Immunologia e Immunologia
Diagnostica
ANTICORPI:
STRUTTURA E FUNZIONE
Le due vie dell’immunità adattativa
•  Microbi extracellulari:
immunità umorale
! Anticorpi
•  Microbi fagocitati e
intracellulari:
immunità cellulare
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Caratteristiche dell’immunità
adattativa
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Anticorpi:
Specificità, Diversità, Espansione
•  Specificità:
1 linfocita B (clone)  1
recettore  1 antigene
•  Diversità:
ogni recettore è diverso
dagli altri (>109)
•  Espansione clonale:
ogni antigene seleziona un
clone e lo moltiplica
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Anticorpi: proprietà generali
•  Proteine plasmatiche della frazione gammaglobuline.
•  Anticorpi = Immunoglobuline (Ig)
•  Molecole specializzate per riconoscere un antigene.
•  Uniche cellule produttrici: linfociti B.
•  Due varianti biologiche:
- Anticorpi di membrana (recettore linfociti B)
- Anticorpi solubili (secrezione plasmacellule differenziate)
•  Anticorpi solubili :
plasma, secrezioni mucosali e fluidi tissutali.
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Struttura degli Anticorpi
•  Tutti gli anticorpi hanno la stessa struttura molecolare, ma
grande variabilità nella regione che lega l’antigene.
•  Struttura simmetrica:
- 2 catene polipeptidiche leggere (catene L)
- 2 catene polipeptidiche pesanti (catene H)
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Struttura degli Anticorpi
•  Le catene H e L sono costituite da una serie di domini
proteici ripetuti: il dominio immunoglobulinico (Ig), circa 110
aminoacidi.
•  Le catene H e L sono caratterizzate da:
- Regioni variabili (legame antigene)
- Regioni costanti (funzioni effettrici)
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Struttura degli Anticorpi
•  Le catene H e L sono legate tra di loro in maniera covalente
da ponti disolfuro.
•  Anche le due catene H sono legate da ponti disolfuro:
Nelle IgG si trovano vicino la “regione cerniera”, importante
per la flessibilità dell’anticorpo.
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Il sito di legame per l’antigene
•  È formato dalla disposizione tridimensionale delle regione
variabili di una catena H e di una catena L.
•  Ogni monomero anticorpale possiede 2 siti di legame:
2 x (VH-VL)
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Denominazione delle regioni
funzionali
•  Il trattamento degli anticorpi IgG con enzimi proteolitici
genera frammenti con caratteristiche distinte, che danno il
nome alle diverse regioni dell’immunoglobulina.
•  Papaina:
- Frammento monovalente con il sito di legame per l’antigene
(Fragment antigen binding) = Fab
- Frammento cristallizabile = Fc
•  Pepsina:
- Frammento bivalente con il sito di legame per l’antigene =
F(ab’)2
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Denominazione delle regioni
funzionali
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Caratteristiche delle regioni variabili
•  La variabilità nelle sequenze aminoacidiche delle Ig si
concentra nelle regioni ipervariabili e determina la
specificità dei diversi anticorpi.
•  Regioni ipervariabili (∼10 aa):
- 3 segmenti della regione VH
- 3 segmenti della regione VL
•  Regioni ipervariabili = Regioni che determinano la
complementarità (CDR):
- CDR1, CDR2 e CDR3 (catena H)
- CDR1, CDR2 e CDR3 (catena L)
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Caratteristiche delle regioni variabili
•  Le 6 regioni ipervariabili si
associano in una struttura
tridimensionale che forma il sito
di legame per l’Ag.
•  L’impalcatura dell’Ig resta
sempre la stessa.
•  La grande diversificazione delle
sequenze CDR cambia la
specificità di ogni anticorpo.
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Importanza delle regioni ipervariabili
•  La capacità di legare l’Ag dipende principalmente dalle
regioni CDR.
•  Gli aminoacidi che variano più frequentemente sono quelli
che entrano in contatto con la molecola bersaglio.
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Importanza delle regioni ipervariabili
Diversità delle regioni ipervariabili = Diversità del sito di legame
per l’antigene = Diversità anticorpale
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Caratteristiche delle regioni costanti
•  Ogni molecola anticorpale contiene due tipi di regioni
costanti (C):
- Regioni CH  catene pesanti
- Regioni CL  catene leggere
•  Le regioni CH determinano:
- la classe anticorpale (isotipo)
- la funzione effettrice dell’anticorpo
- la “flessibilità” dell’anticorpo (regione cerniera)
- la forma di secrezione o di membrana
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Forme secrete e di membrana
•  La regione aminoacidica dell’ultima regione CH determina se
l’anticorpo è solubile o legato alla membrana citoplasmatica.
•  A seconda dell’isotipo, le forme secrete possono essere
monomeriche o formare complessi multimerici.
•  I complessi multimerici sono legati alla catena J, una proteina
che stabilizza e trasporta il complesso (epiteli).
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Le classi anticorpali
•  Le immunoglobuline umane sono classificate in 5 isotipi:
- IgA, IgD, IgE, IgG e IgM
•  Alcune classi sono ulteriormente suddivise in sottoclassi:
- IgA  IgA1 e IgA2
- IgG  IgG1, IgG2, IgG3 e IgG4
•  Per ogni isotipo/sottotipo: tutte le regioni costanti delle catene
H hanno la stessa sequenza aminoacidica.
•  La sequenza aminoacidica è invece diversa nei vari isotipi/
sottotipi.
