Dov’è Dio? CHIESA CRISTIANA DELLA GRAZIA www.ccdg.it Per mia moglie e me, essere qui nella comunità di Sassari per festeggiare i suoi dieci anni di attività al servizio di Cristo, è una grande gioia, anche perché abbiamo la possibilità di onorare, lodare e glorificare nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, insieme con voi. Stasera rifletteremo sulle difficoltà che ogni uomo deve affrontare nella propria vita, e analizzeremo quali sono i messaggi rassicuranti che provengono dalla Parola di Dio. Ci sono sempre più persone scoraggiate perché non sanno come risolvere i problemi che gli piovono addosso, ed anche chi fa parte di questa comunità ed ha affidato la propria vita al Signore, in certi momenti difficili, si sarà chiesto il perché Dio non interviene. Forse ci sono qui persone che desiderano cominciare un percorso di fede, ma sono frenate da domande alle quali non trovano risposte. Siamo consapevoli che la nostra società si sta sempre più allontanando dalle chiese anche perché sconosce la vera natura di Dio e non riesce a comprendere perché avvengono tanti disastri. Ci sono tante domande che spesso provengono da una consolidata incredulità: Perché Dio ha permesso che quel nostro parente morisse in giovane età? Perché togliere da una famiglia il padre o la madre, lasciando i figli nello sconforto? Perché Dio non ferma gli uragani e permette la morte di migliaia di persone? Dov’era Dio quando sono crollate le Torri Gemelli o quando c’è stato il diastro dello Tsunami? Perché ha permesso l’olocausto di quattro milioni di ebrei? Perché tante pestilenze, tante malattie, tante guerre? Non sempre siamo in grado di conoscere la vera risposta a questi interrogativi. Per noi uomini non è facile capire Dio, perché la Sua Persona si trova a un livello molto diverso dal nostro. Nel libro di Isaia è scritto: «Infatti, i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie», dice il SIGNORE. «Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri. (Isaia 55:8-9) E’ vero che è molto complicato entrare nella mente di Dio, però il Signore non ci lascia brancolare nel buio ma ci dà alcune certezze che è bene ricordare quando non riusciamo a capirlo. Analizziamo alcune di queste certezze: 1. Dio è un Dio d’amore e non prova piacere quando la gente muore, perché il suo obiettivo principale è quello di donare la vita. Nel libro d’Ezechiele, possiamo leggere: Io, infatti, non provo nessun piacere per la morte di chi muore, dice DIO. Convertitevi dunque, e vivrete! (Ezechiele 18:32) Il desiderio di Dio è VITA, non morte! Dio stesso si è fatto uomo per morire attraverso sofferenze atroci, pur di donare la vita a tutti. La Bibbia trasmette il messaggio d’amore di Dio verso l’uomo e l’amore che ci dovrebbe essere tra gli uomini. Leggiamo I Giovanni capitolo 4 versi da 7 a 10: “ Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio e chiunque ama è nato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il suo unico Figlio nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo. In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati”. Ci siamo mai chiesti perché Dio ha voluto creare il mondo? Perché l’ha fatto? Non sapeva ciò che sarebbe successo? Quello che avviene nel nostro mondo, dovrebbe spezzargli il cuore; la disubbidienza e la ribellione dell’uomo Lo offendono continuamente. Come mai Dio ha creato un mondo che lo ripaga solo con amarezze? Perché Dio ha dato all’uomo una volontà talmente libera da rivoltarsi contro il Creatore? La risposta è molto semplice: Solo quando si è in grado di decidere liberamente, si può parlare di vero amore. Soltanto se l’uomo sceglie Dio di sua volontà, ci sarà vero amore; per questa ragione Dio ha dato all’uomo il libero arbitrio. Proprio perché Dio è amore, ha fatto le cose in questo modo, e se ne prende cura. Con la Sua premura sostiene e conserva il mondo e riversa ogni giorno la Sua attenzione su ognuno di noi. Proprio perché Dio è amore, ha salvato il mondo per mezzo di Gesù Cristo. Dio non abbandona l’uomo ma ne segue le sofferenze che si procura a causa delle scelte sbagliate, cercando di salvarlo dagli effetti del suo comportamento. Se Dio fosse solo Creatore, allora la nostra breve vita non sarebbe nient’altro che un fiore che appassisce sotto il gelo della morte. Poiché Dio è amore, siamo certi che non saranno le vicissitudini di questa vita ad avere la meglio, ma Egli ci riempirà col Suo amore per tutta l’eternità. Dio è amore, un amore che possiamo sperimentare ogni giorno, e che rende sicuri, sereni e protetti. 