DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA MECCANICA E STRUTTURALE FACOLTA’ DI INGEGNERIA, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO Corso di Aggiornamento su Problematiche Strutturali Verona, Aprile - Maggio 2005 INTRODUZIONE ALLA DINAMICA DELLE STRUTTURE Massimiliano Gei SOMMARIO • Oscillatore semplice: vibrazioni libere e forzate • Oscillatore semplice soggetto ad azione sismica • Spettro di risposta elastico • Calcolo dello stato di sollecitazioni di strutture a 1 e a 2 gradi di libertà • Confronto tra analisi statica e dinamica • Simmetria strutturale, baricentro elastico, effetti torcenti 2 OSCILLATORE SEMPLICE: VIBRAZIONI LIBERE • Esempi di oscillatore semplice k u(t) m u(t) m u(t) k h k=3 EI/h 3 m h k/2 k/2 m k=2 · 12 EI/h3 (2 pilastri) • Equazione del moto Forza elastica .. Forza d’inerzia m u(t)+k u(t)=0 (vibrazioni libere) 3 OSCILLATORE SEMPLICE: VIBRAZIONI LIBERE u(t) m .. m u(t)+k u(t)=0 (vibrazioni libere) (1) h .. k= 12 ⋅ 2 EI/h3 (2 pilastri) ω= k/m pulsazione (freq. circolare) T=2 π/ω =2 π m/k periodo proprio u(t)+ω2 u(t)=0 Nelle strutture civili il periodo proprio T è dell’ordine di 0.5÷2 secondi 4 OSCILLATORE SEMPLICE: VIBRAZIONI LIBERE u(t) • Equazione del moto: .. m h m u(t)+k u(t)=0 k=3 EI/h3 .. u(t)+ω2 u(t)=0 , (vibrazioni libere) (1) ω= k/m • Legge oraria del moto (soluzione dell’equazione 1): spostamento: u(t)=U sin(ωt+φ) velocità: . u(t)=U ω cos(ωt+φ) .. 2 accelerazione u(t)=−U ω sin(ωt+φ) max spostamento: umax=U max velocità: . umax=U ω .. max accelerazione: umax=U ω2 5 OSCILLATORE SEMPLICE: RIGIDEZZA E PERIODO T Periodo proprio della struttura: F m h k/2 k/2 T =2 π m k Struttura molto rigida, k → alto, T → basso (pochi decimi di secondo) F m h k/2 k/2 Struttura poco rigida, k → basso, T → alto (nell’ordine del secondo) 6 OSCILLATORE SEMPLICE: VIBRAZIONI FORZATE Si applica all’oscillatore una forza di pulsazione costante ω0 e di intensità massima F0 F(t)=F0 sin ω0 t m h k/2 k/2 • Equazione del moto (con smorzamento) .. . u(t)+2 ξ ω u(t)+ ω2 u(t)=F(t)/m ξ: coefficiente di smorzamento (2÷5 %) D: fattore di amplificazione dinamica: rapporto tra lo spostamento causato dall’azione dinamica e quello provocato dalla forza agente staticamente. 7 OSCILLATORE SEMPLICE: VIBRAZIONI FORZATE Amplificazione (bassi ξ) Risonanza Riduzione • La risonanza si ha per ω0= ω • Per ω0 » ω, D → 0, la struttura non risente della forzante 8 STRUTTURE A PIU’ G.D.L.: MODI DI VIBRARE In una struttura a più Gradi Di Libertà (G.D.L.) l’analisi dinamica mostra l’esistenza di configurazioni privilegiate di vibrazioni, chiamati MODI DI VIBRARE della struttura. I modi di vibrare sono in numero pari ai G.D.L. della struttura. Esempio: struttura a 2 G.D.L. 1° modo, U(1) 2° modo, U(2) 9 MODI DI VIBRARE DI STRUTTURE A PIU’ G.D.L. • Sono in n° pari ai gradi di libertà della struttura • Ogni modo di vibrare è associato ad una pulsazione (o periodo) ω1 → {U(1)}, Pulsazione naturale o fondamentale ω2 → {U(2)}, ω3 → {U(3)}, ω1 ≤ ω2 ≤ ω3 ≤ ecc. T1 ≥ T2 ≥ T3 ≥ ecc. ecc. T= 2π ω Periodo proprio o fondamentale 3 piani, 3 modi di vibrare T1 1° modo ≥ T2 2° modo ≥ T3 3° modo 10 MODI DI VIBRARE: PROPRIETA’ (II) • Una vibrazione generica di una struttura è una combinazione dei modi di vibrare della struttura (dipende dalle condizioni iniziali). • Se le condizioni iniziali corrispondono ad un modo di vibrare allora la struttura vibrerà liberamente secondo il modo stesso. 1° modo 2° modo 11 OSCILLATORE SEMPLICE: VIBRAZ. FORZATE SMORZ. u(t) F(t) F(t) Impulso elementare m h t u(t) .. . u(t)+2 ξ ω u(t)+ ω2 u(t)=F(t)/m u(t) ≅ 1 ω t F(τ) ∫0 m t (vibrazioni smorzate forzate) exp[−ξ ω (t−τ)] sin [ω (t−τ)] dτ ≅ 1 V(t,ξ) ω vale per bassi valori di ξ (1-5%) V(t): è una velocità = PSEUDO VELOCITA’ (PSV) 12 OSC. SEMPLICE: SPOSTAMENTO IMPRESSO ALLA BASE u(t) .. .. . m (u+y)+c u+ k u = 0 m .. h . 2 .. u(t)+2 ξ ω u(t)+ ω u(t)=−y(t) y(t) y(t) u(t) ≅ 1 V(t) ω legge del moto t &&(τ) exp[−ξω(t−τ)] sin [ω(t−τ)] dτ V(t) = − ∫0 y .. y(t): ACCELEROGRAMMA .. y(t) Accelerogramma tipico di un sisma t 13 ACCELEROGRAMMA .. y(t) g Componente Nord-Sud dell’accelerazione al suolo per il terremoto di El Centro del 1940 14 ACCELERAZIONE EFFICACE u(t) Quale forza d’inerzia (m aeff), agendo staticamente, provoca in ogni istante lo spostamento u(t)? m h y(t) y(t) m aeff(t) = k u(t) u (2) Finerzia = Felastica m maeff h Le sollecitazioni della struttura sono legate al valore della forza elastica Felastica. Attraverso la relazione (2) si trasforma il problema dinamico in un problema statico. Se conosco aeff max posso calcolare le massime sollecitazioni della struttura indotte dal sisma. aeff(t)= k u(t)=ω2 u(t)= ω V(t) m 15 SPETTRI DI RISPOSTA ELASTICI Ai fini progettuali è necessario disporre di aeff max: accelerazione efficace massima, umax: massimo spostamento, Vmax: pseudo-velocità massima Vmax è la quantità fondamentale. .. Accelerogr. y(t) applicato ad un oscillatore di pulsazione ω e smorz. ξ .. y(t) Spettro di risposta elastico in termini di velocità (Velocità spettrale) Vmax=Sve(ω,ξ) V(t;ω,ξ) Sve(T,ξ) Sve ξ crescente t T=2π/ω 16 SPETTRI DI RISPOSTA ELASTICI Ottenuto Sve(ω,ξ): umax= Sde(ω,ξ)= 1 Sve(ω,ξ) ω aeff-max= Sae(ω,ξ)=ω Sve(ω,ξ) Spostamento spettrale Accelerazione spettrale Lo spettro dà il massimo valore della grandezza per un determinato oscillatore e per un determinato accelerogramma. Per uno stesso sito si calcolano gli spettri per diversi sismi Sde ξ crescente Sve T=2π/ω ξ crescente T=2π/ω Sae SPETTRI MEDI ξ crescente T=2π/ω 17 CALCOLO AZIONI SISMICHE TRAMITE SPETTRO ELAST. (1 grado di libertà) Sae