2010/2011
ragazzi . scuola secondaria di I grado
teatro ragazzi
scuola secondaria di I grado 2010 - 2011
Carissimi insegnanti,
in questo opuscolo troverete le proposte per la stagione 2010-2011 di Teatro per le scuole
con alcune importanti novità: a fianco degli spettacoli più propriamente teatrali (teatro
d’attore, d’ombre, di figura, di animazione…) crescono le proposte multidisciplinari e le
attività laboratoriali, crediamo molto importanti perché daranno la possibilità ai ragazzi
di avvicinarsi al teatro, di conoscere e sperimentare in prima persona le diverse tecniche
d’espressione artistica.
Prosegue il seguitissimo Opera Domani, il progetto di avvicinamento all’opera che
quest’anno propone Nabucco. Bambini e ragazzi, impersonando il popolo oppresso, vivono
l’azione che si svolge tra palco e platea, fianco a fianco degli interpreti: dopo esser stati
imprigionati, canteranno il Va, pensiero, grido di dolore di un intero popolo che aspira alla
libertà.
Ai burattini è invece dedicato il laboratorio “Burattini in viaggio”: si inizia con un viaggio
negli spazi segreti del teatro, abitati da burattini e marionette, per finire in laboratorio dove
i burattini verranno creati dai ragazzi stessi, attraverso l’assemblaggio di vari materiali
(bottoni, bottiglie di plastica, tappi, stoffe, lana, spugne, cucchiai…).
Tante sono le proposte di spettacolo: doveroso un omaggio a Gianni Rodari con I viaggi
di Atalanta che tributa un duplice omaggio alla coppia Luzzati/Rodari: Gianni Rodari
sviluppa con grande abilità in modo parallelo la storia epica e la storia intima di Atalanta,
che potrebbe essere una ragazzina di oggi con i pensieri, le emozioni e il suo sguardo sul
mondo. Sulla scena gli animatori-attori daranno vita a questi mondi paralleli attraverso la
loro presenza e il mondo magico delle ombre.
L’incoscienza di Zeno ci propone una storia di montagne, di un bellissimo sport come lo sci
e di uomini e donne che li hanno amati con tutta la forza del loro cuore. Soprattutto per i
bambini è importante potersi nutrire di racconti di “storie vere” che contengono però anche
il sapore magico delle favole.
Spettacolo da non perdere per il messaggio che vuole trasmetterci è Vivere ancora. Voci dal
filo spinato: l’olocausto raccontato dal cuore pensante di uomini e donne tramite un viaggio
nella memoria, per non dimenticare.
Altri titoli rendono omaggio alla tradizione favolistica recuperandone senso e morale,
perché grande è il valore delle fiabe: esse parlano il linguaggio dei bambini, arrivano
all’essenza, saltano le difese razionali, aiutano a stimolare l’immaginazione, la fantasia e a
superare le loro paure e difficoltà. In La Bella e la Bestia interessante è il lavoro di ricerca
svolto da Il baule volante sul tema della diversità, del diverso che sta dentro di noi ed in
particolare dell’accettazione dell’altro da sé. Tema ripreso anche ne L’Orchetto, che attinge
la propria ispirazione dalle fiabe popolari ed è portato sulla scena grazie alla scrittura fine
ed intelligente di Suzanne Lebeu grande autrice per ragazzi. L’Orchetto, con i suoi sei anni,
la sua forza straordinaria e la sua terribile eredità, racconta la diversità ma anche la forza di
lottare per cambiare se stessi, per affermarsi e per vincere i propri limiti.
Ad un tema di grande attualità, il bullismo, è dedicato Io me ne frego! della compagnia Quelli
di Grock. In scena la storia di un’amicizia che, all’inizio caratterizzata da una spensierata
leggerezza, si incrina diventando una continua prevaricazione: Quelli di Grock, compagnia
teatrale da sempre molto attenta al mondo dei più giovani, ha voluto concepire il proprio
contributo utilizzando il linguaggio che le è più consono, quello teatrale. Dal palcoscenico i
gesti e le parole arrivano diretti al cuore dello spettatore, coinvolgendo anche i più timidi e
stimolando il desiderio di confrontarsi direttamente con il problema, di porre delle domande
alla ricerca di risposte reali.
