190 «Alcuni elementi sempre eguali si ritrovano

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Laboratorio
PAROLE
E CONCETTI
4 Abbina ogni termine della prima colonna con la relativa spiegazione della seconda colonna.
1
stella gialla
2
antisemitismo
3
ghetto
4
lager
5
notte dei cristalli
1 …....
IL DOCUMENTO
Unità 13
2 …....
a
atteggiamento di ostilità e intolleranza contro gli ebrei
b
uccisione di numerosi ebrei, danneggiamenti alle loro
proprietà, incendi e saccheggi nelle sinagoghe
c
segnale che gli ebrei sono costretti a indossare per farsi
riconoscere
d
quartiere, parte delle città in cui gli ebrei sono costretti a vivere
e
campo di concentramento, di lavoro forzato e di sterminio
3 …....
4 …....
Autore G. L. Mosse, storico tedesco
Un quotidiano del tempo, edito a
Norimberga
Fonte Il nazismo come regime dittatoriale di
massa
Epoca 1933-40
5 …....
Luogo Norimberga, nei giorni del Congresso
della gioventù nazista
Tema L’importanza che, nei regimi totalitari,
hanno le grandi adunate di folla, le
parate, le cerimonie, le sfilate, le
marce.
«Alcuni elementi sempre eguali si ritrovano con grande frequenza nelle adunate naziste: un
grande spazio vuoto, che via via deve riempirsi di folla; una tribuna in posizione sopraelevata, ove deve stare Hitler; una sorta di altare, sul quale sono posti simboli nazisti come armi,
pugnali, reliquie di uomini morti per la gloria della patria; fasci di luce che illuminano la scena; molti bracieri, ove ardono grandi fuochi; bandiere, che si alzano e si inchinano ritmicamente in segno di giubilo o di rispetto per il capo; una musica ossessiva, fatta di rulli di tamburi e di canti.»
«Sabato mattina il Führer era con la sua gioventù. Di anno in anno il quadro di questa manifestazione della gioventù hitleriana nello stadio di Norimberga è diventato più bello,
più disciplinato. Ma l'entusiasmo, il giubilo sono sempre uguali. Con questo appello i centomila, in rappresentanza di milioni di loro camerati, dimostrano che la gioventù ha unito in sé l'entusiasmo titanico e la disciplina più ferrea nel modo giovanile più bello e migliore!
Sulla vecchia città vi è un fitto manto di nuvole grigie. Allorché nell'accampamento di tende, svegliati dal suono di fanfare, i ragazzi uscivano all'alba dalle loro tende, avranno guardato con preoccupazione il cielo. Cosa farà il tempo? In marcia, dal Führer! Così si formarono
nel campo i gruppi di marcia, che presero a marciare verso lo stadio, felici di avere fra poche
ore il Führer esclusivamente per loro. Presto il grande cerchio dello stadio venne occupato.
Con pochi comandi si completò lo schieramento. Nel campo centrale i blocchi degli aspiranti al partito, che successivamente presteranno giuramento al Führer. A destra e a sinistra della tribuna, dalla quale parlerà il Führer, si sono schierati 9 000 ragazzi e ragazze austriaci.
Nelle gradinate di pietra della costruzione ovale, dirimpetto alla tribuna del Führer, era stata costruita in pietra chiara una seconda grande tribuna. 450 giovanissimi nazisti stanno lì
con le fanfare.
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Il nazismo in Germania
Ai due lati della tribuna centrale, con le sue alte torri, stanno i due blocchi della lega delle ragazze tedesche in giacca bruna. In mezzo al campo il corteo della musica con circa
400 ragazzi. Solo ai limiti estremi del campo centrale si può ancora vedere il verde dell’erba.
È un unico baluardo bruno. Poco dopo le 9 è già riunito l’intero corpo dei dirigenti del partito. I più alti rappresentanti dell’esercito e dello Stato hanno occupato la tribuna d’onore. Un
comando. I cortei dei tamburini e la banda preparano gli strumenti per suonare. Il capo della gioventù hitleriana entra e saluta: "Heil, camerati", e mille volte, ma in un solo colpo, si
sente risuonare: "Heil, capo della gioventù del Reich!" Ancora pochi secondi e arriva Adolf
Hitler. Da fuori si sente il rombo delle grida, del giubilo. Diventa sempre più imponente, si
infrange sulle mura dello stadio. Risuona una marcia militare. Ora tutti sanno che il Führer
è qui. Su comando tutti si irrigidiscono sull’attenti. Il capo della gioventù hitleriana annuncia ad Adolf Hitler che la sua gioventù è schierata. Il Führer saluta: “Heil, mia gioventù”, e gli
fa eco un felice urlo: “Heil, mio Führer!”
Lo stendardo del Führer viene issato. Non è ancora pronunciato il comando “Muovetevi!”
che si levano decine di migliaia di voci, come un uragano. Tutti, ora, con il loro giubilo possono manifestare ciò che sentono. È come se l’aria tremasse. Il viso del Führer è raggiante di
felicità e di gioia. Così egli conosce la sua gioventù, così la ama.
II giubilo non vuole finire. La festa ha inizio. Le fanfare suonano “Svegliati, svegliati nazione
tedesca”. Ancora un comando. Ha inizio la sfilata delle bandiere.
Dalle porte collocate ai lati della costruzione ovale entrano i gruppi delle bandiere. Da
sinistra entrano i lucenti vessilli bianco rossi della gioventù hitleriana, da destra le bandiere nere con l’aquila d’argento. Davanti a ogni blocco i tamburi battono duri il ritmo.
Ogni gruppo di bandiere marcia su sei file. Si sente solo il passo di coloro che marciano
e il colpo dei tamburini. Si muovono verso la tribuna del Führer. Qui si incrociano i cortei provenienti dagli estremi opposti. Le bandiere rosso bianche della gioventù hitleriana si inseriscono nelle file delle bandiere nere. È un’immagine bella così emozionante,
trascinante che nessuna descrizione riesce a esprimere ciò che si vede. Queste bandiere
sono i segni di un legame di fede. Ora i giovani sfilano con le bandiere che sono la loro
vita, davanti ad Adolf Hitler. Il Führer saluta i loro distintivi. Sulle larghe scale di pietra
si sposta ora la selva delle bandiere. Con il suo ritmo solenne e pieno la musica sottolinea questa immagine unica, possente, giovanile e là, di fronte alla tribuna del Führer, i
due gruppi di bandiere si divaricano. Quando le bandiere sono riposte si sentono le ultime parole della canzone: “Lunga era la notte e lunga era la miseria”, con le frasi: “Tamburo batti, suona giubilante, come già le bandiere, tamburo, Dio ci vuole ammonire, popolo in piedi!”
Di nuovo tutti sono in piedi. La sfilata delle bandiere è finita. Rullo di tamburi, poi tre secchi
colpi. II richiamo delle fanfare squilla chiaro e festoso. Lo stadio rimbomba del segnale di lotta della gioventù.»
5 Confronta i due testi. Alcuni simboli, alcuni riti indicati nel primo brano si ritrovano nel
secondo. Individuali sottolineandoli nei due testi con lo stesso colore.
Nel secondo brano cerca di individuare nella folla che partecipa all’adunata singole persone
che si distinguono dalla massa per un loro atteggiamento particolare, individualistico, ed
esponi poi le tue osservazioni su quanto hai letto.
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