Editoriale IL CiELADO Anno 14, numero 1-2, gennaio-giugno 2014 Organo Ufficiale della Unione Astrofili Tesino e Valsugana c/o Biblioteca Comunale di Castello Tesino Via Venezia 16/b 38053 Castello Tesino Coordinate bancarie: IBAN: IT 62 V 0810234580 000020042214 Direttore: Redazione: Giancarlo Favero Maria Rita Baldi Marina Campestrin Michele Miconi Gastone Tacchetto ANNO SOCIALE 2014 ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DIRETTIVO 2013-2015 Presidente: Vice-Presidente: Segretario: Tesoriere: Consiglieri: Revisori Effettivi: Revisori Supplenti: Giancarlo Favero Claudio Costa Maria Rita Baldi Renzo Müller Michele Miconi Roberto Broccato Gastone Tacchetto Michele Alberti Marina Aru Marina Campestrin Ermanno Dorigato Sergio Menguzzato Direttore dell’Osservatorio: Roberto Broccato Parte formativa e uso strumenti Michele Miconi Gastone Tacchetto Contatti con le scuole Claudio Costa Informatica e attrezzature elettriche, edilizia e meccanica Roberto Broccato SOMMARIO Editoriale News ultimissime Il cielo d’estate Occhi su Saturno Verbali Programma estate 2014 1 2 10 12 13 19 Cari soci, nel primo semestre del 2014 abbiamo acquistato una moderna telecamera a colori (DFK 31AU03.AS) seguendo il suggerimento del socio francese Michel Jacquesson che dal 2010 usa il nostro telescopio per riprendere Giove. In realtà la telecamera servirà per tutti i pianeti e pure per registrare filmati di corpi celesti luminosi come nebulose e galassie. Il socio Gastone Tacchetto sta allestendo un manuale che consentirà a chiunque lo vorrà leggere, di usare la telecamera. Sotto la guida del socio Tacchetto e con la collaborazione della Banda Folkloristica di Castello l’Osservatorio ha aderito all’iniziativa “Occhi su Saturno”, una serata dedicata all’osservazione del pianeta con gli anelli che è ormai diventata una tradizione del panorama astronomico italiano. Sempre a cura di Tacchetto è stata eseguita la sistemazione della sala comandi, dotata ora di ulteriori attrezzature che rendono la strumentazione di più immediato utilizzo. Il telescopio è stato ancora utilizzato da Michele Miconi, Roberto Broccato e dallo scrivente nella misura di posizione (astrometria) di asteroidi e comete in collaborazione col socio Riccardo Furgoni. Quale sottoprodotto di questi studi ci siamo imbattuti in un asteroide che non era presente negli elenchi del Minor Planet Center (il centro di Boston che raccoglie tutte le informazioni su questi tipo di corpi), per cui si tratta di una scoperta che potrebbe consentirci di assegnargli il nome che riterremo più opportuno. Abbiamo rinnovato la Convenzione col Comune di Castello Tesino per la gestione dell’Osservatorio, ottenendo che sia il Comune a far fronte alle spese dell’ascensore, una delle forti voci che gravavano sul nostro bilancio. Il Comune dovrebbe provvedere a realizzare altre opere per la sicurezza delle strutture (recinzione del bombolone del gas per il riscaldamento, rifacimento di malte nella finestra della camera oscura, sigillatura dello stabile rispetto all’entrata di acqua piovana, riparazione lampioni parcheggio e installazione di uno nuovo): speriamo in una realizzazione in tempi umani. L’attività culturale di questa estate si concretizzerà in tre conferenze (il relativo finanziamento è sempre più ridotto). Il prof. Cesare Barbieri dell’università di Padova presenterà la prima il 28 luglio dal titolo “La sonda Rosetta ha raggiunto la sua (co)meta”, evento che avverrà proprio in quei giorni. Il 4 agosto il prof. Ortolani, anch’egli di Padova, illustrerà il tema della meteorologia, di grande attualità, e presenterà inoltre alcune novità recenti e di grande interesse nella ricerca astronomica. Il 18 agosto, il socio Giuseppe De Donà parlerà di “Meridiane e leggi di Keplero”. IN COPERTINA: la sala controllo in Osservatorio 1 In questo numero della rivista troverete il verbale dell’assemblea annuale, oltre a due verbali delle riunioni del Consiglio Direttivo che ha incaricato il socio e consigliere Tacchetto di collaborare col Socio Giorgio Ferrai, delegato alla gestione del nostro sito internet, di prestare una puntuale collaborazione nel fornire tutte quelle informazioni che serviranno a tener aggiornata la nostra pagina web. Il consigliere Michele Miconi propone di arricchire il contenuto dell’offerta formativa, con dei filmati delle conferenze che si verranno a proporre, nonché con eventuali brevi interviste ai relatori sui vari argomenti che saranno trattati. Buona estate, Il Presidente Giancarlo Favero News DOVE È FINITA L’ANTIMATERIA? Una nuova ricerca pubblicata ad inizio giugno dagli scienziati del CERN di Ginevra ci sta portando più vicini a capire dove sia andata a finire tutta l’antimateria. L’asimmetria materia-antimateria è una delle più grandi questioni aperte della Fisica. Oggi sembra che l’universo sia composto solamente di materia (l’unica antimateria è quella prodotta dai ricercatori in strutture come il CERN). Però le nostre teorie dicono che durante il Big Bang siano state create uguali quantità di materia e antimateria. Ma allora dov’è andata tutta l’antimateria? A fare un po’ di luce su questo mistero ci sta pensando ALPHA, una collaborazione internazionale che ha come obiettivo riuscire ad intrappolare atomi di anti-idrogeno, la controparte dell’atomo più semplice che esiste in natura: l’idrogeno. Attraverso una precisa comparazione dell’idrogeno e dell’anti-idrogeno, con questo esperimento si spera di studiare le differenze fondamentali tra materia e antimateria, che potrebbero spiegare la mancanza di antimateria nell’universo. Nell’articolo pubblicato sulla rivista Nature Communications, viene riportata la prima misura di alta precisione della carica elettrica di un anti-atomo, in particolare dell’anti-idrogeno. Si è trovato che il valore di questa carica elettrica è compatibile con lo zero con una precisione di otto cifre decimali. Ciò conferma le nostre previsioni che le cariche dei costituenti fondamentali dell’anti-idrogeno (positrone e antiprotone) siano uguali e contrarie. “Questo è in assoluto il primo studio che ha fatto una determinazione precisa di una proprietà dell’anti-idrogeno”, ha commentato il professor Mike Charlton della Swansea University, che guida il gruppo inglese del progetto ALPHA. “Questo successo è stato possibile utilizzando la tecnica di intrappolamento sviluppata con ALPHA e siamo ottimisti che ulteriori sviluppi del nostro programma porteranno in futuro a molti altri risultati importanti. Non vediamo l’ora di poter ricominciare in agosto il programma del deceleratore di antiprotoni (AD, Antiproton Decelerator), così da poter continuare a studiare l’anti-idrogeno con sempre maggiore precisione.” Le antiparticelle dovrebbero essere identiche alle particelle di materia, eccetto che per il segno della loro carica elettrica. Così, mentre l’atomo di idrogeno è fatto di un protone con carica +1 ed un elettrone con carica -1, l’atomo di anti-idrogeno consiste in un antiprotone di carica -1 e un positrone di carica +1. Sappiamo, tuttavia, che la natura sembra preferire la materia all’antimateria: si stima che vi sia una particella di antimateria ogni dieci miliardi di particelle di materia. Non sappiamo il perché di questa preferenza. Per questo è importante misurare le proprietà dell’antimateria con grande precisione e questo è l’obiettivo principale degli esperimenti AD del CERN. 2 collaborazione di milioni di utenti Internet che mettono a disposizione la potenza di calcolo dei loro computer per analizzare i dati dell’Osservatorio di Arecibo, dove vengono effettuate le osservazioni. L’apparato per l’esperimento ALPHA al CERN di Ginevra. Il progetto ALPHA utilizza un complesso sistema di trappole per le particelle, che consentono di produrre gli atomi di antiidrogeno ed immagazzinarli per periodi abbastanza lunghi da poterli studiare dettagliatamente. Gli atomi di anti-idrogeno vengono poi rilasciati in presenza di un campo elettrico e ne vengono studiate le traiettorie. Se gli atomi hanno una carica elettrica, il campo deflette il loro cammino, mentre se sono neutri passano indisturbati attraverso il campo