Musica inVilla 2010 34ª edizione Villa Cagnola Gazzada Schianno 1 Villa Cagnola Gazzada Schianno Con il patrocinio di: 2 Ingresso e 15 · Ridotti e 10 Segreteria organizzativa tel. 0332 875120 · 0332 461304 Gli organizzatori assicurano l’esecuzione dei concerti anche in caso di maltempo Sabato 12 giugno · ore 21.00 Concerto d’estate Orchestra Opera V Gian Paolo Sanzogno, direttore h Sabato 19 giugno · ore 21.00 Il canto di Partenope Viaggio musicale nella storia della Canzone Napoletana Almalatina h Sabato 26 giugno · ore 21.00 Piano Solo recital pianistico di Stefano Bollani h Venerdì 2 luglio · ore 21.00 Tuoni e fulmini Quintetto Bislacco h Venerdì 9 luglio · ore 21.00 Concerto fuori programma Chiedo scusa al signor Gaber Enzo Iacchetti, Witz Orchestra, Marcello Franzoso h Sabato 17 luglio · ore 21.00 Dedicato a Chopin… Raimondo Campisi, pianoforte · Soliste Verdiane h Sabato 24 luglio · ore 21.00 Cantos de Pueblo Andinos Inti Illimani h Sabato 31 luglio · ore 21.00 Una “Gran Partita” sul satellite I Solisti della Giovine Orchestra Genovese Pietro Borgonovo, direttore h Sabato 7 agosto · ore 21.00 Alla riscoperta di suoni perduti Passeggiando tra Salotti e Teatri Gabriele Cassone, tromba · Marco Cadario, fortepiano h Venerdì 13 agosto · ore 21.00 Flamenco vivo La magia del Flamenco 3 Orchestra Opera V L’Orchestra Opera V è formata da 35 elementi selezionati tra le prime parti delle più prestigiose orchestre milanesi e di altri importanti enti lirico-sinfonici nazionali. La formazione e il numero degli elementi è variabile a seconda del repertorio svolto, sia sinfonico, sia lirico. All’interno vi sono diverse formazioni da camera già costituite o istituitesi con la nascita dell’orchestra stessa. Il repertorio è studiato per affrontare le musiche del 900 italiano e tende a valorizzare e proporre opere di prima esecuzione o poco eseguite di compositori come Casella, Martucci, Respighi, CastelnuovoTedesco, senza trascurare classicismo e romanticismo, inseriti di volta in volta nei programmi da concerto. Nostro intento è quello di poter offrire al pubblico opere sinfoniche e/o liriche di alto valore musicale che insieme a brevi interventi, tra un brano e l’altro, del maestro Gianpaolo Sanzogno, forniranno al pubblico un percorso storicomusicale. Gian Paolo Sanzogno Nato a Venezia, si diploma in composizione con Bruno Bettinelli e in direzione d’orchestra con Franco Ferrara e al medesimo tempo si laurea in Lettere e Filosofia. La sua attività di direttore d’orchestra si svolge nelle principali citta italiane: a Roma (Orchestra Filarmonica Romana), Milano (RAI e Conservatorio), Venezia (Teatro La Fenice), Firenze (Maggio Musicale Fiorentino) e all’estero: a Parigi è l’unico direttore italiano a celebrare il centenario dei Concerti Lamoreux, a Lisbona (Werther con Kraus) a Tokyo (Orchestra Filarmonica), a Barcelllona (Liceu) e in altre capitali europee. Ha accompagnato numerosi solisti come Weissenberg, Zuckermann, Canino e cantanti come Renato Scotto, Alfredo Krauss, Ileana Cotrubas, Ruggero Raimondi, Katia Ricciarelli, Lucia Valentini Terrani. Il suo repertorio va da Gabrieli alla contemporanea: è uscito recentemente il CD della “Cena delle beffe” di Giordano. Ha inaugurato il Teatro La Maestranza di Siviglia con il Rigoletto e ha eseguito in occasione dell’Expo ’92 “La Favorita”. Fra i riconoscimenti ricevuti ricordiamo Il “Protagonista d’argento” e la medaglia d’onore della fondazione Little Angels di Seul. Alla sua attività principale di direttore d’orchestra si unisce quella di saggista e conferenziere; ha recentemente tenuto una conferenza a Parigi, al Senato della Repubblica, sul tema: “Il caso Finzi”. Ha diretto alcune prime esecuzioni assolute, come San Zanipolo e Gabrielana di Gian Francesco Malipiero e l’opera “Trampago” di Vincenzo Cinque; inoltre il Salmo per coro e orchestra di Aldo Finzi di cui ha completato la parte corale incompiuta. Ha conquistato il disco di platino con il concerto in Plaza de Toros a Madrid con Kraus, Ricciarelli, Valentini Terrani e Coni. Numerosi suoi concerti sono trasmessi e messi in circolazione su video cassette dalla TV spagnola, Antenne 2 (Francia) e dalla Tv della Svizzera. Ha diretto Werther per le Olimpiadi di Barcellona: in quell’occasione ne fu ricavato un video che per iniziativa dell’Infanta Elena è stato posto in vendita a scopo benefico nel circuito mondiale. Ha recentemente diretto “Pagliacci” al Teatro Dal Verme di Milano, rievocazione storica delle recite che in quel teatro si tennero nell’agosto del 1915 (con Enrico Caruso, direttore Arturo Toscanini). Ha diretto al Teatro Poli di Pechino un’importante produzione di “Un ballo in maschera” di Verdi, e la prima mondiale dell’opera “Shylock” di Aldo Finzi con l’orchestra di Radio Mosca al Teatro Dal Verme di Milano. 