Omaggio alla grande danza con la Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu che porta
sulla scena Coppelia, balletto in tre atti che mantiene la versione musicale originale di Lèo
Delibes e così la trama con i suoi protagonisti. Fantasia, allegria, ricchezza e inventiva di
passi senza tempi morti, sia nelle parti classiche che nelle danze di carattere, mazurke e
czardasc, caratterizzano questa versione di Coppelia offerta dalla compagnia.
come prenotare
Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione,
effettuabile esclusivamente presso l’Ufficio Scuole della Fondazione I Teatri a partire
da giovedì 4 novembre 2010. Dal 4 all’11 novembre saranno accettate esclusivamente
le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica
all’indirizzo [email protected]. Le richieste verranno soddisfatte in ordine
d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste.
Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa
pubblicazione. Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo
scaricabile dal sito de I Teatri alla pagina Scuole-Università.
Da venerdì 12 novembre sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i
numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00
Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 4 novembre.
La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della
nostra conferma controfirmata dai docenti.
Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive
del teatro, vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a
partecipare ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre classi di subentrarvi.
In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza maggiore, la
Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna
richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni.
Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe
che intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (specie
se in carrozzina) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili.
Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle
ore 10 potranno essere proposti in replica alle 9 e 10,30 : vi invitiamo a segnalare da
subito nella vostra prenotazione la preferenza d’orario.
Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati
direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita.
trasporti
offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Il prezzo dipende
dal numero di persone trasportate e dalla distanza. E’ possibile, nella scheda di
prenotazione, richiedere il servizio di trasporto. Sarà nostra cura organizzarlo.
TIL
l’accesso a teatro
Gli spettacoli iniziano alle ore 10,00 se è prevista una sola replica.
In caso di doppia recita gli spettacoli iniziano alle ore 9,00 e 10,30 (ad eccezione di
Nabucco che inizia alle 9,00 e 11,00).
E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire un
agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio
puntuale delle rappresentazioni.
La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della
rappresentazione.
L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi
verranno fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini/ragazzi.
In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo
fermarsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena.
Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo.
i costi
I biglietti hanno un costo unico di euro € 5
Fanno eccezione gli spettacoli Nabucco (€ 8 comprensivo di libretto per ogni
partecipante), Nabuccolo (€ 6 comprensivo di libretto per ogni partecipante).
Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti delle effettive
necessità di custodia dei bambini.
Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa
dello spettacolo. Vi invitiamo a preparare l’importo esatto, possibilmente in modo che
il conteggio sia rapido (ad esempio non tutto in monete da 1 euro…), e di recarvi in
biglietteria appena arrivate per l’emissione dei biglietti.
l’informazione
Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche;
potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e
quant’altro le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella
sezione Scuole Università.
Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di
prenotazione.
Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line
così come l’aggiornamento in tempo reale delle disponibilità di posti per ogni singolo
spettacolo.
Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al sabato
dalle ore 9.00 alle ore 13.00 ai numeri 0522 458950 458990 per qualsiasi richiesta o
chiarimento.
Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta
viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e
partecipazione.
Vi invitiamo a contattarci [email protected] e iscrivervi alla nostra mailing
list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della scuola ed ai
giovani.
Martedì 7, giovedì 9, venerdì 10 dicembre 2010
Teatro Ariosto, ore 10.00
Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione
i viaggi di atalanta
Una fanciulla nella Grecia degli dei e degli eroi
dal testo di Gianni Rodari
dai disegni di Lele Luzzati
con Alessandro Ferrara,Tiziano Ferrari, Laura Zeolla drammaturgia Giovanni Covini regia e
scene Anusc Castiglioni sagome Federica Ferrari, Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi
costumi Giulia Bonaldi
Età: 6-13 anni
Tecnica: teatro d’ombre
durata: 1 ora
biglietto: € 5
Atalanta, abbandonata nella foresta alla nascita perché femmina, - Re Jaso, suo padre,
voleva un figlio vero, un maschio, un guerriero - viene cresciuta prima da un’orsa
premurosa e poi da Diana, dea della caccia: diventa grande, abilissima con l’arco e veloce
nella corsa. Atalanta torna tra gli uomini, che aveva sempre spiato da dietro gli alberi,
per vendicare la morte di una compagna ma anche per conoscerli meglio e scoprire a
quale mondo lei appartiene. Per le sue imprese ottiene ammirazione e rispetto da parte
di grandi eroi greci e parte con Teseo, Ercole e Giasone alla conquista del vello d’oro;
durante il viaggio vive molte avventure e impara a distinguere l’astuzia dall’inganno,
il tradimento dalla lealtà, e comprende che il mondo degli uomini le appartiene con le
sue luci e le sue ombre. “Un duplice omaggio a Luzzati e Rodari: un omaggio al grande
scenografo e illustratore, al maestro con cui la compagnia ha iniziato l’avventura del
teatro d’ombre; un omaggio al grande scrittore e pedagogista, del quale nel 2010 ricorre
il trentennale della scomparsa. Due figure di riferimento di Teatro Gioco Vita ai suoi
inizi”. ( Diego Maj – Direttore artistico Teatro Gioco Vita)
Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del
movimento dell’animazione teatrale.
