CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE “PADIGLIONE INFANZIA” GRADUATORIA N. REGISTR. CAPOGRUPPO COMPONENTI GRUPPO CONSULENTI CITTA‘ 1° 1 Arch. Esaù Acosta Pèrez Arch. Alba Balmaseda Domìnguez Arch. Ariadna Barrio Garrudo // Madrid RELAZIONE SINTETICA 11610 “Il cammino che porta alla città di Smeraldo è pavimentato con mattoncini gialli”, disse la strega, “così non potrai perderti. Quando vedrai Oz non aver paura di lui, ma raccontagli quello che ti è successo e chiedigli di aiutarti”. “Il meraviglioso mago di Oz”. L.Frank Baum. Il nostro obiettivo progettuale è quello di creare una ludoteca che rappresenti l’idea di accessibilità universale, integrata, globale e inclusiva, che favorisca l'autonomia, l'utilizzo attivo e la comodità dei bambini disabili. Per ottenere questo obiettivo, ci avvaliamo di tre elementi. Per primo, una rampa che percorre tutti gli spazi della biblioteca intorno al grande spazio centrale, considerato il secondo elemento della composizione. Questo spazio centrale si genera mediante una scatola strutturale di legno, perforata in alcuni punti strategici per ottenere viste incrociate e connessioni con la rampa. Il terzo elemento della composizione è rappresentato dai pati che caratterizzano ogni spazio della ludoteca e segnano il percorso della rampa. Conseguentemente, la ludoteca ci offre due spazi concentrici: quello centrale, più intimo e protetto dalle visioni dall’esterno, che mira verso i pati con vegetazione, e l’area perimetrale a questo nucleo, con obiettivo di stabilire una relazione con l’esterno. Al piano terra questa intenzione si rende possibile attraverso la continuità delle aule verso il giardino della ludoteca, prolungando cosi gli spazi gioco. Al secondo piano, invece, questo spazio perimetrale si caratteriza per la luminosità data dalla doppia pelle, che permette il controllo della luce solare per raggiungere una maggiore efficienza energetica. Queste scelte progettuali vengono condizionate dall’inquadramento strategico del “Padiglione Infanzia” nel perimetro del Parco degli Alberi. La posizione privilegiata del padiglione permette una relazione di sinergia fra questi due spazi pubblici, in modo che entrambi approfittano della loro presenza. La trasparenza del piano terra e gli spazi di giardino della ludoteca permettono una continuità visuale che favorisce l'interazione dei cittadini del quartiere con il nuovo parco e i suoi edifici. Per quanto riguarda i criteri di disegno adottati per la realizzazione del progetto, abbiamo puntato su una serie di elementi in grado di potenziare la sostenibilità ambientale ed energetica. Per arrivare a questo obiettivo proponiamo alcune "misure passive" (isolamento termico, doppia pelle e vegetazione caducifoglia), materiali ecologici senza additivi chimici (struttura in legno) ed utilizziamo alcune fonti rinnovabili per la generazione di energia (geotermia). La nostra scomessa è quella di ridurre la domanda di climatizzazione, per cercare di ridurre a sua volta i costi di manutenzione e utilizzo dell'edificio. Riteniamo molto importante prendere attuare misure, necessarie per rendere l’edificio accessibile e adattato ad un facile utilizzo per bambini con ogni tipo di invalidità: fisica, psichica, sensoriale e/o intellettiva. Queste misure guidano fin dal primo momento la configurazione dell’edificio architettonico e le decisioni progettuali: rampa per la mobilità, sfruttamento della luce naturale per garantire un ottimo grado di illuminazione, spazi ordinati ed armonici per ottenere calma e tranquillità, materiali lisci e a volte colorati per favorire l’orientamento, pavimenti e illuminazioni guida, segnaletica basata in iconografia infantile, porte e arredamento adattato, e corrimano a diverse altezze. La ludoteca intende essere un luogo confortevole per il gioco e l’apprendimento, un luogo di accesibilità universale che favorisca tutti gli utenti e che risulti efficiente dal ponto di vista energetico, attraverso l’utilizo adeguato di ogni elemento che compone il disegno di questo spazio per bambini. GRADUATORIA N. REGISTR. CAPOGRUPPO COMPONENTI GRUPPO CONSULENTI CITTA‘ 2° 2 Arch. Carlo Giuseppe Appiani Arch. Emiliano Rizzotti Arch. Xavier Rechi Montes // Milano 10101 R E L AZ I O N E S I N T E T I C A Il giardino segreto Nel 1910 la scrittrice anglo-americana Frances Hodgson Burnett scrive un romanzo per ragazzi intitolato “Il giardino segreto”. L’opera, divenuta presto celebre, narra di un giardino cinto da mura ma soprattutto racconta del legame speciale tra due bambini che, attraverso la scoperta e la cura di questo spazio nascosto e prezioso, riesce ad generare un effetto benefico su entrambi. Il ricordo di questa opera ha tracciato le linee guida per lo sviluppo dell’idea progettuale. Si è cercato quindi di ripensare uno spazio di fantasia e rileggerlo in una chiave attuale e concreta, s e n z a d i s t o r c e r e l e i n t e r e s s a n t i t e s i e d u c a t i v e d e l r o m a n z o. La curiosità, la scoperta, un segreto da custodire e infine l’appropriazione di uno spazio di gioco che progressivamente si rivela come un potente dispositivo educativo e di crescita. Il progetto ripercorre questo cammino, offrendo al parco “la biblioteca degli alberi” un limite capace di ridefinire i suo margini, riflettendoli ed estendendo i suoi percorsi bel oltre i suoi confini reali. il recinto che divide il parco pubblico dal