IL NUCLEO Una cellula somatica umana possiede circa 4000 pori nucleari Cisterna perinucleare 40-50 nm La membrana nucleare esterna è continua con le membrane del reticolo endoplasmatico per cui lo spazio tra le 2 membrane è direttamente collegato al lume del reticolo. Anche funzionalmente la membrana esterna è simile a quelle del reticolo endoplasmatico. La membrana interna contiene invece proteine che legano la lamina nucleare. Molecole fino a 20.000 Da e senza segnali di localizzazione nucleare possono passare. Dimensioni maggiori richiedono SLN e importine. Il poro nucleare Canale attraverso cui piccole molecole polari, ioni e macromolecole possono passare dal nucleo al citoplasma e viceversa. Il diametro di queste strutture è di circa 120 nm, la massa molecolare attorno ai 125 milioni di dalton. Piccole molecole con peso molecolare inferiore a 20 kDa liberamente attraversano il poro in entrambe le direzioni. La maggior parte delle proteine e degli RNA deve attraversare il complesso del poro con un processo attivo, grazie al quali gli RNA e le proteine vengono riconosciuti e trasportati selettivamente Il complesso del poro è una struttura dinamica costituita da circa 30 proteine diverse chiamate nucleoporine disposte in gran parte in simmetria ottagonale Il passaggio attraverso il poro nucleare di molecole e aggregati macromolecolari molto più grandi come le subunità ribosomali dimostra che ci sono interazioni specifiche con le nucleoporine in grado di modificare la sua permeabilità. Il complesso del poro contiene circa 30 componenti proteici diversi e un PM di 120 MDa. Il movimento attraverso il poro è regolato da una piccola proteina associata a GTP chiamata RAN La Làmina nucleare, è fatta di proteine filamentose appartenenti alla famiglia dei filamenti intermedi Le lamine A B e C hanno un ruolo strutturale e regolativo. Le lamine di tipo A non sono espresse nelle cellule staminali ma solo nei tessuti differenziati, ciò suggerisce un suo ruolo a stabilizzare l’espressione genica tessuto-specifica. Mutazioni del gene della lamina A sono responsabili della progeria Mutazioni sui geni che codificano per le lamine (LMNA) sono stati associati a diverse malattie genetiche come la progeria di Hutchinson-Gilford e la distrofia di Emery e Dreifuss MATRICE NUCLEARE E’ visibile al ME come una trama fibro-granulare diffusa fatta di tre principali componenti: -La lamina nucleare -Un reticolo fibro-granulare -Residui nucleolari Tra le proteine identificate ci sono •le lamine, •le nucleoplasmine (chaperones molecolari per la formazione di nucleosomi, ribosomi e la regolazione della trascrizione), •actina e vimentina. Alcune proteine di questa matrice si legano al DNA mediante interazioni specifiche. I cromosomi non sono distribuiti in modo casuale ma occupano porzioni discrete definite territori cromosomici Questo dimostra che al di là dell’apparente disordine, la disposizione del materiale genetico nel nucleo è accuratamente regolata. Eterocromatina: più addensata, trascrizionalmente inattiva, a duplicazione tardiva. Corrisponde alle zone centromeriche e telomeriche dei cromosomi. Sequenze ripetute e non conservate Condensata e silente in interfase Eucromatina: è costituita da una quota minore, meno condensata e trascrizionalmente attiva e una gran parte a condensazione intermedia e inattiva. L’eterocromatina può essere ulteriormente distinta in costitutiva e facoltativa. L’eterocromatina costitutiva è costituita da regioni di DNA altamente ripetitivo, costanti in tutte le cellule dell’organismo e nel cromosoma si concentra principalmente a livello del centromero e dei telomeri. L’eterocromatina facoltativa può diventare condensata e temporaneamente inattiva, inoltre può essere inattivata solo in determinati tessuti oppure in determinati stadi dello sviluppo . La cromatina è costituita da DNA e istoni Gli istoni sono proteine basiche ricche di lisina e anginina ed altamente conservate. Proteine non istoniche sono associate alla cromatina e ne regolano le funzioni (enzimi della duplicazione del DNA, della trascrizione e i fattori di trascrizione) La sintesi degli istoni necessari a formare la cromatina, viaggia insieme alla duplicazione del DNA Negli spermatozoi al posto degli istoni troviamo le protamine che consentono una configurazione più addensata del DNA Forma nativa Fibra elementare La sintesi degli istoni avviene in fase S insieme alla sintesi del DNA sotto controllo dei Corpi di Cajal La formazione di nucleosomi consente al DNA di accorciarsi di 1/3 IL NUCLEOLO È la fabbrica dei ribosomi Morte cellulare programmata o apoptosi A differenza della necrosi è un processo attivato dalla cellula stessa •Il processo può essere attivato da altre cellule, per es dai linfociti T citotossici o da cause interne alla cellule come l’ipossia o le radiazioni, e da uno stress acuto •Richede consumo di energia •Uno degli eventi chiave è la fuoriuscita del citocromo c dal mitocondrio che porta all’attivazione delle caspasi responsabili della degradazione e morte della cellula. Il nucleo si frammenta in modo caratteristico nel corso dell’apoptosi Anche il DNA si frammenta in segmenti definiti di lunghezza. In tutti i casi si attivano processi proteolitici mediati da proteasi chiamate caspasi L’apoptosi serve nei processi morfogenetici e per eliminare cellule in eccesso o dannose. E’ implicata nella crescita tumorale: mutazioni geniche della proteina p53 consentono alle cellule tumorali di sfuggire all’apoptosi. CORPI APOPTOTICI Ciclo cellulare: 12-24 ore nelle cellule attivamente proliferanti Fase G1: 2-8 ore. Intensa sintesi di RNA e proteine e accrescimento della massa cellulare e attivazione delle vie metaboliche per la successiva sintesi di DNA. Fase S: 7-10 ore. La cellula proliferante duplica il proprio DNA. Fase G2: 2-5 ore. Si svolgano i processi metabolici richiesti per l’esecuzione della divisione cellulare. Fase M: 2-5 ore. Profase, metafase, anafase, telofase, citodieresi. •Degradazione involucro nucleare +ciclina mitotica = MPF attivo