CIDIM – COMITATO NAZIONALE ITALIANO MUSICA
Il CIDIM - Membro dell’International Music Council – Organizzazione Internazionale Non Governativa in relazione formale con l’Unesco – persegue
lo scopo statutario di contribuire allo sviluppo della
cultura musicale sia in Italia che all'estero, favorendo la collaborazione fra Enti Pubblici (Ministeri
competenti, Enti locali, Istituti di cultura) e Istituzioni
Musicali con iniziative di promozione e di coordinamento. Le iniziative riguardano più settori di attività:
progettazione e realizzazione di Banche Dati relative ai diversi settori del mondo della musica e
dello spettacolo; ricerca e documentazione su temi
legislativi, musicologici, storici, finalizzate all'analisi
e allo studio delle attività musicali italiane; coordinamento organico e continuativo nella produzione
e distribuzione musicale; promozione e diffusione
della musica contemporanea; divulgazione di iniziative di carattere propedeutico e formativo, con
particolare riferimento a quelle che hanno come finalità il potenziamento del ruolo della musica nell'insegnamento scolastico; organizzazione di ras-
segne nazionali e internazionali per facilitare la
promozione di compositori, direttori d'orchestra,
interpreti, con particolare attenzione ai giovani.
Fra i PROGETTI INTERNAZIONALI di questi ultimi
anni segnaliamo Latina–Musica in Sud America, AllegrettoAlbania, Balcani in collaborazione con il
Festival “Nei Suoni dei Luoghi”. Il CIDIM si è sempre impegnato a favorire l’inserimento e la promozione dei giovani musicisti italiani, le iniziative di
questi ultimi anni sono Nuove Carriere, Rec &
Play–Bando di Ascolto e Giovani Solisti con la rassegna Vite Parallele (Haydn e Mendelssohn) 2009
e (Schumann e Chopin) 2010. Nel sostenere iniziative su LA NUOVA MUSICA, registriamo la calda
accoglienza dei lavori operistici dedicati al mondo
dell’infanzia: Opera Bestiale di A. Tarabella e Il
Sole, di chi è? di S. Colasanti.
L’impegno del CIDIM come centro di documentazione ha portato alla realizzazione della prima ed
unica Banca Dati Musicale Italiana, oltre 30.000
schede sul mondo della musica classica e ad AMIC
– Archivi della Musica Italiana Contemporanea.
COMITATO NAZIONALE
ITALIANO MUSICA
Via della Trinità dei Pellegrini,19
00186 Roma - Tel. 06.6819061
www.cidim.it
Via Quattro Novembre, 157
00187 Roma - Tel. 06.6920431
www.upter.it
UPTER
CULTURE
DIFFUSE
Vite Parallele
Schumann e Chopin
1810-2010
SCHUMANN E CHOPIN 1810-2010
ACCADEMIA PIANISTICA INTERNAZIONALE
“INCONTRI COL MAESTRO”
L’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri
col Maestro” di Imola, fondata e diretta da Franco
Scala, è una scuola di alto perfezionamento musicale collocata nella splendida cornice della
Rocca Sforzesca di Imola.
Nata nel 1989, l’Accademia venne inaugurata ufficialmente il 6 marzo dello stesso anno con un
concerto offerto da Vladimir Ashkenazy, che in
quell’occasione venne insignito della presidenza
onoraria. L’idea portante dell’Accademia Pianistica è che gli allievi preparino i loro programmi appunto “incontrando un maestro”, maturando con lui
aspetti estetici, storici, tecnici dell’interpretazione.
Accanto ai docenti di base vi sono docenti ospiti,
sovente illustri concertisti, che animano gli incontri didattici secondo un principio basilare pluralistico: i giovani, attraverso questa molteplicità di sollecitazioni culturali, sviluppano la propria
personalità nel rapporto con quella dei vari insegnanti. In questo modo vengono avviati a formarsi
propri convincimenti, a rivelarsi a se stessi, a rendere attuali le proprie potenzialità.