giardino della ludoteca è una sottile membrana riflettente che nasconde fino all’ultimo la presenza di un secondo ambiente. Il segreto si svela una volta giunti a pochi passi dalla porta quando infine essa rivela la sua natura. Ad u n a m b i e n t e v a s t o e d i n a m i c o , s i c o n t r a p p o n e u n h o r t u s c o n c l u s u s s i l e n z i o s o e i n t i m o, caratterizzato da un rivestimento bianco omogeneo che fonde in un elemento unico, gli spazi aperti con il padiglione. La forte uniformità dell’ambiente rivela a poco a poco la sua struttura, l’organizzazione spaziale, i materiali, insieme al verde, ai colori e ai profumi. Elementi attorno ai quali è stato progettato il giardino e che forniscono molteplici occasioni di gioco ma che soprattutto generano differenti aree d i d a t t i c h e e s p e c i f i c h e e s p e r i e n z e s e n s o r i a l i i n g r a d o d i a tt i v a r e u n a i n t e r a z i o n e d i r e t t a t r a f r u i t o r i e l’architettura. il padiglione, pienamente integrato al giardino grazie alla continuità tra il materiale di rivestimento e pavimentazione, dall’esterno si presenta come un elemento solido, modellato attraverso un processo di sottrazione di volumi. La sua immagine stereotomica simile ad una pietra scolpita, rafforza l’impressione, una volta varcato l’accesso al giardino, di trovarsi di fronte ad una architettura primitiva, fortemente connessa allo spazio circostante con il quale costituisce un unicum cromatico, materico e spaziale. D a l l ’ e s t e r n o è f a c i l e i n t u i r e l ’ o r g a n i z z a z i o n e i n t e r n a d o v e l e s t a n z e d i d a t ti c h e o c c u p a n o g l i s p a z i v u o t i lasciati dal processo di sottrazione dei volumi, mantenendo così una forte continuità con l’esterno. Il resto, è un segreto. . GRADUATORIA N. REGISTR. CAPOGRUPPO COMPONENTI GRUPPO CONSULENTI CITTA‘ 3° 6 Arch. Carlo Rivi // // Milano 31535 RELAZIONE SINTETICA L'area destinata ad ospitare il nuovo Padiglione dell'Infanzia si stringe tra due preesistenze volumetricamente significative. Rispetto il sistema generale del parco il nuovo Padiglione dell'Infanzia sorgerà lungo il perimetro esterno infilandosi in una sorta di tasca. Questo punto diventa un fuoco importante tra gli elementi che andranno a definire il paesaggio del parco. La scelta morfologica di un volume con falde accentuatamente inclinate nasce dalla volontà di erigersi in altezza assumendo un carattere distintivo ed autonomo in relazione anche al tema del "padiglione nel parco". La visibilità del padiglione, i suoi caratteri peculiari e il suo essere solitario tra le preesistenze diventano gli elementi che trasformano il luogo in uno dei fuochi della futura Biblioteca degli Alberi. L’ingresso al Padiglione dell’Infanzia avviene attraversando una piccola piazza caratterizzata dalla presenza di un albero ad alto fusto. Questo spazio è destinato ad essere il luogo del saluto per i genitori che accompagnano i bambini, il luogo della conversazione tra gli adulti e il luogo dei giochi dei bambini nelle ore di attività del padiglione. Una pedana in legno separa la piazza di ingresso dal cortile dei giochi; questo spazio appartiene esclusivamente ai bambini, morfologicamente si configura come estensione dello spazio centrale interno. Lo spazio esterno del padiglione è caratterizzato da una pensilina che ne definisce i margini verso sud-ovest e a sud-est verso il parco. Nella prima parte l'elemento di ombreggiamento copre una gradonata che, oltre a raccordare il dislivello delle due quote di progetto, rappresenta il termine della successione di spazi che dall'interno si estende verso l'esterno. Nel lato sud-est verso il parco la pensilina con il muro di recinzione diventa l'elemento di chiusura verso lo spazio pubblico definendone anche gli accessi. Vengono distinti due accessi, uno esclusivo per gli utenti ed uno indipendente per gli accessi riservati alla manutenzione degli impianti e dei servizi esistenti. Il Padiglione dell’Infanzia si articola in due volumi: uno contiene le sale principali richieste dal programma, l’altro le funzioni accessorie e di servizio. Al piano terra si succedono tre spazi dedicati al gioco e alle attività. Quello centrale assume un valore più importante in quanto cerniera tra gli altri due e il sistema delle scale; si caratterizza per la doppia altezza che permette di stabilire un rapporto diretto con le sale del piano primo e con la continuità morfologica dello spazio esterno del cortile dei giochi. Un sistema di pareti vetrate mobili su binari a soffitto permette una configurazione multipla delle tre sale al piano terra fino a creare un’unica grande sala. Nella parte dei servizi accessori viene collocata una stanza per le attività completamente oscurabile e, vicino l’ingresso, il sistema spogliatoi/servizi igienici. Le scale, poste di fronte allo spazio dei giochi centrale, sono pensate per poter essere utilizzate anche come sedute, come una sorta di gradonata che guarda la continuità tra lo spazio giochi centrale e il cortile esterno. Al piano primo un’ulteriore sala per le attività e lo spazio per il Centro Studi e Formazione si articolano attorno al grande vuoto che affaccia sullo spazio centrale del piano inferiore. Nel corpo dei servizi accessori, a questo piano, sono collocati gli spazi per il personale/direzione/segreteria e lo spazio per gli incontri familiari.