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Immunoglobuline A (IgA)
•  Catene pesanti  α (alfa).
•  Forme secrete: monomero, dimero, trimero.
•  Ruolo nell’immunità delle mucose:
-  secrete nel lume intestinale e respiratorio
-  neutralizzazione di microbi e tossine
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Immunoglobuline D (IgD)
•  Catene pesanti  δ (delta).
•  Nessuna forma secreta.
•  Immunoglobulina di membrana dei linfociti B naïve =
Recettore dei linfociti B (BCR)
•  Ruolo nell’attivazione dei linfociti B  plasmacellule
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Immunoglobuline E (IgE)
•  Catene pesanti  ε (epsilon).
•  Forma secreta: monomero.
•  Ruolo fisiologico: difesa contro gli elminti
•  Ruolo immunopatologico:
reazioni di ipersensibilità immediata
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Immunoglobuline G (IgG)
•  Catene pesanti  γ (gamma).
•  Forma secreta: monomero.
•  Isotipo maggiormente abbondante nel siero
•  Molteplici funzioni effettrici
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Immunoglobuline G (IgG)
•  Ruolo fisiologico:
-  Neutralizzazione microbi e tossine
-  Opsonizzazione antigeni
-  Attivazione classica del complemento
-  Citotossicità cellulare anticorpo-dipendente (ADCC)
-  Immunità neonatale (via placenta)
•  Ruolo immunopatologico:
- Autoimmunità
- Ipersensibilità tipo II e III
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Immunoglobuline M (IgM)
•  Catene pesanti  µ (mu).
•  Due forme alternative:
-  Ig di membrana dei linfociti B naïve (BCR).
-  Forma secreta: pentamero.
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Immunoglobuline M (IgM)
•  Ruolo fisiologico:
-  Attivazione dei linfociti B  plasmacellule
-  Attivazione classica del complemento
•  Ruolo immunopatologico:
- Autoimmunità
- Ipersensibilità tipo II e III
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Sintesi ed espressione degli anticorpi
L’espressione dei geni per le Ig varia in dipendenza dello stadio di
maturazione e attivazione dei linfociti B.
1.  Linfocita pre-B: catene pesanti µ + catene leggere surrogate
2.  Linfocita B immaturo: IgM complete di membrana
3.  Linfocita B maturo: IgM e IgD di membrana
4.  Linfocita B attivato: scambio isotipico e basso livello di secrezione
5.  Plasmacellula: elevato livello di secrezione anticorpale
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Sintesi ed espressione degli anticorpi
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Risposta primaria e secondaria dei
linfociti B
•  La risposta primaria è la prima risposta ad un antigene, che attiva i
linfociti naïve in grado di riconoscerlo.
•  Gli incontri successivi con lo stesso antigene stimolano le risposte
secondarie, mediate dall’attivazione dei linfociti della memoria:
-  più rapide
-  più intense
-  più efficaci
Ottimizzazione della risposta immunitaria:
ogni incontro successivo con il patogeno genera nuove cellule
memoria e attiva quelle ancora presenti.
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Risposta primaria e secondaria dei
linfociti B
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Immunità Attiva e Passiva
•  Esposizione ad un antigene  Risposta immunitaria  Immunità
Attiva
•  Trasferimento di siero (anticorpi) o di cellule (linfociti) da un individuo
immune ad uno non immune  Immunità Passiva
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Immunità Attiva: Esempi
•  Fisiologico: tutte le risposte dell’immunità adattativa contro
patogeni e tossine.
•  Clinico: vaccinazioni contro le malattie infettive.
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Immunità Passiva: Esempi
•  Fisiologico: trasferimento degli anticorpi materni al feto (IgG via
placenta) e al neonato (IgA via latte).
•  Clinico:
-  Anticorpi anti-tossina (tetano, botulino, etc.)
-  Anticorpi anti-ofidici (veleno di serpenti)
Caratteristiche del principio attivo
  Frammenti di immunoglobulina purificati Fab o F(ab’)2
  Preparazione plasmatica di origine equina o ovina.
  Rischio effetti collaterali: reazioni di ipersensibiltà, reazione
anafilattica.
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Anticorpi Monoclonali e Policlonali
•  Ogni cellula B naïve (clone) esprime un recettore per l’antigene (BCR) con
specificità diversa.
•  Ogni clone attivato differenzia in plasmacellule che secernono
un’immunoglobulina con la stessa specificità.
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Anticorpi Monoclonali e Policlonali
•  Ogni recettore/immunoglobulina riconosce un determinante antigenico
diverso (epitopo)
•  Ogni antigene possiede numerosi epitopi.
1 clone = 1 epitopo = 1 antigene
1 antigene = n epitopi = n cloni
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Generazione di Anticorpi Monoclonali
•  Presupposto: i mielomi sono tumori delle plasmacellule e producono
anticorpi monoclonali.
•  Conseguenza: immortalizzando i linfociti B specifici per un dato
antigene, si possono generare anticorpi monoclonali specifici.
•  Metodo:
1.  Creare una fusione cellulare tra linfociti B e linee di mieloma.
2.  Selezionare le cellule fuse  Ibridomi.
3.  Separare i singoli cloni di ibridoma.
4.  Analizzare gli anticorpi prodotti da ciascun clone di ibridoma.
5.  Individuare il clone/anticorpo di interesse.
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it
Immunologia e Immunologia Diagnostica
didattica.uniroma2.it