno Stori
con Claudio Guain
testo di Bruno Stori
chitarra, batteria e voce: Paolo
“Little Paul” Venturi
regia di Bruno Stori
dai 10 anni
Blues mette in scena in modo
diretto il linguaggio della musica,
tributando un omaggio speciale
a un genere che ha fatto la storia
della cultura musicale del ‘900.
Al centro dello spettacolo c’è la
storia di Jack White, un ragazzino
che nell’America profonda degli
Anni ‘50 vuole uscire dal binario
morto di una vita senza sogni e
senza diritti, già segnata dal rifiuto
della scuola, dai primi furti e dalla
violenza razzista che si accanisce
sui neri. Jack una cosa l’ha capita:
non vuole seguire le orme del
padre, un lavoro da bestie e
una paga da fame nei campi di
cotone di Indianola Town. Decide
di scappare attraverso il blues,
non una musica soltanto, ma una
14.7.2008 16:52:09
Blues
siano uomini e donne costretti a
vivere nella sofferenza, lì nasce lo
spirito del blues.
La musica entra da protagonista
sul palcoscenico, sotto forma di
un concerto-spettacolo, con un
musicista e un attore che si fanno
strada, incrociando parole e
suoni, nelle pieghe di una vicenda
umana che si intreccia con il
ritratto di un mondo feroce e
appassionato.
41
filosofia, un modo di vedere e di
sentire il mondo. Una musica che
ha una madre precisa, l’Africa.
Blues getta lo sguardo anche
su una storia di oppressione,
degli schiavi neri che, dall’Africa,
finirono nei campi di cotone, per
far ricchi altri uomini. La terra
del blues è il delta del Mississippi,
dove nacque questo genere
musicale, ma, in realtà, la terra del
blues è dappertutto: ovunque ci
PROGRAMMA.indd 41
14.7.2008 16:52:09
Roberto Anglisani
42
PROGRAMMA.indd 42
Roberto Anglisani
Roberto Anglisani nasce a
Taranto nel 1955. Inizia la sua
formazione nel 1977 nel Gruppo
teatrale Comuna Baires, con il
quale partecipa ad alcuni festival
internazionali. Segue poi alcuni
stage con Jerzy Grotowskj e i
suoi attori. Nel 1980 frequenta la
scuola per attori di Raul Manso
di Milano. Nel 1985 vince una
borsa di studio della CEE che
gli permette di lavorare alcuni
anni con Dominique De Fazio
(Actor’s Studio, New York).
Frequenta inoltre la Scuola di
Animazione del Piccolo Teatro
di Milano. Nel 1989 collabora
con Marco Baliani al progetto
Storie, che darà origine a varie
produzioni nell’ambito del
teatro di narrazione. Lavora con
parecchie compagnie teatrali
e vince per ben cinque volte il
premio Stregagatto. È docente
presso la Scuola di Animazione
Pedagogica di Milano e si occupa
della formazione di giovani
attori nello Studio Laboratorio
dell’Attore di Raul Manso a
Milano.
Artista ben noto al pubblico di
Arzo fin dalla prima edizione,
si occupa da svariati anni della
rivalorizzazione del racconto
orale.
Giungla
di Roberto Anglisani e Maria
Maglietta
con Roberto Anglisani
musiche di Mirto Baliani
regia di Maria Maglietta
dai 10 anni
È una sera di autunno, piove, la
stazione centrale di Milano è
piena di pendolari che tornano
a casa dal lavoro. In mezzo alla
folla, come se fossero invisibili,
si muovono otto forse dieci
ragazzini stranieri di diverse
età. Sono guidati da un uomo
con un lungo cappotto in finta
pelliccia tigrata, è Sherekhan, il
trafficante di bambini. Mentre
il gruppo si dirige verso l’uscita,
uno dei ragazzi scappa e si dirige
nei sotterranei della stazione.
14.7.2008 16:52:09
PROGRAMMA.indd 43
Giungla
un barbone che vive nei
sottopassaggi, Baghera, la pantera,
e Sherekhan, la tigre.
Lo spettacolo vede in scena
Roberto Anglisani che, come in
altri spettacoli (Giovanni Livigno,
il Sognatore ecc.), ricrea con il
solo ausilio della parola e del
corpo un racconto dove le azioni
e le atmosfere hanno la stessa
forza delle immagini di un film.
43
Si chiama Muli e non vuole più
essere costretto sotto la minaccia
di botte a rubare e a mendicare
per Sherekhan.
