Fisica - Gravitazione Universale

Accelerazione di Gravità
Gruppo 3: Simone dalla Pietà, Anna Possamai, Sveva
Striuli, Matteo Visotto
Il sistema solare si
trova nel braccio di
Orione della Via
Lattea, poco
lontano dal disco
galattico.
Il sistema è formato da otto pianeti disposti in
torno al sole nel seguente ordine: Mercurio,
Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e
Nettuno.
La legge di gravitazione universale
Si tratta di una legge fisica generale
de r i v at a pe r induzione da
osser vazioni empiriche. Fa parte
della meccanica classica ed è stata
formulata nell’opera di Ne wton,
Philosophiae Nat uralis Pr incipia
M a t h e m a t i c a ( " P r i n c i p i a" ) ,
pubblicata per la prima volta il 5
luglio 1687 (Quando il libro di
Newton fu presentato nel 1686 alla
Royal Society, Robert Hooke affermò
che Newton aveva ottenuto da lui la
legge dell'inverso del quadrato).
La legge di gravitazione di Ne wton afferma, che
nell'universo ogni punto materiale attrae ogni altro punto
materiale con una forza che è direttamente proporzionale
a l p r o d o t t o de l l e l o r o m a s s e e d i n ve rs ame n te
proporzionale al quadrato della loro distanza.
a G corrisponde la Costante gravitazionale, calcolata e
stabilita da Newton alla fine del '600. E' pari a
6,67*10^- 11 N*m²/Kg²
Scrivendo la formula di gravitazione universale nel
seguente modo F=(G*m/r^2)*mc è possibile calcolare
l'accelerazione di gravità (espressa in m/s^2) disponendo
della massa e del raggio del corpo celeste in questione.
È infine possibile calcolare la forza peso che possiede
qualsiasi corpo posto nella superficie del corpo celeste
semplicemente moltiplicando la sua massa per g appena
calcolato.
Accelerazioni di gravità dei pianeti del Sistema Solare
Pianeti
Massa (Kg)
Sistema Solare
Raggio Pianeta
(m)
Accelerazione
Gravitazionale (m/s^2)
Sole
1,98E+30
6,96E+08
272,63
Mercurio
3,30E+23
2,57E+06
3,33
Venere
4,83E+24
6,31E+06
8,09
Terra
5,96E+24
6,38E+06
9,77
Marte
6,37E+23
3,43E+06
3,61
Giove
1,90E+27
7,18E+07
24,58
Saturno
5,67E+26
6,03E+07
10,40
Urano
8,80E+25
2,67E+07
8,23
Nettuno
1,03E+26
2,48E+07
11,17
Luna
7,30E+22
1,74E+06
1,61
Accelerazioni di gravità di corpi celesti minori
Altri Corpi Celesti Massa (Kg)
Raggio
Pianeta (m)
Accelerazione
Gravitazionale ( m/s^2)
Stella a Neutroni
3E+30
8000
2,89E+12
Cometa di Halley
2E+24
5500
4,41E+06
Asteroide Gaspra
3E+06
500
6,94E-10
Stella a Neutroni
Corpo celeste derivato da un collasso gravitazionale di
un residuo di supernova di massa minore, non brilla di
luce propria, ma emette onde radio in modo ritmico. Nel
tempo va incontro ad un progressivo rallentamento
della frequenza delle onde e raffreddamento fino a
andare a morte
Cometa di Halley
La cometa di Halley è forse la
più famosa cometa conosciuta.
Essa deve il suo nome a Sir Edmond Halley (1656-1742),
astronomo inglese che la osservò nel 1682. Egli
onfrontò l'o rbita della cometa con quella di altre,
osservate nel 1531 e nel 1607, scoprendo che erano
simili.
Egli ipotizzò quindi che si trattasse dello stesso
oggetto, che si ripresentava ad intervalli di 76 anni.
Dopo la sua morte, nel 1758, la cometa fu
effettivamente osservata secondo quanto l'astronomo
aveva predetto, e fu chiamata "cometa di Halley" in suo
onore.
La cometa ha compiuto il suo
ultimo passaggio vicino al Sole
nel 1986; in questa occasione
è stata lanciata la sonda
Giotto dell'A genzia Spaziale
Europea. La sonda si è
av vicinata a soli 600 Km
dalla cometa, studiandola in
un modo che non era mai stato
possibile fino ad allora, e ne
ha potuto fotografare anche
il nucleo. La cometa ha un
diametro di pochi chilometri
(11 km) ed è composta da
roccia,composti del carbonio e
Anche questa cometa non sarà eterna, ma si
consuma ad ogni passaggio al perielio a causa
dell'e vaporazione provocata dai raggi solari.
Attualmente la sua massa è di circa 200 miliardi di
tonnellate, ma si calcola per esempio che, durante
l'ultimo passaggio vicino al Sole, essa abbia perso
ben 20 tonnellate di materiale al secondo. A questo
ritmo, tra 170mila anni non ne resterànemmeno un
grammo.
Asteroide Gaspra
951 Gaspra è un asteroide della fascia principale del
diametro medio di circa 12,2 km, scoperto nel 1916. È
considerato un membro della famiglia Flora di asteroidi.
Il 29 ottobre 1991 venne raggiunto ed osservato
dalla sonda Galileo nel suo viaggio di av vicinamento
verso Giove. Il suo nome fa riferimento ad una località
balneare situata nel sud della Crimea.
Fine