MOLDOVA Superficie 33.843 kmq Popolazione 3.383.332 abitanti Densità 130 ab/kmq Lingua Moldavo, russo, ucraino Religione Ortodossi (93,3%), Cattolici (1%), Battisti (1%), Neoprotestanti (0,5%) Capitale Chişinău Forma istituzionale Repubblica parlamentare Unità Monetaria Leu moldavo dal 1993 Tasso di cambio 18.8237 leu = 1 € MOLDOVA Quadro politico La Moldova è una repubblica parlamentare: l'attuale Capo di Stato è Nicolae Timofti e il Primo Ministro è Iurie Leanca, che detiene l'incarico dal 30 maggio 2013. La lingua ufficiale e maggioritaria è il moldavo, di ceppo neo-latino, variante della lingua rumena. La Moldova è divisa in 32 distretti, 3 municipalità e 2 regioni semi autonome. La Transnistria, ubicata nella regione orientale tra il Nistro e l'Ucraina, ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza nel settembre 1990, ma non è riconosciuta da nessuno Stato. Le ultime elezioni politiche nazionali si sono svolte il 14 gennaio 2011 ed hanno visto la vittoria del leader del partito democratico liberale Vlad Filat. Dal 2011 si sono susseguiti sconvolgimenti politici che hanno minato la credibilità dell'intero Paese. Il Partito Comunista (all’opposizione) cheosteggia il processo di integrazione europea,ha proposto con successo una mozione di sfiducia al Governo. Nell’aprile 2013, i ricorsi dell’opposizione sono stati accolti dalla Corte Costituzionale che ha invalidato la nomina del Primo Ministro. Dopo la caduta del Governo un accordo politico tra alcuni membri della vecchia coalizione di Governo, l’Alleanza per l’Integrazione Europea, e membri indipendenti del parlamento ha reso possibile la creazione di una nuova coalizione sotto la guida dell'ex Ministro degli Esteri IurieLeanca. La coalizione poggia però su una maggioranza parlamentare limitata e su una base programmatica fragile. Non è quindi possibile escludere l’eventualità di elezioni anticipate, con esiti incerti. Per contrastare i tentativi di influenza russa e guadagnare sostegno internazionale sulla questione della Transnistria, la Moldova si è avvicinata a grandi passi all’Unione Europea. L’«Alleanza per l’Integrazione Europea», coalizione al potere a Chisinau, ha posto l’ingresso del Paese nell’Unione Europea come obiettivo principale dell’azione di Governo. Il processo di integrazione all’UE promosso dal Governo sembra però minato sia dalla fragilità della maggioranza parlamentare che dalla povertà del Paese. Prima di firmare l’accordo di associazione infatti, la Moldova dovrà garantire una serie di riformevolte anche a migliorare la qualità della vita di una delle popolazionipiù povere d’Europa. L'indirizzo del nuovo Governo moldavo è pro occidentale con un ambizioso programma di riforme, teso a velocizzare l'integrazione nell'Unione Europea, traguardo sancito dalla Costituzione. Dal 2010 sono state effettuate a Chisinau missioni esplorative dell'UE in materia di liberalizzazione dei visti (il relativo negoziato è iniziato nel giugno 2010), in vista dell'avvio di un negoziato sul libero commercio (DCFTA) e relative al dialogo sui diritti umani. L’Unione Europea ha recentemente deciso di accelerare i tempi per la conclusione dell’accordo di associazione, anticipandoli a giugno 2014 anziché ad agosto come previsto dal vertice di Vilnius nel novembre 2013. 