Rivista - Osservatorio del Celado.

Editoriale
IL CiELADO
Anno 14, numero 1-2, gennaio-giugno 2014
Organo Ufficiale della
Unione Astrofili Tesino e Valsugana
c/o Biblioteca Comunale di Castello Tesino
Via Venezia 16/b
38053 Castello Tesino
Coordinate bancarie:
IBAN:
IT 62 V 0810234580 000020042214
Direttore:
Redazione:
Giancarlo Favero
Maria Rita Baldi
Marina Campestrin
Michele Miconi
Gastone Tacchetto
ANNO SOCIALE 2014
ORGANI SOCIALI
CONSIGLIO DIRETTIVO 2013-2015
Presidente:
Vice-Presidente:
Segretario:
Tesoriere:
Consiglieri:
Revisori Effettivi:
Revisori Supplenti:
Giancarlo Favero
Claudio Costa
Maria Rita Baldi
Renzo Müller
Michele Miconi
Roberto Broccato
Gastone Tacchetto
Michele Alberti
Marina Aru
Marina Campestrin
Ermanno Dorigato
Sergio Menguzzato
Direttore dell’Osservatorio:
Roberto Broccato
Parte formativa e uso strumenti
Michele Miconi
Gastone Tacchetto
Contatti con le scuole
Claudio Costa
Informatica e attrezzature elettriche, edilizia e
meccanica
Roberto Broccato
SOMMARIO
Editoriale
News ultimissime
Il cielo d’estate
Occhi su Saturno
Verbali
Programma estate 2014
1
2
10
12
13
19
Cari soci,
nel primo semestre del 2014 abbiamo acquistato
una moderna telecamera a colori (DFK
31AU03.AS) seguendo il suggerimento del socio
francese Michel Jacquesson che dal 2010 usa il
nostro telescopio per riprendere Giove. In realtà la
telecamera servirà per tutti i pianeti e pure per
registrare filmati di corpi celesti luminosi come
nebulose e galassie. Il socio Gastone Tacchetto
sta allestendo un manuale che consentirà a
chiunque lo vorrà leggere, di usare la telecamera.
Sotto la guida del socio Tacchetto e con la
collaborazione della Banda Folkloristica di
Castello l’Osservatorio ha aderito all’iniziativa
“Occhi su Saturno”, una serata dedicata
all’osservazione del pianeta con gli anelli che è
ormai diventata una tradizione del panorama
astronomico italiano. Sempre a cura di Tacchetto
è stata eseguita la sistemazione della sala
comandi, dotata ora di ulteriori attrezzature che
rendono la strumentazione di più immediato
utilizzo.
Il telescopio è stato ancora utilizzato da Michele
Miconi, Roberto Broccato e dallo scrivente nella
misura di posizione (astrometria) di asteroidi e
comete in collaborazione col socio Riccardo
Furgoni. Quale sottoprodotto di questi studi ci
siamo imbattuti in un asteroide che non era
presente negli elenchi del Minor Planet Center (il
centro di Boston che raccoglie tutte le
informazioni su questi tipo di corpi), per cui si
tratta di una scoperta che potrebbe consentirci di
assegnargli il nome che riterremo più opportuno.
Abbiamo rinnovato la Convenzione col Comune di
Castello Tesino per la gestione dell’Osservatorio,
ottenendo che sia il Comune a far fronte alle
spese dell’ascensore, una delle forti voci che
gravavano sul nostro bilancio. Il Comune
dovrebbe provvedere a realizzare altre opere per
la sicurezza delle strutture (recinzione del
bombolone del gas per il riscaldamento,
rifacimento di malte nella finestra della camera
oscura, sigillatura dello stabile rispetto all’entrata
di acqua piovana, riparazione lampioni parcheggio
e installazione di uno nuovo): speriamo in una
realizzazione in tempi umani.
L’attività culturale di questa estate si concretizzerà
in tre conferenze (il relativo finanziamento è
sempre più ridotto). Il prof. Cesare Barbieri
dell’università di Padova presenterà la prima il 28
luglio dal titolo “La sonda Rosetta ha raggiunto la
sua (co)meta”, evento che avverrà proprio in quei
giorni. Il 4 agosto il prof. Ortolani, anch’egli di
Padova, illustrerà il tema della meteorologia, di
grande attualità, e presenterà inoltre alcune novità
recenti e di grande interesse nella ricerca
astronomica. Il 18 agosto, il socio Giuseppe De
Donà parlerà di “Meridiane e leggi di Keplero”.
IN COPERTINA: la sala controllo in Osservatorio
1
In questo numero della rivista troverete il verbale
dell’assemblea annuale, oltre a due verbali delle
riunioni del Consiglio Direttivo che ha incaricato il
socio e consigliere Tacchetto di collaborare col
Socio Giorgio Ferrai, delegato alla gestione del
nostro sito internet, di prestare una puntuale
collaborazione nel fornire tutte quelle informazioni
che serviranno a tener aggiornata la nostra
pagina web. Il consigliere Michele Miconi propone
di arricchire il contenuto dell’offerta formativa, con
dei filmati delle conferenze che si verranno a
proporre, nonché con eventuali brevi interviste ai
relatori sui vari argomenti che saranno trattati.
Buona estate,
Il Presidente Giancarlo Favero
News
DOVE È FINITA L’ANTIMATERIA?
Una nuova ricerca pubblicata ad inizio giugno
dagli scienziati del CERN di Ginevra ci sta
portando più vicini a capire dove sia andata a
finire tutta l’antimateria.
L’asimmetria materia-antimateria è una delle
più grandi questioni aperte della Fisica. Oggi
sembra che l’universo sia composto solamente
di materia (l’unica antimateria è quella prodotta
dai ricercatori in strutture come il CERN). Però
le nostre teorie dicono che durante il Big Bang
siano state create uguali quantità di materia e
antimateria. Ma allora dov’è andata tutta
l’antimateria?
A fare un po’ di luce su questo mistero ci sta
pensando
ALPHA,
una
collaborazione
internazionale che ha come obiettivo riuscire ad
intrappolare atomi di anti-idrogeno, la
controparte dell’atomo più semplice che esiste
in natura: l’idrogeno. Attraverso una precisa
comparazione dell’idrogeno e dell’anti-idrogeno,
con questo esperimento si spera di studiare le
differenze
fondamentali
tra materia
e
antimateria, che potrebbero spiegare la
mancanza di antimateria nell’universo.
Nell’articolo pubblicato sulla rivista Nature
Communications, viene riportata la prima
misura di alta precisione della carica elettrica di
un anti-atomo, in particolare dell’anti-idrogeno.
Si è trovato che il valore di questa carica
elettrica è compatibile con lo zero con una
precisione di otto cifre decimali. Ciò conferma le
nostre previsioni che le cariche dei costituenti
fondamentali dell’anti-idrogeno (positrone e
antiprotone) siano uguali e contrarie.
“Questo è in assoluto il primo studio che ha
fatto una determinazione precisa di una
proprietà dell’anti-idrogeno”, ha commentato il
professor Mike Charlton della Swansea
University, che guida il gruppo inglese del
progetto ALPHA. “Questo successo è stato
possibile
utilizzando
la
tecnica
di
intrappolamento sviluppata con ALPHA e siamo
ottimisti che ulteriori sviluppi del nostro
programma porteranno in futuro a molti altri
risultati importanti. Non vediamo l’ora di poter
ricominciare in agosto il programma del
deceleratore di antiprotoni (AD, Antiproton
Decelerator), così da poter continuare a
studiare l’anti-idrogeno con sempre maggiore
precisione.”
Le antiparticelle dovrebbero essere identiche
alle particelle di materia, eccetto che per il
segno della loro carica elettrica. Così, mentre
l’atomo di idrogeno è fatto di un protone con
carica +1 ed un elettrone con carica -1, l’atomo
di anti-idrogeno consiste in un antiprotone di
carica -1 e un positrone di carica +1. Sappiamo,
tuttavia, che la natura sembra preferire la
materia all’antimateria: si stima che vi sia una
particella di antimateria ogni dieci miliardi di
particelle di materia. Non sappiamo il perché di
questa preferenza. Per questo è importante
misurare le proprietà dell’antimateria con
grande precisione e questo è l’obiettivo
principale degli esperimenti AD del CERN.
2
collaborazione di milioni di utenti Internet che
mettono a disposizione la potenza di calcolo dei
loro computer
per
analizzare i
dati
dell’Osservatorio di Arecibo, dove vengono
effettuate le osservazioni.
L’apparato per l’esperimento ALPHA al CERN
di Ginevra.
Il progetto ALPHA utilizza un complesso
sistema di trappole per le particelle, che
consentono di produrre gli atomi di antiidrogeno ed immagazzinarli per periodi
abbastanza lunghi
da poterli
studiare
dettagliatamente. Gli atomi di anti-idrogeno
vengono poi rilasciati in presenza di un campo
elettrico e ne vengono studiate le traiettorie. Se
gli atomi hanno una carica elettrica, il campo
deflette il loro cammino, mentre se sono neutri
passano indisturbati attraverso il campo
elettrico. Ebbene, il risultato dell’esperimento,
basato su 386 eventi registrati, dà un valore per
la carica elettrica dell’anti-idrogeno di (1,3±1,1±0,4) x10-8 (i numeri che seguono i
simboli di più o meno rappresentano le
incertezze statistiche e sistematiche della
misura).