ma m h m a h T Struttura (1 gdl): noti ω (o T) e ξ DIMENSIONAMENTO DI MASSIMA T=2π/ω Calcolo dell’accel. a mediante lo spettro medio Calcolo delle sollecit. indotte dal sisma PROGETTO DI DETTAGLIO 18 SPETTRO DI RISPOSTA ELASTICO (NORMATIVA) Accelerazione max del terreno Periodo proprio Tipologie del terreno di fondazione Dipende dal terreno di fondazione D A zona ag 1 0.35 g 2 0.25 g 3 0.15 g 4 0.05 g g = 9.81 m/s2 Dipende dallo smorzamento 19 OSSERVAZIONI SULLO SPETTRO ELASTICO • i valori dello spettro sono più elevati quanto è minore lo smorzamento • se la struttura è molto rigida (T → 0), il suo moto coincide con il moto del terreno, e la massima accelerazione subita dalla massa m coincide con la max accelerazione del terreno, per cui .. Sae(0,ξ) ≈ ymax • se la struttura è molto deformabile (T > 2 s) la max accelerazione subita dalla massa m è inferiore al valore della massima accelerazione del terreno, per cui .. Sae(T,ξ) < ymax • se la struttura ha valori del periodo fondamentale T intermedi (0.1 s < T < 1 s ) la max accelerazione subita dalla massa m supera notevolmente la max accelerazione del terreno .. Sae(T,ξ) > ymax 20 ESEMPIO: TELAIO SEMPLICE E (c.a.)=2000 kN/cm2 q=40 kN/m Pilastri 30x30 in c.a. 3m Ipil =304/12=67500 cm4 5m Rigidezza: k = 2 · 12 EIpil/h3 = 24 · 2000 · 67500 / 3003 = 120 kN/cm = 12000000 N/m Massa: m= W / g = 200 / 9.81 ≅ 20 kN s2/m = 20000 kg = 20 t Periodo: T = 2 π / ω = 2 π m =2π k 20000 =0.26 s 12000000 Sae(T=0.26 s)=ag S η 2.5 = 0.35 g · 1 · 1 · 2.5 = 0.875 g Spettro elastico (da normativa) Fmax = W Sae/g = 200 · 0.875 = 175 kN 21 ESEMPIO: TELAIO SEMPLICE, SOLLECITAZIONI q=40 kN/m Fmax=175 kN + = 131 64 195 60 M kNm Carichi Verticali 32 M kNm 131 Sisma con periodo di ritorno di circa 500 anni 163 M kNm 100 Totale 22 Esempi di calcolo delle azioni sismiche sulla base dello spettro elastico proposto nell’Ordinanza 3274/03 q=30 kN/m 3m q=30 kN/m 3m 5m 23 ESEMPIO: ANALISI STATICA (I) q=30 kN/m 3m Periodo fondamentale: T = 0.36 s Peso sismico di ogni piano: W1=W2=150 kN q=30 kN/m 3m 5m Pilastri 30x30 in c.a. Peso sismico tot: W= W1+ W2 = 300 kN Sae(T=0.36 s)=ag S η 2.5 = 0.875 g Quote dei due piani: z1 = 3 m; z2 = 6 m 0.35 g (zona 1) Azione tagliante totale alla base del fabbricato Fbase = Sae λ W/g = 0.875·1·300 = 263 kN massa λ: coefficiente che dipende dall’altezza della struttura 24 ESEMPIO: ANALISI STATICA (II) Quote dei due piani: Forze di piano: z1 = 3 m; z2 = 6 m Fi = Fbase zi F2=175 kN Wi ∑ j z jWj Σj zj Wj = 3·150+6·150 = 1350 kN m F1=88 kN F1 = 263·3· 150 = 88 kN 1350 F2 = 263·6· 150 = 175 kN 1350 25 ESEMPIO: ANALISI STATICA (III) Sollecitazioni indotte dall’azione sismica 175 kN 131 175 kN 88 kN 197 88 kN Tp Mp Np Tp Mp (sui pilastri) Np Momento al piede (Mp) Taglio al piede (Tp) Sforzo normale