PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI RIVELATORI A DIODO Uno schema di montaggio di rivelatore comprende una rete di adattamento, il montaggio del diodo vero e proprio, un filtro di uscita (passa basso o passa banda), il carico. Semplificando, possiamo considerare il circuito in figura, con un’impedenza R0= 50 Ω per adattare il rivelatore. La relazione caratteristica del diodo vale: I = Is [exp(V/nVT)-1], (1) con VT= kT/e ≅ 25 mV a temperatura ambiente, dove k è la costante di Boltzmann, n un valore numerico compreso tra 1 e 2, T la temperatura in K e Is la corrente inversa di saturazione. Per analizzare il comportamento del diodo a basse tensioni, sviluppiamo in serie l’esponenziale: ⎛ V ⎞ V2 V3 + + + ...⎟⎟ I = I s ⎜⎜ (2) 2 3 nV ( ) ( ) 2 3 ! nV nV T T ⎝ T ⎠ Consideriamo una tensione V sinusoidale, dovuta alla potenza a radiofrequenza entrante su R0, con V2 V= VRF sin(ωt) e quindi PRF = RF (per la radiofrequenza il catodo del diodo è messo a massa dalla 2R0 capacità C, per cui l’intera tensione a radiofrequenza cade sul diodo). Per tensioni V<< VT fermiamo lo sviluppo al secondo termine, trascurando il contributo dei termini successivi, e calcoliamo la componente continua di corrente, come valor medio della corrente I: 2 2 VRF < sin 2 (ωt ) > VRF <V 2 > (3) I DC =< I >= I s = Is = Is 2 2 2 2(nVT ) 2(nVT ) 4(nVT ) Ricordiamo che la resistenza differenziale del diodo RD si ricava come: I 1 ∂I = s (4) = RD ∂V I =0 nVT Per i diodi utilizzati a radiofrequenza la corrente di saturazioni ha valori dell’ordine di 10 µA, per cui la resistenza differenziale vale qualche kΩ: essendo RD >>R0, la presenza del diodo non compromette l’adattamento della linea a radiofrequenza. La corrente IDC cade sul parallelo della resistenza differenziale del diodo RD e della resistenza di carico R , il cui valore viene scelto >> RD , per cui 2 2 R0 VRF VRF = = PRF (5) V DC = I DC RD = RD I s 2 4nVT 2nVT 4(nVT ) Sostituendo i valori si ottiene una sensibilità di poco inferiore ad 1 mV/µW. Considerando un fondo di rumore dell’ordine di 100 nV, si ottiene un minimo segnale di potenza misurabile pari a -70 dBm, che è appunto il fondo di rumore di questo tipo di rivelatori. Ricordiamo che questa trattazione non considera le non idealità del circuito e del diodo stesso, inoltre è matematicamente valida solo per potenze di ingresso inferiori ai -20 dBm, che corrispondono alla condizione V < VT in tensione. -1-