MARIA ASSUNTA ZANETTI
Programma elettorale
I miei interessi in questi anni mi hanno visto impegnata su diversi fronti soprattutto in ambito
educativo, con lo specifico obiettivo di portare avanti ricerche che potessero avere una ricaduta e
una reale applicazione all’interno dei contesti di vita delle persone, soprattutto bambini e ragazzi,
nonché riflessi sulle politiche educative. Ritengo pertanto che l’esperienza che ho maturato
partecipando a progetti e tavoli istituzionali possa trovare all’interno dell’AIP uno spazio di
confronto e sviluppo nell’interesse della psicologia dello sviluppo e dell’educazione e contribuire
così a rinforzarne il ruolo anche in prospettiva di policy.
Negli ultimi anni con la mia attiva partecipazione a due tavoli tematici “La diffusione della
conoscenza in Psicologia per l'insegnamento in ambito accademico e per la terza missione" e “La
Psicologia per la scuola che cambia” penso, insieme ad altri colleghi, di aver spostato il confronto
dall’interno dell’accademica a una dimensione maggiormente pubblica di confronto e mi impegnerò
nella realizzazione di azioni capaci didi fornire linee di indirizzo anche politico in virtù della
presenza di attori impegnati su temi di ricerca che offra risposte reali ai contesti educativi.
L’approccio a questi temi è stato condotto non solo con l’obiettivo di contribuire con la ricerca alla
comprensione dei fenomeni studiati, ma soprattutto con l’obiettivo di costruire strumenti sia di
prevenzione che di intervento in particolar modo in ambito educativo e nella formazione degli
insegnanti.
In questi anni il mio modo di procedere ha sempre cercato di coniugare ricerca e didattica con
un’attenzione particolare ai compiti di terza missione, allargando così lo spazio di azione con
importanti ricadute sociali e sul territorio.
Pertanto avanzo la mia candidatura con l’intenzione di mettere al servizio dell’AIP, Sezione di
Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, la mia esperienza maturata negli anni all’interno di
organi istituzionali e nella partecipazione a tavoli di lavoro su temi di politiche educative, unita alla
mia passione per la ricerca e la didattica. Mi propongo, altresì, di lavorare su alcuni punti che al
momento mi paiono cruciali nello scenario accademico che ci riguarda. In particolare, gli aspetti
programmatici su cui vorrei contribuire sono i seguenti:
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rafforzare ulteriormente la capacità dell’AIP di essere riconosciuti come interlocutore
importante per i vari policy maker governativi ed istituzionali
approfondire la discussione circa i criteri di valutazione dei prodotti scientifici in relazione
anche alla produzione di materiali da utilizzare nella pratica educativa
riflettere sul ruolo della formazione universitaria in relazione al dibattito didattica- ricerca
sia in termini di qualità che di trasferibilità, non solo come sviluppo di conoscenze utili e
strumentali ma soprattutto recuperare la sua funzione educativa
approfondire la complessa questione dei progetti finanziati sia nazionali che europei e delle
strategie di valutazione e di selezione di tali progetti
consolidare, ed eventualmente avanzare, il livello scientifico raggiunto dagli eventi
organizzati dalla sezione AIP – Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione in sinergia con
le istituzioni educative
creare ulteriori occasioni di incontro e di formazione per dottorandi e giovani ricercatori sui
temi ritenuti cruciali dalla Sezione;
prevedere momenti informali di scambio costruttivi su questioni legate a questioni ed
emergenze che spesso si verificano del quotidiano, attraverso l’attivazione di forum e blog
dedicati finalizzati però all’elaborazione di soluzioni operative e non solo fine a stesse
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rendere le riviste nazionali d’appeal (IF, accreditamento) anche per favorire contributi di
colleghi stranieri che potrebbero contribuire ad accrescere il dibattito su specifici temi
educativi
esplorare occasioni di pubblicazioni su riviste internazionali, fornite di IF, considerate
rilevanti nell’ambito della Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione
Sono convinta che l’AIP debba diventare un valido interlocutore istituzionale ed esercitare
un’influenza non solo a livello sociale, culturale, scientifico ma soprattutto in relazione alle
politiche educative e di promozione del benessere individuale e sociale e, pertanto, sarebbe per me
un onore raccogliere e sviluppare ulteriormente l’eccellente esperienza fino ad ora maturata.
Pavia, 14 novembre 2106