ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università “Roma Tre” Contatti: [email protected] LA MICROECONOMIA LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DEI SINGOLI AGENTI IN UN SISTEMA ECONOMICO Economia Urbana - A.A. 2007-2008 2 Il mercato Le forme dello scambio sociale sono ¾ la reciprocità (dono, obblighi sociali) ¾ la redistribuzione (trasferimenti, obblighi politici) ¾ lo scambio di mercato (compravendita, obblighi economici) ¾Organizzazioni sociali fondate sul mercato valorizzano il tornaconto individuale. ¾Il mercato domina nelle attuali società di capitalismo avanzato, anche se non sono escluse le altre forme di scambio sociale. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 3 Il mercato L’economia di mercato si regge sullo scambio volontario, ¾ libertà di decidere; ¾ attesa di migliorare la propria posizione ¾ sulla base delle conoscenze possedute. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 4 Il mercato L’interesse dell’individuo si fonda su una valutazione del costo-opportunità dello scambio il costo-opportunità è la quantità di un bene cui l’individuo rinuncia se impiega le sue risorse nella produzione di una unità di un altro bene. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 5 TABELLA 2.1.: CAPACITÀ PRODUTTIVE MASSIME DI DUE SCAMBISTI POTENZIALI PRODUZIONE PRODUZIONE ORE DI MASSIMA MASSIMA PRODUZIONE PRODUZIONE ANNUALE DI ANNUALE DI GRANO(kg) TESSUTI (m) ORARIA DI ORARIA DI LAVORO GRANO (kg) TESSUTO (m) ANNUE ANDREA 3 12 1.000 3.000 12.000 BRUNO 4 8 1.000 4.000 8.000 COMBINAZIONI DI GRANO E TESSUTO PRODUCIBILI DA ANDREA E BRUNO ( ) 14.000 12.000 Andrea 10.000 Bruno 8.000 6.000 4.000 2.000 0 0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 Grano (kg.) Economia Urbana - A.A. 2007-2008 6 Il mercato ¾ Differenti individui hanno differenti costi-opportunità riflesso delle loro differenti abilità produttive; ¾ il costo-opportunità indica ciò che un individuo è in grado di fare da sé; ¾ misura la condizione di scambio interna all’individuo. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 7 TABELLA 2.2: COSTI-OPPORTUNITÀ CIBO-TESSUTI DI BRUNO E DI ANDREA ANDREA BRUNO per 1 unità di grano in più rinuncia a produrre: per 1 unità di grano in più rinuncia a produrre: 4 unità di tessuto 2 unità di tessuto ovvero per 1 unità di tessuto in più rinuncia a produrre: per 1 unità di tessuto in più rinuncia a produrre: 1/4 unità di grano 1/2 unità di grano quindi il costo-opportunità di produrre una unità di grano è di: di produrre una unità di grano è di: 4 metri di tessuto 2 metri di tessuto che è equivalente a dire che il costo-opportunità di produrre una unità di tessuto è di: di produrre una unità di tessuto è di: 1/4 kg. di grano 1/2 kg. di grano Economia Urbana - A.A. 2007-2008 8 Il mercato ¾ La presenza di individui con differenti costi-opportunità induce alla specializzazione e allo scambio: ¾ ognuno preferisce produrre il bene con il minore costoopportunità e scambiarlo con l’altro bene; ¾ Il costo-opportunità è un concetto relativo tra più beni e più contraenti. ¾ La possibilità dello scambio aumenta le possibilità produttive collettive. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 9 Il mercato ¾ Differenti costi-opportunità (tra beni e tra individui) è condizione necessaria, ma non sufficiente per lo scambio ¾ Lo scambio è conveniente se esiste un opportuno rapporto di scambio tra i beni: ¾ il costo-opportunità deve essere maggiore del rapporto di scambio per alcuni individui e minore per altri. ¾ Il rapporto di scambio è la condizione esterna con la quale si confronta l'individuo per decidere la convenienza della transazione. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 10 ANDREA BRUNO Se il costo-opportunità di produrre una unità di grano è di: di produrre una unità di grano è di: 4 metri di tessuto 2 metri di tessuto che è equivalente a dire che il costo-opportunità di produrre una unità di tessuto è di: di produrre una unità di tessuto è di: 1/4 kg. di grano 1/2 kg. di grano ne consegue che il costo opportunità più basso è nella produzione di tessuto il costo opportunità più basso è nella produzione di gtano di conseguenza è disposto a specializzarsi nella produzione di TESSUTO GRANO a condizione di scambiare tessuto contro grano ad un "prezzo" a condizione di scambiare grano contro tessuto ad un "prezzo" inferiore a 4 m. per 1 Kg superiore a 2 m. per 1 Kg. o, in termini equivalenti, o, in termini equivalenti, superiore a 0,250 Kg. per 1 m. inferiore a 0,500 Kg. per 1 m. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 11 Il mercato: la convenienza a scambiare Prezzo del grano in termini di tessuto Minore di 2 Uguale a 2 Tra 2 e 4 Uguale a 4 Maggiore di 4 ANDREA Produce tessuti e scambia con grano Produce tessuti e scambia con grano Produce tessuti e scambia con grano Indifferente Produce grano e scambia con tessuti BRUNO MERCATO Produce tessuti e Non vi sono scambi scambia con grano Dipende se Bruno è Indifferente disposto a scambiare Produce grano e Vi è la possibilità scambia con tessuti dello scambio Produce grano e Dipende se Andrea è scambia con tessuti disposto a scambiare Produce grano e scambia con tessuti Non vi sono scambi Economia Urbana - A.A. 2007-2008 12 Il mercato La razionalità economica si manifesta nel “calcolo economico” per il quale la scelta va fatta sulla base del tornaconto individuale. Essa si esprime nel confronto tra ¾uno scambio interno all’individuo (costoopportunità) ¾e lo scambio esterno sul mercato (rapporto di scambio) per scegliere l’alternativa che migliora la sua posizione Economia Urbana - A.A. 2007-2008 13 Il mercato Il teorema fondamentale dello scambio costituisce la giustificazione di un'organizzazione sociale fondata sul mercato; ¾ favorisce il coordinamento delle decisioni individuali ¾ induce la specializzazione produttiva degli individui ¾ in modo da sfruttare pienamente le risorse disponibili e pertanto ritiene che ¾ la libera scelta di individui razionali non crei un contrasto fra ricerca del tornaconto individuale e interesse della società nel suo complesso. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 14 Il mercato Il rapporto tra scambio di mercato e divisione del lavoro ha natura dinamica: la specializzazione stimola lo scambio di mercato, l'estendersi dei rapporti di mercato stimola la specializzazione produttiva. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 15 Il mercato – Il mercato determinando i prezzi orienta l’allocazione delle risorse – L’efficienza dell’allocazione delle risorse dipende dalla pressione a sfruttare tutte le opportunità esistenti – La pressione è tanto maggiore quanto più elevata è la concorrenza sul mercato – La concorrenza dipende da diversi fattori dalla cui combinazione derivano particolari forme di mercato – Il funzionamento del mercato dipende dal complesso di istituzioni che ne sono a supporto Economia Urbana - A.A. 2007-2008 16 Il mercato Il mercato e l’allocazione delle risorse Il sistema economico di mercato si basa su un meccanismo di autoregolazione dei prezzi la cui efficacia dipende ¾ dall’efficienza del processo di formazione dei prezzi ¾ nel trasmettere in modo rapido e corretto le informazioni relative alle opportunità economiche esistenti ¾ in modo da indirizza le risorse nelle produzioni più opportune a soddisfare i bisogni della collettività Economia Urbana - A.A. 2007-2008 17 Il mercato Sul mercato gli interessi ¾dei produttori sono in conflitto con quegli dei consumatori ¾di ogni consumatore sono in conflitto con quello degli altri consumatori ¾di ogni produttore sono in conflitto con quello degli altri produttori nel tentativo di sfruttare a proprio vantaggio le opportunità segnalate dal mercato. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 18 Il mercato Ognuno cerca di acquisire un qualche "potere" per realizzare contratti a condizioni migliori Il potere di influenzare il prezzo in modo che la controparte non possa avvalersi di migliori condizioni esistenti impedisce di segnalare le opportunità presenti sul mercato e di indirizzare correttamente l’allocazione delle risorse Lo stato della concorrenza determina il grado di intensità di questo “potere” Economia Urbana - A.A. 2007-2008 19 Il mercato Il grado di concorrenza di un mercato dipende ¾dalla numerosità e dimensione dei soggetti che vi operano ¾da quanti vi possono potenzialmente partecipare ¾dalla disponibilità e diffusione delle informazioni necessarie alla stipula dei contratti Economia Urbana - A.A. 2007-2008 20 Il mercato Numerosità dei venditori e dei compratori: – Il grado di concorrenza è tanto maggiore quanto – più numerosi sono i soggetti (su ambo i lati della transazione) – minore è il peso di ciascun soggetto sul complesso delle transazioni Economia Urbana - A.A. 2007-2008 21 Il mercato La numerosità di agenti atomistici garantisce che: – si riduce il peso di qualcuno di essi di influenzare gli esiti (il prezzo) del mercato – aumentano le alternative di acquisto e di vendita tali da ridurre • la possibilità per i venditori di praticare prezzi maggiori da quelli praticati da altri venditori • la convenienza degli acquirenti ad accettare prezzi maggiori di quelli offerti da altri venditori. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 22 Il mercato Il grado di concorrenza è determinato anche – dalla possibilità di entrata sul mercato di nuovi contraenti qualora l’attività sia considerata profittevole – tale possibilità è frustrata dall’esistenza di barriere all’entrata, di tipo legale o economico o istituzionale Economia Urbana - A.A. 2007-2008 23 Il mercato La possibilità di entrata sul mercato di nuovi produttori implica che: – i produttori escano dai mercati ritenuti meno redditizi e si spostino in altri settori che offrono maggiori vantaggi – si determinano variazioni dell'offerta dei diversi beni (aumenta nel settore in cui entrano, diminuisce nei settori in cui escono) – vi è una tendenza dei mercati ad una redditività uniforme (concorrenza tra capitalisti) Economia Urbana - A.A. 2007-2008 24 Il mercato Il grado di concorrenza dipende 1) dal contesto informativo sulla qualità del bene e sulle norme contrattuali; da quanto • i contraenti dispongano di una informazione completa e simmetrica • sono omogenei i beni trattati sullo specifico mercato • più numerosi sono i beni ad esso strettamente succedanei (elevata elasticità incrociata) Economia Urbana - A.A. 2007-2008 25 Il mercato 2) La difficoltà di valutare l’omogeneità dei beni contrattati deriva dal fatto che la loro “qualità” è accertabile – o con un'attività di ricerca e di controllo costosa in termini di tempo e di risorse – o può essere rilevata solo a posteriori con il consumo dello stesso – o non è suscettibile di una precisa valutazione nemmeno dopo l'utilizzo del bene Economia Urbana - A.A. 2007-2008 26 Il mercato 3) La valutazione della qualità di un bene richiede conoscenze e quindi informazione; l'attività di ricerca – prende tempo e il tempo ha un costo-opportunità – di norma si interrompe prima di avere completa informazione sulle opportunità offerte dal mercato – non ha la stessa intensità per tutti i soggetti e l’informazione risulta distribuita in maniera asimmetrica Economia Urbana - A.A. 2007-2008 27 Il mercato 4) L’esistenza di incompletezza e asimmetria di informazione conduce a comportamenti opportunistici • sia pre-contrattuali, con effetti di selezione avversa (un contraente sceglie una controparte che non ha le qualità contrattuali desiderate) • che post-contrattuali, con effetti di azzardo morale (un contraente, dopo aver stipulato il contratto, adotta un comportamento differente da quello atteso dalla controparte) • che comportano costi per "svelare" l'informazione nascosta Economia Urbana - A.A. 2007-2008 28 Le forme di mercato Un mercato è tanto più concorrenziale quanto ¾ più numerosi e atomistici sono gli agenti in esso presenti ¾ maggiore è l'omogeneità del bene contrattato ¾ più elevato è il grado di informazione (piena e simmetrica) fra i contraenti ¾ quanto più libera è la possibilità di entrata di potenziali concorrenti. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 29 Le forme di mercato Il mercato di concorrenza perfetta si caratterizza per ¾ numerosità elevata di agenti atomistici, ¾ omogeneità del prodotto, ¾ informazione piena e simmetrica, ¾ assenza di vincoli al libero ingresso sul mercato per cui ¾ differenze di prezzo sono rapidamente eliminate per la effettiva possibilità di ogni operatore (anche potenziale) di stipulare i contratti più favorevoli ¾ il prezzo di mercato converge (rapidamente) al prezzo di equilibrio (legge del prezzo unico e assenza di arbitraggio) Economia Urbana - A.A. 2007-2008 30 Le forme di mercato Il mercato di monopolio si caratterizza per ¾ un unico produttore, ¾ prodotto privo di stretti sostituti, ¾ barriere (legali, economiche, finanziarie) all’entrata per cui ¾ l'unico produttore ha un potere di mercato tale da permettergli di fissare il prezzo in modo da sfruttare pienamente le condizioni di domanda Economia Urbana - A.A. 2007-2008 31 Le forme di mercato Il mercato di oligopolio si caratterizza per ¾ pochi produttori di rilevante dimensione, ¾ prodotti non omogenei, ¾ informazione imperfetta, ¾ vincoli (economici, finanziari) al libero ingresso sul mercato per cui ¾ poche imprese controllano complessivamente larga parte del mercato senza poterlo singolarmente condizionarlo del tutto ¾ nelle sue decisioni su quantità e prezzi, il produttore deve tener conto delle decisioni dei concorrenti (interdipendenza