N° del 27/09/2009 - Diocesi di San Miniato

Diocesi di San Miniato
da La Domenica del 27/9/2009
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La solenne Eucaristia in Cattedrale a San Miniato
L’inizio dell’anno pastorale 2009-2010
e il rinnovo del mandato ai catechisti
Come ormai consuetudine, domenica scorsa, 20
settembre, la Chiesa Sanminiatese si è ritrovata
in Cattedrale, attorno al Vescovo Fausto, per la
solenne Concelebrazione Eucaristica di inizio
anno pastorale. Numerosissimi i sacerdoti
presenti, i diaconi, i religiosi e le religiose, i laici
e, soprattutto, i catechisti e le catechiste di tutta
la diocesi, che in questa occasione hanno
rinnovato il mandato catechistico per essere,
come ha detto il Vescovo all’omelia, “araldi del
Vangelo” nelle comunità parrocchiali di tutta
diocesi.
Il tema scelto per questo anno pastorale è assi
significativo: "Sacerdoti e famiglie, alla sequela
di Cristo, per vivere e comunicare la Speranza".
In continuità con l’anno precedente e con
l’itinerario pastorale pluriennale, dunque, il tema è ancora quello della famiglia, “da evangelizzare per
essere a sua volta evangelizzatrice” nella società odierna secolarizzata. Accanto alla famiglia poi, l’accento
però è posto in modo speciale sui sacerdoti, essendo infatti questo anno 2009-2010, per volontà del
S.Padre, anche l’Anno Sacerdotale, in memoria di S.Giovanni Maria Vianney , nel 150° dalla sua morte.
Sacerdoti e famiglie quindi che, insieme, si fanno discepoli del Maestro Divino per divenire sempre più
testimoni fedeli e comunicatori credibili della Speranza.
Il Vescovo, nell’omelia, ha tracciato i punti salienti del programma pastorale che è poi stato distribuito a
tutti i presenti al termine della Messa, insieme al calendario degli appuntamenti diocesani e ad un santino
con una preghiera per i sacerdoti, composta dal Papa, per i quali sono state chieste speciali preghiere e
frequenti momenti di Adorazione Eucaristica in tutte le parrocchie.
Dopo l’omelia, tutti i catechisti hanno rinnovato, davanti all’assemblea, l’impegno ad essere fedeli
annunciatori del Vangelo e della dottrina autentica della Chiesa Cattolica, ricevendo dal Vescovo il rinnovo
del mandato annuale.
Di seguito una sintesi degli orientamenti pastorali e dei principali appuntamenti dell’anno.
Al termine il direttore dell’Ufficio Catechistico, Don Sunil Thottathussery, ha chiamato tutti coloro che,
nello scorso biennio 2007-2009, hanno frequentato il Corso base per aspiranti catechisti superandone la
prova finale, per far loro consegnare dal Vescovo il diploma di catechista.
È stata realmente un'autentica celebrazione ecclesiale; uno di quei rari, ma significativi momenti in cui la
Chiesa si trova visibilmente riunita, in tutte le sue componenti, per rendere grazie al Signore dei doni che
sempre le fa ed invocarne di nuovi per l’anno che le sta davanti che ci auguriamo possa essere, per tutti e
per ciascuno, fecondo e fruttuoso nel cammino di fede alla sequela di Cristo Signore.
» Orientamenti Pastorale per l'anno 2009-2010
» Calendario Diocesano 2009-2010
» L'Itinerario Pastorale Diocesano
"Sacerdoti e famiglie alla sequela di Cristo
per vivere e comunicare la Speranza"
Sintesi degli orientamenti pastorali per l’anno 2009–2010
Il tema Pastorale dell’Anno
Il tema dice molto bene le priorità del nostro impegno pastorale, determinato sia dallo speciale “anno
sacerdotale” indetto dal S. Padre, sia dal nostro itinerario pastorale diocesano che già da un po’ di tempo
si sta concentrando sulla famiglia: “Sacerdoti e famiglie alla sequela di Cristo per vivere e
comunicare la Speranza”. Cerchiamo di tenerlo bene a mente per tutto quest’anno.
Gli impegni per i sacerdoti
Ai presbiteri chiedo per il 2009-2010 di cogliere la grazia speciale dell’ “anno sacerdotale” voluto dal S.
