Parrocchia di Cristo Re
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1/2007
7 gennaio - Battesimo del Signore
PENSIERINI
Qualche anziano ricorderà come
la scuola elementare dei vecchi tempi era diversa da quella attuale. Per
imparare a leggere e scrivere, i primi giorni erano riservati ai puntini,
poi alle aste, alle prime lettere, alla
prima parola e così via. Terminata
questa parte, che oggi si definirebbe tecnica, si passava gradualmente
a quella creativa, alle composizioni.
Ed i primi tentativi non consistevano nello scrivere dei temi, cose da
grandi, ma fare i pensierini: piccole
frasi anche non connesse fra loro.
Sono richiamo all’infanzia, alla tenerezza, prima ancora della ricercata elucubrazione del tema. Quando
parecchie sensazioni si sovrappongono e si vorrebbero esprimere, i
pensierini possono venire utili anche oggi. Seguo gli insegnamenti
della maestra e ne scrivo alcuni.
A Natale ci siamo emozionati un po’
tutti. Il Bambino, la stella, i pastori
sono serviti da contorno per farci
sentire più buoni. Quella notte
avremmo voluto sprizzare bontà da
tutti i pori. E con quale ferocia ci scaglieremmo contro quelli che negano una culla al neonato o i crudeli
Erode. Bene! Ora, dopo Natale, il nostro entusiasmo dove si trova?
Quanti bimbi, quante persone sole,
quanti ammalati… stanno meglio?
I tiranni come li ostacoliamo? Ogni
giorno è Natale.
Il Natale ci ricorda i temi dell’accoglienza, dell’integrazione, del rispetto
delle culture per cui le canzoncine di
Natale si possono ritoccare nelle
parole per non offendere altre culture; si possono anche vietare nelle
scuole. Un presepio fa più problema di
un albero. Non parliamo del Crocifisso.
I negozi vendono alberi e poche sta-
tuine. Gli edifici pubblici sono pieni
di alberi illuminati, a volte sono alberi veri per la soddisfazione dei
“verdi”. In Inghilterra si dice che
non si usi più il termine Natale nel
fare gli auguri, ma si usa il generico
“buone stagioni”. La mia testa è fatta male perché non riesco a capire come
mai un albero non sia espressione della
cultura occidentale, mentre il presepio sì.
E a quali “stagioni” ci si riferisce a Natale, proprio non so dirvelo. Ma non fateci caso: ho una testa da montagnino
e non son di quelli con scarpe grosse
e cervello fino.
È terminato un altro anno con i soliti riti di condanna e con riti propiziatori per il nuovo. Ad ogni fine anno,
il cenone è un dovere. I mass media
ci hanno riempito di cifre sul menù,
sulla spesa media, sul posto più originale e chi più ne ha più ne metta.
Ormai è un guaio non preparare il
cenone. Certi cibi poi, sono talmente benefici che ti assicurano un nuovo anno felice, sereno, privo di disgrazie, foriero di ricchezze inaudite e di successi garantiti. Se un tempo il problema era procurare cibo abbondante, oggi la preoccupazione
maggiore è sull’originale, sul ricercato. Dopo un pasto simile, il giorno di Capodanno in genere serve a
recuperare il sonno perso, le energie sprecate; il tutto accompagnato
da un po’ di mal di testa, qualche indigestione e parecchia indisposizione. Ma tant’è: al cenone non si può
rinunciare. Pochi si chiedono di
quanti centesimi di grado sia aumentato il proprio benessere, la felicità o tutti quei desideri che erano
l’auspicio di poche ore prima. Forse
disturba addirittura ricordare che quel
giorno è festa di precetto e da decenni è
dedicato alla pace. Meglio il letto che la
festa, il relax all’impegno. Così diventa
importante il relativo e diventano relativi i valori.
E poi c’è l’Epifania che ogni festa
porta via. Che dispiacere! Spiace soprattutto a quelli che pensano più alla
Befana che ai Magi. Quando negli
anni settanta vennero tolte alcune
feste, finì tra le condannate anche
l’Epifania. Il popolo romano, cattolico e apostolico che più non ce n’è,
si sollevò. “Da che mondo è mondo
la Befana è patrimonio da difendere” ed il governo dovette correre ai
ripari: la festa del 6 gennaio civilmente
è della Befana. La Chiesa ne ha approfittato per reintrodurre la festa
dell’Epifania che era stata spostata
alla domenica più vicina. Provatevi
ora a criticare la Befana e scoprirete
cosa sono le fosse dei leoni.
La settimana che inizia ci riporta alla “normalità”. Sembra che il
vero anno inizi ora. Allora non possono mancare gli auguri, i miei auguri: vi faccio “tanti auguri scomodi”
come forse lo sono questi pensierini.
Buona settimana
diletti parrocchiani.
AVVISI
Dom. 7 - Battesimo di Gesù
• ore 17.30: Vespri e Rosario
Mar. 9 - Riprende
la Catechesi
secondo i soliti orari
Sab. 13 - ore 21.00 in teatro: Commedia La signora dalle camelie
Dom. 14 - ore 10.00: presentazio-
ne dei comunicandi; a seguire incontro con i loro genitori
• ore 17.30: Vespri e Rosario
Avvento di Fraternità 2006
QUANDO IL LATTE
È UGUALE A VITA
alla
Comunità
Parrocchiale
di Cristo Re
Milano
Cari Parrocchiani di Cristo Re,
lasciate che vi ringrazi per il vostro straordinario aiuto di
€ 3.600 a favore del progetto LATTE MATERNIZZATO, in
corso nell’ospedale di Quelimane in Mozambico, dove io lavoro.
I neonati che hanno necessità del latte maternizzato per vivere i loro
primi quattro mesi, quando lo stomaco non digerisce altra cosa, sono
parecchi e solo grazie
alla generosità dei benefattori è possibile andare avanti.
Zia che riceve il latte dalla nutrizionista
La Provvidenza tocca il cuore di molti ed in questo Avvento
è venuta a bussare anche al vostro uscio. Voi avete aperto
ed il Signore è entrato.
Vi ringrazio perciò, di
tutto cuore, anche a
nome di tanti neonati
come questi delle foto,
che voi aiutate a vivere.
Gruppo di zie e nonne coi bambini
Buon anno a tutti voi.
Vi benedica il Signore e vi protegga,
Quelimane, 1 gennaio 2007
P. Aldo Marchesini
Hospital Provincial
de Quelimane
Mozambico
Il corso di
PREPARAZIONE
AL MATRIMONIO
inizia MARTEDÌ 23 GENNAIO
Si richiede la previa ISCRIZIONE
PERSONALE presso il parroco nella settimana precedente
DOMENICA 28 GENNAIO
Inizio preparazione
CRESIMAADULTI
Si richiede la PREVIA
ISCRIZIONE presso p.Natalino
entro il 21 gennaio
LA SCUOLA
PARROCCHIALE
di TEOLOGIA
riprende
lunedi 15 gennaio
ATTENZIONE ai ...
prossimi
APPUNTAMENTI
17 gennaio : Giornata per
l’ebraismo sul tema «Ascolta, Israele! La seconda della
Dieci Parole: “Non avrai altre
divinità al mio cospetto”»
18-25 gennaio: Settimana di
preghiera per l’unità dei
cristiani sul tema: «Fa sentire i sordi e fa parlare i muti»
(Marco 7,31-37)
21 gennaio:
- ore 10.00: presentazione
dei cresimandi. Segue incontro con i loro genitori.
- ore 15.30: Battesimi.
28 gennaio: Festa della sacra
Famiglia