4 Sabato 12 giugno ore 21.00 Concerto d’estate L. van Beethoven Ouverture da “Le Creature di Prometeo” W.A. Mozart Sinfonia n. 41 in Do maggiore K 551 “Jupiter” F. Schubert Sinfonia n. 3 in Re maggiore D 200 Orchestra Opera V Gian Paolo Sanzogno, direttore 5 Ensemble Almalatina L’Ensemble Almalatina è costituito da un gruppo di musicisti che si sono riuniti dieci anni fa mossi soprattutto dall’interesse per la Canzone Napoletana d’Autore non disgiunto da quello per il repertorio internazionale, che ha come denominatore comune quello dell’ “anima latina” che ha dato il nome alla formazione. I musicisti, dopo gli studi al conservatorio e le varie esperienze professionali di ciascuno, si sono incontrati grazie alla comune passione per la ricerca musicale intesa come vero e proprio laboratorio, sotto la guida artistica del Maestro Giuseppe Anedda, figura di riferimento internazionale per la cultura mandolinistica. Partendo dall’analisi del repertorio sotto il profilo stilistico e filologico, il gruppo si è prefisso lo scopo di giungere ad esaltare la Canzone Napoletana quale Canzone d’Arte attraverso la cura particolare nella realizzazione delle elaborazioni e nella fedeltà dell’esecuzione. Il gruppo, di cui curo la Direzione Artistica, è composto nella sua formazione “tipo” da sette elementi: mandolino, mandola, chitarre, contrabbasso, percussioni e voce solista. L’utilizzo di strumenti a corde pizzicate è frutto di precise scelte. Da un lato, in quanto le atmosfere che scaturiscono dal suono dei plettri sono le più idonee ad esaltare la musicalità e l’ “anima latina” tipica di popolazioni con tanti aspetti in comune, quali Grecia, Spagna, Portogallo, America Latina e Italia. Dall’altro, per dare il proprio contributo al rilancio della lunga tradizione mandolinistica che il nostro Paese può vantare e che ha rischiato di andare perduta. Non è casuale, poi, che la voce solista del gruppo sia femminile, in quanto è proprio dalla dolcezza espressiva di questa che si enfatizza la mediterraneità della quale la donna è simbolo da sempre. In linea con lo spirito di ricerca, di valorizzazione e di divulgazione del genere musicale scelto dal gruppo, durante i concerti ogni brano viene presentato al pubblico dalla cantante con riferimenti circa l’epoca, il contesto, l’aneddotica ed eventuali note di colore. Ciò consente di creare un particolare canale di comunicazione con la platea, che si predispone così ad una più consapevole e attiva partecipazione. 6 Sabato 19 giugno ore 21.00 Il canto di Partenope Viaggio musicale nella storia della Canzone Napoletana Io te vurria vasà Michelammà Fenesta Vascia Cicerenella ’E Spingule Francese Te voglio bene assaje ’A Vucchella Tarantella di Piedigrotta (V. Russo – Di Capua) (Anonimo del 1600) (Anonimo del 1500) (Anonimo del 1700) (Di Giacomo – De Leva) (Sacco – Campanella) (Tosti – D’Annunzio) (Ricci – D’Arienzo) Reginella Era de maggio Silenzio Cantatore Canzona Appassiunata Dduje Paravise ’Na sera ’e Maggio Simmo ’e Napule paisà Funiculì Funiculà (Lama – Bovio) (Di Giacomo – Costa) (Bovio – Lama) (E.A. Mario) (E.A. Mario – Parente) (Cioffi – Pisano) (Valente – Fiorelli) (Denza – Turco) Ensemble Almalatina Emanuele Buzi, primo mandolino Valdimiro Buzi, mandolino e mandola Andrea Fasola, Costantino Buzi, chitarra Walter Planamente, contrabbasso Andrea Bonioli, percussioni Maria Ausilia D’Antona, voce 7 Stefano Bollani Incomincia a sei anni lo studio del pianoforte ed esordisce a quindici. Si diploma al Conservatorio di Firenze nel 1993 e, dopo una breve esperienza come turnista nel mondo della musica pop, si afferma nel jazz, collaborando con grandissimi musicisti, tra cui Richard Galliano, Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea, Phil Woods, Lee Konitz. Fondamentale è il sodalizio, iniziato nel 1996, con il suo mentore Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide ben quattordici dischi. “Musica jazz” lo proclama miglior nuovo talento del 1998; in quel periodo, mentre guida il proprio gruppo, L’orchestra del Titanic, realizza un disco-spettacolo in omaggio alla musica leggera italiana degli anni ’30-’40. Nel 2003 a Napoli riceve il Premio Carosone, e l’anno successivo la rivista giapponese “Swing journal” gli conferisce il “New star award” riservato ai talenti emergenti stranieri. Per la label giapponese Venus records pubblica cinque dischi alla testa del suo trio, con Ares Tavolazzi al basso e Walter Paoli alla batteria. Fuori dai canoni risultano alcuni suoi lavori come “La gnosi delle fanfole”, nel quale mette in musica le surreali poesie di Fosco Maraini; “Cantata dei pastori immobili”, oratorio musicale per quattro voci, narratore e pianoforte, realizzato su testi di David Riondino (2004); il disco di canzoni scandinave Gleda (2005), inciso in Danimarca. Per la prestigiosa etichetta francese Label Bleu realizza 4 dischi, tra cui si segnala “Smat smat”, 2003, di piano solo, per la rivista inglese “Mojo” uno dei migliori dieci dischi jazz dell’anno. Collabora con artisti in ambito teatrale, dalla Banda Osiris ad attori come