stagione spettacoli 14 15 Asti TEATRO ALFIERI CITTÀ DI ASTI ASSESSORATO ALLA CULTURA Fondazione Piemonte dal Vivo Circuito Regionale dello Spettacolo Via Bertola, 34 10122 Torino Tel. +39 011 4320791 [email protected] www.piemontedalvivo.it 14 Asti 15 TEATRO ALFIERI Un progetto di Con il sostegno di CITTÀ DI ASTI ASSESSORATO ALLA CULTURA Asti TEATRO ALFIERI 14 stagione spettacoli15 CITTÀ DI ASTI Sindaco FABRIZIO BRIGNOLO Assessore alla Cultura MASSIMO COTTO Direttore Teatro Alfieri GIANLUIGI PORRO Direttore Artistico Amministrazione MARIO NOSENGO ERMANNA BONELLO Segreteria Assessorato Ufficio Stampa Biglietteria GIULIANA MONGERO ALEXANDER MACINANTE PIERangelo GARBIN (responsabile), ALESSANDRO GUARINO, REBECCA DELPERO Tecnici PAOLO GABRIELI, NICOLA MIRIGLIANI, PAOLO MELANO, MARCO CHIUSAROLI Direzione di sala 4 Asti OVIDIO PIRAS Antonella Parigi Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Piemonte La Fondazione Piemonte dal Vivo rappresenta sul territorio della nostra Regione una preziosa fonte per la diffusione della cultura teatrale, proponendo ai cittadini significative opportunità di incontro con spettacoli appartenenti alle differenti dimensioni artistiche del palcoscenico. Musica, teatro e danza danno ogni anno forma a un cartellone regionale capace di coinvolgere l’assiduo e appassionato pubblico delle città piemontesi, grazie alla collaborazione delle amministrazioni locali che affiancano la Fondazione nella costruzione di una programmazione sempre più apprezzata. La nuova stagione si contraddistingue ancora una volta per l’estrema varietà dell’offerta artistica, per la sua capacità di coniugare forme espressive differenti, per lo sguardo attento dedicato alle progettualità di artisti cresciuti calcando le scene di casa nostra, pur portando nei teatri del Piemonte prestigiose produzioni di caratura nazionale e internazionale. Nel sostegno della Regione Piemonte risiede pertanto la volontà di dare continuità al cammino intrapreso in questi anni dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, per offrire ai piemontesi un calendario di appuntamenti teatrali all’altezza della vivacità culturale della nostra terra. Teatro Alfieri 5 Fabrizio Brignolo Massimo Cotto Sindaco Città di Asti Assessore alla Cultura Città di Asti Con la presentazione della stagione teatrale 2014/2015 hanno ufficialmente inizio le attività del Teatro Alfieri che ci accompagneranno fino alla primavera. Il teatro è come la poesia, la musica, la letteratura: non ti dona l’eternità, ma ti regala mille istanti. È un rito che si rinnova, sempre uguale nella sua sublime diversità. La nuova stagione del teatro Alfieri è l’ennesimo passaggio di tempo che si consuma sul palco, il luogo dove tutto si celebra e niente va perduto. Nonostante le difficoltà, qui non si arretra, anzi si avanza senza paura, nella consueta alternanza tra verticale e orizzontale, tra profondità di pensiero e leggerezza d’insieme. E con la consueta certezza di poter apprezzare le mille sfumature delle proposte, perché il teatro è come la poesia, la musica, la letteratura: coglie la bellezza nelle ombre. È lì che si deve cercare la luce piena delle emozioni. Anche quest’anno, nonostante il difficile momento che sta attraversando la nostra economia, siamo riusciti a dare vita a un programma particolarmente interessante, che porterà nel nostro teatro tanti spettacoli tratti dalla migliore produzione artistica nazionale. Confermo quindi l’importanza del nostro teatro quale insostituibile polo culturale, proponendo un percorso che porterà ad emozionarsi, commuoversi, riflettere e divertirsi. Un cartellone prestigioso che non mancherà di rinnovare l’interesse nel pubblico affezionato al Teatro Alfieri e in coloro che vorranno avvicinarsi ad esso per la prima volta. Con l’auspicio di incontrarvi presto in teatro, auguro buona stagione a tutti. 6 Asti Teatro Alfieri 7 pietro ragionieri Presidente Fondazione Piemonte dal Vivo Uno sguardo attento nei confronti del territorio quello della Fondazione Piemonte dal Vivo - Circuito Regionale dello Spettacolo. La Fondazione, nata a novembre 2012 dall’esperienza decennale del Circuito Teatrale del Piemonte e forte dello slancio acquisito da questo cambiamento, grazie a un attento lavoro fatto “sul campo” e in condivisione con i comuni della regione, prosegue nel suo progetto di varcare i confini ampliando il suo raggio d’azione. Teatro, danza, circo e musica sono gli ambiti di cui si occupa Piemonte dal Vivo per un unico coordinamento delle attività ed un’organica programmazione culturale in ambito regionale con un significativo risparmio di risorse per una progettualità attenta alle novità e al coinvolgimento del pubblico valorizzando sempre le risorse territoriali. La Fondazione al servizio del territorio intende tutelare le istituzioni minori nel segno della qualità e portare al massimo sviluppo l’azione a favore dei giovani iniziata con l’Agenda Giovani, la Carta Giovani, il progetto Pleased to meet you e che prosegue oggi con il progetto Adotta una Compagnia con l’attività delle sue 16 Botteghe. ole per to è favo rev sa dov e on N essun v en o che n il marindai e ar an e vuol eca Sen Piemonte dal Vivo opera sul territorio piemontese collaborando con oltre 230 Comuni, contribuendo alla formazione e all’incremento del pubblico, alla valorizzazione delle sedi di spettacolo e alla diffusione capillare. È vicina alle comunità locali attraverso un’offerta culturale che si contraddistingue per l’alto livello artistico - professionale degli interpreti, dei registi, degli autori e dei musicisti, per l’internazionalità delle compagnie ospitate e per un repertorio variegato che spazia dal classico al contemporaneo, fino ai risvolti più innovativi. Un impegno che nell’ultima stagione si è concretizzato con la realizzazione di 340 rappresentazioni teatrali, 80 spettacoli di danza e circa 300 concerti musicali che fanno della Fondazione un Circuito Regionale Multidisciplinare secondo le ultime direttive ministeriali. 8 Asti Teatro Alfieri 9 Calendario Stagione di prosa 10 novembre 2014 MINDSHOCK Marco Berry Fuori abbonamento 16 novembre 2014 ORCHIDEE Pippo Delbono Fuori abbonamento 21 novembre 2014 LA FINESTRA SUI CORTILI I Legnanesi Danza 16 febbraio 2015 enrico iv Franco Branciaroli 10 marzo 2015 IL BELL’ANTONIO Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti 19 marzo 2015 LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni 1 aprile 2015 15 dicembre 2014 FALSTAFF Giuseppe Battiston SIGNORI... LE PATE’ DE LA MAISON! Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli 10 dicembre 2014 GISELLE Bashkirian State Ballet Theatre 18 dicembre 2014 ROMEO E GIULIETTA Ballet of Moscow Teatro Giraudi 20 dicembre 2014 VIER LETZTE LIEDER Compagnia Experimenta 10 gennaio 2015 TANGO Compagnia Argentina Yanina Quinones e Neri Piliu IL PRESTITO Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti Claudio Santamaria Fuori abbonamento 25 gennaio 2015 CINECITTà Christian De Sica Parole d’artista 3 febbraio 2015 I GIOCATORI Renato Carpentieri, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Giovanni Ludeno 9 febbraio 2015 LA MANDRAGOLA Jurij Ferrini 25 febbraio 2015 HAVANA SONG & DANCE Ballet Nueva Cuba GOSPODIN Soli in scena 28 novembre 2014 SCOMPAGINE Nada 9 dicembre 2014 BENVENUTI IN CASA GORI Alessandro Benvenuti 13 gennaio 2015 OSCAR Gianluca Guidi CONCERTO GOSPEL Anthony Morgan’s Harlem Spirit of Gospel Fuori abbonamento - Sala Pastrone 25 gennaio 2015 ore 16,30 SHTETL! Concerto per la Giornata della Memoria Maria Teresa Milano e Mishkalè Ensemble 14 febbraio 2015 DANSE DE LA TERRE Bruno Canino: pianoforte Antonio Ballista: pianoforte 20 febbraio 2015 IL SIGNOR G E L’AMORE Rossana Casale 27 aprile 2015 Parole d’artista 20 gennaio 2015 Musica & Operetta 23 dicembre 2014 29 marzo 2015 OMAGGIO A NUREYEV Galà di danza 8 marzo 2015 ore 16,00 LE MILLE E UNA NOTTE Compagnia Alfafolies 25 marzo 2015 ALTRO DI ME Katia Ricciarelli e Francesco Zingariello In abbonamento 10 aprile 2015 OPERA BALLET ROCK Ariston ProBallet In abbonamento 18 aprile 2015 PUZZLE Kataklò 24 maggio 2015 PERSONA Compagnia EgriBiancoDanza 12 Asti Teatro Alfieri 13 Ridiasti 19 dicembre 2014 ONDEROD Gioele Dix E ancora... Popolè Fuori abbonamento 2 novembre 2014 7 febbraio 2015 APOCALISSE LA CASA DEGLI SPIRITI Lucilla Giagnoni Orchestra Bartolomeo Bruni ore 20,00 Teatro Giraudi 29 novembre 2014 Concerto d’apertura 6 e 7 dicembre 2014 Fuori abbonamento 28 febbraio 2015 9 novembre 2014 12 febbraio 2015 PREMIO PERTILE I MATTINI PASSANO CHIARI Di Alessio Bertoli C’E’ SOLO DA RIDERE Andrea Pucci GIOVANNI VERNIA SHOW Giovanni Vernia Claudio Lauretta 4 marzo 2015 COL TEMPO, SAI / AVEC LE TEMPS 1 gennaio 2015 ore 17,30 e ore 21,00 Massimo Cotto, Gianmaria Testa e Roberto Capelli CONCERTO DI CAPODANNO Orchestra Sinfonica di Asti Parole d’Artista Diavolo rosso 27, 28, 29 ottobre 2014 LA TOUR DE LA DEFENSE Elena Serra / Teatro di Dioniso / Cuochi volanti 12 novembre 2014 GIOVANNA AL ROGO Teatro del carretto Teatro Giraudi 26 novembre 2014 THÉRÈSE E ISABELLE Isabella Ragonese e Roberta Lanave Teatro di Dioniso VOCAZIONE Danio Manfredini 29 aprile 2015 TRITTICO BECKETTIANO Teatro Studio Krypton / Giancarlo Cauteruccio ReSpirale Teatro Mousikè ore 17,00 Livio Musso anteprima “Passepartout en hiver” 9 e 10 maggio 2015 PLAY ’N’ PLAY IL MONDO DELLA LUNA La Nuova Arca DA BALLA A DALLA Dario Ballantini 5 febbraio 2015 BUFFA RACCONTA LE OLIMPIADI DEL ‘36 Federico Buffa 6 febbraio 2015 racconti buffi Gabriele Scarpino, Giuseppe Scoditti, Lorenzo Frediani 21 e 22 dicembre 2014 i Biondi Marcello Mocchi, Daniele Pitari, Simone Coppo, Valentino Mannias, TomasLeardini, Daniele Nutolo Domeniche a Teatro 11 gennaio 2015 con Barbara Bazzea, Angela Brusa e Cristiano Falcomer 1 febbraio 2015 23 maggio 2015 8 febbraio 2015 IL BARBIERE DI SIVIGLIA Orchestra Sinfonica di Asti ore 18,30 Le letture del lunedi dal 10 novembre 2014 al 2 marzo 2015 le letture del lunedì Francesco Visconti Tutti gli spettacoli hanno inizio alle ore 21.00 tranne dove diversamente indicato. Il programma potrebbe subire variazioni. ore 16,00 “IL FANTASMA DI CANTERVILLE” Associazione Musical Garden Istituto Suzuki Italiano 22 gennaio 2015 Armoniosa Asti 27 marzo 2015 L’APPRENDISTA STREGONE TRINTRUNTRAN LA STRAVAGANZA 14 Franco Neri e Margherita Fumero AGAIN / BY NOW Spettacolo vincitore Premio Scintille 2014 31 gennaio 2015 17 marzo 2015 21 marzo 2015 CARLo CERUTTI SARTO PER brUTTI Teatro Giraudi 9 gennaio 2015 18 gennaio 2015 Daniele Nutolo, Valentino Mannias, Simone Coppo 12 e 13 dicembre 2014 31 dicembre 2014 GRAN GALA’ DI CAPODANNO 28 marzo 2015 La puta vida ore 16,00 IL CUBO MAGICO di Tiziano Manzini ore 16,00 “ROSATINA” di Monica Mattioli e Giorgio Putzolu 1 marzo 2015 ore 16,00 “I TRE PORCELLINI” Drammaturgia di Marina Allegri 22 marzo 2015 ore 16,00 “LOST & FOUND” Un viaggio da ridere! di e con Olivia Ferraris e Milo Scotton Teatro Alfieri 15 Biglietteria Spettacoli in abbonamento Info biglietteria PROSA 10 novembre 2014 Mindshock 5 dicembre 2014 Flastaff 20 gennaio 2015 Gospodin 3 febbraio 2015 I giocatori 9 febbraio 2015 La mandragola 16 febbraio 2015 Enrico IV 10 marzo 2015 Il Bell’Antonio 19 marzo 2015 La gatta sul tetto che scotta 1 aprile 2015 Signori...la paté de la maison 27 aprile 2015 Il prestito Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21 tranne dove diversamente indicato. SOLI IN SCENA 28 novembre 2014 Scompagine 9 dicembre 2014 Benvenuti in casa Gori 13 gennaio 2015 Oscar! RIDIASTI 19 dicembre 2014 Onderod 28 marzo 2015 Giovanni Vernia Show MUSICA 23 dicembre 2014 Concerto Gospel 14 febbraio 2015 Danse de la terre 20 febbraio 2015 Il signor G e l’amore 25 marzo 2015 Altro di me OPERETTA 8 marzo 2015 Le mille e una notte DANZA 10 aprile 2015 Opera ballet rock 18 aprile 2015 Puzzle Dal 28 ottobre al 10 novembre (esclusi sabato e domenica) vendita biglietti singoli spettacoli e abbonamenti (orario 10 - 17). È possibile acquistare un massimo di 4 abbonamenti o biglietti per persona. Si ricorda che a partire dall‘11 novembre, per tutta la stagione teatrale, esclusi i giorni festivi, la biglietteria rimarrà aperta dal martedì al venerdì con orario 10 - 17, e nei giorni di spettacolo con orario 10 - 17/19 - 21. Abbonamento a 15 spettacoli 10 spettacoli di prosa + 5 a scelta tra gli altri in abbonamento Platea, barcacce, palchi € 210,00 (per i palchettisti € 165,00) Loggione € 135,00 Abbonamento a 10 spettacoli 5/6 spettacoli di prosa + 4/5 a scelta tra gli altri in abbonamento Platea, barcacce, palchi € 160,00 (per i palchettisti € 130,00) Loggione € 100,00 Abbonamento a 5 spettacoli 2/3 spettacoli di prosa + 2/3 a scelta fra gli altri in abbonamento Platea, barcacce, palchi € 80,00 (ridotto € 50,00 per studenti under 25) Loggione € 50,00 Biglietti spettacoli in abbonamento Prosa e Danza Platea, barcacce, palchi € 20,00 Loggione € 15,00 RidiAsti Platea, barcacce, palchi € 22,00 Loggione € 19,00 (+ diritti di prevendita) 18 Asti Musica, Operetta , “Soli in scena” Platea, barcacce, palchi € 18,00 Loggione € 13,00 spettacoli Fuori abbonamento rassegna “Parole d’Artista” Intero € 12,00 Ridotto € 7,00 (over 65 e studenti) Gospodin e I Giocatori € 20,00 Loggione € 15,00 Apocalisse Posto unico € 10,00 Ridotto € 7,00 per abbonati a Gazzetta d’Asti presentando la carta Fedeltà “Gazzetta d’Asti per noi”, abbonati Teatro Alfieri, under 25, iscritti UTEA e all’Università della Terza Età, maggiori di 60 anni, Cral, dipendenti della Banca C.R.Asti, possessori dei talloncini sconto pubblicati su “La Stampa” Premio Pertile Platea, barcacce, palchi € 15,00 Loggione € 5,00 Pippo Delbono Platea, barcacce, palchi € 20,00 Loggione € 15,00 I Legnanesi Platea, barcacce, palchi € 25,00 Loggione € 15,00 Romeo e Giulietta Platea, barcacce Intero € 38,00 - ridotto € 32,00 I ordine Intero € 32,00 - ridotto € 27,00 II ordine Intero € 25,00 - ridotto € 22,00 III ordine Intero € 23,00 - ridotto € 20,00 Loggione Intero € 20,00 - ridotto € 18,00 Riduzioni disponibili per scuole di danza e gruppi da 10 unità, bambini fino a 12 anni e invalidi (questi ultimi con omaggio per l’accompagnatore) Vier Letzte Lieder Posto unico € 15,00 Gran Galà di Capodanno Posto unico € 45,00 (+ diritti di prevendita) Concerto di Capodanno Platea, Barcacce e I ordine di Palchi € 25,00 II e III Ordine di Palchi € 20,00 Loggione € 10,00 Again / Bynow spettacolo vincitore Scintille Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili Tango Platea e Barcacce € 25,00 Palchi € 20,00 Loggione € 15,00 Trintruntran Ingresso libero Il mondo della luna Platea, Barcacce e Palchi € 18,00 Loggione € 15,00 Shtetl concerto per la Giornata della Memoria € 10,00 Christian De Sica Platea, barcacce, palchi € 35,00 Loggione € 20,00 Da Balla a Dalla Platea, barcacce, palchi € 22,00 Loggione € 19,00 Buffa racconta le Olimpiadi del ‘36 Platea, barcacce, palchi € 18,00 Loggione € 15,00 la casa degli spiriti Platea, Barcacce e I ordine di Palchi € 20,00 II e III Ordine di Palchi € 15,00 Loggione € 10,00 Teatro Alfieri 19 I mattini passano chiari Intero € 12,00 Ridotto € 7,00 Havana song & dance Platea, Barcacce € 25,00 Palchi € 