Testo del Comunicato Stampa - Città metropolitana di Bologna

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Bologna, 2 maggio 2011
COMUNICATO STAMPA
DICHIARAZIONE DI APERTURA DEL CONSIGLIERE PD STEFANO CALIANDRO
IN RICORDO DI DANTE CRUICCHI, UN EMIGRATO EUROPEO PER LA PACE
Oggi pomeriggio in apertura di seduta il Consigliere Stefano Caliandro, a titolo personale,
ha ricordato Dante Cruicchi ad un mese della scomparsa. “Provo nei suoi confronti – ha
detto Caliandro - una sensazione di gratitudine doppia, per quello che ha fatto in vita e per
l'esempio di rettitudine morale che ha saputo generosamente consegnarci”. Erano presenti
in aula, tra gli altri, superstiti e famigliari delle vittime della strage di Monte Sole, Valter
Cardi, presidente del Comitato regionale per le onoranze ai caduti di Marzabotto, gli ex
sindaci di Marzabotto e Monzuno Andrea De Maria e Andrea Marchi, alcuni rappresentanti
della Scuola di pace di Brema.
“Grazie Dante – ha concluso il presidente Caliandro – perché quando l’Europa bruciava nel
fuoco, ci hai insegnato a ricercare la pace in ogni luogo e ad ogni costo”.
Di seguito il testo dell'intervento:
DANTE CRUICCHI, UN EMIGRATO EUROPEO PER LA PACE
Dante Cruicchi, è nato a Castiglione dei Pepoli 31 luglio 1921 e li riposa dal 2 aprile 2011.
Il Consiglio Provinciale di Bologna lo ha ricordato un mese fa con un minuto di silenzio e
sospendendo i lavori della seduta del 4 aprile scorso, per permettere ad una delegazione di
Consiglieri e alla Presidente Draghetti ed al suo Vice Venturi di partecipare al funerale.
Oggi ad un mese della sua scomparsa provo nei suoi confronti una sensazione di gratitudine doppia,
per quello che ha fatto in vita e per l'esempio di rettitudine morale che ha saputo generosamente
consegnarci.
Sono lieto che questo ricordo di Dante Cruicchi veda una partecipazione così numerosa,
ringrazio la delegazione tedesca, i familiari e il Comitato Regionale per le onoranze ai caduti di
Marzabotto.
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Ricordare Cruicchi, prima ancora che un appuntamento con il mio dovere morale, significa passare in
rassegna la storia di questo territorio e della nostra gente.
È vero che Dante Cruicchi ha avuto numerosi INCARICHI ISTITUZIONALI tra cui :
- 1946-1951 consigliere comunale di Castiglione dei Pepoli
- 1969-1975 consigliere di San Benedetto Val di Sambro e assessore ai trasporti e alla mobilità e
provinciale nonché vicepresidente della provincia
1975-1985 sindaco di Marzabotto con l’incarico di Delegato mondiale del presidente delle città
martiri per l’educazione alla pace.
1984-2010 Presidente delle Comitato Onoranze ai Caduti di Marzabotto
Ma occorre principalmente dire che Cruicchi ha avuto il merito storico di promuovere il ricordo delle
importanti lotte antifasciste, antifranchiste e antinaziste girando il mondo organizzando e
partecipando a convegni e conferenze.
Dante, ha avuto modo di conoscere e farsi apprezzare da tanti Capi di Stato ed è stato uno dei
fondatori dell’Unione mondiale delle città martiri, città della pace di cui assunse la Presidenza dal
1982
e nel 1987 ha promosso con Ginevra, Hiroshima, Como, Madrid, l’Associazione internazionale delle
Città Messaggere di Pace, che opera con le Nazioni Unite
Nel corso della sua esperienza di ambasciatore di pace ha collaborato con i sindaci di Lille e Parigi,
con Primo ministro e presidente della Repubblica francese, con Jorge Sampaio, sindaco di Lisbona e
presidente del Portogallo, con i sindaci del Mahgreb, Algeri, Rabat, Tunisi, Tripoli e con gli stati
africani che affacciano sul Mediterraneo.
L'impegno profuso da Cruicchi è stato apprezzato e a lui personalmente testimoniato da molti tra cui
mi piace ricordare Giovanni Paolo II, il Presidente Emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi,
l'ex Presidente tedesco RAU, il presidente francese Chirac, Dossetti, Di Vittorio, Dozza etc.
Il ruolo di Cruicchi nel corso della seconda guerra mondiale è stato così prezioso che è stato insignito
della CROCE DI CAVALIERE UFFICIALE DELLA REPUBBLICA:
il Presidente MITTERAND ha voluto attribuire a Dante Cruicchi la LEGION D'ONORE
L'impegno di Dante è stato senza risparmio alcuno delle sue energie e della sua vocazione pacifista.
Cruicchi ha svolto un importante ruolo in qualità di dirigente regionale e nazionale dell’Associazione
della stampa
Ha diretto “La lotta” e collaborato con Paese Sera e il Progresso d’Italia partecipando alla
costruzione del Memoriale dei caduti delle Fosse Ardeatine.