elettrico. Ebbene, il risultato dell’esperimento, basato su 386 eventi registrati, dà un valore per la carica elettrica dell’anti-idrogeno di (1,3±1,1±0,4) x10-8 (i numeri che seguono i simboli di più o meno rappresentano le incertezze statistiche e sistematiche della misura). Secondo il professor John Womersley, fisico delle particelle dello Science and Technology Facilities Council (STFC), anche se il risultato presentato nello studio non è sorprendente, si tratta di una prova fondamentale del fatto che materia e antimateria hanno carica elettrica uguale e contraria. “È rassicurante che la natura si comporti come ci aspettiamo, ma come scienziati non dovremmo mai prendere nulla per garantito e misure come questa sono dunque davvero importanti”. SIAMO PRONTI AD UN CONTATTO CON INTELLIGENZE EXTRATERRESTRI? Il progetto SETI (Search for ExtraTerrestrial Intelligence, Ricerca di Intelligenza Extraterrestre) è un’iniziativa cominciata negli anni Settanta, con il finanziamento della NASA, evolvendosi successivamente grazie alla Lo studio del neuro-psicologo G. De La Torre suggerisce che l’umanità non è ancora pronta ad un contatto con una civiltà extraterrestre. (José Antonio Peñas/Sinc) Ora i membri di questo controverso progetto stanno provando ad andare oltre e non solamente cercare segnali extra-terrestri, ma inviare attivamente messaggi dalla Terra (Active SETI) per rilevare possibili civiltà extraterrestri. Astrofisici come Stephen Hawking hanno già messo in guardia in merito al rischio che questo potrebbe implicare per l’umanità, dato che potrebbe favorire l’arrivo di esseri con tecnologia molto più avanzata della nostra ed intenzioni dubbie. Le implicazioni etiche e sociologiche di questa proposta sono state analizzate dal neuropsicologo Gabriel G. De La Torre, professore alla University of Cadiz, che ha già partecipato a progetti di psicologia spaziale finanziati dall’ESA. Egli si chiede: “Può una decisione di questo tipo essere presa in nome dell’intero pianeta? Che cosa accadrebbe se l’iniziativa dovesse avere successo e qualcuno ricevesse il nostro segnale? Siamo preparati per un contatto di questo tipo?” Per rispondere a queste domande, il professore ha inviato un questionario a 116 studenti universitari americani, italiani e spagnoli. L’indagine aveva lo scopo di investigare le loro conoscenze in astronomia, il loro livello di percezione dell’ambiente fisico, la loro opinione sul posto che occupiamo nell’universo, oltre che proporre alcune domande religiose (ad esempio “credi che Dio abbia creato l’universo?”) o domande sulla verosimiglianza di un contatto con degli extra-terrestri. I risultati, pubblicati sulla rivista Acta Astronautica, indicano che, come specie, 3 l’umanità non è ancora pronta per provare a contattare attivamente una supposta civiltà extra-terrestre, poiché la popolazione non ha conoscenza e preparazione adeguate. Per questo motivo, i ricercatori del SETI sono invitati nello studio a cercare strategie alternative. “Questo studio pilota dimostra che la conoscenza del pubblico di un certo livello educativo riguardo all’universo e al nostro posto in esso è ancora davvero povera. Pertanto, è necessario promuovere ulteriormente una certa consapevolezza cosmica utilizzando il miglior strumento a disposizione: l’educazione” ha sottolineato De La Torre. “Da questo punto di vista abbiamo bisogno di un nuovo Galileo per guidare questo nostro viaggio”. Dai questionari è stato dedotto che gli studenti universitari e il resto della società mancano di consapevolezza in molti aspetti astronomici, nonostante l’enorme progresso fatto da scienza e tecnologia. Si è anche capito che la maggior parte della gente considera queste questioni dal punto di vista delle loro credenze religiose ed è emerso che, nel caso debba essere risolta una crisi su scala globale, la gente farebbe affidamento sui politici. “Per quanto riguarda il nostro rapporto con una possibile vita intelligente extra-terrestre, non dovremmo affidarci ai nostri punti di riferimento morali, dato che essi sono pesantemente influenzati dalla religione. Perché alcuni esseri intelligenti dovrebbero essere “buoni”?” De La Torre ritiene anche che questa questione non dovrebbe essere monopolizzata da una manciata di scienziati: “In effetti, è una questione globale, con una forte componente etica, a cui tutti noi dobbiamo partecipare”. IL MISTERO DEL LATO NASCOSTO DELLA LUNA L’Uomo sulla Luna (che con fantasia possiamo riconoscere guardando il nostro satellite) è apparso quando dei meteoroidi hanno impattato la faccia del satellite visibile dalla Terra. Questi hanno creato ampie zone di basalto, che vediamo come aree scure, chiamate mari (spesso utilizzando il termine latino maria). Ma non esiste alcun volto sull’altra faccia della Luna e gli astrofisici della Pennsylvania State University pensano di sapere perché. “Mi ricordo quando da ragazzo ho visto per la prima volta un globo della Luna, rimanendo colpito da quando diverso fosse il lato non visibile dalla Terra” racconta l’astrofisico Jason Wright. “Era tutto fatto di montagne e crateri. Dov’erano i maria? Si tratta di un mistero fin dagli anni Cinquanta”. Il mistero è denominato Lunar Farside Highlands Problem (Problema degli Altopiani della Faccia nascosta della Luna) e ha origine nel 1959, quando la sonda sovietica Luna 3 ha trasmesso a Terra le prime immagini della faccia “oscura” della Luna. È stata chiamata “la faccia oscura” perché era sconosciuta, non perché la luce del Sole non la raggiunge. I ricercatori hanno immediatamente notato che su questa porzione del nostro satellite, mai visibile da Terra, c’erano molti meno mari. Immagine composta della faccia nascosta della Luna ripresa dal Lunar Reconnaissance Orbiter nel giugno del 2009. Notare l’assenza di aree scure (NASA). Wright, con il professore di astrofisica Steinn Sigurdsson e la studentessa Arpita Roy, hanno capito che l’assenza di maria, dovuta alla differenza nello spessore della crosta tra il lato della Luna che vediamo e quello nascosto, è una conseguenza di come la Luna si è formata. I ricercatori hanno riportato il loro risultato sulla rivista Astrophysical Journal Letters. Il consenso generale sull’origine della Luna è che probabilmente si è formata poco dopo la Terra ed è stata il risultato dell’impatto tra il nostro pianeta e un corpo celeste delle dimensioni di Marte. Questa ipotesi dell’impatto gigante suggerisce che gli strati esterni della Terra e del corpo impattante sono stati sparati nello spazio per formare infine la Luna. La Terra e il corpo impattante non si sono semplicemente fusi, parti di essi sono vaporizzati, creando un disco di roccia, magma e vapore attorno alla Terra. La geometria era molto simile agli esoplaneti rocciosi recentemente scoperti molto vicini alle loro stelle. La Luna era da 10 a 20 volte più 4 vicina alla Terra di quanto lo sia adesso, e i ricercatori hanno trovato che velocemente ha assunto una posizione fissa, in conseguenza della gravità dei due corpi celesti, con periodo di rotazione uguale al periodo orbitale attorno alla Terra. Luna e Terra subito dopo l’impatto gigante erano molto calde. La prima però, essendo molto più piccola, si è raffreddata più rapidamente. La Terra ancora calda, con una temperatura di più di 2500 gradi Celsius, ha irraggiato verso la faccia vicina della Luna. La faccia lontana si è lentamente raffreddata, mentre la faccia verso il nostro pianeta è stata mantenuta fusa. Si è creato così un gradiente tra le due metà. Questo gradiente è stato molto importante per la formazione della crosta sulla Luna. In effetti, la crosta ha un’alta concentrazione di alluminio e calcio, elementi che sono molto difficili da vaporizzare. L’alluminio e il calcio si sarebbero condensati preferibilmente nell’atmosfera del lato freddo della Luna. In un periodo di tempo da migliaia a milioni di anni dopo l’impatto, questi elementi si sono combinati con i silicati del mantello della Luna per formare feldspato plagiocasio, che infine si è spostato sulla superficie e ha formato la crosta lunare. La faccia lontana ha una quantità maggiore di questi minerali ed è più spessa. Ora