Marco Baliani, Ivano Marescotti, Maurizio Crozza e Lella Costa, per la quale firma le musiche di tre spettacoli, e a personaggi del mondo della danza contemporanea come Raffaella Giordano e Mauro Bigonzetti. Si esibisce anche come solista con l’Orchestra Regionale Toscana, la Filarmonica del Regio di Torino, la Verdi di Milano, la Santa Cecilia di Roma, e nel 2005 è ospite fisso nel programma televisivo di RaiUno “Meno siamo meglio stiamo”, di e con Renzo Arbore. È ideatore e conduttore della trasmissione musicale di Radio Tre “Dottor Djembè”. Dal gennaio 2009 sue sono tutte le sigle del palinsesto di Radio Rai Tre. Nel 2006 pubblica il romanzo “La sindrome di Brontolo” e lo stesso anno, è dichiarato musicista italiano dell’ anno per la rivista “Musica jazz”; disco dell’anno è il suo “Piano solo”, uscito per la ECM. La rivista americana “Downbeat”, nel 2007, lo vede ottavo fra i nuovi talenti del jazz mondiale e terzo fra i giovani pianisti. “Allaboutjazz” di New York lo vota fra i 5 musicisti più importanti del 2007, accanto a Ornette Coleman e Sonny Rollins. Nel dicembre dello stesso anno a Vienna gli è consegnato l’European Jazz Prize, premio della critica europea, come miglior musicista jazz europeo dell’anno. Stretto il suo legame con il Sudamerica. Dopo aver realizzato il disco “Bollani Carioca”, insieme a grandissimi musicisti brasiliani, nel 2007 è stato il secondo, dopo Antonio Carlos Jobim, a suonare un pianoforte a coda in una favela di Rio de Janeiro. Ha collaborato con molti artisti della nuova scena brasiliana, tra cui Hamilton de Holanda, Toninho Horta, e con Caetano Veloso, con cui è stato protagonista di due grandi concerti a Cagliari e a Umbriajazz 2007. Nel 2009 “Topolino” gli ha dedicato una copertina ed è uscito il suo nuovo disco per la ECM, “Stone in the water”, inciso a New York alla guida del suo abituale trio, con Jesper Bodilsen al basso e Morten Lund alla batteria. A febbraio 2010 ha pubblicato il suo primo libro di spartiti che inaugura la collana Carisch Jazz, distribuito a breve in tutto il mondo. 8 Sabato 26 giugno ore 21.00 Piano solo Il Piano Solo propone un repertorio in cui Bollani si dimostra pianista formidabile nell’intrecciare le complesse linee del basso con le brillanti soluzioni melodiche della mano destra, come pure a trasmettere, attraverso piccoli grappoli di note, umori e atmosfere densissimi. Un concerto, quindi, in cui la musica riesce a esprimersi totalmente in cerca di diverse ispirazioni come una summa delle più entusiasmanti esperienze pianistiche degli ultimi cent’anni, dal ragtime a Prokofiev. Stefano Bollani, pianoforte 9 Quintetto Bislacco Walter Zagato – Nato a Torino nel 1970, dove si diploma in violino al conservatorio Giuseppe Verdi. Finalista in diversi concorsi, nazionali e internazionali, ha vinto il “Vittorio Veneto” nel 1985 e il “Lorenzo Perosi” di Biella nel 1994. È stato violino di spalla dell’Orchestra Filarmonica di Torino, e collabora con diverse orchestre italiane, tra cui quella del teatro alla Scala. Dal 2000 è primo violino dell’Orchestra della Radio Svizzera italiana e primo violino del Quintetto Bislacco. Suona un violino Marino Capicchioni del 1967. Duilio M. Galfetti – Diplomato in violino al conservatorio «Dreilinden» di Lucerna, inizia una lunga collaborazione con l’ensemble barocco milanese «Il Giardino Armonico». Sin da giovanissimo si dedica anche al mandolino ed è fondatore e primo violino dell’Ensemble “Vanitas” e de “I Barocchisti”, orchestra che opera in stretta collaborazione con il Coro della Radio Svizzera. Suona nell’Orchestra della Radio Svizzera Italiana. Gustavo Fioravanti – Diplomato in violino e viola al Conservato- rio “Giuseppe Verdi” di Torino e già membro dell’Orchestra Giovanile Italiana in qualità di prima viola solista. Ha vinto diversi premi in vari concorsi nazionali e internazionali e in formazione di quintetto con pianoforte ha suonato in importanti festival. Prima viola dell’Orchestra Filarmonica di Torino, per molti anni ha collaborato, sempre come prima viola, con diverse orchestre europee. Fondatore insieme a Walter Zagato del Quintetto Bislacco. Suona una viola Giuseppe Ornati del 1952. Marco M. Radaelli – Diplomato in violoncello al Conservatorio di Milano nel 1997, si è perfezionato tra gli altri con Mario Brunello ed Enrico Bronzi. È violoncellista dell’ ensemble “Risognanze” dalla fondazione, e dal 2001 è membro del “Farben Ensemble”, specializzato nel repertorio novecentesco e contemporaneo, . Ha collaborato con l’orchestra di 12 violoncelli “Villa Lobos” di Mario Brunello e “I violoncellisti della Scala” del Teatro alla Scala di Milano. Collabora con l’Orchestra del Teatro alla Scala e dal 2007 è invitato come primo violoncello nella prestigiosa Camerata Salzburg di Salisburgo e nell’Orchestra Filarmonica di Torino. Suona in varie orchestre nazionali e internazionali. Enrico Fagone – È primo contrabbasso solista dell’Orchestra