Musica
inVilla
2010
34ª edizione
Villa Cagnola
Gazzada Schianno
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Villa Cagnola
Gazzada Schianno
Con il patrocinio di:
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Ingresso e 15 · Ridotti e 10
Segreteria organizzativa tel. 0332 875120 · 0332 461304
Gli organizzatori assicurano l’esecuzione dei concerti
anche in caso di maltempo
Sabato 12 giugno · ore 21.00
Concerto d’estate
Orchestra Opera V
Gian Paolo Sanzogno, direttore
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Sabato 19 giugno · ore 21.00
Il canto di Partenope
Viaggio musicale nella storia della Canzone Napoletana
Almalatina
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Sabato 26 giugno · ore 21.00
Piano Solo
recital pianistico di Stefano Bollani
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Venerdì 2 luglio · ore 21.00
Tuoni e fulmini
Quintetto Bislacco
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Venerdì 9 luglio · ore 21.00
Concerto fuori programma
Chiedo scusa al signor Gaber
Enzo Iacchetti, Witz Orchestra, Marcello Franzoso
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Sabato 17 luglio · ore 21.00
Dedicato a Chopin…
Raimondo Campisi, pianoforte · Soliste Verdiane
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Sabato 24 luglio · ore 21.00
Cantos de Pueblo Andinos
Inti Illimani
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Sabato 31 luglio · ore 21.00
Una “Gran Partita” sul satellite
I Solisti della Giovine Orchestra Genovese
Pietro Borgonovo, direttore
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Sabato 7 agosto · ore 21.00
Alla riscoperta di suoni perduti
Passeggiando tra Salotti e Teatri
Gabriele Cassone, tromba · Marco Cadario, fortepiano
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Venerdì 13 agosto · ore 21.00
Flamenco vivo
La magia del Flamenco
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Orchestra Opera V
L’Orchestra Opera V è formata
da 35 elementi selezionati tra le
prime parti delle più prestigiose orchestre milanesi e di altri
importanti enti lirico-sinfonici
nazionali. La formazione e il numero degli elementi è variabile a
seconda del repertorio svolto, sia
sinfonico, sia lirico. All’interno vi sono diverse formazioni da camera
già costituite o istituitesi con la nascita dell’orchestra stessa.
Il repertorio è studiato per affrontare le musiche del 900 italiano e
tende a valorizzare e proporre opere di prima esecuzione o poco eseguite di compositori come Casella, Martucci, Respighi, CastelnuovoTedesco, senza trascurare classicismo e romanticismo, inseriti di volta
in volta nei programmi da concerto.
Nostro intento è quello di poter offrire al pubblico opere sinfoniche
e/o liriche di alto valore musicale che insieme a brevi interventi, tra un
brano e l’altro, del maestro Gianpaolo Sanzogno, forniranno al pubblico un percorso storicomusicale.
Gian Paolo Sanzogno
Nato a Venezia, si diploma in composizione con Bruno Bettinelli e
in direzione d’orchestra con Franco Ferrara e al medesimo tempo si
laurea in Lettere e Filosofia. La sua attività di direttore d’orchestra si
svolge nelle principali citta italiane: a Roma (Orchestra Filarmonica
Romana), Milano (RAI e Conservatorio), Venezia (Teatro La Fenice),
Firenze (Maggio Musicale Fiorentino) e all’estero: a Parigi è l’unico
direttore italiano a celebrare il centenario dei Concerti Lamoreux, a
Lisbona (Werther con Kraus) a Tokyo (Orchestra Filarmonica), a Barcelllona (Liceu) e in altre capitali europee. Ha accompagnato numerosi solisti come Weissenberg, Zuckermann, Canino e cantanti come
Renato Scotto, Alfredo Krauss, Ileana Cotrubas, Ruggero Raimondi,
Katia Ricciarelli, Lucia Valentini Terrani. Il suo repertorio va da Gabrieli alla contemporanea: è uscito recentemente il CD della “Cena
delle beffe” di Giordano. Ha inaugurato il Teatro La Maestranza di Siviglia con il Rigoletto e ha eseguito in occasione dell’Expo ’92 “La Favorita”. Fra i riconoscimenti ricevuti ricordiamo Il “Protagonista d’argento” e la medaglia d’onore della fondazione Little Angels di Seul.
Alla sua attività principale di direttore d’orchestra si unisce quella di
saggista e conferenziere; ha recentemente tenuto una conferenza a
Parigi, al Senato della Repubblica, sul tema: “Il caso Finzi”.
Ha diretto alcune prime esecuzioni assolute, come San Zanipolo e
Gabrielana di Gian Francesco Malipiero e l’opera “Trampago” di Vincenzo Cinque; inoltre il Salmo per coro e orchestra di Aldo Finzi di
cui ha completato la parte corale incompiuta. Ha conquistato il disco
di platino con il concerto in Plaza de Toros a Madrid con Kraus, Ricciarelli, Valentini Terrani e Coni. Numerosi suoi concerti sono trasmessi e messi in circolazione su video cassette dalla TV spagnola,
Antenne 2 (Francia) e dalla Tv della Svizzera. Ha diretto Werther per
le Olimpiadi di Barcellona: in quell’occasione ne fu ricavato un video
che per iniziativa dell’Infanta Elena è stato posto in vendita a scopo
benefico nel circuito mondiale. Ha recentemente diretto “Pagliacci”
al Teatro Dal Verme di Milano, rievocazione storica delle recite che
in quel teatro si tennero nell’agosto del 1915 (con Enrico Caruso, direttore Arturo Toscanini). Ha diretto al Teatro Poli di Pechino un’importante produzione di “Un ballo in maschera” di Verdi, e la prima
mondiale dell’opera “Shylock” di Aldo Finzi con l’orchestra di Radio
Mosca al Teatro Dal Verme di Milano.
