ariano irpino (avellino) - liceo classico con annesso

OLIMPIADI DI FILOSOFIA – XXIV EDIZIONE
A.S. 2015-2016
VERBALE DELLA SELEZIONE D’ISTITUTO
Il giorno1 26/02/2015 presso l’Istituto2 Liceo Classico con annesso Liceo Scientifico "P. P.
Parzanese" CODICE MECCANOGRAFICO : AVPC02000T si è svolta la Selezione d’Istituto delle
Olimpiadi di Filosofia – XXIV Edizione, anno scolastico 2015-2016.
LA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE era composta dai seguenti docenti3:
prof.ssa D'Alessandro Rosita (docente di Inglese), prof.ssa D'Amelio Giulietta, (docente di Storia e
Filosofia), prof.ssa Pepe Raffaella (docente di Storia e Filosofia).
LA PROVA SCRITTA si è svolta sulle seguenti quattro tracce proposte4:
TRACCIA N° 1
“Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della sua persona” (art. 3 della
Dichiarazione dei diritti dell’uomo del 10 dicembre 1948)
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di
risoluzione delle controversie internazionali; consente in condizioni di parità con gli altri Stati, alle
limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le
nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo". (art.11 della
Costituzione italiana).
“Col tempo gli eserciti permanenti devono essere aboliti. Ciò perché essi minacciano
continuamente di guerra gli altri stati… A ciò si aggiunga che assoldare uomini per uccidere o per
essere uccisi corrisponde a voler usare degli uomini come semplici macchine e strumenti in mano
di un altro( lo stato): il che non si concilia con l’umanità presente in ognuno di noi". “Per gli stati
che stanno in relazione reciproche non vi può essere secondo la ragione altra maniera di uscire
dallo stato di natura senza leggi, che comporta sempre guerre, se non rinunciando, come gli
individui singoli, alla loro selvaggia libertà(senza leggi), sottomettendosi a leggi pubbliche coattive
formando uno stato di popoli (civitas gentium) che si estenda sempre più fino ad abbracciare alla
fine tutti i popoli della terra”. (I. Kant, Per la pace perpetua)
“Nella tragica situazione cui l’umanità si trova di fronte noi riteniamo che gli scienziati debbano
riunirsi in conferenza per accertare i pericoli determinati dallo sviluppo delle armi di distruzione di
massa….Dobbiamo imparare a chiederci non quali passi possano essere compiuti per dare la
vittoria militare al gruppo che preferiamo, perché non vi sono più tali passi; la domanda che
dobbiamo porci è: “quali passi possono essere compiuti per impedire una competizione militare il
cui esito sarebbe disastroso per tutte le parti?”.. .Questo dunque è il problema che vi presentiamo,
netto, terribile ed inevitabile: dobbiamo porre fine alla razza umana oppure l’umanità dovrà
rinunciare alla guerra?....Noi rivolgiamo un appello come esseri umani ad esseri umani: ricordate
la vostra umanità e dimenticate il resto. Se sarete capaci di farlo vi è aperta la via di un nuovo
1
Data della selezione.
Nome dell’Istituto con luogo della sede e relativo codice meccanografico.
3
Nominativi e qualifica dei commissari.
4
Riportare le quattro tracce proposte.
2
Paradiso, altrimenti è davanti a voi il rischio della morte universale” (di A. Einstein, Come io vedo
il mondo- in Appello all’umanità , pubblicato da Bertrand Russell nel 1955).
Riferendosi alle conoscenze possedute e ai testi forniti si rifletta sull’uso giusto o ingiusto della
guerra come soluzione dei conflitti tra popoli e civiltà diversi e se e quanto, al contrario, possano
operare e incidere le norme e i valori universali, oggettivi e costanti nella costruzione di una
pacifica società planetaria.
TRACCIA N°2
“Quel che è passione in rapporto a un soggetto, è sempre azione sotto qualche altro punto di vista.