Padre in occasione dei 150 anni dalla morte del Santo Curato d’Ars. Concentrandoci sulla nostra vita di
ministri del Signore riscopriremo il dono del Sacerdozio ministeriale. Un anno dunque per rinverdire la
nostra fede nel Signore morto e risorto, ritrovare lo slancio di una totale consacrazione a Lui e di un
generoso servizio agli uomini, proprio in questi momenti per certi versi assai difficili e di crisi diffusa. Un
anno di più intensa preghiera e formazione secondo uno specifico programma rivolto proprio ai sacerdoti.
Gli impegni per la parrocchia
PASTORALE FAMILIARE E “CORSI” PREMATRIMONIALI
Proseguendo la linea d’impegno dell’anno scorso, a livello parrocchiale dobbiamo lavorare molto per dare
significativa attenzione pastorale alle famiglie, in particolare alle famiglie in formazione e a quelle giovani.
[…]
Occorre in special modo darsi da fare per trasformare i “corsi prematrimoniali” in veri e propri
itinerari di fede e di amicizia umana e cristiana che diano modo ai giovani di incontrare e conoscere
Gesù Cristo, di inserirsi come famiglia nella vita della comunità cristiana e di poter continuare il cammino
dopo sposati con un opportuno accompagnamento. Il sussidio preparato l’anno scorso dall’Ufficio
diocesano di pastorale familiare, unitamente al corso diocesano per gli operatori di pastorale familiare,
potranno essere di grande aiuto. […]
FAMIGLIA E CATECHESI DEI RAGAZZI
Sempre per quell’attenzione alla famiglia e all’educazione dei ragazzi e dei giovani che quest’anno
pastorale è scelta prioritaria, bisogna porre cura maggiore del solito durante la catechesi dei
ragazzi, al dialogo con le famiglie, all’incontro formativo con esse; al coinvolgimento nel cammino
dei ragazzi stessi. Non solo durante l’anno della prima comunione o della Cresima e iniziando il dialogo coi
genitori fin da quando i bambini sono in prima elementare.
FAR CONOSCERE LA “CARITAS IN VERITATE”
Nelle parrocchie, nelle associazioni e nei movimenti si cerchi di far conoscere durante l’anno, con le
modalità che si riterranno più opportune, l’enciclica di Papa Benedetto XVI “Caritas in
veritate”: è un’occasione d’oro per offrire momenti di formazione cristiana aderente all’oggi della chiesa
e del mondo e farci consapevoli della missione della chiesa nella società.
INSISTERE CON LA “LECTIO DIVINA”
So che la meditazione e la preghiera con la Sacra Scrittura, la cosiddetta “lectio divina”, fa fatica a
passare, come mi è stato detto più volte. […]. Dobbiamo dunque insistere perchè, come ci dice San
Girolamo, “l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”. Occorre dunque cercare di diffondere e
praticare il più ampiamente possibile la “Lectio divina”, nonostante tutte le difficoltà, sia nella
forma comunitaria che in quella individuale. Bisogna arrivare a farne non un’attività in più e marginale
della parrocchia, quanto piuttosto un punto qualificante della vita parrocchiale, alla base di tutti gli
impegni parrocchiali. […]
CELEBRARE MEGLIO LA DIVINA LITURGIA
Mi pare che occorra migliorare il modo di celebrare la liturgica […] perchè sia un vero pregare.
[…]. Al centro c’è il Signore ed il presidente della celebrazione svolge bene il suo compito, quanto più
aiuta se stesso e le persone della comunità all’incontro vivo con Cristo, nella preghiera. Mi permetto di
dare anche alcuni piccoli suggerimenti pratici: introdurre i previsti momenti di silenzio durante la
celebrazione; prepararsi nel raccoglimento e nella preghiera alla celebrazione, facendo anche silenzio in
sagrestia; cantare possibilmente sempre la Liturgia, a partire dall’ordinario; celebrare sempre secondo le
norme liturgiche, senza “creatività” fuori luogo, perché la vera creatività sta nella fede, nell’interiorità
della preghiera e dell’adorazione.
