STAGIONE TEATRALE 2013 / 2014
Spettacoli fuori abbonamento
martedì 22 ottobre
Teatro Verdi di Montecatini Terme presenta
Cristiano Militello in
Mi saluta...Cristiano Militello?
Cosa succede nella testa di un comico 10 minuti prima di andare in scena? A Cristiano Militello di solito passa davanti
la vita, così l’attore toscano invita il pubblico nel suo camerino e nel backstage della sua carriera.
Col supporto di uno schermo che funge da “memoria”, nello show si alternano a ritmo vertiginoso aneddoti
sorprendenti, scheletri nell’armadio, la strampalata gavetta, il periodo di “Aria Fresca”, i fans approssimativi, le
telefonate che non arrivano e quella che invece segna la svolta.
Non possono mancare gli striscioni e gli incredibili omini che hanno reso popolarissima la sua rubrica del lunedì a
Striscia.
Un esilarante viaggio nel quale Militello - con la sua verve da maledetto toscano - porta per mano il pubblico fino alla
soglia dell’entrata in scena…
Non possono mancare poi: un’esilarante video-monologo sugli striscioni più belli pubblicati nei tre volumi della saga di
“Giulietta è ‘na zoccola” e trasmessi a “Striscia lo Striscione”; le clip degli omini che tentano di salutare Greggio e
Iacchetti; gustosi aneddoti sul dietro le quinte della rubrica più seguita dagli italiani.
In questo spettacolo, oltre all'accattivante comicità dell'artista toscano, ci sarà una parte dedicata alla sua seguitissima
rubrica "Striscia lo striscione".
A tal proposito nasce direttamente dall'Artista la volontà di coinvolgere i club dei tifosi ad ogni tappa del tour: i tifosi e
il pubblico potranno portare il proprio striscione ed esibirlo durante lo spettacolo. Sarà l'Artista a coinvolgervi, salutarvi
ed eleggere il migliore della serata, chiaramente con la vostra collaborazione... sonora!
venerdì 1 e sabato 2 novembre
Occupazioni Farsesche in collaborazione con Teatro Baltijskij Dom di San Pietroburgo, Ministero della Cultura della
Federazione Russa, Istituto Italiano di Cultura a San Pietroburgo presenta
Verju! Ne verju!
(trad. it.: Ci credo! Non ci credo”)
drammaturgia originale a partire da “Romanzo teatrale” di Mihajl Bulgakov e da “Sei personaggi in cerca d’autore”
di Luigi Pirandello
testo di Vladimir Haunin e Riccardo Sottili
con Lino Spadaro, Leonid Alimov, Anton Bagrov, Virginia Martini, Antonio Bertusi, Giovanni Carli, Viktoria Zilina,
Andrej Tenetko, Tatjana Pileckaja
scene Sergej Masljakov
luci Denis Zaikin, Riccardo Sottili
costumi Natalja Bakulina
trucco Galina Zilina
fonico Raisa Gutman
regia Riccardo Sottili
Lo spettacolo è stato realizzato a fine 2011 nell'ambito del progetto “Pirandello - Bulgakov”, inserito nelle
iniziative per l’Anno della Cultura e della Lingua italiana in Russia e della Cultura e della Lingua russa in
Italia, ed in tal senso cofinanziato dal Ministero della Cultura della Federazione Russa.
Si tratta, inoltre, del primo progetto internazionale in Russia di coproduzione teatrale dedicato a due grandi
tradizioni artistico-teatrali, quali sono quella russa e quella italiana.
Materiale di base per questo lavoro sono il dramma di Luigi Pirandello Sei personaggi in cerca d’autore e
Romanzo teatrale di Mihajl Bulgakov.