Le scienze che abbiamo ricevuto dagli antichi in nulla dimostrano così bene la loro insufficienza
quanto in ciò che riguarda le passioni; (…)Per cominciare io considero che tutto quel che avviene
o capita di nuovo è, in genere, chiamato dai filosofi passione rispetto al soggetto a cui capita e
azione rispetto a quello che lo determina. (…). In tal modo, benché agente e paziente siano spesso
molto diversi, l’azione e la passione sono sempre una medesima cosa con due nomi, secondo che la
si riferisce all’uno o all’altro di quei due soggetti”. (Cartesio, Le passioni dell’anima, in Opere
filosofiche, vol. 4, Laterza, Roma-Bari 1987).
“(….) noi non siamo soltanto esseri che ragioniamo, ma anche uno degli oggetti su cui ragioniamo.
(..) Il solo mezzo (…) per ottenere dalle nostre ricerche filosofiche l’esito che ne speriamo è (…)
muovere direttamente (…) al centro di queste scienze, ossia alla stessa natura umana. (..)
Accingendoci, quindi, a spiegare i principi della natura umana, noi in realtà miriamo a un sistema
di tutte le scienze costruito su di una base quasi del tutto nuova, e la sola su cui possano poggiare
con sicurezza.” ( D. Hume, Trattato sulla natura umana, in Opere filosofiche, vol. 1, Laterza,
Roma-Bari, 1987).
“5. La durata delle nostre passioni, come la durata della nostra vita, non dipende da noi. 6. La
passione fa sovente un pazzo dell’uomo più abile, e rende spesso abili i più sciocchi. 9. Le passioni
hanno in sé un’ingiustizia e un interesse i quali fanno sì che sia pericoloso assecondarle, e che se
ne debba diffidare anche quando sembrano le più ragionevoli.” (F. La Rochefoucauld, Riflessioni
morali, in Massime, Newton Compton, Roma 1993)
“ (…) quando la modernità più matura pensa le passioni (..) pensa, in particolare, l’assai peculiare
naturalità della passione, la sua specificità in rapporto ad altre funzioni dell’essere umano, e il suo
non facile rapporto con la razionalità. E pensa, ancor più, l’arduo problema di una sua nuova
caratterizzazione in rapporto all’identità psicofisica dell’uomo. (..)”. ( S. Moravia, Considerazioni
sulle passioni all’alba del moderno, in Atlante delle passioni, Laterza, Roma- Bari 1993).
Avvalendosi degli spunti forniti dai diversi brani proposti, si sviluppi il tema del rapporto mentecorpo e il ruolo delle passioni. Che relazione hanno queste ultime con le altre facoltà umane e come
influiscono su di esse la società e l’educazione? Spinoza nell’ Etica sostiene che la ragione possa
dominare le passioni. Egli è ben consapevole della potenza degli affetti, ma è anche convinto che
l’amore per la conoscenza, che si trasforma in adesione piena alla necessità e all’unità del tutto, sia
la chiave per la liberazione da essi. E’ sempre possibile raggiungere una completa trasparenza nei
confronti della passione? Lo sviluppo dell’emotività umana consente di confermare tale
convinzione?
TRACCIA N°3
“ Dio ti benedica, figlio mio. Io ti darò la gemma più preziosa che io possiedo: ti svelerò infatti,
per amore di Dio e degli uomini, la vera organizzazione della Casa di Salomone………Fine della
nostra istituzione è la conoscenza delle cause e dei segreti movimenti delle cose per allargare i
confini del potere umano verso la realizzazione di ogni possibile obiettivo”. (F .Bacon, La nuova
Atlantide, 1627).
“ Per l’umanità, il problema per eccellenza, il problema sopra il quale tutti poggiano, e che ci
interessa più profondamente di ogni altro, è lo stabilire quale posto l’uomo occupi nella natura e
quale rapporto egli abbia con il mondo che lo circonda”. (T. Huxley, Il posto dell’uomo nella
natura, 1863).