PREGHIERA E ADORAZIONE EUCARISTICA
La preghiera è fondamentale per un rinnovamento profondo della nostra vita. In questo “anno
sacerdotale” indetto dal Santo Padre per la santificazione del clero, è quanto mai necessario che in
parrocchia si preghi per i sacerdoti e le vocazioni al sacerdozio. Pregare per i sacerdoti è un gesto
squisito di carità cristiana. Per aiutare in questo ho pensato che sia bello diffondere tra il popolo di Dio una
speciale “preghiera per i sacerdoti”, a disposizione in curia, per distribuirla il più ampiamente possibile,
in particolare tra i malati e i sofferenti e durante la benedizione delle famiglie. Oltre a questo chiedo che in
ogni parrocchia si faccia un’ora d’adorazione, se possibile settimanale, con l’esplicito intento di pregare
per i sacerdoti, i seminaristi e le vocazioni al sacerdozio.
Appuntamenti diocesani speciali
PELLEGRINAGGIO DIOCESANO ALLA BEATA CRISTIANA
Sulla Beata Cristiana non sto a dirvi molto, perché ne conoscete la significatività per la Diocesi. Il 7°
centenario della morte come sapete sarà il 4 gennaio 2010, ma noi faremo un vero e proprio
pellegrinaggio diocesano alla santa, nel pomeriggio dell’ultima domenica dell’anno liturgico, festa di Cristo
Re, il 22 novembre prossimo. Ci dovremo mobilitare ed in preparazione al pellegrinaggio far conoscer
la vita della Beata Cristiana, mettendone in rilievo la davvero singolare testimonianza cristiana.
PRIMA FESTA DIOCESANA DELLA FAMIGLIA
Visto il rilievo alla famiglia per la Chiesa e la società, quest’anno proveremo ad introdurre la “festa
diocesana della famiglia”. Essendo la prima volta, sarà necessariamente un tentativo, che comunque
cercheremo di organizzare nel migliore dei modi. Si terrà la domenica 13 giugno 2010, in luogo da
stabilirsi. Sarà un modo per porre all’attenzione di tutti il tema della famiglia, pregare coralmente il
Signore per essa, sostenerci nella comunione fraterna.
LA VISITA PASTORALE AL TERZO VICARIATO
Della Visita pastorale già si sa. Quest’anno toccherà a S.Croce, Castelfranco, S.Maria a Monte e così via
tutte le altre parrocchie più piccole del Vicariato III. Un vicariato consistente in persone, parrocchie
grandi, immigrazione ed attività produttive. Inizierà con la prima domenica di quaresima, il 21 febbraio
2010 e si concluderà nel mese di giugno. Con la visita a questo vicariato si concluderà, a Dio piacendo, la
mia prima visita pastorale alla diocesi ed è per me motivo di grande soddisfazione e di gratitudine al
Signore.
LE CATECHESI MENSILI DEL VESCOVO
Le “catechesi del Vescovo” per la verità non sono un appuntamento speciale, perchè le abbiamo iniziate
già l’anno scorso. Ma mi pare abbiano un rilievo particolare che merita una sottolineatura. La bella
risposta dell’anno passato, mi spinge a rinnovare la proposta anche quest’anno e ne affidando la riuscita
alla Vergine Maria. Quest’anno parlerò dei sacramenti, l’ultimo mercoledì di ogni mese, da ottobre ad
aprile, in San Romano.
dalla Diocesi ...
Don Franco Malucchi è tornato al Padre
di Mons. Idilio Lazzeri, Vicario Generale
Il 17 settembre ha segnato per don Franco la fine
della sua vita nel tempo all’età di 83 anni e di 58 di
ministero sacerdotale: era stato ordinato presbitero il
29 giugno 1951.
Nato e cresciuto nella parrocchia di S. Caterina nella
zona dei Cappuccini, ha percorso il suo cammino di
preparazione al sacerdozio nel seminario di S.
Miniato.
Persona semplice, più orientato ad una vita attiva che
speculativa, si distingueva nel saper stabilire rapporti
di vera amicizia con tutti. Diventato sacerdote, ha
espresso questo suo stile di vita nella conduzione pastorale.
Chi ha potuto beneficiare della ricchezza interiore di don Franco è stata in particolare la parrocchia di
Castelmartini che lo ha avuto come parroco per 50 anni dopo che per 8 anni aveva esercitato il suo
ministero come cappellano nel duomo di S. Miniato. Più generazioni lo hanno visto come umile e generoso
servitore. Lo ricordano molti che negli anni della loro fanciullezza sono saliti tutti i giorni sul pullman che
lui guidava per portarli a scuola. Per don Franco era bello incontrarsi con le famiglie, con i loro figli. Era un
modo di farsi presente, di conoscere i loro problemi, di poter venire incontro alle necessità, un modo di
poter estendere a tutti la sua paternità.