Teatro Gioco Vita grazie all’animazione ha saputo dare un contributo originale alla
nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare di fare, di intendere e di vivere
il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha caratterizzato fin dalle prime
esperienze. Uno “stile” che, pur nei cambiamenti di struttura, linguaggio e poetica
attraversati in questi anni, è sempre rimasto una costante nei confronti del pubblico,
dei collaboratori, dei coproduttori. Per la sua poliedrica attività, Teatro Gioco Vita
ha ottenuto nel 2008 il Premio della Critica Promosso dall’A.N.C.T. (Associazione
Nazionale dei Critici di Teatro).
Martedì 11 gennaio, mercoledì 12 gennaio 2011
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Il Baule Volante
la bella e la bestia
Tratto dall’omonima fiaba classica
di Roberto Anglisani e Liliana Letterese con Liliana Letterese e Andrea Lugli regia di Roberto
Anglisani movimenti scenici curati da Caterina Tavolini
Età: 6-13 anni
tecnica: teatro d’attore e narrazione nello spazio
durata: 50 minuti
biglietto: € 5
Un mercante, padre di tre figlie, si smarrisce nel bosco, di ritorno da uno sfortunato
viaggio d’affari. Trova rifugio nel palazzo della Bestia, un essere orribile, metà uomo e
metà belva. Qui cerca di rubare una rosa e per questo la Bestia lo minaccia di morte.
L’unica sua possibilità di salvezza è che sia una delle sue figlie a morire al suo posto.
La più bella delle tre figlie accetta il sacrificio e si reca al palazzo. Ma andrà incontro ad
un altro destino. Attraverso la classica storia di un amore impossibile, di un amore che
supera ogni barriera, La Bella e la Bestia ci parla innanzitutto del tema della diversità,
ed in particolare dell’accettazione del diverso e dell’altro da sè. E magicamente, in
questa storia il pubblico finisce per identificarsi proprio col personaggio della Bestia,
condividendone i dolori e i tormenti, provando per esso una grande comprensione e
un grande affetto, attraverso un percorso emotivo che va dal rifiuto per questo essere
mostruoso e apparentemente cattivo fino al sentimento di condivisione della condizione
di “diverso”, non desiderandone più la morte ma la felicità.
La Bella e la Bestia è una storia che parla con delicatezza al nostro cuore, anche per
insegnarci a ricercare la bellezza delle cose e delle persone al di là delle apparenze, a
capire che spesso essa si cela sotto sembianze che ci possono sembrare sgradevoli: solo
imparando ad andare al di là delle apparenze e delle convenzioni potremo apprezzare
la vera bellezza, una bellezza interiore e quindi più profonda.
Lo spettacolo La Bella e la Bestia ha conseguito la menzione speciale della giuria del Premio
Nazionale Eolo Awards 2007.
L’Associazione Teatrale “Otiumetars - Il Baule Volante” nasce nel 1993 come gruppo di
teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore
del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro
di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi
spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano.
Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d’attore a quello di figura,
a quello di narrazione, ma sempre con l’intendimento di ricercare un teatro per ragazzi
che non abbia confini d’età.
Lunedì 31 Gennaio 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
Teatro dell’Orsa
vivere ancora
Voci dal filo spinato
ideato, scritto e interpretato da Monica Morini e Bernardino Bonzani
musiche eseguite al
pianoforte da Cristina Debbi luci e tecnica Andrea Alfieri
Età consigliata: da 10 a 14 anni
Tecnica: Teatro d’attore con proiezione di immagini e musica dal vivo
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
Memoria dell’Olocausto
Narrazione teatrale delle testimonianze scritte dalle vittime
con immagini su diapositiva
e musica dal vivo
L’olocausto raccontato dal cuore pensante di uomini e donne.
Un percorso nella
memoria, per non dimenticare.
