•• CAMPIONATO DI GIORNALISMO 12 il Resto del Carlino MERCOLEDÌ 10 FEBBRAIO 2010 Scuola media Gozzadini, CASTENASO L’ORCHESTRA DEI RAGAZZI Noi, star della musica per un giorno Alla fine di ogni anno scolastico gli studenti si esibiscono in un concerto BAND Che bello crescere a ritmo di rock, house e metal NOI ragazzi ci nutriamo di musica tutti i giorni per rilassarci, per stare insieme o per isolarci. A volte i nostri gusti sono influenzati dagli amici, così ci scopriamo appassionati di musica house o techno per essere definiti ‘truzzi’, ascoltiamo rock o heavy metal per poterci dire ‘metallari’ o, ancora, preferiamo pezzi tristi per essere accolti nella grande famiglia degli ‘emo’. Insomma, cerchiamo un’etichetta sotto la quale rifugiarci per essere accettati dai nostri coetanei. Molti adulti ci criticano, dicendo che ‘seguiamo il branco, come pecore’, ma secondo noi, è importante che i ragazzi si interessino alla musica per passione, senza preoccuparsi del giudizio degli altri e senza classificarsi. Negli ultimi anni sono nati vari gruppi di ragazzi molto giovani: è un’attività che richiede parecchio impegno, ma anche un’occasione per esprimersi in modo creativo. Questi gruppi sono riusciti, facendo anche dei grandi sacrifici, a sfruttare la musica come mezzo per crescere, traendo da questa esperienza sicurezza, divertendosi e facendo divertire. Purtroppo il tipo di musica che preferiamo è molto lontano da quella dei nostri genitori, che a volte restano legati ai loro gusti di gioventù e quindi non apprezzano quello che ascoltiamo noi ragazzi. Perché, allora, non fare della musica un pretesto per incontrarci e arricchirci a vicenda? A NOSTRA scuola dà molta importanza al linguaggio e alla comunicazione musicale, perché li ritiene un mezzo utile per la nostra formazione culturale-educativa ed anche un mezzo capace di favorire l’integrazione, la socializzazione, l’amicizia. E’ per questo che alla fine di ogni anno scolastico si tiene un grande concerto per coro e orchestra nel Palazzetto dello Sport di Castenaso. Protagonisti siamo tutti noi ragazzi della scuola media che quel giorno presentiamo alle autorità del paese e al pubblico brani musicali e canzoni. I testi che vengono eseguiti sono scelti tra un repertorio molto vasto, che passa dalla musica classica, popolare, d’autore, italiana e straniera. I nostri professori di musica arrangiano i pezzi prima di affidarli a ciascuno di noi ed ecco che con la batteria, i flauti, le chitarre, le tastiere, il basso elettrico, iniziamo i primi accordi e, prova dopo prova, arriva il giorno del concerto. L LA KERMESSE Il Palazzetto dello Sport gremito durante l’evento DURANTE l’esibizione viviamo un’emozione unica. Prima dell’inizio sentiamo una grande tensione addosso, che sparisce dal momento in cui iniziamo a suonare. «Silenzio». La bacchetta del professor Bechis batte sul leggìo. La professoressa Rossi imbraccia il suo violino, noi ragazzi siamo attenti sui nostri strumenti e al via del maestro, inizia la splendida magia del concerto. Quando la musica si diffonde nel palazzetto, la tensione si allenta, in quell’attimo ci sentiamo tranquilli, con uno strano senso di orgoglio, mentre le mani si muovono automaticamente sugli strumenti. Ciascuno di noi si sente libero sotto il segno della chiave di violino, noi ragazzi siamo un tutt’uno, e insieme diamo vita a splendide melodie di ogni genere. ANCHE il pubblico sembra darci energia con la sua partecipazione, al termine ringrazia l’orchestra con una standing ovation e noi ci sentiamo fieri delle nostre capacità musicali. Quando suoniamo ci ritroviamo tutti più uniti, non c’è competizione fra noi