Secondo il professor John Womersley, fisico
delle particelle dello Science and Technology
Facilities Council (STFC), anche se il risultato
presentato nello studio non è sorprendente, si
tratta di una prova fondamentale del fatto che
materia e antimateria hanno carica elettrica
uguale e contraria. “È rassicurante che la
natura si comporti come ci aspettiamo, ma
come scienziati non dovremmo mai prendere
nulla per garantito e misure come questa sono
dunque davvero importanti”.
SIAMO PRONTI AD UN CONTATTO
CON
INTELLIGENZE
EXTRATERRESTRI?
Il progetto SETI (Search for ExtraTerrestrial
Intelligence, Ricerca di Intelligenza Extraterrestre) è un’iniziativa cominciata negli anni
Settanta, con il finanziamento della NASA,
evolvendosi successivamente grazie alla
Lo studio del neuro-psicologo G. De La Torre
suggerisce che l’umanità non è ancora pronta
ad un contatto con una civiltà extraterrestre.
(José Antonio Peñas/Sinc)
Ora i membri di questo controverso progetto
stanno provando ad andare oltre e non
solamente cercare segnali extra-terrestri, ma
inviare attivamente messaggi dalla Terra
(Active SETI) per rilevare possibili civiltà extraterrestri. Astrofisici come Stephen Hawking
hanno già messo in guardia in merito al rischio
che questo potrebbe implicare per l’umanità,
dato che potrebbe favorire l’arrivo di esseri con
tecnologia molto più avanzata della nostra ed
intenzioni dubbie.
Le implicazioni etiche e sociologiche di questa
proposta sono state analizzate dal neuropsicologo Gabriel G. De La Torre, professore
alla University of Cadiz, che ha già partecipato
a progetti di psicologia spaziale finanziati
dall’ESA. Egli si chiede: “Può una decisione di
questo tipo essere presa in nome dell’intero
pianeta? Che cosa accadrebbe se l’iniziativa
dovesse avere successo e qualcuno ricevesse
il nostro segnale? Siamo preparati per un
contatto di questo tipo?”
Per rispondere a queste domande, il professore
ha inviato un questionario a 116 studenti
universitari americani, italiani e spagnoli.
L’indagine aveva lo scopo di investigare le loro
conoscenze in astronomia, il loro livello di
percezione dell’ambiente fisico, la loro opinione
sul posto che occupiamo nell’universo, oltre che
proporre alcune domande religiose (ad esempio
“credi che Dio abbia creato l’universo?”) o
domande sulla verosimiglianza di un contatto
con degli extra-terrestri.
I risultati, pubblicati sulla rivista Acta
Astronautica, indicano che, come specie,
3
l’umanità non è ancora pronta per provare a
contattare attivamente una supposta civiltà
extra-terrestre, poiché la popolazione non ha
conoscenza e preparazione adeguate. Per
questo motivo, i ricercatori del SETI sono
invitati nello studio a cercare strategie
alternative.
“Questo studio pilota dimostra che la
conoscenza del pubblico di un certo livello
educativo riguardo all’universo e al nostro posto
in esso è ancora davvero povera. Pertanto, è
necessario promuovere ulteriormente una certa
consapevolezza cosmica utilizzando il miglior
strumento a disposizione: l’educazione” ha
sottolineato De La Torre. “Da questo punto di
vista abbiamo bisogno di un nuovo Galileo per
guidare questo nostro viaggio”.
Dai questionari è stato dedotto che gli studenti
universitari e il resto della società mancano di
consapevolezza in molti aspetti astronomici,
nonostante l’enorme progresso fatto da scienza
e tecnologia. Si è anche capito che la maggior
parte della gente considera queste questioni dal
punto di vista delle loro credenze religiose ed è
emerso che, nel caso debba essere risolta una
crisi su scala globale, la gente farebbe
affidamento sui politici.
“Per quanto riguarda il nostro rapporto con una
possibile vita intelligente extra-terrestre, non
dovremmo affidarci ai nostri punti di riferimento
morali, dato che essi sono pesantemente
influenzati dalla religione. Perché alcuni esseri
intelligenti dovrebbero essere “buoni”?”
De La Torre ritiene anche che questa questione
non dovrebbe essere monopolizzata da una
manciata di scienziati: “In effetti, è una
questione globale, con una forte componente
etica, a cui tutti noi dobbiamo partecipare”.
IL MISTERO DEL LATO NASCOSTO
DELLA LUNA
L’Uomo sulla Luna (che con fantasia possiamo
riconoscere guardando il nostro satellite) è
apparso quando dei meteoroidi hanno impattato
la faccia del satellite visibile dalla Terra. Questi
hanno creato ampie zone di basalto, che
vediamo come aree scure, chiamate mari
(spesso utilizzando il termine latino maria). Ma
non esiste alcun volto sull’altra faccia della
Luna e gli astrofisici della Pennsylvania State
University pensano di sapere perché.
“Mi ricordo quando da ragazzo ho visto per la
prima volta un globo della Luna, rimanendo
colpito da quando diverso fosse il lato non
visibile dalla Terra” racconta l’astrofisico Jason
Wright. “Era tutto fatto di montagne e crateri.
Dov’erano i maria? Si tratta di un mistero fin
dagli anni Cinquanta”.
Il mistero è denominato Lunar Farside
Highlands Problem (Problema degli Altopiani
della Faccia nascosta della Luna) e ha origine
nel 1959, quando la sonda sovietica Luna 3 ha
trasmesso a Terra le prime immagini della
faccia “oscura” della Luna. È stata chiamata “la
faccia oscura” perché era sconosciuta, non
perché la luce del Sole non la raggiunge. I
ricercatori hanno immediatamente notato che
su questa porzione del nostro satellite, mai
visibile da Terra, c’erano molti meno mari.
Immagine composta della faccia nascosta della
Luna ripresa dal Lunar Reconnaissance Orbiter
nel giugno del 2009. Notare l’assenza di aree
scure (NASA).
Wright, con il professore di astrofisica Steinn
Sigurdsson e la studentessa Arpita Roy, hanno
capito che l’assenza di maria, dovuta alla
differenza nello spessore della crosta tra il lato
della Luna che vediamo e quello nascosto, è
una conseguenza di come la Luna si è formata.
I ricercatori hanno riportato il loro risultato sulla
rivista Astrophysical Journal Letters.
Il consenso generale sull’origine della Luna è
che probabilmente si è formata poco dopo la
Terra ed è stata il risultato dell’impatto tra il
nostro pianeta e un corpo celeste delle
dimensioni di Marte. Questa ipotesi dell’impatto
gigante suggerisce che gli strati esterni della
Terra e del corpo impattante sono stati sparati
nello spazio per formare infine la Luna. La
Terra e il corpo impattante non si sono
semplicemente fusi, parti di essi sono
vaporizzati, creando un disco di roccia, magma
e vapore attorno alla Terra.
La geometria era molto simile agli esoplaneti
rocciosi recentemente scoperti molto vicini alle
loro stelle. La Luna era da 10 a 20 volte più
4
vicina alla Terra di quanto lo sia adesso, e i
ricercatori hanno trovato che velocemente ha
assunto una posizione fissa, in conseguenza
della gravità dei due corpi celesti, con periodo
di rotazione uguale al periodo orbitale attorno
alla Terra.
Luna e Terra subito dopo l’impatto gigante
erano molto calde. La prima però, essendo
molto più piccola, si è raffreddata più
rapidamente. La Terra ancora calda, con una
temperatura di più di 2500 gradi Celsius, ha
irraggiato verso la faccia vicina della Luna. La
faccia lontana si è lentamente raffreddata,
mentre la faccia verso il nostro pianeta è stata
mantenuta fusa. Si è creato così un gradiente
tra le due metà. Questo gradiente è stato molto
importante per la formazione della crosta sulla
Luna.
In effetti, la crosta ha un’alta concentrazione di
alluminio e calcio, elementi che sono molto
difficili da vaporizzare. L’alluminio e il calcio si
sarebbero
condensati
preferibilmente
nell’atmosfera del lato freddo della Luna. In un
periodo di tempo da migliaia a milioni di anni
dopo l’impatto, questi elementi si sono
combinati con i silicati del mantello della Luna
per formare feldspato plagiocasio, che infine si
è spostato sulla superficie e ha formato la
crosta lunare. La faccia lontana ha una quantità
maggiore di questi minerali ed è più spessa.
Ora la Luna è completamente raffreddata e non
è più fusa sotto la superficie. In tempi passati
della sua storia, grandi meteoroidi hanno
impattato il lato vicino della Luna e perforato la
crosta, rilasciando vasti laghi di lava basaltica
che ha formato i maria. Quando i meteoroidi
hanno colpito il lato nascosto, invece, nella
maggior parte dei casi la crosta era troppo
spessa e non ha permesso una fuoriuscita del
basalto magmatico. In questo modo si è creata
una faccia oscura della Luna con valli, crateri e
altopiani, ma quasi nessun mare.
