Il Ministro Poletti chiude la XIV edizione de Le Giornate di Bertinoro

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Comunicato Stampa
Il Ministro Poletti chiude la XIV edizione de
Le Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile
Bertinoro (FC), 11 ottobre 2014 – Si è conclusa la XIV edizione delle Giornate di Bertinoro per l'economia civile,
tradizionale appuntamento promosso da AICCON, che mette a confronto i maggiori esponenti del mondo accademico
e dei rappresentanti più autorevoli dell’economia civile in Italia, quest’anno dedicato al tema della co-produzione
generativa di innovazione sociale.
La sessione conclusiva dal titolo ha visto la partecipazione di Rosario Altieri, Presidente Nazionale AGCI; Leonardo
Becchetti, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”; Annibale D’Elia, Dirigente Ufficio Politiche giovanili e
legalità, Regione Puglia; Claudia Fiaschi, Vice Presidente Nazionale Confcooperative; Claudio Gagliardi, Segretario
Generale Unioncamere; Linda Laura Sabbadini, Direttore Dipartimento Statistiche sociali e ambientali, Istat e del
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti.
Claudio Gagliardi, Segretario generale di Unioncamere, ha presentato gli ultimi dati sulle imprese sociali in Italia
che negli ultimi dieci anni sono raddoppiate. Fra il 2003 ed il 2012 le imprese sono passate da 8.500 a circa
17.600 unità mentre gli addetti del settore hanno superato le 400.000 unità. E anche se per il 2014 il saldo
occupazionale è previsto in calo (-0.8%) resta migliore rispetto alle aspettative del complesso dell'imprenditoria
italiana (-1.5%).
"Le imprese sociali si confermano un soggetto di assoluto rilievo nel tessuto produttivo del nostro Paese. Perchè
costituiscono - ha aggiunto Gagliardi - un modello di impresa che crea maggiore occupazione e produce innovazione
sociale. Un modello che dimostra di saper combinare la crescita economica con il benessere sociale, attraverso una
sempre stretta integrazione tra imprese "non profit" e imprese "profit". Ma questa 'ibridazione' ha bisogno anche di
luoghi istituzionali che contribuiscano a favorirla e rafforzarla nelle realtà territoriali. In questo senso, la Camera di
Commercio rappresenta il naturale punto di riferimento delle imprese sociali secondo una logica di sussidiarietà."
Il dibattito è proseguito con l’intervento di Annibale D’Elia (Dirigente Ufficio Politiche giovanili e legalità, Regione
Puglia) che si è domandato come sia possibile attivare politiche sociali che mettano a valore le esperienze e le
motivazioni che partono dal basso. “Alle politiche pubbliche solitamente non interessa condividere le proprie risorse
con i (giovani) cittadini, che sono in generale considerati solo come target cui fare riferimento per l’erogazione dei
servizi o la produzione di beni da parte delle imprese. Il dovere del pubblico è quello di generare, invece, il “nuovo”.”
Le conclusioni della giornata sono state affidate al Ministro Poletti: “Dobbiamo arrivare ad una nuova dimensione
della relazione tra cittadino, comunità e istituzioni, non siamo ancora riusciti a far permeare queste logiche perché
abbiamo ancora una serie di meccanismi che sono baricentrati sulla dimensione pubblica delle istituzioni. Quando si
scrive una norma la tendenza è quella di costruire mille barriere normative e ,in un secondo momento, dare incentivi
a chi rispetta tutte queste norme.” Secondo il Ministro questo non è possibile: “non bisogna dare gli incentivi, ma
togliere gli ostacoli. Purtroppo nel nostro paese c’è una plateale diffidenza secondo cui ciò che è pubblico è
buono e ciò che non è pubblico non è buono”.
Poletti si è soffermato anche sulla recente riforma del lavoro: “Negli ultimi anni in Italia, su 100 contratti di lavoro 83
sono a tempo parziale e precario, solo 17 a tempo indeterminato. Noi vogliamo un contratto a tempo
indeterminato a tutele crescenti che sia conveniente dal punto di vista normativo ed economico e diventi lo
strumento che assorbe la maggior parte dei nuovi contratti. Tutto questo darà un elemento di stabilità alla
società, produrrà una condizione di possibilità di investimento e consentirà l’apertura di una fase nuova nel nostro
Paese.”
Infine, il Ministro ha concluso il suo intervento con una riflessione sul sistema di welfare: “Abbiamo un grande
potenziale, è necessario trovare i canali e le forme affinché tutto questo diventi co-produzione. Questa non è un’altra
economia, questa è l’economia. Il mio obiettivo sarà far lievitare tutte le esperienze positive che ci sono in Italia, per
trovare una dimensione istituzionale che permetta alla nostra società di co-produrre”.
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