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Sabato 12 giugno
ore 21.00
Concerto d’estate
L. van Beethoven Ouverture da “Le Creature di Prometeo”
W.A. Mozart
Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551
“Jupiter”
F. Schubert
Sinfonia n. 3 in Re maggiore D 200
Orchestra Opera V
Gian Paolo Sanzogno, direttore
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Ensemble Almalatina
L’Ensemble Almalatina è costituito da un gruppo di musicisti che si
sono riuniti dieci anni fa mossi soprattutto dall’interesse per la Canzone Napoletana d’Autore non disgiunto da quello per il repertorio internazionale, che ha come denominatore comune quello dell’ “anima
latina” che ha dato il nome alla formazione.
I musicisti, dopo gli studi al conservatorio e le varie esperienze professionali di ciascuno, si sono incontrati grazie alla comune passione
per la ricerca musicale intesa come vero e proprio laboratorio, sotto
la guida artistica del Maestro Giuseppe Anedda, figura di riferimento
internazionale per la cultura mandolinistica. Partendo dall’analisi del
repertorio sotto il profilo stilistico e filologico, il gruppo si è prefisso lo
scopo di giungere ad esaltare la Canzone Napoletana quale Canzone
d’Arte attraverso la cura particolare nella realizzazione delle elaborazioni e nella fedeltà dell’esecuzione.
Il gruppo, di cui curo la Direzione Artistica, è composto nella sua
formazione “tipo” da sette elementi: mandolino, mandola, chitarre,
contrabbasso, percussioni e voce solista.
L’utilizzo di strumenti a corde pizzicate è frutto di precise scelte. Da
un lato, in quanto le atmosfere che scaturiscono dal suono dei plettri
sono le più idonee ad esaltare la musicalità e l’ “anima latina” tipica di
popolazioni con tanti aspetti in comune, quali Grecia, Spagna, Portogallo, America Latina e Italia. Dall’altro, per dare il proprio contributo
al rilancio della lunga tradizione mandolinistica che il nostro Paese
può vantare e che ha rischiato di andare perduta.
Non è casuale, poi, che la voce solista del gruppo sia femminile, in
quanto è proprio dalla dolcezza espressiva di questa che si enfatizza la
mediterraneità della quale la donna è simbolo da sempre.
In linea con lo spirito di ricerca, di valorizzazione e di divulgazione del
genere musicale scelto dal gruppo, durante i concerti ogni brano viene
presentato al pubblico dalla cantante con riferimenti circa l’epoca, il
contesto, l’aneddotica ed eventuali note di colore. Ciò consente di
creare un particolare canale di comunicazione con la platea, che si
predispone così ad una più consapevole e attiva partecipazione.
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Sabato 19 giugno
ore 21.00
Il canto
di Partenope
Viaggio musicale nella storia
della Canzone Napoletana
Io te vurria vasà
Michelammà
Fenesta Vascia
Cicerenella
’E Spingule Francese
Te voglio bene assaje
’A Vucchella
Tarantella di Piedigrotta (V. Russo – Di Capua)
(Anonimo del 1600)
(Anonimo del 1500)
(Anonimo del 1700)
(Di Giacomo – De Leva)
(Sacco – Campanella)
(Tosti – D’Annunzio)
(Ricci – D’Arienzo)
Reginella Era de maggio
Silenzio Cantatore
Canzona Appassiunata
Dduje Paravise
’Na sera ’e Maggio
Simmo ’e Napule paisà
Funiculì Funiculà
(Lama – Bovio)
(Di Giacomo – Costa)
(Bovio – Lama)
(E.A. Mario)
(E.A. Mario – Parente)
(Cioffi – Pisano)
(Valente – Fiorelli)
(Denza – Turco)
Ensemble Almalatina
Emanuele Buzi, primo mandolino
Valdimiro Buzi, mandolino e mandola
Andrea Fasola, Costantino Buzi, chitarra
Walter Planamente, contrabbasso
Andrea Bonioli, percussioni
Maria Ausilia D’Antona, voce
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Stefano Bollani
Incomincia a sei anni lo studio del pianoforte ed esordisce a quindici.
Si diploma al Conservatorio di Firenze nel 1993 e, dopo una breve
esperienza come turnista nel mondo della musica pop, si afferma nel
jazz, collaborando con grandissimi musicisti, tra cui Richard Galliano,
Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Phil Woods, Lee Konitz.
Fondamentale è il sodalizio, iniziato nel 1996, con il suo mentore Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide ben
quattordici dischi.
“Musica jazz” lo proclama miglior nuovo talento del 1998; in quel periodo, mentre guida il proprio gruppo, L’orchestra del Titanic, realizza
un disco-spettacolo in omaggio alla musica leggera italiana degli anni
’30-’40.
Nel 2003 a Napoli riceve il Premio Carosone, e l’anno successivo la
rivista giapponese “Swing journal” gli conferisce il “New star award”
riservato ai talenti emergenti stranieri. Per la label giapponese Venus
records pubblica cinque dischi alla testa del suo trio, con Ares Tavolazzi al basso e Walter Paoli alla batteria.
Fuori dai canoni risultano alcuni suoi lavori come “La gnosi delle fanfole”, nel quale mette in musica le surreali poesie di Fosco Maraini;
“Cantata dei pastori immobili”, oratorio musicale per quattro voci,
narratore e pianoforte, realizzato su testi di David Riondino (2004);
il disco di canzoni scandinave Gleda (2005), inciso in Danimarca.
Per la prestigiosa etichetta francese Label Bleu realizza 4 dischi, tra
cui si segnala “Smat smat”, 2003, di piano solo, per la rivista inglese
“Mojo” uno dei migliori dieci dischi jazz dell’anno.
Collabora con artisti in ambito teatrale, dalla Banda Osiris ad attori
come Marco Baliani, Ivano Marescotti, Maurizio Crozza e Lella Costa, per la quale firma le musiche di tre spettacoli, e a personaggi del
mondo della danza contemporanea come Raffaella Giordano e Mauro
Bigonzetti.