Attraverso quest’opera di alta formazione musicale, l’Accademia Pianistica ha raggiunto presto
una fama internazionale acquisita negli anni grazie alla vittoria, da parte dei propri allievi, di oltre
50 Primi Premi Internazionali nei maggiori concorsi
pianistici in tutto il mondo. Per citarne alcuni dal
Premio “Arthur Rubistein” di Tel Aviv al Premio
“Franz Liszt” di Utrecht, dal “Busoni” di Bolzano al
“Regina Elisabetta” di Bruxelles, dal “Van Cliburn”
di Forth Worth al “Paloma O’Shea” di Santander,
dalla Leeds Piano Competition al UNISA in Sud
Africa.
Gli allievi dell’Accademia vengono costantemente
invitati a suonare per Festival e Stagioni Concertistiche note in tutto il mondo, e di recente si sono
esibiti alla Casa Bianca e nella Sala Nervi in Vaticano per il Papa Benedetto XVI.
5concerti per pianoforte
nel bicentenario della nascita
Dall’11 novembre
al 9 dicembre
2010
Via Luisa di Savoia, 14
Roma
Aula Magna Istituto
Luisa di Savoia
Sede Upter
Cinque lezioni-concerto condotte
dal Maestro PIERO RATTALINO
con la partecipazione di allievi dell’Accademia Pianistica
Internazionale “Incontri con il Maestro” di Imola.
Dall’11 novembre al 9 dicembre 2010
Aula Magna dell’Istituto Luisa di Savoia
Via Luisa di Savoia, 14 - Roma
Sede dell’Upter
Ingresso gratuito ad invito.
Gli inviti fino ad esaurimento posti, si ritirano presso
la Presidenza dell’Upter, in via Quattro Novenbre 157
a partire dal 2 novembre 2010, ore 10-13 e 15-18.
Università Popolare di Roma
Università Aperta
Programma
Apertura sala ore 17,30 - Inizio concerto ore 18,00
giovedì 11 novembre
Pianista Alessandro Tardino
Schumann Davidsbündlertänze op. 6
Chopin Andante spianato e Grande
Polacca brillante op. 22
giovedì 18 novembre
Pianista Ilaria Loatelli
Schumann Papillons op. n. 2
Chopin Tre Mazurche op. 63
Schumann Novellette op. 21 n. 1 e 2
Chopin Sonata op. 35 n. 2
giovedì 25 novembre
Pianista Shizuka Salvemini
Schumann Scene infantili op. 15
Chopin Valzer op. 34 n. 2
4 Mazurche op. 17
Notturno op. 32 n. 1
Tarantella op. 43
Ballata op. 47
giovedì 2 dicembre
Pianista Massimo Spada
Schumann Studi sinfonici op. 13
Chopin Barcarola op. 60
Berceuse op. 57
Scherzo n. 3 op. 39
giovedì 9 dicembre
Pianista André Gallo
Schumann Carnaval op. 9
Chopin Mazurche op. 7 n. 1, 4, 5
Improvviso op. 29
Scherzo n. 1 op. 20
Vite Parallele. Schumann e Chopin
di Piero Rattalino
Vite Parallele
Chopin nasce il 1° marzo 1810 in un villaggio
vicino Varsavia. Schumann nasce l’8 giugno
1810 in una cittadina della Sassonia, Zwichau.
Per le famiglie di entrambi la musica è un’arte
praticata con passione, ma non in una prospettiva professionale. Chopin si forma culturalmente a Varsavia, Schumann nel luogo natale, entrambi frequentano il liceo, Chopin studia
anche nel conservatorio, Schumann studia la
musica privatamente, con modesti maestri e,
molto, da autodidatta. Per entrambi, cresciuti in
centri musicalmente di provincia, diventa determinante l’incontro con una grande città, con
una capitale della musica ricca di tradizioni e di
culture secolari. Schumann arriva a Lipsia, nella
Lipsia che aveva appena riscoperto Johann
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Sebastian Bach, quando ha diciotto anni, Chopin arriva a Vienna, nella Vienna che due anni
prima aveva perduto Beethoven e un anno
prima Schubert, quando ha diciannove anni.
Schumann, in quel momento, è ancora un dilettante di musica che sulla musica nutre grandi
aspirazioni, ma che va a Lipsia a studiare diritto
all’Università. Chopin è un professionista, come
compositore e come pianista, e a Vienna ci va
per affermarsi come musicista.
