28.01.2017 – Primo centenario della morte di Angelo Cortesi. L’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Letizia Veralli, Giulio ed Angelo Cortesi”, già Opera Pia Istituto per inabili al lavoro, nella ricorrenza del Primo Centenario della morte di Angelo Cortesi, munifico benefattore del Comune di Todi e dei suoi cittadini bisognosi di assistenza, organizza, d’intesa con il Comune medesimo, alcuni eventi commemorativi nei giorni 10 e 11 febbraio 2017. Venerdì 10 febbraio, data della morte, all’età di 72 anni, del generoso benefattore, nel Duomo di Todi, alle ore 18, verrà celebrata una Messa solenne, presieduta dal Vescovo, S.E. Mons. Benedetto Tuzia, in suffragio di Angelo Cortesi, cui farà seguito una breve rievocazione della Sua figura e delle Sue ultime volontà a cura del Responsabile dell’Archivio storico comunale, dott. Filippo Orsini, per mantenere vivo nelle Istituzioni e nella comunità tuderte il ricordo di questo munifico uomo. La cittadinanza tutta è invitata a partecipare alla cerimonia solenne. Sabato 11 febbraio, alle ore 21, nella Chiesa di Cappuccini, avranno luogo il Concerto del Coro polifonico di Todi, diretto dal Mo. Sergio Lupattelli e la presentazione, con benedizione del Cappellano, dell’opera di restauro della parte più degradata del ciclo pittorico raffigurante “Storie della vita di San Francesco” del pittore perugino Gerardo Dottori. Tale opera d’arte venne commissionata al Dottori da Angelo Cortesi nei primi anni del ‘900 per abbellire la piccola Chiesa da Lui acquistata all’asta dalla Congregazione di Carità di Todi, con rogito notarile del 18 marzo 1884, insieme all’adiacente Convento dei Cappuccini poi trasformato in sua residenza, ma il cui impianto originario si può riconoscere proprio nella Chiesa e nell’adiacente Chiostro interno. Dato il limitato numero di posti a sedere della Chiesa, questo evento sarà necessariamente ad invito. Auspichiamo che le Istituzioni, le Associazioni locali e la comunità tuderte tutta vogliano, con la loro presenza e partecipazione, testimoniare l’ammirazione e la gratitudine dovuta ad Angelo Cortesi ed onorare la memoria di un uomo che, nell’atto di ultima volontà, ha scelto, per le ricchezze accumulate in vita, una delle destinazioni più nobili e lodevoli che, almeno allora (non c’era ancora lo Stato sociale), si potessero fare e, precisamente, quella volta ad aiutare e lenire le sofferenze degli “inabili al lavoro per infermità naturale o per vecchiaia” . Il Presidente Gentili