Recensione di Marco Ronconi STELLA MORRA, Dio non si stanca. La misericordia come forma ecclesiale, EDB, Bologna 2015. «Credo sinceramente che i teologi debbano dedicare i prossimi anni – forse i prossimi decenni – a ripensare come diciamo, pensiamo, viviamo la fede nel suo insieme, oppure perderemo un’occasione che lo Spirito sta offrendoci – se non in qualche modo spingendoci – a sfruttare. Questo libro vuole essere un, se pur piccolo, contributo a questo passaggio storico». Concordiamo con l’analisi dell’autrice tranne che su un particolare. Questo libro è un contributo «piccolo» solo nel senso delle dimensioni fisiche e nello stadio dichiaratamente iniziale di alcune riflessioni. Per il resto, sulla scia dei recenti interventi di W. Kasper e sulla falsariga di riflessioni come quelle di C. Theobald sullo «stile» o di G. Bonaccorso sull’«epistemologia della complessità» (qui molto citato), la tesi di Morra è tutt’altro che «di poco conto»: la chiesa e la fede stanno cambiando forma e la categoria teologica della misericordia assunta nel suo senso più profondo può dare parola a molte realtà esistenti e aiutarci a immaginare il futuro. Fin dal titolo, i rimandi al magistero di papa Francesco sono evidenti. Uno dei capitoli più stimolanti è dedicato non a caso al commento di alcuni paragrafi di Evangelii Gaudium. Consigliato vivamente durante questo Giubileo.