Due ragazzi affrontano il mondo dopo un’adolescenza felice, trascorsa in un ambiente caldo
di affetti e di protezione. Il mondo si presenta ad
entrambi con la sua faccia più arcigna. Chopin
ottiene a Vienna un incoraggiante successo. Incoraggiante, ma illusivo: vi si è recato in estate,
con l’aristocrazia del sangue e del denaro che
se ne sta a villeggiare nei castelli e nelle loca-
lità termali, e senza concorrenti sulla piazza.
Quando ritorna dopo un anno e tre mesi trova
tutte le porte sbarrate. La catastrofe del secondo soggiorno a Vienna fa capire a Chopin
che il suo progetto di una convenzionale carriera di pianista - compositore deve essere accantonato. Si trasferisce a Parigi e vi trova la
sua collocazione, la sua nicchia come insegnante privato di pianoforte, insegnante che
suona in pubblico molto raramente, che frequenta i salotti più esclusivi e che compone un
po’ a tempo perso.
Schumann prende alloggio a Lipsia in casa di
un insegnante di pianoforte e di canto molto reputato, Friedrich Wieck, ne diventa allievo e ritiene di poter conquistare con la sua guida
tutto il terreno che lo separa dalla professione.
Abbandona così le pandette e tenta di fare il
pianista - compositore, ma ben presto si rende
conto del fatto che questa carriera gli è preclusa. A ventun’anni, mettendo a frutto i buoni
studi letterari fatti e il suo innato talento, esordisce come critico in una recensione – racconto che prende in esame le Variazioni op. 2
di Chopin e che inizia con le parole: “Giù il
cappello, signori: un genio”. A ventiquattro anni
fonda con tre amici una rivista, diventandone
poco più tardi unico proprietario, nonché direttore e redattore capo.
Chopin riscuote molto successo come insegnante privato. Il suo onorario per ogni lezione
supera in breve tempo i livelli più alti che a
quel tempo erano stati raggiunti a Parigi. Schumann riscuote molto successo come critico: la
sua rivista si afferma internazionalmente, il suo
stile fantasioso e brillante rinnova il panorama
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della pubblicistica musicale. Entrambi affrontano allora il tema di trovare una sistemazione
familiare. Schumann, che ha fatto le prime
esperienze sessuali – esaltanti – con una camerierina di casa Wieck, si fidanza con una ragazza di Asch in Boemia, rompe il fidanzamento, si innamora furiosamente della
giovanissima figlia di Friederich Wieck, presenta la formale domanda di matrimonio e
viene messo alla porta. Chopin, dopo un innamoramento molto platonico per una ragazza
che non corteggia per eccesso di timidezza e
di rispetto, ha una fuggevole avventura che gli
lascia una piccola, ma fastidiosa conseguenza
fisiologica, conosce una ragazza polacca, se ne
innamora, presenta una informale domanda di
matrimonio che viene accolta dalla futura suocera con riserva di ottenere il placet dal futuro
suocero. Placet che viene negato. E Chopin è
messo anche lui, sia pure metaforicamente,
alla porta.
A quel punto i parallelismi divergono. Schumann indomito, e sicuro di essere amato, lotta
come un leone e abbatte tutti gli ostacoli che l’inferocito Wieck gli getta fra le gambe e, grazie anche al coraggio dell’altrettanto indomita dolcissima Clara, che intenta causa al genitore, ottiene
l’ordine del tribunale che gli consente di giungere
nel 1840 alle giuste nozze. Chopin si ritira in
buon ordine, ma da cacciatore che era diventa
preda quando incontra George Sand, la romanziera che porta un nome maschile, indossa
i pantaloni, fuma il sigaro e non va alla messa
della domenica. La caccia non è breve ed attraversa fasi alterne. Ma nell’estate del 1838
Chopin capitola, e dopo un intenso tirocinio a
Parigi parte in autunno per la Spagna, in fuga
d’amore con l’amante e con i figli della stessa.
