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L’organizzazione settoriale dell’economia svizzera della carne
Proviande società cooperativa
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Comunicato stampa
02.04.2013
Consumo di carne 2012: la percentuale di carne nazionale è
aumentata.
In rapporto al consumo complessivo di carne in Svizzera si è registrato nuovamente un
consumo maggiore di carne proveniente dalla Svizzera. La percentuale è aumentata
dell’1,2% attestandosi all'81,3%. Per contro il consumo di carne rilevato statisticamente
(quantità di consumo totale) per la prima volta, dopo tre anni, è nuovamente diminuito.
Nel 2012 sono stati consumati mediamente 51,72 kg di carne pro capite, per una
quantità totale di 421'018 tonnellate. I consumatori ripongono sempre grande fiducia
nella carne e nei prodotti a base di carne svizzera.
Ogni abitante consuma in media 51,72 kg di carne.
Il consumo totale di carne pronta alla vendita nel 2012 era superiore del 3,4% alla media degli
ultimi dieci anni. In confronto all’anno precedente è diminuito tuttavia del 2,3% attestandosi a
421'018 tonnellate. Tenendo conto dell’incremento demografico, il consumo pro capite è
diminuito del 3,4% e si è attestato a 51,72 kg (2011: 53,53 kg).
La più apprezzata è stata come al solito la carne di maiale, che con 23,54 kg rappresenta
quasi la metà del consumo complessivo di carne pro capite. Al secondo posto si è piazzato il
pollame con 11,31 kg, al terzo la carne di manzo con 11,06 kg. Tuttavia il calo del consumo
pro capite in termini quantitativi è stato osservato in tutti i tipi di carne. Con -0,7% il pollame ha
registrato la diminuzione minore ed è addirittura aumentato dello 0,4% nella quantità totale
consumata. Del resto anche il consumo di pesci e crostacei è diminuito in percentuale
pressappoco nella stessa misura del consumo di carne.
Un motivo per il calo del consumo di carne sembra risiedere nella diminuzione del consumo
fuori casa, probabilmente per motivi economici. Mentre nel 2012 nelle famiglie il consumo di
carne è leggermente aumentato rispetto all’anno precedente, la percentuale di consumo fuori
casa è scesa.
Osservazioni sul metodo di calcolo del consumo
Nel calcolo del consumo di carne non vengono rilevate statisticamente le variazioni di
provviste dal «libero stoccaggio» e ciò può portare ad una certa imprecisione nelle cifre
mostrate. Così ad esempio nel 2012 è arrivata sul mercato una maggiore quantità di carne di
maiale immagazzinata nell’anno precedente, la quale però non è stata considerata nel calcolo
del consumo del 2012 e in questo modo il consumo effettivo è stato sottovalutato.
Anche le importazioni non sdoganate, come il turismo finalizzato agli acquisti nei paesi esteri
confinanti, portano a una sottovalutazione della quantità consumata. Così il «Retail Outlook
2013» di Credit Suisse mostra un notevole aumento del turismo finalizzato agli acquisti tra il
2011 e il 2012. Secondo questo rapporto i certificati d’esportazione nel traffico di turisti
Germania – Svizzera sono aumentati approssimativamente del 27% e l’aumento del deflusso
totale del potere d’acquisto nel 2012 viene stimato a ca. il 25% o a un livello di circa 5-6
miliardi di CHF.
Document1
Preferenza per la carne svizzera
La quota interna di carne consumata complessivamente è aumentata dell’1,2% attestandosi
all'81,3%, sebbene la produzione interna di carne pronta alla vendita sia scesa dello 0,8%.
Quindi oltre quattro quinti della carne consumata in Svizzera provenivano nuovamente da
produzione locale.
In tutto sono state prodotte in Svizzera 342'145 tonnellate di carne pronta alla vendita (senza
pesci e crostacei). Sono aumentate rispetto all’anno precedente la carne di cavallo (+9,8%) e il
pollame (+4,4%), ma anche la carne caprina (+1,4%) e la carne di manzo (+0,5%). È diminuita
tra l’altro la produzione interna di carne di vitello, quella di maiale e di agnello.
La Svizzera tedesca mangia in modo diverso
Nella Svizzera tedesca, come sempre, è stata acquistata molto spesso la carne di maiale con
una percentuale del 20% (Svizzera romanda: 16,4%), mentre nella Svizzera occidentale con il
23,3% è finita più frequentemente sul banco di vendita la carne di pollame (Svizzera tedesca:
17,2%). Sono state riscontrate differenze significative anche per salsicce e salumi: le relative
percentuali di acquisto ammontavano per gli svizzeri tedeschi al 23,6% e 18,8%, mentre per gli
svizzeri occidentali sono state notevolmente più basse con 18,9% e 16,5%.
Grande fiducia nella produzione di carne svizzera
In uno studio rappresentativo sull’immagine, condotto nel 2012 dall'istituto indipendente di
ricerche di mercato Dichter Research AG sul tema della carne, le cittadine e i cittadini svizzeri
hanno confermato la propria fiducia nella carne e nei prodotti a base di carne svizzera. Quindi
la qualità per tutti i tipi di carne viene oggi valutata in modo nettamente migliore rispetto
all'ultimo sondaggio del 2006. Ad esempio oggi il 60% degli intervistati ritiene che la qualità
della carne di manzo sia migliore di prima (2006: 34%) e il 64% è del parere che la carne e i
prodotti a base di carne provenienti dalla Svizzera siano qualitativamente migliori rispetto alla
carne estera (2006: 54%).
La grande fiducia nella carne svizzera riposta dalle consumatrici e dai consumatori non si basa
però solo sull’elevata qualità dei prodotti, ma anche sulle severe direttive e controlli lungo
l’intera catena di creazione di valore aggiunto della carne in Svizzera.
Persone di contatto:
Heinrich Bucher, Direttore
Telefono 031 309 41 16, cell. 079 679 51 55
e-mail [email protected]
Mike Schneider, Responsabile IT e statistica
Telefono 031 309 41 27
e-mail [email protected]
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