TRANSITO DI MERCURIO SUL SOLE,
VISTO DA MARTE
Il rover della NASA Curiosity ha ripreso delle
immagini del pianeta Mercurio mentre
transitava davanti al Sole, visibile come una
debole macchiolina scura che si muove sulla
faccia della nostra stella.
Si tratta del primo transito di un pianeta sul Sole
osservato da un pianeta diverso dalla Terra,
oltre che della prima immagine di Mercurio da
Marte. Mercurio occupa solamente circa un
sesto di pixel visto da una distanza così grande,
di conseguenza l’oscuramento non ha una
forma distinta, ma la sua posizione segue la
traiettoria di Mercurio attesa in base ai calcoli
orbitali.
I video e le immagini ripresi dalla camera
Mastcam di Curiosity sono stati pubblicati sul
sito del Jet Propulsion Laboratory della NASA
www.jpl.nasa.gov.
Transito di Mercurio sulla superficie del Sole
ripreso dalla sonda Curiosity su Marte.
Mercurio è visibile come una debole
macchiolina scura. Sono visibili anche due
macchie solari delle dimensioni della Terra.
(NASA/JPL – Caltech)
I transiti planetari sono stati importantissimi
nella storia dell’astronomia, come ha rilevato
Mark Lemmon, membro del gruppo scientifico
della camera Mastcam di Curiosity. “Le
osservazioni dei transiti di Venere sono state
utilizzate per determinare le dimensioni del
Sistema Solare, e i transiti di Mercurio sono
stati usati per misurare la dimensione del Sole.”
Le osservazioni sono state fatte il 3 giugno
scorso dalla posizione di Curiosity all’interno del
cratere Gale su Marte. Oltre a mostrare il
transito di Mercurio, gli stessi frame della
Mastcam mostrano sulla superficie del Sole due
macchie solari approssimativamente delle
dimensioni della Terra. Le macchie solari si
muovono alla velocità di rotazione del Sole,
molto più lentamente del movimento di
Mercurio.
Molte persone sulla Terra hanno osservato un
transito di Venere nel giugno del 2012, l’ultimo
visibile in questo secolo. Il prossimo transito di
Mercurio visibile dalla Terra sarà il 9 maggio
2016. I transiti di Mercurio e Venere sono visibili
più spesso da Marte che dalla Terra, e Marte
offre anche un punto vantaggioso per osservare
transiti della Terra sulla superficie del Sole. I
prossimi transiti visibili da Marte saranno quello
di Mercurio nell’aprile 2015, di Venere
nell’agosto 2030 e della Terra nel novembre
2084.
5
LA SONDA ROSETTA STUDIA DA
VICINO LE COMETE
Dopo un viaggio di dieci anni, iniziato nel marzo
del 2004, la sonda dell’Agenzia Spaziale
Europea per lo studio delle comete, Rosetta, ha
puntato il suo sguardo sulla cometa
67P/Churyumov-Gerasimenko. Il carico utile
dell’orbiter, che include lo spettrografo
ultravioletto Alice, sviluppato dallo Southwest
Research Institute (SwRI), è pronto per iniziare
le prime osservazioni orbitali e più vicine in
assoluto di una cometa.
Rappresentazione artistica dell’orbiter Rosetta
nelle vicinanze della cometa 67P/ChuryumovGerasimenko. L’immagine non è in scala: la
sonda misura in larghezza 32 m, mentre il
nucleo della cometa ha un diametro di circa 4
km (ESA – C. Carreau/ATG medialab).
Alice ha iniziato la sua missione scientifica in
giugno per indagare l’origine, la composizione e
il funzionamento della cometa, ottenendo
immagini composte ad alta risoluzione come
non possono essere ottenute da osservazioni
effettuate da Terra o con strumenti orbitanti
attorno al nostro pianeta. Assieme agli altri
strumenti di Rosetta, Alice inizierà una
campagna di mappatura della superficie della
cometa in agosto.
Gli spettrografi disperdono la luce proveniente
da un oggetto (luce ultravioletta nel caso di
Alice) in lunghezze d’onda, fornendo dati per
analisi successive.
“Alice è stata risvegliata con successo e
correttamente calibrata dopo il suo lungo
viaggio in ibernazione. Presto passerà centinaia
di giorni in orbita attorno alla cometa
Churyumov-Gerasimenko,
analizzando
la
composizione della sua atmosfera, mappando
la sua superficie e studiando le proprietà delle
minuscole particelle di polvere che escono dalla
cometa. Sarà in assoluto il primo spettrografo
ultravioletto ad esaminare una cometa” afferma
il dottor Alan Stern, principal investigar di Alice
e vice presidente associato dello SwRI Space
Science and Engineering Division.
Alice è uno spettrografo per immagini UV
altamente miniaturizzato, delle dimensioni di
una scatola di scarpe, di grande livello
tecnologico, con più di mille volte la capacità di
raccogliere dati degli strumenti di una
generazione fa; pesa meno di quattro
chilogrammi e utilizza solo 4 watt di potenza.
Uno strumento fratello di Alice, sviluppato dallo
SwRI e lanciato a bordo della sonda New
Horizons verso Plutone nel gennaio del 2006,
per studiare l’atmosfera di questo mondo
distante, raggiungerà Plutone nel luglio 2015.
“Durante la lunga fase di crociera, oltre che
durante i flyby della Terra, di Marte e dei due
asteroidi Steins e Lutetia, siamo stati in grado di
esercitare Alice ed effettuare osservazioni
scientifiche di un paio di comete distanti”
racconta il dottor Joel Parker, direttore dello
SwRI Planetary Science Directorate. “Queste
esperienze mostrano che Alice, le nostre
operazioni e i team scientifici sono pronti per la
prima missione quando arriveremo alla cometa
Churyumov-Gerasimenko tra un paio di mesi”.
Alice è uno dei tre strumenti finanziati dalla
NASA a bordo di Rosetta. Lo SwRI ha anche
costruito e controllerà il sensore di ioni ed
elettroni (IES, Ion and Electron Sensor), altro
strumento con sistemi elettronici miniaturizzati.
Con una massa di 1,04 chilogrammi, IES
raggiunge una sensibilità paragonabile a
strumenti che pesano cinque volte tanto.
Per raggiungere il suo obiettivo, la sonda
Rosetta ha sfruttato quattro manovre di fionda
gravitazionale (gravity assist), tre con la Terra e
una con Marte. In seguito, è rimasta in
ibernazione nello spazio profondo per un
periodo di circa tre anni, risvegliandosi nel
gennaio del 2014, in tempo per prepararsi per il
suo incontro con la Churyumov-Gerasimenko.
Rosetta trasporta anche un lander, Philae, che
verrà rilasciato sulla superficie della cometa nel
novembre
2014,
tentando
la
prima
osservazione diretta di una superficie
cometaria.
Le indagini di Rosetta offriranno una finestra
senza precedenti sia sull’origine delle comete
che sul loro funzionamento.
UN MONDO SIMILE AL NOSTRO
Per i cacciatori di pianeti, questo è stato un
anno generoso. Un gruppo di astronomi del
SETI Insitute e dell’Ames Research Center
della NASA hanno utilizzato i dati del telescopio
6
spaziale Kepler per scoprire 715 nuovi
esopianeti. I nuovi corpi celesti orbitano attorno
a 305 diverse stelle e quindi sono inclusi
sistemi con più mondi che ricordano la famiglia
planetaria del nostro Sole. L’annuncio di queste
scoperte è stato seguito dalla notizia che Kepler
ha anche trovato il primo pianeta delle
dimensioni della Terra nella zona abitabile di
una stella, Kepler 186f. Si tratta di una
significativa pietra miliare nel lavoro di ricerca
per determinare la diffusione di pianeti terrestri
nella Via Lattea.
Questa rappresentazione artistica ritrae sistemi
planetari, che consistono in stelle con più di un
pianeta. I pianeti eclissano la stella ospite dal
punto di vista vantaggioso dell’osservatore
(NASA).
“Questi risultati ci mostrano che non solo i
pianeti delle dimensioni della Terra sono
comuni, ma altrettanto comuni sono i sistemi di
più pianeti che contengono dei mondi
potenzialmente abitabili” nota Jason Rowe del
SETI Institute, tra gli astronomi che hanno
condotto lo studio. “Gran parte dei nuovi pianeti
orbitano attorno alla stella ospite più vicini del
pianeta Mercurio al Sole, ma qualcuno mostra
delle somiglianze con il nostro Sistema Solare”.
La tempesta di nuovi pianeti si è intensificata
grazie ad un nuovo schema di analisi chiamato
“verifica per molteplicità”. Questa tecnica può
essere applicata a molti pianeti in una volta
sola, permettendo ai ricercatori di verificare
centinaia di nuovi sistemi planetari in un colpo
solo, piuttosto che indagarli uno alla volta come
veniva fatto in passato. La nuova tecnica sfrutta
argomenti di probabilità basati sul fatto che, tra
le 150000 stelle osservate da Kepler, si è
scoperto che centinaia hanno molteplici
candidati pianeti. Su queste basi, i ricercatori
sono certi che i loro risultati non sono distorti da
stelle binarie, il cui comportamento può
assomigliare a quello di un sistema con più
mondi. Le nuove scoperte aumentano il numero
totale di esopianeti conosciuti a più di 1700.