al piede (Np) M kNm = 197 kNm = 132 kN = 184 kN 26 ESEMPIO: ANALISI DINAMICA (I) q=30 kN/m u(1)2=1 q=30 kN/m u(1)1=0.618 u(2)2=−0.618 3m 3m 5m Pilastri 30x30 in c.a. I modo T1=0.36 s II modo T2=0.14 s Coefficienti di partecipazione g1, g2 : g1 = u(2)1=1 150 ⋅1 + 150 ⋅ 0.618 =1.171, 2 2 150 ⋅1 + 150 ⋅ 0.618 g2 = (gr= 150 ⋅ 1 + 150 ⋅ (−0.618) 2 2 150 ⋅ 1 + 150 ⋅ (−0.618) ∑ j Wju(r) j (r) u ∑ j Wju(r) j j ) =0.276 27 ESEMPIO: ANALISI DINAMICA (II) Ogni modo di vibrare (j) conduce un insieme di forze di piano (indice i) Fji Fji = 1 Sae(Tj) Wi γ(j)i g γ(j)i = u(j)i gi: coeff. di distribuzione Nell’esempio: γ(1)1 = u(1)1 g1=0.618 ⋅ 1.171 =0.724, γ(1)2 = u(1)2 g1=1 ⋅ 1.171=1.171 γ(2)1 = u(2)1 g2=1 ⋅ 0.276 =0.276, γ(2)2 = u(2)2 g2=−0.618 ⋅ 0.276=−0.171 28 ESEMPIO: ANALISI DINAMICA (III) Spettri elastici S η Sae Sae(T1)= Sae(0.36 s)= 0.35 g ·1 ·1 ·2.5 =0.875 g Sae(T2)= Sae(0.14 s)= 0.35 g ·1 · (1 + 0.14 ⋅1.5/0.15) =0.84 g Forze di piano F11 = Sae(T1) W1 γ11/g=0.875 ⋅ 150 ⋅ 0.724 = 95 kN T2 T1 F12 = Sae(T1) W2 γ12/g=0.875 ⋅ 150 ⋅ 1.171 = 154 kN F21 = Sae(T2) W1 γ21/g=0.84 ⋅ 150 ⋅ 0.276 = 34 kN F22 = Sae(T2) W2 γ22/g=0.84 ⋅ 150 ⋅ (−0.171) = −22 kN 29 ESEMPIO: ANALISI DINAMICA (IV) 154 kN 22 kN 34 kN 95 kN 1° modo 156 kN 2° modo 101 kN Azioni totali quadratura Le azioni totali si determinano per quadratura: Ftot = (F1° modo )2 + (F2° modo )2 30 ESEMPIO: CONFRONTO ANALISI STATICA E DINAMICA 175 kN 156 kN 88 kN 132 184 Analisi statica 197 101 kN 128 193 171 Analisi dinamica In questo caso l’Analisi statica si dimostra più cautelativa di quella dinamica 31 ANALISI DINAMICA: TELAIO PIANO 32 ANALISI DIN.: TELAIO PIANO, PRIMI MODI DI VIBRARE 33 ANALISI DINAMICA: TELAIO PIANO, FORZE DI PIANO 34 SIMMETRIA STRUTTURALE Struttura doppiamente simmetrica Struttura simmetrica Rotazione! solaio di piano Spostamenti indotti dal SISMA Spostamenti indotti dal SISMA Direzione del SISMA Direzione del SISMA pilastri 35 BARICENTRO DELLE RIGIDEZZE DI PIANO eccentricità ex y G C ey C θ x G: baricentro della massa del solaio di piano Sotto un’azione torcente il solaio ruota attorno a C C: baricentro delle rigidezze C corrisponde al baricentro dei momenti statici dei mom. d’inerzia dei pilastri xc = ∑i xi Ixi , y = ∑i yi Iyi c ∑i Ixi ∑i Iyi 36 ROTAZIONI TORSIONALI INDOTTA DAL SISMA Rotazione indotta da M Traslazione pura Traslazione indotta da Fin M=Fin⋅e G≡C Forza d’inerzia && Fin=m y Forza d’inerzia && Fin=m y G C e ≡ G C e 37 ANALISI DINAMICA: TELAIO SPAZIALE 38 ANALISI DIN.: TELAIO SPAZ., PRIMI MODI DI VIBRARE 39 ANALISI DINAMICA: TELAIO SPAZIALE 40 ANALISI DIN.: TELAIO SPAZ., PRIMI MODI DI VIBRARE 41 ANALISI DINAMICA: TELAIO PIANO, MODI DI VIBRARE (ultimo piano con massa notevolmente inferiore a quelli sottostanti) 42 ANALISI DINAMICA: TELAIO PIANO ISOLATO AL PIEDE 43