studenti, infatti, durante l’esecuzione del concerto non serve arrivare primi. Piuttosto ci vuole tanta collaborazione e la consapevolezza che far parte di un gruppo significa poi condividerne il risultato finale e il desiderio di far emozionare . Si dice che l’emozione apra all’apprendimento e stimoli gli interessi, questo è proprio vero perché i nostri professori con entusiasmo e passione per la musica, sanno trasmetterci una forte motivazione, tanto che molti di noi continuano a suonare all’interno di diverse band-gruppi anche dopo l’esperienza musicale della scuola media. classe II F «Silenzio»: parlano i prof Roberta Rossi e Pier Carlo Bechis DA COSA nasce l’idea di un concerto di fine anno? «L’idea è del professor Pier Carlo Bechis che decise, otto anni fa, di introdurre la pratica strumentale durante le ore di lezione. Lo scopo era quello di coinvolgere tutti i ragazzi in un concerto, in cui ognuno poteva partecipare dando il meglio di sé». Dove si svolge questo evento? «Nel Palazzetto dello sport di Castenaso messo a disposizione dal Comune». Quali sono i criteri di scelta per l’esecuzione dei brani? «Cerchiamo di scegliere brani di diverso genere, epoca e stile per allargare le conoscenze del vastissimo repertorio musicale europeo, dal medioevo ai giorni nostri. Per quanto riguarda la scelta delle canzoni, si prediligono quelle che abbiano un testo significativo e un messaggio importante. La scelta va quasi sempre verso i grandi cantautori italiani. Non manca mai, però, una canzone in inglese e nel passato abbiamo eseguito anche brani in lingua spagnola e francese, in continuità con il percorso di lingua straniera fatto». Quali brani sono stati scelti quest’anno? «Il brano di apertura sarà la canzone Dedicata ai miei IN REDAZIONE ECCO i ragazzi delle classi II F: Alberto Baudi, Davide Biagini, Martina Cappelletto, Davide Di Ruocco, Leila Garsi, Elena Ghermandi, Giulia Ghermandi, Nikita Kuzmin, Beatri- ragazzi, scritta dal prof. Bechis, ormai diventata un inno per tutti gli alunni. Poi Blowin’ in the wind di Bob Dylan, Fiume Sand Creek di Fabrizio De Andrè, Mio fratello che guardi il mondo di Ivano Fossati, brano più che mai attuale sul tema dell’integrazione, Itaca, un pezzo di Lucio Dalla di grande impatto e Che sarà di Jimmi Fontana, portata poi al successo dai Ricchi e Poveri. Suoneremo anche brani di musica classica, un minuetto di Haendel e un brano polifonico del ’500». Cosa accomuna i ragazzi che suonano? «La voglia di conoscere e comunicare esperienze a compagni e insegnanti. Alcuni ragazzi continuano questo percorso suonando insieme anche dopo la scuola media e questo ci gratifica molto, anche perché pensiamo che coltivare la passione per la musica possa essere un modo per distogliere i ragazzi dai vizi della strada». Cosa provate quando sentite i ragazzi suonare? «Prima del concerto c’è sempre un po’ di tensione perché si teme la cattiva riuscita, ma poi i ragazzi ci sorprendono sempre e danno il meglio di sé. E’ sempre un trionfo e noi proviamo una grande soddisfazione, alla quale contribuisce anche il pubblico cantando insieme ai ragazzi». ce Lelli, Michelle Luppi, Lorenzo Macchi, Matteo Macchi, Margherita Mazza, Luca Musiani, Manuel Recatalà, Riccardo Sermenghi, Ilaria Stanzani, Danilo Tesei, Simone Trevisan, Qi Zhang e III E: Bianca Asbusti, Davide Boldrini, Massimo Bonarelli, Riccardo Buganè, Marco Capelli, Giorgia Castaldi- ni, Luca Cicuto, Andrea Collu, Alba Dal Farra, Lorenzo Donati, Alexandra Kim Guerra, Mirko Longo, Barbara Mengoli, Lucia Nanni, Irene Pesaresi, Alessandra Rinaldi, Paolo Romeo, Matteo Selleri, Marco Serpieri, Erikson Turku, Francesco Zanardo.