Si esibisce anche come solista con l’Orchestra Regionale Toscana, la
Filarmonica del Regio di Torino, la Verdi di Milano, la Santa Cecilia
di Roma, e nel 2005 è ospite fisso nel programma televisivo di RaiUno
“Meno siamo meglio stiamo”, di e con Renzo Arbore. È ideatore e
conduttore della trasmissione musicale di Radio Tre “Dottor Djembè”. Dal gennaio 2009 sue sono tutte le sigle del palinsesto di Radio
Rai Tre.
Nel 2006 pubblica il romanzo “La sindrome di Brontolo” e lo stesso
anno, è dichiarato musicista italiano dell’ anno per la rivista “Musica
jazz”; disco dell’anno è il suo “Piano solo”, uscito per la ECM.
La rivista americana “Downbeat”, nel 2007, lo vede ottavo fra i nuovi
talenti del jazz mondiale e terzo fra i giovani pianisti. “Allaboutjazz” di
New York lo vota fra i 5 musicisti più importanti del 2007, accanto a
Ornette Coleman e Sonny Rollins. Nel dicembre dello stesso anno
a Vienna gli è consegnato l’European Jazz Prize, premio della critica
europea, come miglior musicista jazz europeo dell’anno.
Stretto il suo legame con il Sudamerica. Dopo aver realizzato il disco
“Bollani Carioca”, insieme a grandissimi musicisti brasiliani, nel 2007
è stato il secondo, dopo Antonio Carlos Jobim, a suonare un pianoforte a coda in una favela di Rio de Janeiro. Ha collaborato con molti
artisti della nuova scena brasiliana, tra cui Hamilton de Holanda, Toninho Horta, e con Caetano Veloso, con cui è stato protagonista di
due grandi concerti a Cagliari e a Umbriajazz 2007.
Nel 2009 “Topolino” gli ha dedicato una copertina ed è uscito il suo
nuovo disco per la ECM, “Stone in the water”, inciso a New York alla
guida del suo abituale trio, con Jesper Bodilsen al basso e Morten
Lund alla batteria.
A febbraio 2010 ha pubblicato il suo primo libro di spartiti che inaugura la collana Carisch Jazz, distribuito a breve in tutto il mondo.
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Sabato 26 giugno
ore 21.00
Piano solo
Il Piano Solo propone un repertorio in cui Bollani
si dimostra pianista formidabile nell’intrecciare
le complesse linee del basso con le brillanti soluzioni
melodiche della mano destra, come pure a trasmettere,
attraverso piccoli grappoli di note,
umori e atmosfere densissimi.
Un concerto, quindi, in cui la musica riesce
a esprimersi totalmente in cerca di diverse ispirazioni
come una summa delle più entusiasmanti
esperienze pianistiche degli ultimi cent’anni,
dal ragtime a Prokofiev.
Stefano Bollani, pianoforte
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Quintetto Bislacco
Walter Zagato – Nato a Torino nel 1970, dove si diploma in
violino al conservatorio Giuseppe Verdi.
Finalista in diversi concorsi, nazionali e internazionali, ha vinto il
“Vittorio Veneto” nel 1985 e il “Lorenzo Perosi” di Biella nel 1994.
È stato violino di spalla dell’Orchestra Filarmonica di Torino, e collabora con diverse orchestre italiane, tra cui quella del teatro alla Scala.
Dal 2000 è primo violino dell’Orchestra della Radio Svizzera italiana
e primo violino del Quintetto Bislacco.
Suona un violino Marino Capicchioni del 1967.
Duilio M. Galfetti – Diplomato in violino al conservatorio
«Dreilinden» di Lucerna, inizia una lunga collaborazione con l’ensemble barocco milanese «Il Giardino Armonico».
Sin da giovanissimo si dedica anche al mandolino ed è fondatore e
primo violino dell’Ensemble “Vanitas” e de “I Barocchisti”, orchestra
che opera in stretta collaborazione con il Coro della Radio Svizzera.
Suona nell’Orchestra della Radio Svizzera Italiana.
Gustavo Fioravanti – Diplomato in violino e viola al Conservato-
rio “Giuseppe Verdi” di Torino e già membro dell’Orchestra Giovanile
Italiana in qualità di prima viola solista.
Ha vinto diversi premi in vari concorsi nazionali e internazionali e
in formazione di quintetto con pianoforte ha suonato in importanti
festival. Prima viola dell’Orchestra Filarmonica di Torino, per molti
anni ha collaborato, sempre come prima viola, con diverse orchestre
europee. Fondatore insieme a Walter Zagato del Quintetto Bislacco.
Suona una viola Giuseppe Ornati del 1952.
Marco M. Radaelli – Diplomato in violoncello al Conservatorio
di Milano nel 1997, si è perfezionato tra gli altri con Mario Brunello
ed Enrico Bronzi. È violoncellista dell’ ensemble “Risognanze” dalla
fondazione, e dal 2001 è membro del “Farben Ensemble”, specializzato nel repertorio novecentesco e contemporaneo, .
Ha collaborato con l’orchestra di 12 violoncelli “Villa Lobos” di Mario
Brunello e “I violoncellisti della Scala” del Teatro alla Scala di Milano. Collabora con l’Orchestra del Teatro alla Scala e dal 2007 è
invitato come primo violoncello nella prestigiosa Camerata Salzburg
di Salisburgo e nell’Orchestra Filarmonica di Torino. Suona in varie
orchestre nazionali e internazionali.
Enrico Fagone – È primo contrabbasso solista dell’Orchestra del-
la Svizzera Italiana.
Diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di Piacenza, fin da
giovanissimo è vincitore di premi importanti fra cui il primo premio
alla terza edizione del prestigioso Concorso nazionale per giovani talenti di contrabbasso “Werther Benzi” di Alessandria.