Un viaggio che chiama a non essere semplici spettatori,
ma a lasciare traccia di sé nello spazio-tempo della rievocazione.
Dai quaderni, dai diari,
dalle tracce degli scritti, proviene la testimonianza di donne e uomini sopravvissuti
e no all’olocausto.
Sono parole e tormenti, sono domande.
La scelta dei testi di Etty
Hillesum, Elie Wisel, Peter Weiss, Primo Levi, Ruth Kluger, Elisa Springer, tra altri,
nasce dall’esigenza di rappresentare la resistenza e la resa di fronte al tentativo di
omologare e uccidere ogni diversità sia di classe che di razza o religione.
Un tempo
per ricordare e riflettere.
La privazione alle persone dei propri diritti, delle cose, poi
della dignità e infine della loro vita.
Il vento disumano di quegli anni continua a soffiare
per molti popoli della terra.
E deve rimanere bene impresso nelle nostre menti, se
vogliamo riconoscerlo e cacciarne gli orrori. Hetty Hillesum conclude così il suo diario:
“si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite”.
L’associazione Teatro dell’orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini e
Bernardino Bonzani, porta avanti un percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e
sul recupero della memoria storica e civile. Gli spettacoli del Teatro dell’orsa nascono
da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria. Prendono vita
e forma grazie al continuo intrecciarsi con il lavoro di ricerca musicale dei musicisti
che collaborano in fase drammaturgica ed eseguono dal vivo le musiche. Il gruppo,
soprattutto nell’ambito del teatro ragazzi, si avvale della collaborazione con Teatro
Immagine di Franco Tanzi, mimo, regista, scenografo e costruttore di macchine
teatrali, che per il Teatro dell’orsa firma le animazioni con marionette, burattini e il
teatro d’ombre.
Martedì 1, mercoledì 2 marzo 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
Quelli di Grock
io me ne frego
uno spettacolo sul bullismo
di Valeria Cavalli con Andrea Battistella, Antonio Bugnano regia Valeria Cavalli e Claudio
Intrepido scene e luci Claudio Intrepido
Età: da 11-14 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata 60 minuti
biglietto: € 5
Io me ne frego! è una storia che narra l’amicizia di due ragazzi che si conoscono fin
dall’infanzia: il racconto svela un rapporto che nel tempo diventa oppressione di uno
nei confronti dell’altro. Biglia, questo è il soprannome del più debole, si rende conto
dei cambiamenti dell’amico, traviato da cattive compagnie, ma non vuole e non riesce a
rompere il legame che li unisce, accettando dunque angherie e vessazioni.
Allo stesso tempo l’altro procede inesorabilmente verso un tragico abbrutimento che lo
porterà a non riconoscere più il confine fra il lecito e l’illecito. L’amicizia, che all’inizio
era caratterizzata da una spensierata leggerezza, si incrina diventando una continua
prevaricazione: le parole facili che scorrevano fra i due ragazzi diventano macigni e tutto
sembra precipitare. Ma ad un certo punto Biglia, il sottomesso, trova il coraggio di dire
no, di ribellarsi, rompendo il silenzio e ostacolando le malefatte del suo persecutore.
Uno spettacolo chiaro, diretto, senza facile retorica né moralismi di alcun genere,
lontano da cliché televisivi o semplificazioni. Il linguaggio è sobrio, attuale, ispirato ma
non condizionato dallo slang “giovanilistico”; la musica, i cui motivi sono influenzati
da quella ascoltata dalle nuove generazioni, è una composizione originale, una sorta di
partitura sonora elaborata sulle azioni e parole dei protagonisti
La compagnia teatrale Quelli di Grock nasce a Milano nel 1976, fondata da alcuni ex
allievi della scuola del Piccolo Teatro. Da trent’anni produce spettacoli di prosa e di
teatro-danza per bambini, ragazzi, giovani e adulti, attribuendo costante importanza
ai progetti didattici. La caratteristica primaria della compagnia Quelli di Grock è
quella di affrontare un teatro nuovo finalizzato a promuovere drammaturgie lontane
dagli schemi tradizionali, cercando così di avvicinare il pubblico a forme espressive
alternative. L’obiettivo è stimolare la nascita di un interlocutore, attento fin dall’infanzia
alle innovazioni e pronto a comprendere linguaggi e modelli artistici sempre diversi.