Don Franco ha sempre mostrato di essere contento di fare il prete: questo traspariva dalla sua serenità
che non veniva mai meno anche quando si trovava davanti a difficoltà che sapeva superare spesso con
una buona dose di desiderata ingenuità che oggi non potremmo usare senza un serio rischio.
La parrocchia è cresciuta con lui ed ha scoperto che il parroco era un vero pastore. Oltre alla costante
attenzione alla chiesa, ha lasciato opere che offrono un prezioso servizio alla comunità: ambienti di ritrovo
per offrire a tutti momenti di aggregazione e di servizi utili soprattutto per i giovani. È stato uno dei primi
ad allestire una sala cinematografica. Ciò che ha costruito con tanti mattoni è in qualche modo un segno
visibile di quanto ha saputo favorire la crescita interiore dei suoi parrocchiani.
La sorella è stata per tanti anni il suo angelo custode. A lei era molto legato e grato per il suo servizio. La
sua morte lasciò una ferita che in lui non si è più rimarginata. Poi il declino graduale e ancora più
accentuato negli ultimi tempi lo ha relegato nella sua casa e gli anche impedito di celebrare. Ogni giorno
però si è nutrito del Signore, ha pregato con la Chiesa
(accanto a lui sempre la liturgia delle ore). Non gli è mancata l’attenzione dei sacerdoti, specialmente di
don Luigi, che ne raccoglie il bene che ha seminato nella parrocchia, e di don Sunil.
È certo che ha saputo portare la sua croce senza farla pesare sugli altri. A chi ha avuto l’opportunità di
visitarlo ha ricevuto più di quanto gli ha dato. Anche chi lo ha assistito nell’ultimo mese presso il convitto
ecclesiastico a Firenze è rimasto sorpreso della sua serenità.
I parrocchiani, desiderosi di far sentire a don Franco la loro gratitudine, temendo che non potesse
giungere al 50° della sua permanenza a Castelmartini, hanno anticipato a festeggiarlo 3 anni prima ed
hanno fatto festa di nuovo negli anni seguenti.
Nel giorno del funerale – il 19 settembre – alla Messa esequiale presieduta dal Vescovo insieme a tanti
sacerdoti concelebranti, c’erano molti parrocchiani a pregare per lui e a rendere grazie al Signore per il
dono che hanno ricevuto nell’avere avuto per guida e padre don Franco per così lungo tempo. La
rappresentante del consiglio parrocchiale, con la voce rotta dal pianto, ha espresso i sentimenti di affetto
e di gratitudine dei fedeli che gremivano la chiesa di Castelmartini. Don Agostino ha ricordato le virtù di
don Franco e il sorriso che, anche nei momenti difficili, gli illuminava il volto.
Ce lo vogliamo ricordare così ed è bello, rivisitando la vita di un sacerdote, scoprire le meraviglie che il
Signore ha operato in lui e attraverso di lui. Ci auguriamo che don Franco ora viva per sempre nella pace
di Dio.
Conversazione in Cattedrale con sir John Eliot Gardiner
Un ospite d’eccezione a San Miniato
“Una serata insolita per la nostra città” - queste le parole
del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San
Miniato, Alessandro Bandini, in occasione della conferenza
“Händel e Haydn nel XXI secolo” che lo scorso 16
settembre ha visto nella Cattedrale sanminiatese la
presenza del celebre direttore d’orchestra sir John Eliot
Gardiner. All’indomani dell’esecuzione, nel Duomo di Pisa,
dell’oratorio “Israele in Egitto” di G.F. Händel, nel quadro
della rassegna “Anima Mundi”, Gardiner ha scelto San
Miniato per una piacevole conversazione con gli amanti
della musica. Erano presenti il Vescovo, il presidente
dell’Opera della Primaziale Pisana, i rappresentanti della
Fondazione CRSM, tanti musicisti e appassionati del
settore.
A intervistare Gardiner c’era lo storico della musica
Sandro Cappelletto mentre la traduzione dall’inglese era affidata alla moglie italiana del direttore
d’orchestra, Isabella de Sabata (nipote del leggendario Victor).