Allo scadere della decade, e al compimento lapidem dei trent’anni, Schumann e Chopin sono
dunque “accasati”. Unioni entrambe felici all’inizio, che si sfarinano un poco alla volta nella
routine della vita quotidiana con i suoi piccoli
problemi che cavant lapidem. Il grande problema di Schumann è che la moglie, straordinaria pianista, può guadagnare agevolmente
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nel corso di un mese ciò che lui non guadagna
nel corso di un anno. E questo, per un genio
della musica che è però anche un marito borghese, rappresenta un’onta intollerabile. Regolari e ripetute gravidanze impediscono a
Clara di esercitare costantemente il suo mestiere di concertista, ma non cancellano il problema, che viene soltanto posposto. Schumann, che vede come il fumo negli occhi la
prospettiva di diventare il marito della diva, si
lancia nella carriera di direttore d’orchestra,
tentando di fare di Clara la moglie del divo. E fallisce. E constatando il fallimento si getta nel
Reno. Viene tratto in salvo, trascorre due anni
e mezzo in una clinica psichiatrica e muore di
inedia a quarantasei anni.
Il grande problema di Chopin è che i figli di
George Sand crescono. Il maschio, egocentrico
e narcisista, comincia a vedere nell’amante
della madre un intruso che gli sottrae una parte
degli affetti naturali. La femmina, vivace e capricciosa, battibecca spesso con la madre e
cerca protezione presso il padre putativo, che
per George Sand comincia a diventare un intruso che le sottrae una parte degli affetti naturali. Preso fra due fuochi, Chopin si barcamena
fino a quando, in occasione di un litigio estremamente grave, pencola verso la figlia. E la
Sand, donna emancipata ma anche madre
borghese, se ne esce metaforicamente con la
più classica delle battute: “Ma tu per chi tieni?
Per lei o per me?” Ed è la rottura, traumatica.
Chopin ha trentasette anni. Si ritrova solo, malato, la rivoluzione che nel febbraio del 1848
scaccia dal trono il re Luigi Filippo gli sottrae la
clientela aristocratica. Va in Inghilterra e in Scozia, guadagna a stento quanto gli basta per vivere. Torna a Parigi ed è costretto a contrarre
un prestito. Muore a trentanove anni.
Dopo l’internamento nella clinica psichiatrica
Schumann non vede la moglie per più di due
anni: Clara va da lui pochi giorni prima della
morte. Dopo la rottura Chopin rivede George
Sand una sola volta, casualmente. Ma la figlia
della Sand è con lui al momento del trapasso.
Schumann e Chopin hanno composto molta
musica guadagnando con la loro musica pochi
soldi e conquistando fama solo fra gli intellettuali. Rompono lo steccato che li separa da un
pubblico più vasto dopo la morte: Chopin grazie al lavoro di concertista di Liszt e degli allievi
di Liszt, Schumann grazie al lavoro di concertista di Clara, che riprende alla grande la carriera. Nel firmamento della musica l’insegnante
Chopin e il critico Schumann diventano così
due stelle fisse. E lo sono ancora.
Giovedì 11 novembre 2010
ALESSANDRO TARDINO
È nato a Frascati nel 1987 e inizia gli studi
musicali al Conservatorio di Frosinone. Consegue a 15 anni il compimento inferiore in
flauto e in pianoforte con il massimo dei voti.
Ha debuttato come solista con l’orchestra del
Conservatorio suonando l’Andante spianato
e grande polacca brillante di F. Chopin.
Si è esibito con musiche per pianoforte di
Mario Pilati nelle manifestazioni del centenario della nascita promosse dal Conservatorio.
Dal 2003 è allievo dell’Accademia Pianistica
Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola.
Nel 2006 consegue il Diploma di pianoforte
presso il Conservatorio di Frosinone Licinio
Refice col massimo dei voti, lode e menzione
d’onore. Riceve dall’Associazione Concertistica Romana il premio Regione Lazio come
miglior diplomato dell’anno. Nello stesso anno
partecipa alla stagione concertistica a CransMontana in Svizzera.
Si è recentemente esibito al Festival “Bologna
si rivela” in occasione dell’evento “Aimezvous Cage?”. Nel settembre 2010 ha partecipato alla Maratona – Chopin promossa dall’Orchestra Verdi di Milano e ripresa da
Mediaset e al Festival MI-TO.
