Laboratorio classi quarte Esperienza 1 LSS “J.F. Kennedy” RIFRAZIONE E DISPERSIONE1 Esercizio 1 Vogliamo studiare come si comporta la luce entrando e uscendo da una mezzaluna di plexiglas. u La mezzaluna deve essere posta sul foglio di carta millimetrata: il lato diritto coinciderà con la retta u. Si devono allineare due spilli con il centro del lato dritto della mezzaluna. v Uno spillo viene appuntato nel punto M e si prende la mira guardando attraverso la mezzaluna. Si può verificare che uno spillo collocato nel punto N è allineato con O e con l’immagine dello spillo posto in M vista attraverso la mezzaluna e, se lo spillo è più alto della mezzaluna, anche con la parte di spillo vista direttamente attraverso l’aria. La posizione dello spillo vista attraverso l’aria coincide con quella vista attraverso la mezzaluna. Questo accade solo guardando dalla direzione fissata dallo spillo in N. Se invece si guarda da un’altra direzione le due immagini non coincidono più. Perché? Lo spillo, come tutti gli oggetti illuminati dalla luce del giorno, è una sorgente di luce riflessa, che emette raggi in tutte le direzioni. A seconda di dove posizioniamo l’occhio, raccogliamo luce di uno di questi raggi e così vediamo lo spillo. Se lo spillo è più alto della mezzaluna, accade che i raggi provenienti dalla sua parte alta ci giungono direttamente attraverso l’aria, mentre quelli provenienti dalla sua parte bassa 1 Scheda tratta da “La propagazione della luce” SCHEDE ALLIEVO a cura di Giulio Cortini - Università di Roma “La Sapienza”. 5 giugno 2007 PLS Pg. 1/6 Laboratorio classi quarte Esperienza 1 LSS “J.F. Kennedy” attraversano il materiale trasparente. Questi ultimi, una volta giunti sulla superficie di separazione, cambiano direzione, come descritto dalla legge di rifrazione. Accade allora che il nostro cervello ricostruisca un’immagine prolungando i raggi che attraversano la mezzaluna, e noi siamo portati a pensare che provengano da un secondo spillo immaginario, posto in una posizione leggermente spostata: questo dà origine all’immagine spezzata. Esercizio 2 ⌢ Vogliamo studiare cosa accade spostando lo spillo dal punto M, lungo l’arco AMB . u v Allontanando lo spillo da M si vedranno due “repliche” dello spillo: una direttamente attraverso l’aria e l’altra attraverso la mezzaluna. Quest’ultima si allontana più rapidamente della prima dalla direzione originaria. Questa volta si deve appuntare il terzo spillo in modo che risulti allineato con la retta che passa per O e con l’immagine dello spillo vista attraverso la mezzaluna. In questo modo si può determinare in quale misura i raggi di luce che permettono di vedere lo spillo vengono deviati nel passaggio dalla mezzaluna S all’aria. S1 Allineando l’immagine della parte bassa dello spillo con la posizione O, stiamo selezionando, fra gli infiniti raggi emessi da S, quello che attraversa la superficie di separazioO ne proprio nel punto O. L’occhio viene colpito anche da un raggio passante direttamente attraverso l’aria e proveniente dalla parte alta dello spillo (in giallo nella figura). 5 giugno 2007 PLS Pg. 2/6 Laboratorio classi quarte Esperienza 1 LSS “J.F. Kennedy” Per ottenere risultati significativi è necessario procedere sistematicamente. 1. Si deve mettere lo spillo a circa 0,5 cm dal punto M; trovare la posizione in cui mettere un secondo spillo per ottenere l’allineamento (sempre guardando attraverso la mezzaluna); segnare con una matita le posizioni dei due spilli e contrassegnarli (per esempio come S1 e T1). 2. Si deve mettere lo spillo a circa 1 cm dal punto M e ripetere l’operazione. Si avrà così una nuova coppia di punti, S2T2. E così via. Una volta raccolte diverse coppie di punti (per esempio 4 o 5 coppie, al minimo 3) si realizza la costruzione indicata nella figura; si calcolano i rapporti tra le lunghezze delle coppie dei segmenti trovati, come S1Q1 e T1R1, ecc. È possibile riempire la tabella seguente: segmento 1 segmento 2 rapporto S1Q1 = T1R1= T1R1 / S1Q1 = S2Q2 = T2R2= T2R2 / S2Q2 = S3Q3 = T3R3= T3R3 / S3Q3 = S4Q4 = T4R4= T4R4 / S4Q4 = S5Q5 = T5R5= T5R5 / S5Q5 = Il valore del rapporto è «pressoché» costante ed uguale a ________________ In realtà, in una trattazione completa di tutti gli errori, i rapporti risultano sperimentalmente uguali. In modo puramente indicativo si possono calcolare il valore medio del rapporto e la se- Val Max - Val min . Si può quindi concludere che: 2 midispersione _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________ 5 giugno 2007 PLS Pg. 3/6 Laboratorio classi quarte Esperienza 1 LSS “J.F. Kennedy” Esercizio 3 Abbiamo verificato che, in questo caso, quando aumenta l’angolo di incidenza, l’angolo di rifrazione aumenta più rapidamente, e che l’angolo di rifrazione è sempre maggiore dell’angolo di incidenza. Ciò significa che esiste un angolo limite per il quale l’angolo di rifrazione è di 90°, ossia tale che