“Da questo lavoro abbiamo anche imparato che
i pianeti in questi sistemi multipli sono piccoli e
le loro orbite sono all’incirca sullo stesso piano
e circolari, molto simili a quelle del nostro
Sistema Solare” ha commentato Rowe.
Il 17 aprile scorso il team di Kepler ha
annunciato la scoperta di Kepler 186f, il primo
pianeta delle dimensioni della Terra trovato
nella zona abitabile della sua stella ospite,
segnando un successo fondamentale per la
determinazione della frequenza dei pianeti
simili alla Terra nella Via Lattea. “Scoprire
questi mondi e riconoscere che i mondi abitabili
potrebbero essere molto comuni, ha aumentato
la verosimiglianza dell’ipotesi che da qualche
altra parte nell’universo ci possa essere la vita
(e forse vita abbondante) ” ha notato David
Black, presidente del SETI Institute.
La raccolta di dati della missione Kepler è finita
nella primavera dello scorso anno, a causa del
guasto della seconda ruota di reazione a bordo,
essenziale per puntare accuratamente il
telescopio. Tuttavia, il 20 maggio la NASA ha
annunciato l’approvazione della missione K2,
che ha l’obiettivo di riproporre Kepler
utilizzando la pressione della luce solare che
colpisce il lato della sonda per agire come terza
ruota.
Duglas Caldwell, scienziato che lavora con gli
strumenti di Kepler presso il SETI Institute ha
commentato: “Non possiamo continuare a
guardare nel campo di stelle originale di Kepler,
ma le sonde sono costruite e controllate da
persone molto in gamba e grazie al duro lavoro
dell’intero team di Kepler possiamo ora cercare
nuovi pianeti in un’ampia varietà di ambienti e
condizioni, incluse le regioni di formazione
stellare. Fare questo ci insegnerà molto
riguardo a come il nostro stesso sistema
planetario si è formato ed evoluto.”
“Più esploriamo, più troviamo mondi lontani tra
le stelle che ci ricordano casa nostra” ha
concluso Rowe.
NUOVE PROVE DIMOSTRANO LA
FORMAZIONE DELLA LUNA DALLA
COLLISIONE DI UN CORPO CELESTE
CON LA TERRA
Una nuova serie di misure degli isotopi
dell’ossigeno ha fornito una prova che la Luna
si sia formata dalla collisione della Terra con un
altro corpo astronomico di dimensioni
planetare, all’incirca 4,5 miliardi di anni fa.
Questo lavoro è stato pubblicato sulla rivista
7
Science il 6 giugno e presentato alla
conferenza di geochimica di Goldschmidt in
California l’11 giugno.
Rappresentazione artistica di una collisione tra
due corpi planetari. Un impatto di questo tipo
tra la Terra ed un corpo celeste delle
dimensioni di Marte ha probabilmente portato
alla formazione della Luna (NASA/JPL –
Caltech)
La maggior parte degli scienziati planetari
ritiene che la Luna si sia formata da un impatto
astronomico tra la Terra ed un altro corpo
celeste, a cui è stato dato il nome di Teia. Gli
sforzi degli scienziati per confermare che
l’impatto ha davvero avuto luogo si sono
concentrati sulla misura del rapporto tra gli
isotopi dell’ossigeno, del titanio, del silicio e di
altri elementi. Si sa che questi rapporti variano
nel Sistema Solare, ma la forte somiglianza
riscontrata per quanto riguarda i campioni dalla
Terra e dalla Luna è in conflitto con i modelli
teorici della collisione che indicano che la Luna
si sia formata per la maggior parte con
materiale proveniente da
Teia e di
conseguenza avrebbe una composizione
diversa dalla Terra.
Ora un gruppo di ricercatori tedeschi, guidati
dal dott. Daniel Herwartz, hanno utilizzato delle
tecniche più raffinate per paragonare il rapporto
degli isotopi dell’ossigeno 17O/16O in campioni
lunari con quelli provenienti dalla Terra. Il
gruppo ha inizialmente utilizzato i campioni
lunari che sono arrivati sulla Terra attraverso
dei meteoriti, ma dato che questi campioni
hanno scambiato i loro isotopi con l’acqua della
Terra, c’era bisogno di trovare dei campioni più
freschi. Questi nuovi campioni sono stati forniti
dalla NASA, grazie alle missioni Apollo 11, 12 e
16. Dalla loro analisi è stato dedotto che
17
contengono
dei
livelli
di
O/16O
significativamente più alti delle loro controparti
terrestri.
Il team ha utilizzato una tecnica avanzata di
preparazione dei campioni, prima di misurarli
attraverso spettrometria di massa. Le misure
hanno mostrato una differenza del rapporto
17
O/16O tra i campioni della Luna e quelli della
Terra di 12 parti per milione (±3 ppm).
Herwartz ha spiegato che le differenze sono
piccole e difficili da rilevare, ma ci sono.
“Questo implica due cose. Anzitutto ora
possiamo essere ragionevolmente sicuri che la
collisione gigante ha davvero avuto luogo.
Inoltre, l’analisi dei campioni ci dà un’idea della
geochimica di Teia. Sembra che questo
pianetino sia stato simile a quelle che
chiamiamo condriti di tipo E. Se questo è vero,
possiamo ora predire la composizione
geochimica e isotopica del nostro satellite,
perché la Luna attuale è una miscela di Teia e
della Terra all’inizio della sua vita. Il prossimo
obiettivo è scoprire quanto materiale di Teia ci
sia nella Luna”.
La maggior parte dei modelli stimano che la
Luna sia composta di materiale da Teia per una
percentuale che varia da 70% a 90%, mentre
dal 10% al 30% con materiale della prima
Terra. Tuttavia, altri modelli sostengono che ci
sia solamente l’8% di Teia nella Luna. Il dottor
Herwatz ha spiegato che i nuovi dati indicano
come più probabile una miscela 50:50, ma
questo ha ancora bisogno di conferme.
IL
RITRATTO
DELL’UNIVERSO
HUBBLE
PIÙ
COLORATO
RIPRESO
DA
Utilizzando il telescopio spaziale Hubble della
NASA, gli astronomi hanno composto un
quadro completo dell’universo in evoluzione. Si
tratta di una tra le più colorate immagini dello
spazio profondo (Deep Space) mai catturate dal
telescopio, che ha ormai 24 anni di vita.
I ricercatori dicono che l’immagine, chiamata
Copertura Ultravioletta del Campo Ultra
Profondo di Hubble (Ultraviolet Coverage of the
Hubble Ultra Deep Field) fornisce l’anello
mancante nella formazione stellare. L’immagine
Ultra Deep Field 2014 è una composizione di
diverse esposizioni catturate dal 2003 al 2012
con due strumenti di Hubble: Advanced
Camera for Surveys e Wide Field Camera 3.
In precedenza gli astronomi hanno studiato
l’Hubble Ultra Deep Field (HUDF) in luce
visibile e nel vicino infrarosso in una serie di
immagini catturate dal 2003 al 2009. L’HUDF
mostra una piccola sezione di spazio nella
costellazione
dell’emisfero
meridionale
Fornace. Ora, utilizzando la luce ultravioletta,
8
gli astronomi hanno unito l’intera gamma di
colori a disposizione di Hubble, indagando tutto
lo spettro dall’ultravioletto al vicino infrarosso.
L’immagine risultante (fatta con un tempo di
841 orbite del telescopio) contiene circa
diecimila galassie, andando indietro nel tempo
fino a poche centinaia di milioni di anni dal Big
Bang.
Utilizzando il telescopio spaziale Hubble, gli
astronomi hanno assemblato una fotografia
dell’universo in evoluzione, tra le più colorate
immagini deep space mai catturate durante i
24 anni di vita del telescopio. Lo studio include
la luce ultravioletta, fornendo così il
collegamento mancante nella formazione delle
stelle (NASA).
“La mancanza di informazioni da luce
ultravioletta ha reso lo studio delle galassie
nell’HUDF analogo al provare a capire la storia
delle famiglie umane senza conoscere nulla sui
bambini delle scuole elementari. L’aggiunta
dell’ultravioletto colma questo vuoto” ha
spiegato il principal investigator Harry Teplitz
del Caltech presso Pasadena, in California.
La luce ultravioletta arriva dalle stelle più calde,
più grandi e più giovani. Osservando a queste
lunghezze d’onda, i ricercatori danno uno
sguardo a quali galassie hanno stelle in
formazione e dove le stelle si stanno formando
all’interno di quelle galassie.
Studiare le immagini ultraviolette delle galassie
in questo periodo di tempo intermedio permette
agli astronomi di capire come le galassie
crescano in dimensione formando piccoli
insiemi di stelle molto calde. Dato che
l’atmosfera terrestre filtra la maggior parte della
luce ultravioletta, tutto ciò può funzionare
solamente con un telescopio spaziale.