Martedì 22, mercoledì 23, giovedì 24 marzo 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
Compagnia Balletto Classico
Liliana Cosi - Marinel Stefanescu
coppelia
balletto in tre atti
musica di Leo Delibes
coreografie Marinel Stefanescu maitre du ballet Liliana Cosi scene Hristofenia Cazacu
costumi
Marinel Stefanescu
Età: 8-14 anni
Tecnica: danza classica
Durata: 1 ora, 15 minuti
biglietto: € 5
Coppelia è senz’altro tra i capolavori del grande repertorio ballettistico per gli
ingredienti calibrati perfettamente: il colorito musicale vivace e romantico, la storia
sempre credibile. Fu rappresentata per la prima volta nel 1870 all’Opera di Parigi con
grande successo, e fu presto richiesta nei maggiori teatri del mondo. Da allora molti
coreografi si sono cimentati in proprie originali versioni. La Coppelia proposta dalla
Compagnia Balletto Classico mantiene la versione musicale originale di Lèo Delibes
e così la trama con i suoi protagonisti; è stata messa in scena per la prima volta nel
1982, al Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia, con protagonisti Liliana
Cosi e Marinel Stefanescu. Da allora innumerevoli sono le repliche e le tournée in
tutta Italia e all’estero. La novità di questa coreografia sta nello specifico dello stile
del coreografo Stefanescu: fantasia, ricchezza e inventiva di passi senza tempi morti,
sia nelle parti classiche che nelle danze di carattere, mazurke e czardasc, danza degli
automi. Presentato di recente con i nuovi Solisti e tutta la Compagnia, ha riscosso lo
stesso successo dei suoi inizi, mantenendo intatta la sua freschezza, lo humor, la lieve
vena patetica, la gioia di vivere, l’allegria.
La Compagnia Balletto Classico dal 1975 porta il nome dei suoi fondatori e protagonisti,
Liliana Cosi e Marinel Stefanescu.
Diventa importante già nel 1977, quando compie la sua prima grande tournèe in tutta
Italia. Dal 1978 ha fissato la sua sede a Reggio Emilia. Quattro grandi sale di balletto
perfettamente attrezzate con pianoforte e impianto stereo, spogliatoi completi di
servizi, sala massaggio, sartoria, deposito dei costumi, magazzino per gli impianti,
scene e attrezzeria, sala di scenografia. Il coreografo è Marinel Stefanescu.
La Compagnia si basa su un repertorio classico, neo-classico e moderno ed è attiva tutto
l’anno con circa 70 spettacoli su tutto il territorio italiano.
Martedì 29 marzo 2011
Teatro Ariosto, ore 10.00
L’asina sull’isola
l’incoscienza di zeno
di Paolo Valli e Katarina Janoskova con Paolo Valli scenografia di Giona Rossetti musiche di
Giacomo Puccini con collaborazione artistica di Maurizio Bercini
Età: 8-14 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
Questa è una storia di montagne, di un bellissimo sport lo sci, e di uomini e donne che
li hanno amati con tutta la forza del loro cuore.
La voglia di realizzare questo spettacolo nasce, dalla nostra passione per la montagna, e
dal desiderio di raccontare ai figli di questi tempi caotici, di un mondo algido e semplice,
e di uno sport pulito. Le imprese degli atleti - sciatori abetonesi, Celina Seghi, Zeno
Colò, Vittorio Chierroni, i protagonisti di questo racconto, ma anche Paride Milianti,
Gualtiero, Alessandro e Olinto Petrucci, Rolando Zanni ed altri, sono già diventate
parte della storia sportiva del nostro paese. Noi però, crediamo utile raccontarle sotto
forma teatrale ai giovani, affinché queste belle ed autentiche avventure, possano uscire
dalla dimensione storico-sportiva specialistica, riprendere una nuova vita e diventare
patrimonio collettivo condivisibile. Per tutti ma a maggior ragione per i bambini, è
importante potersi nutrire di racconti di “storie vere” che contengono però, anche il
sapore magico delle favole. Si può concludere con le parole scritte di pugno da Zeno
Colò, alla presentazione di un libro a lui dedicato: “lo spettacolo sia da stimolo ai
giovani perché credano ai valori dello sport e della vita, e vi si applichino con sacrificio”.
La Compagnia teatrale L’Asina sull’isola nasce nel 1996, dall’incontro tra due artisti
accomunati da esperienze maturate in più di dieci anni di attività professionale, a livello
europeo, nel campo del teatro di figura e parola. Anche se concepito come libero gioco
multimediale, il linguaggio espressivo che la compagnia adotta, si fonda principalmente
sulle tecniche del teatro d’ombra.