2 MOLDOVA Tale decisione è probabilmente frutto delle tensioni con la Russia sulla questione della Crimea. L’UE è già intervenuta a sostegno della Moldova durante lo scorso anno alzando i limiti alle importazioni di vino in seguito al blocco delle importazioni russe. Proprio in seguito alle recenti evoluzioni politiche in Ucraina dovute alla secessione della Crimea e agli scontri nell’est del Paese, le rivendicazioni separatiste della Transnistria sono tornate a preoccupare il Governo centrale di Chisinau. Quadro macroeconomico Agricoltura ed industria contribuiscono con il 37% alla formazione del PIL che nel 2013 ha registrato un aumento del 3,5%. L'industria è concentrata in particolare alla lavorazione della materia prima agricola, in più è rappresentata dall'industria leggera, dalla lavorazione del legno e dalla costruzione delle macchine e attrezzature. L'economia dipende per larga parte dall'agricoltura e dai suoi prodotti: frutta, verdura, vino e tabacco. La scarsità delle materie prime costringe la Moldova ad importarepetrolio, carbone e gas naturale principalmente dalla Russia. Dopo il distacco dall'Unione Sovietica nel 1991 la mancanza di materie prime ha portato ad un rapido declino della produzione e quindi dell'economia. Per realizzare un piano di liberalizzazioni economiche, la Moldova ha introdotto nel 2003 una nuova moneta convertibile, il LEU, ha liberalizzato tutte le tariffe, ha smesso di accordare privilegi fiscali alle aziende di stato, ha privatizzato i terreni, ha rimosso ogni controllo statale alle esportazioni e ha liberalizzato i tassi d'interesse. Le riforme economiche in Moldova sono sostenute dalle organizzazioni economiche e finanziarie internazionali. Cominciando dal 1992, quando la Moldova ha aderito al Fondo Monetario Internazionale, alla Banca Mondiale e alla BERS (Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo) ha beneficiato di tanti investimenti da parte di strutture finanziarie e bancarie internazionali e di alcuni Stati come Romania, Russia, USA, Italia, Germania, Giappone, che hanno promosso la crescita economica a partire dall'anno 2000. Questo ha portato ad ottenere significativi progressi dal punto di vista della stabilizzazione economica e finanziaria. Il Paese ha inoltre implementato molte riforme strutturali ed istituzionali indispensabili per l'efficiente funzionamento di un'economia di mercato. Nonostante questa continua crescita, il livello dei salari pro capite e quindi della qualità della vita non sono paragonabili a quelli del 1990; per cui il Paese si posiziona in zone basse nelle classifiche mondiali di ricchezza, sviluppo e benessere. L’economia ha subito una brusca caduta nel 2012 a causa di una riduzione della produzione agricola di circa il 25% per cause climatiche. Il Paese sconta anche la scarsa domanda europea dovuta al persistere della stagnazione economica. Nella prima metà del 2013 la crescita è stata maggiore del 3 MOLDOVA previsto, sostenuta per lo più dalle rimesse estere, tuttavia l’export resta debole e subirà un ulteriore deterioramento a causa del nuovo bando alle importazioni di vino imposto dalla Russia a settembre in risposta agli accordi di libero scambio con l’UE che saranno operativi dal novembre 2013. Il mercato finanziario è poco sviluppato e la presenza straniera limitata, sebbene non esistano barriere all’ingresso dei capitali. La crisi finanziaria si è ripercossa limitatamente sull’economia, e le stime del FMI per il 2012 indicavano un settore in salute, sebbene attualmente vi siano rischi dovuti all’esposizione creditizia. La presenza straniera è più consistente nel settore assicurativo. Principali Indicatori Economici PIL PIL nominale in (milioni di US$) PIL nominale (milioni di Lei) Crescita reale del PIL (%) Spesa sul PIL (% reale) Consumi privati Consumi pubblici Investimenti lordi fissi Export di beni e servizi Import di beni e servizi Origine del PIL (% reale) Agricoltura Industria Servizi Demografia e reddito Popolazione (mln) PIL pro-capite (US$ a PPA) Tasso di disoccupazione (media %) Indicatori fiscali (% del PIL) Entrate del settorestatale Spese del settorestatale Saldo del bilanciostatale Debitopubblico Prezzi e indicatori finanziari Tasso di cambio Lei -US$ (fine periodo) Tasso di cambio Lei -€ (fine periodo) Prezzi al consumo (fine periodo %) Prezzi alla produzione (media %) Tasso di interesse sui prestiti (media %) Partite correnti (US$ mln) Bilancia commerciale Merci: export fob Merci: import fob Bilancia dei servizi Bilancia dei redditi Saldo del conto dei trasferimenti Saldo delle partite correnti Riserve internazionali (US$ mil) Totale delle Riserve internazionali 2008 2009 2010 2011 6.054 62.922 7,8 5.404 60.043 -6,5 5.409 67.315 4,5 5.932 74.477 3,5 5,8 5,0 2,2 3,4 2,9 -7,9 1,9 -31,3 -7,8 -19,3 4,0 0,5 1,0 4,0 7,0 3,0 0,3 5,0 3,5 4,5 41,1 0,7 3,3 -10,9 -19,4 -3,6 5,0 4,5 2,6 2,5 4.0 2,4 3.6 3.005 1,4 3.6 2.847 3,1 3.6 2.961 3,4 3.6 3.091 3.2 40,6 41.6 -1,0 18,7 38,7 45.5 -6,8 25,7b 40,0 45,5 -5,5 25,0 40,5 44,5 -4,0 25,2 10,39 15,28 7,2 6,3 21,1 11,11 15.48 0,4 2,0 20,5 12,44 16,13 8,4 5,0 17,0 12.56 14,94 6,5 16,0 -3.223 1.646 -4.869 -1 599 1.639 -987 -1.944 1.332 -3.276 -44 303 1.221 -465 -2.210 1.450 -3.660 -50 351 1.343 -565 -2.430 1.540 -3.970 -53 388 1.446 -650 1.672 1.480 1.600 1.750 Fonte: IMF, International Financial Statistics Bilancia dei pagamenti. Le esportazioni moldave sono piuttosto limitate, sia da un punto di vista della varietà delle merci, sia sotto quello del valore 4 MOLDOVA VA dell’export. Inoltre il Paese non è riuscito a differenziare in maniera sufficiente i mercati di sbocco, restando legato legat al tradizionale commercio rcio con i paesi ex-URSS: ex il 43% dell’export 2012 era destinato a paesi CSI (il 21% verso la Russia), mentre il 47% verso l’UE. VARIAZIONE % PIL MOLDAVO SU BASE ANNUA Fonte EIU ottobre 2013, Economist Intelligence Unit: Country Report (il valore del Pil nel 2014 è da considerarsi una previsione) BILANCIA PAGAMENTI IN MLD $ Fonte EIU ottobre 2013, 2013 Economist Intelligence Unit: Country Report. (in azzurro le esportazioni costanti nei 4 anni. In rosa le importazioni sensibilmente in calo) C COMPOSIZIONE PIL 2012 5 MOLDOVA VA Fonte EIU ottobre 2013, Economist Intelligence Unit: Country Report. Rischio Paese Attualmente SACE,gruppo gruppo assicurativo-finanziario assicurativo italiano attivo nell’export credit, colloca a 7/7 il rischio paese della Moldova, Moldova, quindi rischio massimo. Indicatori di rischio Rating OCSE 7 S&P’s - Moody’s B- Indicatori di Business Climate Doing Business 2013 Index of Economic Freedom 2013 Corruption Perceptions Index 2012 Attuale Precedente 83° su 183 115° su 177 86° su 183 124° su 183 94° su 176 112° su 182 Fitch - Prospettive future Il prodotto interno lordo (PIL) della Moldova ha registrato un aumento del 8,9 per cento nel 2013 e prevede un tasso di crescita del 3,5% % nel 2014, del 4,5% nel 2015 e del 4,0 per cento nel 2019. 2019 E’ quanto emerge dalle stime World Economic Outlook utlook pubblicate dal Fondo monetario internazionale (Fmi). Sempre secondo i dati diffusi dall’Fmi, l’indice dei prezzi al consumo in Moldova è stato del 5,2 per cento nel 2013 e prevede una crescita del 5,2 per cento ento nel 2014 e del 6,5 per cento nel 2015. Interscambio con l’Italia 6 MOLDOVA VA L’Italia rappresenta il terzo Paese di destinazione per l’export moldavo con una quota del 6% nel 2012, mentre è il quinto importatore, importatore con una quota pari al 5,8%. La Liguria e Genova rappresentano poco più dell’1% delle importazioni ed esportazioni italiane. EXPORT ITALIANO PER SETTORE Fonte: dati EIU, ottobre 2013,Economist 2013 Economist Intelligence Unit: Country Report Elaborazioni laborazioni grafiche Settore Internazionalizzazione CCIAA CCIAA Genova Genova-Moldova Le imprese presenti sul territorio della provincia di Genova che operano nel mercato moldavo sono attualmente 4 e l’interscambio commerciale tra la provincia di Genova e la Repubblica di Moldova ha raggiunto nel 2013 un valore di € 865.365 nel quale le importazioni hanno pesato per un valore di € 646.957 e le esportazioni si sono limitate a € 218.408. Giugno 2014 7