“I metodi di indagine ultravioletti, come questo,
che utilizza la capacità unica di Hubble, sono
incredibilmente importanti per pianificare le
osservazioni del telescopio spaziale James
Webb della NASA” spiega il dottor Rogier
Windhorst
dell’Arizona
State
University,
membro del team. “Hubble ha fornito un
insieme di dati con luce ultravioletta dal valore
inestimabile, che verrà utilizzato dai ricercatori
in combinazione con i dati infrarossi del
telescopio Webb. Questa è davvero la prima
immagine ultravioletta profonda che mostra la
potenza di questa combinazione.”
A cura di Marina Campestrin
Prima dello studio dell’universo della Copertura
Ultravioletta dell’Hubble Ultra Deep Field, gli
astronomi erano in una curiosa posizione.
Missioni come il Galaxy Evolution Explorer
(GALEX), osservatorio della NASA che ha
operato dal 2003 al 2013, hanno fornito una
significativa conoscenza della formazione
stellare nelle galassie vicine. Utilizzando la
capacità del vicino infrarosso di Hubble, i
ricercatori hanno anche studiato la nascita delle
stelle nelle galassie più distanti, che ci
appaiono nei loro stadi di vita più primitivi a
causa della quantità significativa di tempo
impiegata dalla luce di stelle distanti per
viaggiare fino ad un range visibile. Ma per il
periodo in mezzo, quando la maggior parte
delle stelle nell’universo erano nate (una
distanza che va da circa 5 a 10 miliardi di anni
luce) gli scienziati non avevano dati sufficienti.
9
Il Cielo d’estate
IL TRIANGOLO ESTIVO
Guardando il cielo nelle serate di luglio si
possono osservare tre stelle particolarmente
luminose che, se collegate tra loro da linee
immaginarie, formano un triangolo.
10
Questo asterismo, pur non essendo una
costellazione,
viene
identificato
come
“Triangolo estivo”.
I suoi vertici sono identificabili con la stelle
Altair,
Vega
e
Deneb
rispettivamente
appartenenti alle Costellazioni dell’Aquila, della
Lira e del Cigno.
Altair (alfa Aql) è una stella di colore bianco di
magnitudine 0,77 e, trovandosi a circa 17 anni
luce da noi, risulta essere una tra le stelle più
vicine.
Vega (alfa Lyr), distante da noi circa 25 anni
luce, è la stella più luminosa del triangolo
avendo una magnitudine di 0,00. La sua massa
è circa il doppio di quello del sole ma risulta
essere circa 30 volte più luminosa con una
colorazione bianco –azzurra.
Infine Deneb (alfa Cyg), la coda Cigno, è una
stella distante da noi più di 3000 anni luce e fa
parte della famiglia di stelle denominate
supergiganti. Infatti risulta avere un diametro
circa 65 volte superiore a quello del sole e se si
trovasse alla stessa distanza di quest’ultimo
probabilmente risulterebbe esserne 1.000.000
volte più luminosa.
Un particolare che associa Altair e Vega è che
entrambe hanno una elevata velocità di
rotazione attorno al proprio asse il che le rende
due stelle con forma di sferoidi oblati.
Il favorevole clima estivo ci invoglia a rimanere
all’aria aperta alla ricerca delle figure che gli
uomini di ogni tempo hanno immaginato nel
congiungere con linee immaginarie le stelle e
che sono giunte in parte a noi sotto forma delle
attuali 88 costellazioni.
diverse colorazioni, arancione e azzurro, che
creano un forte contrasto.
Aquila
Nella mitologia greca la costellazione
dell’Aquila rappresenta l’animale sacro di Zeus
che se ne serviva per le missioni più ardite e
pericolose, come il rapimento di Ganimede.
Particolare di questa costellazione è che la
parte della Via Lattea che essa ospita al suo
interno presenta una zona di nubi che sembra
separarla in due parti. Detta zona prende il
nome di fenditura dell’Aquila.
Il Cigno
Costellazione forse già raffigurata presso i
popoli mesopotamici e arabi come un uccello,
fu identificata nella più recente era cristiana
come la Christi Crux e successivamente come
Croce del Nord.
Secondo la mitologia greca Zeus, per
ammaliare e sedurre la ninfa Nemesi, si
trasformò in un Cigno. Dalla loro relazione
nacquero Castore e Polluce anche se, come
per tutte le costellazioni celesti, esistono
diverse versioni mitologiche.
La costellazione si trova al centro della Via
Lattea, in una delle parti più luminose di essa.
Sono numerosi gli oggetti di interesse per
l’osservazione come gli ammassi aperti M29 ed
M39 o la nebulosa conosciuta con il nome di
Nord America. L’osservazione più ricca di
fascino è quella della stella Albireo posta sulla
testa del cigno, formata da due splendide stelle
considerate il più bel sistema doppio per le loro
11
DALL’OSSERVATORIO del
CELADO
L’Unione Astrofili Tesino e Valsugana
Concerto
In
Folkloristica di Castello Tesino
collaborazione
con
APT
Valsugana,
della
Banda
organizza presso
L’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DEL
CELADO, SABATO 10 MAGGIO 2014,
ORE
22-24
UNA SERATA DEDICATA
ALL’OSSERVAZIONE
DEL
PIANETA
con inizio alle ore 21
Il complesso bandistico si è esibito con
successo in un nutrito repertorio di musica
dal vivo che è stato molto apprezzato da tutte
le persone presenti.
SATURNO e di altri corpi celesti con il
telescopio da 80 cm di diametro
Questa la locandina che annunciava l’evento,
riportato anche nell’editoriale, al quale hanno
partecipato oltre una cinquantina di
appassionati, simpatizzanti ed amici.
Alla fine, bandisti e spettatori. hanno potuto
ammirare direttamente con il nostro
telescopio il sempre affascinante Pianeta con
gli anelli, proseguendo la serata osservativa.
Ad introdurre la serata, un
12
Verbali
VERBALE N. 15
ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEI
SOCI U.A.T.V.
1.
Tenutasi in seconda convocazione il 22 marzo
2014, alle ore 20:00, presso il Ristorante “Al
Cacciatore” di Castello Tesino. Loc. Celado,
con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Presidente
2. Nomina del Presidente e del Segretario
dell’Assemblea
3. Bilancio consuntivo dell’UATV per
l’anno 2013, relazione dei Revisori dei
Conti
4. Relazione morale del Presidente
5. Relazione
del
Direttore
dell’Osservatorio
6. Programma per il 2014
7. Bilancio preventivo 2014 e definizione
della quota sociale 2014
8. Varie ed eventuali.
Sono presenti n. 9 Soci. Si passa alla
trattazione dei punti all’odg:
2.
Comunicazioni
del
Presidente:
il
Vicepresidente, prof- Claudio Costa vista
l’assenza del Presidente prof. Giancarlo
Favero per sopravvenuti, inderogabili
motivi familiari, conduce la seduta e, prima
dell’inizio dei lavori assembleari, dà il
benvenuto ai Soci presenti.
Nomina del Presidente, del Segretario
dell’Assemblea e del collegio elettorale:
Visto l’art. 9 dello Statuto dell’UATV,
l’Assemblea è presieduta dal prof. Claudio
Costa ed è nominata in qualità di
Segretaria la signora Maria Rita Baldi.
L’Assemblea approva.
3.
Bilancio consuntivo dell’UATV per
l’anno 2013, relazione Revisore dei
Conti: il Presidente Claudio Costa,
presente il tesoriere Renzo Muller, lo invita
ad illustrare il bilancio consuntivo
dell’UATV per l’anno 2013, come da
seguente schema:
BILANCIO CONS. AL 31.12.2013
ENTRATE
Quote sociali 2013
Bonifico Arsié a UATV
Oblazioni UATV
Sistema Bibliotecario
Visite Osservatorio
Oblazioni Osservatorio
Sostegno pubblicitario APT
Competenze da Cassa Rurale
750,00
135,00
34,84
600,00
4.443,00
360,00
1.000,00
0,28
TOTALE
7.323,12
Cassa al 01.01.2013
1.721,38
TOTALE a pareggio
€ 9.044,50
L’Assemblea è invitata a discutere sulle voci a
bilancio e vengono date tutte le spiegazioni che
sono richieste.
USCITE
Missioni per UATV
Spese rappresentanza
Edizione giornalino UATV
Varie: tess.UAI Web Posta
Tributi UATV
Tributi Osservatorio
Assicurazione Osservatorio
Spese Osservatorio:varie e utenze
Spese bancarie: bollo commiss.
TOTALE
Disponibilità al 31.12.2013
c/c Cassa Rurale
resto spese postali
contanti Osservatorio
TOTALE
570,00
155,50
128,20
269,79
329,37
554,44
250,00
5.407,52
126,05
7.790,87
946,97
4,66
302,00
9.044,50
Si procede quindi all’approvazione del punto 3
all’odg. Il Revisore dei Conti, Sig.Michele
Alberti, legge il seguente:
13
PARERE DEI REVISORI DEI CONTI AL
CONTO CONSUNTIVO DELL’ESERCIZIO
FINANZIARIO 2013
particolare va alla Segretaria Maria Rita Baldi,
la vera anima dell’associazione, per l’abilità con
cui ha gestito i documenti dell’associazione.
