2010/2011 ragazzi . scuola secondaria di I grado teatro ragazzi scuola secondaria di I grado 2010 - 2011 Carissimi insegnanti, in questo opuscolo troverete le proposte per la stagione 2010-2011 di Teatro per le scuole con alcune importanti novità: a fianco degli spettacoli più propriamente teatrali (teatro d’attore, d’ombre, di figura, di animazione…) crescono le proposte multidisciplinari e le attività laboratoriali, crediamo molto importanti perché daranno la possibilità ai ragazzi di avvicinarsi al teatro, di conoscere e sperimentare in prima persona le diverse tecniche d’espressione artistica. Prosegue il seguitissimo Opera Domani, il progetto di avvicinamento all’opera che quest’anno propone Nabucco. Bambini e ragazzi, impersonando il popolo oppresso, vivono l’azione che si svolge tra palco e platea, fianco a fianco degli interpreti: dopo esser stati imprigionati, canteranno il Va, pensiero, grido di dolore di un intero popolo che aspira alla libertà. Ai burattini è invece dedicato il laboratorio “Burattini in viaggio”: si inizia con un viaggio negli spazi segreti del teatro, abitati da burattini e marionette, per finire in laboratorio dove i burattini verranno creati dai ragazzi stessi, attraverso l’assemblaggio di vari materiali (bottoni, bottiglie di plastica, tappi, stoffe, lana, spugne, cucchiai…). Tante sono le proposte di spettacolo: doveroso un omaggio a Gianni Rodari con I viaggi di Atalanta che tributa un duplice omaggio alla coppia Luzzati/Rodari: Gianni Rodari sviluppa con grande abilità in modo parallelo la storia epica e la storia intima di Atalanta, che potrebbe essere una ragazzina di oggi con i pensieri, le emozioni e il suo sguardo sul mondo. Sulla scena gli animatori-attori daranno vita a questi mondi paralleli attraverso la loro presenza e il mondo magico delle ombre. L’incoscienza di Zeno ci propone una storia di montagne, di un bellissimo sport come lo sci e di uomini e donne che li hanno amati con tutta la forza del loro cuore. Soprattutto per i bambini è importante potersi nutrire di racconti di “storie vere” che contengono però anche il sapore magico delle favole. Spettacolo da non perdere per il messaggio che vuole trasmetterci è Vivere ancora. Voci dal filo spinato: l’olocausto raccontato dal cuore pensante di uomini e donne tramite un viaggio nella memoria, per non dimenticare. Altri titoli rendono omaggio alla tradizione favolistica recuperandone senso e morale, perché grande è il valore delle fiabe: esse parlano il linguaggio dei bambini, arrivano all’essenza, saltano le difese razionali, aiutano a stimolare l’immaginazione, la fantasia e a superare le loro paure e difficoltà. In La Bella e la Bestia interessante è il lavoro di ricerca svolto da Il baule volante sul tema della diversità, del diverso che sta dentro di noi ed in particolare dell’accettazione dell’altro da sé. Tema ripreso anche ne L’Orchetto, che attinge la propria ispirazione dalle fiabe popolari ed è portato sulla scena grazie alla scrittura fine ed intelligente di Suzanne Lebeu grande autrice per ragazzi. L’Orchetto, con i suoi sei anni, la sua forza straordinaria e la sua terribile eredità, racconta la diversità ma anche la forza di lottare per cambiare se stessi, per affermarsi e per vincere i propri limiti. Ad un tema di grande attualità, il bullismo, è dedicato Io me ne frego! della compagnia Quelli di Grock. In scena la storia di un’amicizia che, all’inizio caratterizzata da una spensierata leggerezza, si incrina diventando una continua prevaricazione: Quelli di Grock, compagnia teatrale da sempre molto attenta al mondo dei più giovani, ha voluto concepire il proprio contributo utilizzando il linguaggio che le è più consono, quello teatrale. Dal palcoscenico i gesti e le parole arrivano diretti al cuore dello spettatore, coinvolgendo anche i più timidi e stimolando il desiderio di confrontarsi direttamente con il problema, di porre delle domande alla ricerca di risposte reali. Omaggio alla grande danza con la Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu che porta sulla scena Coppelia, balletto in tre atti che mantiene la versione musicale originale di Lèo Delibes e così la trama con i suoi protagonisti. Fantasia, allegria, ricchezza e inventiva di passi senza tempi morti, sia nelle parti classiche che nelle danze di carattere, mazurke e czardasc, caratterizzano questa versione di Coppelia offerta dalla compagnia. come prenotare Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione, effettuabile esclusivamente presso l’Ufficio Scuole della Fondazione I Teatri a partire da giovedì 4 novembre 2010. Dal 4 all’11 novembre saranno accettate esclusivamente le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected]. Le richieste verranno soddisfatte in ordine d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste. Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa pubblicazione. Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo scaricabile dal sito de I Teatri alla pagina Scuole-Università. Da venerdì 12 novembre sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 14.00 Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 4 novembre. La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della nostra conferma controfirmata dai docenti. Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive del teatro, vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a partecipare ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre classi di subentrarvi. In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza maggiore, la Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni. Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe che intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (specie se in carrozzina) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili. Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle ore 10 potranno essere proposti in replica alle 9 e 10,30 : vi invitiamo a segnalare da subito nella vostra prenotazione la preferenza d’orario. Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita. trasporti offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Il prezzo dipende dal numero di persone trasportate e dalla distanza. E’ possibile, nella scheda di prenotazione, richiedere il servizio di trasporto. Sarà nostra cura organizzarlo. TIL l’accesso a teatro Gli spettacoli iniziano alle ore 10,00 se è prevista una sola replica. In caso di doppia recita gli spettacoli iniziano alle ore 9,00 e 10,30 (ad eccezione di Nabucco che inizia alle 9,00 e 11,00). E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire un agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio puntuale delle rappresentazioni. La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione. L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi verranno fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini/ragazzi. In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo fermarsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena. Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo. i costi I biglietti hanno un costo unico di euro € 5 Fanno eccezione gli spettacoli Nabucco (€ 8 comprensivo di libretto per ogni partecipante), Nabuccolo (€ 6 comprensivo di libretto per ogni partecipante). Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti delle effettive necessità di custodia dei bambini. Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa dello spettacolo. Vi invitiamo a preparare l’importo esatto, possibilmente in modo che il conteggio sia rapido (ad esempio non tutto in monete da 1 euro…), e di recarvi in biglietteria appena arrivate per l’emissione dei biglietti. l’informazione Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche; potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e quant’altro le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella sezione Scuole Università. Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di prenotazione. Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line così come l’aggiornamento in tempo reale delle disponibilità di posti per ogni singolo spettacolo. Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 ai numeri 0522 458950 458990 per qualsiasi richiesta o chiarimento. Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e partecipazione. Vi invitiamo a contattarci [email protected] e iscrivervi alla nostra mailing list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della scuola ed ai giovani. Martedì 7, giovedì 9, venerdì 10 dicembre 2010 Teatro Ariosto, ore 10.00 Teatro Gioco Vita – Teatro Stabile di Innovazione i viaggi di atalanta Una fanciulla nella Grecia degli dei e degli eroi dal testo di Gianni Rodari dai disegni di Lele Luzzati con Alessandro Ferrara,Tiziano Ferrari, Laura Zeolla drammaturgia Giovanni Covini regia e scene Anusc Castiglioni sagome Federica Ferrari, Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi costumi Giulia Bonaldi Età: 6-13 anni Tecnica: teatro d’ombre durata: 1 ora biglietto: € 5 Atalanta, abbandonata nella foresta alla nascita perché femmina, - Re Jaso, suo padre, voleva un figlio vero, un maschio, un guerriero - viene cresciuta prima da un’orsa premurosa e poi da Diana, dea della caccia: diventa grande, abilissima con l’arco e veloce nella corsa. Atalanta torna tra gli uomini, che aveva sempre spiato da dietro gli alberi, per vendicare la morte di una compagna ma anche per conoscerli meglio e scoprire a quale mondo lei appartiene. Per le sue imprese ottiene ammirazione e rispetto da parte di grandi eroi greci e parte con Teseo, Ercole e Giasone alla conquista del vello d’oro; durante il viaggio vive molte avventure e impara a distinguere l’astuzia dall’inganno, il tradimento dalla lealtà, e comprende che il mondo degli uomini le appartiene con le sue luci e le sue ombre. “Un duplice omaggio a Luzzati e Rodari: un omaggio al grande scenografo e illustratore, al maestro con cui la compagnia ha iniziato l’avventura del teatro d’ombre; un omaggio al grande scrittore e pedagogista, del quale nel 2010 ricorre il trentennale della scomparsa. Due figure di riferimento di Teatro Gioco Vita ai suoi inizi”. ( Diego Maj – Direttore artistico Teatro Gioco Vita) Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale. Teatro Gioco Vita grazie all’animazione ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha caratterizzato fin dalle prime esperienze. Uno “stile” che, pur nei cambiamenti di struttura, linguaggio e poetica attraversati in questi anni, è sempre rimasto una costante nei confronti del pubblico, dei collaboratori, dei coproduttori. Per la sua poliedrica attività, Teatro Gioco Vita ha ottenuto nel 2008 il Premio della Critica Promosso dall’A.N.C.T. (Associazione Nazionale dei Critici di Teatro). Martedì 11 gennaio, mercoledì 12 gennaio 2011 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Il Baule Volante la bella e la bestia Tratto dall’omonima fiaba classica di Roberto Anglisani e Liliana Letterese con Liliana Letterese e Andrea Lugli regia di Roberto Anglisani movimenti scenici curati da Caterina Tavolini Età: 6-13 anni tecnica: teatro d’attore e narrazione nello spazio durata: 50 minuti biglietto: € 5 Un mercante, padre di tre figlie, si smarrisce nel bosco, di ritorno da uno sfortunato viaggio d’affari. Trova rifugio nel palazzo della Bestia, un essere orribile, metà uomo e metà belva. Qui cerca di rubare una rosa e per questo la Bestia lo minaccia di morte. L’unica sua possibilità di salvezza è che sia una delle sue figlie a morire al suo posto. La più bella delle tre figlie accetta il sacrificio e si reca al palazzo. Ma andrà incontro ad un altro destino. Attraverso la classica storia di un amore impossibile, di un amore che supera ogni barriera, La Bella e la Bestia ci parla innanzitutto del tema della diversità, ed in particolare dell’accettazione del diverso e dell’altro da sè. E magicamente, in questa storia il pubblico finisce per identificarsi proprio col personaggio della Bestia, condividendone i dolori e i tormenti, provando per esso una grande comprensione e un grande affetto, attraverso un percorso emotivo che va dal rifiuto per questo essere mostruoso e apparentemente cattivo fino al sentimento di condivisione della condizione di “diverso”, non desiderandone più la morte ma la felicità. La Bella e la Bestia è una storia che parla con delicatezza al nostro cuore, anche per insegnarci a ricercare la bellezza delle cose e delle persone al di là delle apparenze, a capire che spesso essa si cela sotto sembianze che ci possono sembrare sgradevoli: solo imparando ad andare al di là delle apparenze e delle convenzioni potremo apprezzare la vera bellezza, una bellezza interiore e quindi più profonda. Lo spettacolo La Bella e la Bestia ha conseguito la menzione speciale della giuria del Premio Nazionale Eolo Awards 2007. L’Associazione Teatrale “Otiumetars - Il Baule Volante” nasce nel 1993 come gruppo di teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d’attore, di narrazione e di teatro di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano. Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d’attore a quello di figura, a quello di narrazione, ma sempre con l’intendimento di ricercare un teatro per ragazzi che non abbia confini d’età. Lunedì 31 Gennaio 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 Teatro dell’Orsa vivere ancora Voci dal filo spinato ideato, scritto e interpretato da Monica Morini e Bernardino Bonzani musiche eseguite al pianoforte da Cristina Debbi luci e tecnica Andrea Alfieri Età consigliata: da 10 a 14 anni Tecnica: Teatro d’attore con proiezione di immagini e musica dal vivo Durata: 1 ora biglietto: € 5 Memoria dell’Olocausto Narrazione teatrale delle testimonianze scritte dalle vittime con immagini su diapositiva e musica dal vivo L’olocausto raccontato dal cuore pensante di uomini e donne. Un percorso nella memoria, per non dimenticare. Un viaggio che chiama a non essere semplici spettatori, ma a lasciare traccia di sé nello spazio-tempo della rievocazione. Dai quaderni, dai diari, dalle tracce degli scritti, proviene la testimonianza di donne e uomini sopravvissuti e no all’olocausto. Sono parole e tormenti, sono domande. La scelta dei testi di Etty Hillesum, Elie Wisel, Peter Weiss, Primo Levi, Ruth Kluger, Elisa Springer, tra altri, nasce dall’esigenza di rappresentare la resistenza e la resa di fronte al tentativo di omologare e uccidere ogni diversità sia di classe che di razza o religione. Un tempo per ricordare e riflettere. La privazione alle persone dei propri diritti, delle cose, poi della dignità e infine della loro vita. Il vento disumano di quegli anni continua a soffiare per molti popoli della terra. E deve rimanere bene impresso nelle nostre menti, se vogliamo riconoscerlo e cacciarne gli orrori. Hetty Hillesum conclude così il suo diario: “si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite”. L’associazione Teatro dell’orsa, fondata dagli attori, registi e autori Monica Morini e Bernardino Bonzani, porta avanti un percorso artistico e di ricerca sulla narrazione e sul recupero della memoria storica e civile. Gli spettacoli del Teatro dell’orsa nascono da una ricerca sui linguaggi teatrali e sui materiali storici e di memoria. Prendono vita e forma grazie al continuo intrecciarsi con il lavoro di ricerca musicale dei musicisti che collaborano in fase drammaturgica ed eseguono dal vivo le musiche. Il gruppo, soprattutto nell’ambito del teatro ragazzi, si avvale della collaborazione con Teatro Immagine di Franco Tanzi, mimo, regista, scenografo e costruttore di macchine teatrali, che per il Teatro dell’orsa firma le animazioni con marionette, burattini e il teatro d’ombre. Martedì 1, mercoledì 2 marzo 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 Quelli di Grock io me ne frego uno spettacolo sul bullismo di Valeria Cavalli con Andrea Battistella, Antonio Bugnano regia Valeria Cavalli e Claudio Intrepido scene e luci Claudio Intrepido Età: da 11-14 anni Tecnica: teatro d’attore Durata 60 minuti biglietto: € 5 Io me ne frego! è una storia che narra l’amicizia di due ragazzi che si conoscono fin dall’infanzia: il racconto svela un rapporto che nel tempo diventa oppressione di uno nei confronti dell’altro. Biglia, questo è il soprannome del più debole, si rende conto dei cambiamenti dell’amico, traviato da cattive compagnie, ma non vuole e non riesce a rompere il legame che li unisce, accettando dunque angherie e vessazioni. Allo stesso tempo l’altro procede inesorabilmente verso un tragico abbrutimento che lo porterà a non riconoscere più il confine fra il lecito e l’illecito. L’amicizia, che all’inizio era caratterizzata da una spensierata leggerezza, si incrina diventando una continua prevaricazione: le parole facili che scorrevano fra i due ragazzi diventano macigni e tutto sembra precipitare. Ma ad un certo punto Biglia, il sottomesso, trova il coraggio di dire no, di ribellarsi, rompendo il silenzio e ostacolando le malefatte del suo persecutore. Uno spettacolo chiaro, diretto, senza facile retorica né moralismi di alcun genere, lontano da cliché televisivi o semplificazioni. Il linguaggio è sobrio, attuale, ispirato ma non condizionato dallo slang “giovanilistico”; la musica, i cui motivi sono influenzati da quella ascoltata dalle nuove