del- la Svizzera Italiana. Diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di Piacenza, fin da giovanissimo è vincitore di premi importanti fra cui il primo premio alla terza edizione del prestigioso Concorso nazionale per giovani talenti di contrabbasso “Werther Benzi” di Alessandria. Collabora, in Italia e all’estero, con prestigiosi gruppi da camera e orchestre e ha partecipato alle più importanti stagioni concertistiche italiane ed estere, come il Festival Martha Argerich, e al suo attivo vanta registrazioni radiofoniche e televisive per varie emittenti. Nell’estate 2007 gli è stato assegnato il premio “Carlo Capriata” dedicato a giovani contrabbassisti di talento. Tiene regolarmente corsi e master classes in Italia e all’estero, attualmente è docente di contrabbasso al conservatorio di Piacenza. 10 Plastilux s.r.l. Venerdì 2 luglio ore 21.00 Tuoni e fulmini J. Strauss J. S. Bach Bach/Galfetti/Beatles W. A. Mozart G. Gershwin A. Piazzolla E. Morricone C. Parker N. Piovani Popolare K. Komzak J. Zawinul G. Rossini H. Mancini Popolare Quintetto Bislacco Tuoni e fulmini Concerto for swing strings Michelle Le nozze di Figaro The Man I love La muerte del angel Western suite Billie’s Bounce La vita è bella Danza rumena Perpetuum mobile Birdland Il Barbiere di Siviglia The pink panther Danza celtica Walter Zagato, violino Duilio M. Galfetti, violino, mandolino, banjo ed effetti strani… Gustavo Fioravanti, viola Marco M. Radaelli, violoncello Enrico Fagone, contrabbasso 11 Enzo Iacchetti Vincenzo “Enzo” Iacchetti è un attore, comico e conduttore televisivo italiano. Vissuto da sempre a Luino, inizia la professione di attore comico nel 1979 al Derby Club di Milano. Fino al 1985 frequenta il locale con assiduità, mettendo in scena spettacoli con Francesco Salvi, Giorgio Faletti, Valdi, Giobbe Covatta, Malandrino e Veronica, I Gatti di Vicolo Miracoli. Dopo aver svolto piccole parti in varie trasmissioni televisive, grazie alle ripetute apparizioni al Maurizio Costanzo Show ottiene la conduzione di “Striscia la notizia” insieme a Ezio Greggio, sodalizio artistico che proseguirà per molte stagioni e che dura tuttora, da 16 anni, con un successo strepitoso. Nel 2004 con Greggio è stato protagonista di “Benedetti dal Signore”, mini serie in quattro puntate che vince il Telegatto come miglior fiction breve. Sempre su Canale 5, Iacchetti è stato protagonista di tre edizioni de “Il Mammo”, sit-com di successo nella quale recita al suo fianco Natalia Estrada. In teatro ha realizzato una serie di spettacoli di cui è anche autore, tra gli altri “Troppa salute”, “Gli alberi nani. Storia della teoria bonsai” e “Il grande Iac”. Nel 2000-2001 ha interpretato “Risate al 23° piano” di Neil Simon, nel 2001-2002 la commedia “Provaci ancora Sam” di Woody Allen. Nel 2005 è protagonista a teatro di “Un virus nel sistema” di Richard Strand. Nel 2005-06 è protagonista, sempre in teatro, di “The producers” di Mel Brooks, l’edizione italiana del “musical più comico del mondo”. Iacchetti ha pubblicato anche quattro libri filosofico-umoristici per Mondadori, “Il pensiero Bonsai”, “La storia di Belador il magnifico”, “Il colore del miele” e “Questo sì che è amore mica ‘bau bau micio micio’”, e tre cd, “Canzoni Bonsai”, “Il colore del miele’ e ‘La vera storia di Babbo Natale”. È stato testimonial della Birra Moretti, per i quali spot, nel 2001 è stato premiato con il “Key Award-Testimonial”, uno dei più importanti riconoscimenti pubblicitari. Nell’autunno 2008 è protagonista della sit-com su Italia 1 “Medici miei” con Giobbe Covatta, su Canale 5, in autunno, protagonista nel film “Occhio a quei due”, film tv in cui Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti interpretano due poliziotti. Nel 2009 debutta come cantante con il disco “Chiedo scusa al signor Gaber”, disco di cover di canzoni di Giorgio Gaber ricantate con nuovi arrangiamenti, pubblicato il 16 ottobre. Dal 2 ottobre è in radio, come singolo radiofonico “Il Riccardo”. Concerto fuori programma Ingresso € 20 - Ridotti € 15 12 Venerdì 9 luglio ore 21.00 Chiedo scusa al signor Gaber Soranno Gaber Soranno Gaber Soranno Gaber Gaber Gaber Soranno Soranno Soranno Gaber Gaber Gaber Soranno Soranno Gaber Gaber Gaber Soranno Soranno Chiedo Scusa Trani a Go Go Il Riccardo Campagna Com’è Bella la città Ocio Benzina e Cerini L’Orgia Possiedi La Torpedo Blu Madama La Ballata del Cerutti Ma pensa te Eccezzional Quadrittico Una fetta di Limone Chi vuoi Portare Porta Romana Tanto Barbera Barbera e Champagne Po Pom Enzo Iacchetti, Witz Orchestra, Marcello Franzoso 13 Raimondo Campisi Pianista di chiara fama internazionale, nasce in una famiglia di musicisti con padre direttore d’orchestra e pianista, madre pianista di origine greca e il fratello violinista compositore e cantante. A cinque anni rivela un incredibile talento istintivo e inizia a perfezionare il suo stile dapprima col padre poi col maestro polacco Ignaz Tiegerman (discendente della scuola di Chopin) e infine col celebre Alberto Mozzati a Milano. Oltre duemila i concerti tenuti in tutto il mondo: vincitore di prestigiosi concorsi internazionali, ha inciso in prima mondiale l’integrale delle danze di Schubert in audio-dvd. Eccezionali successi sono il suo “Bolero”, il “Classic & jazz” ed il Cd di Gershwin registrato a Mosca con la “Russian Philharmonic Orchestra”e il recente dvd “Campisi Piano Live” e “Piano Masterpieces 1”. La sua attività di pianista, compositore, improvvisatore e direttore la condivide con la passione per il mare, navigando con la sua barca a vela con pianoforte a bordo sulla quale si esibisce in straordinari e inediti conceerti in mare! Di lui la stampa ha scritto: «La prima impressione che si ha ascoltandolo, è quella di una grande gioia: gioia di suonare, di essere all’unisono con il pubblico, di comunicare agli ascoltatori le sue stesse emozioni e tutta la felicità che la musica gli procura». «Raimondo Campisi ha la dote magica della comunicabilità che incanta il pubblico, la stessa stessa capacità di colloquiare col pubblico, lo stesso raro dono che era di Liszt». «Estro musicale di arditissime raffinatezze di un concertista dalla vitalità prorompente, Campisi si diverte a giocare con la tastiera come un narratore attore capace di reggere la scena con monologhi mozzafiato e ricreando i classici con un’abilita e un’emozione che stupiscono per poi cambiare improvvisamente stile con immagini musicali jazz senza problemi, con una semplicità disarmante». «Il pianista Campisi interpreta Chopin con veemente trasporto, con superba padronanza della tastiera, con perfetta ed equilibrata tecnica delle due mani, per cui riesce a liberare dallo strumento armonie di dolcezza e colore ineffabili e discorsi forti e virili da cui traspare tutta la magia del suo romanticismo». Con il Concerto n. 1 di Chopin Campisi ha vinto il “Prix du public” al Concorso Internazionale di Versailles G. Cziffra e ha suonato questo concerto a San Pietroburgo con l’Orchestra filarmonica russa diretta da Jansons per la celebrazione del suo centenario. Il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di “Cavaliere per meriti artistici”. Recentemente Campisi è stato eletto consigliere nazionale per gli Italiani all’estero nonchè consigliere artistico dall’Associazione Civici Consumatori, che conta 90mila iscritti e sedi in tutte le provincie italiane, in Europa e nel mondo ove vi sono comunità italiane. 14 Sabato 17 luglio ore 21.00 Dedicato a Chopin… F. Chopin Concerto n. 1 in mi minore, Op. 11 (trascrizione per pianoforte e quartetto d’archi di B. Kominek) F. Chopin Sei canti polacchi (trascrizione per pianoforte di F. Liszt) Desiderio di fanciulla Primavera Il piccolo anello Baccanale Le mie gioie Il ritorno Raimondo Campisi, pianoforte Soliste Verdiane Lucia Gafà, primo violino Manuela Morreale, secondo violino Susanna Tognella, viola Irene Amico, violoncello 15 Inti Illimani L’avventura degli Inti-Illimani parte nel lontano 1967, quando un gruppo di studenti si incontra all’Università Tecnica di Santiago con il sogno di diventare ingegneri. Ma cambiano obiettivi e danno vita al progetto Inti-Illimani, che in dialetto Ayarnara vuol dire: sole dell’Illimani, una montagna nelle vicinanze di La Paz in Bolivia. E già nell’anno successivo partono per una lunghissima tournée in Argentina. Da questo periodo inizia la anche la loro attività compositiva, con la partecipazione alle prime compilations dedicate alla rivoluzioni in America Latina. Mano mano il gruppo, questo singolare “insieme di artisti senza nome”, comincia ad assumere la struttura che presto si imprimerà nella memoria collettiva: un affondare nelle radici della musica tradizionale latino-americana all’interno di una possente e mobilissima orchestrazione fatti di strumenti a fiato, ad arco, di percussioni, fino a raggiungere persino il numero di oltre trenta elementi in scena. Il 1972 è comunque l’anno delle grandi tournées in America Latina e della prima formazione stabile composta da Max Berrù, Josè Miguel Camus, Jorge Coulon, Horacio Duran, Horacio Salinas e Josè Seves. L’anno successivo segna infine l’avvento sulla scena discografica mondiale con due lavori dal titolo “Viva Chile” e “Cantos de Pueblo Andinos”. In Italia conquistano il disco di platino e il nostro paese diventa, ma oramai è storia nota, il loro nuovo paese d’adozione a causa dell’esilio cui vengono sottoposti in conseguenza del golpe di Pinochet. Da questo momento in poi il loro successo nel mondo non conosce soste e da ciò scaturiscono anche infinite collaborazioni a tutti i livelli. Infine, nel 1988, arriva anche per loro la possibilità tornare in Cile. Gli Inti-Illimani sono ormai l’emblema di un inarrestabile messaggio di pace. Conferma di questo è la partecipazione al grande concerto a Amnesty International in compagnia di Bruce Springsteen, Sting, Peter Gabriel, Tracy