Cari Soci,il Tesoriere Maria Rita Baldi ci ha fatto
pervenire in tempo utile il “Bilancio UATV”
consuntivo al 31 dicembre 2013, unitamente al
“Bilancio preventivo UATV” per il 2014.
Quando il presente Consiglio è stato eletto,
sotto gli occhi di tutti c’era un bilancio
fortemente negativo a carico dell’Osservatorio.
Alla prima riunione, ci siamo trovati decisi
nell’intento di ridurre le spese maggiori:
riscaldamento
dell’osservatorio,
energia
elettrica del complesso, collegamento a Internet
e manutenzione dell’ascensore.
Le spese di riscaldamento sono state ridotte in
tre modi: disattivando ogni elemento riscaldante
(prima rimanevano riscaldati i bagni, la cucina,
la camera e la stanza comandi); coibentando
ogni situazione in cui ciò fosse possibile;
riducendo al minimo il riscaldamento delle
stanze occupate dal pubblico. Siamo riusciti a
ridurre la spesa da circa 2700 Euro a circa
1600 Euro.
Per ridurre le spese di Internet abbiamo
ridefinito
con
il
fornitore
i
costi
dell’abbonamento, con un dimezzamento della
spesa, da oltre 800 a circa 400 Euro, che
dall’anno 2014 sarà ulteriormente diminuita.
Sull’energia elettrica non si può al momento
agire, essendo in gran parte determinata dal
consumo delle resistenze riscaldanti necessarie
per fondere la neve caduta sopra i portelloni
della cupola.
Sulle spese dell’ascensore non si può agire
altro che scaricandole sul Comune di Castello,
proprietario dell’immobile e quindi dell’impianto.
Stiamo trattando in questo senso, mentre
rinnoviamo la convenzione mediante la quale
gestiamo
l’osservatorio.
Se
le
spese
dell’ascensore non saranno a carico del
proprietario, rifiuteremo l’incarico di gestire
l’osservatorio.
Con l’occasione stiamo spingendo il Comune a
fare altri interventi di grande importanza per la
sicurezza e l’integrità dell’Osservatorio.
Il confronto fra le spese relative all’Osservatorio
e il numero dei visitatori (circa 5000 Euro contro
1000 persone) suggerisce che non possiamo
organizzare serate che non presentino almeno
questo rapporto introito/pro capite. Si è deciso
quindi di limitare le serate pubbliche ai periodi
di forte presenza turistica, accettando
prenotazioni solo di gruppi di entità superiore ai
10 adulti. Per non dare l’idea di una
sospensione dell’attività, il socio Miconi ha
suggerito di aprire l’osservatorio una sera ogni
mese, in corrispondenza della fase di Luna al
Primo Quarto. Saranno inoltre attivate la serata
dedicata a Saturno, il 10 maggio, con
l’intervento della Banda Folk di Castello Tesino,
quella delle stelle cadenti il 12-13 agosto e altre
caratterizzate da fenomeni particolari (eclissi di
Luna).
Grazie alle intelligenze illustrate e al contributo
di APT Valsugana, del Sistema Bibliotecario e
14
Il bilancio consuntivo evidenzia disponibilità
iniziali per Euro 1.721, entrate per Euro 7.323,
uscite per Euro 7.791 e disponibilità finali per
Euro 1.254 (con arrotondamento all’euro dei
singoli importi). Il dettaglio delle singole voci
che lo compongono ci esime da ulteriori
commenti: esso rappresenta con adeguata
sintesi le risultanze della contabilità sociale,
correttamente ed ordinatamente tenuta sulla
scorta della documentazione di supporto
conservata in atti e che ci è stata esibita per i
controlli a campione.
Il bilancio di previsione computa entrate e
uscite per un totale di Euro 8.600, mentre i beni
e le attrezzature che rappresentano le dotazioni
(anche di terzi) dell’associazione sono
analiticamente elencati nell’apposito inventario.
In relazione ai riscontri effettuati, possiamo
confermare la sostanziale regolarità del
rendiconto in esame: nulla osta pertanto alla
sua approvazione.
Il Collegio dei Revisori dei Conti
Michele Alberti, Marina Aru, Marina Campestrin
L’Assemblea prende atto e approva il bilancio e
la relazione dei Revisori dei Conti, (astenuti i
soci, Michele Alberti e Marina Campestrin).
4.
Relazione morale del Presidente
UATV prof. Giancarlo Favero, letta
dal prof. Claudio Costa:
Unione Astrofili Tesino e Valsugana Assemblea del 22 marzo 2014
Relazione morale del Presidente per l’anno
sociale 2013
Nel corso della sua prima riunione il presente
Consiglio Direttivo, eletto il 23 marzo dello
scorso anno, ha suddiviso i compiti fra i suoi
membri nominando vice Presidente Claudio
Costa, Tesoriere Renzo Muller, Segretaria
Maria Rita Baldi, Consiglieri con compiti di
formazione e assistenza alla strumentazione
Michele Miconi e Gastone Tacchetto,
Consigliere
per
informatica,
edilizia,
attrezzature elettriche e meccaniche Roberto
Broccato. Roberto Broccato è stato proposto
come Direttore dell’Osservatorio del Celado,
proposta che è stata accettata dal Sindaco di
Castello Tesino.
Il Consiglio Direttivo ha
sempre lavorato in armonia senza che fosse
necessario votare sulle varie delibere, adottate
sempre all’unanimità. Un ringraziamento
Verbale Assemblea Soci 2014
al tesseramento soci siamo riusciti a contenere
il deficit, potendo così fare un acquisto
programmato da anni, quello di una camera
elettronica con la quale il francese Michel
Jacquesson e chiunque vorrà emularlo
potranno riprendere immagini a colori dei
pianeti e della Luna.
Il Presidente ha svolto conferenze ad Arsié e a
Caldonazzo mentre in paese hanno svolto
conferenze i professori
dell’Università di
Padova Ortolani e Barbieri, il dottor Mattia
Colombo dell’Università di Trento e il sig.
Giuseppe De Donà. Gastone Tacchetto e
Roberto
Broccato
hanno
predisposto
l’osservatorio per collegamenti con enti esterni
(per es. il Planetario di Padova) ai quali inviare
immagini degli strumenti e degli oggetti
inquadrati. Oggi il telescopio è gestibile da
qualsiasi luogo della Terra.
Sono lieto di salutare qui un nuovo socio, il prof.
Riccardo Furgoni di Mantova, il cui contributo è
stato di una qualità eccezionale. Furgoni si è
proposto come ricercatore nel campo
dell’astrometria (cioè della misurazione di
posizione) di asteroidi e di comete, attivando
quindi una ricerca che – sebbene presente nel
repertorio delle ricerche pubblicato sul nostro
sito Internet – non era mai stata iniziata. I
risultati finora ottenuti, nel raggiungimento dei
quali sono stati coinvolti il Presidente, il
Direttore dell’Osservatorio e Michele Miconi,
sono di tutto rispetto e ci hanno visti gareggiare
con strumenti di fama mondiale, dai 3,5 agli 1,5
metri di diametro. Con tre minuti di posa
riusciamo a studiare corpi di magnitudine 21,
cosa che dimostra la bontà delle ottiche del
nostro telescopio. Dopo oltre 250 ore di
sorveglianza di corpi conosciuti abbiamo
scoperto un asteroide sconosciuto, che stiamo
seguendo
nella
speranza
di
esserne
riconosciuti ufficialmente gli scopritori.
Giancarlo Favero
L’Assemblea
all’unanimità.
prende
atto
ed
approva
5.
Relazione
del
Direttore
dell’Osservatorio, sig. Roberto Broccato:
Osservatorio Astronomico del Celado
Relazione annuale 2013
Presenze di pubblico e scolaresche
Grazie all’attività dei soci dell’UATV
Maria Rita Baldi
Martino Bernard
Roberto Broccato
Marina Campestrin
Claudio Costa
Giancarlo Favero
Michele Miconi
Renzo Muller
Gastone Tacchetto
e alla collaborazione dell’APT Valsugana, nel
corso del 2013 abbiamo ospitato 1001 persone
(184 nel primo semestre, 817 nel secondo)
Verbale Assemblea Soci 2014
durante un totale di 49 serate (13 serate nel
primo semestre, 36 nel secondo). La flessione
di presenze rispetto al 2012 (circa del 6%) è
dovuta all’annullamento, causa maltempo, di
diverse serate programmate. Nel periodo
primaverile alcune scolaresche sono arrivate da
Lamon, da Bassano del Grappa e dalla
Valsugana.
L’introito complessivo derivato dall’attività
dell’Osservatorio (ingressi; oblazioni; contributo
APT) è stato di 5.803,00 Euro a fronte di spese
pari a 6.211,96 Euro, con prevalenza delle
spese di riscaldamento, energia elettrica,
collegamento Internet e gestione ascensore.