Giovedì 18 novembre 2010
ILARIA LOATELLI
Nata a Verona nel 1986, ha iniziato gli studi
pianistici con la prof.ssa Laura Palmieri, al
Conservatorio “E.F. Dall’Abaco” della sua
città, presso cui si è diplomata da privatista
nel 2006, con il massimo dei voti, la lode e la
menzione d’onore.
Dal 1999 è allieva dell’Accademia Pianistica
Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola,
dove studia con il maestro Boris Petrushansky e ha studiato con i maestri Franco Scala,
Michel Dalberto e Piero Rattalino.
Dal 1994 al 1999 ottiene una trentina di primi
premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali per categorie d’età.
Si è esibita in Francia, Germania, Svizzera, Slovenia e Italia per importanti associazioni e festival tra cui il Festival Internazionale di Interpretazione Pianistica “Da Bach a Bartòk”, il
“Maggio Musicale Fiorentino”, il festival “MI-TO
Settembre Musica”, gli Amici della Musica di
Mestre, le “Semaines Musicales” di Crans-Montana (Svizzera), la “Rassegna di Concerti YAMAHA” a Milano, il festival “Nei suoni dei luoghi”,
e “I concerti Ciani a Villa Francesca” di Stresa.
Ha debuttato come solista con orchestra all’età di nove anni e si è esibita in numerose
occasioni con l’Orchestra dell’Ente Lirico
Arena di Verona, con l’Orchestra da Camera
di Alessandria e con l’Orchestra Sinfonica
del Friuli Venezia Giulia.
Giovedì 25 novembre 2010
SHIZUKA SUSANNA SALVEMINI
Shizuka Susanna Salvemini nasce a Terlizzi
il 15 settembre 1989 ed inizia lo studio del
pianoforte all’età di quattro anni.
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La sua carriera artistica si avvia a soli 11
anni con la partecipazione al Concorso Nazionale Giovani Musicisti “Città di Camerino”
nel quale ottiene il primo premio, cui seguono
il premio “Curci” al Concorso “Citta di Cesenatico” ed il primo premio al Concorso “Mascia Masin” di San Gemini.
Mentre prosegue la sua formazione pianistica presso i Conservatori di Fermo e di Pesaro, sviluppa un percorso musicale che si
concretizza con notevoli affermazioni in concorsi nazionali ed internazionali.
È presente come solista nei “Concerti dell’Accademia Filarmonica” di Bologna, all’Auditorium Verdi di Milano nella “Maratona Chopin”, al Teatro Vittoria di Torino per il “MI-TO
Settembre Musica”, ai “Concerti di Palazzo
Campana” di Osimo.
Si è appena laureata al Conservatorio “G.B.
Martini” di Bologna con il massimo dei voti
lode e menzione d’onore. Attualmente sta completando la sua formazione artistica presso
l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola,
sotto la guida del Maestro Franco Scala.
meristiche. Contemporaneamente ha intrapreso anche l’attività concertistica, suonando
in moltissimi festival in tutta Italia, come ad Assisi nell’occasione dei “Festival Internazionali
per la Pace”, all’interno della “Sagra Malatestiana” a Rimini, ed in altre prestigiose rassegne musicali a Venezia, Padova, Bologna,
Roma, ecc... Attualmente studia all’Accademia
pianistica di Imola "Incontri con il maestro",
sotto la guida del M° Boris Petrushansky e del
M° Riccardo Risaliti. Ha partecipato a vari
corsi internazionali d’alto perfezionamento. Si
esibisce sia in recital solistici, dove spesso le
sue scelte di repertorio si spingono alla ricerca delle opere di autori meno conosciuti o
frequentati quali Albéniz, Saint-Säens, Catoire, Medtner, Villa-Lobos o Barber, sia in
formazioni da camera quali il duo e il trio. Nel
2006 ha vinto il Concorso Pianistico Nazionale
“J. S. Bach” e il Concorso Nazionale “Città di
Carrara” e nel 2007 il primo premio al concorso “Rospigliosi”. Nel 2008 è stato uno dei
pianisiti dell’Accademia imolese ad eseguire
nella maratona pianistica “32 Pianisti per 32
Sonate” a Bologna l’integrale delle sonate di
Ludwig van Beethoven.