Con la fuga di Muli si apre questa
nuova narrazione di Roberto
Anglisani e Maria Maglietta. Lo
spettacolo si ispira al Libro della
Giungla di Kipling, ma la giungla
questa volta è la grande stazione
centrale, con i suoi anfratti, i
sottopassaggi bui e umidi, dentro
cui si muove un’umanità ridotta
in condizioni di vita bestiali, dove
valgono regole di convivenza
diverse, dove i valori vengono
formulati in base al proprio
tornaconto, dove la legge del
più forte è ora più che mai un
principio assoluto. Ma in questo
contesto “selvaggio” Muli, il
protagonista, troverà amici veri
che lo aiuteranno a compiere
la sua missione: distruggere
Sherekhan e cercare di aiutare i
suoi amici.
Alcuni personaggi del racconto
a volte ricordano proprio i
personaggi del Libro della
Giungla: ci sono Baloon,
14.7.2008 16:52:10
Claudio Madia
44
PROGRAMMA.indd 44
Claudio Madia
Claudio Madia nasce a Milano
nel 1959. Interrotti gli studi
universitari, alterna lunghi
viaggi in Africa e Sud America
a svariate esperienze lavorative.
Lavora poi nel mondo dello
spettacolo per ragazzi come
saltimbanco, clown, giocoliere,
conduttore televisivo, autore.
Deve la sua formazione alle
esperienze di viaggiatore, grafico,
artigiano della pietra e padre, alla
Civica Scuola d’Arte Drammatica
Paolo Grassi di Milano, alla
trasmissione televisiva «L’Albero
Azzurro» e a suoi migliori
maestri: Enrico Segrè, Ferrucio
Cainero, Velia e Tinin Mantegazza,
Natale Panaro.
Padre di quattro figli, Claudio
Madia è uno dei saltimbanchi più
stagionati al sole delle piazze e ai
riflettori dei palcoscenici.
Dal 2000 al 2005 è direttore
artistico di Saltimbanchi doc
presso il Piccolo Circo Porta
Volta di Milano, di cui è fondatore
con la moglie Camilla.
Qui Claudio Madia è Banchetto
Zoppo, saltimbanco lombardo
di metà del ‘900, originale in
ogni sua parte, perfettamente
funzionante, in ottimo stato di
conservazione, museo vivente
dell’arte più antica. La sua sola
presenza vale il prezzo del
biglietto.
Rime per gli occhi
di e con Claudio Madia
dai 3 anni
Perché
Guai se al mondo non ci fosse
posto per la sregolatezza, per
l’eccesso, per lo straordinario
sperpero di oli preziosi, per i salti
di gioia dei folli, per il canto delle
cicale. Il saltimbanco conosce il
suo destino: costretto a cantare
«per amore della primavera e
per il disprezzo degli sciocchi, per
quelli che, ingenui per età e per
spirito, accorrono al suono del
tamburo.»
Cosa
Esplorare la gamma degli stati
d’animo. Piccole poesie per
14.7.2008 16:52:10
Rime per gli occhi
Dove e quando
La piazza, il palco, la pista è la
sua casa. Come ogni sera ritorna
e si prepara: come se fosse la
sua ultima esibizione, l’ultima
occasione di svelare segreti
che se ne andrebbero con lui,
l’estremo generoso dono al suo
pubblico. I numeri si alternano
alle trovate, lo stupore al sorriso.
Forse un po’ di paura come in
una passeggiata in un paesaggio
incantato.
45
gli occhi inanellate nel magico
mazzo delle chiavi del circo,
quelle che aprono le serrature
delle emozioni.
Come
Antologia dell’arte di strada del
secolo scorso che documenta
e ripropone, nella sua forma più
raffinata, una poetica dimenticata.
Teatro d’attore e di figura,
danza e musica, funambolismo e
illusionismo…
PROGRAMMA.indd 45
14.7.2008 16:52:10
Lupus in fabula
Lupus in fabula
La compagnia Lupus in fabula
è composta da un gruppo di
giovani musicisti e attori che
vuole promuovere pezzi musicali
e teatrali per bambini. I diversi
artisti vengono da diverse culture
e si sono incontrati in Ticino
durante i loro studi presso la
Scuola Universitaria di Musica a
Lugano e la Scuola Teatro Dimitri
a Verscio.