L’edizione 2009 di “Anima Mundi”, rassegna pisana dedicata alla “musica dell’anima” che ha
un’interessante affinità con il “teatro dello spirito” sanminiatese, si è aperta il 15 settembre con l’oratorio
che Händel compose nel 1738, basandosi su testi biblici dell’Esodo e dei Salmi, e si concluderà il 9 ottobre
con l’oratorio “La Creazione” di Haydn, ispirato ai primi capitoli della Genesi. Dei due autori, della loro
originalità, delle loro opere ha parlato Gardiner. E ha parlato anche della loro fede.
“Fare musica nelle chiese” ha notato il direttore d’orchestra, “aiuta ad entrare in sintonia con la profonda
religiosità di questi grandi compositori”. Il ’700 è un secolo solitamente associato alla secolarizzazione e
alla separazione tra fede e ragione ma in campo musicale è un periodo spiccatamente religioso, grazie a
musicisti come Bach, Händel e Haydn. Questi artisti si consideravano gli eredi di una tradizione musicale
che parte dal re Davide, dalla liturgia del tempio di Gerusalemme evocata nella Bibbia, e ad essa si
ispiravano per alcune scelte stilistiche: l’uso del coro doppio antifonale, la molteplicità degli strumenti.
Tutto era finalizzato a creare una ordinata musica liturgica per la gloria di Dio.
La musica oggi è mescolata ai rumori, ci giungono spezzoni di suoni attraverso gli spot, gli altoparlanti, la
radio… Per non perdersi nella frammentazione e nell’aneddotico, bisogna uscire dall’ascolto passivo –
anche chi ascolta deve “fare” musica (è questa la finalità che Gardiner assegna al proprio lavoro) – e
sentirsi di nuovo parte di una tradizione. “La musica dei grandi del passato ci porta a recuperare
sensibilità e valori che abbiamo perduto o dimenticato” ha concluso Gardiner.
La grande musica è un territorio da privilegiare per l’incontro fra arte e fede, fra cultura e spiritualità.
Questo il richiamo forte scaturito dall’eccezionale serata nella Cattedrale di San Miniato. (dfr)
Ponsacco
Prima giornata della Famiglia
di Laura Cardi
Si è svolta con successo a Ponsacco, domenica 20 settembre, la
1^ Giornata della Famiglia, organizzata dal gruppo Noi Famiglia,
formato da Associazioni che curano l’educazione dei giovani e
sostenuto dalla Parrocchia, dall’Amministrazione Comunale e dal
Forum Toscano delle Associazioni per i diritti della famiglia, allo
scopo di essere un punto di formazione e di aiuto alle famiglie.
Le attività sono state avviate già da due anni con una serie di
incontri di formazione rivolti alle coppie per riflettere sulla
funzione genitoriale, e per trovare nuove strade , capaci di
rispondere in modo efficace alle sfide educative che la società
propone. Ora si sentiva il bisogno di incontrare la Comunità e per
questo è stata organizzata una intera giornata, con un programma
articolato in momenti di gioco e di riflessione sui problemi che la
complessa società odierna pone alle famiglie, ma anche con la presentazione di proposte concrete per
offrire alle famiglie un luogo dove incontrarsi, discutere, condividere problemi con l’aiuto di esperti
qualificati.
Al mattino, dopo la Santa Messa, animazione dei clown e giochi organizzati dalle varie associazioni
educative per grandi e piccini; a seguire, pranzo comunitario, con la partecipazione di oltre un centinaio di
persone, nei locali del centro polivalente “Casa ai Giardini”.
Nel pomeriggio, mentre i piccoli venivano ancora intrattenuti in attività ricreative, agli adulti, presso
l’Auditorium Mons.Elio Meliani, sono state presentate le iniziative a sostegno della famiglia, con la
presenza di genitori e di numerosi giovani educatori, impegnati nell’associazionismo.
Dopo il saluto di Don Renzo Nencioni, Arciprete di Ponsacco e l’introduzione di Daniela Poggianti, referente
del Progetto, il Dottor Gianni Fini, vicepresidente del Forum Toscano, ha curato il coordinamento degli
interventi previsti, centrati sull’ottica di dare un aiuto alle famiglie, ponendo particolare attenzione ai
disagi dei minori.