2. Dio non è indifferente nei confronti della sofferenza umana e soffre insieme con noi; se permette il dolore e la sofferenza è per realizzare il Suo progetto di salvezza. La condizione del peccatore è miserabile perché rinuncia all’amore di Dio per seguire il piacere e la dissolutezza che porta inevitabilmente infelicità per se e per gli altri. Fino a quando non ci si rende conto di questa triste e tragica situazione, la condizione umana non può migliorare. Dio permette le prove affinché siamo spinti a riflettere sulle nostre scelte sbagliate, Egli non interviene per allontanare il problema, ma consente l’afflizione a tal punto da metterci in condizione di imparare sulla nostra pelle cosa significa lasciare la via di Dio. Il Signore ci conosce molto bene e non permette che la prova superi le nostre forze; leggiamo I Corinzi capitolo 10 verso 13: “ Nessuna tentazione vi ha colti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d'uscirne, affinché la possiate sopportare.” Si può decidere di continuare a vivere nel peccato e camminare sulla strada che porta alla perdizione, oppure ci si può rivolgere a Dio e chiedere perdono nel nome di Gesù Cristo. Il diavolo cerca sempre di distogliere la nostra attenzione dal nocciolo del problema, il suo obiettivo è di disorientarci, in modo che i colpi che riceviamo non ci diano il tempo di riflettere, e prendere la giusta decisione. E’ la stessa tecnica che usa un pugile quando vede che l’avversario ha accusato il colpo e abbassa la guardia; comincia a scaricare sull’avversario una serie di pugni in modo che l’altro non ha il tempo di riprendere fiato, così è più facile metterlo k.o. Un’altra arma che usa il diavolo è quella del divertimento, intendiamoci, non c’è nulla di male a divertirsi; quest’arma è usata per stordire specialmente i giovani. I risultati più tragici si vedono il giorno dopo. Quanti giovani vanno nelle discoteche per divertirsi, ma si lasciano prendere la mano abusando di bevande alcoliche e arrivando poi anche all’uso di droghe. Molti finiscono la loro vita in un incidente stradale e altri si trovano improvvisamente a fronteggiare il problema della droga. © Chiesa Cristiana della Grazia - www.ccdg.it 3. Dobbiamo ammettere che la natura non è sempre favorevole all’uomo. Dio disse che quando il peccato sarebbe entrato nel mondo, la natura non sarebbe stata più in sintonia con l’uomo. Questo è scritto in Genesi: «Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato del frutto dall’albero circa il quale io ti avevo ordinato di non mangiarne, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. Esso ti produrrà spine e rovi, e tu mangerai l’erba dei campi; mangerai il pane con il sudore del tuo volto, finché tu ritorni nella terra da cui fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai». (Genesi 3:17-19) Il nostro pianeta è sempre più logorato da terremoti, inondazioni, siccità, vulcani in eruzione; eventi così disastrosi che possono annientare la vita di migliaia di persone. Perché avvengono tanti disastri? Nella lettera ai Romani è scritto: La creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l’ha sottoposta, nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio. Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio. (Romani 8:20-22) Il peccato non ha soltanto scombussolato l’umanità, ma anche la creazione! Non sappiamo esattamente in che modo, ma qualcosa nella natura non funziona come dovrebbe e Dio lo sta permettendo, anche se questo comporta catastrofi e sofferenze. 