la Luna è completamente raffreddata e non è più fusa sotto la superficie. In tempi passati della sua storia, grandi meteoroidi hanno impattato il lato vicino della Luna e perforato la crosta, rilasciando vasti laghi di lava basaltica che ha formato i maria. Quando i meteoroidi hanno colpito il lato nascosto, invece, nella maggior parte dei casi la crosta era troppo spessa e non ha permesso una fuoriuscita del basalto magmatico. In questo modo si è creata una faccia oscura della Luna con valli, crateri e altopiani, ma quasi nessun mare. TRANSITO DI MERCURIO SUL SOLE, VISTO DA MARTE Il rover della NASA Curiosity ha ripreso delle immagini del pianeta Mercurio mentre transitava davanti al Sole, visibile come una debole macchiolina scura che si muove sulla faccia della nostra stella. Si tratta del primo transito di un pianeta sul Sole osservato da un pianeta diverso dalla Terra, oltre che della prima immagine di Mercurio da Marte. Mercurio occupa solamente circa un sesto di pixel visto da una distanza così grande, di conseguenza l’oscuramento non ha una forma distinta, ma la sua posizione segue la traiettoria di Mercurio attesa in base ai calcoli orbitali. I video e le immagini ripresi dalla camera Mastcam di Curiosity sono stati pubblicati sul sito del Jet Propulsion Laboratory della NASA www.jpl.nasa.gov. Transito di Mercurio sulla superficie del Sole ripreso dalla sonda Curiosity su Marte. Mercurio è visibile come una debole macchiolina scura. Sono visibili anche due macchie solari delle dimensioni della Terra. (NASA/JPL – Caltech) I transiti planetari sono stati importantissimi nella storia dell’astronomia, come ha rilevato Mark Lemmon, membro del gruppo scientifico della camera Mastcam di Curiosity. “Le osservazioni dei transiti di Venere sono state utilizzate per determinare le dimensioni del Sistema Solare, e i transiti di Mercurio sono stati usati per misurare la dimensione del Sole.” Le osservazioni sono state fatte il 3 giugno scorso dalla posizione di Curiosity all’interno del cratere Gale su Marte. Oltre a mostrare il transito di Mercurio, gli stessi frame della Mastcam mostrano sulla superficie del Sole due macchie solari approssimativamente delle dimensioni della Terra. Le macchie solari si muovono alla velocità di rotazione del Sole, molto più lentamente del movimento di Mercurio. Molte persone sulla Terra hanno osservato un transito di Venere nel giugno del 2012, l’ultimo visibile in questo secolo. Il prossimo transito di Mercurio visibile dalla Terra sarà il 9 maggio 2016. I transiti di Mercurio e Venere sono visibili più spesso da Marte che dalla Terra, e Marte offre anche un punto vantaggioso per osservare transiti della Terra sulla superficie del Sole. I prossimi transiti visibili da Marte saranno quello di Mercurio nell’aprile 2015, di Venere nell’agosto 2030 e della Terra nel novembre 2084. 5 LA SONDA ROSETTA STUDIA DA VICINO LE COMETE Dopo un viaggio di dieci anni, iniziato nel marzo del 2004, la sonda dell’Agenzia Spaziale Europea per lo studio delle comete, Rosetta, ha puntato il suo sguardo sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Il carico utile dell’orbiter, che include lo spettrografo ultravioletto Alice, sviluppato dallo Southwest Research Institute (SwRI), è pronto per iniziare le prime osservazioni orbitali e più vicine in assoluto di una cometa. Rappresentazione artistica dell’orbiter Rosetta nelle vicinanze della cometa 67P/ChuryumovGerasimenko. L’immagine non è in scala: la sonda misura in larghezza 32 m, mentre il nucleo della cometa ha un diametro di circa 4 km (ESA – C. Carreau/ATG medialab). Alice ha iniziato la sua missione scientifica in giugno per indagare l’origine, la composizione e il funzionamento della cometa, ottenendo immagini composte ad alta risoluzione come non possono essere ottenute da osservazioni effettuate da Terra o con strumenti orbitanti attorno al nostro pianeta. Assieme agli altri strumenti di Rosetta, Alice inizierà una campagna di mappatura della superficie della cometa in agosto. Gli spettrografi disperdono la luce proveniente da un oggetto (luce ultravioletta nel caso di Alice) in lunghezze d’onda, fornendo dati per analisi successive. “Alice è stata risvegliata con successo e correttamente calibrata dopo il suo lungo viaggio in ibernazione. Presto passerà centinaia di giorni in orbita attorno alla cometa Churyumov-Gerasimenko, analizzando la composizione della sua atmosfera, mappando la sua superficie e studiando le proprietà delle minuscole particelle di polvere che escono dalla cometa. Sarà in assoluto il primo spettrografo ultravioletto ad esaminare una cometa” afferma il dottor Alan Stern, principal investigar di Alice e vice presidente associato dello SwRI Space Science and Engineering Division. Alice è uno spettrografo per immagini UV altamente miniaturizzato, delle dimensioni di una scatola di scarpe, di grande livello tecnologico, con più di mille volte la capacità di raccogliere dati degli strumenti di una generazione fa; pesa meno di quattro chilogrammi e utilizza solo 4 watt di potenza. Uno strumento fratello di Alice, sviluppato dallo SwRI e lanciato a bordo della sonda New Horizons verso Plutone nel gennaio del 2006, per studiare l’atmosfera di questo mondo distante, raggiungerà Plutone nel luglio 2015. “Durante la lunga fase di crociera, oltre che durante i flyby della Terra, di Marte e dei due asteroidi Steins e Lutetia, siamo stati in grado di esercitare Alice ed effettuare osservazioni scientifiche di un paio di comete distanti” racconta il dottor Joel Parker, direttore dello SwRI Planetary Science Directorate. “Queste esperienze mostrano che Alice, le nostre operazioni e i team scientifici sono pronti per la prima missione quando arriveremo alla cometa Churyumov-Gerasimenko tra un paio di mesi”. Alice è uno dei tre strumenti finanziati dalla NASA a bordo di Rosetta. Lo SwRI ha anche costruito e controllerà il sensore di ioni ed elettroni (IES, Ion and Electron Sensor), altro strumento con sistemi elettronici miniaturizzati. Con una massa di 1,04 chilogrammi, IES raggiunge una sensibilità paragonabile a strumenti che pesano cinque volte tanto. Per raggiungere il suo obiettivo, la sonda Rosetta ha sfruttato quattro manovre di fionda gravitazionale (gravity assist), tre con la Terra e una con Marte. In seguito, è rimasta in ibernazione nello spazio profondo per un periodo di circa tre anni, risvegliandosi nel gennaio del 2014, in tempo per prepararsi per il suo incontro con la Churyumov-Gerasimenko. Rosetta trasporta anche un lander, Philae, che verrà rilasciato sulla superficie della cometa nel novembre 2014, tentando la prima osservazione diretta di una superficie cometaria. Le indagini di Rosetta offriranno una finestra senza precedenti sia sull’origine delle comete che sul loro funzionamento. UN MONDO SIMILE AL NOSTRO Per i cacciatori di pianeti, questo è stato un anno generoso. Un gruppo di astronomi del SETI Insitute e dell’Ames Research Center della NASA hanno utilizzato i dati del telescopio 6 spaziale Kepler per scoprire 715 nuovi esopianeti. I nuovi corpi celesti orbitano attorno a 305 diverse stelle e quindi sono inclusi sistemi con più mondi che ricordano la famiglia planetaria del nostro Sole. L’annuncio di queste scoperte è stato seguito dalla notizia che Kepler ha anche trovato il primo pianeta delle dimensioni della Terra nella zona abitabile di una stella, Kepler 186f. Si tratta di una significativa pietra miliare nel lavoro di ricerca per determinare la diffusione di pianeti terrestri nella Via Lattea. Questa rappresentazione artistica ritrae sistemi planetari, che consistono in stelle con più di un pianeta. I pianeti eclissano la stella ospite dal punto di vista vantaggioso dell’osservatore (NASA). “Questi risultati ci mostrano che non solo i pianeti delle dimensioni della Terra sono comuni, ma altrettanto comuni sono i sistemi di più pianeti che contengono dei mondi potenzialmente abitabili” nota Jason Rowe del SETI Institute, tra gli astronomi che hanno condotto lo studio. “Gran parte dei nuovi pianeti orbitano attorno alla stella ospite più vicini del pianeta Mercurio al Sole, ma