“Nel tempo che ho libero mi è avvenuto di rimeditare il mio caso e di domandarmi come sarà
giudicato da quel mondo della scienza al quale non credo più di appartenere... Che scopo si
prefigge il vostro lavoro? Io credo che la scienza abbia come unico scopo quello di alleviare la
fatica dell’esistenza umana. Se gli uomini di scienza intimiditi dai potenti egoisti, si limitano ad
accumulare sapere per sapere,la scienza può rimanere fiaccata per sempre, e le vostre nuove
macchine non saranno che fonte di nuovi triboli per l’uomo. E quando coll’andar del tempo, avrete
scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento
dall’umanità. Tra voi e l’umanità può scavarsi un abisso così grande, che, un giorno, a ogni vostro
eureka rischierebbe di risponder un grido di dolore universale” (B. Brecht, Vita di Galileo, 1956)
“Un tasso di crescita economica come quello della seconda metà del Secolo breve ( il XX secolo),
se mantenuto indefinitamente ( ammesso che ciò sia possibile) deve produrre conseguenze
irreversibili e catastrofiche per l’ambiente naturale del pianeta, compresa la razza umana che ne fa
parte. Non distruggerà il pianeta e non lo renderà inabitabile in assoluto, ma certamente altererà il
tipo di vita nella biosfera e potrebbe renderla inabitabile per la specie umana nelle sue dimensioni
numeriche attuali. Inoltre, la moderna tecnologia ha accresciuto così vertiginosamente la capacità
della nostra specie di trasformare l’ambiente che, anche se la degradazione ambientale non
dovesse accelerare, il tempo disponibile per risolvere il problema non deve esser calcolato in
secoli, ma in decenni". (E.J. Hobsbawm, Il secolo breve, 1997 ).
“ Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi?....La nostra
sorella Terra protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso
dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e
dominatori, autorizzati a saccheggiarla e avvelenarla… mentre dimentichiamo che noi stessi siamo
terra. Il nostro corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà respiro e
la sua acqua ci vivifica e ci ristora” (Papa Francesco, enciclica Laudato sì 1915).
Avvalendosi delle conoscenze possedute e degli spunti testuali forniti, si rifletta e si sviluppi una
valida argomentazione sul rapporto tra Natura e ordine morale, anche alla luce di vecchi e nuovi
appelli sulla improrogabile necessità di curare e preservare la Terra dagli abusi che lo stesso uomo
ha operato e continua ad operare su di essa.
TRACCIA N° 4
“Il bello è fatto di un elemento eterno, invariabile, la cui quantità è oltremodo difficile da
determinare, e di un elemento relativo, occasionale, che sarà se si preferisce, volta per volta o
contemporaneamente, l’epoca, la moda, la morale, la passione” ( C. Baudelaire, Il pittore della vita
moderna, 1863).
“(…). Per quanto riguarda la Bellezza, poi, come abbiamo detto, splendeva fra le realtà di lassù
come Essere. E noi venuti quaggiù, l’abbiamo colta con la più chiara delle nostre sensazioni, in
quanto risplende in modo luminosissimo. Dunque, chi non è di recente iniziato, o è già corrotto,
non si innalza prontamente di qui a lassù, verso la Bellezza in sé, in quanto contempla ciò che
quaggiù porta lo stesso nome. (…). Chi , invece, è di recente iniziato e ha molto contemplato le
realtà di allora, quando vede un volto di forma divina che imita bene la bellezza, o una qualche
forma di corpo, dapprima sente i brividi, e qualcuna delle paure di allora penetra in lui.”(Platone,
Fedro, a cura di G. Reale, A. Mondadori, Milano, 1998).
“(…) Ora, questa valutazione meramente soggettiva (estetica) dell’oggetto, o della
rappresentazione con cui esso è dato, precede il piacere per esso ed è il fondamento di questo
piacere per l’armonia delle facoltà conoscitive; ma è solo su questa universalità delle condizioni
soggettive della valutazione degli oggetti che si fonda quella validità soggettiva universale del
compiacimento che colleghiamo con la rappresentazione dell’oggetto che chiamiamo bello.”( I
Kant, Critica della capacità del giudizio, a cura di L. Amoroso, Bur, Milano, 1995).