Collabora, in Italia e all’estero, con prestigiosi gruppi da camera e
orchestre e ha partecipato alle più importanti stagioni concertistiche
italiane ed estere, come il Festival Martha Argerich, e al suo attivo
vanta registrazioni radiofoniche e televisive per varie emittenti.
Nell’estate 2007 gli è stato assegnato il premio “Carlo Capriata” dedicato a giovani contrabbassisti di talento.
Tiene regolarmente corsi e master classes in Italia e all’estero, attualmente è docente di contrabbasso al conservatorio di Piacenza.
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Plastilux s.r.l.
Venerdì 2 luglio
ore 21.00
Tuoni e fulmini
J. Strauss
J. S. Bach
Bach/Galfetti/Beatles
W. A. Mozart
G. Gershwin
A. Piazzolla
E. Morricone
C. Parker
N. Piovani
Popolare
K. Komzak
J. Zawinul
G. Rossini
H. Mancini Popolare
Quintetto Bislacco
Tuoni e fulmini
Concerto for swing strings
Michelle
Le nozze di Figaro
The Man I love
La muerte del angel
Western suite
Billie’s Bounce
La vita è bella
Danza rumena
Perpetuum mobile
Birdland
Il Barbiere di Siviglia
The pink panther
Danza celtica
Walter Zagato, violino
Duilio M. Galfetti, violino, mandolino, banjo ed effetti strani…
Gustavo Fioravanti, viola
Marco M. Radaelli, violoncello
Enrico Fagone, contrabbasso
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Enzo Iacchetti
Vincenzo “Enzo” Iacchetti è un attore, comico e conduttore televisivo
italiano. Vissuto da sempre a Luino, inizia la professione di attore
comico nel 1979 al Derby Club di Milano. Fino al 1985 frequenta
il locale con assiduità, mettendo in scena spettacoli con Francesco
Salvi, Giorgio Faletti, Valdi, Giobbe Covatta, Malandrino e Veronica,
I Gatti di Vicolo Miracoli.
Dopo aver svolto piccole parti in varie trasmissioni televisive, grazie
alle ripetute apparizioni al Maurizio Costanzo Show ottiene la conduzione di “Striscia la notizia” insieme a Ezio Greggio, sodalizio artistico
che proseguirà per molte stagioni e che dura tuttora, da 16 anni, con
un successo strepitoso.
Nel 2004 con Greggio è stato protagonista di “Benedetti dal Signore”,
mini serie in quattro puntate che vince il Telegatto come miglior fiction breve. Sempre su Canale 5, Iacchetti è stato protagonista di tre
edizioni de “Il Mammo”, sit-com di successo nella quale recita al suo
fianco Natalia Estrada.
In teatro ha realizzato una serie di spettacoli di cui è anche autore, tra
gli altri “Troppa salute”, “Gli alberi nani. Storia della teoria bonsai” e
“Il grande Iac”. Nel 2000-2001 ha interpretato “Risate al 23° piano”
di Neil Simon, nel 2001-2002 la commedia “Provaci ancora Sam” di
Woody Allen. Nel 2005 è protagonista a teatro di “Un virus nel sistema” di Richard Strand. Nel 2005-06 è protagonista, sempre in teatro,
di “The producers” di Mel Brooks, l’edizione italiana del “musical più
comico del mondo”.
Iacchetti ha pubblicato anche quattro libri filosofico-umoristici per
Mondadori, “Il pensiero Bonsai”, “La storia di Belador il magnifico”,
“Il colore del miele” e “Questo sì che è amore mica ‘bau bau micio
micio’”, e tre cd, “Canzoni Bonsai”, “Il colore del miele’ e ‘La vera
storia di Babbo Natale”.
È stato testimonial della Birra Moretti, per i quali spot, nel 2001 è
stato premiato con il “Key Award-Testimonial”, uno dei più importanti
riconoscimenti pubblicitari.
Nell’autunno 2008 è protagonista della sit-com su Italia 1 “Medici
miei” con Giobbe Covatta, su Canale 5, in autunno, protagonista nel
film “Occhio a quei due”, film tv in cui Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti
interpretano due poliziotti.
Nel 2009 debutta come cantante con il disco “Chiedo scusa al signor
Gaber”, disco di cover di canzoni di Giorgio Gaber ricantate con nuovi
arrangiamenti, pubblicato il 16 ottobre. Dal 2 ottobre è in radio, come
singolo radiofonico “Il Riccardo”.
Concerto fuori programma
Ingresso € 20 - Ridotti € 15
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Venerdì 9 luglio
ore 21.00
Chiedo scusa
al signor Gaber
Soranno
Gaber
Soranno
Gaber
Soranno
Gaber
Gaber
Gaber
Soranno
Soranno
Soranno
Gaber
Gaber
Gaber
Soranno
Soranno
Gaber
Gaber
Gaber
Soranno
Soranno
Chiedo Scusa
Trani a Go Go
Il Riccardo
Campagna
Com’è Bella la città
Ocio
Benzina e Cerini
L’Orgia
Possiedi
La Torpedo Blu
Madama
La Ballata del Cerutti
Ma pensa te
Eccezzional
Quadrittico
Una fetta di Limone
Chi vuoi Portare
Porta Romana
Tanto Barbera
Barbera e Champagne
Po Pom
Enzo Iacchetti,
Witz Orchestra, Marcello Franzoso
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Raimondo Campisi
Pianista di chiara fama internazionale, nasce in una famiglia di musicisti con padre direttore d’orchestra e pianista, madre pianista di
origine greca e il fratello violinista compositore e cantante. A cinque
anni rivela un incredibile talento istintivo e inizia a perfezionare il
suo stile dapprima col padre poi col maestro polacco Ignaz Tiegerman (discendente della scuola di Chopin) e infine col celebre Alberto
Mozzati a Milano.
Oltre duemila i concerti tenuti in tutto il mondo: vincitore di prestigiosi concorsi internazionali, ha inciso in prima mondiale l’integrale
delle danze di Schubert in audio-dvd.