qualcuno mostra delle somiglianze con il nostro Sistema Solare”. La tempesta di nuovi pianeti si è intensificata grazie ad un nuovo schema di analisi chiamato “verifica per molteplicità”. Questa tecnica può essere applicata a molti pianeti in una volta sola, permettendo ai ricercatori di verificare centinaia di nuovi sistemi planetari in un colpo solo, piuttosto che indagarli uno alla volta come veniva fatto in passato. La nuova tecnica sfrutta argomenti di probabilità basati sul fatto che, tra le 150000 stelle osservate da Kepler, si è scoperto che centinaia hanno molteplici candidati pianeti. Su queste basi, i ricercatori sono certi che i loro risultati non sono distorti da stelle binarie, il cui comportamento può assomigliare a quello di un sistema con più mondi. Le nuove scoperte aumentano il numero totale di esopianeti conosciuti a più di 1700. “Da questo lavoro abbiamo anche imparato che i pianeti in questi sistemi multipli sono piccoli e le loro orbite sono all’incirca sullo stesso piano e circolari, molto simili a quelle del nostro Sistema Solare” ha commentato Rowe. Il 17 aprile scorso il team di Kepler ha annunciato la scoperta di Kepler 186f, il primo pianeta delle dimensioni della Terra trovato nella zona abitabile della sua stella ospite, segnando un successo fondamentale per la determinazione della frequenza dei pianeti simili alla Terra nella Via Lattea. “Scoprire questi mondi e riconoscere che i mondi abitabili potrebbero essere molto comuni, ha aumentato la verosimiglianza dell’ipotesi che da qualche altra parte nell’universo ci possa essere la vita (e forse vita abbondante) ” ha notato David Black, presidente del SETI Institute. La raccolta di dati della missione Kepler è finita nella primavera dello scorso anno, a causa del guasto della seconda ruota di reazione a bordo, essenziale per puntare accuratamente il telescopio. Tuttavia, il 20 maggio la NASA ha annunciato l’approvazione della missione K2, che ha l’obiettivo di riproporre Kepler utilizzando la pressione della luce solare che colpisce il lato della sonda per agire come terza ruota. Duglas Caldwell, scienziato che lavora con gli strumenti di Kepler presso il SETI Institute ha commentato: “Non possiamo continuare a guardare nel campo di stelle originale di Kepler, ma le sonde sono costruite e controllate da persone molto in gamba e grazie al duro lavoro dell’intero team di Kepler possiamo ora cercare nuovi pianeti in un’ampia varietà di ambienti e condizioni, incluse le regioni di formazione stellare. Fare questo ci insegnerà molto riguardo a come il nostro stesso sistema planetario si è formato ed evoluto.” “Più esploriamo, più troviamo mondi lontani tra le stelle che ci ricordano casa nostra” ha concluso Rowe. NUOVE PROVE DIMOSTRANO LA FORMAZIONE DELLA LUNA DALLA COLLISIONE DI UN CORPO CELESTE CON LA TERRA Una nuova serie di misure degli isotopi dell’ossigeno ha fornito una prova che la Luna si sia formata dalla collisione della Terra con un altro corpo astronomico di dimensioni planetare, all’incirca 4,5 miliardi di anni fa. Questo lavoro è stato pubblicato sulla rivista 7 Science il 6 giugno e presentato alla conferenza di geochimica di Goldschmidt in California l’11 giugno. Rappresentazione artistica di una collisione tra due corpi planetari. Un impatto di questo tipo tra la Terra ed un corpo celeste delle dimensioni di Marte ha probabilmente portato alla formazione della Luna (NASA/JPL – Caltech) La maggior parte degli scienziati planetari ritiene che la Luna si sia formata da un impatto astronomico tra la Terra ed un altro corpo celeste, a cui è stato dato il nome di Teia. Gli sforzi degli scienziati per confermare che l’impatto ha davvero avuto luogo si sono concentrati sulla misura del rapporto tra gli isotopi dell’ossigeno, del titanio, del silicio e di altri elementi. Si sa che questi rapporti variano nel Sistema Solare, ma la forte somiglianza riscontrata per quanto riguarda i campioni dalla Terra e dalla Luna è in conflitto con i modelli teorici della collisione che indicano che la Luna si sia formata per la maggior parte con materiale proveniente da Teia e di conseguenza avrebbe una composizione diversa dalla Terra. Ora un gruppo di ricercatori tedeschi, guidati dal dott. Daniel Herwartz, hanno utilizzato delle tecniche più raffinate per paragonare il rapporto degli isotopi dell’ossigeno 17O/16O in campioni lunari con quelli provenienti dalla Terra. Il gruppo ha inizialmente utilizzato i campioni lunari che sono arrivati sulla Terra attraverso dei meteoriti, ma dato che questi campioni hanno scambiato i loro isotopi con l’acqua della Terra, c’era bisogno di trovare dei campioni più freschi. Questi nuovi campioni sono stati forniti dalla NASA, grazie alle missioni Apollo 11, 12 e 16. Dalla loro analisi è stato dedotto che 17 contengono dei livelli di O/16O significativamente più alti delle loro controparti terrestri. Il team ha utilizzato una tecnica avanzata di preparazione dei campioni, prima di misurarli attraverso spettrometria di massa. Le misure hanno mostrato una differenza del rapporto 17 O/16O tra i campioni della Luna e quelli della Terra di 12 parti per milione (±3 ppm). Herwartz ha spiegato che le differenze sono piccole e difficili da rilevare, ma ci sono. “Questo implica due cose. Anzitutto ora possiamo essere ragionevolmente sicuri che la collisione gigante ha davvero avuto luogo. Inoltre, l’analisi dei campioni ci dà un’idea della geochimica di Teia. Sembra che questo pianetino sia stato simile a quelle che chiamiamo condriti di tipo E. Se questo è vero, possiamo ora predire la composizione geochimica e isotopica del nostro satellite, perché la Luna attuale è una miscela di Teia e della Terra all’inizio della sua vita. Il prossimo obiettivo è scoprire quanto materiale di Teia ci sia nella Luna”. La maggior parte dei modelli stimano che la Luna sia composta di materiale da Teia per una percentuale che varia da 70% a 90%, mentre dal 10% al 30% con materiale della prima Terra. Tuttavia, altri modelli sostengono che ci sia solamente l’8% di Teia nella Luna. Il dottor Herwatz ha spiegato che i nuovi dati indicano come più probabile una miscela 50:50, ma questo ha ancora bisogno di conferme. IL RITRATTO DELL’UNIVERSO HUBBLE PIÙ COLORATO RIPRESO DA Utilizzando il telescopio spaziale Hubble della NASA, gli astronomi hanno composto un quadro completo dell’universo in evoluzione. Si tratta di una tra le più colorate immagini dello spazio profondo (Deep Space) mai catturate dal telescopio, che ha ormai 24 anni di vita. I ricercatori dicono che l’immagine, chiamata Copertura Ultravioletta del Campo Ultra Profondo di Hubble (Ultraviolet Coverage of the Hubble Ultra Deep Field) fornisce l’anello mancante nella formazione stellare. L’immagine Ultra Deep Field 2014 è una composizione di diverse esposizioni catturate dal 2003 al 2012 con due strumenti di Hubble: Advanced Camera for Surveys e Wide Field Camera 3. In precedenza gli astronomi hanno studiato l’Hubble Ultra Deep Field (HUDF) in luce visibile e nel vicino infrarosso in una serie di immagini catturate dal 2003 al 2009. L’HUDF mostra una piccola sezione di spazio nella costellazione dell’emisfero meridionale Fornace. Ora, utilizzando la luce ultravioletta, 8 gli astronomi hanno unito l’intera gamma di colori a disposizione di Hubble, indagando tutto lo spettro dall’ultravioletto al vicino infrarosso. L’immagine risultante (fatta con un tempo di 841 orbite del telescopio) contiene circa diecimila galassie, andando indietro nel tempo fino a poche centinaia di milioni di anni dal Big Bang. Utilizzando il telescopio spaziale Hubble, gli astronomi hanno assemblato una fotografia dell’universo in evoluzione, tra le più colorate immagini deep space mai catturate durante i 24 anni di vita del telescopio. Lo studio include la luce ultravioletta, fornendo così il collegamento mancante nella formazione delle stelle (NASA). “La mancanza di informazioni da luce ultravioletta ha reso lo studio delle galassie nell’HUDF analogo al provare a capire la storia delle famiglie umane senza conoscere nulla sui bambini delle scuole elementari. L’aggiunta