Curare chi cura Massimo Petrini Dipartimento di Scienze Gerontologiche, Geriatriche e Fisiatriche Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma Istituto Internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria “Camillianum” Healing the healer Massimo Petrini Dipartimento di Scienze Gerontologiche, Geriatriche e Fisiatriche Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma Istituto Internazionale di Teologia Pastorale Sanitaria “Camillianum” Rapporto medico paziente Due viandanti si incontrano sulla strada della vita. Uno porta i suoi bisogni, le sue necessità, i suoi dolori ad un altro che ha studiato per aiutare, dichiara di essere capace di aiutare, è autorizzato a dare questo aiuto. E’ l’incontro tra paziente e medico. Il medico risponde esaminando il paziente, facendo eseguire esami diagnostici, prescrivendo farmaci, cambiamenti di vita, ed eventualmente un intervento chirurgico. Rapporto medico paziente Medico “sano”! Paziente “malato”! Formazione professionale tecnico-scientifica Rapporto medico paziente E’ tutto vero come appare? ARS MEDICA Scienza medica: uomo oggetto di indagine Medicina: uomo come soggetto di una relazione terapeutica Salute Armonia con se stessi con gli altri con l’ambiente naturale e socioculturale e per molti e non per ultimo con Dio. Rapporto medico paziente Quale è l’esperienza del medico: Dell’invecchiamento Della sofferenza Della malattia Della disabilità Della morte Rapporto medico paziente Un cammino insieme, per un tratto della vita, di due persone – il medico e il paziente – ferite nella loro umanità, che condividono conoscenze tecniche e vissuti umani. CURARE CHI CURA CHIRONE La cura rivolta ad altri richiede nello stesso tempo cura per sé. Concezione platonica Non si può curare un organo senza il controllo del corpo nel suo insieme, così come non si può curare l’uomo senza curare anche l’anima. Guarigione Anche quando non si potrà ottenere un recupero fisico non più possibile, per guarigione si deve intendere la pacificazione psicologica la forza interiore il coraggio la forza morale la fede in sintesi la capacità di non andare alla deriva anche se il corpo si disgrega.