20,00 Loggione € 15,00 Andrea Pucci Il barbiere di Siviglia Platea, Barcacce e I ordine di Palchi € 25,00 II e III Ordine di Palchi € 20,00 Loggione € 10,00 Persona Intero € 15,00 Ridotto € 12,00 Platea, barcacce, palchi € 22,00 Loggione € 19,00 (+ diritti di prevendita) Le letture del lunedì di Francesco Visconti Col tempo, sai / Avec le temps Rassegna Popolè Posto unico € 10,00 L’incasso verrà devoluto alla Biblioteca Astense “Giorgio Faletti” per l’acquisto di nuovi scaffali Carlin Cerutti sarto per brutti Ingresso libero € 10,00 (apericena incluso) Domeniche a teatro Posto unico € 5,00 (ingresso gratuito per bimbi sotto i 3 anni) Platea, barcacce, palchi € 20,00 (Ridotto 15 euro abbonati, studenti e over 65) Loggione € 15,00 (ridotto 12 euro) L’apprendista stregone € 5,00 Omaggio a Nureyev Info e prenotazioni Platea, barcacce Intero € 38,00 - ridotto € 32,00 I ordine Intero € 32,00 - ridotto € 27,00 II ordine Intero € 25,00 - ridotto € 22,00 III ordine Intero € 23,00 - ridotto € 20,00 Loggione Intero € 20,00 - ridotto € 18,00 Riduzioni disponibili per scuole di danza e gruppi da 10 unità, bambini fino a 12 anni e invalidi (questi ultimi con omaggio per l’accompagnatore) Tel. 0141.399057 Tel. 0141.399033 Tel. 0141.399040 www.comune.asti.it Play‘n’ play Il Teatro Alfieri è anche su Facebook e Twitter Ingresso libero 20 Asti Per prenotazione biglietti Concerto di Capodanno, La casa degli spiriti e Il barbiere di Siviglia 347.42.71.161 (Orchestra Sinfonica di Asti) Ufficio stampa Alexander Macinante 320.7916810 [email protected] Teat ro Alfie ri Spettacoli 10 novembre 2014 MINDSHOCK Marco Berry Prosa Fuori abbonamento 16 novembre 2014 Orchidee Compagnia Pippo Delbono Prosa uno spettacolo di Pippo Delbono con Dolly Albertin, Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Pepe Robledo, Grazia Spinella EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE Minds M arco Berry, oltre ad essere un artista poliedrico e un noto personaggio televisivo, è autore di spettacolari show che hanno la caratteristica di coinvolgere costantemente il pubblico che viene spesso chiamato sul palco per aiutare o semplicemente assistere ad eventi stupefacenti realizzati sotto i loro occhi. In Mindshock - Nessuna scelta è libera Berry ci mostra che esistono delle armi che permettono a chi ne è in possesso di condizionare le scelte altrui. Pnl, linguaggio non verbale, negoziazione, messaggi subliminali, trance ipnotica, illusioni sensoriali e tante altre… “Dopo oltre 10 anni di studi e ricerche - spiega - con l’aiuto di una equipe di 24 Asti ho ck psicologi, neuropsichiatri, formatori ed esperti di comunicazione, ho messo a punto Mindschock, che è la spettacolarizzazione di tutte le tecniche utilizzate da pubblicitari, grandi venditori, sette religiose, politici e multinazionali per condizionare una scelta”. Attraverso una serie di esperimenti, Berry dimostra come sia possibile ottenere dei risultati incredibili utilizzando tutte le armi della comunicazione. "A ncora posso scrivere d'amore" scriveva il poeta Dario Bellezza, grande amico di Pier Paolo Pasolini morto ucciso dall'AIDS. L'orchidea è il fiore più bello ma anche il più malvagio, mi diceva una mia amica, perché non riconosci quello che è vero da quello che è finto. Come questo nostro tempo. In Orchidee c'è, come in tutti i miei spettacoli, il tentativo di fermare un tempo che sto attraversando. Un tempo mio, della mia compagnia, ma anche un tempo che stiamo attraversando e vivendo oggi tutti noi. Italiani, europei, occidentali, cittadini del mondo. Orchidee nasce anche da un grande vuoto che mi ha lasciato mia madre quando è partita per sempre. Mia madre che dopo i conflitti, le separazioni, avevo rincontrato per ridiventare amici. Io, un po’ più grande un po’ più saggio, lei vecchia ritornata un po’ più bambina. E così il vuoto. Orc hidee Il sentirsi non più figlio di nessuno. Il vuoto dell'amore. Ma Orchidee parla anche del bisogno vitale di riempire quel vuoto. Parla del bisogno di ricercare ancora, altre madri, altri padri, altra vita, altre storie. E poi stranamente le parole "importanti" del teatro che volevo abbandonare mi sono ritornate addosso e hanno ritrovato un loro senso nuovo, incastrate con la mia vita. E anche la mia vita forse è diventata, con quelle parole, la vita di tanti altri. Credo che Orchidee rappresenti per me quel bisogno vitale, incontenibile, di continuare ancora nonostante tutto a scrivere, a parlare dell'amore. Pippo Delbono Teatro Alfieri 25 Fuori abbonamento 21 novembre 2014 LA finestra sui cortili I Legnanesi di Felice Musazzi, Antonio Provasio con Antonio Provasio, Enrico Dalceri, Luigi Campisi musiche Arnaldo Ciato, Enrico Dalceri coreografie Sofia Fusco regia Antonio Provasio L e esilaranti avventure della famiglia Colombo nel nuovo spettacolo La finestra sui cortili: la Teresa, la Mabilia e il Giovanni vi aspettano per farvi divertire insieme agli altri personaggi che animano il loro mitico “cortile”. È da lì che parte tutto... dalle finestre che si affacciano sui cortili, uno schermo virtuale che permette alla famiglia Colombo di tenere d’occhio tutto quello che succede nel loro piccolo grande mondo fatto di gioie, amori, discussioni. 15 dicembre 2014 FALSTAFF da Enrico IV / Enrico V di William Shakespeare Giuseppe Battiston traduzione Nadia Fusini con Giuseppe Battiston, Giovanni Franzoni, Elisabetta Valgoi, Martina Polla, Annamaria Troisi adattamento e regia Andrea De Rosa Fondazione del Teatro Stabile di Torino / E.R.T. Emilia Romagna Teatro Fondazione Prosa tradimenti, gioie e angosce, nozze e funerali, sorrisi e miracoli. Noi abbiamo resistito, la ringhiera ci corre nell’anima. Riflettori, prego: è di scena il cortile lombardo. Prosa Ringhiere che si snodano sui ballatoi, scale consunte dal saliscendi di generazioni e generazioni; ogni porta una stanza, spesso l’unica: il vicino è così vicino che vive con te. Il cortile è il regno dei sopravvissuti alle guerre, alle carestie, alle immigrazioni, alle industrie. Ma il cortile è anche lo spazio vuoto, è la camera più grande dove si vivono stagioni intere, anni, generazioni, secoli, nascite, amori e Falst aff «T utto nel mondo è burla»: così chiosa Falstaff. Millantatore, sbruffone, vorace, vitalista, furfante, è un personaggio così dirompente da essere ripreso in due drammi di Shakespeare e diventare protagonista della irriverente commedia lirica di Arrigo Boito musicata da Giuseppe Verdi. Falstaff ha affascinato i più grandi talenti della scena, come Orson Welles, che riservò per sé il ruolo di protagonista nella versione teatrale e in quella cinematografica. Per queste ragioni, e per il piacere di rivedere all’opera la coppia artistica Giuseppe Battiston e Andrea De Rosa, questo nuovo allestimento è fra i più attesi e significativi. La potente duttilità espressiva di Battiston dà vita alla partitura drammaturgica di Nadia Fusini, impreziosita dalla regia di De Rosa, attento a moltiplicare immagini, a toccare sponde semantiche lontane dalla tradizione e a coniugare con grande perizia la tradizione lirica con quella di prosa. li a sui co rti L a finestr 26 Asti Teatro Alfieri 27 20 gennaio 2015 Gospodin Prosa Parole d’artista di Philipp Löhle Claudio Santamaria, Valentina Picello, Marcello Prayer Gospodin G ospodin è la nuova produzione italiana di Giorgio Barberio Corsetti, attivissimo sui più prestigiosi palcoscenici internazionali (ha aperto col suo nuovo spettacolo il Festival di Avignone), realizzata su un testo di Philipp Löhle, giovane autore tedesco ora associato del Maxim Gorki Theater a Berlino, e vincitore di numerosi premi per i suoi testi, nei quali inventa un teatro fatto di sorprese, e con ferocia esplora le contraddizione della nostra società votata al consumo. Gospodin è un personaggio paradossale, che esprime la sua poesia con i suoi atti di negazione.. Gospodin fa del paradosso il suo modo di vivere. Questo testo per tre attori e tanti personaggi è composto da brevi scene dialogate, e da racconti lirici in cui gli altri due attori, un lui ed una lei, raccontano le 28 Asti regia Giorgio Barberio Corsetti traduzione Alessandra Griffoni a cura del Goethe Institut scene Giorgio Barberio Corsetti e Massimo Troncanetti costumi Francesco Esposito luci Gianluca Cappelletti graphics Lorenzo Bruno e Alessandra Solimene video Igor Renzetti musiche Gianfranco Tedeschi e Stefano Cogolo regista assistente Fabio Cherstich una produzione Fattore K. / L’UOVO Teatro Stabile Di Innovazione in collaborazione con Romaeuropa Festival scorribande allucinate di Gospodin nella città, che assomiglia ad ognuna delle grandi città in cui viviamo.. Gospodin corre, inseguito sempre dai fantasmi di un mondo che non vuole accettare.. Gospodin supera cancellate, si perde nei supermercati, tenta di vivere con il baratto, nel bar che frequenta salta sul tavolo per dire la sua.. Gospodin è una pura invenzione poetica e paradossale.Gospodin siamo noi, quando vorremmo mollare tutto e vivere in pace, senza il condizionamento, la pressione del guadagno.. Gospodin è comico, è tragico, è adesso..» Giorgio Barberio Corsetti Fuori abbonamento 25 gennaio 2015 Cinecittà Christian De Sica uno spettacolo scritto da Christian De Sica, Riccardo Cassini, Marco Mattolini e Giampiero Solari con Daniela Terreri, Daniele Antonini e Alessio Schiavo disegno luci di Marcello Iazzetti regia video di Cristina Redini scenografie di Patrizia Bocconi costumi di Ester Marcovecchio musiche dal vivo dell'orchestra diretta dal maestro Marco Tiso al pianoforte Riccardo Biseo coreografie di Franco Miseria regia di Giampiero Solari produzione e distribuzione: Bags Entertainment C inecittà: una parola che riporta a un mondo fantastico, a un secolo di storia del cinema scritta da artisti geniali, ma costruita anche sul lavoro di migliaia di comparse, di eccellenti maestranze. Una favola accompagnata da musiche indimenticabili, da parole e canzoni che fanno parte del nostro quotidiano. Una storia che appartiene alla cultura italiana ma che ha ispirato tutto il cinema internazionale. Il rapporto fra Cinecittà e Christian De Sica è profondo già da prima della sua nascita grazie al padre Vittorio e alla madre Maria Mercader. Christian cresce a Cinecittà prima da adolescente accompagnando il padre, poi con i primi piccoli ruoli per approdare agli Studi da attore affermato. Christian De Sica ha attraversato Prosa Cinec itt à in maniera trasversale la Città del Cinema: da bambino ha visto girare per casa i mostri sacri del nostro cinema prima e quelli dell’epopea dei kolossal di Hollywood sul Tevere poi. Nella sua vita professionale ha partecipato a decine di film da protagonista, raccogliendo, nella quasi totalità, grandissimo successo Irresistibili racconti di vita vissuta, monologhi poetici sulle figure nascoste che rimangono sempre dietro le quinte, divertenti gag su provini, sugli attori smemorati, sul doppiaggio improvvisato, ma anche canzoni evergreen enfatizzate dalle abili doti del Christian crooner ed entertainer. Con Christian sul palco una compagnia completa, un corpo di ballo e un’orchestra di molti elementi. Teatro Alfieri 29 3 febbraio 2015 I Giocatori (Jucatùre) di Pau Mirò Renato Carpentieri, Enrico Iannello, Tony Laudadio e Giovanni Ludena traduzione e regia Enrico Ianniello con Renato Carpentieri, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Giovanni Ludeno collaborazione artistica Simone Petrella costumi Francesca Apostolico direzione tecnica Lello Becchimanzi produzione Teatri Uniti in collaborazione con OTC e Institut Ramon Llull premio Ubu 2013 come miglior testo straniero I n un vecchio appartamento, intorno a un tavolo, quattro uomini giocano a carte. La stanza è il rifugio dove il fallimento è la regola, non l’eccezione. I soldi sono spariti da tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale. Ma proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto. Rouge et noir. Squallore, fallimento amarezza ma con Jucatùre si ride per quasi tutti gli ottanta minuti della messinscena. Non a caso il testo è fresco di vittoria del premio Ubu 2013 come miglior testo straniero. Noi assistiamo alla versione tradotta e diretta da Enrico Ianniello, il suo napoletano è immediato, attuale, e sempre godibilissimo. Asti LA MANDRAGOLA di Niccolò Machiavelli Compagnia Jurij Ferrini uno spettacolo di e con Jurij Ferrini e con Luca Cicolella, Matteo Alì, Michele Schiano di Cola, Angelo Maria Tronca, Alessandra Frabetti e Cecilia Zingaro Prosa Els Jugadors ha vinto il Premio Butaca 2012 - riconoscimento assegnato dal governo della Catalogna agli autori teatrali che contribuiscano a valorizzare la cultura della comunità autonoma - come migliore testo in lingua catalana. Prosa ta Parole d’artis La Mandrag ola I I Gio cato ri 30 9 febbraio 2015 l mio stupore s’accende davanti al fatto che un genio come Machiavelli, l’autore de Il principe e delle Istorie fiorentine, uomo politico, grande ed appassionato studioso e scrittore di filosofia, che ha in qualche modo inventato e contestato la “politica moderna” non abbia mai fatto altro che scriver commedie, data la perfezione assoluta di questa partitura teatrale, e invece, a parte la meno fortunata Clizia, e la riscrittura dell’Andria di Terenzio non si ha notizia di alcuna altra commedia che possa essere a lui attribuita. Mandragola, ispirata da un motivo erotico - cortese - d’ascendenza medievale e di sapore decameroniano, ossia l’innamoramento da lontano per semplice suggestione durante una disputa sul primato di bellezza “tra le donne italiane e quelle franzesi” - non è solo una perfetta macchina comica ma anche una meravigliosa allegoria sulla “corruzione della logica politica”, allegoria che scambia i vizi della vita pubblica con quelli della vita privata, allargando il suo orizzonte critico anche al clero (infatti non si ricorda spesso che quest’opera è stata messa all’indice dalla chiesa cattolica per più di 400 anni, fino ai primi anni ’50!) e che in quasi cinque secoli di storia - e qui sta il secondo motivo di stupore nel riprenderla in mano oggi – non solo non ha perso mordente sull’attualità, ma al contrario è stata in qualche modo una lucidissima premonizione sui nostri tempi, rivelando la nostra stessa identità di popolo e le radici profonde di un malcostume - ahimé tutto italiano”. Jurij Ferrini Teatro Alfieri 31 16 febbraio 2015 ENRICO IV di Luigi Pirandello Franco Branciaroli Prosa regia di Franco Branciaroli scene Margherita Palli luci Gigi Saccomandi con in (o. apparizione) Melania Giglio, Giorgio Lanza, Antonio Zanoletti, Tommaso Cardarelli, Valentina Violo, Daniele Griggio e con Sebastiano Bottari, Andrea Carabelli, Pierpaolo D’Alessandro, Mattia Sartoni Enrico IV F ranco Branciaroli, dopo i recenti successi ottenuti con Servo di scena, Il Teatrante e Don Chisciotte, continua la sua indagine sui grandi personaggi del teatro portando sulla scena Enrico IV, dramma in tre atti di Luigi Pirandello, scritto nel 1921 e rappresentato per la prima volta il 24 febbraio 1922 al Teatro Manzoni di Milano. Considerato il capolavoro teatrale di Pirandello insieme a Sei personaggi in cerca di autore, Enrico IV è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro all'autore del rapporto, complesso e alla fine inestricabile, tra personaggio e uomo, finzione e verità. In una lettera che Pirandello scrive a Ruggero Ruggeri - uno degli attori più noti dell'epoca - il drammaturgo agrigentino dopo avergli raccontato la trama, conclude dicendogli che vede in lui il solo attore in grado d’interpretare e dare corpo e anima al ruolo del titolo. Scrive infatti: “Circa 32 Asti vent'anni addietro, alcuni giovani signori e signore dell'aristocrazia pensarono di fare per loro diletto, in tempo di carnevale, una "cavalcata in costume" in una villa patrizia: ciascuno di quei signori s'era scelto un personaggio storico, re o principe, da figurare con la sua dama accanto, regina o principessa, sul cavallo bardato secondo i costumi dell’epoca. Uno di questi signori s'era scelto il personaggio di Enrico IV; e per rappresentarlo il meglio possibile, s'era dato la pena e il tormento d'uno studio intensissimo, minuzioso e preciso, che lo aveva per circa un mese ossessionato. (...) Senza falsa modestia, l'argomento mi pare degno di Lei e della potenza della Sua arte.” Il personaggio di Enrico IV, del quale magistralmente non ci viene mai svelato il vero nome, quasi a fissarlo nella sua identità fittizia, è descritto minuziosamente da Pirandello. Enrico è vittima non solo della follia, prima vera poi cosciente, ma dell'impossibilità di adeguarsi ad una realtà che non gli si confà più, stritolato nel modo di intendere la vita di chi gli sta intorno e sceglie quindi di ‘interpretare’ ruolo fisso del pazzo. 