Lo spettacolo Pierino e il lupo è il
primo pezzo che viene proposto
in modo completamente
indipendente dagli artisti:
Lello Narcisi, flauto
Luca Stocco, oboe
Satoko Tsujimoto, clarinetto
Orsolya Juhasz, fagotto
Megan McBride, corno
Heike Möhlen, narratrice
Pierino e il lupo
con la compagnia Lupus in fabula
spettacolo musicale di Sergej
Prokofiev (op. 67)
direzione artistica di
Fabrizio Pestilli
dai 3 anni
Pierino e il lupo è una fiaba
musicale per tutta la famiglia. Il
piccolo Pierino avventuratosi
fuori dal recinto di casa - a
dispetto delle raccomandazioni
del nonno - si trova di fronte un
grosso lupo…
La famosa musica di Prokofiev
viene interpretata da un
quintetto di fiati e una narratrice.
La messa in scena è allo stesso
tempo semplice e originale:
invece di essere nascosti
nella buca dell’orchestra, i
cinque musicisti agiscono
sul palco e creano con la
narratrice un mondo pieno di
piccole invenzioni e sorrisi e,
soprattutto, lasciano tanto spazio
all’immaginazione del pubblico.
46
PROGRAMMA.indd 46
14.7.2008 16:52:10
Pierino e il lupo
47
PROGRAMMA.indd 47
14.7.2008 16:52:11
Alessandra, Silvana e Gaby
48
PROGRAMMA.indd 48
Alessandra Ardia
Alessandra Ardia nasce nel
1968. Dal 1994 segue atelier sul
racconto con Roberto Anglisani,
Laura Curino, Didier Kowarsky,
Hassane Kassì Kouyaté e Jihad
Darwiche collabora come
attrice col Gruppo Confabula.
Nel 1997 ottiene il diploma alla
Scuola Teatro Dimitri di Verscio,
dove attualmente collabora
come insegnante per i corsi
estivi. Vanta collaborazioni con
diverse compagnie fra cui il
Trickster Teatro di Novazzano
l’Associazione Giullari di Gulliver.
Ha collaborato alla direzione
artistica delle prime edizioni del
festival di Arzo.
Silvana Gargiulo
Silvana Gargiulo nasce nel
1971. Frequenta la scuola di
recitazione Quelli di Grock, il
corso per Operatori Tecnici e
Interpreti Linguaggio Gestuale a
Milano, la Scuola Teatro Dimitri e,
successivamente, entra a far parte
della compagnia della scuola.
Nel 2003 lavora con il Circo
Monti, come clown protagonista.
Qui conosce il regista e comico
Ueli Bichsel, con il quale crea il
duo tragicomico Ueli Bichsel e
Silvana Gargiulo. Con Gaby Lüthi
prepara una nuova produzione di
teatro narrato in lingua dei segni
Di tutto e di piume, liberamente
tratto dalle fiabe di tutto il
mondo.
Gaby Lüthi
Gaby Lüthi nasce nel 1971
e approda all’arte di narrare
storie nel 1992 con il gruppo
Confabula, dell’Associazione
Giullari di Gulliver. Nel 1995
lavora con la Compagnia
Teatrodanza Tiziana Arnaboldi. Si
diploma come educatrice (1995)
e come interprete in lingua dei
segni (1998). Nel 2004 conclude
la formazione in danza sensibile
e inizia la collaborazione con
Silvana Gargiulo, con Di tutto
e di piume. Nel 2006 presenta
con Alessandra Ardia Gian
Corpospino e le Sanche panze, una
danzereccia analisi della spinosa
condizione della gravidanza.
14.7.2008 16:52:11
49
Questo spettacolo nasce
dall’unione creativa di tre donne
che hanno in comune una
forte passione per il teatro, la
narrazione, la musica, il canto,
la danza e la lingua dei segni.
È dunque uno spettacolo che
si vuole raccontare a tutti,
superando quei confini e
quei pregiudizi che la lingua
parlata a volte crea, lasciando
al pubblico la possibilità di
farsi trasportare sulle ali della
propria immaginazione, sui
cavalli alati di queste principesse
finora sconosciute, ma che ora
sono pronte a prendere il loro
applauso.
Tre donne che, attraverso la
voce, la fisicità e le manie di
queste principesse, raccontano
con humour e poesia ciò che
può impedire alle parti più
nobili e preziose che ognuno ha
dentro di sé di mostrarsi in tutta
semplicità e fierezza, né più, né
meno!
Né più né meno
Né più né meno
di e con Alessandra Ardia,
Silvana Gargiulo e Gaby Lüthi
musiche di Marco Fratantonio,
Nina Dimitri e Daniele Lüthi
dai 5 anni
PROGRAMMA.indd 49
14.7.2008 16:52:11
Margherita Coldesina
50
PROGRAMMA.indd 50
Margherita Coldesina
Margherita Coldesina ha 25
anni. Tra il 2000 e il 2006
segue vari percorsi e stage di
formazione teatrale. Vanta diverse
esperienze lavorative in ambito
televisivo e cinematografico.
