GioiaNet.it – la voce del paese TEATRO ROSSINI: AFFASCINANTE E MODERNA CENERENTOLA Scritto da Katia Balbo Lunedì 22 Aprile 2013 06:53 Una Cenerentola “Across the Universe” ha attraversato anche il teatro Rossini nelle mattinate del 15 e 16 aprile per la rassegna mattutina del teatro dei ragazzi. Lo spettacolo, diretto dal regista Michelangelo Campanale e portato in scena dalla compagnia “La luna nel letto” di Ruvo di Puglia ha coinvolto le classi delle scuole elementari e medie. È una Cenerentola moderna la protagonista della storia, interpretata da Annarita De Michele, antastica ad occhi aperti e spesso confonde sogno e realtà, si crea una realtà parallela complice la musica e una musicassetta ricevuta in dono dal suo corteggiatore il principe azzurro, Jhon Lennon, Paolo Gubello. Cenerentola è una adolescente oppressa dalle cure morbose di una madre, Nunzia Antonino, che le vuole fin troppo bene e desidera avere il pieno controllo della sua vita e inevitabilmente si trasforma in una madre-matrigna, esplicite le richieste della fanciulla: “Stammi vicino, ma guardami da lontano”. Prigioniera della sua stessa casa Cenerentola si rinchiude nella sua stanza e sogna, e come nella fiaba incontra: le due sorellastre che le impediscono di andare al ballo, una atipica fata turchina, trasformata in un cantante anni ’80 con indosso un abito scintillante che arriva a consolare Cenerentola al galoppo di una moto futuristica e le dona un paio di scarpette rosse perfette per il ballo con il suo principe, e il re stravagante, interpretato da Luigi Tagliente, disposto a tutto pur di cercare la padrona della scarpetta “Across the Universe”. Alla fine l’amore trionfa, e come in tutte le fiabe c’è il lieto fine e Cenerentola attraversa la platea scavalcando le poltrone sulle quali erano seduti bambini e ragazzi correndo dal suo principe che la attende all’ingresso della platea, applausi, schiamazzi e qualche lacrimuccia incorniciano una scena meravigliosa. Uno spettacolo che ha riproposto classici della musica anni 60 e pezzi contemporanei indice di due generazioni diverse quelle della madre e quella della figlia. L’idea della storia, come spiegano gli stessi attori, è nata da un laboratorio centrato sui rapporti tra madri e figlie, che spesso nell’età adolescenziale diventano più burrascosi, da un lato le paure, le ansie e le preoccupazioni del genitore che cerca di essere presente, a volte in modo eccessivo, nella vita del proprio figlio e dall’altro la spinta verso l’autonomia e la voglia di scoprire e fare esperienza da parte dei ragazzi.