Chapman, Youssou’n, Dour e tanti altri. Gli anni novanta sono all’insegna delle grandi tournées negli Stati Uniti, in Turchia, ancora in Italia, in Giappone, in Spagna, in Australia, in Polonia, ancora una volta condividendo il palco con grandi artisti come Miriam Makeba e Mercedes Sosa. La nuova finestra che si apre per gli Inti è legata alla collaborazione con le grandi orchestre. Nel cosiddetto “Programma Sinfonico” trova spazio un’ennesima fusione di generi musicali, la musica colta con quella più popolare, brani di grandi compositori latini come Villa Lobos, Ginastera, Moncayo, con brani del loro stesso repertorio. Gli arrangiamenti orchestrali sono opera del compositore cileno Josè Miguel Tobar e del maestro Roberto De Simone. Tra i progetti paralleli che segnano l’assoluta novità del loro odierno percorso musicale, è da annoverare la lunga serie dei Tributi a Victor Jara, il grande artista cileno che venne giustiziato con l’avvento del dittatore Pinochet. Un simbolo del loro paese d’origine e un grande punto di riferimento per la loro opera musicale. Tra i primi eventi live che li ha visti coinvolti nel progetto Jara, è da ricordare il concerto “Tributo” all’interno del Royal Festival Hall a Londra, a cui parteciparono anche artisti del calibro di Peter Gabriel ed Emma Tompson. 16 Sabato 24 luglio ore 21.00 Cantos de Pueblo Andinos Inti Illimani Jorge Coulon Larrañaga Marcelo Coulon Juan Flores César Jara Adamas Daniel Cantillana Christian González Manuel Meriño Efrén Viera 17 I Solisti della Giovine Orchestra Genovese Il gruppo da camera I Solisti della Giovine Orchestra Genovese è formato da musicisti affermati, impegnati come prime parti nelle migliori orchestre italiane. La consuetudine al lavoro d’insieme, la fusione delle sonorità e la ricerca espressiva sono le caratteristiche principali delle loro interpretazioni. Pietro Borgonovo Nato a Milano, Pietro Borgonovo si distingue nella direzione di produzioni sinfoniche e operistiche per prestigiosi festival e teatri. Da segnalare la presenza al Salzburger Festpiele, alla guida del Klangforum Wien e dell’Arnold Schoenberg Chor, al “Maggio Musicale Fiorentino” con l’Orchestra del Maggio Musicale, alla Biennale di Venezia, al Ravenna Festival con il Teatro dell’Opera di Roma. Dirige regolarmente l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, quella del Teatro Lirico di Cagliari, del Teatro Verdi di Trieste, del Teatro dell’Opera di Roma, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra Sinfonica di Milano G. Verdi, l’Orchestra Sinfonica di Savona, l’Orquesta Sinfonica Nacional di Buenos Aires, l’Orchestra della Svizzera Italiana, la Kammerorchester di Mainz, la Prague Philharmonia. La Fondazione Teatro La Fenice di Venezia gli affida la direzione della prima mondiale dell’opera “Medea” di Adriano Guarnieri: grande successo di pubblico e di critica, coronato dal Premio Abbiati 2003 per la “raffinata esecuzione musicale e scenica che ha restituito l’audace ricercatezza della concezione compositiva e multimediale”. Giovanissimo si impone quale solista di oboe sulla scena mondiale. Allievo di Heinz Holliger alla Musikhochschule di Freiburg, si esibisce nelle principali sale e nei maggiori festival internazionali: Teatro alla Scala, Salzburger Festpiele, Maggio Musicale Fiorentino, Biennale di Venezia, Musikverein di Vienna, Musica Bayreuth, Festival d’Automne di Parigi, Festival di Montreux, Donaueschinger Musiktage, Carnegie Hall di New York, Holland Festival di Amsterdam, Montecarlo, Sala Grande del Conservatorio Tchaikovsky di Mosca, Filarmonica di San Pietroburgo, Fondazione Gulbenkian di Lisbona, Madrid, Berlino, Londra, Praga, Bonn, Lussemburgo. Il profondo interesse per la musica contemporanea lo porta a collaborare con molti compositori del nostro tempo: George Benjamin, Luciano Berio, Azio Corghi, Franco Donatoni, Adriano Guarnieri, Salvatore Sciarrino, Fabio Vacchi, Iannis Xenakis… dei quali interpreta opere anche in prima esecuzione, spesso a lui dedicate. Musicista poliedrico, Pietro Borgonovo è Direttore Artistico della GOG (Giovine Orchestra Genovese) e dal 2003 Direttore Artistico del Concorso Internazionale di Musica G.B. Viotti di Vercelli. Sia come solista di oboe, sia come direttore d’orchestra, vanta una vasta discografia per importanti etichette internazionali quali Denon, Erato, RCA, BMG Ricordi ottenendo il “Grand Prix du Disque” e la segnalazione tra i cinque dischi di musica sinfonica più stimati dalla Critica italiana nel 1998. 