4. La buona notizia è che Dio può intervenire ogni volta che desidera farlo. Gesù stesso si trovò in una tempesta e la calmò. L’apostolo Paolo fu sballottato da una terribile tempesta per ben quattordici giorni, senza speranza di sopravvivere (Atti 27), ma Dio lo portò in salvo fino a Malta. Arrivato a Malta, Paolo fu morso da una vipera ma Dio non permise che morisse. 5. Tutti i problemi dell’uomo sono causati dal peccato. E’ assodato che la natura non funziona sempre come dovrebbe e quindi, siamo tutti soggetti al tempo e al caso. Dio ha permesso questa ”instabilità”! Ognuno di noi può contrarre una grave malattia o essere vittima di una catastrofe “naturale”! I disastri possono colpire chiunque: sia i buoni che i cattivi. Anche noi avremmo potuto trovarci tra le vittime dello Tsunami o delle Torri Gemelle. Dobbiamo comprendere che siamo completamente soggetti alla Sua volontà e questo include che non saremo sempre in buona salute o nella ricchezza, e che nella nostra vita ci potranno essere prove, sofferenze e tribolazioni. Tutto ciò non deve farci vivere nella paura perché lo scopo di Dio è donarci l’eternità; Egli non ha risparmiato Gesù Cristo che si è sacrificato per noi, ma poi, gli ha ridato la vita e una gloria superiore a quella di prima. La morte può colpire anche noi, ma non sarà un dramma perché abbiamo la promessa della salvezza, della vita eterna. Dobbiamo continuare a confidare in Dio, anche se la natura ci può uccidere! Accontentiamoci della Sua meravigliosa grazia e non pretendiamo di più da Dio; sottomettiamoci a Lui in piena fede, aggrappandoci a Cristo, nostra unica salvezza. Che cosa possiamo fare per sottometterci alla volontà di Dio? L’unica vera speranza è Gesù Cristo. Seguire Cristo è l’unica speranza di salvezza; la Bibbia ci insegna che essere uniti spiritualmente a Cristo è l’unica garanzia per allontanare il diavolo dalla nostra vita. Il Vangelo di Giovanni comincia rivelandoci che il nostro Creatore si è fatto uomo spogliandosi della sua divinità. Leggiamo Giovanni capitolo 1, versi da 1 a 4: “Nel principio era la Parola, la © Chiesa Cristiana della Grazia - www.ccdg.it Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini …… 14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre.” Perché Dio si è spogliato della sua divinità per venire su questa terra che oggi come allora è così piena di problemi? Non faceva meglio a restarsene nella Sua beatitudine lasciando l’uomo al suo destino? Queste sono domande che molti uomini si pongono spesso, senza trovare risposta. Ci sono quattro validi motivi che hanno spinto il nostro Creatore ad essere presente in carne e ossa per un arco limitato di tempo. • • • • Gesù è venuto per rivelare il Padre Gesù è venuto per togliere il peccato Gesù è venuto per distruggere le opere del diavolo Gesù è venuto per preparare la Sua seconda venuta Molti sono rimasti delusi perché non guardarono Gesù con gli occhi della fede, e non seppero cogliere, nella sua personalità, le caratteristiche divine; essi si soffermarono soltanto sulle cose fisiche, accentrando la loro attenzione solo ai miracoli che operava. Oggi come allora, molti uomini sono attratti solo da eventi straordinari e miracolosi, non riuscendo a capire che per tutti deve essere importante riflettere la vera natura di nostro Padre, che è amore. Nessun occhio mortale ha mai potuto vedere Dio, neppure i patriarchi del Vecchio Testamento hanno potuto vederlo nella Sua vera essenza. Gesù è venuto sulla terra per farcelo conoscere. Questa è la buona notizia per tutti gli uomini di buona volontà. Gesù è venuto per liberarci dalla legge del peccato che ogni essere umano eredita alla nascita, da quando Adamo ed Eva scelsero di vivere a modo loro. Non esiste per l’uomo altra possibilità che seguire Cristo. Per la fede nel Signore, ogni uomo può risorgere a nuova vita facendo morire il vecchio uomo nella tomba d’acqua battesimale. Da