generazioni, è una composizione originale, una sorta di partitura sonora elaborata sulle azioni e parole dei protagonisti La compagnia teatrale Quelli di Grock nasce a Milano nel 1976, fondata da alcuni ex allievi della scuola del Piccolo Teatro. Da trent’anni produce spettacoli di prosa e di teatro-danza per bambini, ragazzi, giovani e adulti, attribuendo costante importanza ai progetti didattici. La caratteristica primaria della compagnia Quelli di Grock è quella di affrontare un teatro nuovo finalizzato a promuovere drammaturgie lontane dagli schemi tradizionali, cercando così di avvicinare il pubblico a forme espressive alternative. L’obiettivo è stimolare la nascita di un interlocutore, attento fin dall’infanzia alle innovazioni e pronto a comprendere linguaggi e modelli artistici sempre diversi. Martedì 22, mercoledì 23, giovedì 24 marzo 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 Compagnia Balletto Classico Liliana Cosi - Marinel Stefanescu coppelia balletto in tre atti musica di Leo Delibes coreografie Marinel Stefanescu maitre du ballet Liliana Cosi scene Hristofenia Cazacu costumi Marinel Stefanescu Età: 8-14 anni Tecnica: danza classica Durata: 1 ora, 15 minuti biglietto: € 5 Coppelia è senz’altro tra i capolavori del grande repertorio ballettistico per gli ingredienti calibrati perfettamente: il colorito musicale vivace e romantico, la storia sempre credibile. Fu rappresentata per la prima volta nel 1870 all’Opera di Parigi con grande successo, e fu presto richiesta nei maggiori teatri del mondo. Da allora molti coreografi si sono cimentati in proprie originali versioni. La Coppelia proposta dalla Compagnia Balletto Classico mantiene la versione musicale originale di Lèo Delibes e così la trama con i suoi protagonisti; è stata messa in scena per la prima volta nel 1982, al Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia, con protagonisti Liliana Cosi e Marinel Stefanescu. Da allora innumerevoli sono le repliche e le tournée in tutta Italia e all’estero. La novità di questa coreografia sta nello specifico dello stile del coreografo Stefanescu: fantasia, ricchezza e inventiva di passi senza tempi morti, sia nelle parti classiche che nelle danze di carattere, mazurke e czardasc, danza degli automi. Presentato di recente con i nuovi Solisti e tutta la Compagnia, ha riscosso lo stesso successo dei suoi inizi, mantenendo intatta la sua freschezza, lo humor, la lieve vena patetica, la gioia di vivere, l’allegria. La Compagnia Balletto Classico dal 1975 porta il nome dei suoi fondatori e protagonisti, Liliana Cosi e Marinel Stefanescu. Diventa importante già nel 1977, quando compie la sua prima grande tournèe in tutta Italia. Dal 1978 ha fissato la sua sede a Reggio Emilia. Quattro grandi sale di balletto perfettamente attrezzate con pianoforte e impianto stereo, spogliatoi completi di servizi, sala massaggio, sartoria, deposito dei costumi, magazzino per gli impianti, scene e attrezzeria, sala di scenografia. Il coreografo è Marinel Stefanescu. La Compagnia si basa su un repertorio classico, neo-classico e moderno ed è attiva tutto l’anno con circa 70 spettacoli su tutto il territorio italiano. Martedì 29 marzo 2011 Teatro Ariosto, ore 10.00 L’asina sull’isola l’incoscienza di zeno di Paolo Valli e Katarina Janoskova con Paolo Valli scenografia di Giona Rossetti musiche di Giacomo Puccini con collaborazione artistica di Maurizio Bercini Età: 8-14 anni Tecnica: teatro d’attore Durata: 1 ora biglietto: € 5 Questa è una storia di montagne, di un bellissimo sport lo sci, e di uomini e donne che li hanno amati con tutta la forza del loro cuore. La voglia di realizzare questo spettacolo nasce, dalla nostra passione per la montagna, e dal desiderio di raccontare ai figli di questi tempi caotici, di un mondo algido e semplice, e di uno sport pulito. Le imprese degli atleti - sciatori abetonesi, Celina Seghi, Zeno Colò, Vittorio Chierroni, i protagonisti di questo racconto, ma anche Paride Milianti, Gualtiero, Alessandro e Olinto Petrucci, Rolando Zanni ed altri, sono già diventate parte della storia sportiva del nostro paese. Noi però, crediamo utile raccontarle sotto forma teatrale ai giovani, affinché queste belle ed autentiche avventure, possano uscire dalla dimensione storico-sportiva specialistica, riprendere una nuova vita e diventare