Eccezionali successi sono il suo “Bolero”, il “Classic & jazz” ed il
Cd di Gershwin registrato a Mosca con la “Russian Philharmonic
Orchestra”e il recente dvd “Campisi Piano Live” e “Piano Masterpieces 1”. La sua attività di pianista, compositore, improvvisatore e
direttore la condivide con la passione per il mare, navigando con la
sua barca a vela con pianoforte a bordo sulla quale si esibisce in straordinari e inediti conceerti in mare!
Di lui la stampa ha scritto:
«La prima impressione che si ha ascoltandolo, è quella di una grande
gioia: gioia di suonare, di essere all’unisono con il pubblico, di comunicare agli ascoltatori le sue stesse emozioni e tutta la felicità che la
musica gli procura».
«Raimondo Campisi ha la dote magica della comunicabilità che incanta il pubblico, la stessa stessa capacità di colloquiare col pubblico,
lo stesso raro dono che era di Liszt».
«Estro musicale di arditissime raffinatezze di un concertista dalla vitalità prorompente, Campisi si diverte a giocare con la tastiera come un
narratore attore capace di reggere la scena con monologhi mozzafiato
e ricreando i classici con un’abilita e un’emozione che stupiscono per
poi cambiare improvvisamente stile con immagini musicali jazz senza
problemi, con una semplicità disarmante».
«Il pianista Campisi interpreta Chopin con veemente trasporto, con
superba padronanza della tastiera, con perfetta ed equilibrata tecnica
delle due mani, per cui riesce a liberare dallo strumento armonie di
dolcezza e colore ineffabili e discorsi forti e virili da cui traspare tutta
la magia del suo romanticismo».
Con il Concerto n. 1 di Chopin Campisi ha vinto il “Prix du public” al
Concorso Internazionale di Versailles G. Cziffra e ha suonato questo
concerto a San Pietroburgo con l’Orchestra filarmonica russa diretta
da Jansons per la celebrazione del suo centenario.
Il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di “Cavaliere per meriti artistici”.
Recentemente Campisi è stato eletto consigliere nazionale per gli
Italiani all’estero nonchè consigliere artistico dall’Associazione Civici
Consumatori, che conta 90mila iscritti e sedi in tutte le provincie
italiane, in Europa e nel mondo ove vi sono comunità italiane.
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Sabato 17 luglio
ore 21.00
Dedicato a
Chopin…
F. Chopin
Concerto n. 1 in mi minore, Op. 11
(trascrizione per pianoforte
e quartetto d’archi di B. Kominek)
F. Chopin
Sei canti polacchi
(trascrizione per pianoforte di F. Liszt)
Desiderio di fanciulla
Primavera
Il piccolo anello
Baccanale
Le mie gioie
Il ritorno
Raimondo Campisi, pianoforte
Soliste Verdiane
Lucia Gafà, primo violino
Manuela Morreale, secondo violino
Susanna Tognella, viola
Irene Amico, violoncello
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Inti Illimani
L’avventura degli Inti-Illimani parte nel lontano 1967, quando un
gruppo di studenti si incontra all’Università Tecnica di Santiago
con il sogno di diventare ingegneri. Ma cambiano obiettivi e danno
vita al progetto Inti-Illimani, che in dialetto Ayarnara vuol dire: sole
dell’Illimani, una montagna nelle vicinanze di La Paz in Bolivia. E già
nell’anno successivo partono per una lunghissima tournée in Argentina. Da questo periodo inizia la anche la loro attività compositiva, con
la partecipazione alle prime compilations dedicate alla rivoluzioni in
America Latina.
Mano mano il gruppo, questo singolare “insieme di artisti senza
nome”, comincia ad assumere la struttura che presto si imprimerà
nella memoria collettiva: un affondare nelle radici della musica tradizionale latino-americana all’interno di una possente e mobilissima
orchestrazione fatti di strumenti a fiato, ad arco, di percussioni, fino a
raggiungere persino il numero di oltre trenta elementi in scena.
Il 1972 è comunque l’anno delle grandi tournées in America Latina e
della prima formazione stabile composta da Max Berrù, Josè Miguel
Camus, Jorge Coulon, Horacio Duran, Horacio Salinas e Josè Seves.
L’anno successivo segna infine l’avvento sulla scena discografica
mondiale con due lavori dal titolo “Viva Chile” e “Cantos de Pueblo
Andinos”. In Italia conquistano il disco di platino e il nostro paese
diventa, ma oramai è storia nota, il loro nuovo paese d’adozione a
causa dell’esilio cui vengono sottoposti in conseguenza del golpe di
Pinochet.
Da questo momento in poi il loro successo nel mondo non conosce
soste e da ciò scaturiscono anche infinite collaborazioni a tutti i livelli.
Infine, nel 1988, arriva anche per loro la possibilità tornare in Cile.
Gli Inti-Illimani sono ormai l’emblema di un inarrestabile messaggio
di pace. Conferma di questo è la partecipazione al grande concerto
a Amnesty International in compagnia di Bruce Springsteen, Sting,
Peter Gabriel, Tracy Chapman, Youssou’n, Dour e tanti altri.
Gli anni novanta sono all’insegna delle grandi tournées negli Stati
Uniti, in Turchia, ancora in Italia, in Giappone, in Spagna, in Australia, in Polonia, ancora una volta condividendo il palco con grandi
artisti come Miriam Makeba e Mercedes Sosa.
La nuova finestra che si apre per gli Inti è legata alla collaborazione
con le grandi orchestre.
Nel cosiddetto “Programma Sinfonico” trova spazio un’ennesima fusione di generi musicali, la musica colta con quella più popolare, brani di grandi compositori latini come Villa Lobos, Ginastera, Moncayo,
con brani del loro stesso repertorio. Gli arrangiamenti orchestrali sono
opera del compositore cileno Josè Miguel Tobar e del maestro Roberto De Simone.