Nel 1951 fu tra i creatori dell’Unione del Mondo Bilingue,
nel 1957 con La Pira ha promosso la Federazione delle Città gemellate, e dal 2004 con sede a
Barcellona esiste e funziona la nuova Unione Cités et Governements locaux Unis (Città e governi
locali uniti).
La vita di Cruicchi sembra svolgersi come se lui stesso non potesse fare altro che stare dalla parte dei
giusti.
Cruicchi nasce in una famiglia antifascista, La madre rifiutò d'iscrivere il giovane Dante all’opera
nazionale dei balilla e il padre Bruno - un minatore - non essendo iscritto al PNF dovette recarsi
all’estero come emigrante
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Così con l'incalzare dell'intolleranza fascista la famiglia Cruicchi nel giugno del 1932 partì per Issy
les Moulineaux, grosso centro operaio.
Ma seppur all'estero l'impegno dei Cruicchi, Bruno e Dante, continuò.
Il giovane Dante partecipava e frequentava alcuni Bistrot cittadini dove si organizzava l'impegno
antifascita degli altri emigrati presenti in città.
Cruicchi in quegli anni tenne dunque dalla Francia i contatti con Dozza, Di Vittorio, Saragat e Nenni
e altri antifascisti.
Dopo l’inizio della guerra di Spagna, Cruicchi, allora quindicenne, si adoperò per favorire il
passaggio in Spagna di coloro che andavano a combattere contro il Generale Franco partecipando
dunque attivamente alla rete antifranchista che in quel periodo opprimeva la Spagna.
Tra le fila delle brigate internazionali militava e morì sul campo nella difesa di Madrid il cugino di
Cruicchi Giuseppe Poli.
L'impeto e il desiderio di pace che hanno animato da sempre la mission di Dante Cruicchi sono
rinvenibili in un evento molto significativo.
Dante infatti, dopo il bombardamento di Guernica, diede vita ad un Centro Giovanile anti-fascista
italiano di cui divenne nel 1938 segretario.
È evidente che il coraggio di organizzare quell'evento deve essere apprezzato maggiormente perché
si trattò di promuovere un Convegno Europeo per la pace in uno stato a dittatura nazi-fascista.
Mi piacerebbe concludere questo breve excursus con un aneddoto che ho trovato nella autobiografia
di Cruicchi e che il generoso Valter Cardi mi ha fornito.
Con l'inizio della seconda guerra mondiale Cruicchi decide di far ritorno nel novembre 1939, a
Bologna
Cruicchi era convinto che l’antifascismo si facesse anche nell’esercito e quindi accettò di svolgere,
nel corso della seconda guerra mondiale, il ruolo di radiotelegrafista del comando della divisione
Macerata.
Tuttavia tra l’8 e il 9 settembre del 1943 Cruicchi commise una ingenuità.
Alla radio ricevente che aveva in dotazione apprese che l’armistizio era stato firmato e quindi
insieme ad un gruppo di antifascisti cacciarono il capitano che comandava il loro gruppo.
Questo gesto gli costò caro perché la milizia fascista e nazista ancora presente sul territorio decise di
arrestarlo.
Per i fascisti la scelta era fatta: “andava fucilato come traditore”,
I tedeschi dissero che un robusto giovane era più utile al lavoro nei lager e così dopo solo 7 giorni
dall'armistizio Cruicchi fu rinchiuso nel Lager 3KL – Luckenwalde a sud di Berlino,
.
A Berlino - dove un maggiore medico lo assegnò al reparto dedicato ai caduti degli aerei - dopo un
violento bombardamento fatto da aerei sovietici della “stella rossa” Cruicchi salvò circa 20 civili, 12
bimbi e 8 donne.
Dalla Autobiografia di Cruicchi si legge un passo su questo punto:
“L’ultima di questi mi chiamò urlando dal quarto piano dicendo che il fuoco la stava uccidendo. Io
salii in tutta fretta e la portai a terra, fuori dagli stabili distrutti e ancora incendiati. Portai con me
una dicendo di non guardare, mi disse in tedesco “warum. Perché l’avete fatto” io le risposi
“wirsind… niente come dite voi…”. La vidi piangere disperatamente. Le chiesi perché questa forma
di disperazione? Piango perché anche io vi ho sempre creduto degli inferiori, invece lei mi ha dato
una lezione morale che mai dimenticherò. Chiedendole se avesse figli…mi rispose piango anche
perché ho saputo che ha 25 anni, quanti ne aveva mio figlio che è morto alcuni mesi or sono in
guerra. Mi consegnò qualche etto di fagioli e mi riportò nel lager”.
Il 25 aprile alle 8 del mattino il Lager dove era rinchiuso Cruicchi venne liberato dall'esercito russo.
Partito in maggio da Berlino percorse molte centinaia di chilometri a piedi.
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E finalmente il 29 luglio alla vigilia del 24° compleanno tornò a Castiglione dei Pepoli città dove ora
riposa.
Grazie Dante perché, quando l’Europa bruciava nel fuoco, ci hai insegnato a ricercare la pace
in ogni luogo e ad ogni costo!!
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Stefano Caliandro
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