patrimonio collettivo condivisibile. Per tutti ma a maggior ragione per i bambini, è importante potersi nutrire di racconti di “storie vere” che contengono però, anche il sapore magico delle favole. Si può concludere con le parole scritte di pugno da Zeno Colò, alla presentazione di un libro a lui dedicato: “lo spettacolo sia da stimolo ai giovani perché credano ai valori dello sport e della vita, e vi si applichino con sacrificio”. La Compagnia teatrale L’Asina sull’isola nasce nel 1996, dall’incontro tra due artisti accomunati da esperienze maturate in più di dieci anni di attività professionale, a livello europeo, nel campo del teatro di figura e parola. Anche se concepito come libero gioco multimediale, il linguaggio espressivo che la compagnia adotta, si fonda principalmente sulle tecniche del teatro d’ombra. Katarina Janoskova proviene dall’esperienza di teatro di figura centroeuropea, mentre la formazione artistica di Paolo Valli è legata soprattutto al rapporto professionale con la compagnia piacentina Teatro Gioco Vita all’interno della quale matura l’esperienza del teatro d’ombre. Venerdì 8 aprile 2011 Teatro Ariosto, ore 9.00 e 10.30 Accademia Perduta - Teatro Stabile d’Arte Contemporanea l’orchetto di Suzanne Lebeau con Claudio Casadio e Daniela Piccari musiche Marco Biscarini scenografie Marcello Chiarenza Età: 7-14 anni Tecnica: teatro d’attore Durata: 1 ora biglietto: € 5 L’Orchetto vive da solo con sua madre in una casa nel cuore di una foresta impenetrabile, in un luogo ritirato lontano dalla comunità del vicino villaggio. Pensa di essere un bambino come tutti gli altri ma, il primo giorno di scuola, i suoi compagni si accorgono subito della sua diversità: è il figlio di un orco che, però, una madre amorevole ha cresciuto con infinita tenerezza. L’Orchetto dovrà affrontare tre difficili prove, dalla cui riuscita dipenderanno la sua crescita, la sua trasformazione e la sua salvezza. Se saprà superare queste prove, il coraggioso protagonista potrà esaudire il grande sogno di essere accettato, con tutte le sue differenze e contraddizioni, all’interno della comunità del villaggio. L’Orchetto, con i suoi sei anni, la sua forza straordinaria e la sua terribile eredità, ci riconcilia con la nostra parte oscura, in una storia che racconta la diversità ma anche la forza di lottare per cambiare se stessi, per affermarsi e per vincere i propri limiti. La scelta artistica di Accademia Perduta cade, quindi, su un racconto che attinge la propria ispirazione dalle fiabe popolari ed è portato sulla scena grazie alla scrittura fine ed intelligente della grande autrice per ragazzi Suzanne Lebeau. Un testo, presentato in anteprima assoluta in Italia, che è già stato rappresentato in tredici paesi in tutto il mondo e che ha avuto un grande successo. Accademia Perduta/Romagna Teatri, oggi Teatro Stabile d’Arte Contemporanea diretto da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, viene fondata da un gruppo di giovani attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Dal momento della sua fondazione a oggi Accademia Perduta è impegnata in una intensa e fertile attività di produzione di spettacoli per ragazzi, spettacoli contraddistinti dall’attenzione al fantastico, all’immaginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori. Da martedì 2 a sabato 13 novembre 2010 Teatro Valli ore 9.00 e 11.00 burattini in viaggio Un viaggio insolito in teatro con laboratorio di burattini progetto di Luca Prandini e Roberto Fabbi burattini e laboratorio a cura di Balinta Sarzi, Isabelle Roth e Roberto Bartoli con la collaborazione di Remida e Fondazione Famiglia Sarzi Età: 4-14 anni Durata: 1 ora, 30 minuti Biglietto: euro 5 Abbiamo deciso quest’anno di offrire a bambini e ragazzi la possibilità di avvicinarsi al mondo dei burattini poiché molteplici sono le potenzialità educative delle marionette. Nel costruire il burattino il bambino ha la possibilità di sviluppare la propria manualità e di stimolare una sensibilità verso materiali ed oggetti di uso comune, scoprendone forme e trasformandoli secondo creatività e fantasia. Il laboratorio è l’approdo di un viaggio che parte da lontano, attraversa luoghi misteriosi del teatro abitati da burattini, marionette, modellini di teatri dove i giovani visitatori osservano, apprendono e si mettono alla