0000000000000000 FRANCESCO PIAZZA Nato a Roma, compositore e percussionista, è stato allievo di Giancarlo Bizzi per la composizione e di Leonida Torrebruno per gli strumenti a percussione. Ha collaborato come voce recitante con il Divago Ensemble diretto da Piero Marconi a Fermo (AP), leggendo testi di Trilussa, Beethoven ed E.T.A. Hoffmann e, nell'ambito della stagione musicale promossa dal Conservatorio della stessa città, ha partecipato ad una rassegna di concerti su O. Messiaen, collaborando con l'organista Adriano Dallapè, con il compositore Michele Ignelsi e con il pianista Fausto Bongelli. Sempre come voce recitante ha collaborato con il pianista Andrea Panfili in alcuni concerti tenuti a Roma con musiche di Haydn, Rossini, Beethoven, Chopin, Schumann e Brahms. In sinergia con il duo pianistico Laura Ruzza e Nicola Massaro ha partecipato alla prima esecuzione romana delle “Illustrazioni musicali della Divina Commedia” per pianoforte a 4 mani di C. San Fiorenzo. È stato la voce del narratore nella Fiaba per orchestra e voce recitante “Cenerentola” di B. Guidotti, rappresentata al Teatro Concordia di S. Benedetto del Tronto con l'Orchestra “A. Vivaldi” diretta dal compositore. Attualmente insegna Teoria, Ritmica e Percezione musicale presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia. “Itinerari romantici” Musica e scritti dei grandi compositori del XIX secolo ANDREA PANFILI Nato a Roma nel 1974, intraprende gli studi musicali all’età di dieci anni sotto la guida del M° Vittorio Venturi. Conseguita la Maturità Scientifica, l’anno successivo si diploma in Pianoforte presso il Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila. In seguito, si perfeziona prima con il M° Sergio Cafaro e poi con il M° Carlo Bruno. Nel 2002 si laurea con Lode in Storia della Musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma, discutendo la tesi “I poemi sinfonici di Ottorino Respighi”. Nel 2005 consegue con il massimo dei voti, presso la SSIS Musica dell’Università di “Roma Tre”, il Diploma di Abilitazione all’insegnamento di Educazione Musicale nelle scuole medie e superiori e, nel luglio 2007, si laurea con Lode in Didattica a indirizzo strumentale presso il Conservatorio “L. Refice” di Frosinone con la tesi “Suonare la polifonia, storia e ricerca rispetto ad un problema chiave della didattica pianistica”. In qualità di pianista, ha tenuto concerti al Rotary Club di Piombino, al Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Roma, all’Università “La Sapienza”, al Goethe Institut Rom, al Teatro Arciliuto, nei giardini di Castel S. Angelo, nella cripta di S. Lucia del Gonfalone e all’Accademia Acisam di Napoli. Appassionato di organi antichi, si diletta spesso nello studio di un repertorio adatto a questi strumenti. In qualità di organista, ha tenuto concerti in varie chiese romane. Ha collaborato con il giornale “Musica e Università” e con la rivista “Strumenti e musica”, ha curato per anni la pagina culturale del giornale romano “la Piazza di Cinecittà e dell’Appio”, ha redatto note e programmi di sala per l’Istituzione Universitaria dei Concerti e per l’Associazione Roma Sinfonietta e ha stilato note musicologiche per tre cd editi dalla casa discografica “Bongiovanni”. Per la prestigiosa pubblicazione annuale “La Strenna dei romanisti” ha scritto i saggi “Pagine romane di Renzo Rossellini” (2004), “Domenico Zipoli, organista della chiesa del Gesù” (2005), “Johannes Conradus Werle, Germanus, Romae fecit” (2010), “Teresiae Christinae M. Borboniae Liberalitate Structum Anno MDCCCLXXX” (2011), “Due nobilissimi Cori con Organo per comodo sì de Musici, che d’Istromenti” (2012) e “Il nuovo cembalo angelico inventato a Roma nel 1775” (2013). Docente di ruolo nella scuola media, frequenta il Dottorato in Italianistica