La nozione di bellezza è una delle più sfuggenti e variegate della nostra cultura. Non c’è realtà che
non possa essere detta bella, dalla semplice pietra trovata in un fiume al più sofisticato e costoso
gioiello, dal mero guazzabuglio astratto di colori all’Ultima cena di Leonardo. La concezione
“metafisica” della bellezza che ha dominato in filosofia lungo l’arco del tempo che va dall’antichità
fino alle soglie del Rinascimento trascura le ragioni soggettive e psicologiche della “fruizione
estetica” e tenta di ricondurla a una dimensione profonda, stabile e oggettiva della realtà,
contrariamente alla teorizzazione filosofica di Kant, la cui Critica della capacità di giudizio (1790)
segna la definitiva soggettivizzazione del bello. Riflettendo sui brani proposti, si argomenti sulle
diverse accezioni della bellezza: qualcosa di eminentemente soggettivo, legato al gusto personale e
alle contingenze storiche, oppure qualcosa di più, una bellezza ideale di cui l’oggetto bello non è
che un’immagine e un simulacro? Essere circondati da cose belle, pertanto, contribuisce in qualche
modo anche a rendersi belli, a farsi belli dentro, secondo i più rigorosi dettami della tradizione
neoplatonica?
PER IL CANALE A IN LINGUA ITALIANA
Numero di studenti partecipanti: 8
Elenco5:
1) Cardinale Francesca, classe III sez. B, Liceo Scientifico
2) Caruso Gaia, classe IV sez. A, Liceo Scientifico
3) Ferrante Francesca Pia, classe IV, sez. A, Liceo Scientifico
4) Graziano Giulia Raffaella, classe V, sez. A, Liceo Classico
5) Grasso Silvia, classe V, sez. A, Liceo Classico
6) Petruccelli Emiliano, classe V, sez. E, Liceo Scientifico
7) Racca Pasquale, classe III sez. A, Liceo Scientifico
8) Stiscia Mitia, classe V, sez. E, Liceo Scientifico
5
Elenco completo degli studenti (nome, cognome, classe, sezione).
La Commissione di valutazione ha steso la seguente graduatoria a seguito del punteggio riportato
dai candidati6:
N.
COGNOME
1
2
3
4
5
6
7
8
CARDINALE
GRASSO
CARUSO
FERRANTE
PETRUCCELLI
STISCIA
RACCA
GRAZIANO
NOME
CLASSE
FRANCESCA *
SILVIA *
GAIA
FRANCESCA PIA
EMILIANO
MITIA
PASQUALE
GIULIA RAFFAELLA
III B - L S
VA-LC
IV A - L S
IV A - L S
VE-LS
VE-LS
III A - L S
V A - LC
PUNTEGGIO PUNTEGGIO
9/10
9/10
8,75/10
8,75/10
8/10
8/10
7,75/10
7,75/10
9
9
9
9
8
8
8
8
Alla Selezione regionale parteciperanno, pertanto, le seguenti due studentesse:
- Cardinale Francesca, Liceo Scientifico, Classe III, sezione B, tel, 347/1594588 mail:
-Grasso
Silvia,
Liceo
Classico,
Classe
V,
sezione
A,
tel,
366/3846689
mail:
[email protected]
PER IL CANALE B IN LINGUA STRANIERA
Numero di studenti partecipanti : 2
Elenco7:
Macchia Camilla, classe III, sez. B, Liceo Scientifico
Mainiero Giulia, classe III, sez. B. Liceo Scientifico
La Commissione di valutazione ha steso la seguente graduatoria a seguito del punteggio riportato
N.
COGNOME
NOME
CLASSE
1
2
MACCHIA
MAINIERO
CAMILLA **
GIULIA **
III B - L S
III B - L S
PUNTEGGIO PUNTEGGIO
8/10
7,25/10
8
7
Alla Selezione regionale parteciperanno, pertanto, le seguenti due studentesse:
- Macchia Camilla, Liceo Scientifico, Classe III, sezione B
tel, 342/6672697mail:
[email protected]
Lingua straniera: inglese
- Mainiero Giulia, Liceo Scientifico, Classe III, sezione B
giulia.mainiero@hotmail
Lingua straniera: inglese
6
7
Elenco completo della graduatoria.
Elenco completo degli studenti (nome, cognome,classe, sezione).
tel, 0825/ 2931935
mail:
Il presente verbale in forma elettronica dovrà essere caricato subito dopo la stesura sul sito
www.philolympia.org (vedere nota 1).
Data 27 /02 /2016
Firma del Referente d’Istituto
Prof.ssa Giulietta D’Amelio