prova. Nel percorso il gruppo classe avrà la possibilità di effettuare ricerche sui materiali, attraverso un’esperienza diretta e concreta; di conoscere forme altre e lontane del teatro di figura e soprattutto di sperimentare in prima persona l’approccio a tecniche di animazione mettendole in relazione con le capacità espressive, narrative e simboliche insite nei bambini. Il viaggio nel teatro Il percorso si snoda tra retropalchi di IV ordine, Sala dell’Astrolampo, Sala dei Pittori: qui si incontreranno burattini, marionette, materiali scenici, documenti appartenuti a Otello Sarzi e alla sua compagnia, gentilmente offerti dalla Fondazione Famiglia Sarzi. Verrà illustrato il “lavoro” teatrale del burattinaio attraverso modelli di teatrini (le cosiddette baracche) e strumenti scenotecnici, alcuni manovrabili dal pubblico. Verranno esposte le marionette giganti (fino a 3 metri) di Sarzi e i manifesti della tournée mondiale che nel 1968 toccò Iran, Libano, Turchia, Iraq, Afghanistan, Pakistan, India. Durata 30 minuti Il laboratorio Il laboratorio intende approfondire l’aspetto della manipolazione dando la possibilità ai bambini di mettersi in dialogo attraverso il burattino e i vari oggetti scenici (oggetti, strumenti sonori…). In questa fase di lavoro si prevede la suddivisione della classe in tre sotto-gruppi al fine di facilitare lo scambio tra i componenti e la messa in gioco dei singoli. I burattini utilizzati verranno creati dai bambini stessi, attraverso l’assemblaggio di vari materiali messi a disposizione durante la prima fase del laboratorio (bottoni, bottiglie di plastica, tappi, stoffe, lana, spugne, cucchiai…). Durata 1 ora Martedì 8 marzo ore 9, 11, e 20,30 Mercoledì 9 marzo ore 9 e 11 Teatro Ariosto Opera Domani Nabucco, c’era una volta la figlia del re Un vero spettacolo di opera lirica, con cantanti professionisti ed orchestra a cui la platea partecipa attivamente cantando alcune arie. Percorso didattico per gli insegnanti. progetto realizzato da As.Li.Co regia Silvia Collazuol cantanti As.Li.Co. orchestra 1813 Età consigliata: 6-14 anni Tecnica : opera lirica Durata : 75 minuti Biglietto: 8 euro (comprensivo di ingresso a teatro e libretto per i ragazzi) Obiettivi - Familiarizzare gli alunni della scuola dell’obbligo al linguaggio dell’opera lirica: offrire una chiave di lettura interessante e attuale per accostarsi all’immenso patrimonio culturale dell’opera. - Promuovere nella scuola dell’obbligo percorsi di attività creative centrate sul linguaggio musicale. - Fornire agli insegnanti strumenti didattici (indicazioni metodologiche, percorsi operativi, materiali sussidiari) perché possano svolgere con i propri alunni un programma di educazione al teatro musicale. - Coinvolgere alunni ed insegnanti nella realizzazione di uno spettacolo musicale di alto livello. Lo spettacolo: Nabucco, c’era una volta la figlia di un re In questa riduzione del capolavoro verdiano in scena oltre ai protagonisti di Nabucco ci sarà anche Verdi, che a fine spettacolo insieme alla platea di ragazzi intonerà l’Inno d’Italia, eletto a inno universale di fratellanza fra i popoli. La produzione di Nabucco offrirà ai ragazzi una nuova opportunità non solo di conoscere la musica di Verdi ma anche di approfondire le tematiche suggerite dal libretto: il Risorgimento italiano rivisitato alla luce dell’antica diaspora ebraica. Bambini e ragazzi, impersonando il popolo oppresso, vivono l’azione che si svolge tra palco e platea, fianco a fianco degli interpreti: dopo esser stati imprigionati, canteranno il Va, pensiero, grido di dolore di un intero popolo che aspira alla libertà. Le parole di questo canto di esuli —che ai tempi di Verdi furono proclama di indipendenza degli italiani oppressi dalla dominazione austro-ungarica—, sono anche parole che racchiudono la nostalgia degli emigrati nel ricordare la propria patria, lasciata per cercare altrove una vita migliore. Perciò nel finale dello spettacolo bambini, ragazzi e artisti, intonano l’inno Fratelli d’Italia, simbolo di fratellanza e di unità, nel senso più cosmopolita. Il percorso didattico I incontro – Giovedì 16 dicembre, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00 didattica musicale Incontro introduttivo di didattica musicale su Nabucco: inquadramento storico e musicale dell’opera e dell’inno