18 Sabato 31 luglio ore 21.00 Una “Gran Partita” sul satellite L. van Beethoven Ottetto in Mi bemolle maggiore op. 103 Allegro – Andante – Menuetto – Finale. Presto B. Maderna Serenata per un satellite W.A. Mozart Serenade in Si bemolle maggiore K 361 “Gran Partita” Largo – Molto allegro – Menuetto – Adagio Menuetto: Allegretto – Romance: Adagio – Allegretto – Adagio Tema con variazioni: Andante – Finale: Molto allegro I Solisti della Giovine Orchestra Genovese Pietro Borgonovo, direttore 19 Marco Cadario Allievo al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, a diciannove anni si è diplomato in pianoforte. Si è diplomato poi in “Fortepiano e pianoforte romantico” a Imola. Dal 2001 si esibisce regolarmente in duo con il soprano Barbara Frittoli, con il primo clarinetto dell’Orchestra della Scala, Fabrizio Meloni, nonché con il trombettista Gabriele Cassone. Ha inoltre inciso per “Dad Records” un cd dedicato a Bottesini, in duo con Ermanno Ferrari, primo contrabbasso dell’Orchestra Radio Svizzera Italiana . Pianista di grande sensibilità e temperamento, si è esibito in numerosi concerti in Italia, Francia, Norvegia, Ungheria, Germania, Austria, Svizzera, Slovenia, Svezia e Stati Uniti. Fra i luoghi più prestigiosi l’Ambasciata Italiana di Oslo, la Konzerthause di Friburgo, l’Arsenal di Metz, la Sala Verdi del Conservatorio di Milano, i Conservatori di Firenze Parma e Palermo, l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles e la sede della Luogotenenza per l’Italia Settentrionale dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Collezionista di strumenti storici, tiene corsi e conferenze-concerto su strumenti antichi ed è molto richiesto come pianista accompagnatore. Nel maggio 2007 ha collaborato con il maestro Ferrarini in un corso dedicato all’opera completa di Beethoven per flauto e fortepiano al conservatorio di Parma. Nel giugno 2007 ha accompagnato al fortepiano i recitativi di “Nozze di Figaro” nella produzione del Teatre Principal de Maò di Minorca (nel cast Natale De Carolis, Ildebrando D’Arcangelo, Marina Comparato). Gabriele Cassone Si è diplomato in tromba con Mario Catena e in composizione con Luciano Chailly. Concertista riconosciuto in tutto il mondo, è apprezzato sia nell’interpretazione della musica su strumenti d’epoca (tromba naturale barocca, tromba classica a chiavi, tromba romantica a cilindri e cornet à pistons) sia nell’esecuzione del repertorio contemporaneo. Luciano Berio lo ha scelto per eseguire suoi brani con tromba solista: “Sequenza X” per tromba sola e, in prima assoluta, “Kol-Od”, sotto la direzione di Pierre Boulez con l’Ensemble Intercontemporain. Successivamente ha suonato in scena con il trombonista C. Lindberg, nell’opera di Berio “Cronaca del Luogo”, commissionata dal Festival di Salisburgo. Famosi direttori lo hanno chiamato per eseguire i brani più virtuosistici del repertorio solistico: Sir John Eliot Gardiner lo ha nominato tromba principale degli English Baroque Soloists per l’esecuzione dell’integrale delle Cantate di J.S. Bach e per il Secondo Concerto Brandeburghese. Ton Koopman, direttore dell’Amsterdam Baroque Orchestra, lo ha voluto per registrare la Cantata BWV 51 di J.S. Bach. Sempre nell’ambito della musica barocca, ha fondato insieme ad Antonio Frigé (con il quale suona anche in duo) l’Ensemble Pian & Forte. Si è esibito come solista nei maggiori teatri del mondo: Concertgebouw di Amsterdam, Cité de la Musique di Parigi, Scala di Milano, Mozarteum di Salisburgo, Carnegie Hall di New York, Queen Elizabeth Hall a Londra e Wiener Konzerthaus. Ha pubblicato più di 20 cd con brani dal repertorio barocco fino al contemporaneo. Gabriele Cassone è docente al Conservatorio di Novara e tiene corsi annuali di alta specializzazione all’Accademia di Santa Cecilia a Roma nonché seminari negli Stati Uniti d’America e in tutta Europa. È sovente nominato membro di giurie nei più prestigiosi concorsi internazionali. È autore del libro “La tromba” edito da Zecchini. Gabriele Cassone suona trombe Courtois. 20 Sabato 7 agosto ore 21.00 Alla riscoperta dei suoni perduti Passeggiando tra Salotti e Teatri… G.A. SCARAMELLI Variazioni brillanti Op.13 G. VERDI S. THALBERG W.A. MOZART J.B. Arban J.N. Hummel J.B. Arban Adagio per tromba Fantasia sul “Mosè” di Rossini Romanza Kv 495 Fantasia su “Un ballo in maschera” di G. Verdi Recollections of Paganini Carnevale di Venezia Durante il concerto sarà utilizzato un fortepiano a coda “Franz RAUSCH” del 1825. Marco Cadario, fortepiano Gabriele Cassone, tromba 21 Dario Carbonelli Diplomato all’accademia nazionale di danza di Roma, si avvicina allo studio del Flamenco con Isabel Fernandez Carrillo, poi a Madrid, all’accademia “Amor de Dios”. Comincia l’attività artistica partecipando a spettacoli con il gruppo “Andalucia” di Isabel Fernandez Carrillo di cui diventa solista. Nell’estate ’97 partecipa a numerosi spettacoli con la compagnia “Pasion Gitana” di Caterina Lucia Costa, e nel 1998 fonda il gruppo “Flamencovivo”. Nell’estate ’98 collabora con Denis Ganyo alla messa in scena di “Aspettando Godot”, e cura le coreografie dell’ opera lirica “Carmen” per il “Luglio musicale Trapanese” nelle parti flamenche, partecipandovi in qualità di primo ballerino solista. Nel settembre 2001 compie uno dei frequenti viaggi in Spagna studiando con “El Junco”, primo ballerino della compagnia di Cristina