Katarina Janoskova proviene dall’esperienza di teatro di figura centroeuropea, mentre
la formazione artistica di Paolo Valli è legata soprattutto al rapporto professionale con
la compagnia piacentina Teatro Gioco Vita all’interno della quale matura l’esperienza
del teatro d’ombre.
Venerdì 8 aprile 2011
Teatro Ariosto, ore 9.00 e 10.30
Accademia Perduta - Teatro Stabile d’Arte Contemporanea
l’orchetto
di Suzanne Lebeau
con Claudio Casadio e Daniela Piccari musiche Marco Biscarini scenografie Marcello Chiarenza
Età: 7-14 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 1 ora
biglietto: € 5
L’Orchetto vive da solo con sua madre in una casa nel cuore di una foresta impenetrabile,
in un luogo ritirato lontano dalla comunità del vicino villaggio. Pensa di essere un
bambino come tutti gli altri ma, il primo giorno di scuola, i suoi compagni si accorgono
subito della sua diversità: è il figlio di un orco che, però, una madre amorevole ha
cresciuto con infinita tenerezza. L’Orchetto dovrà affrontare tre difficili prove, dalla cui
riuscita dipenderanno la sua crescita, la sua trasformazione e la sua salvezza. Se saprà
superare queste prove, il coraggioso protagonista potrà esaudire il grande sogno di
essere accettato, con tutte le sue differenze e contraddizioni, all’interno della comunità
del villaggio. L’Orchetto, con i suoi sei anni, la sua forza straordinaria e la sua terribile
eredità, ci riconcilia con la nostra parte oscura, in una storia che racconta la diversità
ma anche la forza di lottare per cambiare se stessi, per affermarsi e per vincere i propri
limiti.
La scelta artistica di Accademia Perduta cade, quindi, su un racconto che attinge la
propria ispirazione dalle fiabe popolari ed è portato sulla scena grazie alla scrittura fine
ed intelligente della grande autrice per ragazzi Suzanne Lebeau. Un testo, presentato
in anteprima assoluta in Italia, che è già stato rappresentato in tredici paesi in tutto il
mondo e che ha avuto un grande successo.
Accademia Perduta/Romagna Teatri, oggi Teatro Stabile d’Arte Contemporanea
diretto da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, viene fondata da un gruppo di giovani
attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Dal momento della sua fondazione
a oggi Accademia Perduta è impegnata in una intensa e fertile attività di produzione
di spettacoli per ragazzi, spettacoli contraddistinti dall’attenzione al fantastico,
all’immaginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori.
Da martedì 2 a sabato 13 novembre 2010
Teatro Valli ore 9.00 e 11.00
burattini in viaggio
Un viaggio insolito in teatro con laboratorio di burattini
progetto di Luca Prandini e Roberto Fabbi burattini e laboratorio a cura di Balinta Sarzi, Isabelle
Roth e Roberto Bartoli con la collaborazione di Remida e Fondazione Famiglia Sarzi
Età: 4-14 anni
Durata: 1 ora, 30 minuti
Biglietto: euro 5
Abbiamo deciso quest’anno di offrire a bambini e ragazzi la possibilità di avvicinarsi al
mondo dei burattini poiché molteplici sono le potenzialità educative delle marionette.
Nel costruire il burattino il bambino ha la possibilità di sviluppare la propria manualità
e di stimolare una sensibilità verso materiali ed oggetti di uso comune, scoprendone
forme e trasformandoli secondo creatività e fantasia. Il laboratorio è l’approdo di un
viaggio che parte da lontano, attraversa luoghi misteriosi del teatro abitati da burattini,
marionette, modellini di teatri dove i giovani visitatori osservano, apprendono e si
mettono alla prova.
Nel percorso il gruppo classe avrà la possibilità di effettuare ricerche sui materiali,
attraverso un’esperienza diretta e concreta; di conoscere forme altre e lontane del
teatro di figura e soprattutto di sperimentare in prima persona l’approccio a tecniche di
animazione mettendole in relazione con le capacità espressive, narrative e simboliche
insite nei bambini.