strategica: le scelte di un'impresa influenzano le scelte delle altre) Economia Urbana - A.A. 2007-2008 32 Le istituzioni a supporto del mercato Il funzionamento del mercato richiede che sia garantita ¾ la concorrenza al suo interno, ¾ un'ampia informazione sulle caratteristiche dei beni contrattati ¾ la sicurezza dei contratti stipulati. ovvero di tutte quelle procedure che ¾ permettono il contenimento dei costi di transazione, lo spreco di risorse necessarie per realizzare lo scambio ¾ aumentano il grado di informazione sulla scelte alternative ¾ rafforzano la fiducia nel rispetto degli accordi presi ¾ favoriscono la correttezza delle informazioni che i contraenti si scambiano Economia Urbana - A.A. 2007-2008 33 Le istituzioni a supporto del mercato La qualità delle relazioni di "mercato" risentono del contesto istituzionale in cui esse sono inserite e, in particolare, ¾ ¾ ¾ ¾ dalle infrastrutture, dalle norme legali e sociali dall'adesione psichica, dall'orientamento culturale Economia Urbana - A.A. 2007-2008 34 Le istituzioni a supporto del mercato ¾ infrastrutture: circolazione delle merci e delle informazioni (organizzazione dei mercati e degli intermediari) ¾ norme legali e sociali: fiducia e correttezza commerciale sostenute da norme di comportamento collettivo (espressione di un'"etica degli affari“ o risultato di applicazione della legge e della repressione dei comportamenti illeciti ) ¾ adesione psichica: diffusione all'interno della società di una valutazione morale positiva sulla superiorità dello scambio di mercato rispetto a forme alternative di scambio sociale ¾ orientamento culturale: accettazione dell'agire razionale sulla base del tornaconto individuale piuttosto che altre modalità di azione. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 35 Le istituzioni a supporto del mercato La moneta è un’ istituzione di supporto al mercato Lo scambio di mercato è scambio reale, di cosa contro cosa; esso appare come scambio monetario, di un bene contro moneta per un successivo scambio di moneta contro bene La moneta come ¾ intermediario degli scambi scompone lo scambio reale in due atti distinti che si realizzano in momenti diversi la funzione della moneta transazionale è di "oliare" il meccanismo degli scambi riducendo i costi di transazione ¾ fondo di valore permette di trasferire valore da un luogo ad un altro e dal presente al futuro (portavalori nel tempo e nello spazio) ¾ unità di conto misura il valore delle transazioni: è il numerario dell'economia. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 36 Le istituzioni a supporto del mercato Il mercato concorrenziale non è una realtà "naturale" Un sistema economico di mercato è condizionato dallo specifico sistema di istituzioni che lo caratterizzano e che sono funzionali a ¾ una semplificazione dei rapporti di scambio, ¾ più rapide conclusioni dei contratti, ¾ maggiore volume di transazioni La crescente estensione del mercato che ne deriva favorisce una più spinta divisione e specializzazione del lavoro. L’economia di mercato è, in sostanza, una costruzione sociale, dalle specifiche caratteristiche storico-istituzionali. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 37 L’equilibrio tra domanda e offerta Economia Urbana - A.A. 2007-2008 38 Strutture di mercato • • • • • Quali sono le forme di mercato 1) concorrenza perfetta 2) monopolio 3) oligopolio 4) concorrenza monopolistica • Dipendono tutte dalla numerosità degli agenti economici che agiscono sul mercato Economia Urbana - A.A. 2007-2008 39 Strutture di mercato: Concorrenza perfetta Economia Urbana - A.A. 2007-2008 40 Strutture di mercato: concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto di un’impresa in concorrenza perfetta Prezzo CMg CMe P=RMg=RMe P Q0 Quantità Economia Urbana - A.A. 2007-2008 41 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Identificazione del profitto Prezzo Profitto CMg CMe P=RMg=RMe P Quantità che massimizza il profitto Q Economia Urbana - A.A. 2007-2008 Quantità 42 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Identificazione della perdita Prezzo CMg CMe P=RMg=RMe P Perdita Quantità che minimizza la perdita Q Quantità Economia Urbana - A.A. 2007-2008 43 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Identificazione del surplus del consumatore P Disponibilità a pagare di X1 Disponibilità a pagare di X2 Disponibilità a pagare di X3 Disponibilità a pagare di X4 Q Economia Urbana - A.A. 2007-2008 44 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Identificazione