Attività varie in Osservatorio
Il 18 Maggio, presso l’Osservatorio ha avuto
luogo l’evento “OCCHI SU SATURNO” ,
un’iniziativa nata nel 2012 e proposta a livello
nazionale dall’associazione “Stellaria” di
Perinaldo (Imperia) per celebrare il 300°
anniversario
della
morte
del
proprio
concittadino Astronomo Gian Domenico Cassini
e riproposta nel 2013. Nel pomeriggio, alla
presenza di alcuni ospiti, nonostante il tempo
incerto, la Banda Folk di Castello Tesino ci ha
allietato con un bellissimo concerto, poi causa
la pioggia non è stato possibile dar seguito alla
serata osservativa.
Nel mese di Agosto abbiamo avuto in visita il
Direttore del Planetario di Padova, il quale è
rimasto ben impressionato dalla nostra struttura
e con il quale si è ipotizzata una collaborazione
effettuando un collegamento video in occasione
delle loro rappresentazioni. Di questo si sta
occupando il socio Gastone Tacchetto.
Dal mese di settembre il Presidente dell’UATV
prof. Giancarlo Favero in collaborazione con
l’astrofilo mantovano Riccardo Furgoni, stanno
effettuando un’attività di astrometria riguardante
la misurazione della posizione di alcuni
asteroidi e di alcune comete, a questo progetto
collaborano i soci Martino Bernard e Marina
Campestrin.
Lavori effettuati in Osservatorio
Nel corso del 2013 sono state effettuate le
seguenti attività di manutenzione straordinaria:
- Sostituzione di 5 ruote di guida della cupola.
- Riparazione e fissaggio di alcuni elementi
delle staccionate in legno sul piazzale esterno.
- Sigillatura della tettoia d’ingresso (purtroppo in
caso di precipitazioni intense persiste un po’
di infiltrazione all’interno delle piastre di
rivestimento).
- Sostituzione di una telecamera dell’impianto
di videosorveglianza danneggiata dalla caduta
di neve dal bordo del tetto.
- Riparazione
del
focheggiatore
n°
4
(sostituzione del motore passo-passo e della
scheda
elettronica
di
controllo
fornite
gratuitamente dal costruttore perché in
garanzia).
15
- Aggiornamento del software di controllo del
telescopio. Tutte queste attività sono state
effettuate in autonomia dall’associazione UATV
grazie alla disponibilità di alcuni soci, quindi
senza gravare sulle casse del Comune.
Urgenze
Nel ringraziare il Comune di Castello Tesino per
aver provveduto allo sgombero neve e allo
sfalcio erba,
richiamo l’attenzione sulle
seguenti urgenze, già segnalate nelle relazioni
precedenti:
- Completamento del pavimento in legno della
cupola;
- Installazione di una barriera (catena o sbarra )
all’inizio della strada di accesso;
- Recinzione a norma del bombolone del gas.
- Completamento dell’illuminazione esterna con
l’installazione di due lampioni nel parcheggio ;
- Verifica e soluzione relativa alle infiltrazioni
d’acqua nella parete EST del fabbricato
evidenziate dalle foto allegate. A questo
proposito faccio presente che la parete in
degrado è in corrispondenza dell’ingresso
dell’edificio e che un ritardo nella bonifica del
manufatto potrebbe portare al distacco delle
piastre di rivestimento creando una situazione
di
pericolo
e
quindi
alla
chiusura
dell’Osservatorio.
Roberto Broccato
L’Assemblea prende atto ed approva, un
astenuto (astenuto il Socio Direttore, Roberto
Broccato).
6.
Programma per il 2014: Il prof. Claudio
Costa,
sentito
anche
il
Direttore
dell’Osservatorio, sig. Roberto Broccato,
comunica che già nei primi mesi del 2014 si
sono svolte attività presso l’Osservatorio
secondo le richieste raccolte e, in particolare, in
collaborazione con l’APT Lagorai, con
prenotazione il martedì. Si ripresenta inoltre
l’ipotesi di attività dell’Osservatorio come già
sperimentato: iniziative da effettuarsi, per
l’estate, il sabato e la domenica, con trattazione
di argomenti di astronomia, osservazioni
telescopiche, utilizzo dell’aula dell’Osservatorio
anche per iniziative diverse da astronomia cui
potranno essere coinvolte associazioni o altri.
Sempre nel periodo estivo e in base alla
possibilità finanziaria, si ipotizzano alcune
conferenze (tre o quattro) con le modalità dello
scorso anno. Il Socio Gastone Tacchetto
propone inoltre una serata “Occhi su Saturno”
per il prossimo 10 maggio, sarà presente anche
la Banda Folk di Castello Tesino. In ottobre si
svolgerà la giornata contro l’inquinamento
luminoso.
Il Socio Gastone Tacchetto comunica
l’impostazione dell’attività già discussa in un
incontro del CD riguardante la proposta
formulata dal Direttore del Planetario di Padova
e l’interesse dimostrato per il nostro
Osservatorio, che prevede un collegamento
audio-video stabile mediante utilizzo di un
accessorio tecnologico, tra la nostra sala
comandi, il telescopio e le sue funzioni,
mostrando in diretta oggetti celesti o
registrazioni effettuate dalla nostra postazione,
nell’ambito di una presentazione del Planetario
stesso.
L’Assemblea prende atto e approva
all’unanimità.(Un astenuto – Broccato)
7.
Bilancio
preventivo
2014
e
definizione della quota sociale 2014:
il
bilancio preventivo
dell’UATV
è
stato
approntato, ipotizzando un’attività prudenziale
sulla falsa riga di quanto sperimentato lo scorso
anno. Alcune spese saranno sostenute con
introiti occasionali, mentre con l’introito delle
quote sociali si può far fronte alle spese di
ordinaria gestione (cancelleria, postali, stampa
del giornalino, missioni per conto dell’UATV). Il
socio Michele Miconi sostiene la positività di
acquistare qualche gadget, magari con il logo
dell’Osservatorio, da offrire ad eventuali
visitatori interessati.
Viene letto e illustrato dal Tesoriere, il seguente
Bilancio Preventivo:
BILANCIO DI PREVISIONE UATV 2014
ENTRATE
Quote sociali
Contr. Ord. Com. Cast.T.
Noleggio Oss. a ricercatori
Contr. Sist. Bibliotecario
Visite in Osservatorio
USCITE
Manifestazioni 2014
€ 500,00
Cancelleria e postali
100,00
Missioni per UATV
500,00
Ed. Giornalino
150,00
Utenze Osserv.(Luce.Gas.
Internet Ascensore)
5.000,00
Mater. Educativo
1.000,00
Tributi e assicurazioni
1.350,00
___________________________________________________________________________
€ 8.600,00
€ 8.600,00
€
750,00
1.250,00
1.000,00
600,00
5.000,00
L’Assemblea approva all’unanimità.
Verbale Assemblea Soci 2014
16
Il Presidente Costa, riferendosi alla quota
sociale di 15 € fissata per il 2013, la giudica
congrua alle spese programmate e al numero di
soci previsto, ma chiede ugualmente ai presenti
di alzare la mano se intendono modificarla.
Nessuno vota a favore per quest’ultima
indicazione e quindi la decisione è di
mantenerla invariata per il 2014. Risulta quindi
approvato l’importo di 15 € come quota
associativa per il 2014.
L’Assemblea approva.
8.
Varie ed eventuali: il Presidente Costa
comunica che rimane confermato di mantenere
la pubblicazione di due numeri annuali del
giornalino dell’Associazione, per contenere le
spese e per privilegiare nel contempo, la
comunicazione di attività particolari svolte
presso l’Osservatorio.
Esaurito l’Odg, il Presidente conclude la
riunione ringraziando i convenuti per la
partecipazione all’incontro e per l’attenzione
dimostrata alla trattazione dei singoli punti
all’ordine del giorno. L’Assemblea è sciolta alle
ore 22:00.
Letto, approvato, sottoscritto
Castello Tesino, 22 marzo 2014
Il Segretario verbalizzante
Maria Rita Baldi
Il
Presidente dell’Assemblea Claudio Costa
VERBALE N. 1/2014
Della seduta del Consiglio Direttivo UATV,
riunitosi presso la Biblioteca Comunale di
Castello Tesino, venerdì 17 gennaio 2014,
alle ore 20.30, per la trattazione del seguente
Ordine del Giorno:
1.
2.
3.
4.
Comunicazioni del Presidente
Relazione di Cassa
Acquisto telecamera a colori
Rinnovo Convenzione col Comune di
Castello Tesino per gestione Osservatorio
5. Preparazione Assemblea Ordinaria dei
Soci UATV (bilanci – candidature)
6. Varie ed eventuali
Presenti: Favero Giancarlo - Costa Claudio –
Broccato Roberto - Baldi Maria Rita –Miconi
Michele e Muller Renzo, assente giustificato
Gastone Tacchetto.