Hoyos e con Andres Marin uno dei più significativi esponenti del flamenco attuale. Dal settembre 2002 vive tra Roma e Siviglia dove dal febbraio 2003 entra a far parte della nuova compagnia flamenca di Javier Cruz. Nell’estate del 2003 lavora in qualità di “bailaor” solista, ospite della compagnia Lunares e collabora inoltre nella stessa estate allo spettacolo “Sinfonismo Flamenco” del concertista Juan Lorenzo. Numerose sono le collaborazioni con scuole di flamenco in Italia, dove è chiamato a tenere stage. Dal 2003 a oggi ha fatto parte della compagnia Flamenco Libre in qualità di primo “bailaor”. Partecipa alla registrazione di diversi dischi in qualità di “bailaor” e percussionista. Numerose le sue collaborazioni con artisti del panorama flamenco internazionale, tra cui il “cantaor” Antonio Campo, il “cantaor” Miguel Picuo, il “bailaor” “El Junco”. Nell’estate 2005 partecipa al festival jazz di Viareggio e attualmente in Italia tiene corsi di baile flamenco a Roma, ed è il fondatore del Centro Formazione Baile Flamenco di cui è il direttore artistico didattico insieme con la “bailaora” e maestra Lara Ribichini. Presenta nell’estate 2009 il nuovo spettacolo della compagnia Flamencovivo al festival Italiarte di Mediascena Europa, all’accademia di studi romani dell’ Aventino. Insegna al Mac di Giacomo Molinari insieme con la “bailaora” Lara Ribichini, con cui dirige e coreografa gli spettacoli della compagnia. Lara Ribichini Italo francese, inizia all’età di quattro anni lo studio della danza. Con il passare degli anni si avvicina ai differenti generi (classica e moderna) e a undici anni comincia i suoi studi di classico spagnolo e flamenco che la porteranno più tardi a intraprendere la ricerca di uno stile puro e autentico nella terra Andalusa sotto la guida dei più grandi maestri quali: Charo Cruz, Maria Josè Franco, Mario Maya, Alicia Marquez, Ramon Martinez. Inizia la sua attività professionale in Italia con la compagnia francese di Martin Blain, fa parte della compagnia Pasiòn Gitana di Caterina Lucia Costa con la quale si esibisce nei festival e nei teatri di maggior prestigio in Italia, dividendo la scena con artisti di chiara fama internazionale. Nel 1998 partecipa alla messa in scena della “Carmen” per il Luglio musicale Trapanese in qualità di ballerina solista per il ruolo flamenco di Carmen. Nel 2001 si trasferisce a Siviglia in pianta stabile, e nel 2002 entra a far parte della compagnia flamenca di Javier Cruz. Collabora dal 2003 con la compagnia Flamenco Libre di Juan Lorenzo. Nel settembre 2005 partecipa al primo festival flamenco dell’auditorium di Roma. Collabora inoltre con le più significative realtà del flamenco presenti in Italia, ed è fondatrice del gruppo Flamencovivo con cui presenta diversi spettacoli dal 1998. Insegna a Roma. 22 Venerdì 13 agosto ore 21.00 Flamenco Vivo La compagnia Flamenco Vivo formatasi nel 1998 dall’unione di artisti del panorama flamenco italo-spagnolo, grazie al percorso artistico e formativo maturato a stretto contatto con i più importanti nomi del flamenco Andaluso si presenta oggi con un nuovo spettacolo del tutto rinnovato attraverso il fondersi di diversi linguaggi di flamenco. Durante lo spettacolo danza maschile e femminile si incontrano con la musica per dare vita ad un dialogo ricco di emozioni e di immagini, con lo scopo di trascinare lo spettatore nel mondo flamenco dove la fusione di generi (musica e danza) dà vita a una forma di arte universale. Tutti noi incontriamo nel nostro cammino nuove persone, nuove sensazioni, “Vente Conmigo” è l’incontro di forme d’arte distinte che si fondono in un unica forma… il Flamenco. 23 MILL CAR s.r.l. AUTOVETTURE DI TUTTE LE MARCHE Via Gallarate, 70 · 20145 Gazzada (VA) Tel. 0332 870820 · Fax 0332 463445 www.millcar.it 24 GALLARATE – GAZZADA …innovators in maintenance! 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(+39) 0332 462454 33 Note di sapori Fino al 30 settembre 2010 il pubblico di Musica in Villa, grazie alla convenzione stipulata con la Confesercenti di Varese, potrà ottenere uno sconto del 10% sui menù offerti dagli esercizi di ristorazione aderenti all’iniziativa. Per usufruire dell’agevolazione è sufficiente presentare al ristoratore convenzionato un biglietto del concerto insieme a un programma di sala. Elenco esercizi aderenti: • Ristorante Guarna Via Leonardo Da Vinci 2 - Morazzone - Tel. 0332 879450 • Ristorante Le Damine Via S. Alessandro 2 - Castronno - Tel. 0332 892535 • Ristorante Al Pravello Via Bertini, 3 - Viale Aguggiari, 26 - 21100 Varese (VA) Tel: (+39) 0332-214000 - Fax: (+39) 0332-239553 chiuso venerdì, sabato a mezzogiorno e domenica sera • Ristorante al Tranvai d’Antan Via Libertà 2 - Casalzuigno (VA) - Tel. 0332 623231 • Bar Nilo Viale Borri 90 - Varese - Tel. 0332 263870 • Ul Taribul Via San Michele 198 - Malgesso - Tel. 0332 706530 • Vineria del Croce Via C. 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