Il viaggio nel teatro
Il percorso si snoda tra retropalchi di IV ordine, Sala dell’Astrolampo, Sala dei Pittori:
qui si incontreranno burattini, marionette, materiali scenici, documenti appartenuti
a Otello Sarzi e alla sua compagnia, gentilmente offerti dalla Fondazione Famiglia
Sarzi. Verrà illustrato il “lavoro” teatrale del burattinaio attraverso modelli di teatrini
(le cosiddette baracche) e strumenti scenotecnici, alcuni manovrabili dal pubblico.
Verranno esposte le marionette giganti (fino a 3 metri) di Sarzi e i manifesti della
tournée mondiale che nel 1968 toccò Iran, Libano, Turchia, Iraq, Afghanistan, Pakistan,
India. Durata 30 minuti
Il laboratorio
Il laboratorio intende approfondire l’aspetto della manipolazione dando la possibilità
ai bambini di mettersi in dialogo attraverso il burattino e i vari oggetti scenici (oggetti,
strumenti sonori…). In questa fase di lavoro si prevede la suddivisione della classe in
tre sotto-gruppi al fine di facilitare lo scambio tra i componenti e la messa in gioco dei
singoli. I burattini utilizzati verranno creati dai bambini stessi, attraverso l’assemblaggio
di vari materiali messi a disposizione durante la prima fase del laboratorio (bottoni,
bottiglie di plastica, tappi, stoffe, lana, spugne, cucchiai…). Durata 1 ora
Martedì 8 marzo ore 9, 11, e 20,30
Mercoledì 9 marzo ore 9 e 11
Teatro Ariosto
Opera Domani
Nabucco, c’era una volta la figlia del re
Un vero spettacolo di opera lirica, con cantanti professionisti ed orchestra a cui la platea
partecipa attivamente cantando alcune arie. Percorso didattico per gli insegnanti.
progetto realizzato da As.Li.Co regia Silvia Collazuol cantanti As.Li.Co. orchestra 1813
Età consigliata: 6-14 anni
Tecnica : opera lirica
Durata : 75 minuti
Biglietto: 8 euro (comprensivo di ingresso a teatro e libretto per i ragazzi)
Obiettivi
- Familiarizzare gli alunni della scuola dell’obbligo al linguaggio dell’opera lirica: offrire
una chiave di lettura interessante e attuale per accostarsi all’immenso patrimonio
culturale dell’opera.
- Promuovere nella scuola dell’obbligo percorsi di attività creative centrate sul
linguaggio musicale.
- Fornire agli insegnanti strumenti didattici (indicazioni metodologiche, percorsi
operativi, materiali sussidiari) perché possano svolgere con i propri alunni un
programma di educazione al teatro musicale.
- Coinvolgere alunni ed insegnanti nella realizzazione di uno spettacolo musicale di alto
livello.
Lo spettacolo: Nabucco, c’era una volta la figlia di un re
In questa riduzione del capolavoro verdiano in scena oltre ai protagonisti di Nabucco
ci sarà anche Verdi, che a fine spettacolo insieme alla platea di ragazzi intonerà l’Inno
d’Italia, eletto a inno universale di fratellanza fra i popoli. La produzione di Nabucco
offrirà ai ragazzi una nuova opportunità non solo di conoscere la musica di Verdi ma
anche di approfondire le tematiche suggerite dal libretto: il Risorgimento italiano
rivisitato alla luce dell’antica diaspora ebraica. Bambini e ragazzi, impersonando il
popolo oppresso, vivono l’azione che si svolge tra palco e platea, fianco a fianco degli
interpreti: dopo esser stati imprigionati, canteranno il Va, pensiero, grido di dolore di
un intero popolo che aspira alla libertà. Le parole di questo canto di esuli —che ai tempi
di Verdi furono proclama di indipendenza degli italiani oppressi dalla dominazione
austro-ungarica—, sono anche parole che racchiudono la nostalgia degli emigrati
nel ricordare la propria patria, lasciata per cercare altrove una vita migliore. Perciò
nel finale dello spettacolo bambini, ragazzi e artisti, intonano l’inno Fratelli d’Italia,
simbolo di fratellanza e di unità, nel senso più cosmopolita.
Il percorso didattico
I incontro – Giovedì 16 dicembre, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00
didattica musicale
Incontro introduttivo di didattica musicale su Nabucco: inquadramento storico e
musicale dell’opera e dell’inno d’Italia. La musica di Verdi, primi suggerimenti didattici
per introdurre l’opera in classe. A cura di un docente di didattica musicale dal team di
Opera Domani.