d’Italia. La musica di Verdi, primi suggerimenti didattici per introdurre l’opera in classe. A cura di un docente di didattica musicale dal team di Opera Domani. II incontro - Mercoledì 12 gennaio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00 didattica musicale Attività di ascolto e analisi dell’opera e dei temi del libretto. La musica di Nabucco, l’Inno d’Italia ed il Risorgimento. Suggerimenti didattici da realizzare in classe. A cura di un docente di didattica musicale dal team di Opera Domani. III incontro – Mercoledì 26 gennaio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00 i cori Le arie di Nabucco da preparare per lo spettacolo e le strategie didattiche per insegnarle ai ragazzi. A cura di un cantante/maestro di coro dal team didattico di Opera Domani. IV incontro – Lunedì 7 febbraio, Sala degli Specchi ore 15.00-18.00 drammatizzazione Attività di drammatizzazione sul libretto e attività pratiche per allestire uno spettacolo in classe sulle musiche e le tematiche di Nabucco. A cura di un regista/drammaturgo teatrale, dal team didattico di Opera Domani. Sussidi e materiale didattico Come corredo delle iniziative verrà fornito un duplice pacchetto di sussidi didattici: per gli insegnanti: - dispensa contenente una mappa articolata di proposte di attività da svolgere in classe - CD audio, cantiamo Nabucco, contenente i cori da far ascoltare e cantare in classe - informazioni e suggerimenti supplementari collocati in un apposito sito interattivo www.operadomani.org per gli alunni: - il libretto dell’opera Nabucco, voglio un mondo all’altezza dei sogni che ho, contenente anche le pagine musicali delle arie da imparare - informazioni e giochi sul sito interattivo Da lunedì 11 a sabato 30 ottobre 2010 Teatro Valli ore 10, 10,45, 11,30 Installazione Democratica Verticale il teatro al lavoro / il lavoro a teatro Visita ai luoghi misteriosi del teatro di Roberto Fabbi, Luca Guerri, Manuela Pecorari, Luca Prandini Età consigliata: dai 6 anni in avanti Tecnica: visita itinerante Durata: 1 ora circa Prezzo: 4 euro Giunta alla quarta edizione, in conseguenza del crescente successo, l’Installazione Democratica Verticale continua nel 2010 secondo la stessa, duplice impostazione: da un lato offrire ogni anno un percorso installativo interamente riprogettato, con nuovi allestimenti e nuove tematiche; dall’altro lato offrire alla conoscenza del pubblico i luoghi sconosciuti del teatro, il suo funzionamento, i suoi retroscena, la sua magia. Le classi, divise in gruppi, accompagnate da una guida, vengono condotte attraverso un percorso che tocca luoghi normalmente interdetti all’accesso del pubblico. Ciascun luogo, già in sé provvisto di una forza suggestiva sua propria, è allestito in modi diversi – con suoni, luci, video, esposizioni di oggetti, ricreazione di ambienti, variamente combinati fra loro –, secondo una tematica che fa da filo conduttore all’intero percorso e che, per l’edizione 2010, è “il lavoro”. Percorso Retropalchi IV ordine, Sala dell’Astrolampo, Sala dell’orologio, Sala dei Pittori: “I burattini di Otello Sarzi” in collaborazione con la Fondazione Famiglia Sarzi. Allestimento con burattini, marionette, materiali scenici, documenti appartenuti a Otello Sarzi e alla sua compagnia. Verrà illustrato il “lavoro” teatrale del burattinaio attraverso modelli di teatrini (le cosiddette “baracche”) e strumenti scenotecnici, alcuni manovrabili dal pubblico. Verranno esposte le marionette giganti (fino a 3 metri) di Sarzi, e i manifesti della tournée mondiale che nel 1968 toccò Iran, Libano, Turchia, Iraq, Afghanistan, Pakistan, India. Il teatro di burattini sarà anche l’oggetto del laboratorio didattico (vedi infra). Tutto in collaborazione con la Fondazione Famiglia Sarzi. Sotterraneo (sottoatrio e sottoplatea). Il sotterraneo ospiterà un’installazione video sonora su più schermi dedicata ai temi del percorso installativo (lavoro, teatro, città, culture). Il materiale di base di questa parte è una quantità di immagini e filmati di repertorio. Per informazioni e adesioni: Ufficio Promozione I Teatri Tel 0522 458950/990 Fax 0522.458948 [email protected] Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, piazza Martiri del VII luglio, 42100 Reggio Emilia telefono 0522/458 811 numero verde 800 554 222 www.iteatri.re.it _ [email protected]