del surplus del consumatore P Surplus di X1 Surplus di X2 Q Economia Urbana - A.A. 2007-2008 45 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Identificazione del surplus del consumatore P Surplus del consumatore P1 Q1 Economia Urbana - A.A. 2007-2008 Q 46 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Effetti delle variazioni di prezzo sul surplus del consumatore P Surplus del consumatore iniziale P1 Surplus dei nuovi consumatori Surplus aggiuntivo del consumatore iniziale P2 Q1 Q2 Economia Urbana - A.A. 2007-2008 Q 47 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Il surplus del consumatore rappresenta il beneficio che il compratore riceve dal bene acquistato è può essere utilizzato come misura del benessere economico degli individui. In altre parole rappresenta la disponibilità massima a pagare per ottenere quella determinata quantità di bene. Il surplus del consumatore in qualità di misura di benessere può essere utilizzato come obiettivo di politica economica. Economia Urbana - A.A. 2007-2008 48 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Identificazione del surplus del produttore Il surplus del produttore è misurato in termini di costo-opportunità. Il produttore è disposto a vendere il prodotto sul mercato solo se il prezzo di vendita è superiore ai costi sostenuti per produrre il bene. Il surplus del produttore è quindi la differenza tra il prezzo ricevuto e il costo di produzione. Tale differenza misura il beneficio di cui il venditore gode in virtù della sua partecipazione al mercato Economia Urbana - A.A. 2007-2008 49 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Identificazione del surplus del produttore Prezzo offerta Surplus del produttore2 Surplus del produttore1 Quantità Economia Urbana - A.A. 2007-2008 50 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Identificazione del surplus del produttore Prezzo offerta B C Surplus del produttore A Q1 Quantità Economia Urbana - A.A. 2007-2008 51 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Identificazione del surplus del produttore Prezzo D Surplus aggiuntivo del produttore iniziale E F offerta B C Surplus del produttore iniziale Surplus dei nuovi produttori A Q1 Economia Urbana - A.A. 2007-2008 Quantità 52 Strutture di mercato : concorrenza perfetta Efficienza del mercato Prezzo D offerta Surplus del consumatore B C Surplus del produttore A domanda Q1 Quantità Economia Urbana - A.A. 2007-2008 53 Strutture di mercato : monopolio Perché esistono i monopoli Un’impresa si dice monopolistica quando rappresenta l’unico venditore di un bene su un mercato in cui non esistono beni sostituti. Causa del monopolio è la presenza di barriere all’entrata di varia natura: 1) Risorse detenute da una sola impresa 2) Concessione da parte dello Stato ad un’unica impresa di produrre il bene 3) La struttura dei costi di produzione rende la singola impresa più efficiente di una molteplicità di produttori (monopolio naturale) Economia Urbana - A.A. 2007-2008 54 Strutture di mercato : monopolio Costo Perdita complessiva A 0 B C Costo totale della singola impresa Il monopolio naturale si ha quando la curva dei costi medi è monotona decrescente. Se la produzione venisse divisa tra più imprese, ognuna produrrebbe meno e sosterrebbe costi medi totali più elevati. La singola Costo medio impresa è invece in grado di produrre qualsiasi quantità a totale costi inferiori. L’area 0ABC corrisponde al costo totale nel caso di 2 imprese. Quantità Economia Urbana - A.A. 2007-2008 55 Strutture di mercato : monopolio Prezzo domanda dell'impresa concorrenziale domanda dell'impresa monopolistica Quantità Economia Urbana - A.A. 2007-2008 56 Strutture di mercato : monopolio Prezzo Ricavo marginale Il ricavo marginale per l’impresa in concorrenza perfetta coincide con il ricavo medio. Per l’impresa in monopolio la curva del ricavo marginale è sempre al di sotto della curva del ricavo medio. Effetti per il monopolista di un aumento della quantità venduta sul mercato: Domanda = Effetto produzione ricavo medio Effetto prezzo Quantità Economia Urbana - A.A. 2007-2008 57 Strutture di mercato : monopolio Prezzo Prezzo di monopolio Profitto di monopolio Costo marginale Costo medio totale La perdita deriva dal fatto che il monopolista non produce la quantità efficiente che massimizza il surplus totale ma solo la quantità che massimizza il proprio profitto. Perdita netta Ricavo marginale Q di Q efficiente monopolio Domanda = ricavo medio Quantità Economia Urbana - A.A. 2007-2008 58