Pirandello e Bulgakov rappresentano certamente due cardini imprescindibili del teatro europeo. Per quanto
diversi nello stile e nei contenuti, essi condividono un’epoca assolutamente unica nella storia del
Novecento: gli anni Trenta. Un’epoca di grande sviluppo, ripresa economica, risveglio culturale e artistico, di
grandi utopie sociali, sullo sfondo dei regimi totalitari di massa.
ufficio stampa Teatro Puccini
Isabella Pregliasco tel. 055/331666 fax 055/331108 cell 338/8600744 [email protected]
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E condividono anche, nel bene e nel male, l’influenza esercitata sul teatro mondiale dall’autorità indiscussa
(e forse un po’ “tirannica”) di Stanislavskij e del suo metodo del teatro psicologico.
Con tutti questi elementi (metodo Stanislavskij, i regimi di massa, rapporto arte e libertà) giocano la
drammaturgia e la regia di VERJU – NE VERJU; uno spettacolo fresco e divertente che immagina come
sarebbe stato l'incontro tra Pirandello e Stanislavskij, se fosse avvenuto, e soprattutto come il grande
maestro russo avrebbe messo in scena I sei personaggi in cerca d'autore, se ne avesse avuto la possibilità.
giovedì 21 e venerdì 22 novembre
Catalyst presenta
Non vorrei parlar d'amore
nuova produzione – primo studio - luglio 2013
Theatre Festival “Ariel Inter Fest”- Ramnicu Valcea (Romania)
di e con Riccardo Rombi
Il debutto di un testo originale per una percorso attraverso questo sentimento.
L'Amore racconta se stesso. Solo, da se medesimo, sul palco. Raccontando la mercificazione, l'abuso sentimentale, la
semplificazione e banalizzazione.
Un modo per raccontare i nostri tempi, la mancanza di orizzonti, l'apatia che rischia di attanagliarci con l'urgenza per un
tempo, il nostro, che si ripiega, nel quale spadroneggia un indistinto sentimentalismo, in cui appare sempre più lontana
l'idea di sentimento come gioioso mulinare delle passioni, delle idee.
La narrazione come momento d'incontro, di condivisione, di sorriso, verso un tema, un sentimento, un sentire, intimo,
tenuto nascosto. Uno svelare e uno svelarsi della fragile natura umana.
Sarà quindi la drammaturgia il primo punto, la ricerca di una scrittura capace svelare la mistificazione del linguaggio
contemporaneo, la fragilità pubblicitaria delle idee e pensieri, che avvolgono, come la carta stagnola dei baci Perugina,
la potenza espressiva di questo sentimento. Un linguaggio che abbia come obiettivo principe l'essenzialità e la
comprensibilità, che inviti e provochi, che mostri il lato più nascosto e potente dell'uomo, che ne svisceri le mutevoli
contraddizioni.
Un'idea di Amore sempre più lontana dall'ipotesi di libertà incondizionata, di possibilità unica, o quasi, di investigare la
mente di altri esseri umani, di penetrare nei meandri onirici, di immergersi nell'altro e ritornare rinnovati. Altri.
Cercare, cercarsi. Perdendosi.
giovedì 28 novembre
Soar Eventi presenta
Sasà Salvaggio in
Sasà Salvaggio Show
Lo spettacolo di Sasà Salvaggio, attore comico e autore televisivo, è un vero spaccato delle virtù, tante, e dei vizi, pochi,
della gente sicula, immortalata in divertentissime scene quotidiane, attraverso le quali il bravissimo attore, milanese di
nascita ma trasferitosi a Palermo a soli sei anni, riesce a manifestare il grande amore che lo lega alla sua terra.
Un racconto vivo e colorato di un’altra Sicilia, diversa da quella dipinta nell’immaginario collettivo, attraverso le
caratteristiche del suo popolo, dunque, che divertirà in maniera educata e raffinata il pubblico presente.
Non mancano, certo, le burle e le battute divertenti che mettono in evidenzia i vizi, le idiosincrasie dei suoi corregionali,
sottolineando spesso le differenze tra Italiani del Nord e Italiani del Sud. Una serata, però, non soltanto siciliana ma
all’insegna del cabaret italiano tout court, degnamente rappresentato da uno dei personaggi più simpatici della
televisione italiana.