indirizzo Storia, Scienze e Tecniche della Musica presso L’Università di “Tor Vergata”, dove svolge un progetto di ricerca su Pietro Pantanella, figura di spicco dell’arte organaria del XIX secolo. Voce recitante: FRANCESCO PIAZZA Pianoforte: ANDREA PANFILI Domenica 12 maggio 2013 ore 18 Chiesa di S. Nicola da Tolentino Salita S. Nicola da Tolentino, 17 INGRESSO LIBERO PROGRAMMA Franz Schubert (1797 – 1828) Fryderyk Chopin (1810 – 1849) Improvviso op. 142 n. 1 Improvviso op. 90 n. 4 Fantasia-improvviso op. 66 Polacca in fa diesis minore op. 44 ****** Robert Schumann (1810 – 1856) Franz Liszt (1811 – 1886) Scene infantili op. 15 Di paesi e uomini sconosciuti Storiella curiosa A moscacieca Fanciullo che prega Felicità completa Un evento importante Visione di sogno Presso il caminetto Sul cavallo a dondolo Quasi troppo serio Momento di paura Il bimbo si addormenta Il poeta parla Sonetto 104 del Petrarca Dopo un lettura di Dante da Anni di pellegrinaggio - II anno, Italia Ciò che mi colpisce nell’affrontare la letteratura pianistica del periodo romantico è l’originalità e l’unicità di ciascuna composizione. Ognuna di essa contribuisce sicuramente a maturare la conoscenza di un particolare aspetto della personalità dell’autore, ma difficilmente offre all’esecutore (e all’ascoltatore) un’idea esauriente della sua poetica musicale. Credo che questo sia dovuto alla debordante fantasia e al versatile estro proprio dei compositori romantici, che difficilmente riescono ad assoggettarsi a convenzioni musicali stereotipate e a strutture formali predefinite. È il genio stesso che, esprimendosi in modalità differenti in base al contesto, all’umore e all’ispirazione del momento, crea composizioni di carattere diverso. Però, pur nella loro originalità e diversità, in tali musiche si coglie sempre l’essenza profonda del Romanticismo, ossia l’indefesso anelito che, attraverso il tormentato superamento della situazione reale, protende costantemente verso uno stato di agognata perfezione. Per tali ragioni, consapevole dell’impossibilità di dare un’idea esauriente di un universo musicale così ricco, complesso e variegato, vorrei proporre in questo concerto alcuni brani che, a mio parere, mettono in risalto certi aspetti tipici del Romanticismo. Tra questi, il vagare senza meta alla ricerca di una felicità perduta (Schubert), la sequela incondizionata della propria fantasia creatrice (Chopin), l’esaltazione dell’eroismo e del patriottismo (Chopin), il vagheggiamento dell’infanzia come condizione privilegiata dell’esistenza umana (Schumann), l’ispirarsi a fonti e reminiscenze letterarie nel concepire alcune opere musicali (Liszt). L’esecuzione sarà preceduta dalla lettura di brani che focalizzano l’attenzione degli ascoltatori su alcuni aspetti e caratteri particolari che il sottoscritto ha voluto mettere in risalto in tali composizioni. Ecco così che un frammento degli Scritti critici di Robert Schumann introdurrà i due Improvvisi di Schubert, un estratto dalle Cronache musicali di Heinrich Heine precederà l’Improvviso op. 66 di Chopin, la lettura di una parte dello scritto Fryderyk Chopin, redatto da Liszt, illustrerà la Polacca op. 44 dello stesso Chopin, una Lettera di Schumann indirizzata alla futura moglie Clara Wieck svelerà l’essenza delle Scene infantili op. 15, mentre i due brani conclusivi di Franz Liszt saranno introdotti dalla lettura delle rispettive opere letterarie che ne hanno ispirato la composizione: il Sonetto CXXXIV del Canzoniere del Petrarca e alcuni versi del V Canto dall’Inferno di Dante. Naturalmente, in tutti i casi si tratta di un accostamento dettato da un gusto, un’idea e una sensibilità personale, con il solo intento di rendere più vive e partecipate le musiche che saranno di volta in volta eseguite. ANDREA PANFILI