10 marzo 2015 IL BELL’ANTONIO Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti da Vitaliano Brancati adattamento teatrale di Antonia Brancati e Simona Celi regia Giancarlo Sepe scene Carlo De Marino light designer Franco Ferrari con Luchino Giordana, Elena Callegari, Simona Celi, Michele Dè Marchi, Natale Russo, Alessandro Romano, Giorgia Visani Prosa A ntonio, bellissimo e privo di qualunque talento, viene visto come una sorta di divinità. Il padre decanta la virilità di questo figlio unico, la gente pensa che lui sia vicino a Mussolini ed influente, Catania non parla altro che delle sue doti. Un fascismo locale macchiettistico ed inadeguato. Una madre mite ma pronta a mordere per difendere il figlio. Uno zio filosofo. Un matrimonio non consumato porterà due famiglie di Catania al centro di una tragedia al contrario in cui l’eroe lo è nonostante se stesso e il motivo della tragedia in se non esiste se non in una incomprensibile difficoltà di Antonio ad amare. La sensualità, la carnalità, le cose taciute e quelle che non si possono dire, i segreti del talamo, l’impotenza o il peso di un ruolo non voluto, sono solo una chiave di lettura che invece di risolvere il romanzo apre la mente del lettore, e in questo caso dello spettatore, alla ricerca di Il Be ll’Antonio variabili in cui la fine potrebbe non essere nota. In questa riduzione curata dalla figlia di Brancati, Antonia, e da Simona Celi si è voluto fortemente riportare in palcoscenico la scrittura brancatiana senza fare operazioni di interpretazione. Un progetto importante che riporta in teatro una grande coppia Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti, due meravigliosi attori, che per anni hanno messo in scena insieme grandissimi allestimenti. Teatro Alfieri 33 19 marzo 2015 LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA Prosa Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni di Tennessee Williams con altri sette attori regia di Arturo Cirillo sco tta La gatta sul tetto che S econdo Premio Pulitzer nel 1955 per il drammaturgo statunitense Tennessee Williams (il primo nel 1948 gli venne assegnato per Un tram che si chiama desiderio), La gatta sul tetto che scotta narra la storia di una donna, Maggie, che per alleviare la cocente situazione familiare in cui si trova, imbastisce una rete di bugie. Di bassa estrazione sociale, Maggie la gatta, teme di dover lasciare la casa ed il marito, se non riesce a dare alla famiglia di lui un erede. Tra giochi passionali e abili caratterizzazioni, affiorano sensualità cariche di sottintesi e di contenuti inespressi o inesprimibili; all’ideale della purezza dei sentimenti si contrappone la dura realtà di un mondo familiare e sociale pieno di ipocrisie. “Un testo per il teatro dove si concentra in un unico spazio temporale e fisico 34 Asti l'ossessione di un'idea di amore impossibile, perché troppe sono le rinunce di una famiglia dedita al successo e ai soldi, alla proprietà, in cui la vita appartiene a chi la sa comprare e a chi la vive secondo la più bieca convenzione. Sotto, nascosto da qualche parte ma che scalpita e brucia, c'è il sogno, di due uomini che si innamorano, di una donna che fugge dalla povertà della sua infanzia, di un dispotico e misogino padre imprenditore, fattosi tutto da se, che scopre davanti all'ipotesi della propria morte una fragilità ed una tenerezza per il figlio alcolizzato, sportivo fallito. Ma anche il sogno della moglie di lui, donna abituata a fare di se stessa la rappresentazione vivente di una bugia ma che alla fine non potrà che farsi abitare dalla propria infelicità. In un gioco drammaturgico di contrasti, dove alla mancanza di figli di una coppia corrisponde una presenza eccessiva e quasi nevrotica di bambini da parte dell'altra, dove mentre due coniugi si torturano per il loro non riuscire ad amarsi, si frappongono suoni di canzoncine e giochi di bambini, ma anche sinistri grida di falchi. Il contro canto, la stonatura è ciò che più caratterizza il mondo di questo inquieto scrittore americano” Arturo Cirillo 1 aprile 2015 SIGNORI... LE PATE’ DE LA MAISON! Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli (Le Prenom di Matthieu DeLaporte - Alexandre De La Patellière) Adattamento di Carlo Buccirosso e Sabrina Ferilli con Pino Quartullo Massimiliano Giovanetti, Claudiafederica Petrella Liliana Oricchio Vallasciani regia Maurizio Micheli Prosa Signori... Le patè de la m aisio n ! “U na cena in famiglia con il marito, l'amico del cuore e i cognati nel calore delle mura domestiche, il profumo del cibo che con amorosa pazienza la padrona di casa prepara fin dal primo mattino aiutata dalla madre esperta e pignola, l'annuncio di un imminente lieto evento e il nome da scegliere per il nascituro, la voglia e il piacere di stare insieme, di dirsi tante cose non dette e tenute dentro per anni, cosa c'è di più bello? Il migliore dei ristoranti non potrebbe mai regalare la stessa atmosfera, ma si sa, nella famiglia si nasconde tutto il bene e tutto il male possibile come del resto nella società degli uomini. Le sorprese non mancano e uno scherzo innocente e goliardico può rivelare realtà inaspettate ed imbarazzanti e allora anche la più gustosa delle pietanze come il paté che dà il nome al titolo può cambiare sapore e diventare un vero pasticcio, "anzi un "pasticciaccio", la padrona di casa pentirsi di aver passato tante ore ai fornelli e magari dare sfogo a rabbie e frustrazioni per troppi anni represse, ma ormai tutto è pronto, ci si può, anzi ci si deve mettere a tavola. Una commedia brillante, a tratti grottesca dai risvolti amari che porta i protagonisti alla consapevolezza che, finita la cena, niente sarà più come prima. Insomma un "gruppo di famiglia in un interno", anzi l'interno di un gruppo di famiglia. Signore e signori... lo spettacolo è servito!” Maurizio Micheli Teatro Alfieri 35 27 aprile 2015 IL PRESTITO Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti 28 novembre 2014 Scompagine Nada Prosa di Jordi Galceran con scene di Alessandro Chiti regìa di Giampiero Solari una coproduzione La Contemporanea - Artù A 36 Asti Soli in scena " ... nel chiuso di una stanza, una donna è in attesa di un'operazione che dovrà cancellare dalla mente e dagli occhi la visione di un'altra lei, la sua confidente allucinazione con cui ha da sempre un rapporto di affetto e ostilità". tito Il pres ntonio Catania e Gianluca Ramazzotti si incontrano nuovamente sul palcoscenico per dare vita a un duo esplosivo in un susseguirsi di risate e colpi di scena su di un tema, quello della crisi mondiale, in cui Galceran ci fa sorridere ma anche riflettere sul valore che diamo ai soldi e agli esseri umani in un momento difficile come quello che tutto il mondo sta attraversando; partendo da una situazione abituale e molto frequente in questo periodo, un uomo che cerca, in maniera onesta, di ottenere da una filiale bancaria un piccolo prestito assolutamente necessario per andare avanti con la sua vita. Non ha né proprietà né garanzie, può offrire soltanto la sua 'parola d'onore' per assicurare la restituzione del denaro. di Nada Malanima con Nada Malanima - voce recitante costumi: Antonio Marras luci e oggetti scenici Andrea e Massimo Violato regia: Alessandro Fabrizi Il rifiuto del direttore della filiale pone i due uomini in una situazione delicata e allo stesso tempo esilarante. La reazione dell’uomo che chiede il prestito è quella di minacciare (con tutta la tranquillità del mondo) il direttore della banca di sedurgli la moglie e andare a letto con lei. A partire da lì, la situazione si rovescia varie volte fino ad arrivare a un finale inaspettato. Come capita spesso con questo autore, ogni passaggio di questo testo di rabbiosa attualità ci cattura e ci sorprende sino alla fine. Così scrive Nada Malanima ad incipit del suo "Scompagine", un monologo (o è un dialogo? o è un soliloquio?) che anche chiama: "commedia drammatica". Scorrono così le vicende di una storia, una vita, la sua: amori e terrori, il padre di sua figlia e l'Uomo Nero (anzi, ben quattro uomini neri!), viaggi reali e viaggi immaginari, un "matrimonio spento", le cure, gli ospedali, le osservazioni sbrigative degli "psicoqualcosa"... Sì, perché presto ci accorgiamo che questa donna non appartiene alla categoria dei "sani di mente", ma è parte di quegli "organismi studiati per essere capiti" e che troppo spesso vengono annientati. Lei invece ce la fa: seduta sulla sua poltroncina motorizzata, conquista la scena e vi scorrazza, mettendoci a confronto con una vita vissuta, dentro e Sco mpagine fuori, pericolosamente, gioiosamente, ineluttabilmente... Lei, dice, è in attesa della "neuroleptoanalgesia" che la libererà della Se Stessa che la importuna.. È un caso clinico, senz'altro. Ma noi capiamo. Sentiamo che racconta estremizzando - un punto nevralgico del nostro essere al mondo, un esserci sempre per lo meno in due: i nostri pensieri e l'io che li ascolta. Come finirà lo scontro? Davvero l'altra lei verrà sacrificata? O verrà infine e in fondo accolta in una profonda percezione della complessità di ciò che essere è? La donna si chiede e ci chiede: è preferibile essere sani ma sentirsi malati o essere malati ma sentirsi sani? Teatro Alfieri 37 9 dicembre 2014 BENVENUTI IN CASA GORI Alessandro Benvenuti di Ugo Chiti e Alessandro Benvenuti “B envenuti in casa Gori è la cronaca di un pranzo di Natale realmente accaduto il 25 Dicembre del 1986 in casa della famiglia Gori, domiciliata in Pontassieve, un grosso paese situato a 15 Km a nord-est di Firenze. Quel giorno santo, intorno al desco si ritrovano riuniti in dieci: il novantenne Annibale Papini, Gino Gori il capofamiglia, sua moglie Adele e il loro figlio Danilo, Cinzia, la di lui fidanzata, Bruna secondogenita di Annibale, Libero, suo marito, Sandra, la loro figlia; Luciano, marito di quest'ultima e la piccola Samantha (il th è importante) di due anni, frutto del matrimonio di Sandra e Luciano. Inoltre via etere, avrebbe dovuto essere presente anche Carol Wojtyla, ma quel giorno il Santo Padre, strano a dirsi, si fece attendere in televisione il più del dovuto. E fu proprio aspettando l'Urbi et Orbi che i dieci, in mancanza di un'alternativa ragionata, non poterono fare a meno di ingannare il tempo tirando fuori il catalogo dei loro problemi esistenziali; e che non fossero rose e fiori apparve chiaro quasi subito. Per un fortunato caso quel Natale mi trovavo a Pontassieve e in visita alla famiglia Gori. Fu così che alle prime avvisaglie dell'insolita piega che stava prendendo quella 38 Asti 13 gennaio 2015 OSCAR! Gianluca Guidi di Masolino D’Amico regia di Massimo Popolizio musiche di Germano Mazzocchetti Soli in scena santa giornata pensai bene, come certi vampirelli talvolta usano fare, di prendere qualche appunto. Successivamente riportai ciò che avevo udito all'amico Ugo Chiti ed assieme, più o meno rispettosi degli ispiratori, abbiamo cercato di raccontare anche a voi quello che altri involontariamente avevano raccontato a noi. Così è nato Benvenuti in casa Gori. Se poi, a monte di tutto questo (o anche a valle s'intende) ci siano altre spiegazioni, motivazioni o altro, lasciamo a voi il piacere di scoprirlo”. Oscar Alessandro Benvenuti a Soli in scen G ori ti in casa Benv enu “R accontare la figura di Oscar Wilde in uno spettacolo insolito e originale, dove l’uomo e la sua ricchissima produzione letteraria vengono costruiti e montati secondo un disegno emotivo e immaginifico. Il signore degli aforismi, lo scrittore delle favole raffinate, dei testi teatrali più rappresentativi della società inglese di fine ottocento, si racconta in prima persona attraverso una partitura musicale composta dal Maestro Germano Mazzocchetti. I testi meno noti, dalle esperienze che Oscar Wilde fece in America e che racconta in un esilarante reportage letterario, alle lettere private passando per lo scandalo del processo che lo scrittore dovette subire e che lo condannò ad una umiliante e dolorosa reclusione nel carcere di Reading, si alternano a canzoni composte su testi di famosi poeti dell’epoca originalmente musicate per questo spettacolo che potremmo definire una vera e propria operina. Le pareti di questa scatola magica, costruita da Luigi Sacco, in cui Oscar si muove, prendono vita in modo sorprendente grazie alle immagini e alle elaborazioni video di Marco Schiavoni. I sogni dell’autore inglese, il suo mondo, i ricordi si animano in immagini suggestive tra le quali il nostro protagonista rivive i momenti più significativi della sua straordinaria esistenza. Un omaggio ad uno degli autori più amati e discussi della letteratura inglese, un ritratto umano che vuole raccontare, con quello che Calvino chiamava “leggerezza”, gli aspetti più contraddittori di Oscar Wilde, dalla sua smaccata causticità al disarmato svelamento delle sue fragilità meno note.” Massimo Popolizio Teatro Alfieri 39 Fuori abbonamento 10 dicembre 2014 GISELLE Bashkirian State Ballet Theatre Fuori abbonamento 18 dicembre 2014 ROMEO E GIULIETTA Ballet of Moscow Danza Balletto in due atti Libretto Théophile Gautier e Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges musica Adolphe Adam coreografia Jean Coralli, Jules Perrot, Marius Petipa Danza R omeo e Giuliet ta Gise lle G iselle, il più riuscito dei balletti romantici passato alla storia del balletto classico, viene oggi messo in scena dal Bashkirian State ballet Theatre di Ufa (Russia) sotto la direzione di Vladislav Samoylov e di Leonora Kuvatova, responsabile del corpo di ballo. La versione coreografica proposta da questo straordinario