II incontro - Mercoledì 12 gennaio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00
didattica musicale
Attività di ascolto e analisi dell’opera e dei temi del libretto. La musica di Nabucco,
l’Inno d’Italia ed il Risorgimento. Suggerimenti didattici da realizzare in classe. A cura
di un docente di didattica musicale dal team di Opera Domani.
III incontro – Mercoledì 26 gennaio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00
i cori
Le arie di Nabucco da preparare per lo spettacolo e le strategie didattiche per insegnarle
ai ragazzi. A cura di un cantante/maestro di coro dal team didattico di Opera Domani.
IV incontro – Lunedì 7 febbraio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00
drammatizzazione
Attività di drammatizzazione sul libretto e attività pratiche per allestire uno spettacolo
in classe sulle musiche e le tematiche di Nabucco. A cura di un regista/drammaturgo
teatrale, dal team didattico di Opera Domani.
Sussidi e materiale didattico
Come corredo delle iniziative verrà fornito un duplice pacchetto di sussidi didattici:
per gli insegnanti:
- dispensa contenente una mappa articolata di proposte di attività da
svolgere in classe
- CD audio, cantiamo Nabucco, contenente i cori da far ascoltare e cantare
in classe
- informazioni e suggerimenti supplementari collocati in un apposito sito
interattivo www.operadomani.org
per gli alunni:
- il libretto dell’opera Nabucco, voglio un mondo all’altezza dei sogni che
ho, contenente anche le pagine musicali delle arie da imparare
- informazioni e giochi sul sito interattivo
Da lunedì 11 a sabato 30 ottobre 2010
Teatro Valli ore 10, 10,45, 11,30
Installazione Democratica Verticale
il teatro al lavoro / il lavoro a teatro
Visita ai luoghi misteriosi del teatro
di Roberto Fabbi, Luca Guerri, Manuela Pecorari, Luca Prandini
Età consigliata: dai 6 anni in avanti
Tecnica: visita itinerante
Durata: 1 ora circa
Prezzo: 4 euro
Giunta alla quarta edizione, in conseguenza del crescente successo, l’Installazione
Democratica Verticale continua nel 2010 secondo la stessa, duplice impostazione: da
un lato offrire ogni anno un percorso installativo interamente riprogettato, con nuovi
allestimenti e nuove tematiche; dall’altro lato offrire alla conoscenza del pubblico i
luoghi sconosciuti del teatro, il suo funzionamento, i suoi retroscena, la sua magia.
Le classi, divise in gruppi, accompagnate da una guida, vengono condotte attraverso
un percorso che tocca luoghi normalmente interdetti all’accesso del pubblico. Ciascun
luogo, già in sé provvisto di una forza suggestiva sua propria, è allestito in modi diversi
– con suoni, luci, video, esposizioni di oggetti, ricreazione di ambienti, variamente
combinati fra loro –, secondo una tematica che fa da filo conduttore all’intero percorso
e che, per l’edizione 2010, è “il lavoro”.
Percorso
Retropalchi IV ordine, Sala dell’Astrolampo, Sala dell’orologio, Sala dei Pittori: “I
burattini di Otello Sarzi” in collaborazione con la Fondazione Famiglia Sarzi.
Allestimento con burattini, marionette, materiali scenici, documenti appartenuti a
Otello Sarzi e alla sua compagnia. Verrà illustrato il “lavoro” teatrale del burattinaio
attraverso modelli di teatrini (le cosiddette “baracche”) e strumenti scenotecnici, alcuni
manovrabili dal pubblico. Verranno esposte le marionette giganti (fino a 3 metri) di
Sarzi, e i manifesti della tournée mondiale che nel 1968 toccò Iran, Libano, Turchia, Iraq,
Afghanistan, Pakistan, India. Il teatro di burattini sarà anche l’oggetto del laboratorio
didattico (vedi infra). Tutto in collaborazione con la Fondazione Famiglia Sarzi.
Sotterraneo (sottoatrio e sottoplatea).
Il sotterraneo ospiterà un’installazione video sonora su più schermi dedicata ai temi del
percorso installativo (lavoro, teatro, città, culture). Il materiale di base di questa parte è
una quantità di immagini e filmati di repertorio.
Per informazioni e adesioni:
Ufficio Promozione I Teatri
Tel 0522 458950/990
Fax 0522.458948
[email protected]
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, piazza Martiri del VII luglio, 42100 Reggio Emilia
telefono 0522/458 811 numero verde 800 554 222
www.iteatri.re.it _ [email protected]