Celebrazione di fine anno
SPEZZARE IL PANE
Sabato 8 Giugno 2013
RITI DI INTRODUZIONE
G
Nella lingua greca per indicare il concetto di amore si usava il termine “eros”, con il rischio di
sottolineare maggiormente nell’amore la dimensione del possesso, dell’appagamento. Paolo
preferisce, nello stupendo inno alla carità, usare “agape”, che esprime meglio la donazione, la
consacrazione di sé all’altro.
Avessimo anche i doni più alti e le occasioni più propizie nella vita, senza l’amore non abbiamo
nulla; gli stessi gesti di più alta generosità senza l’amore divengono ricerca di auto-glorificazione.
Nell’inno le qualità dell’agape sono sfogliate come tanti petali dell’unico fiore, un corteo di virtù che
completano e rendono splendida la carità: ciò che, alla fine, conta di più!
C
Nel nome del Padre…
Il Signore che è Amore gratuito sia con tutti voi…
C
Il fuoco dello Spirito è il fuoco dell’Amore di Dio: brucia senza fine, rende il nostro cuore capace di
amare senza misura, consumandosi e rigenerandosi nell’Amore di Cristo. Invochiamolo con fiducia.
VIENI SANTO SPIRITO
Ad ogni strofa si canta il ritornello: VIENI SANTO SPIRITO, VIENI
Vieni o Spirito di Amore,
e rinnova la faccia della terra;
fa che torni tutto ad essere
un nuovo giardino di grazia e di santità,
di giustizia e di amore, di comunione e di pace,
così che la Santissima Trinità
possa ancora riflettersi compiaciuta e glorificata.
Vieni, o Spirito di Amore,
e rinnova tutta la Chiesa;
portala alla perfezione della carità,
dell’unità e della santità,
perché diventi oggi la più grande luce
che a tutti risplende nella grande tenebra
che si è ovunque diffusa.
Vieni, o Spirito di Sapienza e di intelligenza,
ed apri la via dei cuori
alla comprensione della verità tutta intera.
Con la forza bruciante del tuo divino fuoco
sradica ogni errore, spazza via ogni eresia,
affinché risplenda a tutti nella sua integrità
la luce della verità
che Gesù ha rivelato.
Vieni, o Spirito di Consiglio e di Fortezza,
e rendici coraggiosi testimoni
del Vangelo ricevuto.
Sostieni chi è perseguitato;
incoraggia chi è emarginato;
dona forza a chi è imprigionato;
concedi perseveranza
a chi è calpestato e torturato;
ottieni la palma della vittoria a chi,
ancora oggi, viene condotto al martirio.
Vieni, o Spirito di Scienza,
di Pietà e di Timor di Dio,
e rinnova, con la linfa del tuo divino Amore,
la vita di tutti coloro
che sono stati consacrati con il battesimo,
segnati del tuo sigillo nella confermazione,
di coloro che si sono offerti al servizio di Dio,
dei Vescovi, dei Sacerdoti, dei Diaconi,
perché possano tutti corrispondere
al tuo disegno,
che in questi tempi sta realizzando,
la seconda Pentecoste
da tanto tempo invocata e attesa.
Amen
ASCOLTIAMO LA PAROLA
Guida: la Parola di Dio è la lettera di amore che dona all’uomo di ogni tempo, è la sconvolgente notizia di
un Dio che nell’amore non ha misura. Quando ci rendiamo consapevoli di questo, non possiamo che
consegnarci a Lui e diventare Carità con la nostra stessa vita.
Dalla prima lettera ai Corinzi (13, 1-13)
Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che
rimbomba o come cimbalo che strepita. E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i
misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non
avessi la carità, non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo
per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe. La carità è magnanima, benevola
è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, non manca di rispetto, non cerca
il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia ma si
rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai
fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in
modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è
perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo
da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.
Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia.
Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono
conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più
grande di tutte è la carità!
Riflessione del celebrante
Silenzio e riflessione personale
… Dal brano emergono le “caratteristiche” della carità: quali penso di possedere? Quali, invece, non
posseggo del tutto?
… Non tiene conto del male ricevuto… perdonare, senza pretendere nulla in cambio, è un mio atteggiamento
quotidiano? Durante l’anno ho dato/ricevuto perdono?
… Tutto crede, tutto spera, tutto sopporta… sono riuscito ad essere fedele ai valori in cui credo o sono sceso
facilmente al compromesso? Ho avuto fiducia negli altri oppure ho preferito far affidamento solo su me
stesso?
… Quello che è imperfetto scomparirà… durante quest’anno ho cercato di eliminare gli spigoli del mio
carattere oppure ho preferito ignorare i miei difetti?
… Adesso conosco in modo imperfetto… ritengo l’incontro del gruppo un momento privilegiato di
formazione durante il quale posso crescere come cristiano? Per quali motivi ho rinunciato a partecipare
al gruppo?