corpo di ballo si basa sulla riproposizione in aderenza allo spartito originale di Jean Coralli - Jules Perrot rivisitata da Petipa ed accompagnata dalle meravigliose musiche di Adolphe Adam. 40 Asti Quaranta ballerini in scena rievocano la romantica storia d’amore ispirata alla leggenda delle Villi, spiriti di fanciulle morte prima delle nozze a causa del tradimento dei loro promessi. Intenso e passionale, quanto lirico ed etereo, il ruolo di Giselle rappresenta il traguardo più ambito di ogni ballerina. L a storia d’amore e di morte di Romeo e Giulietta, resa celeberrima dai versi di William Shakespeare, è sempre stata un soggetto largamente diffuso tra compositori e coreografi. Romeo e Giulietta, i due sfortunati amanti di Verona, sono protagonisti di una storia romantica e travagliata, in bilico tra sentimento e ragioni di famiglia, che ancora oggi appassiona e che rappresenta l’archetipo dell’amore puro in contrasto con la società e il mondo. Questa entusiasmante produzione vanta la partecipazione di ballerini come Aleksandr Stoyanov e Ekaterina Khukar, entrambi solisti del Teatro Opera e Balletto di Kiev, e le coreografie di Andrei Lapin. Il Ballet of Moscow è stato fondato nel 1998 da Valery Auchin , ad oggi, è ancora uno dei migliori ensemble internazionali. Il repertorio include alcuni classici del patrimonio artisticomusicale come Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Bella Addormentata, Cenerentola, appunto, Biancaneve, Giselle, Don Chisciotte, Carmen e tanti altri. Teatro Alfieri 41 Fuori abbonamento - Teatro Giraudi Fuori abbonamento VIER LETZTE LIEDER TANGO 20 dicembre 2014 Compagnia TeatroDanza Esperimenta 10 gennaio 2015 Compagnia Argentina Yanina Quinones e Neri Piliu con Walter Cinquinella, Fabio Pasciuta, Ester Esposito, Simona Gobbi coreografie di Walter Cinquinella “V ier Letzte Lieder" si basa sulla musica di Strauss, dagli esperti ed appassionati ritenuta la quintessenza della musica classica; un vero monumento musicale che non è mai stato prima d'ora coreografato. Strauss nel 1946 vinse l'angoscia e si rimise al lavoro, con la disciplina di sempre. Ma lavorava per sénon più per il mondo. I suoi di quel tempo sono lavori strumentali di sapienza, grazia e trasparenza superiori. Al momento dell'addio il grande artista compie, con semplice solennità e con pathos profondo e discreto, un rito della memoria - della sua memoria di uomo e di musicista e della memoria di tutti gli uomini degni. L'espressione autobiografica, impulso produttivo dell'arte di Strauss, ora compiutamente si trasforma in solidale, fraterna commozione dei rimpianti, e delle speranze. Un tale dominio della bellezza pura e luminosa riscatta ogni dolore e riscatta la morte. Ciò che è stato, dice commosso il poetamusicista, è stato bene - e sarà bene per sempre. 42 Asti Danza Il coreografo Walter Cinquinella affronta questo monumentale lavoro musicale mai prima d'ora coreografato, mettendo in scena uno Strauss giunto oramai alla fine del suo percorso, confrontandosi con una morte che piano piano appare sempre meno intenzionata ad accoglierlo... Danza Tango U Lieder Vie r L etzt e no spettacolo dal ritmo travolgente che racchiude attimi, racconti, atmosfere della storia e della vita del tango con una nuova concezione dell’arte popolare argentina a metà strada tra la danza e il teatro danza. Una pièce teatrale che al ballo del tango aggiunge anche momenti di ilarità e racconti. Veri e propri quadri narrativi dipingono un affresco del tango che guarda alle sue origini immerse nella polvere delle strade di Buenos Aires fino ad arrivare ai lustrini del palcoscenico. La compagnia è diretta da Neri Piliu e Yanina Quinones, due giovani artisti argentini che vantano moltissime esperienze nel panorama del tango internazionale e che li vede continuamente protagonisti di festival, tournée e seminari di Tango in giro per il mondo. Essi rappresentano lo spirito stesso dello spettacolo di cui sono i primi ballerini e di cui hanno curato tutte le coreografie. Ad impreziosire le personalissime coreografie, l’affermata Tango Spleen Orquesta con l’esecuzione dal vivo di alcuni brani del proprio repertorio e i grandi classici del Tango. Teatro Alfieri 43 Fuori abbonamento 25 febbraio 2015 HAVANA SONG & DANCE Ballet Nueva Cuba Fuori abbonamento 29 marzo 2015 OMAGGIO A NUREYEV Galà di danza Danza Danza o Havan U n grande show danzato e suonato da dodici ballerini e dieci musicisti cubani che esprime tutta la vitalità contagiosa della gente e della musica suonata e ballata in una qualsiasi piazza assolata di Cuba. I ballerini, accompagnati dall’orchestra “Los Jovenes clasico del Son,” ripercorrono come in un viaggio, una storia tutta cubana che nasce dalle strade dell’ Avana di oggi e che racchiude in se la visione realistica di un paese sull’orlo del cambiamento, di giovani che sognano un futuro altrove, lontano da un’ isola fuori dal tempo. E’ proprio questa la storia di Papito che canta la musica della nuova generazione cubana sognando fama e fortuna nelle strade lastricate d'oro di Miami e di suo padre Ramon, re della 44 Asti Dance s o ng & Rumba, che vive invece nel ricordo del grandioso passato musicale di Cuba. Attraverso questi personaggi, il pubblico viene trascinato in un viaggio che va dalle danze della fertilità degli schiavi africani, alla musica degli anni cinquanta, dal mambo e cha cha cha fino alla salsa, la timba ed il reggaeton. Un crescendo di ritmi travolgenti che attraverso i virtuosismi e la sensualità dei ballerini, trasmettono al pubblico la grande gioia di vivere del popolo cubano. Musica, danza e canto mantengono la spontaneità e l’energia di un incontro, una vitalità contagiosa di una cultura che balla per noi e con noi, che ci regala le sue emozioni. O maggio a Nu reyev R udolf Nureyev, il più grande ballerino di tutti i tempi il cui talento rimane ancora oggi ineguagliato, ha segnato un'epoca dal punto di vista interpretativo e creativo nella storia della danza del ‘900. Eccelso danzatore, le cui doti espressive e virtuosistiche hanno esaltato talento ed irrequieta genialità, si univano ad un’incredibile carisma ed una presenza scenica unica ed ammaliante. Le sue coreografie, hanno saputo infondere nuova linfa ai classici del repertorio, rivitalizzandoli con un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione. Ancora, come intelligente scopritore di nuovi talenti, Nureyev ha saputo motivare alla passione per la danza e alla ricerca per la perfezione tecnica tante giovani promesse, che oggi, arricchite dal suo prezioso bagaglio artistico, fanno rivivere la sua ispirazione nel Galà di danza in omaggio a Rudolf Nureyev”, a lui dedicato. Voluto fortemente da Luigi Pignotti, per lunghi anni suo manager, il Galà si ripropone in una nuova produzione, dove a rievocare il grande mito della danza, si esibiranno solisti e primi ballerini di molteplici compagnie di balletto internazionali. Saranno di scena celebri pas de deux del repertorio classico interpretati da Nureyev, come Il Corsaro, Il Lago dei Cigni, Giselle, Don Quijote, Lo Schiaccianoci, La bella Addormentata. Durante la serata avverà la consegna del premio ASTIDANZA. Teatro Alfieri 45 10 aprile 2015 OPERA BALLET ROCK Ariston ProBallet 18 aprile 2015 PUZZLE Kataklò Danza musiche: Pink Floyd, A. Franklyn, Blues Brothers coreografia Joseph Albano - Marcello Algeri assistente alla coreografia e direzione Sabrina Rinaldi regia Marcello Algeri artisti ProBallet Sabrina Rinaldi, Bianca Bonaldi, Leslie Sanna, Valentina Quaroni, Elena Crespi, Marcello Algeri, Matteo Donetti, Alessandro Romano, Gianni Camperchioli, Michael Fuscaldo. costumi ProBallet atelier effetti digitali Andrea Lombardi L’ Opera è composta da una parte Bianca e da una Nera che si mischiano, si alternano e si completano a vicenda, due colori opposti che non possono esistere l’uno senza l’altro. Una contrapposizione voluta per creare, in un’escalation di ritmo e di piacere, un’ amalgama fra classico e moderno, fra chiaro e scuro, fra tradizione e innovazione. L’Opera Ballet è un’esplosione di grande energia supportata da una musica pop-rock che travolge e coinvolge con il suo ritmo incalzante e con la sua espressione di linguaggio tipicamente moderna e giovane. Una musica e una coreografia nuove che portano, partendo dai padri fondatori della danza moderna, all’interno di un genere di danza che è, innanzitutto, un modo di concepire la vita attraverso l’arte che definiremo “think different”. Il Balletto racchiude in sé vari linguaggi coreutici come la danza classica, la danza moderno – contemporanea, la danza jazz, la danza popolare bianca e nera e sfocia in un genere 46 Asti di movimento che si proietta nel terzo millennio perché unisce tutta la forza universale e la tecnica del balletto ai più moderni e giovani mezzi di comunicazione e di espressione allo scopo di creare un cambiamento …”think different”. Danza R ock O pe ra B allet P uzzle I n seguito al grandissimo successo di pubblico e critica ottenuto nelle più importanti città italiane, continua a grande richiesta la tournée di “Puzzle”, lo show Kataklò che ha travolto il pubblico italiano ed estero con la sua ondata di freschezza. Fortemente voluto da Giulia Staccioli che ne firma la regia e la supervisione artistica, “Puzzle” è una composizione corale e poliedrica, realizzata attraverso l’accostamento di coreografie storiche che hanno fatto grande la compagnia e ideazioni dei danzatori stessi che hanno avuto “licenza di fantasia” dalla direttrice artistica. “Puzzle”, come apice scenico di un lungo percorso, scommette sulle singole idee per creare un’alchimia perfetta. Puntando alla diversità e alla varietà espressiva, con toni che vanno dal teatro alla danza fino all’acrobatica, si esprimono pienamente le competenze multiple di tutti gli artisti coinvolti. “Puzzle” come possibilità di creazione. “Puzzle” come luogo di condivisione e perfetta sintesi. “Puzzle” come uno spazio aperto e libero, un invito per lo spettatore a lasciarsi contagiare dalla passione e dalla creatività. Teatro Alfieri 47 24 maggio 2015 Persona Compagnia EgriBiancoDanza 23 dicembre 2014 CONCERTO GOSPEL Anthony Morgan’s Harlem Spirit of Gospel Danza Musica a P e rs o n P ERSONA è una creazione di Raphael Bianco, il cui titolo allude al suo duplice significato di “individuo” e “maschera”. PERSONA è una riflessione sul danzatore, di cui esplora l’umanità, le fragilità e la passione che lo spingono ad intraprendere un percorso di vita difficile e dove ogni giorno sia il corpo che l’anima vengono sollecitati, arricchiti e logorati profondamente. Il danzatore osservato nella quotidianità del proprio allenamento, dove però confluiscono umori e emozioni differenti di giorno in giorno e con cui ognuno permea ogni gesto che, seppur eseguito da tutti allo stesso modo, è sempre unico. Il danzatore confrontato con il palcoscenico e i suoi spazi: una dimensione in cui è 48 Asti coreografia Raphael Bianco musica Arvo Pärt, Wolfgang Amadeus Mozart luci Enzo Galia scenografia Raphael Bianco e Enzo Galia danzatori Elisa Bertoli, Maela Boltri, Vanessa Franke, Vincenzo Ciniti, Vincenzo Galano, Cristian Magurano, Alessandro Romanoù rassegna PUNTIDANZA 2014/2015 Co nce rto Gosp el facile perdersi e dove ci si espone coraggiosamente agli occhi impietosi del pubblico. PERSONA indaga l’identità e le caratteristiche uniche di una delle figure teatrali meno comprese dal mondo politico e della cultura in un’epoca di profonda crisi e di forte precarietà per il teatro e per la danza. T he Harlem Spirit of Gospel Choir è nato nel 2013 da Mr. Anthony Morgan, un cantante e musicista proveniente Harlem, New York. Dopo essersi formato per più di vent’anni ed essere diventato leader e Direttore musicale in alcuni tra i più importanti cori gospel al mondo, Anthony ha voluto riunire le più spettacolari voci gospel di Harlem e creare un suo coro per “diffondere la buona novella” in tutto il mondo attraverso la gioia della musica, fondando prima l’Inspirational Choir of Harlem (2006) in seguito ribattezzato The Harlem Spirit of Gospel (2013), nel quale ha inserito numerose voci nuove e rinnovato e arricchito il repertorio con brani di maggior forza e intensità. Anthony Morgan e i suoi talentuosi musicisti hanno girato il mondo cantando ed esibendosi con persone di ogni età e estrazione sociale. Le voci del coro, ciascuna con le sue peculiarità, portano sul palco un suono versatile, una vibrante dichiarazione d’amore per la vita e la musica. Teatro Alfieri 49 ore 16,30 Fuori abbonamento - Sala Pastrone 25 gennaio 2015 SHTETL! Concerto per la Giornata della Memoria Maria Teresa Milano e Mishkalè Ensemble in collaborazione con il Circolo Filarmonico Astigiano con Maria Teresa Milano, voce Sergio Appendino, clarinetto Andrea Verza, tromba e flicorno Enrico Allavena, trombone Massimo Marino, fisarmonica Maurizio Mallen, tuba Luciano Molinari batteria e percussioni sabato 14 febbraio 2015 danse de la terre Bruno Canino e Antonio Ballista in collaborazione con il Circolo Filarmonico Astigiano Musiche di Ludwig VAN BEETHOVEN, Johannes BRAHMS, Igor STRAWINSKY Musica Musica N ello Shtetl le casette erano disposte lungo le vie ciottolate, in cui i bambini amavano giocare a biglie e stuzzicare lo scemo del villaggio. Il venerdì sera, al tramonto, gli uomini con l'aria seria e il cappello nero a falda larga si incamminavano verso la piccola sinagoga, da cui si levava il canto del rabbino, mentre le donne mettevano in tavola i due lumi e il pane a treccia per la festa del sabato. Ogni tanto arrivava qualche musicista di passaggio, che portava melodie russe, ritmi balcanici e suggestioni antiche e il villaggio si animava di racconti e di canti. Nello shtetl si celebravano i matrimoni e le feste della tradizione e si danzava fino al mattino. Poi, nello shtetl, arrivarono i nazisti. La vita fu spazzata via. Lo shtetl, il villaggio ebraico dell'est Europa, quel mondo a tratti fantastico e avvolto da un fascino malinconico, rivive in questo spettacolo attraverso la musica klezmer, le canzoni in yiddish e i racconti, per narrare la tragedia delle vite spezzate dalla Shoah. 