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La vita
Cremona, 9 maggio 1567 – Venezia, 29 novembre 1643. Il
suo lavoro di compositore segnò il passaggio dalla
musica rinascimentale alla musica barocca. Fu uno dei
principali innovatori che accompagnarono l'evoluzione
del linguaggio musicale, insieme a Carlo Gesualdo.
Monteverdi scrisse una delle prime opere teatrali in cui
fosse sviluppabile una trama drammatica, ovvero un
melodramma. Bambino prodigio, studiò musica e iniziò
la pratica dell'organo con il maestro di cappella del
Duomo di Cremona, Marc'Antonio Ingegneri, e già nel
1582, a soli quindici anni, pubblicò una raccolta vocale a
cui seguirono molte altre opere.
 Gli anni mantovani
 Negli anni giovanili Monteverdi si segnalò anche come suonatore di viola e in
questa qualità entrò, nel 1590, nella cappella musicale del duca Vincenzo
Gonzaga a Mantova. La crescente importanza del ruolo di Monteverdi presso la
corte mantovana, sia come compositore, sia come concertatore e direttore di
manifestazioni musicali, gli valse nel 1603 il titolo di maestro di cappella del
duca Vincenzo. Nel 1607 esordì nell'ambito teatrale con l'Orfeo su libretto di A.
Striggio, favola in musica commissionatagli dal duca per rivaleggiare con gli
sfarzosi spettacoli della corte fiorentina, che sette anni prima avevano
inaugurato la consuetudine delle opere in musica con l'Euridice. La
composizione, nel 1608, dell'Arianna, poneva Monteverdi alla testa del
movimento che, alle soglie del barocco, andava saggiando le molteplici
possibilità espressive offerte dalle nuove acquisizioni stilistiche, quali la monodia
accompagnata, lo stile concertante per voci e strumenti, le forme chiuse, lo stile
vocale virtuosistico.
 Gli anni veneziani
 Alla morte di Vincenzo Gonzaga (1612), Monteverdi lasciò la corte mantovana,
probabilmente per contrasti con il nuovo duca Francesco, e nel 1613 ottenne il
posto, ambitissimo e ben remunerato, di maestro della veneziana basilica di San
Marco. A Venezia rimase sino alla morte, stimato e onorato come uno dei più
grandi musicisti viventi, attendendo serenamente ai propri obblighi di maestro
di cappella e impegnandosi in una fervida attività creativa. Testimonianza di tale
attività furono la regolare pubblicazione dei propri madrigali e anche
composizioni drammatiche, come il celeberrimo Combattimento di Tancredi e
Clorinda e il Ballo delle ingrate e la composizione di opere e balletti per nobili
famiglie veneziane e per le corti di Mantova, Parma e Vienna (pagine in gran
parte perdute) e di musiche sacre per chiese veneziane.
Caratteri dell'opera
 A ragione Monteverdi è stato definito il creatore della
musica moderna: sia nei suoi lucidi scritti di poetica, sia
in tutta la sua produzione (con l'eccezione, forse, di
parte delle pagine religiose) Monteverdi afferma una
concezione della musica essenzialmente come fatto
espressivo, come mezzo per rivelare nella loro più
vibrante e icastica dimensione "gli affetti" dell'animo
umano. Nella sua opera si assiste appunto al passaggio
dall'estetica rinascimentale, che poneva nella forma e
nell'armonia della struttura il culmine della perfezione
estetica, a quella barocca, che vede in tutti gli aspetti
dello stile musicale altrettanti mezzi per portare in
primo piano il vario e contrastato mondo della
psicologia.