Dal Vangelo secondo Luca
Quando fu l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: “Ho desiderato ardentemente di
mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa
non si compia nel regno di Dio”. E preso un calice, rese grazie e disse: “Prendetelo e distribuitelo tra voi,
poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio”.
Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo che è dato per
voi; fate questo in memoria di me”. Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: “Questo
calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi”.
“Ma ecco, la mano di chi mi tradisce è con me, sulla tavola. Il Figlio dell’uomo se ne va, secondo quanto è
stabilito; ma guai a quell’uomo dal quale è tradito! ”. Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda chi
di essi avrebbe fatto ciò.
Riflessione del celebrante
Silenzio e riflessione personale
… Nel corso dell’anno sono riuscito a “spezzare il pane” con i miei compagni del gruppo?
… La comunità è possibile solo nella continua ricerca dell’unità: mi sono fatto promotore di unità oppure ho
preferito sottolineare solo i motivi di discordia?
… Non possiamo essere cristiani da soli: vero o falso?
… Giuda è peccatore perché non accetta l’amore disinteressato: sono riuscito a cogliere e ad apprezzare tale
amore nei gesti dei miei compagni?
ADORIAMO IL PANE DI VITA
G
La prova dell’amore più grande, ci dice Gesù, è la capacità di amare la vita degli amici più della
propria. Lasciamoci riempire dell’Amore di Cristo, dall’Eucaristia per non essere come bronzo che
rimbomba o cimbalo che strepita, ma divenire carità che non avrà mai fine.
Canto UBI CARITAS ET AMOR, DEUS IBI EST
- Momento personale di silenzio e adorazione -
PER LA PREGHIERA PERSONALE
Signore, l’Amore è paziente
donami la pazienza che sa affrontare
un giorno dopo l’altro.
Signore, l’Amore è benigno
aiutami a voler sempre il bene dell’altro
prima del mio.
Signore, l’Amore non è invidioso
insegnami a gioire di ogni successo.
Signore, l’Amore non si vanta
rammentami di non rinfacciare
ciò che faccio per gli altri.
Signore, l’Amore non si gonfia
concedimi il coraggio di dire “Ho sbagliato”.
Signore, l’Amore non manca di rispetto
fa’ ch’io possa vedere
nel volto dell’altro il Tuo Volto.
Signore, l’Amore non cerca l’interesse
soffia nella nostra vita il vento della gratuità.
Signore, l’Amore non si adira
allontana i gesti e le parole che feriscono.
Signore, l’Amore non tiene conto del male ricevuto
riconciliaci nel perdono che dimentica i torti.
Signore, l’Amore non gode dell’ingiustizia
apri il nostro cuore ai bisogni di chi ci sta accanto.
Signore, l’Amore si compiace della verità
guida i nostri passi verso di Te
che sei Via, Verità e Vita.
Signore, l’Amore tutto copre, tutto crede,
tutto spera, tutto sopporta
aiutaci a coprire d’Amore i giorni della nostra vita.
Aiutaci a credere che l’Amore sposta le montagne.
Aiutaci a sperare nell’Amore oltre ogni speranza.
Amen.
INVOCAZIONI
C
T
Signore, tu ci hai insegni che l’amore è al di sopra di ogni cosa, ci insegni che senza amore la nostra
vita è vana, che ogni cosa senza amore perde di valore. Al tuo amore affidiamo le nostre preghiere
perché possano salire al Padre, e insieme diciamo:
Signore Gesù che sei Amore, ascoltaci!
L
Ti preghiamo Signore, per noi qui riuniti, perché alla luce dell'insegnamento di Cristo impariamo a
vivere nella carità e ad amare anche i nostri nemici affinché le nostre parole e le nostre azioni
testimonino l’amore che in te il Padre ci dona. Noi ti preghiamo.
L
Ti preghiamo Signore per tutti i giovani, perché non si lascino abbagliare da stili e modelli di vita che
inducono alla violenza e all’arroganza ma, vivendo con fedeltà e coerenza ogni giorno e in ogni
situazione il Tuo Vangelo, trovino il coraggio di fare scelte sagge e generose perchè il futuro entri
già nell’oggi della convivenza umana. Noi ti preghiamo.
L
Ti preghiamo Signore perché il tempo estivo sia per noi un tempo propizio per riscoprire la gioia di
vivere nell'ascolto della tua Parola e sperimentare il valore della comunione fraterna, del dialogo e
dell'incontro con il prossimo. Noi ti preghiamo.
L
Ti ringraziamo Signore per tutti i giovani che quest’anno hanno sentito il desiderio di avvicinarsi a
Te partecipando in tutta Italia al cammino dell’Azione Cattolica, lo Spirito Santo li aiuti a crescere in
un’esperienza di vera amicizia e di fiducia. Noi ti preghiamo.
T
Padre nostro…
PREGHIAMO INSIEME
Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda;
quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare;
quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro;
quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno;
quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato, fa' che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un'altra persona.
Amen
- Benedizione eucaristica e reposizione Canto SALVE REGINA