50 Asti Dance de la te rre C Sht elt inquant’anni fa Antonio Ballista e Bruno Canino si incontrarono al Conservatorio di Milano nella stessa classe di pianoforte e, spinti da una voracità musicale pari solo alla loro curiosità, incominciarono a leggere insieme una grande quantità di musica: si presentarono prestissimo in pubblico nel repertorio a quattro mani e per due pianoforti, dando inizio ad una fortunata carriera che si è protratta fino ad oggi senza interruzioni. Proprio il loro spirito di ricerca li portò ad inserirsi in quel fermento di rinnovamento totale del linguaggio musicale che, a partire dagli anni ‘50, si espanse in tutte le direzioni dalla roccaforte di Darmstadt. Le esecuzioni del duo nel campo della “Neue Musik” ebbero un valore storico: Oltre al repertorio contemporaneo, il duo Canino-Ballista frequenta regolarmente i sentieri meno battuti del repertorio tradizionale (l’opera integrale di Schubert a quattro mani, la Nona Sinfonia di Beethoven trascritta da Liszt per due pianoforti, la Sagra della Primavera di Stravinskij trascritta dall’autore per pianoforte a quattro mani). È quasi superfluo aggiungere che anche il repertorio tradizionale rimane sempre presente nell’attività del duo. La critica è sempre stata pronta a rilevare la ricchezza dialettistica che anima le esecuzioni del duo CaninoBallista: la differenza dei temperamenti offre al pubblico l’impressione che ognuno di essi trovi nell’altro il proprio “alter ego”. Ma ciò che più stupisce nel loro sodalizio è che le digressioni intraprese individualmente nel corso di tutti questi anni non abbiano minimamente appannato la loro rara fusione: il continuo ritrovarsi dà anzi l’impressione di sempre rinnovata freschezza. Teatro Alfieri 51 20 febbraio 2015 IL SIGNOR G E L’AMORE Rossana Casale 8 marzo 2015 ore 16,00 LE MILLE E UNA NOTTE Compagnia di Operette Alfafolies Musica Emiliano Begni (pianoforte), Francesco Consaga (sax alto e soprano), Ermanno Dodaro (contrabbasso) ore Il signo r G e l’am D ice Rossana Casale: "Quando canti per la prima volta le canzoni di Gaber, sai che non potrai più smettere". Nasce così l’idea di scegliere dal vasto repertorio gaberiano le canzoni sull’amore, raccontando al pubblico il pensiero su un tema per lui difficile, intimo, pieno contrapposizioni: la verità e la bugia, la libertà obbligatoria e il ritorno necessario, 'il bisogno di inventare' e la ricerca del senso, la gabbia e l'abituale , il falso e la tenerezza, il lucchetto, il fuori, il grido e quella parola così difficile da pronunciare: '..come ha più senso come ha più valore questo nostro…' . "Mettere insieme quelle canzoni e contemporaneamente fare la scelta 52 Asti dolorosa di evitarne talune per pudore, perché troppo sue, ascoltarle e cantarle una dopo l'altra, è come sedersi ad un tavolo con Giorgio Gaber - dice la Casale - e ascoltarlo,a volte serio a volte sarcastico, raccontare della sua vita, ma anche della tua e di quella di tutti ". Ed è per questo che Rossana, anche in questo nuovo lavoro, che è anche un disco, chiama a sé il jazz,come già per il suo 'Jaques Brel in me', senza forzarlo nella sua impronta e senza cambiare il nome degli accordi originali. “Il jazz apre il racconto alla sua profonda verità, corre ai confini assoluti del creativo, ma cade anche fino al baratro, se è quello di cui necessiti per non tralasciare nulla. Unire il jazz a Gaber, mi conduce ogni volta in una spirale di emozioni che non si può spiegare a parole." Nello spettacolo “Il Signor G e l’amore” Rossana riproporrà in chiave jazz le canzoni e i monologhi più famosi, tra i quali Quando sarò capace di amare, Il desiderio, Il corpo stupido e Torpedo blu. musiche di Johann Strauss jr. Libretto di Max Steiner, Leo Stein e Carl Lindau Compagnia di Operette Alfafolies Coro “Carmine Casciano” Balletto Alfaballett scene e costumi della Compagnia Regia di Augusto Grilli Operetta Le mille e un a notte A mbientata in un oriente fantastico, narra la storia dell’amore contrastato tra il sultano Solimano e la bella Leila, figlia di Ormuz il mago di corte. Un tempo Leila e Solimano si amavano ma le vicissitudini della vita li hanno portati lontani. Leila, ormai sposa del pescatore Mossu, rivede Solimano facendosi passare per Sherazade, e come nella famosa storia, lo incanta con affascinanti racconti, senza però cedere all’amore poiché ha giurato fedeltà a Mossu. Gli avvincenti intrighi di corte tra i Visir e le mogli dell’harem fanno da contorno alla vicenda amorosacon momenti comici alternati a momenti drammatici di grande intensità che conducono comunque all’immancabile lieto fine. Le Mille e Una Notte è un rimaneggiamento della prima operetta di Strauss. Nata come Indigo und die vierzig Rauber nel 1871 viene successivamente rimaneggiata e presentata con vari titoli. Non manca una spiccata influenza offenbacchiana nello spartito che, con molti temi orientaleggianti, alterna valzer inebrianti, pompose marce e momenti liricamente struggenti tra cui spicca la splendida aria di Leila con affascinanti passaggi dal tono minore al maggiore. Teatro Alfieri 53 25 marzo 2015 ALTRO DI ME Katia Ricciarelli e Francesco Zingariello 19 dicembre 2014 ONDERòD di e con Gioele Dix Ridiasti con la partecipazione di SAVINO CESARIO "A ltro di me" è il nuovo spettacolo del soprano Katia Ricciarelli e del tenore Francesco Zingariello, scritto a quattro mani da Maurizio Costanzo e Enrico Vaime, regia di Marco Mattolini. Non si tratta di un concerto di musica lirica, ma di uno spettacolo di teatro musicale, nel corso del quale il soprano Katia Ricciarelli, raccontando la sua vita, condividerà con il pubblico le immense emozioni che la vita le ha regalato. È una commedia frizzante, divertente, ricca di episodi inediti e dialoghi entusiasmanti nel corso del quale il pubblico potrà assistere ad una Katia Ricciarelli in una veste forse insolita ma sicuramente accattivante. Ovviamente non mancherà la musica: le due voci, che da anni ormai incantano le platee, canteranno un repertorio che va dall'aria d'opera alla romanza da salotto alla canzone d'autore, accompagnati da due ballerini. 54 Asti A rendere ancora più emozionante lo spettacolo ci saranno delle proiezioni di immagini e foto inedite tratte dagli album dei ricordi del noto soprano che sveleranno momenti e attimi di intimità della cantante insieme ai personaggi che hanno reso speciale la sua vita. Musica Alt ro di me U n repertorio di monologhi che riflettono e ironizzano su mode e gusti correnti, su abitudini e debolezze diffuse, su guasti pubblici e privati, nel segno di quella comicità a tratti feroce che caratterizza il suo stile di scrittura, in altalena costante fra leggerezza e insofferenza. Una sorta di fotografia dello scombinato paesaggio italiano alle prese con fantasmi vecchi e nuovi: il mito del ritorno alla campagna, l’assenza di senso civico, il salutismo esasperato, l’invadenza diffusa, l’educazione dei figli, la mania del gioco e delle lotterie, l’indisciplina, i disservizi ferroviari e aerei, la ricerca ossessiva dell’amicizia, la schiavitù della furbizia. E in più, uno speciale capitolo dedicato al personaggio dell’automobilista, aggiornato e rivitalizzato dalla lunga esperienza televisiva, grazie alla quale Gioele Dix ha saputo trasformare una felice intuizione, nata dall’osservazione critica di se stesso al volante, in una Onde rò d maschera contemporanea di grande successo. A completare la drammaturgia di Onderòd “, una serie di brevi racconti originali con commento musicale: “Il concerto diretto da Dio”, “L’uomo che voleva ringiovanire”, “Fortune e sfortune di un uccellino”. Storie buffe e paradossali (ma non troppo) attraverso le quali Gioele Dix sperimenta le sue doti di affabulatore e autore di apologhi satirici. In scena Savino Cesario, chitarrista esperto e compositore eclettico, dotato di rara sensibilità nell’accompagnare da anni le performance comiche di Gioele Dix. Teatro Alfieri 55 Fuori abbonamento 28 febbraio 2015 C’è SOLO DA RIDERE Andrea Pucci sabato 28 marzo 2015 GIOVANNI VERNIA SHOW Giovanni Vernia di Giovanni Vernia, Paolo Uzzi, Pierluigi Montebelli, Francesco Bozzi Ridiasti Ridiasti e re da rid C’ è s olo A ndrea Pucci, l’attore comico italiano con i ritmi più incalzanti e l’energia a “ciclo continuo”, racconta alcuni passaggi della vita. La sua comicità è semplice e diretta, per questo piace ai più giovani ma anche ai nonni. “C’è solo da ridere” è la raccolta delle sue migliori proposte rielaborate per uno spettacolo concettualmente divisibili in tre parti: LA SOCIETA’ IN CUI VIVIAMO; VOI; IO. 56 Asti Oltre un’ora e mezza di puro divertimento senza pensieri, per una serata “leggera”. Si consiglia di partecipare in compagnia. Giovanni Ve rn ia Sho w G iovanni Vernia torna in teatro con uno spettacolo completamente nuovo. L’artista nato a Genova, da madre siciliana e padre pugliese, ha vissuto oltre 10 anni a Milano, da 3 anni è trapiantato a Roma e non si è fatto mancare una parentesi di un anno a Siena. Un italiano a 360 gradi. E degli italiani ci racconta vizi e virtù in due ore di comicità diretta e brillante. Un One Man Show attraverso nuovi personaggi, musica, riflessioni su usi, costumi e nuove mode degli italiani. L’artista, raccontandosi, mette in evidenza tutti i paradossi del nostro meraviglioso paese, dal nord al sud. Uno spettacolo dalle tante sfaccettature ed emozioni. Teatro Alfieri 57 Fuori abbonamento - Diavolo Rosso 27, 28, 29 ottobre 2014 LA TOUR DE LA DEFENSE di Copi - Teatro Dioniso nella traduzione di Luca Coppola e Giancarlo Prati regia e adattamento Elena Serra con Roberta Lanave, Matteo Baiardi, Gianluigi Barberis, Vittorio Camarota, Vincenzo Di Federico, Gianluca Gambino con la collaborazione di Cuochi Volanti progetto video Massimiliano Della Ferrera sonorizzazione Gup Alcaro luci Cristian Perria assistente alla regia Chiara Cardea progetto comunicativo Marta Valsania ufficio stampa Ilaria Gai produzione TEATRO DI DIONISO con il sostegno del Sistema Teatro Torino È la notte di capodanno del 31 dicembre 1976 e il surreale cenone a casa di Luc e Jean, in un modernissimo appartamento di un grattacielo nel quartiere La Défense di Parigi, si trasforma in pretesto per svelare le illusioni, i sogni, le passioni amorose, i segreti dei disincantati e singolari ospiti e dei loro visitatori. Il testo scritto da Copi nel 1978, e messo in scena in Francia nel febbraio dello stesso anno presso il Theatre la Founteine di Parigi rivela la poetica acre e corrosiva dell’autore, svelando con crudele lucidità, e uno stile che gioca con l’avanspettacolo e il varietè, il dramma di un Occidente votato alla decadenza: un testo che è misteriosamente presago della tragedia dell’11 settembre. Si intrecciano una molteplicità di temi, sempre in equilibrio (su tacchi altissimi) tra alto e basso. Copi riscrive il mito di Medea chiamando in causa l’ identità di genere, la politica, la società civile, la difficoltà dell’integrazione razziale, 58 Asti Fuori abbonamento 12 novembre 2014 GIOVANNA AL ROGO Teatro del carretto drammaturgia e regia MARIA GRAZIA CIPRIANI scene e costumi GRAZIANO GREGORI suono HUBERT WESTKEMPER luci Angelo Linzalata e Fabio Giommarelli con Elsa Bossi e Nicolò Belliti, Giacomo Vezzani, Andrea Jonathan Bertolai voce inquisizione Dario Cantarelli Parole d’Artista attraverso un linguaggio visionario e ironico, raccogliendo la grande eredità storica del teatro comico e usandolo come grimaldello per sovvertirne il senso. Alla fantasia e alla bravura dei Cuochi volanti il compito di comporre il menù di una cena che si preannuncia assolutamente originale.” a Parole d’Artist de fense L a to ur de la fonti letterarie e documentali sulla vita di Giovanna, per approdare ad una proposta drammaturgica la cui struttura è costruita con l’alternarsi del tempo presente, in cui la protagonista sente e soffre la condanna ormai prossima, e il tempo passato, da lei rivissuto quale estrema ricapitolazione della propria esistenza.” Maria Grazia Cipriani Giovanni al ro go L o spettacolo non ha la pretesa di comprendere il personaggio di Giovanna, divenuto nel corso del Novecento oggetto di nuove attenzioni, sia dal punto di vista artistico, con le molte versioni che ci hanno lasciato il cinema, la musica, il teatro…sia in termini storici, con la sua santificazione. Quella che abbiamo potuto vedere è una figura tragica, mistica visionaria stretta dai vincoli della rigida società del tempo, tradita, perseguitata e arsa viva dai potenti. L’intento dello spettacolo è quello di ripercorrere le più significative Il Teatro Del Carretto è una presenza discreta e schiva del teatro italiano. Produce da molti anni spettacoli molto belli, nei quali Maria Grazia Cipriani ci racconta favole seducenti e inquietanti usando gli attori, spesso i pupazzi, e sempre le bellissime scenografie (fatte di oggetti, intagli e ritagli ) di Graziano Gregori. Chi assiste a un loro spettacolo non lo può dimenticare. Forte della sua poetica del corpo, il Teatro Del Carretto ha plasmato la Pulzella d’Orlèans più carnalmente mistica, più anatomicamente virile, e più violentemente abusata che si sia mai vista. Lavoro angoscioso, di bellezza che taglia le vene. Rodolfo Di Giammarco La Repubblica Teatro Alfieri 59 Fuori abbonamento -Teatro Giraudi 26 novembre 2014 THÉRÈSE E ISABELLE con Isabella Ragonese e Roberta Lanave adattamento teatrale e regia di Valter Malosti Teatro di Dioniso a Parole d’Artist be lle T hé rèse e Isa N el maggio del 1954 Simone de Beauvoir presentò a Gallimard, dove aveva un grande potere, il manoscritto di un' opera intitolata Ravages, cioè Devastazioni. Era il primo vero romanzo di una scrittrice né giovane né inserita nell'establishment letterario, la quarantasettenne Violette Leduc, amata da Cocteau e Genet, la quale aveva già dato alle stampe due romanzi brevi con un successo più di stima che di pubblico. La storia di piacere tutto al femminile della Leduc fu giudicata, diremmo oggi, sessualmente scorretta e suscitò lo sgomento dei suoi editori. Smembrata, riscritta, soprattutto castigata, la passione delle due collegiali avrebbe avuto una storia letteraria tormentata e mutila per quasi cinquant'anni, fino a 60 Asti PRIMO STUDIO dal romanzo di Violette Leduc suono G.u.p. Alcaro luci Francesco Dell’Elba costumi Giulia Bonaldi collaborazione artistica Lara Guidetti assistente alla regia Elena Serra musiche di François Couperin e Thomas Adès, G.u.p. Alcaro, Oren Ambarchi, Frédéric Chopin, Eleni Karaindrou, Kaija Saariaho, Chris Watson si ringrazia Carlo Jansiti produzione Teatro di Dioniso con il sostegno del Sistema Teatro Torino quando cioè, nel Duemila, Gallimard è tornato sui suoi antichi passi tirando fuori la versione integrale di Thérèse et Isabelle: Sorprende e incanta nelle due protagoniste femminili l’assenza di qualsiasi sentimento di colpa e l’estrema libertà di tono. L’omosessualità femminile qui non diventa né dramma né oggetto di rivendicazione. La passione delle due adolescenti è semplicemente messa in scena per mezzo di una scrittura vibrante, originale e audace. Dal romanzo viene presentato un primo studio in cui Thérèse / Violette rivive nella memoria (anche del corpo) e a distanza di tempo, l’incandescente scheggia autobiografica. Fuori abbonamento 17 marzo 2015 Vocazione Danio Manfredini ideazione e regia Danio Manfredini con Danio Manfredini e Vincenzo Del Prete assistente alla regia Vincenzo Del Prete progetto musicale Danio Manfredini, Cristina Pavarotti, Massimo Neri disegno luci Lucia Manghi, Luigi Biondi collaborazione ai video Stefano Muti sarta Nuvia Valestri produzione La Corte Ospitale un ringraziamento a tutti coloro che hanno sostenuto il progetto attraverso la campagna di crowdfunding, in particolare ai “coproduttori” Sotto-Controllo, Elsinor Teatro Stabile di Innovazione, Versiliadanza, Collettivo di Ricerca Teatrale - Vittorio Veneto Danio Manfredini, riconosciuto come uno dei “maestri invisibili” nel mondo del teatro, ha meritato più di un premio Ubu, e ogni sua creazione un richiamo forte per chi ama il teatro. Appartato e schivo, poche le creazioni, di assoluta commovente bellezza. V ocazione è il viaggio di un artista di teatro