Così con la Dottoressa Anna Bertoni, dell’Università Cattolica di Milano sono state analizzate le
responsabilità educative degli adulti e la necessità di trovare nuove strade per garantire un equilibrio tra il
“dare affetto” e l’abituare al rispetto delle regole. Il Dottor Calogero Gugliotta, dell’Associazione Amici dei
Bambini, che si occupa di affido e adozione, ha messo in risalto l’importanza di coltivare in famiglia una
cultura dell’accoglienza. Di Ascolto in una relazione di aiuto, ha parlato la Dottoressa Alessandra
Benvenuti, responsabile del Consultorio Ucipem di Pisa, mettendo a punto gli elementi fondanti che
devono ispirare l’operato di chi lavora in un consultorio.
Il dottor Federico Mazzei, esperto di Dottrina Sociale della Chiesa ha intrattenuto i presenti sul “bene
comune”, di cui i giovani devono essere protagonisti e la dottoressa Alice Martini, responsabile del TIC di
Pisa, ha presentato una iniziativa, attualmente in corso, con il coinvolgimento dei volontari delle
Associazioni .
A conclusione di ogni relazione, il Dottor Fini ha illustrare le proposte che si intendono sviluppare a
Ponsacco, dalla prosecuzione degli incontri di formazione per genitori all’apertura di un punto di ascolto
per la Famiglia, con la presenza di esperti di consulenza psico-pedagogica e mediazione familiare.
Infine, il dottor Mauro Fabbri, esperto di selezione del personale, ha analizzato le problematiche dei
giovani relative al percorso scolastico e all’inserimento nel mondo del lavoro e proposto l’apertura di uno
sportello di consulenza per l’orientamento scolastico e professionale, che sarà in funzione già da ottobre,
ogni lunedì dalle 17 alle 19, presso il Circolo Acli di Ponsacco.
“Noi Famiglia” riprende quindi le attività con rinnovato impegno, ringraziando di cuore quanti hanno finora
sostenuto le attività e dando il benvenuto a chi desiderasse condividere le idee e le proposte.
Ponte a Elsa
Vandali imbrattano l’antico oratorio di San Lazzaro
di Luciano Gianfranceschi
Quando ha visto la scritta, una donna che abita poco lontano e passava in bicicletta, s’è fatta il segno
della croce. Sulla parete chiara dell’oratorio di San Lazzaro si legge, a caratteri cubitali, in nero indelebile
e in maiuscolo: “ODIO LA LEGA”, con la N che probabilmente sta per Nord seguita da una freccia indicante
la finestra della cappella. Racconta: “Chi semina odio, sta male con se stesso”. E deve stare molto male,
per arrivare a profanare un luogo sacro, restaurato pochi anni fa dal priore don Lido, sotto la tutela delle
Belle Arti, con una spesa di circa 280 mila euro (grazie ai contributi dei fedeli, integrati da quelli della Cei
Conferenza Episcopale Italiana e della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato). E frequentato dai
fedeli, in quanto testimone di una fede che dall’anno Mille e Cento arrivato ai giorni nostri.
Forse la presenza – domenica scorsa – tra il folkloristico e il
politico – della Lega Nord con le bandiere verdi, il giuramento
all’autonomia, e la celebrazione di un matrimonio celtico, ha
suscitato malumori. Ciò è avvenuto nel vicino borgo di San
Genesio, conosciuto anche come Vico Wallari, fin dall’alto
Medioevo, al crocevia della via Francigena con la consolare Quizia.
Uno sbaglio di santi, tra Lazzaro e Genesio? Infatti poco distante
c’è anche un’altra scritta di protesta “Non c’è sicurezza senza
diritti”, mentre sull’asfalto si legge inoltre “La Toscana è
antirazzista”.
Quel che ha indignato di più, è la profanazione di un luogo sacro,
con la parola odio. Che va ben oltre la protesta, diventa un’offesa.
La popolazione di Ponte a Elsa – una frazione divisa tra l’empolese
e il sanminiatese – è indignata e turbata.
Lungo la statale Tosco Romagnola, la scritta ha grande visibilità. Poiché la cappella è un bene storico del
Comune di San Miniato, certamente la scritta verrà cancellata. Ma al di là della spesa, alquanto
sostanziosa, lo sfregio resta. E anche l’errore, che non è soltanto quello di aver confuso San Lazzaro con
San Genesio, ma di una politica sbagliata perché si richiama all’odio degli uni contro gli altri. Mentre la
Chiesa è amore, per tutti.