dell’ultravioletto colma questo vuoto” ha spiegato il principal investigator Harry Teplitz del Caltech presso Pasadena, in California. La luce ultravioletta arriva dalle stelle più calde, più grandi e più giovani. Osservando a queste lunghezze d’onda, i ricercatori danno uno sguardo a quali galassie hanno stelle in formazione e dove le stelle si stanno formando all’interno di quelle galassie. Studiare le immagini ultraviolette delle galassie in questo periodo di tempo intermedio permette agli astronomi di capire come le galassie crescano in dimensione formando piccoli insiemi di stelle molto calde. Dato che l’atmosfera terrestre filtra la maggior parte della luce ultravioletta, tutto ciò può funzionare solamente con un telescopio spaziale. “I metodi di indagine ultravioletti, come questo, che utilizza la capacità unica di Hubble, sono incredibilmente importanti per pianificare le osservazioni del telescopio spaziale James Webb della NASA” spiega il dottor Rogier Windhorst dell’Arizona State University, membro del team. “Hubble ha fornito un insieme di dati con luce ultravioletta dal valore inestimabile, che verrà utilizzato dai ricercatori in combinazione con i dati infrarossi del telescopio Webb. Questa è davvero la prima immagine ultravioletta profonda che mostra la potenza di questa combinazione.” A cura di Marina Campestrin Prima dello studio dell’universo della Copertura Ultravioletta dell’Hubble Ultra Deep Field, gli astronomi erano in una curiosa posizione. Missioni come il Galaxy Evolution Explorer (GALEX), osservatorio della NASA che ha operato dal 2003 al 2013, hanno fornito una significativa conoscenza della formazione stellare nelle galassie vicine. Utilizzando la capacità del vicino infrarosso di Hubble, i ricercatori hanno anche studiato la nascita delle stelle nelle galassie più distanti, che ci appaiono nei loro stadi di vita più primitivi a causa della quantità significativa di tempo impiegata dalla luce di stelle distanti per viaggiare fino ad un range visibile. Ma per il periodo in mezzo, quando la maggior parte delle stelle nell’universo erano nate (una distanza che va da circa 5 a 10 miliardi di anni luce) gli scienziati non avevano dati sufficienti. 9 Il Cielo d’estate IL TRIANGOLO ESTIVO Guardando il cielo nelle serate di luglio si possono osservare tre stelle particolarmente luminose che, se collegate tra loro da linee immaginarie, formano un triangolo. 10 Questo asterismo, pur non essendo una costellazione, viene identificato come “Triangolo estivo”. I suoi vertici sono identificabili con la stelle Altair, Vega e Deneb rispettivamente appartenenti alle Costellazioni dell’Aquila, della Lira e del Cigno. Altair (alfa Aql) è una stella di colore bianco di magnitudine 0,77 e, trovandosi a circa 17 anni luce da noi, risulta essere una tra le stelle più vicine. Vega (alfa Lyr), distante da noi circa 25 anni luce, è la stella più luminosa del triangolo avendo una magnitudine di 0,00. La sua massa è circa il doppio di quello del sole ma risulta essere circa 30 volte più luminosa con una colorazione bianco –azzurra. Infine Deneb (alfa Cyg), la coda Cigno, è una stella distante da noi più di 3000 anni luce e fa parte della famiglia di stelle denominate supergiganti. Infatti risulta avere un diametro circa 65 volte superiore a quello del sole e se si trovasse alla stessa distanza di quest’ultimo probabilmente risulterebbe esserne 1.000.000 volte più luminosa. Un particolare che associa Altair e Vega è che entrambe hanno una elevata velocità di rotazione attorno al proprio asse il che le rende due stelle con forma di sferoidi oblati. Il favorevole clima estivo ci invoglia a rimanere all’aria aperta alla ricerca delle figure che gli uomini di ogni tempo hanno immaginato nel congiungere con linee immaginarie le stelle e che sono giunte in parte a noi sotto forma delle attuali 88 costellazioni. diverse colorazioni, arancione e azzurro, che creano un forte contrasto. Aquila Nella mitologia greca la costellazione dell’Aquila rappresenta l’animale sacro di Zeus che se ne serviva per le missioni più ardite e pericolose, come il rapimento di Ganimede. Particolare di questa costellazione è che la parte della Via Lattea che essa ospita al suo interno presenta una zona di nubi che sembra separarla in due parti. Detta zona prende il nome di fenditura dell’Aquila. Il Cigno Costellazione forse già raffigurata presso i popoli mesopotamici e arabi come un uccello, fu identificata nella più recente era cristiana come la Christi Crux e successivamente come Croce del Nord. Secondo la mitologia greca Zeus, per ammaliare e sedurre la ninfa Nemesi, si trasformò in un Cigno. Dalla loro relazione nacquero Castore e Polluce anche se, come per tutte le costellazioni celesti, esistono diverse versioni mitologiche. La costellazione si trova al centro della Via Lattea, in una delle parti più luminose di essa. Sono numerosi gli oggetti di interesse per l’osservazione come gli ammassi aperti M29 ed M39 o la nebulosa conosciuta con il nome di Nord America. L’osservazione più ricca di fascino è quella della stella Albireo posta sulla testa del cigno, formata da due splendide stelle considerate il più bel sistema doppio per le loro 11 DALL’OSSERVATORIO del CELADO L’Unione Astrofili Tesino e Valsugana Concerto In Folkloristica di Castello Tesino collaborazione con APT Valsugana, della Banda organizza presso L’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DEL CELADO, SABATO 10 MAGGIO 2014, ORE 22-24 UNA SERATA DEDICATA ALL’OSSERVAZIONE DEL PIANETA con inizio alle ore 21 Il complesso bandistico si è esibito con successo in un nutrito repertorio di musica dal vivo che è stato molto apprezzato da tutte le persone presenti. SATURNO e di altri corpi celesti con il telescopio da 80 cm di diametro Questa la locandina che annunciava l’evento, riportato anche nell’editoriale, al quale hanno partecipato oltre una cinquantina di appassionati, simpatizzanti ed amici. Alla fine, bandisti e spettatori. hanno potuto ammirare direttamente con il nostro telescopio il sempre affascinante Pianeta con gli anelli, proseguendo la serata osservativa. Ad introdurre la serata, un 12 Verbali VERBALE N. 15 ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI SOCI U.A.T.V. 1. Tenutasi in seconda convocazione il 22 marzo 2014, alle ore 20:00, presso il Ristorante “Al Cacciatore” di Castello Tesino. Loc. Celado, con il seguente ORDINE DEL GIORNO 1. Comunicazioni del Presidente 2. Nomina del Presidente e del Segretario dell’Assemblea 3. Bilancio consuntivo dell’UATV per l’anno 2013, relazione dei Revisori dei Conti 4. Relazione morale del Presidente 5. Relazione del Direttore dell’Osservatorio 6. Programma per il 2014 7. Bilancio preventivo 2014 e definizione della quota sociale 2014 8. Varie ed eventuali. Sono presenti n. 9 Soci. Si passa alla trattazione dei punti all’odg: 2. Comunicazioni del Presidente: il Vicepresidente, prof- Claudio Costa vista l’assenza del Presidente prof. Giancarlo Favero per sopravvenuti, inderogabili motivi familiari, conduce la seduta e, prima dell’inizio dei lavori assembleari, dà il benvenuto ai Soci presenti. Nomina del Presidente, del Segretario dell’Assemblea e del collegio elettorale: Visto l’art. 9 dello Statuto dell’UATV, l’Assemblea è presieduta dal prof. Claudio Costa ed è nominata in qualità di Segretaria la signora Maria Rita Baldi. L’Assemblea approva. 