nelle sue paure, desideri e consapevolezze legati alla pratica del suo mestiere. L’artista prende ispirazione da frammenti di opere teatrali dove protagonisti sono gli attori di teatro e da frammenti del suo stesso repertorio di autore. Nel microcosmo del palcoscenico, ritrova nella condizione di altri attori Parole d’Artista Vo cazione che prima di lui hanno preso la strada del teatro, l’inquietudine dell’uomo: paura del fallimento, della follia, desiderio di evasione, domande sulla propria motivazione, vocazione, paura di perdersi nelle dinamiche relazionali umane, buttare uno sguardo verso il momento del proprio tramonto e il momento dell’addio alla propria passione. Con lui sulla scena un attore fa da partner all’artista e incarna di frequente il ruolo della ragionevolezza, del tentativo di richiamare alla sobrietà un mestiere che l’artista tende a portare verso direzioni più estreme, tuttavia lo segue. Teatro Alfieri 61 Fuori abbonamento 29 aprile 2015 Trittico Beckettiano Parole d’Artista Atto Senza Parole 1, Non Io, L’ultimo nastro di Krapp di Samuel Beckett regia Giancarlo Cauteruccio Trittico Beckettiano L o spettacolo ha ricevuto il premio alla regia dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2006.Cauteruccio, in questa produzione anche in veste di attore, è stato definito uno degli interpreti beckettiani più importanti in Italia e inserito nella terna dei premi Ubu come miglior attore protagonista. La regia del Trittico è basata fondamentalmente sul lavoro degli attori e sul conseguente rigore dell’esecuzione, ma come avviene normalmente nelle sue messinscena, Cauteruccio presta una particolare attenzione all’elemento scenicovisuale. In Atto senza parole il lavoro mimico-gestuale esalta e sottolinea l’incisiva capacità di Massimo Bevilacqua di azione e espressione nello spazio scenico. Per Non io (uno dei più importanti dramaticule 62 Asti con Massimo Bevilacqua, Monica Benvenuti, Giancarlo Cauteruccio scene Andrè Benaim costumi Massimo Bevilacqua luci Trui Malten musiche ed elaborazioni sonore Andrea Nicoli Teatro Studio Krypton di Beckett in cui la sostanza teatrale si riduce a una bocca che parla di se stessa nel buio, uno dei “simboli” più indicati a rappresentare la sua poetica) Cauteruccio assegna il ruolo di Bocca a Monica Benvenuti, una cantante soprano nota nel panorama nazionale ed internazionale per le sue interpretazioni di musica contemporanea. Il terzo tassello del Trittico è un felice ritorno per Giancarlo Cauteruccio a un testo già diretto ed interpretato in precedenza: L’ultimo nastro di Krapp. Nell’essenzialità della scena Krapp, il vecchio scrittore fallito, inesorabile mangiatore di banane e instancabile ascoltatore della sua voce registrata, si inoltra in “questo buio che mi circonda” per sentirsi meno solo. Rintanato nella sua stanza in compagnia di un magnetofono e un numero cospicuo di bobine ben ordinate, compie un viaggio in un altrove temporale, il suo passato. Tanti nastri, registrati ogni compleanno per tramandare brandelli di vita e di esperienza, vengono riascoltati e mescolati per poi dichiarare il fallimento. Fuori abbonamento 2 novembre 2014 APOCALISSE Lucilla Giagnoni collaborazione al testo Maria Rosa Pantè collaborazione alla drammaturgia scenica Paola Rota musiche originali di Paolo Pizzimenti scene e luci Massimo Violato produzione Fondazione Teatro Piemonte Europa - CTB Centro Teatrale Bresciano I Teatri del Sacro Rassegna Le sfide della Fede 2014 rassegna promossa da Progetto Culturale della Diocesi di Asti e Istituto Oblati Di San Giuseppe di Asti in collaborazione e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Asti a cura del Teatro degli Acerbi con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti E ancora... Apocalisse L o spettacolo “Apocalisse” s’ispira all’ultimo libro della Bibbia. Ciò che interessa è l’idea di svelamento e rivelamento che è il primo significato del termine greco. “Guarda”, “Racconta ciò che hai visto”, sono le indicazioni più frequenti date a Giovanni, il testimone-narratore. In un mondo di ciechi che credono di vedere e, dunque, di sapere, il mistero si rivela solo a chi sappia guardare, a chi abbia occhi nuovi. Cecità e Rivelazione fanno immediatamente pensare ad un personaggio totemico nel teatro occidentale: Edipo. Il Testo sacro che per i cristiani sigilla la serie dei testi biblici e il testo teatrale che dà inizio ad ogni forma di indagine sull’Uomo vengono posti in parallelo a raccontare che la fine dei tempi è in realtà un nuovo Inizio e una nuova Vita per chi impara a Vedere. E’ la storia dell’evoluzione della Coscienza: un bambino appena nato vede il mondo come un fenomeno incredibile in cui pian piano le cose si riempiono di senso. Questa è l’Apocalisse, una RiNascita. “Apocalisse” è l’ultimo capitolo di una trilogia della “spiritualità”composta dallo spettacolo “Vergine madre”, ispirato al percorso di salvezza raccontato nella Divina Commedia e dallo spettacolo “Big Bang” che, a partire dall’ultima parola delle Divina Commedia, Stelle, e dai primi due capitoli del libro della Genesi, indaga sull’Inizio e sulla Creazione facendo dialogare il linguaggio della scienza con quello della teologia e quello del teatro. Apocalisse indaga sul vero significato della Fine. Teatro Alfieri 63 Fuori abbonamento 9 novembre 2014 XIII PREMIO AURELIANO PERTILE a... E ancor Fuori abbonamento 9 gennaio 2015 Again / Bynow Spettacolo vincitore Premio Scintille 2014 ReSpirale Teatro con Giulia Olivari e Michele Pagliai regia Veronica Capozzoli disegno luci Federico Cibin aiuto regia Debora Binci, Emanuele Tumulo testo ReSpirale Teatro (Veronica Capozzoli, Giulia Olivari, Michele Pagliai, Luca Serafini) E ancora... re mio XIII P P e rtile n a o Aure li I l Premio "Aureliano Pertile", assegnato dal Club Amici della Musica "Beppe Valpreda" a un grande tenore, andrà quest'anno a Fabio Sartori, uno dei cantanti più acclamati del panorama internazionale. Nato a Treviso, dopo il debutto nella Bohème di Puccini alla Fenice di Venezia, Sartori si è specializzato nel repertorio verdiano. Fra le interpretazioni più riuscite si segnalano Oberto, Conte di San Bonifacio a Macerata, Macbeth, che ha inaugurato la stagione 1997/98 del teatro alla Scala sotto la direzione di Riccardo Muti, Don Carlos e Simon Boccanegra, affrontato in vari teatri. 64 Asti Di ritorno da Berlino, Sartori riceverà il premio (un quadro di Eugenio Guglielminetti) e si esibirà in alcune pagine del suo repertorio, accompagnato al pianoforte da Beatrice Benzi, maestro accompagnatore del teatro alla Scala. Insieme a lui canteranno il baritono Luca Grassi, il soprano Maria Radoeva ed il mezzosoprano Barbara Vivian. In passato hanno ricevuto il premio Fabio Armiliato, Giuseppe Sabbatini, Vincenzo La Scola, Nicola Martinucci, Piero Giuliacci, Roberto Aronica, Giuseppe Filianoti, Antonino Siragusa, Francesco Meli, Marcello Giordani, John Osborn e Gregory Kunde. S OLO IO. SOLO TE. Berta e Boxer. Due esseri umani. Due figure incastonate in un’estetica playmobile. Due vittime di una dittatura che li incatena a una dinamica assurda ed esasperante. Due tasselli di un puzzle grottesco il cui disegno è LA FINE. Quando dello spettacolo non resta che il finale. Quando invece di fissare l’orizzonte si piantano gli occhi a terra. Quando è così per forza è finita. La fine della loro storia é la fine dell’immaginazione, della possibilità di concepire un altro finale. Finale che non si accontenta di arrivare, che li tormenta e si prende gioco di loro fino a superare il paradosso e condurli al collasso. Ma la fine può essere l'unica possibilità? Again/Bynow Teatro Alfieri 65 ore 17,00 Fuori abbonamento 18 gennaio 2015 Trintruntran Livio Musso anteprima “Passepartout en hiver”, in collaborazione con la Biblioteca Astense E ancora... Trintru L ivio Musso torna con un quarto libro, “Trintruntran”, ricchissimo di contenuti e di materiale fotografico, attraverso il quale, non solamente in chiave autobiografica, viene raccontata Asti prendendo in considerazione lo stesso periodo presente, l’anno scorso, nella mostra Rinascita. Gli argomenti saranno tantissimi: La guerra, i giochi dell’infanzia, la scuola dalle elementari al pezzo di carta, le gite, le feste in case, i locali in cui gli astigiani si sbizzarrivano nelle danze. Ma anche i bar, i caffè, i negozi, la 66 Asti ntran tradizione artigiana, i cinema cittadini, per lo più scomparsi. Lo sport, primo fra tutti la Pallacanestro, praticata dall’autore per molti anni e nelle infuocate partite studentesche. Per continuare a ricordare, raccontare e vivere Asti. “Trintruntran” sarà presentato al Teatro Alfieri con un pomeriggio che sarà un tuffo nella Asti raccontata attraverso canzoni, letture, proiezioni, testimonianze visive e tanto altro. Fuori abbonamento 22 gennaio 2015 Il mondo della luna La Nuova Arca Dramma giocoso in tre atti di F.J.Haydn Tratto dalla commedia di Carlo Goldoni personaggi e interpreti: Angelo Scardina Ecclitico, finto astronomo (tenore) Andrea Zaupa, Ernesto, cavaliere (contralto) Silverio de La O' Buonafede, (baritono) Silvia Mapelli, Clarice, figlia di Buonafede (soprano) Sandra Ferrò Flaminia, figlia di Buonafede (soprano) Rosy Zavaglia, cameriera di Buonafede (contralto) Tiziano Sandri, Cecco, servitore di Ecclitico (tenore) scolari di Ecclitico, cavalieri, ballerini, paggi, servitori e soldati Coro Accademia della Voce del Piemonte - Coro Internazionale Voci Bianche Italia Accademia della Voce del Piemonte Campane di Cristallo di Chicca Morone E ancora... scenografia di Ottavio Coffano e Massimo Voghera in collaborazione con Accademia Albertina di Torino - Scene della Classe di Scenografia dell'Accademia Albertina di Torino Sonia Franzese, M° Concertatore e Direttore d'Orchestra Tommaso Rotella, regista e costumista luci di ZeZ Service di Cristian Zambaia I l finto astronomo Ecclitico escogita un piano per far sì che le due figlie di Buonafede, Flaminia e Clarice, e la di lui serva Lisetta, nonostante l'opposizione del padre, possano sposare i rispettivi Ernesto, Ecclitico medesimo e Cecco. Con un marchingegno egli fa credere all'ingenuo Bonafede che tre pantomime viste attraverso il telescopio siano davvero rappresentative delle abitudini di vita dei lunatici. In quel mentre Flaminia e Clarice sono esasperate per il rifiuto del padre a farle sposare. Rimasto solo con la serva Lisetta, che gli fa gli occhi dolci in cambio di denaro e vantaggi, il vecchio le confida di aver visto le meraviglie lunari grazie al telescopio di Ecclitico; se vorrà, anch'essa potrà vederle. In quel momento giunge proprio Ecclitico, per dare inizio alla seconda Il mondo della luna fase del suo piano. Egli fa credere a Buonafede che sta per andare a trovare l'imperatore della luna grazie a una magica pozione (in realtà un sonnifero) che lo farà volare fin lassù. Anche il vecchio, naturalmente, la vuole provare e si addormenta pesantemente, convinto di stare già volando verso la meta agognata. La figlia Clarice e Lisetta lo scambiano per morto. Ecclitico mostra un falso testamento dove il padre fa cospicui lasciti alle figlie in caso di matrimonio. Teatro Alfieri 67 Fuori abbonamento 31 gennaio 2015 DA BALLA A DALLA Storia di un’imitazione vissuta Dario Ballantini progetto e Regia di Massimo Licinio scritto e cantato da Dario Ballantini a... E ancor Fuori abbonamento 5 febbraio 2015 BUFFA RACCONTA LE OLIMPIADI DEL ‘36 Federico Buffa E ancora... produzione TieffeTeatro Buffa raccon le Olimpiadi de ta l ‘36 lla a a Da Da ball U n omaggio che Ballantini rende all’amico e grande cantautore, reinterpretando una parte scelta della sua straordinaria produzione artistica. È uno spettacolo che ricorda Dalla visto attraverso il racconto di vita vera di Dario che, da fan imitatore giovanissimo e pittore in erba, aveva scelto il cantautore emiliano come soggetto di mille ritratti e altrettante rappresentazioni da imitatore trasformista fino all’incontro vent’anni dopo in cui i ruoli si sono, come in un sogno, ribaltati facendo si che Lucio diventasse un sostenitore del successo di Dario, come pittore e trasformista. Ballantini, racconta minuziosamente 68 Asti F i passaggi della carriera di Dalla, cantando con la voce sorprendentemente fedele al l’originale e trasformandosi “dal vivo” in lui. Tra un brano e l’altro, scorrono sul proiettore le decine di foto tratte dai disegni di Ballantini sui diari scolastici che rivelano la maniacale passione per Dalla che, ha avuto modo di rendersi conto di questa nascosta passione durante la mostra alla Triennale Bovisa di Milano dove Lucio cantò per un ora, mentre Dario dipingeva. ederico Buffa, cronista e commentatore sportivo, affabula e conquista il pubblico con il suo stile avvolgente ed evocativo. Lo spettacolo, partendo dalla narrazione di una delle edizioni più controverse dei Giochi Olimpici, quella del 1936, racconta una storia di sport e di guerra. Le storie dello sport, sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al Tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano. È capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e Goebbels volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quello che credettero fossero le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del “nuovo corso”. E invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il primo giorno di gara due atleti neri sul podio del salto in alto Cornelius Jonshon e Dave Albritton. Al secondo giorno qualcuno consigliò il fuhrer sul fatto che non era proprio più il caso di salutare personalmente gli atleti vincitori di medaglie. Jesse Owens di medaglie ne vinse addirittura 4, due record mondiali e un record olimpico e il tutto documentato e in diretta con le immagini di Lene Riefensthahl: la sua libertà creativa ha consentito di regalare all’umanità la straordinaria smorfia di disappunto di Hitler al terzo oro di Owens. E questo è solo un esempio:le storie dello sport sono storie di uomini, scorrono assieme al tempo, ma a volte lo fermano quasi a chiedere a tutti una riflessione, una sospensione. Non è andata così. Teatro Alfieri 69 Fuori abbonamento 7 febbraio 2015 LA CASA DEGLI SPIRITI Orchestra Bartolomeo Bruni M° Claudio Morbo pianoforte Massimiliano Génot musiche di Liszt, Mussorsgkij, Saint-Saens, Dukas in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica di Asti E ancora... Fuori abbonamento 12 febbraio 2015 i MATTINI PASSANO CHIARI di Alessio Bertoli con Fabio Pasciuta e Barbara Forlai musiche originali interpretate dal vivo da Beppe Giampà. regia: Alessio Bertoli produzione: NIG NuoveIdeeGlobali con la collaborazione della Fondazione Cesare Pavese, il Patrocinio del Comune di Santo Stefano Belbo e del Comune di Asti. sostegno e collaborazione da parte della Fondazione Davide Lajolo, comune di Asti, Teatro Alfieri di Asti. service tecnico: SITIL di Tomatis Piero. riprese video, fotografia e montaggio per scenografia multimediale a cura di Riccardo Gavioli e Tommaso Bertoli responsabile di produzione: Loredana Bosio foto a cura di Giancarlo GiKappa Rocco E ancora... L L a musica di ispirazione romantica, sino alle sue estreme propaggini che si spingono ben