25 ottobre ‘08 “Marginalia” sotto le luci A fianco: un’immagine di un Don Giovanni per marionette. A sinistra: un concerto del cantautore Fabrizio De André Al via l’XI edizione della rassegna per esordienti: una kermesse tra musica, danza e classici rivisitati R ipartire dai cinque sensi per dare spazio ai giovani. L’XI edizione di Marginalia, rassegna teatrale dedicata alle nuove compagnie italiane e straniere, si apre proprio con questo obiettivo. I direttori artistici Ulla Alasjärvi e Beppe Bergamasco hanno voluto infatti avanzare una sorta di riflessione collettiva sulle mille forme del comunicare. Anche quest’anno Marginalia si conferma kermesse dal calendario molto vario, che comprende teatro sociale, musica, danza, classici del teatro rivisitati in chiave contemporanea, tutti rappresentati alla Sala Espace di via Matova 38. La rassegna, che si è aperta il 2, 3 e 4 ottobre con Imago. Assurdo per assurdo, grande successo della passata stagione, si svolgerà con spettacoli divisi in quattro filoni. Il nucleo di “Oltre la scena” sono due spettacoli (Riso Sparso e Sogni) riproposti a più riprese da ottobre a marzo, che attraverso fenomeni olfattivi, sonori e tattili, affrontano il difficile rapporto con la cecità. Nel corso delle performance verranno coinvolti GALLERY TEATRO le, ma anche due forme di interazione tra arte e circo riunite in un doppio spettacolo (La leggenda del dente di tigre e Ubu roi et la mort, 14 e 22 novembre). Nel nuovo anno prenderà il via il filone dedicato alla musica, “I remember… with the music in my heart”, con omaggi ai Beatles quarant’anni dopo il primo concerto (il 31 gennaio Paul McCartney, The Beatles con la Band of the roof ) e a Fabrizio De Andrè, con Faber per Sempre (18 febbraio). Più sperimentale invece il recital 900.com (4 marzo), ispirato a canzoni d’autore, dove i cantanti attori dialogano con gli strumenti, attori in scena. Ad aprile invece, per “In prima per Torino”, toccherà a Pidocchio (3 e 4 aprile), un ribaltamento del romanzo di Collodi, Tutti quelli che cadono (8 e 9 aprile), tratto dal testo di Samuel Beckett, e Ape Regina (22 aprile), tragicommedia con al centro due figure di donna. Ilaria Leccardi anche gli spettatori, resi non vedenti da una mascherina per gli occhi. Per il filone “Il clown entra a teatro”, Homo Stupidens (6, 7 e 8 novembre) sarà una serata dedicata al mondo circense, mentre torna dopo lo scorso anno Improledi sciò (15 e 21 novembre), spettacolo di improvvisazione teatra- L’ultimo Neruda alla Casa del teatro Ragazzi e Giovani Sono passati 35 anni ma in Cile il ricordo di quei giorni è vivo ancora nella mente di molti. La dittatura, il crollo di un paese democratico, il dolore di chi aveva creduto in un futuro di libertà, i versi del poeta aggrediti dai colpi dell’artiglieria pesante. L’11 settembre 1973 il generale Augusto Pinochet, con un colpo di Stato militare, uccideva il presidente Salvador Allende e diventava dittatore del Cile. Quattordici giorni dopo il bombardamento del palazzo presidenziale, a Santiago, moriva Pablo Neruda, poeta e voce narrante di un continente che in quel decennio conobbe gli orrori dei regimi militari. Era il 25 settembre. Il suo funerale divenne l’occasione per rompere il coprifuoco e la paura della dittatura. Le strade occupate dai militari furono invase da migliaia di persone che accompagnarono la bara del poeta nell’ultimo cammino verso il cimitero. Fu una manifestazione di forza, di un popolo che ancora voleva rimanere unito, almeno nelle coscienze. Lo spettacolo Il funerale di Neruda, garofani rossi per Pablo, scritto da Renzo Sicco e Luis Sepulveda, racconta proprio quei giorni, per rendere omaggio a un poeta che, con la forza della parola ha salvato la dignità di un popolo e la propria dall’affronto delle barbarie. Un debutto nazionale, dal 18 al 22 novembre, alle ore 21 presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani (corso Galileo Ferraris 266). L’attenzione per il Sud America non è però una novità per Le donne e l’origine della vita Un cantiere in cui artiste, critiche d’arte e operatrici culturali possano comunicare, creare una relazione dialogante in cui l’arte si assuma una responsabilità collettiva di visione critica e infine una lente d’ingrandimento al femminile in grado di far emergere pensieri e processi sommersi: è questo l’obiettivo di “Approdi”, la stagione autunnale di “Villa5”, la residenza multidisciplinare per l’arte delle donne è tutto questo, e altro ancora. Organizzato in ricche sezioni che danno spazio alle produzioni di attiviste così come ad anteprime di riflessione o a laboratori di divertente costruzione collettiva, il nuovo calendario di quest’associazione culturale è un emozionante viaggio in quegli intrecci che solo la mente delle donne sa sublimare. Tra gli appuntamenti più interessanti di questa edizione ci sono sicuramente dedicati agli “astri”: da una parte con l’astrologa Monica Smith, che il 13 novembre interpreterà l’arte moderna attraverso il tema natale e dall’altra con l’astrofisica Alba Zanini che il 20 novembre in “big bang” si interrogherà sull’origine della vita insieme a Daniela Falconi, esperta di testi sacri e Lucilla Piagnoni, attrice che quelle scritture vorrebbe conoscere. Villa5 è nel Parco della Certosa di Collegno. Per maggiori informazioni consultare il sito http://artedonne. villa5.it. Francesca Nacini AssembleaTeatro. Nel 2000 durante una tournée proprio in quel continente ha realizzato Più di mille giovedì, il racconto della lotta delle Madres de Plaza de Mayo, presso il Museo della Memoria di Villa Grimaldi a Santiago del Cile. Da quell’esperienza, l’idea di far nascere all’interno del Museo uno spazio teatrale, chiamato poi Teatro por la vida, inaugurato nel 2006 dalla presidentessa cilena Michelle Bachelet. Il funerale di Pablo Neruda nasce proprio dalla volontà di dar vita a un nuovo spettacolo da presentare in quello spazio e di continuare un lavoro sulla memoria e sulla forza della parola, che anche in contesti difficili come quello della dittatura possono aiutare a salvare la libertà. i.l.