3. Bilancio consuntivo dell’UATV per l’anno 2013, relazione Revisore dei Conti: il Presidente Claudio Costa, presente il tesoriere Renzo Muller, lo invita ad illustrare il bilancio consuntivo dell’UATV per l’anno 2013, come da seguente schema: BILANCIO CONS. AL 31.12.2013 ENTRATE Quote sociali 2013 Bonifico Arsié a UATV Oblazioni UATV Sistema Bibliotecario Visite Osservatorio Oblazioni Osservatorio Sostegno pubblicitario APT Competenze da Cassa Rurale 750,00 135,00 34,84 600,00 4.443,00 360,00 1.000,00 0,28 TOTALE 7.323,12 Cassa al 01.01.2013 1.721,38 TOTALE a pareggio € 9.044,50 L’Assemblea è invitata a discutere sulle voci a bilancio e vengono date tutte le spiegazioni che sono richieste. USCITE Missioni per UATV Spese rappresentanza Edizione giornalino UATV Varie: tess.UAI Web Posta Tributi UATV Tributi Osservatorio Assicurazione Osservatorio Spese Osservatorio:varie e utenze Spese bancarie: bollo commiss. TOTALE Disponibilità al 31.12.2013 c/c Cassa Rurale resto spese postali contanti Osservatorio TOTALE 570,00 155,50 128,20 269,79 329,37 554,44 250,00 5.407,52 126,05 7.790,87 946,97 4,66 302,00 9.044,50 Si procede quindi all’approvazione del punto 3 all’odg. Il Revisore dei Conti, Sig.Michele Alberti, legge il seguente: 13 PARERE DEI REVISORI DEI CONTI AL CONTO CONSUNTIVO DELL’ESERCIZIO FINANZIARIO 2013 particolare va alla Segretaria Maria Rita Baldi, la vera anima dell’associazione, per l’abilità con cui ha gestito i documenti dell’associazione. Cari Soci,il Tesoriere Maria Rita Baldi ci ha fatto pervenire in tempo utile il “Bilancio UATV” consuntivo al 31 dicembre 2013, unitamente al “Bilancio preventivo UATV” per il 2014. Quando il presente Consiglio è stato eletto, sotto gli occhi di tutti c’era un bilancio fortemente negativo a carico dell’Osservatorio. Alla prima riunione, ci siamo trovati decisi nell’intento di ridurre le spese maggiori: riscaldamento dell’osservatorio, energia elettrica del complesso, collegamento a Internet e manutenzione dell’ascensore. Le spese di riscaldamento sono state ridotte in tre modi: disattivando ogni elemento riscaldante (prima rimanevano riscaldati i bagni, la cucina, la camera e la stanza comandi); coibentando ogni situazione in cui ciò fosse possibile; riducendo al minimo il riscaldamento delle stanze occupate dal pubblico. Siamo riusciti a ridurre la spesa da circa 2700 Euro a circa 1600 Euro. Per ridurre le spese di Internet abbiamo ridefinito con il fornitore i costi dell’abbonamento, con un dimezzamento della spesa, da oltre 800 a circa 400 Euro, che dall’anno 2014 sarà ulteriormente diminuita. Sull’energia elettrica non si può al momento agire, essendo in gran parte determinata dal consumo delle resistenze riscaldanti necessarie per fondere la neve caduta sopra i portelloni della cupola. Sulle spese dell’ascensore non si può agire altro che scaricandole sul Comune di Castello, proprietario dell’immobile e quindi dell’impianto. Stiamo trattando in questo senso, mentre rinnoviamo la convenzione mediante la quale gestiamo l’osservatorio. Se le spese dell’ascensore non saranno a carico del proprietario, rifiuteremo l’incarico di gestire l’osservatorio. Con l’occasione stiamo spingendo il Comune a fare altri interventi di grande importanza per la sicurezza e l’integrità dell’Osservatorio. Il confronto fra le spese relative all’Osservatorio e il numero dei visitatori (circa 5000 Euro contro 1000 persone) suggerisce che non possiamo organizzare serate che non presentino almeno questo rapporto introito/pro capite. Si è deciso quindi di limitare le serate pubbliche ai periodi di forte presenza turistica, accettando prenotazioni solo di gruppi di entità superiore ai 10 adulti. Per non dare l’idea di una sospensione dell’attività, il socio Miconi ha suggerito di aprire l’osservatorio una sera ogni mese, in corrispondenza della fase di Luna al Primo Quarto. Saranno inoltre attivate la serata dedicata a Saturno, il 10 maggio, con l’intervento della Banda Folk di Castello Tesino, quella delle stelle cadenti il 12-13 agosto e altre caratterizzate da fenomeni particolari (eclissi di Luna). Grazie alle intelligenze illustrate e al contributo di APT Valsugana, del Sistema Bibliotecario e 14 Il bilancio consuntivo evidenzia disponibilità iniziali per Euro 1.721, entrate per Euro 7.323, uscite per Euro 7.791 e disponibilità finali per Euro 1.254 (con arrotondamento all’euro dei singoli importi). Il dettaglio delle singole voci che lo compongono ci esime da ulteriori commenti: esso rappresenta con adeguata sintesi le risultanze della contabilità sociale, correttamente ed ordinatamente tenuta sulla scorta della documentazione di supporto conservata in atti e che ci è stata esibita per i controlli a campione. Il bilancio di previsione computa entrate e uscite per un totale di Euro 8.600, mentre i beni e le attrezzature che rappresentano le dotazioni (anche di terzi) dell’associazione sono analiticamente elencati nell’apposito inventario. In relazione ai riscontri effettuati, possiamo confermare la sostanziale regolarità del rendiconto in esame: nulla osta pertanto alla sua approvazione. Il Collegio dei Revisori dei Conti Michele Alberti, Marina Aru, Marina Campestrin L’Assemblea prende atto e approva il bilancio e la relazione dei Revisori dei Conti, (astenuti i soci, Michele Alberti e Marina Campestrin). 4. Relazione morale del Presidente UATV prof. Giancarlo Favero, letta dal prof. Claudio Costa: Unione Astrofili Tesino e Valsugana Assemblea del 22 marzo 2014 Relazione morale del Presidente per l’anno sociale 2013 Nel corso della sua prima riunione il presente Consiglio Direttivo, eletto il 23 marzo dello scorso anno, ha suddiviso i compiti fra i suoi membri nominando vice Presidente Claudio Costa, Tesoriere Renzo Muller, Segretaria Maria Rita Baldi, Consiglieri con compiti di formazione e assistenza alla strumentazione Michele Miconi e Gastone Tacchetto, Consigliere per informatica, edilizia, attrezzature elettriche e meccaniche Roberto Broccato. Roberto Broccato è stato proposto come Direttore dell’Osservatorio del Celado, proposta che è stata accettata dal Sindaco di Castello Tesino. Il Consiglio Direttivo ha sempre lavorato in armonia senza che fosse necessario votare sulle varie delibere, adottate sempre all’unanimità. Un ringraziamento Verbale Assemblea Soci 2014 al tesseramento soci siamo riusciti a contenere il deficit, potendo così fare un acquisto programmato da anni, quello di una camera elettronica con la quale il francese Michel Jacquesson e chiunque vorrà emularlo potranno riprendere immagini a colori dei pianeti e della Luna. Il Presidente ha svolto conferenze ad Arsié e a Caldonazzo mentre in paese hanno svolto conferenze i professori dell’Università di Padova Ortolani e Barbieri, il dottor Mattia Colombo dell’Università di Trento e il sig. Giuseppe De Donà. Gastone Tacchetto e Roberto Broccato hanno predisposto l’osservatorio per collegamenti con enti esterni (per es. il Planetario di Padova) ai quali inviare immagini degli strumenti e degli oggetti inquadrati. Oggi il telescopio è gestibile da qualsiasi luogo della Terra. Sono lieto di salutare qui un nuovo socio, il prof. Riccardo Furgoni di Mantova, il cui contributo è stato di una qualità eccezionale. Furgoni si è proposto come ricercatore nel campo dell’astrometria (cioè della misurazione di posizione) di asteroidi e di comete, attivando quindi una ricerca che – sebbene presente nel repertorio delle ricerche pubblicato sul nostro sito Internet – non era mai stata iniziata. I risultati finora ottenuti, nel raggiungimento dei quali sono stati coinvolti il Presidente, il Direttore dell’Osservatorio e Michele Miconi, sono di tutto rispetto e ci hanno visti gareggiare con strumenti di fama mondiale, dai 3,5 agli 1,5 metri di diametro. Con tre minuti di posa riusciamo a studiare corpi di magnitudine 21, cosa che dimostra la bontà delle ottiche del nostro telescopio. Dopo oltre 250 ore di sorveglianza di corpi conosciuti abbiamo scoperto un asteroide sconosciuto, che stiamo seguendo nella speranza di esserne riconosciuti ufficialmente gli scopritori. Giancarlo Favero L’Assemblea all’unanimità. prende atto ed approva 5. Relazione del Direttore dell’Osservatorio, sig. Roberto Broccato: Osservatorio Astronomico del Celado Relazione annuale 2013 Presenze di pubblico e scolaresche Grazie all’attività dei soci dell’UATV Maria Rita Baldi Martino Bernard Roberto Broccato Marina Campestrin Claudio Costa Giancarlo Favero Michele Miconi Renzo Muller Gastone Tacchetto e alla collaborazione dell’APT Valsugana, nel corso del 2013 abbiamo ospitato 1001 persone (184 nel primo semestre, 817 nel secondo) Verbale Assemblea Soci 2014 durante un totale di 49 serate (13 serate nel primo semestre, 36 nel secondo). La flessione di presenze rispetto al 2012 (circa del 6%) è dovuta all’annullamento, causa maltempo, di diverse serate programmate. Nel periodo primaverile