Nasce un progetto di valorizzazione dell’opera di Ludovico Cardi
450° anniversario della nascita del Cigoli
di F.Pinochi
Lo scorso 21 settembre ricorreva il 450esimo anniversario della nascita di Ludovico Cardi detto “Il Cigoli”.
Ludovico Cardi nacque a San Miniato a Villa Castelvecchio di “ Cigoli” nel 1559 e morì a Roma nel 1613.
Pittore e architetto italiano fu attivo a cavallo tra il periodo del manierismo e il barocco.
Si formò a Firenze sotto la guida di Alessandro Allori, poi venne influenzato dalla contro-maniera di Santi
di Tito e Federico Barocci, dipingendo in uno stile ispirato a Correggio e Tiziano.
Un’opera emblematica è l’Ecce Homo, oggi alla Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze. Come architetto
invece fu allievo e aiutante di Bernardo Buontalenti.
L’assessorato alla cultura, per valorizzare questo anniversario, ha elaborato un progetto che vede in
programma una serie di eventi.
Queste iniziative saranno organizzate prevalentemente nell’ambito della XXXIX Mostra Mercato del Tartufo
Bianco. A partire da ottobre sono infatti previste mostre, convegni, incontri tematici e visite guidate.
“L’occasione, ha detto l’Assessore alla Cultura Chiara Rossi, per conoscere il patrimonio culturale di San
Miniato e per valorizzare un’artista di fama mondiale le cui opere sono esposte anche in Austria e Francia.
La promozione del territorio non passa solo attraverso le ricchezze enogastronomiche ma anche e
soprattutto attraverso una valorizzazione attenta dei beni artistici. Quale occasione migliore della Mostra
Mercato che accoglie migliaia di visitatori per far conoscere ai nostri cittadini e ai turisti non solo i “sapori”
ma anche i “saperi” della città”.
San Miniato custodisce sul proprio territorio alcune importanti opere come “ Noli me tangere” visibile al
Museo Conservatorio di Santa Chiara che rappresenta, con una dolcezza di ascendenza veneta che
caratterizza il pittore fin dalla sua fase giovanile, uno degli episodi più struggenti della vita di Maddalena
ovvero l’incontro con il Cristo risorto.
Inoltre sono visibili anche la “ Madonna in trono con i Santi Michele e Pietro Apostolo”, la “ Tavoletta
votiva” e “ Lo scorticato”, calco della celebre statua per lo studio dei muscoli presso il Museo Diocesano di
Arte Sacra.
Gruppo Giovanile di Capannoli
Ricordi di un’estate: il campo scuola a S. Godenzo (FI)
Dopo due anni di riposo abbiamo ripreso una delle più belle attività del nostro gruppo: il campo scuola a
S. Godenzo (alle pendici del monte Falterona). Una settimana all’insegna del divertimento, dell’amicizia,
della preghiera e dello stare insieme. Un po’ di cambiamenti ci sono stati, a partire dagli educatori ed
animatori, ma tutto è andato per il meglio.
Lunedì 27 luglio un pullman gran turismo partito da Capannoli ha raggiunto la meta con venti ragazzi a
bordo e la nostra guida don Roberto. Le giornate iniziavano con la preghiera delle Lodi, quindi una breve
drammatizzazione eseguita dagli animatori per far riflettere i ragazzi su temi quali l’amicizia, l’importanza
della vita, ecc… e svariati giochi fino al pomeriggio. La sera, prima della cena, la recita dei Vespri.
Mercoledì 29 luglio: una giornata diversa. Di primo mattino ci siamo incamminati tra sentieri e percorsi nel
bosco, a tratti molto difficili, per arrivare alla meta più attesa: il monte Falterona dal quale scaturisce il
fiume Arno. Una faticosa ma bella giornata tutta da ricordare!
Ogni giorno, inoltre, a cena un TgG (Telegruppo Giovanile) speciale riportava e commentava i fatti
accaduti più divertenti, con inviati che intervistavano direttamente i protagonisti.