Sasà parlerà delle differenze e delle curiosità dei nomi e cognomi d’Italia, dell’uso ossessivo del telefonino e
naturalmente immancabile un Tg…Incredibbbile!!! Tra le novità un monologo sul cibo, dove Sasà analizza e spiega
come si comportano gli italiani a tavola. Non mancheranno momenti musicali ed altre sorprese, come la proiezione di
alcune foto molto divertenti, che trasformeranno lo spettacolo in un’ora e mezza circa di risate..
sabato 4 gennaio
ENTR’ARTe / Compagnia MDTeatro presenta
Il piccolo principe
tratto dal testo di Antoine de Saint-Exupéry
copyright Edition Gallimard 1946 pour l'oeuvre original
regia e Adattamento Italo Dall’Orto
con IL PILOTA Italo Dall’Orto •IL PICCOLO PRINCIPE Pietro Santoro
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LA VOLPE Erika Giansanti • LA ROSA e IL SERPENTE Virginia Gori e Marta Brilli
scene Armando Mannini • costumi Elena Mannini
musiche originali Gionni Dall’Orto e Erika Giansanti
Il piccolo Principe, tratto dal famoso racconto di Antoine de Saint-Exupéry e prodotto dall’Associazione
ENTR’ARTe/Compagnia MDTeatro, è già alla sua 14° stagione teatrale. Lo spettacolo che ha debuttato nel lontano
1998 è ormai diventato un piccolo cult del teatro Italiano.
Da allora ha percorso l’Italia con più di 500 recite, gli eredi Saint- Exupéry l’hanno definito come la più poetica ed
efficace messa in scena a livello internazionale.
Il piccolo Principe è il libro più famoso di Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944), una delle figure più rappresentative
del secolo appena trascorso: pilota civile e militare, uomo capace di grandi battaglie e di grandi solitudini; autore di libri
dove il volo aereo è quasi sempre protagonista, ma mai in senso aneddotico o auto-celebrativo, bensì come tramite di
considerazioni molto profonde sull’animo umano, dettate da un uomo che s’è trovato spesso ai limiti delle condizioni
estreme.
La grande metafora del bambino che si presenta misteriosamente a un pilota col suo aereo in avaria nel Sahara e che,
dopo una storia di amicizia con quello strano adulto, scompare “lassù” altrettanto misteriosamente, è nota a tutti.
Lo spettacolo, secondo gli accordi presi con gli eredi dell’autore, si ispira fedelmente al testo e alle immagini del
famoso libro, best-seller (dalla sua apparizione nel 1943) della letteratura per ragazzi, o meglio, della letteratura “per
quegli adulti che un giorno furono ragazzi”, per parafrasare le celebri parole del suo autore.
Lo spettacolo che vi proponiamo è stato messo in scena per la regia di Italo Dall’Orto, che ha curato anche la riduzione
del testo e ne interpreta la parte del pilota; il ruolo del piccolo protagonista è affidata a turno a bambini pieni di talento,
che restituiscono al pubblico tutta l’ingenuità e il disincanto della creatura letteraria.
La scenografia “si limita” a grandi atmosfere di luci e di colori, nelle quali scorrono gli elementi essenziali del racconto.
Le immagini scenografiche, i costumi, le luci e le musiche riproducono nella scatola magica del palcoscenico le
suggestioni del racconto come in un grande caleidoscopio.
venerdì 7 e sabato 8 febbraio
Terry Chegia presenta
Lillo & Greg in
Il mistero dell’assassino misterioso
Un castello nella campagna londinese, un misterioso maggiordomo, l’omicidio di un’anziana contessa, un investigatore
e gli stravaganti sospettati: ecco gli ingredienti per un perfetto giallo, dai toni brillanti, di chiara matrice anglosassone.