alcune scolaresche sono arrivate da Lamon, da Bassano del Grappa e dalla Valsugana. L’introito complessivo derivato dall’attività dell’Osservatorio (ingressi; oblazioni; contributo APT) è stato di 5.803,00 Euro a fronte di spese pari a 6.211,96 Euro, con prevalenza delle spese di riscaldamento, energia elettrica, collegamento Internet e gestione ascensore. Attività varie in Osservatorio Il 18 Maggio, presso l’Osservatorio ha avuto luogo l’evento “OCCHI SU SATURNO” , un’iniziativa nata nel 2012 e proposta a livello nazionale dall’associazione “Stellaria” di Perinaldo (Imperia) per celebrare il 300° anniversario della morte del proprio concittadino Astronomo Gian Domenico Cassini e riproposta nel 2013. Nel pomeriggio, alla presenza di alcuni ospiti, nonostante il tempo incerto, la Banda Folk di Castello Tesino ci ha allietato con un bellissimo concerto, poi causa la pioggia non è stato possibile dar seguito alla serata osservativa. Nel mese di Agosto abbiamo avuto in visita il Direttore del Planetario di Padova, il quale è rimasto ben impressionato dalla nostra struttura e con il quale si è ipotizzata una collaborazione effettuando un collegamento video in occasione delle loro rappresentazioni. Di questo si sta occupando il socio Gastone Tacchetto. Dal mese di settembre il Presidente dell’UATV prof. Giancarlo Favero in collaborazione con l’astrofilo mantovano Riccardo Furgoni, stanno effettuando un’attività di astrometria riguardante la misurazione della posizione di alcuni asteroidi e di alcune comete, a questo progetto collaborano i soci Martino Bernard e Marina Campestrin. Lavori effettuati in Osservatorio Nel corso del 2013 sono state effettuate le seguenti attività di manutenzione straordinaria: - Sostituzione di 5 ruote di guida della cupola. - Riparazione e fissaggio di alcuni elementi delle staccionate in legno sul piazzale esterno. - Sigillatura della tettoia d’ingresso (purtroppo in caso di precipitazioni intense persiste un po’ di infiltrazione all’interno delle piastre di rivestimento). - Sostituzione di una telecamera dell’impianto di videosorveglianza danneggiata dalla caduta di neve dal bordo del tetto. - Riparazione del focheggiatore n° 4 (sostituzione del motore passo-passo e della scheda elettronica di controllo fornite gratuitamente dal costruttore perché in garanzia). 15 - Aggiornamento del software di controllo del telescopio. Tutte queste attività sono state effettuate in autonomia dall’associazione UATV grazie alla disponibilità di alcuni soci, quindi senza gravare sulle casse del Comune. Urgenze Nel ringraziare il Comune di Castello Tesino per aver provveduto allo sgombero neve e allo sfalcio erba, richiamo l’attenzione sulle seguenti urgenze, già segnalate nelle relazioni precedenti: - Completamento del pavimento in legno della cupola; - Installazione di una barriera (catena o sbarra ) all’inizio della strada di accesso; - Recinzione a norma del bombolone del gas. - Completamento dell’illuminazione esterna con l’installazione di due lampioni nel parcheggio ; - Verifica e soluzione relativa alle infiltrazioni d’acqua nella parete EST del fabbricato evidenziate dalle foto allegate. A questo proposito faccio presente che la parete in degrado è in corrispondenza dell’ingresso dell’edificio e che un ritardo nella bonifica del manufatto potrebbe portare al distacco delle piastre di rivestimento creando una situazione di pericolo e quindi alla chiusura dell’Osservatorio. Roberto Broccato L’Assemblea prende atto ed approva, un astenuto (astenuto il Socio Direttore, Roberto Broccato). 6. Programma per il 2014: Il prof. Claudio Costa, sentito anche il Direttore dell’Osservatorio, sig. Roberto Broccato, comunica che già nei primi mesi del 2014 si sono svolte attività presso l’Osservatorio secondo le richieste raccolte e, in particolare, in collaborazione con l’APT Lagorai, con prenotazione il martedì. Si ripresenta inoltre l’ipotesi di attività dell’Osservatorio come già sperimentato: iniziative da effettuarsi, per l’estate, il sabato e la domenica, con trattazione di argomenti di astronomia, osservazioni telescopiche, utilizzo dell’aula dell’Osservatorio anche per iniziative diverse da astronomia cui potranno essere coinvolte associazioni o altri. Sempre nel periodo estivo e in base alla possibilità finanziaria, si ipotizzano alcune conferenze (tre o quattro) con le modalità dello scorso anno. Il Socio Gastone Tacchetto propone inoltre una serata “Occhi su Saturno” per il prossimo 10 maggio, sarà presente anche la Banda Folk di Castello Tesino. In ottobre si svolgerà la giornata contro l’inquinamento luminoso. Il Socio Gastone Tacchetto comunica l’impostazione dell’attività già discussa in un incontro del CD riguardante la proposta formulata dal Direttore del Planetario di Padova e l’interesse dimostrato per il nostro Osservatorio, che prevede un collegamento audio-video stabile mediante utilizzo di un accessorio tecnologico, tra la nostra sala comandi, il telescopio e le sue funzioni, mostrando in diretta oggetti celesti o registrazioni effettuate dalla nostra postazione, nell’ambito di una presentazione del Planetario stesso. L’Assemblea prende atto e approva all’unanimità.(Un astenuto – Broccato) 7. Bilancio preventivo 2014 e definizione della quota sociale 2014: il bilancio preventivo dell’UATV è stato approntato, ipotizzando un’attività prudenziale sulla falsa riga di quanto sperimentato lo scorso anno. Alcune spese saranno sostenute con introiti occasionali, mentre con l’introito delle quote sociali si può far fronte alle spese di ordinaria gestione (cancelleria, postali, stampa del giornalino, missioni per conto dell’UATV). Il socio Michele Miconi sostiene la positività di acquistare qualche gadget, magari con il logo dell’Osservatorio, da offrire ad eventuali visitatori interessati. Viene letto e illustrato dal Tesoriere, il seguente Bilancio Preventivo: BILANCIO DI PREVISIONE UATV 2014 ENTRATE Quote sociali Contr. Ord. Com. Cast.T. Noleggio Oss. a ricercatori Contr. Sist. Bibliotecario Visite in Osservatorio USCITE Manifestazioni 2014 € 500,00 Cancelleria e postali 100,00 Missioni per UATV 500,00 Ed. Giornalino 150,00 Utenze Osserv.(Luce.Gas. Internet Ascensore) 5.000,00 Mater. Educativo 1.000,00 Tributi e assicurazioni 1.350,00 ___________________________________________________________________________ € 8.600,00 € 8.600,00 € 750,00 1.250,00 1.000,00 600,00 5.000,00 L’Assemblea approva all’unanimità. Verbale Assemblea Soci 2014 16 Il Presidente Costa, riferendosi alla quota sociale di 15 € fissata per il 2013, la giudica congrua alle spese programmate e al numero di soci previsto, ma chiede ugualmente ai presenti di alzare la mano se intendono modificarla. Nessuno vota a favore per quest’ultima indicazione e quindi la decisione è di mantenerla invariata per il 2014. Risulta quindi approvato l’importo di 15 € come quota associativa per il 2014. L’Assemblea approva. 8. Varie ed eventuali: il Presidente Costa comunica che rimane confermato di mantenere la pubblicazione di due numeri annuali del giornalino dell’Associazione, per contenere le spese e per privilegiare nel contempo, la comunicazione di attività particolari svolte presso l’Osservatorio. Esaurito l’Odg, il Presidente conclude la riunione ringraziando i convenuti per la partecipazione all’incontro e per l’attenzione dimostrata alla trattazione dei singoli punti all’ordine del giorno. L’Assemblea è sciolta alle ore 22:00. Letto, approvato, sottoscritto Castello Tesino, 22 marzo 2014 Il Segretario verbalizzante Maria Rita Baldi Il Presidente dell’Assemblea Claudio Costa VERBALE N. 1/2014 Della seduta del Consiglio Direttivo UATV, riunitosi presso la Biblioteca Comunale di Castello Tesino, venerdì 17 gennaio 2014, alle ore 20.30, per la trattazione del seguente Ordine del Giorno: 1. 2. 3. 