Tra i progetti paralleli che segnano l’assoluta novità del loro odierno
percorso musicale, è da annoverare la lunga serie dei Tributi a Victor
Jara, il grande artista cileno che venne giustiziato con l’avvento del
dittatore Pinochet. Un simbolo del loro paese d’origine e un grande
punto di riferimento per la loro opera musicale.
Tra i primi eventi live che li ha visti coinvolti nel progetto Jara, è da
ricordare il concerto “Tributo” all’interno del Royal Festival Hall a
Londra, a cui parteciparono anche artisti del calibro di Peter Gabriel
ed Emma Tompson.
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Sabato 24 luglio
ore 21.00
Cantos de Pueblo
Andinos
Inti Illimani
Jorge Coulon Larrañaga
Marcelo Coulon
Juan Flores
César Jara Adamas
Daniel Cantillana
Christian González
Manuel Meriño
Efrén Viera
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I Solisti della
Giovine Orchestra Genovese
Il gruppo da camera I Solisti della Giovine Orchestra Genovese è formato da musicisti affermati, impegnati come prime parti nelle migliori orchestre italiane.
La consuetudine al lavoro d’insieme, la fusione delle sonorità e la ricerca espressiva sono le caratteristiche principali delle loro interpretazioni.
Pietro Borgonovo
Nato a Milano, Pietro Borgonovo si distingue nella direzione di produzioni sinfoniche e operistiche per prestigiosi festival e teatri. Da
segnalare la presenza al Salzburger Festpiele, alla guida del Klangforum Wien e dell’Arnold Schoenberg Chor, al “Maggio Musicale
Fiorentino” con l’Orchestra del Maggio Musicale, alla Biennale di
Venezia, al Ravenna Festival con il Teatro dell’Opera di Roma. Dirige
regolarmente l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra del Teatro
La Fenice di Venezia, quella del Teatro Lirico di Cagliari, del Teatro
Verdi di Trieste, del Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi, l’Orchestra Sinfonica
di Savona, l’Orquesta Sinfonica Nacional di Buenos Aires, l’Orchestra
della Svizzera Italiana, la Kammerorchester di Mainz, la Prague Philharmonia.
La Fondazione Teatro La Fenice di Venezia gli affida la direzione della
prima mondiale dell’opera “Medea” di Adriano Guarnieri: grande successo di pubblico e di critica, coronato dal Premio Abbiati 2003 per
la “raffinata esecuzione musicale e scenica che ha restituito l’audace
ricercatezza della concezione compositiva e multimediale”.
Giovanissimo si impone quale solista di oboe sulla scena mondiale.
Allievo di Heinz Holliger alla Musikhochschule di Freiburg, si esibisce nelle principali sale e nei maggiori festival internazionali: Teatro
alla Scala, Salzburger Festpiele, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Musikverein di Vienna, Musica Bayreuth, Festival
d’Automne di Parigi, Festival di Montreux, Donaueschinger Musiktage, Carnegie Hall di New York, Holland Festival di Amsterdam,
Montecarlo, Sala Grande del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca,
Filarmonica di San Pietroburgo, Fondazione Gulbenkian di Lisbona,
Madrid, Berlino, Londra, Praga, Bonn, Lussemburgo.
Il profondo interesse per la musica contemporanea lo porta a collaborare con molti compositori del nostro tempo: George Benjamin, Luciano Berio, Azio Corghi, Franco Donatoni, Adriano Guarnieri, Salvatore Sciarrino, Fabio Vacchi, Iannis Xenakis… dei quali interpreta
opere anche in prima esecuzione, spesso a lui dedicate.
Musicista poliedrico, Pietro Borgonovo è Direttore Artistico della
GOG (Giovine Orchestra Genovese) e dal 2003 Direttore Artistico
del Concorso Internazionale di Musica G.B. Viotti di Vercelli.
Sia come solista di oboe, sia come direttore d’orchestra, vanta una
vasta discografia per importanti etichette internazionali quali Denon,
Erato, RCA, BMG Ricordi ottenendo il “Grand Prix du Disque” e la
segnalazione tra i cinque dischi di musica sinfonica più stimati dalla
Critica italiana nel 1998.
18
Sabato 31 luglio
ore 21.00
Una
“Gran Partita”
sul satellite
L. van Beethoven Ottetto in Mi bemolle maggiore op. 103
Allegro – Andante – Menuetto – Finale.
Presto
B. Maderna
Serenata per un satellite
W.A. Mozart
Serenade in Si bemolle maggiore K 361
“Gran Partita”
Largo – Molto allegro – Menuetto – Adagio
Menuetto: Allegretto – Romance: Adagio –
Allegretto – Adagio
Tema con variazioni: Andante –
Finale: Molto allegro
I Solisti della Giovine Orchestra Genovese
Pietro Borgonovo, direttore
19
Marco Cadario
Allievo al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, a diciannove anni si è
diplomato in pianoforte. Si è diplomato poi in “Fortepiano e pianoforte romantico” a Imola.
Dal 2001 si esibisce regolarmente in duo con il soprano Barbara Frittoli, con il primo clarinetto dell’Orchestra della Scala, Fabrizio Meloni, nonché con il trombettista Gabriele Cassone.
Ha inoltre inciso per “Dad Records” un cd dedicato a Bottesini, in
duo con Ermanno Ferrari, primo contrabbasso dell’Orchestra Radio
Svizzera Italiana .
Pianista di grande sensibilità e temperamento, si è esibito in numerosi concerti in Italia, Francia, Norvegia, Ungheria, Germania, Austria,
Svizzera, Slovenia, Svezia e Stati Uniti.