Verbale Assemblea Soci 2014
1. Comunicazioni del Presidente prof.
Giancarlo
Favero:
non
ci
sono
comunicazioni particolari pertanto si
passa alla trattazione dei punti successivi
all’odg
2. Situazione di Cassa: presente la
segretaria, si comunica la situazione di
Cassa alla data odierna che vede un saldo
a ns. credito di circa 1.200 euro di cui
600,00 trasferiti nel servizio “ricarica”,
carta prepagata presso la cassa Rurale
Valsugana e Tesino. E’ stata acquistata la
scala da utilizzare in Osservatorio, come
da delibera precedente (13.08.2013). Il
Consiglio prende atto.
3. Acquisto telecamera a colori: il Presidente
prof. Favero, in merito alla decisione di
acquistare una telecamera planetaria a
corredo del telescopio dell’Osservatorio
del Celado. relaziona sui pareri acquisiti
dall’astronomo Michele Jacquesson e dai
sigg.ri Michele Bortolotti ed Erika Mocci di
Noale sulla scelta di un modello a colori o
in bianco/ nero. Il sig. Jacquesson
consiglia il modello a colori per una
maggior facilità di uso e con risultati molto
buoni, mentre i sigg.ri Bortolotti e Mocci
indicherebbero il modello in B/N con filtro
infrarosso aggiuntivo,che dovrebbe essere
supportato da un USB 3.0 non in
dotazione all’Osservatorio. I costi in tal
caso sarebbero per noi proibitivi e l’uso
forse limitato a pochi esperti delle
tecnologie in questione. Dopo ampia
discussione, considerate le diverse
opzioni, i vantaggi e gli svantaggi, il CD
delibera di scegliere l’acquisto della
telecamera a colori mod. DFK 31
AU03.AS, per il quale vengono esaminati
tre preventivi (Sky Point, Adorama,
Unitron), con preferenza per la ditta che
può offrire assistenza accurata e
immediata.
4. Rinnovo Convenzione col Comune di
Castello Tesino per gestione Osservatorio:
vista la prossima scadenza della
Convenzione in oggetto, il CD decide di
rivederne i contenuti, deliberando di
discutere col Sindaco su alcune modifiche
essenziali da inserire nel testo per
continuare la gestione dell’Osservatorio
(spese per ascensore, manutenzione
esterna
dello
stabile,
lampione
parcheggio, recinzione bombolone gas per
messa a norma, estintori obbligatori,
catena e paletti per delimitare strada
accesso in caso di neve). Sarà inoltre
richiesto al Sindaco un sopralluogo dell’uff.
17
tecnico per riparazione muro dello stabile
Osservatorio che presenta segni di
infiltrazioni d’acqua. Verrà fatta pure
richiesta di monitor inutilizzati e giacenti in
biblioteca, scaffali presso Palazzo Gallo,
un bancone da lavoro presso la soffitta
delle scuole di Castello Tesino. Il CD
concorda su ogni argomento.
5. Preparazione Assemblea Ordinaria dei
Soci UATV: si decide la data del 22 marzo
p.v. per lo svolgimento dell’annuale
Assemblea generale dei soci che si
svolgerà a Castello Tesino, presso il
ristorante “Il Cacciatore” a Celado alle ore
20:00.
Prima
dello
svolgimento
dell’Assemblea il CD si troverà a
preparare il materiale necessario. Viene
quindi esaminato il movimento attivo e
passivo relativo all’attività svolta in
Osservatorio nello scorso anno. Il CD
prende atto.
6. Varie ed eventuali: Altri argomenti non
sono stati trattati, la riunione è conclusa
alle ore 22.30.
Castello Tesino, 17 gennaio 2014
Il Segretario
Il Presidente
Maria Rita Baldi
Giancarlo Favero
**********************
VERBALE N. 2/2014
Della seduta del Consiglio Direttivo UATV,
riunitosi presso la Biblioteca Comunale di
Castello Tesino, sabato 28 giugno 2014, alle
ore 20.00, per la trattazione del seguente
Ordine del Giorno:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Comunicazioni del Presidente
Aggiornamento sito internet
Relazione di Cassa
Programma conferenze estate 2014 e
serate osservative
Turni
per
svolgimento
visite
osservatorio estate 2014
Varie ed eventuali
Presenti: Favero Giancarlo - Broccato
Roberto - Baldi Maria Rita – Miconi Michele Gastone Tacchetto.
Assenti giustificati: Costa Claudio e Müller
Renzo.
Verbale Assemblea Soci 2014
1. Comunicazioni del Presidente prof.
Giancarlo Favero: si constata la contenuta
attività del primo semestre 2014, a causa
soprattutto del cattivo tempo che ha reso
più volte impossibile svolgere attività
osservative presso l’Osservatorio, viene
precisata la sistemazione della sala
comandi,
dotata
ora
di
ulteriori
attrezzature
che
rendono
la
strumentazione di più immediato utilizzo.
Continuerà anche in seguito un accurato
monitoraggio dei vari accessori, al fine di
ottimizzare il rendimento del complessivo
impianto.
2. Aggiornamento sito internet: il CD
concorda di incaricare il Socio e
consigliere Gastone Tacchetto affinchè
contatti il Socio Giorgio Ferrai, delegato da
sempre alla gestione del nostro sito
internet, al fine di prestare una puntuale
collaborazione nel fornire tutte quelle
informazioni che serviranno a tener
aggiornata la nostra pagina web. Il
consigliere Michele Miconi propone di
arricchire
il
contenuto
dell’offerta
formativa, con dei filmati delle conferenze
che si verranno a proporre, nonché con
eventuali brevi interviste ai relatori sui vari
argomenti che saranno trattati.
3. Relazione di Cassa: ad oggi il ns. c/c
presso la Cassa Rurale di Castello Tesino
presenta un saldo positivo di circa 900
euro.
4. Programma conferenze estate 2014 e
serate osservative: sono previste tre
conferenze
tenute
dai
professori
universitari Cesare Barbieri e Sergio
Ortolani e dall’astrofilo Giuseppe de Donà,
su argomenti scientifici (astronomia,
meteorologia, meridiane) nei giorni 28
luglio, 4 e 18 agosto 2014.
Le serate osservative avranno luogo il
venerdì, sabato e domenica dei mesi di
luglio e agosto. Saranno raccolte
prenotazioni dall’APT o per telefono.
Nella stesura di un orario che stabilisca
una turnazione si conviene di mantenere
lo svolgimento usuale delle serate. Un
primo incontro in aula conferenze, visita
alla struttura Osservatorio, osservazione
diretta con strumenti o in caso di brutto
tempo, visione di immagini riprese col ns.
telescopio, osservazione, se possibile, del
cielo
all’esterno
dell’Osservatorio,
conclusione in aula conferenze per
rispondere ad eventuali domande o
chiarimenti su temi trattati.
18
5
Turni per svolgimento visite osservatorio
estate 2014: si procede alla stesura dei
turni tra gli addetti allo svolgimento delle
serate osservative (v.di allegato)
6
Varie ed eventuali: non appena sarà
possibile, tempo permettendo, verrà
approntato un manuale d’uso della nuova
telecamera a colori. A breve sarà
approntato un nuovo numero del
giornalino dell’UATV,
Altri argomenti non sono stati trattati, la
riunione è conclusa alle ore 22.30.
Castello Tesino, 28 giugno 2014
Il Segretario
Maria Rita Baldi
Il Presidente
Giancarlo Favero
18 agosto
Meridiane e leggi di Keplero
Sig. Giuseppe De Donà
astrofilo
Dall’Osservatorio
Durante i mesi di luglio e agosto
l’Osservatorio Astronomico del
Celado sarà aperto nelle sere di
venerdì, sabato e domenica (anche
in caso di maltempo) con il
seguente orario: 22:00 – 24:00
****************************************
Estate 2014
4 agosto
La meteorologia ..e altro
La visita all’Osservatorio durerà 2 ore,
una dedicata all’osservazione telescopica,
una dedicata a proiezioni di filmati, con
discussione, domande e risposte.
Di giorno si potranno osservare il Sole, la
Luna e i pianeti Mercurio e Venere. Di notte
si osserveranno i corpi celesti più
spettacolari che si rendono visibili (Luna e
pianeti, ammassi stellari aperti e globulari,
nebulose, galassie.
I temi trattati potranno riguardare: i moti
apparenti e reali del Sole, della Terra e dei
pianeti, il tempo e le stagioni, il Sistema
Solare, le stelle, la Via Lattea, le altre
Galassie e l’Universo.
Per le scuole ogni tema sarà trattato al
livello concordato con gli insegnanti o con gli
stessi allievi.
prof. Sergio Ortolani
Tariffe:
Programma di conferenze
a Palazzo Gallo
Ore 21
Ingresso libero
*****************
28 luglio
La sonda Rosetta ha raggiunto la
sua (co)meta
prof. Cesare Barbieri
Università di Padova
Università di Padova
12 agosto
Le lacrime di S. Lorenzo
fino a 5 anni: gratis
6-17 anni: 3 euro
Adulti: 5 euro
presso Ristorante
“Al Cacciatore” ore 22
Verbale Assemblea Soci 2014
19