4. Comunicazioni del Presidente Relazione di Cassa Acquisto telecamera a colori Rinnovo Convenzione col Comune di Castello Tesino per gestione Osservatorio 5. Preparazione Assemblea Ordinaria dei Soci UATV (bilanci – candidature) 6. Varie ed eventuali Presenti: Favero Giancarlo - Costa Claudio – Broccato Roberto - Baldi Maria Rita –Miconi Michele e Muller Renzo, assente giustificato Gastone Tacchetto. Verbale Assemblea Soci 2014 1. Comunicazioni del Presidente prof. Giancarlo Favero: non ci sono comunicazioni particolari pertanto si passa alla trattazione dei punti successivi all’odg 2. Situazione di Cassa: presente la segretaria, si comunica la situazione di Cassa alla data odierna che vede un saldo a ns. credito di circa 1.200 euro di cui 600,00 trasferiti nel servizio “ricarica”, carta prepagata presso la cassa Rurale Valsugana e Tesino. E’ stata acquistata la scala da utilizzare in Osservatorio, come da delibera precedente (13.08.2013). Il Consiglio prende atto. 3. Acquisto telecamera a colori: il Presidente prof. Favero, in merito alla decisione di acquistare una telecamera planetaria a corredo del telescopio dell’Osservatorio del Celado. relaziona sui pareri acquisiti dall’astronomo Michele Jacquesson e dai sigg.ri Michele Bortolotti ed Erika Mocci di Noale sulla scelta di un modello a colori o in bianco/ nero. Il sig. Jacquesson consiglia il modello a colori per una maggior facilità di uso e con risultati molto buoni, mentre i sigg.ri Bortolotti e Mocci indicherebbero il modello in B/N con filtro infrarosso aggiuntivo,che dovrebbe essere supportato da un USB 3.0 non in dotazione all’Osservatorio. I costi in tal caso sarebbero per noi proibitivi e l’uso forse limitato a pochi esperti delle tecnologie in questione. Dopo ampia discussione, considerate le diverse opzioni, i vantaggi e gli svantaggi, il CD delibera di scegliere l’acquisto della telecamera a colori mod. DFK 31 AU03.AS, per il quale vengono esaminati tre preventivi (Sky Point, Adorama, Unitron), con preferenza per la ditta che può offrire assistenza accurata e immediata. 4. Rinnovo Convenzione col Comune di Castello Tesino per gestione Osservatorio: vista la prossima scadenza della Convenzione in oggetto, il CD decide di rivederne i contenuti, deliberando di discutere col Sindaco su alcune modifiche essenziali da inserire nel testo per continuare la gestione dell’Osservatorio (spese per ascensore, manutenzione esterna dello stabile, lampione parcheggio, recinzione bombolone gas per messa a norma, estintori obbligatori, catena e paletti per delimitare strada accesso in caso di neve). Sarà inoltre richiesto al Sindaco un sopralluogo dell’uff. 17 tecnico per riparazione muro dello stabile Osservatorio che presenta segni di infiltrazioni d’acqua. Verrà fatta pure richiesta di monitor inutilizzati e giacenti in biblioteca, scaffali presso Palazzo Gallo, un bancone da lavoro presso la soffitta delle scuole di Castello Tesino. Il CD concorda su ogni argomento. 5. Preparazione Assemblea Ordinaria dei Soci UATV: si decide la data del 22 marzo p.v. per lo svolgimento dell’annuale Assemblea generale dei soci che si svolgerà a Castello Tesino, presso il ristorante “Il Cacciatore” a Celado alle ore 20:00. Prima dello svolgimento dell’Assemblea il CD si troverà a preparare il materiale necessario. Viene quindi esaminato il movimento attivo e passivo relativo all’attività svolta in Osservatorio nello scorso anno. Il CD prende atto. 6. Varie ed eventuali: Altri argomenti non sono stati trattati, la riunione è conclusa alle ore 22.30. Castello Tesino, 17 gennaio 2014 Il Segretario Il Presidente Maria Rita Baldi Giancarlo Favero ********************** VERBALE N. 2/2014 Della seduta del Consiglio Direttivo UATV, riunitosi presso la Biblioteca Comunale di Castello Tesino, sabato 28 giugno 2014, alle ore 20.00, per la trattazione del seguente Ordine del Giorno: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Comunicazioni del Presidente Aggiornamento sito internet Relazione di Cassa Programma conferenze estate 2014 e serate osservative Turni per svolgimento visite osservatorio estate 2014 Varie ed eventuali Presenti: Favero Giancarlo - Broccato Roberto - Baldi Maria Rita – Miconi Michele Gastone Tacchetto. Assenti giustificati: Costa Claudio e Müller Renzo. Verbale Assemblea Soci 2014 1. Comunicazioni del Presidente prof. Giancarlo Favero: si constata la contenuta attività del primo semestre 2014, a causa soprattutto del cattivo tempo che ha reso più volte impossibile svolgere attività osservative presso l’Osservatorio, viene precisata la sistemazione della sala comandi, dotata ora di ulteriori attrezzature che rendono la strumentazione di più immediato utilizzo. Continuerà anche in seguito un accurato monitoraggio dei vari accessori, al fine di ottimizzare il rendimento del complessivo impianto. 2. Aggiornamento sito internet: il CD concorda di incaricare il Socio e consigliere Gastone Tacchetto affinchè contatti il Socio Giorgio Ferrai, delegato da sempre alla gestione del nostro sito internet, al fine di prestare una puntuale collaborazione nel fornire tutte quelle informazioni che serviranno a tener aggiornata la nostra pagina web. Il consigliere Michele Miconi propone di arricchire il contenuto dell’offerta formativa, con dei filmati delle conferenze che si verranno a proporre, nonché con eventuali brevi interviste ai relatori sui vari argomenti che saranno trattati. 3. Relazione di Cassa: ad oggi il ns. c/c presso la Cassa Rurale di Castello Tesino presenta un saldo positivo di circa 900 euro. 4. Programma conferenze estate 2014 e serate osservative: sono previste tre conferenze tenute dai professori universitari Cesare Barbieri e Sergio Ortolani e dall’astrofilo Giuseppe de Donà, su argomenti scientifici (astronomia, meteorologia, meridiane) nei giorni 28 luglio, 4 e 18 agosto 2014. Le serate osservative avranno luogo il venerdì, sabato e domenica dei mesi di luglio e agosto. Saranno raccolte prenotazioni dall’APT o per telefono. Nella stesura di un orario che stabilisca una turnazione si conviene di mantenere lo svolgimento usuale delle serate. Un primo incontro in aula conferenze, visita alla struttura Osservatorio, osservazione diretta con strumenti o in caso di brutto tempo, visione di immagini riprese col ns. telescopio, osservazione, se possibile, del cielo all’esterno dell’Osservatorio, conclusione in aula conferenze per rispondere ad eventuali domande o chiarimenti su temi trattati. 18 5 Turni per svolgimento visite osservatorio estate 2014: si procede alla stesura dei turni tra gli addetti allo svolgimento delle serate osservative (v.di allegato) 6 Varie ed eventuali: non appena sarà possibile, tempo permettendo, verrà approntato un manuale d’uso della nuova telecamera a colori. A breve sarà approntato un nuovo numero del giornalino dell’UATV, Altri argomenti non sono stati trattati, la riunione è conclusa alle ore 22.30. Castello Tesino, 28 giugno 2014 Il Segretario Maria Rita Baldi Il Presidente Giancarlo Favero 18 agosto Meridiane e leggi di Keplero Sig. Giuseppe De Donà astrofilo Dall’Osservatorio Durante i mesi di luglio e agosto l’Osservatorio Astronomico del Celado sarà aperto nelle sere di venerdì, sabato e domenica (anche in caso di maltempo) con il seguente orario: 22:00 – 24:00 **************************************** Estate 2014 4 agosto La meteorologia ..e altro La visita all’Osservatorio durerà 2 ore, una dedicata all’osservazione telescopica, una dedicata a proiezioni di filmati, con discussione, domande e risposte. Di giorno si potranno osservare il Sole, la Luna e i pianeti Mercurio e Venere. Di notte si osserveranno i corpi celesti più spettacolari che si rendono visibili (Luna e pianeti, ammassi stellari aperti e globulari, nebulose, galassie. I temi trattati potranno riguardare: i moti apparenti e reali del Sole, della Terra e dei pianeti, il tempo e le stagioni, il Sistema Solare, le stelle, la Via Lattea, le altre Galassie e l’Universo. Per le scuole ogni tema sarà trattato al livello concordato con gli insegnanti o con gli stessi allievi. prof. Sergio Ortolani Tariffe: Programma di conferenze a Palazzo Gallo Ore 21 Ingresso libero ***************** 28 luglio La sonda Rosetta ha raggiunto la sua (co)meta prof. Cesare Barbieri Università di Padova Università di Padova 12 agosto Le lacrime di S. Lorenzo fino a 5 anni: gratis 6-17 anni: 3 euro Adulti: 5 euro presso Ristorante “Al Cacciatore” ore 22 Verbale Assemblea Soci 2014 19