oltre l' Ottocento giungendo sino ad i nostri giorni, è stata irresistibilmente attratta dalla civiltà medievale, dalle sue leggende, dal suo ricchissimo immaginario brulicante di spiriti dell' aria e della terra, immaginario indubbiamente egemonizzato dalla figura della Morte e del Demonio. Il concerto costituisce un’esperienza estetica di ascolto di carattere storico-antropologico sulle modalità di costituzione del demonismo all'interno della società europea. L a casa deg li spiriti 70 Asti o spettacolo, che ha debuttato in prima Nazionale al Pavesefestival 2013, non vuole essere soltanto la storia di un ricercatore universitario (interpretato dall'attore Fabio Pasciuta) che sta ultimando uno "studio in nero" sull'ultima notte di Cesare Pavese, nella stessa camera d'albergo di Torino dove lo scrittore architettò la sua morte, ma molto di più: una profonda riflessione sulla vita, sui sogni, sui ricordi e sull'arte, condotta dallo studioso, tormentato testimone anche del suo personale "mestiere di vivere" e delle "sue regole" che, nel lento fluire delle ore notturne, porteranno il protagonista, già fortemente contaminato da una forma depressiva, ad immedesimarsi in Cesare Pavese,dialogando con se stesso e con proiezioni della sua immaginazione:"presenza" femminile non ben definita (interpretata dall'attrice Barbara Forlai), ma anche I mattini pass ano chiari con la sua "ultima donna", la Morte, rappresentata dal vivo in scena dalla voce musicale del cantautore Beppe Giampà. Uno spettacolo che è la "ricostruzione di un viaggio privato", un "segreto" che lentamente si svela...o forse no! Una nuova "visione", in questo testo, dell'uomo Pavese troppo spesso racchiuso in stereotipi ormai obsoleti. Teatro Alfieri 71 Fuori abbonamento 4 marzo 2015 COL TEMPO, SAI AVEC LE TEMPS Massimo Cotto, Gianmaria Testa e Roberto Cipelli coordinamento scenico Paola Farinetti luci e oggetti scenici Andrea Violato E ancora... Col tempo, sai C i sono città che hanno mille luci e altre che hanno solo una lanterna, ma le cui musiche si muovono sui medesimi binari, quelli della canzone d’autore. Parigi e Genova sono “una stella nella sera” e “un’idea come un’altra”, solo più bella e con tutte le note del mondo. Uno spettacolo di musica e parole che rilegge in due ore le pagine più belle della chanson e della scuola genovese, attraverso le interpretazioni di Gianmaria Testa, e i racconti di Massimo Cotto e le note di Roberto Capelli. Scorrono le immagini in bianco e nero della rive gauche esistenzialista di Saint Germain-desPres e del leggendario Tabou, di Juliette Greco che si abbronzava alla luna e di Edith Piaf che cantava come “centodiecimila uccelli dall’ugola 72 Asti insanguinata”, come disse una volta un altro grande di Francia, Leo Ferrè, il maledetto che abitava altre latitudini; del grande Brassens e dell’immenso Brel, belga innamorato di Parigi che andò a morire alle isole Marchesi, dove “per assenza di vento, il tempo s’immobilizza, e si parla della morte come tu parli di un frutto”; di quel Gainsbourg “morto per aver bevuto troppe sigarette”, come scrisse Libération, e di quel Boris Vian che fondeva jazz e letteratura e immortalava la figura del disertore nella canzone di Francia. E poi, le canzoni che indossavano dolcevita neri e occhiali dalla montatura spessa, quelle scritte da Umberto, Luigi e Ginaccio, attorniati da quattro amici al bar e immersi in un mondo da cambiare. E poi, Faber e tutti gli altri, che hanno cantato Genova per noi che stiamo in fondo alla campagna, e la Parigi che non smette di brillare anche quando si addormenta. Uno spettacolo per (ri)scoprire chi erano e ricordarci chi siamo. L’incasso verrà devoluto alla Biblioteca Astense Giorgio Faletti per l’acquisto di nuovi scaffali. Fuori abbonamento 21 marzo 2015 CARLIN CERUTTI SARTO PER brUTTI Franco Neri e Margherita Fumero con la partecipazione straordinaria di Enrico Beruschi, Maria Occhiogrosso Antonio Sarasso, Valentina Gabriele e con Alessandro Marrapodi regia di Cristian Messina scritto da Cristian Messina e Franco Neri con la collaborazione di Bruno Furnari e Gigi Saronni musiche originali di Cristian Neri scenografia di Dario Favatà aiuto scenografi e costumi di Roberta Barducci e Silvana Bocca assistenti alla regia Valentina Gabriele e Domenico Ippolito organizzazione e produzione ATE21 a cura di Federico Messina service luci e audio di Frequenze snc di GeG E merenziana Cerutti, figlia prediletta del compianto Carlin Cerutti, gestisce insieme alla figlia Asola la sartoria che ha ereditato dal padre, ma non essendo mai state del mestiere si trovano ad affrontare la crisi e le difficoltà economiche.Per arrotondare, avendo a disposizione un grosso alloggio al piano di sopra, Emerenziana e Asola affittano le camere libere ad alcuni bizzarri personaggi come il Prof. Enrico Maria Balbo Mossetto un colto insegnante di storia che spesso le intrattiene con i suoi noiosissimi racconti e Romualdo Basilico, un uomo con gravi problemi di vista che arriva apparentemente in maniera del tutto casuale nella sartoria che già frequentava 40 anni prima... Nell’ultimo disperato tentativo di rilanciare l'attività, le due decidono di E ancora... Carlin Ce rrut sarto pe r brut ti ti pubblicare un annuncio sul giornale, cercare un vero Sarto, uno Stilista creativo, capace che sappia rilanciare e trasformare quella vecchia sartoria in un moderno Atelier. A questo punto entra in scena Franco Verace, un ladruncolo che cerca di sfuggire in tutti i modi a Giandomenico Ispirato, ispettore di polizia strano e curioso. Franco, per un madornale equivoco, viene scambiato per il grande Stilista, in realtà improvvisato, ma grazie all'arte dell'arrangiarsi, un bel po' di fortuna e uno scomodo ma alquanto misterioso e magico Busto di Garibaldi, tirerà le fila di tutta questa ingarbugliata situazione. Teatro Alfieri 73 Fuori abbonamento 23 maggio 2015 IL BARBIERE DI SIVIGLIA di Gioachino Rossini Sala Pastrone dal 10 novembre 2014 ore 18,30 LE LETTURE DEL LUNEDI Francesco Visconti Orchestra Sinfonica di Asti M° Valter Borin regia Marco Daverio scene Marco Pesta in coproduzione con il "Teatro di Milano" U n caleidoscopio di travestimenti, serenate notturne, equivoci esilaranti e brani celeberrimi. Popolare capolavoro composto da Gioachino Rossini in una dozzina di giorni, considerato l'opera buffa per eccellenza, è tratto dalla commedia di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais, "Il Barbiere di Siviglia" ed è ancora oggi una delle opere del XIX secolo più amate ed eseguite con innumerevoli citazioni presenti un po’ ovunque: dai cartoni animati, ai film, alle frasi del libretto ormai entrate nell’uso comune, a testimonianza di una popolarità universale. E E ancora... siv iglia Il barbiere di 74 Asti Le letture del lunedì CHI. E CHI POTRA’ MANCARE? L’eco amplifica la nostra voce, la ripete, le da’ magia e vita anche quando abbiamo smesso di dire. La fa ritornare, di rimbalzo, da altre direzioni e per altre vie. Cattura l’attenzione, sorprende, suggestiona. Avremo ospiti che - negli anni - hanno detto parole significanti, e giovani attenti. Un piccolo cambiamento di rotta nello schema dei nostri incontri. La scommessa di rendere divertente la profondità, fin qui in parte modestamente vinta , continua. Ritroveremo i classici, addirittura la lirica, prendendoci sul serio… come i bimbi quando giocano. Non abbiamo dato un tema ai singoli incontri: nasceranno dalla comunicazione con gli ospiti, dalle vostre reazioni. Francesco chiede di fidarsi di lui. Non certo come attore! Come architetto, che cercherà ancora di costruire con le parole un posto sereno, un’ora la settimana. Francesco Visconti 10 e 24 novembre 1 e 15 dicembre 12, 19 e 26 gennaio 2, 9, 16 e 23 febbraio 2 marzo Teatro Alfieri 75 ore 16,00 11 gennaio 2015 “IL FANTASMA DI CANTERVILLE ”Liberamente tratto da Il fantasma di Canterville di O. Wilde iche Domen o a teatr t asma I l f an L con Barbara Bazzea, Angela Brusa e Cristiano Falcomer regia di Cristiano Falcomer COMPAGNIA I LUNATICI te di Can Asti ore 16,00 IL CUBO MAGICO Di Tiziano Manzini con Walter Maconi e Yuri Plebani/ Luca Giudici regia di Tiziano Manzini PANDEMONIUM TEATRO rv ille a famiglia americana Otis acquista, per una somma irrisoria, un antico castello della vecchia Inghilterra incurante delle leggende che lo dicono infestato da uno spettro. Sono, infatti, troppo moderni e razionali per avere paura di un fantasma e possono tranquillamente conviverci, ma guai a non rispettare le basilari regole di buon vicinato e civile convivenza. Tra continui colpi di scena, rocambolesche trovate dal ritmo frenetico ed episodi di quotidiana follia, si sviluppa, per contrasto, la dolce e delicata amicizia tra l’austero fantasma e la gentile Virginia. Il fantasma e Virginia vivranno insieme un importante passaggio: il fantasma quello tra la vita e la morte, Virginia quello tra l’infanzia e l’età adulta. 76 1 febbraio 2015 Domeniche a teatro Il cubo magico Lo spettacolo, concepito nello stile francese “tout public” con chiari riferimenti alla commedia dell’arte, al teatro circense e clownesco e al teatro d’animazione, è adatto a tutte le età. La struttura dello spettacolo non pone nessuna barriera tra attori e pubblico e, nonostante non ci sia alcuna interazione con esso, si viene a creare, soprattutto con i bambini, un curioso e talvolta esplosivo scambio di energia. I n scena due personaggi che giocano e attraverso il gioco imparano a conoscere ciò che sta loro intorno. Questa è la storia dell’incontro di UNO e L’ALTRO. Tutti e due entrano in uno strano mondo fatto solo di cubi. Cubi grandi, cubi piccoli, cubi grigi, cubi rosa, cubi gialli, cubi azzurri… UNO ha due occhi, un naso, due mani: guarda, odora e tocca quei cubi che per lui sono solo cubi, nient’altro. L’ALTRO ha due occhi, un naso, due mani e… qualcosa di speciale: guarda, odora e tocca quei cubi… ed ecco apparire da semplici cubi un intero mondo, dentro il quale pian piano coinvolge anche UNO! Perché un cubo può diventare uno sgabello per sedersi a parlare, ma anche un muro che divide come nelle guerre. E sotto una maglietta può essere la pancia di una mamma e sopra la testa un cappello, o un palloncino che ti porta in giro per guardare tutto il mondo…! Teatro Alfieri 77 ore 16,00 8 febbraio 2015 “ROSATINA” Di Monica Mattioli e Giorgio Putzolu con Monica Mattioli; regia di Giorgio Putzolu; COMPAGNIA MATTIOLI L o spettacolo affronta il tema delle paure, (dell'abbandono, della solitudine, della separazione dalle persone), assunte come metafore, linee evidenti di cambiamento che segnano il passaggio da una condizione all'altra. Nello spettacolo le paure, sono visibili, ben evidenti e i bambini possono osservarle, riconoscerle, tal volta giocarci o scherzarci. Rosatina, la protagonista, nasce e cresce in un piccolo paese. La madre è la lavandaia del piccolo borgo, il padre è tanto amabile e quando è felice la butta in aria e con le sue bretelle rosse la stropiccia di coccole. Ma la madre di Rosatina si ammala e la bambina è affidata ad un buffo e simpatico Don Giacomo che, occupato da altri pensieri, se ne dimentica. La bambina presa dalla paura d'essere stata abbandonata, scappa. Nel viaggio intrapreso alla ricerca della madre, Rosatina incontra una regina malefica e due compagni di viaggio (presi tra il pubblico) che l'aiuteranno a superare tutte le difficoltà. 78 Asti 1 marzo 2015 ore 16,00 “I TRE PORCELLINI” Drammaturgia di Marina Allegri con Lorenzo Frondini - Fausto Marchini - Claudio Massimo Paternò regia di Maurizio Bercini FONTEMAGGIORE TEATRO Domeniche a teatro Rosatina ha una vitalità scoppiettante e con elementi di comicità e poesia è capace di trasportare i bambini e i grandi in un mondo di sentimenti colorati, diversi e forti. Domeniche a teatro I tre po rcellin i I R osatina tre porcellini è un classico racconto inglese, una di quelle storie che i nonni raccontano ai nipotini di generazione in generazione. La prima versione scritta risale probabilmente al 1843 e da allora la fiaba ha subito innumerevoli modifiche. In questo spettacolo si è rimasti fedeli alla versione del racconto più simile all’originale: i primi due porcellini muoiono, il lupo viene mangiato dal terzo, simbolo della sopravvivenza e della capacità di prevedere le cose. Lo spettacolo con semplicità delinea tre caratteri di porcellino, che portano già nel nome la storia di un destino: Pigro, Medio e Saggio. In un susseguirsi di situazioni comiche ed intense, si arriva all’inevitabile finale del lupo nella pentola, senza mai però caricare i personaggi di connotazioni troppo negative né positive, lasciando piuttosto che la storia abbia il suo corso, nel dubbio che, tra la scelta di una vita breve ma giocosa ed una lunga e laboriosa, la “Natura” faccia spesso l’ultima mossa. Teatro Alfieri 79 ore 16,00 22 marzo 2015 “LOST & FOUND” di e con Olivia Ferraris e Milo Scotton Un viaggio da ridere! luci Emanuele Vallinotti FONDAZIONE TRG ONLUS / MILO E OLIVIA iche Domen o a teatr Asti L’APPRENDISTA STREGONE Civico istituto di musica “Giuseppe Verdi” e Associazione Cultural e “Mousikè” il Mago: Fabio Fassio musicisti: Accademia Verdi Ensemble direttore: Giuseppe Elos regia: Teatro degli Acerbi con al partecipazione degli artisti della scuola di circo Chapitombolo diretta da Milo e Olivia N na Mademoiselle parigina, una fuga dell’ultimo minuto, un bagaglio extralarge per l’indecisione di cosa mettere in valigia. Il rifiuto del bagaglio all’aeroporto scatena in lei reazioni imprevedibili. Mademoiselle proverà in tutti i modi a smuovere la situazione, ma la valigia non può essere caricata a bordo! L’ingombrante bagaglio si trasforma così in un palcoscenico. Sotto i riflettori dell’aeroporto e dei passanti, va in scena la più tragicomica delle commedie! Una donna in balia della più profonda rassegnazione di 80 27 marzo 2015 el 1940 Disney rilanciò il personaggio di Topolino con il film Fantasia, dove è interprete di un’animazione musicale basata sul poema sinfonico di Paul Dukas. La magica storia prenderà vita sul palco grazie a uno stregone, il suo assistente pasticcione, incredibili numeri circensi e gli strumenti musicali, in tutta la loro maestosità ed efficacia sonora in un tripudio di musica. Fo und L ost & U Fuori abbonamento fronte all’obbligo di dover rinunciare a elementi indispensabili per un viaggio last minute. Compagni di avventura la pianta Capucine e il povero impiegato dell’aeroporto, un personaggio che non è mai salito a bordo di un aereo, pauroso dei cambiamenti e di allontanare i piedi da terra. All’imbarco del Gate 1 i due personaggi capiranno che due cose ci salvano nella vita: amare e ridere. Averne una è fortuna, ma se le abbiamo tutte e due siamo invincibili. L’Appredist a Streg one Fuori abbonamento 9 e 10 maggio 2015 PLAY ’N’ PLAY L ’Associazione Musical Garden e l’Istituto Suzuki Italiano insieme per festeggiare il trentesimo compleanno del Children’s Music Laboratory. Sabato 9 maggio: Concerto di Gala con l’Orchestra Armoniosa e i solisti selezionati tra gli studenti Suzuki italiani. y Play ’n’ Pla Domenica 10 maggio: al mattino CML Musical al pomeriggio Graduation Concert. Sarà l’anno zero per un evento che tende a divenire appuntamento costante tra le attività promosse dall’Istituto Suzuki Italiano a favore degli insegnanti, degli studenti e le famiglie Suzuki. Teatro Alfieri 81 Popolè Prima Edizione della Festa d’Arte Nuova, Aurorale, Popolare 29 novembre - 22 dicembre 2014 Ore 20.00 Teatro Giraudi Direttore artistico: Simone Coppo Direttore organizzativo: Alessandro Guarino P opolè In collaborazione con: Comune di Asti, Associazione Vertigo, C.G.S 29 novembre 2014 Concerto d’apertura La musica è festa. La festa è di tutti. E noi siamo tutti qui! Dove? All’evento di apertura di POPOLE’, la Festa d’Arte più calorosa dell’inverno astigiano! In questo grande concerto d’apertura, per conquistarti il cuore a ritmo, si alterneranno giovani esplosivi talenti astigiani e non. Per un pubblico dotato di battiti cardiaci pronti ad essere coinvolti. Che la festa abbia inizio! 