Salone principale del castello i sospetti assassini della Contessa Worthington, ma un inatteso accadimento cambierà le
dinamiche dell’indagine, minando esponenzialmente la trama del giallo e scatenando gli egoismi e le meschinità degli
altri attori disposti a tutto pur di farsi notare da un produttore televisivo presente in platea. L'onnipresente umorismo di
situazione e non ultima la cornice del giallo, rendono la commedia elettrizzante ed esilarante fuor di ogni dubbio. Nata
da un’idea di Greg e scritta a quattro mani con Lillo, "Il Mistero dell’assassino misterioso" è la prima commedia in cui
si fa centrale la narrazione metateatrale - tanto cara alla coppia- che svela, scardinandolo con un pizzico di perfidia, il
delicato equilibrio su cui vivono alcune compagnie di teatro, ma su cui si fondano anche la maggior parte dei rapporti
umani: gelosie, meschinità, invidie, rancori e falsità.
domenica 23 febbraio
Catalyst presenta
I musicanti di Brema
ovvero Mein Lieben Bremen
testo e regia Riccardo Rombi
con Riccardo Rombi e i Camillocromo
musiche originali Camillocromo
Alberto Becucci Fisarmonica Francesco Masi Tromba
Rodolfo Sarli Trombone Gabriele Stoppa Batteria Jacopo Rugiadi Clarinetto
Liberamente ispirato alla celebre fiaba scritta dai Fratelli Grimm, I Musicanti di Brema è uno spettacolo fatto di musica,
energia e divertimento intelligente
Nella rilettura scenica scritta e diretta da Riccardo Rombi, sei scatenatissimi e irriverenti musicisti-animali irrompono
nel Teatro dell’Opera di Brema dove un compassato direttore d’orchestra si prepara a eseguire la “famosa” opera “Mein
Lieben Bremen” e nella vana attesa dei veri musicisti accetta di dirigere i sei animaleschi musicanti.
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Si tratta però di un’impresa impossibile: l’improbabile disciplina austro ungarica si scontra con la multietnica follia
musicale dei protagonisti ma alla fine la musica diventa un linguaggio universale, strumento d’intercultura che scavalca
i confini e le differenze tra i popoli in una sinfonia finale che abbraccia terre e culture diverse.
Gli animali provenienti dalla strada, con un approccio alla musica di tipo istintivo e popolare, nell'esecuzione della
sinfonia faranno emergere la loro provenienza stravolgendo i brani classici con i colori dei loro paesi di origine: un
gallo francese, un cane balcanico, tre gatti sud americani e un asino romagnolo daranno vita ad una nuova sinfonia,
basata non su uno spartito, ma sull'incontro delle diverse culture, cui fa da sfondo l’opera dei Fratelli Grimm.
venerdì 4 e sabato 5 aprile
Teatro 91 - Fondazione Teatro Piemonte Europa – RezzaMastrella presentano
Antonio Rezza in
7 14 21 28
di Flavia Rastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
un Habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
disegno luci Maria Pastore
consulente tecnico Mattia Vigo
organizzazione Stefania Saltarelli
Civiltà numeriche a confronto. La sconfitta definitiva del significato.
Malesseri in doppia cifra che si moltiplicano fino a trasalire: siamo a pochi salti di distanza dalla
sottrazione che ci fa sparire.
Improvvisamente cessa il legame con il passato: corde, reti e lacci tengono in piedi la situazione. Si gioca alla vita in un
ideogramma. Il tratto, tradotto in tre dimensioni, sviluppa volumi triangolari diretti verso l’alto che coesistono con linee
orizzontali: ma in verticale si muove solo l’uomo.
Qui non si racconta la storiella della buona notte, qui si porge l’altro fianco. Che non è la guancia di chi ha la faccia
come il culo sotto. Il fianco non significa se non è trafitto.
Con la gola secca e il corpo in avaria si emette un altro suono.
Fine delle parole. Inizio della danza macabra.
orario spettacoli: ore 21
I biglietti saranno in vendita dal 1° ottobre presso tutti i punti del circuito regionale Box Office e
presso la cassa del Teatro Puccini (aperta venerdì e sabato dalle 15.30 alle 19)
INFORMAZIONI: 055.362067 – 055.210804
Teatro Puccini
Via delle Cascine 41
50144 Firenze
Tel. 055.362067
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