Nel 2007 fonda la Compagnia
FemmeThéâtrale, un movimento
artistico libero e indipendente.
Il mandato di FemmeThéâtrale
è esclusivamente artistico,
volto a proporre, promuovere
e diffondere spettacoli teatrali,
iniziative artistiche, incontri
culturali e sperimentazione.
Olga
liberamente tratto dal romanzo
di Chiara Zocchi
con Margherita Coldesina
regia di Rocco Di Gioia
dai 9 anni
Prima creazione della
neonata casa di produzione
FemmeThéâtrale, questo
spettacolo è liberamente tratto
dal romanzo Olga di Chiara
Zocchi, caso editoriale nel 1996,
pluripremiato e tradotto in
numerose lingue. Il monologo
porta in scena la storia di Olga,
una bambina di 8 anni in una
famiglia difficile, raccontandola
attraverso i suoi occhi e le sue
parole, con un linguaggio nuovo e
disarmante. Con una scenografia
minimale ma evocativa, e
ispirandosi al teatro di narrazione,
l’Olga di Margherita Coldesina,
al suo esordio nel campo del
monologo, è allo stesso tempo
bambina e donna, innocente e
smaliziata, riservata e diretta, e
ci offre la possibilità di guardare
le cose del mondo da un altro
14.7.2008 16:52:12
Olga
della madre, la rudezza del
padre, la maldestra saggezza del
postino, l’involontaria simpatia
dell’avvocato.
51
punto di vista, sincero e surreale.
Nel monologo, l’attrice dà voce
e corpo alla protagonista, veste
i panni di tutti i personaggi della
storia e rievoca la tenerezza
PROGRAMMA.indd 51
14.7.2008 16:52:12
Roberta Sferzi
Roberta Sferzi
Angelo
Roberta Sferzi si diploma in
di e con Roberta Sferzi
recitazione alla Scuola Regionale
di Teatro del Veneto e ottiene la
Angelo è un monologo teatrale
laurea in filosofia. Studia e lavora
che prende il titolo dal nome del
con diversi maestri internazionali.
protagonista, un ragazzino,
Si occupa di traduzioni e pubblica
interpretato dall’attrice-autrice.
testi sul teatro.
È il racconto di una vicenda
Nel 2007 vince il concorso
familiare tragica e banale,
drammaturgico Per voce sola e il
ambientata in un non bene
Premio Tuttoteatro.com alle arti
identificato paese del litorale
sceniche Dante Cappelletti con il
veneto, una comunità a malapena
recente monologo Angelo, la sua
sfiorata dal cosiddetto “miracolo
prima esperienza drammaturgica.
del nord-est”, ma non immune
dagli effetti di una globalizzazione
capillare.
Dal racconto del protagonista,
discontinuo, incoerente, pieno
di sospensioni e divagazioni,
apprendiamo dell’abbandono
del padre, della morte della
madre e del suo stesso - vero
o presunto - suicidio. Angelo è
portavoce inconsapevole di una
52
PROGRAMMA.indd 52
comunità in via di disgregazione,
dove il videopoker ha sostituito
14.7.2008 16:52:13
dance popolano l’immaginario
erotico maschile e i pettegolezzi
sul vicinato si mescolano al
gossip televisivo. Il suo racconto
è un’alternanza continua di luoghi
comuni, leggende metropolitane,
Angelo
la briscola, le ballerine di lap
notizie pescate da internet
e improvvise sospensioni,
disarmanti verità, momenti in cui
la disperazione, giunta a un grado
paradossale, assume risvolti
53
vagamente comici.
PROGRAMMA.indd 53
14.7.2008 16:52:13
Silvia Nanni
54
PROGRAMMA.indd 54
Silvia Nanni
Nel suo percorso formativo,
Silvia Nanni affronta molteplici
linguaggi teatrali a partire
dal teatrodanza. Sperimenta
poi mondi diversissimi dalla
Commedia dell’Arte allo studio
della voce, ai laboratori di
drammaturgia. Nel 2004 ottiene
la menzione come migliore
attrice al Premio Stregagatto.
Attualmente collabora con
alcune compagnie professionali
italiane in produzioni di prosa e
di teatro per ragazzi.