se si S raggio riflesso α vuole vedere ancora l’immagine dello spillo, allineata con O, la si deve osservare lungo la retta u. Ol- tot raggio rifratto tre l’angolo limite non avviene più rifrazione e si ha un fenomeno nuovo: la “riflessione totale”. L’angolo limite può essere determinato come αtot = arcsin 1 ; si può posizionare uno spillo in n corrispondenza di questo angolo e verificare che il raggio rifratto è parallelo al lato dritto della mezzaluna. Si può provare, anche se di più delicata osservazione, a spostare lo spillo lungo la parte curva della mezzaluna, si insegue con l’occhio l’immagine della sua parte bassa finché essa non esce dal campo visivo e l’occhio non si trova allineato come in figura. In queste condizioni l‘angolo è proprio l’angolo limite. Angolo limite = ________ Esercizio 4 (prisma di Amici) Il plexiglas ha un angolo limite 1 α = arcsin =____________________ n α α 1 = 42, 25° ) 1, 487 (secondo la teoria α = arcsin Facendo passare un fascio di luce attraverso una fenditura singola e facendolo incidere su un prisma retto con angolo di incidenza α = 45°, si osserva una riflessione totale, con un ribaltamento di 90° dell’immagine. 5 giugno 2007 PLS Pg. 4/6 Laboratorio classi quarte Esperienza 1 LSS “J.F. Kennedy” α α Esercizio 5 (prisma di Porro) Ruotando il prisma, l’angolo a di incidenza sarà comunque maggiore di 45°, si può osservare una doppia riflessione totale. α Esercizio 6 Sempre sfruttando la riflessione totale interna si può mostrare rosso blu blu rosso come un fascio di raggi paralleli fuoriesca ancora con i raggi paralleli dopo due rifrazioni ed una riflessione totale interna. Un fascio di luce viene fatto passare attraverso una fenditura tripla. Si può seguire il percorso dei raggi all’interno del prisma: si osserverà uno scambio delle loro posizioni, ovvero questo dispositivo produce un ribaltamento dell’immagine. Utilizzando raggi di diverso colore, ottenuti con l’uso di un filtro, quanto esposto sarà ancora più evidente. Esercizio 7 rosso arancione giallo verde blu indaco violetto Un fascio di luce viene fatto incidere su un prisma a sezione triangola- luce bianca re, esso subisce una doppia rifra- zione: la prima quando incontra la superficie del prisma, la seconda quando, dopo averlo attraversato, riemerge nell’aria. Sullo schermo bianco che raccoglie la luce proveniente dal prisma si osserva la successione dei colori dell’iride. Il fenomeno osservato prende il nome di dispersione e può essere spiegato attraverso le due seguenti ipotesi: - la luce bianca è una combinazione di componenti monocromatiche (di un solo colore); - le diverse componenti monocromatiche della luce bianca hanno diverso indice di rifrazione; più in particolare, la velocità della luce rossa è un po’ maggiore di quella della luce violetta: c nrosso = vrosso > vvioletto = c nvioletto poiché nvioletto > nrosso . Ciò fa sì che la luce rossa sia meno deviata di quella violetta. 5 giugno 2007 PLS Pg. 5/6 Laboratorio classi quarte Esperienza 1 LSS “J.F. Kennedy” La doppia rifrazione amplifica la divergenza delle differenti componenti monocromatiche, che emergono dal prisma secondo direzioni sensibilmente diverse. Nel disegno viene illustrato quanto descritto, ovvero quanto ossern vabile sperimentalmente. 1,3500 Sono riportati gli andamenti degli indici 1,3450 di rifrazione del vetro flint e dell’acqua al variare della frequenza della luce (colore). n - acqua 1,3400 1,3350 1,3300 1,3250 Colore n vetro flint n acqua violetto 1,7637 1,3448 indaco 1,7486 1,3412 azzurro 1,7320 1,3380 verde 1,7234 1,3357 giallo 1,7144 1,3336 arancio 1,7070 1,3320 rosso 1,7049 1,3310 1,3200 n n - vetro flint 1,7700 1,7600 1,7500 1,7400 1,7300 Un’ultima osservazione. Una fibra ottica è un sottile cavo di dia- 1,7200 1,7100 1,7000 1,6900 metro anche inferiore ad 1 mm, con indice di rifrazione molto basso. Il raggio 1,6800 1,6700 di luce, all’interno della fibra ottica, incontra la superficie laterale della fibra con un angolo di incidenza sempre maggiore dell’angolo limite. La luce che vi penetra è riflessa (con riflessione totale) all’interno più volte e pertanto rimane confinata nella fibra attraversandola da una estremità all’altra senza apprezzabili variazioni di intensità. L’elevata velocità con cui viaggia la luce all’interno della fibra ottica permette di trasferire, in modo pratico ed economico, una grande quantità di informazioni fra punti molto distanti. Le fibre ottiche sono utilizzate nelle tecniche endoscopiche , in campo medico. La luce che fuoriesce da una delle estremità permette di illuminare gli organi interni, consentendone la visione; un’altra fibra, affiancata alla prima, consente di vedere la zona illuminata incanalando un po’ di luce verso l’esterno. Le fibre ottiche sono utilizzate anche nelle telecomunicazioni per trasportare segnali televisivi e comunicazioni telefoniche. 5 giugno 2007 PLS Pg. 6/6