6 - 7 dicembre 2014 12 e 13 dicembre 2014 racconti buffi Gabriele Scarpino, Giuseppe Scoditti e Lorenzo Frediani Semplici, esilaranti, profondi: “Racconti Buffi” è la nostra storia. Racconti appunto, rubati dalla strada, dalla vita che viviamo e che ci circonda, figli della nostra tradizione popolare. Spettacolo perfetto per un pubblico curioso, pronto a spanciarsi dalle risate, e chiaramente…buffo! 21 e 22 dicembre 2014 i biondi Marcello Mocchi, Daniele Pitari, Simone Coppo, Valentino Mannias, TomasLeardini e Daniele Nutolo. I BiondiI, chi sono? L’ennesimo gruppo comico che sparirà senza lasciare traccia o l’emblema di una nuova era della comicità che segnerà per sempre l’umanità con il loro modo originale di fare ridere senza nessun precedente pari al loro livello? Probabilmente l’ennesimo gruppo che sparirà senza lasciare traccia, ma continuate a credere il contrario fino all’acquisto del biglietto. Questi sei giovani biondissimi animali da palcoscenico sono i maschietti dell’annata più turbolenta ed estrosa diplomatasi alla Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Grazie alla direzione della fenomenale Paola Galassi, e dopo il debutto a Zelig Off, i Biondi vi conquisteranno con “La peggio classe”! La puta vida Daniele Nutolo, Valentino Mannias, Simone Coppo, regia di Pablo Solari PAPO, tossicodipendente emarginato, decide di mettere in scena la sua “vita puttana”, una vita che non gli ha dato chance di redenzione dal suo stato di “cattivo ragazzo”. Ha scritto un atto unico, il “Sud di Domani”. Una metafora autobiografica in cui RAGAZZO DI COLLINA, un adolescente, e RANDY, un tossicodipendente di colore, reduce di guerra senza un occhio, incrociano le proprie vite in un palazzo delle morte periferie, un luogo abbandonato e nascosto dove i tossici possono drogarsi senza fastidi. Noi in 60 minuti ti portiamo lì, a fare i conti con quella zona nascosta della tua anima. Per un pubblico coraggioso, propenso a mettersi in discussione… e a tenere gli occhi bene aperti! 82 Asti BIGLIETTI 10 euro (incluso ricco apericena) (spettacolo finale del 22 dicembre 10 euro + 10 euro per cenone) Per info e prenotazioni Mail [email protected] Pagitna facebook POPOLE’ Teatro Alfieri 83 Fuori abbonamento 31 dicembre 2014 GRAN GALà DI CAPODANNO Claudio Lauretta MISTER VOICE o Gran galà di Capodann I l 2015 arriverà al Teatro Alfieri con un Gran Galà da non perdere! Anche quest’anno il nuovo anno al Teatro Alfieri di Asti si festeggia con la collaudata e apprezzatissima formula dello spettacolo con buffet di mezzanotte, giunta ormai alla quinta edizione. Claudio Lauretta, accompagnato da Sandro Picollo, sarà il protagonista di un’ indimenticabile serata all’insegna del divertimento. Tanti gli ospiti “virtuali” sul palco a celebrare la notte più lunga dell’anno. La serata inizia alle 21.15 con l’accoglienza in Teatro e il cocktail di benvenuto per poi proseguire con il primo spettacolo fino alle 23:45 circa, a seguire il brindisi e un buffet dolce e salato insieme agli artisti ospiti del Gran Galà. Dopo lo scambio di auguri ed aver gustato il ricco buffet, tutti a sedere per il secondo spettacolo. 84 Asti Camaleontico e trasformista, con una formidabile mimica facciale, dà vita alle sue personalissime imitazioni di Di Pietro, Pozzetto, Vissani, Bossi, Celentano, Zucchero, Sgarbi e tantissimi altri. Dal 2009 fa parte del cast fisso di CIAO BELLI in onda tutti i giorni dalle 13 alle 14 su Radio Deejay. Sua è la voce dello Spot tormentone del “12.40” in onda su tv e radio nazionali. Claudio Lauretta si esibisce nello show MISTER VOICE tenendo sempre alta l’attenzione dello spettatore, il quale, rimane sbalordito della grande presenza scenica dell’artista che alterna in sequenza, monologhi, imitazioni e canzoni, accompagnato da un talentuoso chitarrista, dalla verve comica irresistibile: il Maestro Sandro Picollo che recita la parte di quello, che in quel momento, vorrebbe essere altrove. L’Artista piemontese, da oltre vent’anni, calca le scene, con i suoi One Man Show e nel tempo dei tormentoni televisivi, dei personaggi dalla battuta ossessiva e dei travestimenti integrali, lui attinge alla consuetudine più classica e più solida del Cabaret d’imitazione, senza trasformismi, (soltanto con una parrucca, un berretto e un paio d’occhiali) mettendo in gioco tanta voce, un’ottima presenza scenica e una mimica formidabile. Fuori abbonamento 1 gennaio 2015 0re 17,30 e ore 21,00 VII concerto di capodanno Orchestra Sinfonica di Asti M° Silvano Pasini VII concerto di Capodanno L ’Orchestra Sinfonica di Asti rispetta la tradizione, consolidatasi nelle passate sei edizioni, e ritorna sul palco dell’Alfieri per accogliere il 2015 con il suo atteso doppio concerto: la bacchetta del M° Silvano Pasini guiderà i Professori d’orchestra, affiatati e desiderosi di “divertirsi divertendo” con sorprese e buona musica, nella speranza che la serenità del primo giorno dell’anno sia di buon auspicio per tutti quelli a seguire. Teatro Alfieri 85 Paolo Ambrosino era nato di maggio, cinquantasette anni fa, ed è scomparso nel tardo pomeriggio del 21 ottobre, ucciso da un male devastante che se l’è portato via troppo, troppo in fretta. Paolo non parlava mai di compromessi, non cercava qualcosa che semplificasse un percorso. Sembrava che non ci pensasse nemmeno, a certe scappatoie. Aveva un senso di responsabilità altissimo nei confronti di tutti quelli che gli ruotavano intorno, come un papà giudizioso che oltre che a tenere unita la famiglia, si premura di darle il buon esempio. Era onesto. Non esiste un’imitazione dell’onestà, esiste solo il modello originale. Se scegli quello, significa che sei disposto a spendere molto. E Paolo ha speso fino all’ultimo le sue risorse, per essere coerente con la scelta di essere onesto. Il sistema di sofisticazione dei sentimenti e dei valori non gli piaceva. Al centro del marasma, e questo si realizza quando è troppo tardi e l’entropia ha scombinato ogni assetto, si trovava lui. Nella compagnia al medesimo progetto lavorano persone che hanno doveri e ambizioni così differenti tra loro che pare non parlino neppure la stessa lingua. Paolo ascoltava tutti, a tutti replicava, intonando e preparando ciascuno alla melodia articolata e complessa che è la creazione di uno spettacolo. Paolo Ambrosino Mi pareva di maggio allora, cinque anni fa, o di più ancora: ch’ero in maggio, nell’amoroso tempo sognavo, nel gioioso, nel tempo in cui ogni cosa è gaia, né c’è siepe o arbusto che paia che in maggio non voglia abbellirsi e di nuove foglie coprirsi. Guillaume de Lorris, Le Roman de la Rose Formatosi a Torino, ha collaborato alla prima fase del progetto di Fiat Laboratorio Teatro Settimo come organizzatore, e ha trovato poi una sua importante collocazione professionale autonoma prima come direttore artistico del Kismet di Bari nel 1988 e poi lavorando dal 1993 al 2001 al fianco di Leo De Berardinis, che lo volle accanto a sé anche come direttore organizzativo del Festival di Santarcangelo. Nel 2002 Paolo iniziò a lavorare per il Teatro di Dioniso, e a Torino si fece conoscere per la sua grande competenza e l’assoluta rettitudine e onestà sia intellettuale che morale. Da Leo aveva portato in dote un bene prezioso: non considerare l’arte, il teatro, come una cosa d’élite, ma come un dono in cui tutti, proprio tutti, devono ritrovarvi la bellezza, averne nostalgia e “rivendicarla nella vita e nella società”. Paolo era, in un suo modo tutto speciale, credente, e spero che dovunque andrà non gli manchino il buon cibo, la bellezza, la poesia, e la buona musica che lui tanto amava. Negli ultimi mesi mi parlava con insistenza del Romanzo della Rosa di Guillaume de Lorris, e voleva che ne facessi uno spettacolo. Non so in che forma, ma ti prometto, caro amico, che qualcosa combinerò. Valter Malosti La IX edizione di Parole d’Artista è dedicata a Paolo Ambrosino 88 Asti Teatro Alfieri 89 La Fondazione Piemonte dal Vivo - Circuito Regionale dello Spettacolo in collaborazione con la Fondazione Teatro Piemonte Europa presenta CABARET MAGIQUE CABARET MAGIQUE GGIO 8-11 MA 2015 di Clément Debailleul e Raphaël Navarro dal 8 all’11 maggio 2015 al Teatro Astra di Torino Biglietto intero 19 € Biglietto Ridotto a 14 € per gli abbonati alle stagioni dei teatri aderenti alla Fondazione Piemonte dal Vivo Biglietto ridottissimo a 10 € per la recita del 31 ottobre INFO BIGLIETTERIA & PRENOTAZIONI Orari spettacolo: Venerdì e Sabato ore 21.00 Domenica ore 18.00 / Lunedì ore 21.00 Vendita biglietti presso Teatro Astra Via Rosolino Pilo 6, Torino Tel. +39 011.5634352 (dal martedì al sabato h 16-19) Infopiemonte Piazza Castello 165, angolo Via Garibaldi, Torino (aperto tutti i giorni h. 9 -18) On-line www.fondazionetpe.it 90 Asti CABARET MAGIQUE direzione artistica di Clément Debailleul e Raphaël Navarro con Philippe Beau, Aragorn Boulanger, Yann Frisch, Raymond Raymondson, Etienne Saglio, Antoine Terrieux, Julien Mandier musiche di Madeleine Cazenave e Matthieu Saglio CIE 14:20 con il sostegno di VILLE DE ROUEN, LE DÉPARTEMENT DE LA SEINE-MARITIME, LA RÉGION HAUTE-NORMANDIE ET LA DRAC HAUTE-NORMANDIE Raphaël Navarro e Clément Debailleul sono artisti associati al CENTQUATRE Paris dal 2012 Nel 1996, Clément Debailleul e Raphael Navarro (a rispettivamente 14 e 15 anni), si incontrano al Festival CIRCa di Auch. Uniscono le loro esperienze a Rouen nel 2000 creando la compagnia 14:20. Oggi è una realtà importante nella quale oltre trenta artisti sono impegnati nella realizzazione di diverse performance e installazioni. In particolare la compagnia indirizza la sua attività verso la nouvelle magie, disciplina che incrocia e mescola diverse pratiche artistiche già esistenti quali danza, teatro, circo, burattini, cucina, moda, arte digitale. Cabaret Magique è un viaggio irreale fatto di trucchi con le carte, teatro d’ombre e oggetti mostruosi creati da due artisti di fama internazionale, Etienne Saglio e Yann Frisch. Musicisti dal vivo accompagnano e tessono i legami tra gli interpreti, con creazioni originali nate per l’occasione. Una serata di sorprese e di scoperte, di orizzonti diversi e avvenimenti inattesi. Teatro Alfieri 91 Consiglio d’Amministrazione Presidente Pietro Ragionieri Vice Presidente Vera Pastore www.facebook.com/CircuitoTeatralePiemonte Consigliere Nomina in corso Aderenti www.twitter.com/PiemonteDalVivo Ente Fondatore ed Unico Socio Regione Piemonte Con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo www.piemontedalvivo.it STAFF Claudia Agostinoni Paola Barboni Luisa Castagneri Mariateresa Forcelli Claudia Grasso Annalisa Gulmini Nadia Macis Mirella Maggiolo Carlotta Pedrazzoli Enrico Regis Paola Vigna 92 Asti Programma suscettibile di variazione Progetto di comunicazione a cura di RicreAzione Teatro Alfieri 93 6 febbraio 2015 LA STRAVAGANZA Di Antonio Vivaldi ARMONIOSA Italian Baroque Ensemble A rmoniosa nasce nel 2012 dall’esperienza artistica iniziata in seno alle attività culturali dell’Istituto Diocesano Liturgico-Musicale della Diocesi di Asti, per iniziativa dell’équipe artistica formata da Francesco e Stefano Cerrato, Marco Demaria e Daniele Ferretti. L’ensemble si pone l’obiettivo forte di essere realtà di eccellenza in ambito internazionale, e adotta un metodo di studio e di lavoro za gan ava str La rigoroso dal punto di vista stilistico e interpretativo. Si sceglie di utilizzare strumenti originali per curare al meglio la sonorità del gruppo e si operano scelte coerenti sul versante culturale e interpretativo, dando vita ad un ambiente di lavoro basato sull’amicizia tra i componenti e sulla condivisione del bagaglio di idee ed esperienze professionali di ciascuno dei musicisti. Armoniosa si afferma immediatamente sul territorio nazionale, partecipando a festival e rassegne, e collaborando con solisti di fama internazionale quali Enrico Bronzi, Marco Brolli, Gemma Bertagnolli, Lorenzo Girodo, Roman Perucki, Marco Berrini, Susanna Crespo-Held. Inoltre Armoniosa ha potuto coinvolgere in maniera regolare nelle proprie attività il grande cembalista ed esperto del basso continuo Michele Barchi, che oggi fa parte stabilmente della équipe artistica del gruppo. L’ensemble è stato invitato a far parte del prestigioso catalogo della etichetta discografica tedesca MDG - Musikproduktion Dabringhaus und Grimm con un progetto discografico quinquennale (2014/2018) che lo ad affrontare produzioni discografiche internazionali (distribuzione mondiale) con repertorio italiano del XVIII secolo, e con la prima esecuzione mondiale moderna di musiche inedite rinvenute nel ricco Archivio Capitolare della Cattedrale di Asti. ARMONIOSA è impegnata in produzioni concertistiche che la vedranno protagonista in Italia e all’estero. 94 Asti Teatro Alfieri 95 96 Asti vo supporta Piemonte dal Vi la Fondazione Qualcuno ha detto: “Non siamo supereroi, offriamo solo parte delle nostre energie e del nostro tempo a chi è meno fortunato, a chi è malato, per dare qualche chance in più per sopravvivere”. Io dico: “Siamo fortunati, abbiamo la possibilità di realizzare i nostri ideali, di aiutare chi ha bisogno, abbiamo l’opportunità di arricchirci dell’umanità che sgorga da queste persone. Al rientro da ogni missione ci si sente cambiati. Dove ciò che si riceve è veramente superiore a ciò che si dà.” Tina, Ostetrica MSF Medici Senza Frontiere, nata nel 1971, è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo. Con oltre 30.000 operatori tra cui medici, paramedici e logisti, fornisce soccorso umanitario in 66 paesi a popolazioni la cui sopravvivenza è minacciata da guerre, epidemie, esclusione dall’assistenza sanitaria o disastri naturali. MSF opera in modo indipendente da qualsiasi agenda politica, militare e religiosa nei contesti più critici del pianeta. L’indipendenza economica è una chiave fondamentale per realizzare tutto questo. È possibile sostenere i progetti di MSF effettuando una donazione sul sito www.medicisenzafrontiere.it, chiamando il numero verde gratuito 800.996655 o compilando un bollettino di conto corrente postale n°87486007 intestato a Medici Senza Frontiere Onlus, via Magenta 5, 00185 Roma. P er M sf T orino https://www.facebook.com/msf.torino Tel. 345 4638183 informazioni sulle iniziative del gruppo