Rudj Maria Todaro
Attore e regista della Compagnia
OndaR di Mestre, lavora presso
Il Gran Teatro La Fenice di
Venezia in qualità di mimo e
attore e partecipa a produzioni
di Commedia dell’Arte. Cura la
sua formazione sul teatrodanza
e sull’uso della maschera
frequentando diversi seminari
e si avvicina agli strumenti del
dramaturg (scelta di testi per
la rappresentazione, eventuale
traduzione, riduzione o
adattamento di opere in stretto
contatto con il regista).
OndaR
OndaR, gruppo artistico di
Mestre, è costituito da un
nucleo teatrale e uno musicale
che spesso interagiscono nella
creazione di eventi e spettacoli.
Il nucleo teatrale, diretto da
Silvia Nanni e Rudj Maria Todaro,
persegue un teatro basato
sulla trasversalità del linguaggio,
dalla Commedia dell’Arte alla
narrazione, al teatrodanza, generi
su cui il gruppo si è formato e
che continua a utilizzare nella
produzione e nella didattica.
Famiglie da legare
di e con Silvia Nanni
regia di Rudj Maria Todaro
«El mato fa rider in piaza
e pianzer in casa» dice un
proverbio veneto. Un matto per
strada prima o poi lo incontrano
tutti. Ma chi sa com’è la sua
casa, come vive la sua famiglia?
14.7.2008 16:52:13
Famiglie da legare
esserlo. In qualunque angolo
del mondo. Allora la casa del
matto un giorno potrebbe
essere la nostra. Oppure lo è
già. Ma nessuno lo sa, nessuno
deve sapere. Perché se in piazza
il matto fa ridere, in casa fa
piangere in silenzio. Tante storie
simili scorrono parallele, ignote
le une alle altre, eppure far
conoscere queste storie può
rompere il silenzio che separa le
famiglie tra loro e verso l’esterno.
Può servire a comunicare,
ad aiutarsi, a stringere legami.
Perché legare non vuol dire solo
imprigionare, ma anche unire.
55
Forse si pensa ancora che la
casa del matto sia il manicomio
e la sua famiglia tutti gli altri
matti che ci vivono dentro. Una
volta, per legge, l’individuo che
era pericoloso o dava pubblico
scandalo veniva classificato come
matto e tenuto, anche con la
forza, in manicomio.
Dal 1978, con la legge Basaglia,
quei matti e quei manicomi
non esistono più. Ma la malattia
mentale non è scomparsa.
Secondo il rapporto 2001
dell’Organizzazione mondiale
della sanità, un individuo su
quattro è matto o potrebbe
PROGRAMMA.indd 55
14.7.2008 16:52:13
Imprese per la cultura
Il progetto
Imprese per la cultura
Il Festival di narrazione Racconti
di qui e d’altrove propone il
marchio Imprese per la cultura
alle aziende che scelgono di
profilarsi attraverso il sostegno alle attività culturali che si
svolgono nel territorio in cui
operano, superando la pratica
della sponsorizzazione occasionale per intraprendere la via della
comunicazione culturale.
Una collaborazione in evoluzione
Imprese per la cultura sono gli
imprenditori della regione che
affiancano l’Associazione Cultura
Popolare e l’Associazione Giullari
di Gulliver diventando promotori del Festival di narrazione
Racconti di qui e d’altrove, per
contribuire attivamente a trasfor-
56
PROGRAMMA.indd 56
mare l’impegno culturale in un
carattere distintivo.
14.7.2008 16:52:13
Associazione viti vinificatori del monte san giorgio
- Meride
cantine latini Sa - tremona
Coibentazioni SA - Stabio
DoS Informatica e elettronica SAgl www.dosinformatica.com - Besazio
Fieni Danilo SA - Tremona
Giuliani Sa - consulenze tecniche/
termopompe - Mendrisio
Ristorante Pizzeria al Torchio Antico - Arzo
57
Robbiani Pierluigi SA - impianti elettrici - Rancate
Imprese per la cultura
Le Imprese per la cultura sono:
PROGRAMMA.indd 57
14.7.2008 16:52:13
La manifestazione gode del sostegno di: 58
PROGRAMMA.indd 58
Comune di Arzo
Associazione svizzera per
la protezione dell’infanzia
14.7.2008 16:52:14
partner logistici
59
in collaborazione con:
Club ‘74
OSC Mendrisio
PROGRAMMA.indd 59
14.7.2008 16:52:15
grafica Dina Dasoki
tratto logo 2008 Ileana Colomberotto Maffioretti
PROGRAMMA.indd 60
14.7.2008 16:52:15
Scarica