beati i misericordiosi perché troveranno misericordia Oggi la quinta beatitudine: Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia La peculiarità di questa beatitudine è che è riferita, a differenza delle precedenti, al prossimo I misericordiosi infatti sono coloro che perdonano Si tratterà dunque di spiegare bene cosa è questa misericordia Infatti stiamo parlando sia di dare misericordia che di riceverla Esaminiamo, ora, il termine greco eleos utilizzato Nella mentalità greca il termine indica un pathos È qualcosa che mi descrive, è una mia forma interiore Il misericordioso è uno che ha questa inclinazione, delicatezza verso l’altro Misericordia, dal latino, invece contiene la parola cuore Per questo siamo portati a considerare la misericordia un sentimento Questo vuol dire che il misericordioso è colui che prova dolcezza per l’altro che sbaglia Vediamo quindi che sia per la mentalità greca che per quella latina il baricentro è il «mio sentire» Se, però, consideriamo la misericordia secondo questa chiave rischiamo di non capire il sottofondo ricchissimo ebraico del testo Ed è importante perché Gesù non si è incarnato nel popolo ebraico per caso Da questa storia non si può quindi prescindere In fondo se la misericordia è una nostra disposizione interiore può risultare, sotto un certo punto di vista, «inutile» Se perdoniamo qualcuno non è detto che l’altro lo percepisca Siamo solo a metà del processo Il perdonare, infatti, può anche essere visto come generosità Ed è anche bello! Ma la Bibbia non concepisce così il perdono! C’è qualcosa che manca! In fondo a noi può bastare così; abbiamo perdonato! Ed è un ottimo punto! E allora cosa manca secondo le Scritture? Vediamo allora che il termine ebraico usato, e che è stato tradotto in greco come misericordia, in realtà indica la benevolenza L’amore? Si ma con un concetto molto ampio Secondo l’accezione ebraica chi ama non è uno che sente qualcosa ma uno che fa qualcosa! Sorprendentemente amare è agire non sentire E viene in mente il salmo 136 ….. [10] Percosse l'Egitto nei suoi primogeniti: perché eterna è la sua misericordia. [11] Da loro liberò Israele: perché eterna è la sua misericordia; [12] con mano potente e braccio teso: perché eterna è la sua misericordia. [13] Divise il mar Rosso in due parti: perché eterna è la sua misericordia. [14] In mezzo fece passare Israele: perché eterna è la sua misericordia. …. Cioè Dio ha fatto cose per loro La misericordia di Dio è operativa La Sua misericordia fa si che noi abbiamo delle occasioni per incontrare il Suo Amore Il Suo Amore! che non è un sentimento ma un’opera che interviene nella nostra realtà pratica Cioè la nostra vita cambia! E questo lo vediamo praticamente in Gesù “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno” E Gesù non sta solo sentendo qualcosa per loro! Sta morendo in croce per loro! Questa è la misericordia di Dio Non basta sentire che il cuore si è placato! Il perdono è l’amore al massimo grado C’è il dono e c’è il perdono, il dono iper Per capire ancora meglio, però, dobbiamo esaminare un altro termine Il termine ebraico che più degli altri esprime la misericordia E che ha come radice, sorprendentemente, la parola utero E qui cogliamo l’aspetto femminile dell’amore di Dio L’atto con cui si perdona genera l’altro E cogliamo anche il fine del nostro agire: Che l’altro rinasca Chi ama veramente si occupa di chi ha sbagliato Non imponendo un cambiamento, ma fornendo un’occasione! Questo è il modo di amare di Dio! Che quando ci perdona ci rigenera! Ci dona una nuova vita! E questo lo può fare solo Dio! E Dio lo fa in noi! Quando siamo a contatto con lo Spirito Santo che fa rinascere dall’alto E ora torniamo all’inizio quando si sottolineava la reciprocità della quinta beatitudine In pratica cosa significa? Già in Luca 6, 36 36] Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. [37] Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; [38] date e vi sarà dato; Cioè Gesù evidenzia il rapporto che c’è tra il perdono che diamo e quello che riceviamo E non dimentichiamo il Padre Nostro dove è chiarissimo il rapporto di reciprocità Perdonare per essere perdonati! Perché questo? Notiamo allora la forma passiva dei verbi usati: non essere giudicati, non essere condannati, essere perdonati Chi è l’attore, il soggetto? Senza ombra di dubbio è Dio! Allora il problema è: Sono io che devo trovare misericordia! Sono io che devo cambiare! Prendermi cura di me! Solo chi perdona si libera completamente dagli effetti del male ricevuto! Terminiamo con un paradosso: La nostra condizione è normalmente questa: Non riusciamo a perdonare! Ma questa condizione è di inganno! Se il punto di partenza è il peccato dell’altro, io non arrivo mai Il nostro vero problema è: essere perdonati! Infatti in quello stesso testo Gesù dice: perché guardi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello e non vedi la trave che è nel tuo? Ma perché il mio peccato è sempre trave? Non può essere che la trave sia nell’occhio del mio fratello? Certo che è possibile! Ma il problema è che mi presenterò davanti a Dio con i peccati miei e non con i suoi Partire dai nostri peccati e dal nostro bisogno di misericordia è la chiave Solo allora troveremo la forza per avere misericordia nei confronti del prossimo