Fra i luoghi più prestigiosi l’Ambasciata Italiana di Oslo, la Konzerthause di Friburgo, l’Arsenal di Metz, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, i Conservatori di Firenze Parma e Palermo, l’Istituto
Italiano di Cultura di Los Angeles e la sede della Luogotenenza per
l’Italia Settentrionale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Collezionista di strumenti storici, tiene corsi e conferenze-concerto
su strumenti antichi ed è molto richiesto come pianista accompagnatore. Nel maggio 2007 ha collaborato con il maestro Ferrarini in un
corso dedicato all’opera completa di Beethoven per flauto e fortepiano
al conservatorio di Parma. Nel giugno 2007 ha accompagnato al fortepiano i recitativi di “Nozze di Figaro” nella produzione del Teatre
Principal de Maò di Minorca (nel cast Natale De Carolis, Ildebrando
D’Arcangelo, Marina Comparato).
Gabriele Cassone
Si è diplomato in tromba con Mario Catena e in composizione con
Luciano Chailly. Concertista riconosciuto in tutto il mondo, è apprezzato sia nell’interpretazione della musica su strumenti d’epoca
(tromba naturale barocca, tromba classica a chiavi, tromba romantica
a cilindri e cornet à pistons) sia nell’esecuzione del repertorio contemporaneo. Luciano Berio lo ha scelto per eseguire suoi brani con
tromba solista: “Sequenza X” per tromba sola e, in prima assoluta,
“Kol-Od”, sotto la direzione di Pierre Boulez con l’Ensemble Intercontemporain. Successivamente ha suonato in scena con il trombonista
C. Lindberg, nell’opera di Berio “Cronaca del Luogo”, commissionata
dal Festival di Salisburgo.
Famosi direttori lo hanno chiamato per eseguire i brani più virtuosistici del repertorio solistico: Sir John Eliot Gardiner lo ha nominato
tromba principale degli English Baroque Soloists per l’esecuzione
dell’integrale delle Cantate di J.S. Bach e per il Secondo Concerto
Brandeburghese. Ton Koopman, direttore dell’Amsterdam Baroque
Orchestra, lo ha voluto per registrare la Cantata BWV 51 di J.S. Bach.
Sempre nell’ambito della musica barocca, ha fondato insieme ad
Antonio Frigé (con il quale suona anche in duo) l’Ensemble Pian &
Forte. Si è esibito come solista nei maggiori teatri del mondo: Concertgebouw di Amsterdam, Cité de la Musique di Parigi, Scala di Milano,
Mozarteum di Salisburgo, Carnegie Hall di New York, Queen Elizabeth Hall a Londra e Wiener Konzerthaus.
Ha pubblicato più di 20 cd con brani dal repertorio barocco fino al
contemporaneo. Gabriele Cassone è docente al Conservatorio di
Novara e tiene corsi annuali di alta specializzazione all’Accademia di
Santa Cecilia a Roma nonché seminari negli Stati Uniti d’America e
in tutta Europa. È sovente nominato membro di giurie nei più prestigiosi concorsi internazionali.
È autore del libro “La tromba” edito da Zecchini.
Gabriele Cassone suona trombe Courtois.
20
Sabato 7 agosto
ore 21.00
Alla riscoperta
dei suoni perduti
Passeggiando tra Salotti e Teatri…
G.A. SCARAMELLI Variazioni brillanti Op.13
G. VERDI S. THALBERG W.A. MOZART J.B. Arban J.N. Hummel J.B. Arban Adagio per tromba
Fantasia sul “Mosè” di Rossini
Romanza Kv 495
Fantasia su “Un ballo in maschera”
di G. Verdi
Recollections of Paganini
Carnevale di Venezia
Durante il concerto sarà utilizzato un fortepiano a coda
“Franz RAUSCH” del 1825.
Marco Cadario, fortepiano
Gabriele Cassone, tromba
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Dario Carbonelli
Diplomato all’accademia nazionale di danza di Roma, si avvicina allo
studio del Flamenco con Isabel Fernandez Carrillo, poi a Madrid,
all’accademia “Amor de Dios”. Comincia l’attività artistica partecipando a spettacoli con il gruppo “Andalucia” di Isabel Fernandez Carrillo
di cui diventa solista. Nell’estate ’97 partecipa a numerosi spettacoli
con la compagnia “Pasion Gitana” di Caterina Lucia Costa, e nel 1998
fonda il gruppo “Flamencovivo”. Nell’estate ’98 collabora con Denis
Ganyo alla messa in scena di “Aspettando Godot”, e cura le coreografie
dell’ opera lirica “Carmen” per il “Luglio musicale Trapanese” nelle parti flamenche, partecipandovi in qualità di primo ballerino solista. Nel
settembre 2001 compie uno dei frequenti viaggi in Spagna studiando
con “El Junco”, primo ballerino della compagnia di Cristina Hoyos e
con Andres Marin uno dei più significativi esponenti del flamenco attuale. Dal settembre 2002 vive tra Roma e Siviglia dove dal febbraio
2003 entra a far parte della nuova compagnia flamenca di Javier Cruz.
Nell’estate del 2003 lavora in qualità di “bailaor” solista, ospite della
compagnia Lunares e collabora inoltre nella stessa estate allo spettacolo “Sinfonismo Flamenco” del concertista Juan Lorenzo.
Numerose sono le collaborazioni con scuole di flamenco in Italia,
dove è chiamato a tenere stage. Dal 2003 a oggi ha fatto parte della
compagnia Flamenco Libre in qualità di primo “bailaor”.
Partecipa alla registrazione di diversi dischi in qualità di “bailaor” e
percussionista. Numerose le sue collaborazioni con artisti del panorama flamenco internazionale, tra cui il “cantaor” Antonio Campo, il
“cantaor” Miguel Picuo, il “bailaor” “El Junco”. Nell’estate 2005 partecipa al festival jazz di Viareggio e attualmente in Italia tiene corsi
di baile flamenco a Roma, ed è il fondatore del Centro Formazione
Baile Flamenco di cui è il direttore artistico didattico insieme con la
“bailaora” e maestra Lara Ribichini. Presenta nell’estate 2009 il nuovo
spettacolo della compagnia Flamencovivo al festival Italiarte di Mediascena Europa, all’accademia di studi romani dell’ Aventino.