Giovedì 2 dicembre 2010
MASSIMO SPADA
Nato nel 1986 a Roma, è stato avviato allo studio del pianoforte all’età di sei anni, e dal
1999 ha iniziato a studiare con il M° Pieralberto Biondi, sotto la guida del quale, nel
2005, si è diplomato con il massimo dei voti e
la lode, al Conservatorio di Santa Cecilia, e nel
2009 si è laureato con lode in Storia della
Musica, presso l’Università Sapienza. Ad 11
anni è entrato a far parte dell’Accademia musicale “Art Music” per il corso di musica da camera, all'interno della quale ha collaborato
con molti musicisti ed in varie formazioni ca6
Giovedì 9 dicembre 2010
ANDRÉ GALLO
Nato 20 anni fa a Cosenza, dal 2005 frequenta
l’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di
Imola dove studia con Franco Scala.
Si esibisce regolarmente in Italia e all’estero
come solista e in formazioni cameristiche.
Ha tenuto concerti in Olanda, Inghilterra e
Germania; presso il Teatro Olimpico di Vicenza, “La Fenice” di Venezia, il Teatro “G. da
Udine” di Udine, il “Rendano” di Cosenza, il
Teatro “Alighieri” di Ravenna, il “Manzoni” di
Milano. Ha recentemente debuttato alla Konzerthaus di Berlino.
Ha collaborato con l’Orchestra Mozart, l’Orchestra del Friuli Venezia Giulia, l’Orchestra
“J. Futura”, l’Orchestra Città di Ferrara e varie formazioni giovanili.
Si dedica attivamente alla musica da camera
in varie formazioni.
PIERO RATTALINO
diplomatosi in pianoforte e in composizione nel conservatorio di Parma ha
insegnato in vari conservatori, occupando dal 1964 al 1996 una cattedra
di pianoforte principale nel Conservatorio “G. Verdi” di Milano; il Ministero
della Pubblica Istruzione gli ha assegnato la medaglia d’oro dei benemeriti dell’arte e della cultura. Per quattro
anni ha tenuto un corso di drammaturgia musicale presso la facoltà di
Scienze della Formazione dell’Università di Trieste. Insegna attualmente
pianoforte nell’Accademia Internazionale Pianistica “Incontri col Maestro” di
Imola.
È stato direttore artistico della Istituzione Universitaria dei Concerti di
Roma (1969-70), del Teatro Comunale di Bologna (dal 1971 al 1977), del
Teatro Carlo Felice di Genova (dal
1978 al 1980), del Teatro Regio di Torino (dal 1981 al 1991) e del Teatro
Massimo Bellini di Catania (dal 1994 al
2006). È stato inoltre consulente artistico del Festival Verdi di Parma
(1990-91), e ormai da più di trent’anni
Nel 2006 è stato insignito del Premio Galante 2006 Sezione Musica, conferitogli con
il patrocinio della Presidenza della Repubblica
e nel 2008 è stato selezionato come Borsista
Bayreuth dall’Associazione Richard Wagner
di Venezia.
è consulente presso il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. Da giugno 2008 è Direttore Culturale del CIDIM – Comitato Nazionale
Italiano Musica.
Ha pubblicato presso vari editori (Il
Saggiatore, Garzanti, Mondadori, Ricordi, Zecchini, ecc.) una quarantina di
volumi, fra cui “Storia del pianoforte”,
“Da Clementi a Pollini”, “Pianisti e fortisti”, “Il concerto per pianoforte e orchestra”, “Gli elementi fondamentali
del linguaggio musicale”, “Forme e generi della musica”, il romanzo-saggio
“Memoriale di Pura Siccome” e la raccolta di racconti “La vera storia di Amadeus”. Il suo romanzo “Vita di Wolfango Amadeo Mozart scritta da lui
medesimo”, pubblicato nell’autunno
del 2005, è andato esaurito in breve
tempo. Ha ultimato da poco una serie
di quattordici monografie su grandi
pianisti (da Paderewski fino a Gould e
Brendel) e il “Manuale tecnico del pianista concertista”. Il suo ultimo libro,
“Chopin racconta Chopin” pubblicato
nel novembre del 2009 è già arrivato
alla sua terza ristampa.
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