Purtroppo non sono mancati in questa settimana anche tristi episodi, ma il Signore che quotidianamente
con Lodi e Vespri abbiamo pregato non ci ha fatto perdere d’animo, anzi cii ha dato la forza per continuare
a testa alta il nostro cammino.
Il sabato, aiutati dal Parroco de Il Castagno d’Andrea, ci siamo potuti confessare e poi abbiamo celebrato
l’Eucaristia di fine campo.
Un doveroso ringraziamento va alle cuoche e a Marcello per la disponibilità e per le ottime pietanze che ci
hanno preparato e a tutti coloro che ci hanno accompagnato in questa settimana. E se questa esperienza
ha dato buoni risultati per il gruppo giovanile è sempre un passo avanti! Carolina.
Appuntamenti e segnalazioni ...
Scuola di Teologia: riprendono le lezioni
Sabato 26 settembre riprenderanno le lezioni della Scuola di Formazione
Teologica di San Miniato. Sarò possibile iscriversi il giorno stesso a partire
dalle ore 15 nella segreteria della scuola, presso il Seminario Vescovile,
piazza della Repubblica, 10. I corsi si terranno, come di consueto, ogni
sabato dalle 15,30 alle 18,30. La quota di iscrizione è di 60 euro. La Scuola
di Teologia è nella nostra Diocesi un’iniziativa unica nel suo genere che
intende offrire a tutti gli interessati una conoscenza organica e ragionata
delle principali questioni teologiche. Per gli alunni del primo anno sono
previsti i corsi di Introduzione alla Sacra Scrittura (Martini), Filosofia della
religione (Casalini), Teologia fondamentale (Ricciarelli), Teologia morale
(Karuta), Pentateuco (Srokowska) e un Seminario introduttivo sul Catechismo della Chiesa Cattolica
(Spagli). Gli alunni del secondo e terzo anno affronteranno le seguenti materie: Libri Profetici (Fabiani),
Corpus paolino (Arzilli), Cristologia (Nuti), Teologia trinitaria (Marrucci/Gozzini), Dottrina sociale della
Chiesa (Ciattini) e Storia della Chiesa (Morelli).
La Scala - Domenica 4 Ottobre
La festa della Madonna del Rosario
e i 130 anni dell’organo Tronci
La Comunità Cristiana di San Pietro alle Fonti – La Scala – celebra
con solennità la Festa della Beata Vergine Maria del Rosario. Il
programma liturgico prevede un triduo di preparazione che inizierà
giovedì 1 ottobre.
Nei giorni del triduo sarà possibile accedere al Sacramento della
Confessione nella Cappella del Salvatore dalle ore 17 alle ore 18.
La sera del 1 ottobre, alle 21.15 Processione con la statua della
Madonna dalla Chiesa Parrocchiale alla Cappella del Salvatore dove
p. Vincenzo Coli presiederà la S. Messa. Venerdì 2 ottobre, alle ore
18, S. Rosario meditato nella Cappella del Salvatore e alle 21.30
S. Messa presieduta dal p. Coli.
Sabato 3 ottobre alle 21 saranno celebrati i Vespri, sempre nella
Cappella del Salvatore da cui partirà la processione per le vie della
Parrocchia, con l’accompagnamento della locale Filarmonica A. Del
Bravo. A seguire, concerto d’organo in S. Pietro alle Fonti, nel 130°
anniversario della costruzione dello strumento. Organisti: Carlo
Fermalvento, Riccardo Gnudi, Marta Corti.
Domenica 4 ottobre la festa culminerà con la S. Messa solenne nella Chiesa parrocchiale, animata dalla
Corale “San Genesio”, cui seguirà la supplica alla Madonna del Rosario. I festeggiamenti si concluderanno
con la celebrazione dei Secondi Vespri, alle ore 19, in S. Pietro alle Fonti.
Continua l’emergenza umanitaria in Burkina
In seguito alle alluvioni che hanno colpito il distretto di Tougouri (Burkina
Faso) all’inizio del mese gran parte dei raccolti che dovevano servire al
sostentamento della popolazione sono andati distrutti. Per far fronte alla
grave carenza di cibo che si prospetta saranno acquistate derrate alimentari
per fare una distribuzione, specialmente nelle zone più interne e meno
raggiungibili. Per sostenere gli aiuti si può far riferimento all'Ufficio
Missionario
Diocesano
(don
Angelo
Falchi),
Conto
Corrente
Postale: 11036563.