quel momento, il nostro Padre celeste stenderà un velo pietoso sui nostri peccati, per l’amore che ha verso il Suo Figliolo. Leggiamo Giovanni capitolo 1, verso 29: “ Il giorno seguente, Giovanni vide Gesù che veniva verso di lui e disse: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!” Il messaggio più bello, che gli uomini abbiano mai sentito, è la buona notizia che Gesù Cristo si è addossato i loro peccati e li libera. Gesù cancella la nostra punizione pagando il prezzo della nostra colpa. L’angelo del Signore lo predisse quando annunciò a Giuseppe la nascita di Cristo. Leggiamo Matteo capitolo 1, verso 21: “ Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».” Dio non diventò uomo soltanto per insegnarci come dobbiamo vivere, Egli non è venuto al mondo con il proposito principale di fare miracoli. Gesù è venuto al mondo essenzialmente per morire sulla croce. La Sua morte sulla croce è stata un atto volontario, compiuto affinché Dio potesse liberarci dal potere delle tenebre e trasportarci nel regno del Suo amato Figliolo. In tutte le Sue perfezioni, Gesù è il modello, il criterio rispetto al quale dobbiamo misurare e modellare la nostra vita. Egli è l’esempio che dobbiamo imitare. Essere come Cristo significa essere pronti a sopportare anche la sofferenza. Il Signore vuole farci capire che siamo chiamati a diventare come Lui, in ogni aspetto della nostra vita. Dio ci conduce verso la salvezza, che consiste nel seguire il Suo Figliolo. © Chiesa Cristiana della Grazia - www.ccdg.it E’ vero, siamo stati creati a immagine e somiglianza di Dio, sappiamo distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato, e abbiamo un senso innato di giustizia e di moralità. E’ anche vero che quest’immagine è stata deturpata, sporcata, e ogni essere umano che è nato dopo Adamo, ha una fondamentale dissomiglianza da Cristo. Nel cammino verso la salvezza, Dio si propone di rigenerarci, per farci ritornare allo scopo per cui siamo stati creati: essere conformi alla Sua immagine, in Cristo, per Cristo. La nostra somiglianza a Cristo riguarda ogni aspetto della nostra vita. Dobbiamo essere come Lui nell’amore, amandoci gli uni gli altri, come Dio ci ha amato. Dobbiamo essere come Lui aiutando il prossimo, servendo chiunque è nel bisogno, senza distinzione di sesso, colore o religione. 6. Ricordiamoci che verrà il Regno di Dio e che finirà la sofferenza e il dolore; questa meravigliosa promessa è scritta in Apocalisse: Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». (Apocalisse 21:3-4) Sì, ci sarà una nuova era senza guerre, malattie, terremoti, eruzioni; il peccato sarà del tutto sconfitto perché Satana sarà neutralizzato. Mai più egoismo, mai più desideri smodati, mai più avidità, mai più amarezza, mai più gelosia, mai più infedeltà, mai più lotta per vincere il peccato e la morte. Signore, venga il tuo Regno! Questa è sicuramente la più bella notizia! Prima che tutto questo avvenga, ci saranno momenti in cui non saremo in grado ci capire le scelte di Dio, o addirittura penseremo che il Signore non voglia ascoltarci e prendersi cura di noi. In quei momenti è molto importante porre la nostra mente: “Nella speranza della vita eterna promessa prima di tutti i secoli da Dio, che non può mentire” (Tito 1:2). Proprio perché Dio non può mentire, c'è la certezza delle Sue benedizioni per questa comunità, e specialmente per tutti quelli che gli sono stati fedeli per dieci anni e che continueranno a esserlo. Per chi ha il desiderio di cominciare a seguire il Signore, c’è un’altra buona notizia: può essere sicuro perché la Bibbia conferma che quando il Signore comincia la Sua opera, la porterà a termine. Per la comunità di Sassari, che è stata uno strumento nelle mani di Dio e continuerà a esserlo, ci sarà l’opportunità di accogliere tutti quelli che si renderanno conto del disperato bisogno che hanno del Signore. Buon anniversario e che il Signore ci benedica tutti. Amen! © Chiesa Cristiana della Grazia - www.ccdg.it