Insegna al Mac di Giacomo Molinari insieme con la “bailaora” Lara
Ribichini, con cui dirige e coreografa gli spettacoli della compagnia.
Lara Ribichini
Italo francese, inizia all’età di quattro anni lo studio della danza. Con
il passare degli anni si avvicina ai differenti generi (classica e moderna) e a undici anni comincia i suoi studi di classico spagnolo e
flamenco che la porteranno più tardi a intraprendere la ricerca di uno
stile puro e autentico nella terra Andalusa sotto la guida dei più grandi
maestri quali: Charo Cruz, Maria Josè Franco, Mario Maya, Alicia
Marquez, Ramon Martinez.
Inizia la sua attività professionale in Italia con la compagnia francese
di Martin Blain, fa parte della compagnia Pasiòn Gitana di Caterina
Lucia Costa con la quale si esibisce nei festival e nei teatri di maggior prestigio in Italia, dividendo la scena con artisti di chiara fama
internazionale. Nel 1998 partecipa alla messa in scena della “Carmen” per il Luglio musicale Trapanese in qualità di ballerina solista
per il ruolo flamenco di Carmen. Nel 2001 si trasferisce a Siviglia in
pianta stabile, e nel 2002 entra a far parte della compagnia flamenca di Javier Cruz. Collabora dal 2003 con la compagnia Flamenco
Libre di Juan Lorenzo. Nel settembre 2005 partecipa al primo festival flamenco dell’auditorium di Roma. Collabora inoltre con le più
significative realtà del flamenco presenti in Italia, ed è fondatrice del
gruppo Flamencovivo con cui presenta diversi spettacoli dal 1998.
Insegna a Roma.
22
Venerdì 13 agosto
ore 21.00
Flamenco Vivo
La compagnia Flamenco Vivo formatasi nel 1998
dall’unione di artisti del panorama flamenco
italo-spagnolo, grazie al percorso artistico e formativo
maturato a stretto contatto con i più importanti nomi
del flamenco Andaluso si presenta oggi con un nuovo
spettacolo del tutto rinnovato attraverso il fondersi di
diversi linguaggi di flamenco.
Durante lo spettacolo danza maschile e femminile si
incontrano con la musica per dare vita ad un dialogo
ricco di emozioni e di immagini, con lo scopo di
trascinare lo spettatore nel mondo flamenco dove la
fusione di generi (musica e danza) dà vita a una forma
di arte universale.
Tutti noi incontriamo nel nostro cammino nuove
persone, nuove sensazioni, “Vente Conmigo” è
l’incontro di forme d’arte distinte che si fondono in un
unica forma… il Flamenco.
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Notte di note
Fino al 30 settembre 2010 il pubblico di Musica in Villa, grazie
alla convenzione stipulata con alcuni alberghi, potrà ottenere uno
sconto del 10% sui pernottamenti.
Per usufruire dell’agevolazione è sufficiente presentare all’albergo
convenzionato un biglietto del concerto insieme a un programma
di sala.
Elenco esercizi aderenti:
• Art Hotel
Via Bertini, 3 - Viale Aguggiari, 26 - 21100 Varese (VA)
Tel. (+39) 0332 214000 - Fax (+39) 0332 239553
[email protected]
• Villa Cagnola Centro Convegni Ospitalità
Tel. 0332 461304 - 0332 873005 - Fax 0332 870887
[email protected]
• Ristorante con alloggio
Piazza S. Bernardino, 1 - 21045 Gazzada
Tel. (+39) 0332 462454
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Note di sapori
Fino al 30 settembre 2010 il pubblico di Musica in Villa, grazie
alla convenzione stipulata con la Confesercenti di Varese, potrà
ottenere uno sconto del 10% sui menù offerti dagli esercizi di ristorazione aderenti all’iniziativa.
Per usufruire dell’agevolazione è sufficiente presentare al ristoratore convenzionato un biglietto del concerto insieme a un programma di sala.
Elenco esercizi aderenti:
• Ristorante Guarna
Via Leonardo Da Vinci 2 - Morazzone - Tel. 0332 879450
• Ristorante Le Damine
Via S. Alessandro 2 - Castronno - Tel. 0332 892535
• Ristorante Al Pravello
Via Bertini, 3 - Viale Aguggiari, 26 - 21100 Varese (VA)
Tel: (+39) 0332-214000 - Fax: (+39) 0332-239553
chiuso venerdì, sabato a mezzogiorno e domenica sera
• Ristorante al Tranvai d’Antan
Via Libertà 2 - Casalzuigno (VA) - Tel. 0332 623231
• Bar Nilo
Viale Borri 90 - Varese - Tel. 0332 263870
• Ul Taribul
Via San Michele 198 - Malgesso - Tel. 0332 706530
• Vineria del Croce
Via C. Croce 8 - Varese - Tel. 0332 287944
• Enoteca Il Torchio di Elica
Via Monte Generoso 8 - Gaggiolo - Tel. 0332 414325
• Albergo Ristorante Bologna
Via Broggi 7 - Varese - Tel. 0332 234362
• Trattoria Pizzeria Santa Lucia
Via Carcano 14 - Varese - Tel. 0332 280780
• Ristorante Crotto Valtellina
Via Fiume 11 - Malnate (VA) - Tel. 0332 427258
• Ristorante Da Venanzio
Via Olona 38 - Induno Olona (VA) - Tel. 0332 200333
• Osteria Degli Artisti
Via Roma 40 - Castiglione Olona (VA) - Tel. 0332 859021
• Ristorante Serafino
Piazza S. Bernardino 1 - 21045 Gazzada (VA) - Tel. 0332 462454
• Ristorante Antico Crotto Gesiola
Via Gesiola 24 - 21030 Orino - Tel. 0332 631387
• Ristorante La Brasserie
Via Piave 7 - 21045 Gazzada (VA) - Tel. 0332 462044
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in collaborazione con:
Villa Cagnola
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